di Spiro Scimone, regia Francesco Sframeli
Quattro personaggi, in fuga da una società sempre più emarginata - La Bruciata, Senzamani, Il Nero e L’Altro – raccontano il vuoto, il disagio, le continue ingiustizie del nostro tempo… del nostro cattivo tempo. Urlano il malessere e lo scontento, raccontandoci i loro sogni infranti in un impasto linguistico di sorprendente maturità. Per salvarsi da un mondo saturo di egoismo, intolleranza e indifferenza questi idioti dell’oggi cercano rifugio sui Pali, per continuare a vedere ciò che tanti occhi fingono di non vedere più.
Corpi lingua, corpi vivi di linguaggio, ritrovano così il piacere e il gusto di sentirsi liberi, ritagliandosi un loro luogo ideale, intriso di atmosfere irreali e paradossali. Con l’occhio sospeso tra il circo e l’apologo metafisico, scrutano, denunciano senza alcuna fede in un cambiamento: non resta loro che prendere distanze e precauzioni, mentre dall’alto di un quadro scenico coloratissimo lo snodarsi del racconto coinvolge spettatori plaudenti e divertiti.
di Spiro Scimone,regia Francesco Sframeli
Il primo dei quattro spettacoli – Pali andrà in scena il 15 aprile, Bar e Cortile saranno programmati ai Laboratori DMS dell’Università – che costituiscono la “personale” dedicata alla Compagnia Scimone Sframeli è la nuova creazione dei due artisti messinesi.
Amore è l'ottava commedia di Spiro Scimone, la quarta con la regia di Francesco Sframeli (dopo La Busta, Pali e Giù) messa in scena dalla compagnia Scimone Sframeli.
In scena due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. Quattro figure che non hanno nome. Si muovono tra le tombe. La scena è, infatti, un cimitero.
Il tempo è sospeso, forse, stanno vivendo l'ultimo giorno della loro vita. Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano.
Spiro Scimone prosegue il suo percorso drammaturgico ai bordi dell'umanità, all'interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”.
L' Amore è una condizione estrema e, forse, eterna.
concept e regia Valters Sīlis, Teatro Sotterraneo
All'interno del progetto internazionale SharedSpace, il regista lettone Valters Sīlis e Teatro Sotterraneo s'incontrano per realizzare insieme uno spettacolo, sollecitati dal centenario dello scoppio della Grande Guerra. Se nel 1914 nasceva il concetto moderno di propaganda su scala globale, nel 2014 la guerra psicologica è parte integrante di ogni strategia militare: ogni bomba è accompagnata dalla nostra capacità di ruotare il punto di vista sui conflitti, producendo vocabolari nuovi, narrazioni coinvolgenti e porzioni d’immaginario sempre più efficaci nel condizionare l'opinione pubblica all'accettazione del massacro reciproco. Da questo punto di partenza, WAR NOW! cerca di proiettare in avanti il senso del centenario allestendo un gioco che racconti la Terza Guerra Mondiale attraverso determinati meccanismi manipolatori, fra infowar edisinformacjia fino ai limiti del warporn, dove il divertimento anestetizza l’orrore. WAR NOW! mette in scena un’esperienza paradossale in cui attori/storytellers e spettatori/players si ritrovano dentro un ipotetico terzo conflitto, nel tentativo di interrogare le possibilità dell’entertainment bellico come ultima frontiera della persuasione.
Wanna play the game?
venerdì ore 20.30
sabato 20.00
domenica ore 16.30
Compagnia Scimone e Sframeli | la personale di Bologna (11 - 16 aprile)
ogni prima domenica del mese le collezioni permanenti ad ingresso gratuito
A Bologna, ogni prima domenica del mese è possibile visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei musei che fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei così come i musei statali (Pinacoteca Nazionale) e le aree archeologiche.
Gli orari di apertura dei musei dell'Istituzione Bologna Musei:
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
aperto h 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36 – tel. 051 6496611
aperto su prenotazione
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 (ex magazzini ATC) – tel. 051 377680
aperto h 10-18
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 - tel. 051 347592
aperto h 9-13
Complesso monumentale della Certosa
via della Certosa 18 - tel. 051 225583
Gli altri musei dell’Istituzione Bologna Musei e Pinacoteca Nazionale di Bologna in occasione del 1 maggio rimarranno chiusi.
ogni prima domenica del mese ingresso gratuito alle collezioni permanenti
A Bologna, ogni prima domenica del mese è possibile visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei musei che fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei così come i musei statali (Pinacoteca Nazionale) e le aree archeologiche.
Gli orari di apertura dei musei dell'Istituzione Bologna Musei:
AREA ARTE ANTICA
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4 - tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì > venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 - tel. 051 2193998
aperto: martedì > venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 - tel. 051 236708
aperto: martedì > sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
AREA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 - tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36 - tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 - tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
AREA MUSICA
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 - tel. 051 2757711
aperto: martedì > venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
AREA PATRIMONIO INDUSTRIALE E CULTURA TECNICA
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123 - tel. 051 6356611
aperto: martedì > venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
AREA ARCHEOLOGIA
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2 - tel. 051 2757211
aperto: martedì > giovedì: ore 9-18.30; venerdì ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
AREA STORIA E MEMORIA
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 - tel. 051 347592
aperto: martedì > domenica: ore 9-13
Complesso monumentale della Certosa
via della Certosa 18 - tel. 051 225583
XXVIII Edizione
Gruppo strumentale Phonurgia Nova
Trombe: Antonio Quero e Marco Vestiboli
Organista: Giuseppe Monari.
(Italia, 2014) di Giacomo Agnetti (72') | Doc in Tour 2016
Low Cost Flocks (Stormi Low Cost) è un film sull'immaginario dei viaggiatori. Come è cambiato il modo di viaggiare dalla nascita dei voli low-cost e dei social networks? Quali sono i miti della nuova generazione? Un viaggio nella mente dei viaggiatori di questo secolo condotto da alcuni importanti pensatori che li hanno osservati per anni. Cosa è cambiato nel nostro modo di viaggiare dalla nascita dei voli low cost e dei social networks? I nostri spostamenti hanno superato in distanza e frequenza quelli dei nomadi, ma come vedono i nomadi questo nostro girovagare? Il nostro immaginario viene quotidianamente alimentato dalle fotografie di viaggio postate su internet. I viaggi di altre persone entrano nella nostra lista dei desideri. In un mondo sempre più popolato, aumentano le difficoltà per quelli che ambiscono ad essere esploratori puri. Tutte le incomprensioni che nascono tra turisti e abitanti locali confluiscono in questo film itinerante che si rivela un'opera corale di analisi della società contemporanea.
(Italia, 2015) di Adriano Sforzi (65') | Doc in Tour 2016
Trent'anni in equilibrio su un filo: è la vita di Alberto "Bertino" Sforzi, tutta passata in un mondo eccentrico e meraviglioso, quello del circo. Figlio di un'antica tradizione, ha cominciato ragazzino e da quel filo non è più sceso, arrivando a lanciarsi sulla fronte, con la punta del piede, sette piattini, sette tazzine e un cucchiaino, senza perdere l'equilibrio. Le avventure, il talento e la determinazione di una leggenda tra i circensi rivivono in un film che si arricchisce di raffinato materiale d'epoca. Una storia d'arte e d'amore: quello per Ghisi, compagna da più di cinquant'anni e proprietaria del circo-famiglia unico al mondo che ha segnato nel bene e nel male il loro destino, il Circo Medrano.
(Italia, 2015) di Angelita Fiore (72') | Doc in Tour 2016
Il pluripremiato film sul celibato ecclesiastico, in concorso ai Nastri d'Argento 2016 e al David di Donatello 2016; già film rivelazione dell'ultimo Biografilm Festival, è stato premiato come Miglior Documentario della sezione Mistero alla seconda edizione del Premio Marcellino De Baggis; miglior documentario al Festival dei Popoli e delle Religioni e con due menzioni speciali al 18° Genova Film Festival.
