di Sara Taksler (Usa\2016,111′) | Mondovisioni 2017
Nel pieno della Primavera Araba egiziana, Bassem Youssef lascia il suo posto di cardiochirurgo per diventare un comico a tempo pieno. Il “John Stewart egiziano” crea un programma satirico che diventa rapidamente il più visto in Medio Oriente. In un paese dove la libertà di espressione non è garantita, lo show è tanto popolare quanto controverso, e il suo staff dovrà affrontare minacce, proteste e denunce. Lottando per restare in onda e non farsi arrestare, Bassem continua a tenere sotto pressione il potere, quello di Mubarak, come dei Fratelli Musulmani o del nuovo presidente al-Sisi, usando l’ironia contro l’ipocrisia dei media, della politica e della religione.
Quinta edizione della rassegna di Mondovisioni, i documentari di Internazionale, grazie alla collaborazione tra Kinodromo e Sfera Cubica che porta in città 6 tra i documentari più interessanti della scena mondiale, in collaborazione con CineAgenzia.
Selezione di cortometraggi. Animazione. Dai 13 anni in su. Incontro con Caroline Leaf
Caroline Leaf, una delle figure più interessanti dell'animazione contemporanea, inizia la sua carriera nel 1968 con Sand or Peter and the Wolf. Nel 1972 si trasferisce a Montreal su invito della National Film Board realizzando alcune delle sue opere di maggior successo: The Owl Who Married a Goose, The Street, The Metamorphosis of Mr. Samsa, Interview e Two Sisters. Disegni su sabbia, pittura a olio su vetro o graffi su pellicola sono il frutto di un lungo percorso che unisce sensibilità artistica e lavoro artigianale.
Animazione. Dai 13 anni in su
Incontro con Caroline Leaf
(Le Mépris, Francia-Italia/1963) di Jean-Luc Godard (84')
Mentre viene distribuita nelle sale italiane la versione originale integrale, proponiamo, per chi vuole fare il confronto, la versione mutila italiana del Disprezzo. L'edizione nostrana, infatti - più breve di quasi venti minuti - è il risultato di brutali manipolazioni del produttore Carlo Ponti, che sostituì la musica per archi di Delerue con un motivetto di Piccioni, ‘italianizzò' i dialoghi babelici, tagliò un nudo iniziale della Bardot in penombra, la scena in cui si scopre che Paul (Michel Piccoli) ha la tessera del PCI, la sua lettura di un testo erotico, un monologo dantesco di Fritz Lang e un estroso montaggio alternato di flashback e flashforward. (rch)
precede
PAPARAZZI
(Francia/1963) di Jacques Rozier (18')
Non ancora conclusa la tribolata lavorazione del suo Adieu Philippine, Rozier se ne va a Capri a girare un reportage sulla lavorazione del Disprezzo. Ne usciranno due documentari: in questo, più lungo, Rozier tallona e filma Bardot e Godard mimando i metodi dei ‘paparazzi'. Come scrivono i giornali d'epoca, infatti, siamo in piena ‘bardolatria', e una muta di fotografi viene sguinzagliata sui passi della diva Brigitte e di Godard. Mise en abyme con villa Malaparte sullo sfondo.
(Italia/1963) di Francesco Rosi (105')
Napoli, gli anni corrotti della ricostruzione. All'inizio c'è il crollo di un immobile e l'apparente caduta in disgrazia d'un costruttore: che però sa molto bene come si compra e ci si vende tra i banchi della politica locale, e stringendo molte mani sporche viene nominato assessore all'edilizia. Un racconto di snodi sottili, di ipocrisie di non immediata decifrazione, ma se Salvatore Giuliano era "un cono d'ombra" (Michel Ciment) Le mani sulla città è alla fine una parabola lampante sulla politica come arte della presa di potere. Sceneggiato insieme all'amico di una vita, lo scrittore Raffaele La Capria. (pcris)
precedono
SAN LORENZO, UOMINI E CASE
(Italia/1963) di Lino del Fra (10')
Costruito come una sorta di lettera aperta per immagini al Ministro dei Lavori Pubblici, mostra la situazione di degrado in cui versa il quartiere San Lorenzo, nel cuore di Roma. Cortili interni umidi e malsani, edifici pericolanti, baracche e complessi fatiscenti. Il motivo del persistere di tale situazione viene così sintetizzata dalla voce di commento: i poveri non rendono, inutile investirvi denaro.
