live
Due grandi personaggi della scena musicale mondiale - sperimentatori, innovatori e visionari - per un imperdibile concerto. Ben Watt raggiunge fama mondiale nel 1983 quando fonda insieme a Tracey Thorn lo storico duo degli Everything But The Girl. Il sodalizio, durato diciassette anni, produce ben nove acclamati album che vendendo oltre dieci milioni di copie, vincendo otto dischi d’oro, due di platino e creando numerose collaborazioni, tra cui quella con i Massive Attack (1994, “Protection”). Dopo questa esperienza Watt diventa un personaggio importante nella scena dei club londinesi, grazie anche alla sua etichetta, la Buzzin’Fly Records, fondata nel 2003 e focalizzata sulla musica elettronica underground. Nel 2013 Ben annuncia il ritorno alla carriera solista precedentemente interrotta per dare vita agli Everything but the girl. Dall’incontro con il chitarrista e produttore inglese Bernard Butler - insieme a Brett Anderson membro originario dei Suede - dà vita ad un nuovo progetto dal quale nascono tre album, in un perfetto equilibrio soft-rock con richiami anni Settanta. Dopo il lungo tour del 2016, Ben arriverà per la prima volta in Italia per presentarlo, accompagnato da Butler.
live
La dirompente songstress e polistrumentista irlandese Wallis Bird è spesso paragonata a famose cantautrici come Ani DiFranco, Fiona Apple o la giovane Janis Joplin. Nelle sue canzoni fonde elementi di musica folk tradizione, blues e funk con una sonorità rock energetica e genuina. La sua voce eccezionale tiene conto di un già vasto repertorio da morbide ballate folk ad eccitanti e potenti canzoni. Nata a Emnniscorthy (Irlanda), si è avvicinata alla musica già da bambina. Dopo una intensa attività live ha debuttato nel 2007 con il suo primo lavoro discografico "Spoons", che ottenne fin da subito grande successo schizzando nella Top 10 della classifica inglese degli album più scaricati.
& Paolo Sabatino Trio
un libro di poesie di Azzurra D'Agostino
Vito Bonito e Vincenzo Bagnoli incontrano Azzurra D'Agostino.
Nella serata verranno presentati i volumi Alfabetiere Privato (poesie di Azzurra D'Agostino) e Scardanelli/Hölderlin - un radiodramma di S. Hermlin traduzione e cura di Azzurra D’Agostino e Marianne Schneider.
Alfabetiere Privato
Una luce dilagante scontorna il bosco dietro, la montagna di fronte, il tetto del vicino che di primo mattino già accende il fanale. È tutta natura qui, un infrondarsi continuo di verde su verde su toni del verde, fa quasi spavento la verde cupa campagna così fresca di un’aria che non si misura. Qui siamo noi i forestieri la cosa che c’è come aggiunta, che quasi consola un motore che solitario passa di là dalla valle. Non proprio notte e nemmeno giorno davvero il sincero stupore dell’essere a mezzo, in mezzo a qualcosa e fuori da tutto, nel pieno e piano del non ancora fatto - mentre sul prato steso come un sudario un uccello si scanta, s’invola, si posa, poi canta distratto.
Azzurra D’Agostino è nata a Porretta Terme, sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ha pubblicato le raccolte di poesia D'in nci un là, I Quaderni del battello ebbro, 2003; Con Ordine, Lietocolle, 2005; D'aria sottile, Transeuropa 2011 – selezione Premio Viareggio; Versi dell'abitare, in XI Quaderno di poesia contemporanea, Marcos y Marcos 2012, Canti di un luogo abbandonato, SassiScritti 2013 – menzione speciale Premio Marrazza e Premio Carducci 2014, Quando piove ho visto le rane – Premio Ciampi Valigie rosse. Nel 2016 ha curato insieme a Francesca Matteoni il volume Un ponte gettato sul mare, un’esperienza di poesia nei centri psichiatrici – Perda Sonadora Imprentas. A curato la traduzione dal tedesco, con Marianne Schneider, di un radiodramma su Hölderlin per Mimesis edizioni. Ha pubblicato interventi, racconti, poesie, su varie riviste e antologie per editori quali Minimum Fax, Mondadori e altri. Scrive per il teatro e si occupa di organizzazione culturale come presidente dell’Associazione Culturale SassiScritti.
conferenza di Marco Antonio Bazzocchi e letture a cura di Simone Tangolo
In occasione della mostra L'Infinito. Gli autografi di Giacomo Leopardi da Visso a Bologna, un appuntamenti organizzato in collaborazione con Arena del Sole - Ert.
