Aldo Jani Noè (Aldo Jèni Nuà) è da 25 anni impegnato nell'associazionismo. Bolognese doc, ultimo di una famiglia che ha dato alla Città burattinai e cuochi, ritiene congenita la sua attrazione per la tradizione e la cultura di Bologna.

A suo tempo ha collaborato con Rete-7 realizzando una rubrica dedicata a giovani interpreti bolognesi di musica classica: Bis e con Radio Informazione conducendo per sei anni una trasmissione di satira con cadenza settimanale: Il Diodo.

Nel 1986 promosse un piccolo censimento sullo stato della canzone dialettale bolognese. Ne sortì una rassegna musicale, As canta anc a Bulåggna, che l'anno successivo si trasformò in Festival della Canzone Bolognese, voluti dal Comune, che si tenne negli anni 1987, '88 e '89 in Piazza Maggiore il 14 agosto, sempre con presenze di 20-30.000 persone. Questa manifestazione rinnovò il tradizionale cantare bolognese soprattutto grazie ad alcuni cantautori che emersero e ne furono protagonisti (Fausto Carpani, Cesare Malservisi, Honolulu Gang).

Quale animatore del Club Il Diapason ha collaborato alla divulgazione di alcuni significativi testi poetici in dialetto che stavano scomparendo.

Dal 2001 collabora con il Teatro Alemanni, ultraventennale sede del teatro dialettale bolognese, alla realizzazione del cartellone e alla produzione di allestimenti teatrali sia di classici testoniani che di nuovi testi.

Per quattro anni (2000, 2001, 2002 e 2003) ha curato organizzativamente la rassegna Tra la Vétta e la Môrt, pensata e condotta da Fausto Carpani.

Nel 2003 ha realizzato Sexpir? Mo che ròba!, tenzone teatrale fra compagnie dialettali, svoltasi per sette serate nella piazzetta della Vita (via Clavature).

Dal 2002 organizza e anima assieme a Roberto Serra, Daniele Vitali, Luigi Lepri i Corsi di Dialetto Bolognese presso il Teatro Alemanni. Iniziativa unica nel suo genere che ha già coinvolto oltre 700 persone di varie fasce di età e di provenienza anche non bolognese, nell'apprendimento del nostro vernacolo.