Per la prima volta, a raccontarsi nel film sono direttamente i preti che hanno detto di sì all'amore, e che sono stati costretti a rinunciare alla propria vocazione perché "trasgressori" di una secolare e rigida regola imposta dalle alte gerarchie ecclesiastiche. A queste storie sono affiancate quelle di donne che si sono innamorate di sacerdoti non ancora pronti a rinunciare al ruolo ecclesiastico e con il quale hanno iniziato un percorso di vita fatto di privazioni, segretezza e isolamento sociale.
presentazione del volume di Aldo Salvagno, LIM, Lucca, 2016 | Il discorso musicale
Presentano Lorenzo Bianconi e Paolo Fabbri.
Durante la presentazione il soprano Veronique Mercier ed il pianista Paolo Potì eseguiranno alcune composizioni di Stefano Pavesi.
Il discorso musicale fa parte delle iniziative della sezione Musica del Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti-Università di Bologna, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo, in collaborazione con l’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale».
LA SOFFITTA 2015 - XXVIII anno, promossa dal Centro la Soffitta del Dipartimento delle Arti (DAR) - Università di Bologna.
presentazione del volume di Aldo Salvagno, LIM, Lucca, 2016 | Il discorso musicale
Presentano Lorenzo Bianconi e Paolo Fabbri.
Durante la presentazione il soprano Veronique Mercier ed il pianista Paolo Potì eseguiranno alcune composizioni di Stefano Pavesi.
Il discorso musicale fa parte delle iniziative della sezione Musica del Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti-Università di Bologna, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo, in collaborazione con l’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale».
LA SOFFITTA 2015 - XXVIII anno, promossa dal Centro la Soffitta del Dipartimento delle Arti (DAR) - Università di Bologna.
Il discorso musicale | presentazione di libri assieme agli autori con esecuzioni musicali
Incontro dedicato alla presentazione di due libri sulla figura e sulla musica di Miles Davis:
A cura di Paolo Cecchi e Leo Izzo.
Il discorso musicale fa parte delle iniziative della sezione Musica del Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti-Università di Bologna, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo, in collaborazione con l’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale».
LA SOFFITTA 2015 - XXVIII anno, promossa dal Centro la Soffitta del Dipartimento delle Arti (DAR) - Università di Bologna.
live
Gran ritorno dopo 2 anni di assenza da Bologna degli speedrockers Antares e per la prima volta sul palco del Freakout i The Ponches!
live
After Crash (ITA – elettropop – Museek)
in apertura:
Alan Moods – (ITA – altrock)
“After Crash is about love and friendship”. Così Francesco Cassino e Nicola Nesi, da Bologna, sintetizzavano la propria band e la propria musica, e non è difficile immaginare il perché: “#Lostmemories”, il loro esordio, sembra voler urlare tutta la vita e tutto il presente che c’è dentro queste nove tracce. E senza bisogno di troppe parole. Sono inni all’esistenza, a tutto ciò che accade, alle separazioni e agli errori, al talento e alla magia di fare musica.
Folgorati nell’adolescenza da “Ok Computer”, cominciano una ricerca musicale totalizzante, mischiando elettronica e acustica, componendo colonne sonore, accompagnamenti per spettacoli teatrali, pubblicità.
Portandosi sempre dentro la raffinatezza dei Telefon Tel Aviv, giocano con tante identità: immagazzinano Jon Hopkins nei momenti più battuti (“Overrated”, “Timeless Room”), poi rallentano per prendere a braccetto James Blake (“Leica”). Sfoggiano contaminazioni ambient degne di Nils Frahm (“Delplace”), introducendole col monologo dello Steiner/Alain Cuny ne La Dolce Vita, quando ricorda che “è la pace che mi fa paura.
Infiniti spunti, riuniti sotto il filtro del ricordo, come il titolo dell’album. Nessuna nostalgia, ma un post-it per il futuro che è già presente e va vissuto al meglio.
nell'ambito di CONCIVES 1116 - 2016. Nono centenario del Comune di Bologna
La curatrice Paola Foschi illustrerà la mostra in un percorso guidato.
