open day | CONCIVES 1116 - 2016. Nono centenario del Comune di Bologna
Open day del Museo, un'occasione per visitare il Museo e scoprire i suoi tesori nascosti!
L'iniziativa fa parte di Nell'anno di... I musicisti raccontano i musicisti, rassegna di narrazioni musicali in cui i musicisti in prima persona raccontano in parole e musica la loro arte, ispirati dagli anniversari musicali dell’anno.
CONCIVES 1116 - 2016. Nono centenario del Comune di Bologna, Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Speculum Ensemble | CONCIVES 1116 - 2016. Nono centenario del Comune di Bologna
Concerto itinerante nelle sale del museo.
Speculum Ensemble
Chiara Molinari - cantus
Huub van der Linden - altus
Nicola Bonazzi - tenor
Giacomo Serra - bassus
A partire dal XV sec. nelle chiese cittadine nascono numerose Cappelle Musicali, corpi organizzati di musici guidati da un maestro di cappella che fungevano da veri e propri laboratori musicali.
Lo Speculum Ensemble riscopre lo straordinario repertorio del Codex Q18 - esposto nella sala 5 del Museo - e della musica scritta per Annibale II, ultimo mecenate prima del crollo del potere dei Bentivoglio.
Il concerto fa parte di Nell'anno di... I musicisti raccontano i musicisti, rassegna di narrazioni musicali in cui i musicisti in prima persona raccontano in parole e musica la loro arte, ispirati dagli anniversari musicali dell’anno.
CONCIVES 1116 - 2016. Nono centenario del Comune di Bologna, Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
una serata in ricordo Lucio Dalla
In programma la proiezione del cortometraggio “Anna bello sguardo” di Vito Palmieri e in anteprima assoluta “Ricordati di me” un video di Andrea Salvato (una produzione Qui Bologna.tv).
Nel corso della serata interverranno Nino Campisi, direttore artistico del Teatro del Navile e Stefano Zanerini, giornalista di QuiBologna.tv.
Ingresso libero riservato ai soci con prenotazione obbligatoria e fino a esaurimento dei posti disponibili.
Nella foto: Lucio Dalla e Gianni Morandi al Teatro del Navile, giugno 2011 (foto di Andrea Salvato)
rassegna musicale dedicata al pittore bolognese
Ultimo concerto della rassegna Musica al tempo di Guido Reni.
Appuntamento ispirato al dipinto di Domenichino, Santa Cecilia - con viola da gamba (1617): il concerto con il soprano Patrizia Vaccari e i musicisti Fabrizio Lepri e Matteo Bonfiglioli, sarà introdotto da Daniela Scaglietti Kelescian.
Programma
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
La rassegna è organizzata in occasione della mostra Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno.
prima italiana
Matteo Ramon Arevalos pianoforte amplificato
Morton Feldman (Stati Uniti 1926 - 1987)
Palais de mari (1986)
Fernando Maglia (Argentina, 1954)
Trazas (2007) prima italiana
Fausto Razzi (Italia, 1932)
Invenzione (2008)
Per Piano 2 (1989)
Sylvano Bussotti (Italia, 1931)
Novelletta (1973)
musiche di Morton Feldman, Fernando Maglia, Fausto Razzi, Sylvano Bussotti
a cura di Matteo Ramon Arevalos
La biglietteria del Centro di Ricerca Musicale aprirà 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Questo concerto per pianoforte amplificato prende il titolo dall'opera di Fernando Maglia, Trazas o Tracce, con un programma incentrato su opere di compositori viventi, eccetto Feldman. Tracce musicali prevalentemente meditative, soprattutto nelle opere di Fausto Razzi, dove il pianoforte arriva a sonorità inusuali utilizzando la cordiera del pianoforte, per arrivare invece a una vera e propria esplosione con Novelletta di Bussotti.