Marco Antonio Bazzocchi parlerà dell'Epistola al conte Carlo Pepoli esposta in mostra e Simone Tangolo leggerà brani dal componimento di Leopardi.
live
William Emanuel "Billy" Cobham (Panama, 16 maggio 1944) è considerato uno tra i più grandi e virtuosi batteristi al mondo per la sua potenza e tecnica percussiva, sicuramente il più importante batterista jazz-fusion in circolazione con una monumentale lista di successi e collaborazioni. Cobham ha saputo spaziare da un genere all'altro senza porre alcun limite alla sua musica. Dalla fine degli anni sessanta ha rivoluzionato il modo di concepire le parti destinate alla batteria, apportando forza creativa all'ambito ritmico. Ha raggiunto l'apice della fama a metà degli anni settanta divenendo uno dei musicisti più ambiti e imitati nell'ambito jazz, fusion e rock, ed è stato insignito con il "World Class Master", premio alla carriera che viene consegnato a quei musicisti che con passione hanno portato un contributo all'arte della musica.
(USA-GB-Cina/2016) di Ang Lee (113')
I dieci soldati della squadra di Billy Lynn hanno compiuto una coraggiosa azione di guerra in Iraq, immortalata per caso dalle telecamere di un tg; trasformati di colpo in eroi nazionali, vengono richiamati in patria per due settimane di Victory Tour, con interviste, visita alla Casa Bianca, comizi pubblici, fino all'apparizione come ospiti d'onore alla tradizionale partita di football del Giorno del Ringraziamento. Ma la verità è distante anni luce dalla percezione pubblica e il soldato-eroe Billy Lynn dovrà sforzarsi di non impazzire. La spettacolarizzazione della guerra, il conflitto di classe, lo strapotere dell'entertainment e del mercato, ma anche la forza dell'amicizia, la paura della morte, la scoperta dell'amore: dal pluripremiato Ang Lee (I segreti di Brokeback Mountain, La tigre e il dragone, Vita di Pi) e tratto dal romanzo rivelazione È il tuo giorno Billy Lynn di Ben Fountain, un film ricco di invenzioni visive e di aspra critica del sentimentalismo patriottico.
Il film è proiettato anche in versione originale, sottotitoli italiani.
(GB/2016) di Paul Dugdale (105')
Ebbene sì, un'altro documentario sui Rolling Stones. Ma questa volta ai classici ingredienti del rockumentary (performance elettrizzanti che si mischiano alle immagini ‘catturate' dietro le quinte) a dominare è la dimensione del diario di viaggio. Ecco quindi che gli accordi di Black Angel e Moonlight Mile si fondono con le riprese on the road delle capitali toccate dal tour sudamericano del 2016, fino allo storico concerto di L'Avana di fronte a un milione di fan in delirio. (ac)
(Italia/2009) di Marco Risi (113')
Gli ultimi mesi della vita del giornalista napoletano Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra a soli ventisei anni per le inchieste e le indagini coraggiose sulla criminalità locale e i suoi legami con la politica. "Con la linearità di un cinema che non ha tesi da dimostrare ma una bruciante urgenza di raccontare, Fortapàsc mette in piazza una classe politica che mira alla propria autoconservazione, una società incivile che chiede la legittimazione di essere incivile e un giornalismo (impiegatizio) che continua a ignorare le proprie responsabilità nel degrado sociale, etico, linguistico e culturale del paese" (Marzia Gandolfi).