SETTIMANA INCOM 2335 (7')
Il cinegiornale del 22 febbraio 1963. Vari servizi dedicati al cinema: la prima di 8 ½ con carrellata di star; il regista Pietrangeli intervistato alla prima di La parmigiana; le riprese di I compagni, con interviste sul set a Monicelli e Mastroianni; Giuseppe De Santis sul set di Italiani, brava gente in Unione Sovietica; la visita di Frank Capra a Roma, con un'intervista al regista.
(Italia/2016) di Roan Johnson (98'). Seguirà un approfondimento sui temi del film con gli psicoanalisti Daniele Di Girolamo e Chiara Rosso presso la Biblioteca Renzo Renzi.
Ferro e Cate hanno diciotto anni e aspettano un bambino. Forse non sono pronti ad affrontare la nascita di un figlio. Sicuramente non lo sono i loro genitori. Solo la leggerezza potrà aiutarli a sorvolare tutti i problemi. "La cosa più naturale del mondo è diventata paradossalmente una complicazione impossibile. In questo tempo e in questo paese diventare genitori sembra essere non tanto l'inizio di una nuova vita, quanto la fine di una vecchia" (Roan Johnson). Al terzo lungometraggio dopo I primi della lista e Fino a qui tutto bene, Johnson fa della verità e della spontaneità la chiave del film, grazie anche ai due protagonisti coetanei dei loro personaggi.
Seguirà un approfondimento sui temi del film con gli psicoanalisti Daniele Di Girolamo e Chiara Rosso presso la Biblioteca Renzo Renzi.
(USA/2016) di Jim Jarmusch (118')
Paterson guida l'autobus nell'omonima città di Paterson, nel New Jersey. Ogni giorno, segue la stessa semplice routine: osserva la città da dietro il parabrezza, ascolta scampoli di conversazioni intorno a lui, porta a spasso il cane, si ferma in un bar per bere la solita birra, torna a casa dalla moglie Laura. E scrive poesie su un taccuino. Ispirandosi alla figura del medico-poeta William Carlos Williams, Jarmusch tratteggia "una storia tranquilla i cui personaggi principali non vivono conflitti tangibili o drammatici". Un film che riesce nella ragguardevole impresa, degna del miglior Frank Capra, di rendere straordinario il quotidiano, esaltando "ciò che di poetico esiste nei piccoli dettagli, nelle variazioni e nelle interazioni quotidiane, un antidoto al cinema cupo, drammatico o incentrato sull'azione" (Jim Jarmusch).
Il film sarà proiettato anche in versione originale con sottotitoli italiani
(The Servant, GB/1963) di Joseph Losey (115')
C'è un testo di Harold Pinter, The Servant. E c'è già pronta una sceneggiatura da cui Dirk Bogarde è particolarmente attratto. L'attore contatta Losey durante le riprese di Eva. Losey a sua volta contatta Pinter. I due stendono una nuova sceneggiatura. Oltre a Bogarde il cast è composto da James Fox e Sarah Miles. La fotografia è di Douglas Slocombe. Servi e padroni.I movimenti circolari della macchina da presa fanno eco a Eva. Gran gioco di attori. Grandangoli e profondità di campo. (Rinaldo Censi)
Copia in HD
(Italia/2016) di Claudio Casazza (83'). Incontro con il regista
Un anno nel carcere di Bollate con un gruppo di sex offenders e un pool di psicologi impegnati in un innovativo progetto di prevenzione della recidiva per reati sessuali. Il film ci permette di avvicinarci a questi uomini di diverse età ed esperienze, 'mostri' agli occhi dei più, e lo fa con sensibilità e discrezione, mantenendo una distanza dal loro mondo disturbato, che trova espressione visiva nel permanente 'fuori fuoco' che li avvolge, un velo che protegge sia loro sia lo spettatore dalla crudezza dei loro atti.(ac)
Incontro con il regista Claudio Casazza
Rassegna promossa da Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani
di Hogir Hirori (Svezia\2016, 79′) | Mondovisioni 2017
Nell’agosto 2014 il regista Hogir Hirori lascia la moglie incinta in Svezia per tornare nella sua terra natale, il Kurdistan iracheno, a documentare il destino di 1 milione e mezzo di profughi in fuga dall’ISIS. Attraverso le persone che incontra Hogir rivive la propria esperienza di rifugiato, e la sua sconvolgente testimonianza è rafforzata dalla profonda identificazione con i protagonisti. In particolare verrà colpito dall’incontro casuale con la piccola Souad: andare alla sua ricerca gli servirà da bussola per orientarsi nel caos della guerra, muovendosi lungo i confini dello Stato Islamico ed entrando per primo nei territori liberati dalle forze curde.