Dieci parole per Bologna. Nove secoli di vita comunale è l'esposizione, curata dalla Biblioteca dell'Archiginnasio con la collaborazione dell'Archivio Storico Comunale e della Fondazione Gramsci Emilia Romagna, per celebrare il Nono centenario del Comune di Bologna, la cui autonomia viene tradizionalmente fatta risalire al 1116.
Massimo di 50 partecipanti.
In occasione del CONCIVES 1116 - 2016. Nono centenario del Comune di Bologna.
con la partecipazione di Rinaldo Censi + proiezioni presso la Cineteca di Bologna
Pedro Costa è uno dei più acclamati cineasti indipendenti della scena mondiale. Il suo cinema indaga un aspetto occultato nella storia del Portogallo, legato in particolare alla popolazione emigrata da Capo Verde. L’accuratezza del suo metodo di lavoro con gli attori (non attori) è rinomata, così come la sua padronanza dei mezzi espressivi. Tra i primi a comprendere le potenzialità del “digitale”, egli è oggi il punto di riferimento per nuove generazioni di cineasti. I suoi lavori vengono proiettati in tutto il mondo ed esposti nei musei.
Le tre giornate di incontro saranno l’occasione per comprendere a fondo e avvicinarsi nel migliore dei modi a questo delicatissimo mondo e alla sua precisa idea di cinema.
Pedro Costa ha spesso sottolineato quanto la fotografia, la musica e il cinema abbiano contato nella sua formazione. Una fotografia di Jacob Riis, un disco degli Wire, i film degli Straub, o di Tourneur, definiscono un’attitudine: sono un modo di vedere e fare le cose. Qualcosa che egli ha avvicinato all’energia del punk.
Da parecchi anni Pedro Costa non è più disposto a girare film che partano da una rigida sceneggiatura. Non è più in grado di sedersi a un tavolo e scrivere dialoghi per personaggi immaginari. Sono stati necessari tre film e dieci anni di lavoro (O sangue, Casa de lava, Ossos) per comprenderlo. Lo snodo nella sua filmografia è No quarto da Vanda (2000). Inventando un proprio modo di produzione, aiutato dalle potenzialità e dalla leggerezza che oggi il digitale permette, egli ha deciso di soffermarsi su alcuni eventi che hanno avuto luogo nel paese in cui vive: il Portogallo. Questa investigazione fa i conti con una specie di rimosso: la presenza nel paese degli abitanti di Capo Verde. Cavalo Dinheiro (2014) è l’ultimo tassello di quella che ormai possiamo considerare la sua personale saga capoverdiana, vagamente simile a quella della contea di Yoknapatawpha, narrata da William Faulkner.
Il suo modo di “condividere” il lavoro, il film, con gli attori somiglia a quello di un etnologo. Ogni momento passa attraverso un movimento relazionale, una prossimità e una consapevolezza collettiva del lavoro che sta dietro al film. Soprattutto, il film si modifica, si arricchisce grazie all’intervento di coloro che ci lavorano. Una prassi che lo avvicina a Jean Rouch, ad esempio. Un po’ come fare cinema senza reti di protezione, raccontando una storia senza conoscerne la fine; dove un film può durare 10 minuti oppure sette anni. Perché la storia prende vita nello stesso momento in cui la si gira. E dove conduce? A volte verso un’altra sequenza, a volte in un altro luogo. Oppure ad un altro film. (Rinaldo Censi)
– Nei 3 giorni d’incontro, dal 23 al 25 aprile, Pedro Costa racconterà la sua esperienza, il percorso, i riferimenti, le riflessioni attraverso cui il suo cinema diventa ciò che è.
– Gli orari (indicativi) di inizio e fine sono 10.00 / 18.00
– Gli incontri avranno un’impostazione “circolare” e non frontale, ciò per favorire quanto più lo scambio e la condivisione e non supporre gerarchie di sorta.