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale In collaborazione con Comitato Io Lotto, ARCI, FILTCGIL, CEFA, Coop Alleanza 3.0, OpenGroup, Libera Bologna, Banca Etica - GIT Bologna, Fondazione Polis
(Italia/1963) di Mario Monicelli (128')
Nel film che più amava tra quelli che aveva realizzato, Monicelli recupera un voltar di pagina della storia sociale italiana con delicatezza, coerenza e passione, e ricostruisce "i movimenti operai e socialisti di fine Ottocento in una Torino industriale che conserva i segni romantici della cultura risorgimentale" (D'Agostini). Una nobile causa, una narrazione limpida, un bellissimo Mastroianni nel ruolo dell'anarchico professor Sinigaglia, il cui coté alla De Amicis è solo un vibrante tocco d'ironia monicelliana. (pcris)
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
precedono
FAZZOLETTI DI TERRA (Italia/1963) di Giuseppe Taffarel (12')
La miseria è l'incubo della vecchiaia. Per i due contadini che vivono nel Canale di Brenta, vicino a Valstagna, l'unico modo per combatterla è strappare a mani nude fazzoletti di terra alla montagna, scavando tra i massi per conquistare terra da coltivare.
C.I.A.C. CALEIDOSCOPIO 1503 (7')
Cinegiornale del marzo '63. Un servizio è girato sul set dei Compagni, vi compaiono Monicelli, Mastroianni, Salvadori, Annie Girardot e Folco Lulli. Tra gli altri servizi: un incontro con i giornalisti sul sequestro di La ricotta di Pasolini (episodio di Ro.Go.Pa.G.), alla presenza del regista, Laura Betti e Moravia; la battaglia legale per Il processo di Verona di Lizzani; una mostra fotografica dedicata al Gattopardo di Visconti, presente la Cardinale; si cerca l'interprete femminile di La ragazza di Bube.
(A Child Is Waiting, USA/1963) di John Cassavetes (102')
I primi anni Sessanta sono ancora gli anni di quella stagione euforica e inventiva della televisione americana che andrà sotto il giusto nome di Golden Age Television. John Cassavetes, che conosce bene i metodi del nuovo mezzo, li mette al servizio del proprio personale Metodo (una certa idea di realismo, l'attore sovrano, l'esplorazione delle dinamiche di comunità). Scritto per la tv e poi destinato al cinema, Gli esclusi si muove all'interno di un istituto di bambini disabili, li pone al centro della scena senza artifici né retoriche compassionevoli, innesca un confronto tra strategie educative (o tra Metodi): l'empatia della dottoressa Garland, il rigore del direttore Lancaster. Come quasi sempre in Cassavetes, tutto quel che c'è sullo schermo sembra nuovo e mai visto. (pcris)
performance partecipativa | La Soffitta 2017
Creazione, direzione e testo Roger Bernat_FFF
selezione musicale Juan Cristóbal Saavedra Vial
una produzione La Mekánica / Apap (advancing performing arts projects), Teatre Lliure / Centro Párraga / Elèctrica Produccions, con il sostegno di Generalitat de Catalunya / Entitat Autònoma de Difusió Cultural – departament de cultura i mitjans de comunicació / Unione Europea / Programma Cultura 2007-2013; con il sopporto de Ministerio de Educación, cultura y deporte_INAEM
Uno spazio pubblico, un gruppo di persone, due cartelli con le indicazioni “destra” e “sinistra”, una voce in cuffia che trasmette domande, istruzioni, suggerimenti. Alcune sono ironiche, innocenti, altre più intime e importanti. Chi sono queste persone? Da dove vengono? Sono spettatori o attori? Che relazione li unisce?
Domini Públic è una performance partecipativa per spett-attori. È un gioco sulla vita, quasi un gioco in scatola a grandezza naturale dove gli spettatori non sono semplici pedine ma diventano protagonisti di una storia che il regista orchestra sapientemente. Il pubblico sperimenta la possibilità di assumere innumerevoli ruoli, nessuno dei quali appare come definitivo: prima individuo anonimo alle prese con la propria identità, poi protagonista di uno scontro tra parti contrapposte, infine osservatore silenzioso di una maquette.
Posti limitati, preacquisto biglietto obbligatorio. La performance inizierà in Piazzetta Pasolini e si svolgerà anche in caso di pioggia. Gli spettatori sono pregati di presentarsi con un documento d’identità 15 minuti prima dell’inizio per il ritiro delle cuffie.