La proiezione sarà preceduta alle h 19 al LOFT Kinodromo da “WelcHome – Una storia di incontri e di accoglienza”, incontro con Martina Chierichini e Giacomo Vecchi, operatori del Centro di Accoglienza Straordinario di Montepastore (BO).
Al dibattito sarà presente un richiedente asilo ospite della struttura.
A cura di Mosaico.
Quinta edizione della rassegna di Mondovisioni, i documentari di Internazionale, grazie alla collaborazione tra Kinodromo e Sfera Cubica che porta in città 6 tra i documentari più interessanti della scena mondiale, in collaborazione con CineAgenzia.
Lettere al futuro: caro Antonio, Giulia, Delio, Giuliano
Si presenta un Gramsci meno conosciuto, con una lucida capacità di trasmettere i valori in cui credeva, ma con una dolcezza e tenerezza infinite. È il Gramsci che si rivolge alla moglie Giulia, a Delio e Giuliano, i suoi bambini. L’amore verso di loro ha contribuito a mantenere accesa la speranza nel futuro, lo ha aiutato a essere vivo, a creare, a produrre con la mente e con il cuore. Nella proposta si prende in esame non solo le lettere presonali di Gramsci ma anche le risposte di Giulia, Delio e Giuliano.
Progetto a cura di Beatrice Balsamo / APUN Progetti per l’Uomo. Ivano Marescotti/Patàka Communication. Con il patrocinio della Fondazione Gramsci Emilia Romagna.
Nell’ambito di LabOratorio di San Filippo Neri ottobre/dicembre 2016
di Maria Arlamovsky (Austria\2016, 91′) | Mondovisioni 2017
Un viaggio intorno al mondo e nel futuro della riproduzione umana, tra pazienti e ricercatori, donatori e madri surrogate, cliniche e laboratori. Le speranze dei futuri genitori si confrontano con l’accelerazione della ricerca sull’ottimizzazione del genoma: fno a che punto vogliamo spingerci? Le voci di entusiasti e scettici, e della prima generazione di fgli concepiti artifcialmente, compongono un mosaico dal quale emerge l’ambivalenza di rivoluzionarie procedure le cui conseguenze ci sono ancora ignote, e i cui confni etici e legali sono oggetto di un acceso dibattito.
Quinta edizione della rassegna di Mondovisioni, i documentari di Internazionale, grazie alla collaborazione tra Kinodromo e Sfera Cubica che porta in città 6 tra i documentari più interessanti della scena mondiale, in collaborazione con CineAgenzia.
di Mohammed Ali Naqvi Hemal Trivedi (Pakistan,Usa,India\2015, 85′) | Mondovisioni 2017
Il carismatico leader religioso Abdul Aziz Ghazi, sostenitore dell’ISIS e dei talebani, incita alla jihad e sogna di imporre in Pakistan una rigida versione della Sharia. Il culmine della sua guerra sacra ha luogo nel 2007, quando il governo rade al suolo la sua moschea, uccidendo sua madre, suo fratello e il suo unico figlio, insieme a 150 studenti.