Matteo Ramon Arevalos si avvicina alla musica a sei anni suonando la batteria; ben presto si appassiona però al pianoforte e alla composizione. Nel 1993 prende parte nella composizione della favola in musica Notte di suo fratello Jean-Michel Arevalos. Nel 1994 vince il primo premio al Concorso Nazionale Pianistico Agorà di Roma. Nel 1995 si diploma in pianoforte al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena, perfezionandosi con Rudolf Kehrer a Vienna e con Oxana Yablonskaya a New York. Tra il 2000 e il 2006 studia composizione a Roma con Francesco Telli, a Lugano con Paul Glass, e a Parigi con Narcis Bonet. Pubblica per College Music Edizioni due delle sue composizioni per pianoforte: Vivo Marcia Fantasia (2002) e Nocturne 1996 (2006). Ha collaborato dal 2003 al 2006, in qualità di pianista, con la compagnia teatrale Fanny & Alexander al progetto Ada – Cronaca familiare, eseguendo musiche di Messiaen, Ligeti e Feldman e partecipando anche all’incisione per il dvd Rebus per Ada(Sossella Editore 2006). Nel 2008 esegue la Rothko Chapel di Feldman con l’Ensemble Giacinto Scelsi diretta da Roberto Gabbiani e, in duo con l’ondista Nadia Ratsimandresy, dà vita a un progetto monografico dal titoloMessiaen et autour de Messiaen in occasione del centenario di nascita del compositore, realizzando l’incisione e la pubblicazione del cd per l’etichetta ReR Megacorp (UK). Nel 2009 con il gruppo I. Feraud (Domenico Settevendemie – scrittore; Roberto Pagnani – pittore – Riccardo Bottazzi – scultore) compone le musiche per lo spettacolo Variazioni sull’Angolo Diedro. Nel 2011 con il compositore elettronico Paolo F. Bragaglia ha creato il gruppo Synusonde, realizzando il cd Yug per l’etichetta Minus Habens Records. Ha collaborato con la regista Elisabetta Sgarbi componendo le colonne sonore originali dei suoi film La Stanza della Segnatura (2009) e Sono rimasto senza parole (2011). Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale Arte di Venezia con l’artista Vanni Cuoghi e alla 4° Biennale di Arte Contemporanea di Mosca con la mostra di mosaico Reliquary nella galleria Musivum Gallery. Nel 2013 in duo con l’ondista Bruno Perrault, ha pubblicato, sempre per l’etichetta ReR, il suo secondo cd per ondes martenot e pianoforte intitolato Sérimpie. Attualmente collabora con la compagnia Masque Teatro, ed è impegnato in un progetto di musica contemporanea per pianoforte solo intitolato Per Piano, con musiche di Fausto Razzi, e un progetto di sue composizioni per pianoforte intitolato Rituali.
Ha partecipato a numerosi Festival, tra cui: Acusmatiq (Ancona), AngelicA (Bologna), Area Sismica (Forlì), Ares Le Site (Strasbourg), Festival di Bellagio, Festival di Santarcangelo, KunstenFestivalDesArt (Bruxelles), Ionian Lapsus Festival (Kefalonia), Il Suono dei Soli (Palermo), Irno Festival (Salerno), La Milanesiana (Milano), Musivum Gallery (Mosca), OKC Abraševi? (Mostar), Podewil (Berlino), Ravenna Festival, Rencontres Martenot (Parigi), deSingel (Anversa), Usina del Arte (Buenos Aires), Time Zone (Bari), The Firehouse Space (New York).
Ingresso 7€
5€ per studenti dell'Università di Bologna e Conservatorio G. B. Martini Bologna
(Italia/2015) di Marco Santarelli (75')
Nella biblioteca del carcere Dozza di Bologna, insegnanti e volontari hanno organizzato un corso scolastico sulla Costituzione italiana in dialogo con le primavere arabe e le tradizioni islamiche. I partecipanti sono prevalentemente detenuti musulmani: alcuni di loro sono giovanissimi e al primo reato, altri hanno alle spalle molti anni di carcere. A tenere le fila del corso c'è Ignazio, un volontario religioso che ha vissuto per molti anni in Medio Oriente.