– Gli ingressi alle proiezioni presso la Cineteca di Bologna sono compresi nella quota di iscrizione.
Proiezioni
23 Aprile ore 20.00 – Cineteca di Bologna
Cavalo Dinheiro (2014, 104min)
O nosso homem (2010, cortometraggio, 25min)
24 Aprile ore 20.00 – Cineteca di Bologna
Ossos (1997, 98min)
nei giorni successivi (date non ancora disponibili) – Cineteca di Bologna
No quarto da Vanda (2000, 179min)
Juventude em marcha (2006, 155min)
«Rinuncia al filo del discorso, che poi è lo stesso filo che ti strozza»
• • •
dalle ore 21.00 proiezioni di:
Troppolitani – Milano via Padova, 55 min, 2013
Confusus 50 min, 1993
Troppolitani – Valle occupato 60 min, 2012
Workshop di animazione su pellicola con Leonardo Carrano e Giannalberto Bendazzi
Una tre giorni organizzata da Nomadica in collaborazione con MenoMale, Associazione OTTOmani e Cineteca di Bologna e dedicata al cinema d’animazione sperimentale, con momenti teorici e laboratori pratici di animazione su pellicola tenuti da Leonardo Carrano. Un artista e cineasta, Carrano, che ha creato uno stile unico nel suo genere, a partire da quello che è considerato da critici e studiosi in tutto il mondo il suo capolavoro, Aeterna, lungometraggio d’animazione sperimentale che prende vita dalle sensazioni suscitate dall’ascolto del Requiem di Mozart: «un’opera straordinaria, unica, eccezionale, nella quale il Requiem di Mozart è esaltato dalle invenzioni di immagini dove appare un mondo più alto di noi…» secondo le parole del compositore e premio Oscar Ennio Morricone.
Nella prima giornata del seminario, venerdì 1 aprile, Leonardo Carrano sarà affiancato da Giannalberto Bendazzi, storico del cinema d'animazione, professore e autore di fama internazionale, per una lezione teorica che ripercorrerà la storia del cinema d'animazione intrecciandosi con il lavoro creativo sviluppato da Leonardo Carrano.
Le due giornate seguenti saranno dedicate alle tecniche pratiche di lavorazione su pellicola 35 mm, e i partecipanti (max. 20) sperimenteranno in prima persona il lavoro pratico di disegno e animazione.
Venerdì 1 aprile alle ore 20 presso il Cinema Lumière della Cineteca di Bologna, Giannalberto Bendazzi, presenterà la sua ultima fatica, Animation – A World History, continuazione del basilare Cartoons uscito in inglese nel 1994. I tre tomi che compongono l’opera sono il testo più grande, più profondo, più completo sulla materia, e sono basati sull'idea che l'animazione è una forma d'arte che merita il suo posto a fianco della pittura, della musica e della letteratura. Bendazzi scava oltre la semplice Disney, offrendo scorci nella produzione di Russia, Africa, America Latina, e di molti altri territori spesso trascurati, introducendo oltre cinquanta artisti in precedenza sconosciuti. Pieno di informazioni di prima mano, mai indagate, e introvabili altrove, il libro offre al lettore tutta la storia dell’animazione in tutti i continenti. A seguire, la proiezione di Aeterna di Leonardo Carrano (Italia, 2013, 58 min).
L’incontro e la proiezione sono aperti al pubblico.
1>3 aprile 2016 h. 10-18
(The Last Temptation of Christ, USA-Canada/1988) di Martin Scorsese (164')
"Il film ispirato a un soggetto biblico che ebbe su di me l'impatto maggiore fu Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini, che vidi quando ero studente di cinema. Fino ad allora, volevo fare un film su Gesù nello stile del cinéma-verité, ambientandolo nel Lower East Side di New York. Fui al tempo stesso commosso e spiazzato dal film di Pasolini perché in un certo senso aveva fatto quello che era nelle mie intenzioni fare. Questo stile europeo, nella sua semplicità, mi ha dato lo spunto per il mio film". (Martin Scorsese)