Il film segue Ghazi nella sua personale lotta per la creazione di un’utopia islamica, insieme ai destini opposti di due adolescenti che frequentano le sue scuole coraniche, ed è rivelatore e allarmante nello svelare le battaglie ideologiche che stanno modellando il Pakistan moderno e l’interno mondo musulmano.
Introduce il flm Stefano Campanoni di CineAgenzia. Dopo il flm incontro/dibattito con Ali Tanveer (Next Generation) e Yassine Lafram (coordinatore Comunità Islamica di Bologna).
Quinta edizione della rassegna di Mondovisioni, i documentari di Internazionale, grazie alla collaborazione tra Kinodromo e Sfera Cubica che porta in città 6 tra i documentari più interessanti della scena mondiale, in collaborazione con CineAgenzia.
La ricerca va in scena
Vi siete mai fatti delle domande sul nostro pianeta? Vi siete mai chiesti che età ha la Terra, quando è nata, se è sempre rimasta uguale? Sarà ingrassata o dimagrita? Sarà invecchiata? Ma soprattutto ha sempre avuto lo stesso colore? Si racconterà la storia della Terra in fasi di colori partendo dalla casualità degli eventi geologici che attraverso la determinazione biologica ha portato allo sviluppo del nostro pianeta. Rosso come l’oceano di magma dell’inizio, il nero e il grigio delle prime rocce, il blu degli oceani e dell’ossigeno e il verde dello sviluppo della vita. E oggi come appare la Terra? Oggi la Terra appare come un pianeta “marmorizzato” (una Marble Bar!). Tuttavia, esistono ancora oggi luoghi sulla Terra che mostrano come era la Terra primitiva e sono i luoghi fra i più colorati esistenti al mondo.
Con la ricercatrice Barbara Cavalazzi, Università di Bologna
Nell’ambito di LabOratorio di San Filippo Neri ottobre/dicembre 2016
Racconti d’amore narrati duemila anni fa
Incontri in occasione del bimillenario della morte di Ovidio.
Programma
Letture di Silvio Castiglioni. Un progetto a cura della Società editrice Il Mulino
Nell’ambito di LabOratorio di San Filippo Neri febbraio/giugno 2017
Viaggio nelle lettere di Federico Garcia Lorca | Omaggio a Garcìa Lorca
Occasione unica per entrare nell'immaginario e nel mondo di Federico Garcia Lorca, uno dei poeti più appassionati e tragici del Novecento, restituiti dalla maestria di Roberto Latini, attore e regista, fondatore della compagnia Fortebraccio teatro, tra gli artisti più importanti della scena contemporanea.
Lasciate le mie ali al loro posto è un nuovo progetto di Elena Di Gioia con Roberto Latini ed è per la prima volta condiviso con il pubblico nell'ambito della programmazione dell'Oratorio di San Filippo Neri.
Lettere, poesie, discorsi, brani teatrali con alcune riscoperte di testi non particolarmente noti al pubblico italiano, apriranno l'immaginario e la produzione di Lorca, rivelando nuove sfumature e nuove visioni sull'opera.
La lettura teatrale di Roberto Latini si concentra su alcune lettere di Federico Garcia Lorca in particolare ai famigliari, agli amici, a Salvador Dalì: un giovane poeta con la grande passione per l'arte, il canto, la poesia, il teatro, tanto da finire "unto d'amore per tutte le cose": una passione, una tempesta che deve sprigionarsi. Come scrive Lorca in una lettera al padre, "Lasciate le mie ali al loro posto, padre, perché con esse volerò bene".
Dalle lettere si aprono poesie per arrivare, attraverso alcuni discorsi pubblici di Lorca sul ruolo dell'autore e della voce della poesia, al teatro. Testi in cui l'autore parla direttamente al pubblico: "testi in cui emerge la lotta dal momento che - dice Lorca - esco per un istante dal mio silenzio poetico e non voglio darvi miele, perché non ne ho, ma sabbia o cicuta o acqua salata. Una lotta corpo a corpo in cui non m'importa di essere battuto". Lettere e testi scritti con la mano sinistra 'che è la mano del cuore' dove Federico Garcia Lorca si accende e si infiamma nella passione e nella vocazione artistica. In cammino con Garcia Lorca e con la maestria di Roberto Latini si aprono le pagine intime e aperte sul mondo della libertà e della passione del poeta, "con il cuore colmo di poesia fino all'orlo" e con i disegni e i paesaggi in cui dissemina la sua scrittura.