(UK, Brasile\2015, 97') di Alan Minas | Festival Youngabout
(Canada\2015, 113') di Nicolas Monette | Festival Youngabout
Il film, una commedia divertente, dal ritmo brioso, racconta la avventure della giovane Aurélie, che deve fare scelte importanti: capire qual è il vero amore, confermare la tenuta delle amicizie più care e accettare che la mamma, ancora giovane, si rifaccia una vita.
(GB/2011) di Steve McQueen (99')
Storia di un vizio, di un'ossessione, di un'ordinaria follia: a Manhattan, un giovane uomo cerca e pratica sesso, comunque e dovunque. Occhieggia prede nelle metropolitane, chiama a casa le escort, faute de mieux abusa abbondantemente di se stesso. Senza censure, la disperazione d'una dipendenza e la voluttà dell'appagamento compulsivo. Michael Fassbender trionfa nel corpo a corpo (nudo) con il suo non facile personaggio. (pcris)
Copia in HD
(Italia-Francia/1962) di Michelangelo Antonioni (126')
L'eclisse dei sentimenti nell'Italia già alienata e disumanizzata dal boom economico, con una Roma stilizzata in ambienti emblematici (la Borsa, come uno spietato mercato; i viali e i giardini dell'EUR), dove due giovani, Vittoria (Monica Vitti) e Piero (Delon), si frequentano, giocano, si sfiorano ma soltanto per scoprire la distanza che li separa. Dopo Visconti, l'incontro con Antonioni fu fondamentale nella ‘campagna d'Italia' di Delon che qui dà vita a un personaggio rampante, dinamico, vorace, intelligente, sicuro di sé fino al cinismo. (rch)
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
Copia in 35mm
(Italia-Francia/1963) di Luchino Visconti (185')
"Il Gattopardo è un grande inno sinfonico alla Sicilia, al suo popolo, ai suoi profumi e al suo paesaggio, alla sua bellezza e alla sua violenza. Una delle più grandi esperienze visive della storia del cinema" (Martin Scorsese). Dopo Rocco Visconti - il regista che, con René Clément, più di ogni altro lo plasmò come attore - richiamò Delon nel suo film-capolavoro per il ruolo di Tancredi: "il mio ruolo aveva una funzione storica e politica molto precisa: Garibaldi, le mutazioni dell'Italia".
Restauro promosso da Cineteca di Bologna, Titanus, The Film Foundation, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux, Twentieth Century Fox e CSC-Cineteca Nazionale, con il sostegno di Gucci e The Film Foundation
(Italia/1960) di Luchino Visconti (177')
"Una tragedia in cinque atti, ognuno dei quali prende il nome da uno dei fratelli Parondi (Vincenzo, Simone, Rocco, Ciro, Luca). Protagonisti prediletti sono, ancora una volta, i vinti, ma qui vinte non sono solo le persone, è una civiltà che sta per essere annientata. Il tema della famiglia che si autodistrugge per una lotta fratricida, che sarà ampliato in La caduta degli dei e in parte era presente in La terra trema, è uno dei centri del film e Visconti si occupò prevalentemente del contrasto drammatico fra Rocco e Simone e dell'uccisione di Nadia, svelando tutto il suo talento nelle scene madri, nelle opposizioni violente, nei dialoghi serrati, in particolare quelli tra i tre protagonisti, personaggi complementari, presenze tragiche che esprimono costantemente la difficoltà di vivere al nord, in una società disumana". (Gian Luca Farinelli)
Restaurato in 4K da Cineteca di Bologna in collaborazione con Titanus, TF1 Droits Audiovisuels e The Film Foundation presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata. Restauro finanziato da Gucci e The Film Foundation
Lunedì 7 marzo 2016
17.30 e 21.00
CINECENA LUCANA ROCCO E I SUOI FRATELLI
Menù: cavatelli con cime di rapa e peperoni cruschi accompagnati da un bicchiere di vino. In collaborazione con Ristorante Scaccomatto.
Biglietto unico (15 euro intero, 13 euro ridotto per Amici e Sostenitori Cineteca). Valido per una delle due proiezioni a scelta di Rocco e i suoi fratelli e la cena. Posti limitati. Biglietti in prevendita alla cassa del Lumière.
New Session | Anteprima nazionale
Mietta voce
Massimo Tagliata piano e fisarmonica
Andrea Dessì chitarra
Gianluca Nanni batteria
Mietta e i Marea tornano alla Cantina Bentivoglio dopo un anno per ricordare il loro primo concerto insieme e presentano in anteprima alcuni brani del disco "New Session" che è in produzione, che vede Mietta come vocalist nei brani originali dei Marea. La musica del gruppo guidato da Andrea Dessì e Massimo Tagliata unisce il jazz al mondo del tango, le nostalgiche canzoni della nouvelle vague all'esplosione del jazz rock latino.
Mietta artista poliedrica, generosa , con una vocalità ampia ed espressiva, da sempre disposta a sperimentare e mettersi in gioco sposa la musica dei Marea scrivendo due testi importanti per due brani nostalgici e di profonda intimità.
L'uscita del disco è prevista entro il 2016 con data da destinarsi.
Curiosità: nella track list del cd ci saranno due cover, inserite dopo il successo di pubblico riscontrato nei concerti : Historia de un amor e Little Wing( versione acustica ) di J.Hendrix
di Valentina D'accardi
In quale direzione andrò,
in salita o in discesa,
oppure qualcosa che galleggia,
per la strada o lungo un sentiero,
o per un campo senza piste segnate,
sul fiume mi indicherà il cammino?
William Wordsworth, The preludes
La mostra Fiume della giovane artista bolognese Valentina D’Accardi, curata da Maura Pozzati, che attraverso materiale storico d’archivio, fotografie, installazioni audio-video e disegno a matita - quest'ultimo coltivato per anni come esercizio “intimo” dall’artista e ora condiviso per la prima volta col pubblico – racconta la storia di Elsa Mengoli, nonna materna della stessa D’Accardi, scomparsa nel 1972 da casa e ritrovata dopo diversi giorni di ricerche morta nel fiume. Il progetto, già presentato con una preview alla fiera indipendente di arte contemporanea SETUp, dove ha portato Valentina a vincere il Premio 2016 come migliore artista Under 35, viene proposto ora in mostra nella sua interezza, sviluppandosi attraverso la compresenza di due piani: uno “passato-oggettivo-chiuso” e uno “presente-soggettivo-aperto”. Il piano passato si articola seguendo le ricerche svoltesi nell'Emeroteca dell’Archiginnasio di Bologna che, partendo dalla data della scomparsa, hanno portato al reperimento dei quattro articoli de “Il Resto del Carlino” dell’epoca. Gli articoli descrivono una doppia vicenda: quella della scomparsa di Elsa Mengoli, madre di tre figli, e quella dell’avvistamento di un corpo di donna nel canale Navile, senza che i due accadimenti vengano messi inizialmente in relazione. Le ricerche arrivano poi alla risoluzione del caso, sancito con il riconoscimento effettuato dai familiari grazie alla fede nuziale rinvenuta sul corpo, che dopo molti giorni di permanenza in acqua era pressochè irriconoscibile. Corpo che, quasi come per una necessità interiore e per magia, compie un lunghissimo percorso trasportato da quel FIUME cui il progetto è intitolato, fino ad arenarsi a Santa Maria Codifiume, luogo di nascita della donna. La documentazione esposta comprende la carta geografica che traccia il corso del fiume, i quattro articoli del Carlino e una fotografia del matrimonio di Elsa, avvenuto nel 1955. Il piano presente, invece, ben espresso da una citazione di J.M. Barrie nel’introduzione a Peter Pan nei Giardini di Kensington che recita “nulla di quanto ci accade dopo i dodici anni ha molta importanza per noi”, riguarda il rapporto intimo e di rilettura personale che l'artista intrattiene con questa storia familiare e indaga le ripercussioni emotive che la vicenda ha avuto sui familiari della donna, in particolare sui figli, bambini all’epoca del suicidio, e indirettamente sull’artista stessa. Valentina D'Accardi affronta il percorso che la nonna suicida fa nel suo ultimo viaggio verso casa con una serie di autoscatti realizzati lungo l’argine del fiume, che la ritraggono mentre indossa lo scialle di pizzo di lana che apparteneva proprio a Elsa. Ed Elsa è anche il secondo nome dell'artista. Oltre alle 15 foto del ciclo, tutte sviluppate e stampate ai sali d’argento dalla stessa Valentina, l'esposizione conta una serie di 30 disegni a matita su carta, 30 come la somma degli anni dei tre figli di Elsa, che all'epoca della morte avevano 8, 10 e 12 anni. Sono ritratti di questi tra bambini, Elisa, Edda, madre della D’Accardi, e Giuseppe, ripresi da vecchie foto di famiglia e isolati nel vuoto eliminando dall'immagine ogni altro elemento o persona, per mostrarne lo sguardo di Bimbi Sperduti, come li definisce l’artista, che non possono essere ricollocabili all’interno dello spazio/tempo, che non possono essere consegnati al passato come memoria. A completare il percorso emotivo e artistico che il visitatore compie insieme all'artista, ci sono anche 10 video, un’istallazione e un contributo audio. Una storia complessa, dunque, emotivamente toccante ed estremamente intima quella raccontata in Fiume, che la D’Accardi ha ripercorso a ritroso forse alla ricerca di un senso profondo capace di portare a un’accettazione non priva di dolore, ma comunque frutto di una riflessione quasi filosofica sull’esistenza, come ben espresso dalle parole della curatrice Maura Pozzati: Il viaggio lungo il fiume di Valentina d’Accardi è un viaggio filosofico per tornare indietro nel tempo, ricostruire i “passi” della propria origine e potersene poi liberare, grazie alla coscienza di ciò che si è perduto. Nelle riprese video e audio e nella raccolta di arbusti successivamente “sbiancati”, ricollocati in un contesto completamente diverso e chiuso all’interno di una mostra, c’è qualcosa di volutamente “oggettivo”. Ai suoni, alle immagini, alle fotografie antiche, ai pochi articoli di giornale, a quello scialle bianco e in generale a quella storia tragica viene data una nuova realtà: la realtà della bellezza, del riconoscimento dell’abisso e della solitudine che si presenta in silenzio, della libertà e della conquista della propria autonomia, in bianco e nero, senza trucchi. Ecco, allora, che la storia personale di Valentina diventa universale e il suo camminare lungo il fiume si configura come una riscoperta del mondo riportata alle dimensioni di una visione intima: ognuno di noi la cerca dentro di sé e la preserva quando vuole ritirarsi, per trovare una solitudine profonda seppure temporanea.
Jukka Reverberi + Max Collini in concerto
Spartiti è il percorso che condividono Jukka Reverberi (chitarrista dei Giardini di Mirò) e Max Collini (voce e testi nei disciolti Offlaga Disco Pax) e "Austerità" è il loro primo disco in studio, che arriva dopo circa sessanta concerti negli ultimi due anni e un ep dal vivo realizzato in perfetta autoproduzione e già esaurito da tempo.
(Italia/2016, 90′) di Emanuele Angiuli
Nella seconda metà degli anni ’70 in molte città italiane e in particolare a Bologna, si diffonde una strana forma di comunicazione, che riassume alcuni caratteri della storia novecentesca delle avanguardie e anticipa il punk che esploderà a Londra e New York. A/traverso, ZUT, Wow, Oask, Desir, sono fogli prodotti da piccoli gruppi di poeti, artisti, militanti comunisti.
Piccolo gruppo in moltiplicazione è un film che racconta quell’esperienza grafica, letteraria e politica in cui, forse l’immaginazione prende il posto di comando.
Teatro a Molla
con Giacomo Bonetti, Antonio Contartese, Luca Gnerucci, Daniele Mazzacurati, Olivia Rasini, Antonio Vulpio, Roby Rani
Musiche dal vivo: Fabio Pavan
Regia luci: Paolo Facco
Ogni mille anni i migliori narratori d’oriente devono gareggiare per dimostrare di essere degni del loro titolo. A tirare le fila della sfida è il custode delle sacre pergamene del drago: il Venerabile Maestro Miao, che impegnerà i suoi discepoli in faticosissime prove. Qui lo scopo non è vincere, ma non essere sconfitto! Promozione "I love improv": presenta in cassa la matrice di un biglietto di uno spettacolo di improvvisazione di un'altra compagnia visto a Bologna nell'inverno 2015 e entra con il biglietto ridotto.
(Russia\2015, 102') di Andrey Zaytsev | Festival Youngabout
Un’educazione sentimentale nelle periferie di una città sovietica, una storia delicata ed esilarante, che fa battere il cuore. Alex incontra Vika e rimane profondamente turbato: è un colpo di fulmine! Lui timido e riservato, insieme ai suoi più cari amici cerca di scoprire dove sia la casa della ragazza, i suoi gusti, le sue preferenze. Vuole rivederla e dichiararle il suo amore, ormai ingestibile, ma lei è più grande ed è circondata da amici dall’aspetto poco rassicurante…
Il film ha vinto il premio alla regia al Sochi Open Russian Film Festival.
Trame di Commedia
Ultimo incontro di Trame di Commedia, incontri tra storici, attori e registi sulla Commedia dell’Arte oggi. Sabato toccherà a Carlo Boso che farà un intervento dal titolo Canovacci e Drammaturgia nella Commedia dell’Arte; oggi non ci sono le condizioni di lavoro per riproporre la Commedia all’improvviso e quindi diventa indispensabile una scrittura da improvvisazioni, partendo dal Canovaccio. Carlo Boso ha costruito un metodo di scrittura basato sullo studio delle strutture dei Canovacci, questo sarà il tema del suo contributo. Il contributo storico sarà introdotto da Marco De Marinis docente del DAMS di Bologna che interverrà su; La Commedia dell’Arte nel XXI secolo: tra pedagogia e reinvenzione artistica. Come ha influenzato il teatro contemporaneo la Commedia dell’Arte? Oggi oltre ad essere un metodo didattico di altissima qualità come deve reinventarsi per il pubblico attuale?
Trame di Commedia è stato organizzato dalla Fraternalcompagnia nell’ambito dell’offerta didattica del Laboratorio permanente di Commedia dell’Arte e ha visto la partecipazione di Giorgio Bongiovanni, Massimo Macchiavelli, Massimo Marino, Roberto Tessari, Carlo Boso e Marco De Marinis in una serie di incontri che hanno confermato la centralità, nel nostro teatro e nella didattica teatrale, della Commedia dell’Arte. Il Laboratorio permanente di Commedia dell’Arte che conta 24 allievi provenienti da tutta Italia e si concluderà con la messa in scena del Canovaccio “La pazzia di Isabella”
(Francia\2015, 87') di Cyprien Vial | Festival Youngabout
Un adolescente che va a vivere in un paese lontano, la difficile ricerca di un posto in cui essere se stessi e nello stesso tempo fare i conti con i sogni e le attese dei propri cari. Many ha 15 anni, è nato nel Punjab ed è emigrato clandestinamente in Francia. E’ indeciso tra il dovere dello studio e l’esigenza del guadagno per soddisfare le necessità della famiglia d’origine.
Introduzione di Karen Boselli di Cantieri Meticci.