Nell’ambito di Il Teatro partecipativo di Roger Bernat a cura di Cristina Valenti, con la collaborazione di Carmen Pedullà.
un romanzo di Ettore Castagna | reading-concerto dell'autore
Del sangue e del vino è uno scritto visionario nel quale si incontrano gli elementi più diversi: il romanzo storico, il fantastico, le tracce etnografiche, la fiaba, l’epica di tre generazioni di greci in un’Aspromonte greco. Siamo alla fine del XVIII secolo. Dimitri e Agàti, due profughi arrivano in Calabria da una Creta a ferro e fuoco per l’invasione turca.
Ettore Castagna, antropologo e musicista, insegnante nella scuola statale e per UniBg. L'esperienza della ricerca sul campo, iniziata con i primi anni '80, troverà sintesi in varie pubblicazioni comu U sonu. La danza sull'Aspromonte Greco (Squilibri, 2007) e Sangue e onore in digitale. Rappresentazione e autorappresentazione della 'ndrangheta (Rubbettino, 2010). L'interesse per il Mediterraneo centrale lo ha portato a partecipare all'animazione territoriale e alla progettazione nell'ambito di varie attività di valorizzazione delle culture locali con una speciale attenzione alla Calabria Greca. Significativo, sin dal 1979, il percorso internazionale di musicista con vari gruppi di rilievo fra cui Re Niliu, AFCL, Nistanimera.
conferenza-spettacolo di Fanny & Alexander | La Soffitta 2017
Produzione E / Fanny & Alexander
ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani
con Marco Cavalcoli
drammaturgia Chiara Lagani
regia Luigi de Angelis
Primo studio per un progetto più ampio dedicato ad Amleto, la performance nasce da un giocoso incontro tra l’artista Roger Bernat e Fanny & Alexander nel corso di una residenza/workshop condivisa in Polonia. È una riflessione sulla presenza e sull’essenza dell’attore, sulla sua ombra e la sua luce, sull’attività e la passività, ma al contempo è un divertissement sull’arte, e in definitiva un paradossale omaggio agli artisti di tutti i tempi.
Nell’ambito di Il Teatro partecipativo di Roger Bernat a cura di Cristina Valenti, con la collaborazione di Carmen Pedullà.
and friends
Roberto Bolle and Friends è uno spettacolo che ha girato - e gira tuttora - trionfante tra i luoghi più belli e significativi d'Italia e non solo. Ha aperto nuovi orizzonti e possibilità, ha conquistato piazze e teatri, ha portato danza dove non c'era mai stata. C'è ancora riserbo sul cast ed il programma che lo stesso Roberto Bolle sta preparando, ma come sempre l'Étoile della Scala - che è anche Principal Dancer dell'ABT di NY - non mancherà di coinvolgere alcuni tra i nomi più importanti del panorama tersicoreo internazionale per offrire al pubblico una serata di danza al suo massimo livello.
ripartono gli incontri con la Società Psicoanalitica Italiana
l Centro Psicoanalitico di Bologna e Biblioteca Salaborsa propongono la quarta edizione de Il Lettino e la Piazza, ciclo di incontri fra psicoanalisti, intellettuali e rappresentanti della società civile per riflettere e dialogare sui temi sensibili del presente. Tema della rassegna di quest'anno Noi e loro. La fatica della prossimità.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti e si tengono alle 16.30 in Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa:
proiezione del documentario di Hitomi Kamanaka
L’11 marzo 2011 un terribile terremoto colpì l’area del Tohoku nel Nord Est del Giappone e causò la catastrofica fusione dei reattori della centrale nucleare Fukushima Daiichi. Sono passati alcuni anni, ma un grande numero di persone – inclusi molti bambini – continua a vivere nelle zone contaminate dalle radiazioni.Little Voices from Fuskushima vuole dare voce alle madri e ai bambini che vivono nella Fukushima post-catastrofe.
Hitomi Kamanaka è una regista e attivista nata nel 1958 nella prefettura di Toyama. Si occupa da diversi anni di temi legati all’energia nucleare e alle radiazioni.Ha realizzato diversi documentari, tra cui Hibakusha – At the End of the World (2003), Rokkasho Rhapsody (2006) e Ashes to Honey – Toward a Sustainable Future (2010).
L'iniziativa è organizzata da Orto dei Sogni, in collaborazione con Nipponica e Centro Amilcar Cabral
Ingresso libero
proiezioni video nell’ambito di Fare e Rifare la Danza. la Compagnia Zappalà Danza, a cura di Elena Cervellati | La Soffitta 2017
Proiezione a ciclo continuo di estratti video da alcune delle numerose versioni di Romeo e Giulietta, in un montaggio a cura di Stefano Orro.
Soggetto evidentemente presente da qualche secolo sui palcoscenici, è in realtà entrato a fare davvero parte della tradizione di danza soltanto dagli anni Quaranta del Novecento, con la creazione voluta dal Teatro Kirov, con le musiche appositamente composte da Sergej Prokofiev, le coreografie di Ivanov Lavrovskij e l'interpretazione di Galina Ulanova e Konstantin Sergeev. Da allora, hanno affrontato e fatta propria la storia di Romeo e di Giulietta coreografi molto diversi tra loro per stile coreico, scelte drammaturgiche e collaborazioni musicali: da Maurice Béjart a Birgit Cullberg, da Angelin Preljocaj a Mauro Bigonzetti, da Sasha Waltz a Mark Morris.
I temi messi in campo dalle visioni verranno ulteriormente ampliati in occasione della giornata di studio Romei e Giuliette. Declinazioni del rifare in danza (mercoledì 5 aprile), che accoglierà le parole di Roberto Zappalà e di alcuni studiosi.
Compagnia Zappalà Danza | La Soffitta 2017
coreografia e regia Roberto Zappalà
interpreti Gaetano Montecasino e Valeria Zampardi
musica John Cage, Sergej Prokofiev, Pink Floyd
produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro di Produzione della Danza, in coproduzione con Orizzonti Festival Fondazione e in collaborazione con “Le Mouvement Mons” Festival (Belgio)
Romeo e Giulietta 1.1. La sfocatura dei corpi è il primo titolo del progetto Antologia, che il coreografo Roberto Zappalà ha voluto realizzare per riprendere – rinnovandoli – alcuni dei lavori che nella sua ampia e densa carriera hanno segnato una tappa importante e per aprire così uno spazio di ripensamento del passato e di riflessione sulle possibilità offerte dal futuro. Si tratta di un duo che lavora sul disagio originato dal sentirsi a una distanza percepita, rispetto all'oggetto dello sguardo, come sbagliata, e quindi sfuocata. Romeo e Giulietta 1.1 si occupa della coppia, chiaramente evocata dal titolo shakespeariano, concentrandosi tuttavia sul singolo individuo, per indagarne passioni radicali e fondanti: la pulsione di morte e, in definitiva, il rispetto nei confronti della vita.
Diodato arriva al Locomotic per presentare il nuovo disco “Cosa siamo diventati” in uscita il 27 gennaio. Dodici brani nei quali l’artista mette a nudo la propria anima, arrivando a scavare in profondità. Il disco esce a tre anni dall’ uscita del cd di esordio “E forse sono pazzo”. Periodo in cui DIODATO ha partecipato al Festival di Sanremo 2014 nella categoria “Nuove proposte” con il bellissimo brano “Babilonia”, ha vinto il premio “Best New Generation” di Mtv, ha partecipato, per dodici puntate consecutive, alla trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio su Rai 3, sperienza che ha ispirato il disco “A ritrovar Bellezza” del 2014, personale tributo dell’artista ai grandi della musica italiana. Fra le canzoni che compongono “Cosa siamo diventati” troviamo le passioni di DIODATO, quella per il cantautorato classico, ma anche la sua vena rock. La raffinatezza delle sue composizioni, la straordinarietà della sua voce concorrono a fare di “Cosa siamo diventati” un disco dal respiro internazionale in cui il talento del cantautore emerge in maniera definitiva.