A introdurre il viaggio teatrale nell'epistolario di Garcia Lorca, il prof. Rafael Lozano Miralles (Università di Bologna), tra i massimi studiosi dell'opera di Federico Garcia Lorca e che puntellerà il percorso della vita e dell'opera lungo il sentiero delle parole di Federico Garcia Lorca.
Nell’ambito di LabOratorio di San Filippo Neri febbraio/giugno 2017
le donne erediteranno la terra
“Voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano; lo sappiamo benissimo, e sono millenni che ci organizziamo per sottomettervi, spesso con il vostro aiuto. Ma quel tempo sta finendo. È finito. Comincia il tempo in cui le donne prenderanno il potere”.
Il noto editorialista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo racconta nel libro che dà il titolo al reading (ed. Mondadori) perché il nostro sarà il secolo del sorpasso della donna sull'uomo. Evoca il genio femminile, attraverso figure del passato e del presente, storie di grandi artiste e di figlie che salvano i padri o ne custodiscono la memoria. Ne racconta le battaglie contro le ingiustizie. E ricostruisce i mezzi con cui i maschi hanno imposto la loro egemonia per secoli. Le donne erediteranno la terra perché sono più dotate per affrontare l'epoca grandiosa e terribile che ci è data in sorte. Perché sanno sacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura.
Nell’ambito di LabOratorio di San Filippo Neri febbraio/giugno 2017
visita guidata
Visita guidata a cura di Angela Lezzi.
A partire dagli anni Sessanta del Cinquecento in tutta Europa si risente dell'influenza politica e culturale della potenza spagnola che, imponendosi anche nel campo della moda, d'ora in avanti considerata vera e propria arte per destare stupore e meraviglia, propone modelli più rigidi e formali.
L'itinerario tra le opere presenti in museo vuole porre l'attenzione sull'abbigliamento maschile e femminile italiano, influenzato di volta in volta dalle potenze politiche che predominano lo scenario europeo, a partire appunto dalla cattolicissima Spagna.
Ingresso: biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitolaboratorio per ragazzi da 6 a 10 anni
Curiosi esperimenti e giochi per scoprire le caratteristiche chimiche e fisiche dell'acqua.
L'acqua è una sostanza “speciale” dalle proprietà chimiche e fisiche uniche, grazie alle quali la vita sulla Terra ha potuto svilupparsi. Il laboratorio propone di approfondire la conoscenza di questa sostanza integrando l'approccio scientifico con una serie di affascinanti esperienze.
I ragazzi, trasformandosi in piccoli scienziati, assisteranno ad alcuni esperimenti spettacolari come l'elettrolisi, grazie alla quale si scopriranno gli elementi che compongono l'acqua e le loro caratteristiche.
Con giochi e semplici prove si studierà come avvengono i passaggi di stato e si approfondiranno alcune speciali caratteristiche dell'acqua come: la tensione superficiale, la forza di coesione delle molecole e la capillarità.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 10 febbraio).
Ingresso € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
Presentazione del libro di Pier Giorgio Ardeni (Pendragon, 2014)
Dialogano con l'autore Luca Alessandrini, direttore dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna e Valerio Frabetti, ANPI Saragozza.
film e conferenze | 2° edizione
Il Teatro Antoniano ha il piacere di ospitare la seconda edizione della Rassegna “Gli adolescenti nel Cinema” organizzata dal Quartiere Santo Stefano e lo Spazio Giovani Ausl Città di Bologna. L’accesso è gratuito e ogni appuntamento sarà accompagnato da esperti ed illustri ospiti che condurranno il dibattito al termine di ogni visione.
Programma: