(Italia/2008) di Nelo Risi (56')
Andrea Zanzotto e Nelo Risi. L'incontro tra due potestà, due canizie della cultura italiana del Novecento. Personalità per molti aspetti opposte, poeta ermetico e ritirato il primo, viaggiatore, poeta ‘politico' e vicino alle cose il secondo, che qui torna alla regia dopo oltre vent'anni. Passeggiando tra le vie di Pieve di Soligo, il borgo dove Zanzotto è nato e ha trascorso tutta la vita, esprimono le reciproche visioni del mondo dialogando sull'arte, il cinema, la memoria del passato, la morte, ma soprattutto il futuro e la vita. (ac)
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
segue
UN CHIEN ANDALOU (Francia/1929) di Luis Buñuel (15')
Buñuel e Dalí lo scrivono insieme al sole di Cadaquès, facendovi collidere i reciproci sogni. Poi Buñuel lo gira coi soldi della madre. Sarà "la più esaustiva realizzazione del verbo surrealista, attraverso il libero accostamento di immagini e sequenze sulle ali dell'inconscio" (Vittorio Boarini). L'occhio tagliato della prima sequenza è traumatico accesso a una palingenesi della visione. "Qui si celebra il solo mistero absolument moderne", sentenzia entusiasta Breton. (pcris)
(USA/2016) di Jim Jarmusch (108')
Dopo l'omaggio che gli abbiamo dedicato lo scorso mese, torna Jim Jarmusch con il suo ultimo documentario dedicato ai The Stooges, il gruppo guidato da Iggy Pop che rivoluzionò la scena rock aprendo la strada al punk. "Gimme Danger è più un saggio che un documento. È la nostra lettera d'amore a quella che è forse una delle band più grandi della storia del rock'n'roll, presenta la loro storia, le loro influenze e il loro impatto, con alcuni materiali e immagini inedite. Come i The Stooges e la loro musica, Gimme Danger è un po' selvaggio, caotico, emozionante, divertente, primitivo, e sofisticato nel modo più naturale possibile" (Jim Jarmusch).
(USA/2016) di Barry Jenkins (111')
Vincitore del Golden Globe per il miglior film drammatico, candidato a ben otto Premi Oscar, compresi quelli per il miglior film e il miglior regista, arriva al Lumière, rigorosamente in versione originale con sottotitoli, uno dei film più attesi dell'anno. Moonlight racconta, in tre capitoli, la vita dall'infanzia all'età adulta di Trevante Rhodes detto Chiron, silenzioso ragazzo gay di colore con una madre tossica e prostituta a tempo pieno, cresciuto nei sobborghi difficili di Miami, in cui i modelli con cui identificarsi sono tutti negativi, tra spacciatori, escort e machi disadattati. Un film duro, intimo e poetico sull'identità, la famiglia, l'amicizia e l'amore, animato dall'interpretazione corale di un meraviglioso cast di attori.
Il film proseguirà presso i Laboratori delle Arti UniBo
Diretto nel 1989, Palombella rossa racconta la crisi della sinistra attraverso la vicenda di Michele Apicella, interpretato naturalmente dallo stesso Nanni Moretti, dirigente del Partito Comunista Italiano, vittima di un’amnesia.
Soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti
Fotografia: Giuseppe Lanci
Montaggio: Mirco Garrone
Scenografie: Giancarlo Basili, Leonardo Scarpa
Musiche: Nicola Piovani
Interpreti: Nanni Moretti, Asia Argento, Silvio Orlando, Mariella Valentini, Alfonso Santagata, Claudio Morganti, Eugenio Masciari, Mario Patanè, Luigi Moretti, Fabio Traversa, Antonio Petrocelli, Mauro Maugeri, Giovanni Buttafava, Raoul Ruiz, Remo Remotti, Mario Schiano, Gabriele Ceracchini, Luisanna Pandolfi, Marco Messeri, Franco Bernini, Carlo Mazzacurati, Daniele Luchetti
Produzione: Nella Banfi, Angelo Barbagallo, Nanni Moretti per Sacher Film
Restaurato in 4K dalla Cineteca Nazionale con la supervisione di Nanni Moretti e la collaborazione alla color correction di Beppe Lanci, direttore della fotografia del film, presso il laboratorio Augustus color di Roma.
Doppio incontro con il regista alle 18.00 e alle 21.00
Le prevendite per la proiezione delle 18.00 saranno aperte da mercoledì 22 febbraio alla cassa del Cinema Arlecchino.
Con il restauro di Palombella rossa inaugura la 23ª edizione del festival Visioni Italiane, promosso dalla Cineteca di Bologna fino a domenica 5 marzo.
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani biglietto a 6€ invece che 7€(Yemen-Emirati Arabi Uniti-Francia/2015) di Khadija al-Salami (99')
"Mi chiamo Nojoom, ho dieci anni e voglio il divorzio". Il sottotitolo del film basta per spiegarne il senso e comprenderne l'atto d'accusa. Dal libro di Nojoud Ali e Delphine Minoui, La sposa bambina racconta il difficile percorso di emancipazione di una giovanissima yemenita costretta dalla famiglia a un matrimonio combinato. Un destino condiviso anche da Khadija al-Salami, prima regista dello Yemen.
(GB/2015) di Sarah Gavron (106')
"Ogni figlia dovrebbe conoscere questa storia, ogni figlio dovrebbe scriversela sul cuore", ha dichiarato Meryl Streep, tra le magnifiche interpreti di questo film. La sceneggiatrice Abi Morgan sceglie di raccontare l'epopea delle suffragette nella Londra d'inizio Novecento dalla prospettiva di una donna del popolo, una lavandaia sfruttata e maltrattata che aderisce al movimento nella speranza di ottenere libertà per sé e per le compagne.
incontro
La nostra è una regione industriale, molti dei marchi che hanno portato e continuano a portare la fama e il prestigio dell’Italia nel mondo sono nati qui e qui hanno prosperato. E quando si parla di industria, di capitani d’industria, di cavalieri del lavoro, di solito si parla di uomini, che con la loro inventiva e il loro lavoro hanno reso possibile tutto questo.
E le donne? Che ruolo hanno avuto le donne nell’industria? Di loro non si parla mai, come se non fossero esistite, relegate a ruolo di comprimarie o nell’ombra dei mariti dietro ai quali, come da proverbio, possono trovare la loro grandezza.
In realtà molte delle industrie presenti sul nostro territorio sono state o direttamente fondate da donne, o ispirate dalle donne della famiglia, oppure portate avanti e fatte prosperare dalle mogli dopo il decesso dei mariti industriali.
“Le donne che fecero l’impresa”: impresa come società ma anche come duro lavoro per affermarsi in un mondo prettamente maschile.
le ragazze e l'educazione tecnico scientifica
Nel riequilibrare le diseguaglianze di potere che ancora connotano i progetti di vita di uomini e donne, un ruolo fondamentale è riservato alla scelta del percorso formativo e professionale.
L’incontro si soffermerà sulla necessità di fornire alle ragazze strumenti per coltivare e sviluppare queste attitudini in modo non discriminante, riflettendo sull’importanza che l’orientamento scolastico ha in tale processo. Al contempo, sarà anche l’occasione per presentare alla comunità i progetti virtuosi attivi sul territorio.
Saranno presenti:
Assessore Marina Malpensa, Pari opportunità
Assessore Benedetta Simon, Scuola e Formazione superiore
Prof. Carlo Tomasetto - Unibo, CSGE - Docente di Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell’Educazione
Nereo Tosatto - Responsabile Education e Formazione Area Capitale Umano Unindustria Bologna
Prof.ssa Francesca Falsetti - Coordinatrice per l’IC1 delle sezioni “SET - Scuola e Territorio”
Costanza Turrini - MAW Man at Work - Project Manager
Prof.ssa Mariagrazia Fasola - Coordinatrice per l’IC2 del progetto “Girls Code it Better”
Evento nell'ambito della rassegna Non solo 8 marzo.
spettacolo teatrale
La metafisica densa del poema di Farid ad-din Attar scorre nei corpi e nell'energia degli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, in uno spettacolo che nasce come progetto didattico. A partire dalla riduzione teatrale di Jean Claude Carrière, il regista Stefano Cenci e lo scenografo Nicola Bruschi portano in scena gli studenti del corso di scenografia.
Posti limitati, prenotazione consigliata: angela@cantierimeticci.it.
concerto
Rimanendo nella tematica femminile legata all'8 marzo, l'ensemble Cantiga Caracol proporrà un concerto-reading dedicato all’artista cilena Violeta Parra che, con la sua musica e la sua attività di raccoglitrice di canti fra i contadini del suo paese, seppe divenire la voce del suo popolo, ridando autenticità e impegno alla canzone popolare cilena.
Attori, cantanti e musicisti di Cantiga Caracol ridaranno vita ai riti mapuche, alle proteste sferzanti, alla difesa dei dimenticati che sempre, ugualmente, fecero parte della vita di Viola.
Ingresso libero con tessera Arci.
presentazione del libro di Pier Giorgio Ardeni | I venerdì del PraT
Presentazione del libro di Pier Giorgio Ardeni, Cento ragazzi e un capitano. Nuova edizione ampliata (Pendragon, 2016). Intervengono l'autore, Valerio Frabetti e Gabriele Veggetti
Evento in collaborazione con A.N.P.I.
L'iniziativa fa parte del percorso promosso dal Pratello R'esiste 2017:"Andando verso il 25 aprile il Pratello R'esiste accoglie..."
arti ibride, saperi condivisi atti alla crescita di un immaginario artistico del tutto nuovo.
La seconda edizione e ½ di Poverarte Festival di Tutte le Arti (3-8 aprile 2017), manifestazione indipendente che si pone come obiettivo la valorizzazione di tutti i movimenti artistici che convivono in una delle città artisticamente più attive d'Italia e di Europa: Bologna.
Lo sforzo più grande di questa edizione è quello di arricchire il festival con appuntamenti che ne facciano oltre che di una vetrina anche un laboratorio, un cantiere. In attesa del Festival vero e proprio, si è pensato a 3 eventi di anteprima in cui si potrà approfondire tutto ciò che ruota attorno all’iniziativa, saranno promossi i bandi per poter partecipare, si parlerà dei laboratori e dei workshop promossi ma il perno è la possibilità dell’incontro.
Road To Poverarte #2 grazie alla collaborazione di tutto il Poverarte staff vedrà il 17 febbraio 2017 dalle 19 un’anteprima di cinque delle nove sezioni di cui il festival sarà composto. Arti Figurative, Cortometraggi, Documentari, Poesia Orale e Musica.
19:00 – Arti Figurative
Mostra SMALL CITY LIFE di Valentina Monari, organizzata in collaborazione con l’associazione Serendippo.Lavori su carta, spesso in bianco e nero, realizzati con tecniche diverse ma sempre legate alla stampa manuale raccontano della difficoltà di vedere chiaro, di mantenere i ricordi vivi, di essere presenti e della ricerca di legami con un luogo. La mostra sarà visitabile fino al 9 marzo. Mostra POP-UP, sculture e collane realizzate da Debs Wrekon – Mutoid Waste Company. I Mutoid, famosi per le gigantesche sculture saldate, anche semoventi, elaborano sempre nuovi modi per riportare lo scarto a nuova vita, consapevoli che in un mondo consumista come questo il superfluo non può più permettersi di esistere.
20:00 – Corti e Documentari
Proiezione Placenta (2017, 8′, Anteprima) regia di Fabrizio Cavallaro, produzione Humareels.
Girato a Bologna nell'estate 2016, racconta un viaggio attraverso l'inconscio di un giovane, Ennio.
Hometown Mutonia (2013, 68′) di Zimmerfrei.
Film documentario sul campo fondato dalla Mutoid Waste Company a Santarcangelo nel 1990, realizzato con la partecipazione dei suoi abitanti. Quest’opera si inserisce all’interno di un progetto di documentazione cinematografica più ampio, Temporary cities, che si propone di raccontare alcune città attraverso i ritratti di un luogo specifico e definito. Il film di Zimmerfrei racconta Mutonia attraverso le voci, i volti e le giornate degli abitanti del campo, riuscendo a mostrarci una quotidianità autenticamente alternativa a quella delle nostre vite, un antro di libertà autoregolamentato che lascia all’invenzione e alla creatività uno spazio centrale.Saranno presenti Anna De Manincor e Massimo Carozzi di Zimmerfrei e Debs e Strapper Wrekon, residenti a Mutonia e membri storici della Mutoid Waste Company.
21:30 – Poesia Orale
Da Milano il Collettivo Tempi diVersi a cura di ZooPalco. Tempi diVersi è un collettivo di poesia e musica nato a Milano nel 2013, con sede ad Artkademy. Ha dato voce a centinaia di persone con microfoni aperti e iniziative di poesia pubblica e di strada. Ha prodotto tre raccolte di poesia collettive e due passeggiate urbane a tema: Cabine in via di estinzione (2015) e Stati d’animo (2016). La scorsa primavera il collettivo ha dato vita a un video reading con musica: Il sole sorge anche a Milano. Attualmente stanno lavorando al quarto libretto e a una nuova kermesse di poesia itinerante.
22:30 – Musica
Ad aprire gli ONO, direttamente alle rive del Rubicone con il loro secondo album Colonie uscito il 15 gennaio 2017, attraverso cui gli ONO confermano il loro estro creativo e rafforzato l’incipit rock tra elettronica e chitarre. Alessandro Fiori con Plancton, uno dei dischi migliori del 2016, ci accompagnerà in un magma che si muove incessantemente, tra suoni gorgoglianti, elettrici ed elettronici, mescolati in un magnifico casino armonico. Album indefinibile e meraviglioso, che trascina negli anfratti più oscuri, che porta il segno della dolce arrendevolezzadell’acqua.
A cura dell’etichetta Trovarobato.
00.30 – Dj Set by DJ Jack (from Altre di B) Indie-elettro.
percorsi sui luoghi bolognesi di Lucio Dalla
A Casa di Lucio è il progetto inaugurato due anni fa per celebrare l’anniversario dalla morte di Lucio Dalla. Dopo l’edizione 2015 nella grande casa di via D’Azeglio e dopo l’edizione romana dello scorso anno in collaborazione con Radio Rai, l’evento ritorna a Bologna e diventa A Casa di Lucio va in città.
L’appuntamento è per il 2, 3 e 4 marzo con una serie di percorsi sui luoghi bolognesi di Lucio Dalla, condotti da relatori d’eccezione. Inoltre, un’installazione audio diffusa, una vera e propria sonorizzazione d’artista, curata dal sound designer Hubert Westkemper, farà risuonare Bologna delle note e soprattutto della presenza dell’artista. Il progetto è promosso da Fondazione Lucio Dalla, Elastica e CNA Bologna in collaborazione con la Camera di Commercio di Bologna. Con il sostegno di Comune di Bologna e Banca di Bologna.
Il cuore delle installazioni sarà la Torre dell’Orologio, affacciata su Piazza Maggiore, che durante la manifestazione si trasformerà in una sorta di Big Ben, scandendo il tempo di Bologna. Ernesto Assante, Gino Castaldo, Giorgio Comaschi, Marco Marozzi, Emilio Marrese, Pierfrancesco Pacoda, giornalisti, esperti di musica e in alcuni casi anche amici di Lucio e profondi conoscitori della storia cittadina condurranno il pubblico, in gruppi di 40 persone, in percorsi a tema e fortemente emotivi, sui luoghi più consueti per Lucio Dalla, quelli più carichi di memorie legate al grande artista e, più in generale, alla Bologna musicale. Ogni visita approderà alla Casa di Lucio Dalla in via D’Azeglio.
Dal 2 al 4 marzo anche un contest rivolto agli appassionati dell’artista bolognese, #CantaLucio è l’hashtag con cui chiunque può postare una foto, un piccolo video su Facebook o su Instagram interpretando a modo suo il ricordo di Lucio Dalla e vincere ogni giorno biglietti premio.
I biglietti per le visite saranno in vendita dal 20 di febbraio sul sito www.acasadilucio.it e a Bologna Welcome.
conferenza
Conferenza di Andrea Bacchi, Direttore Fondazione Federico Zeri, in occasione della mostra Algardi, Bernini e Velàzquez: tre ritratti a confronto.
Lo studioso parlerà del Busto di papa Gregorio XV, abitualmente custodito presso il Museo Civico Medievale ed oggi esposto in mostra, che è riconosciuto dalla critica come un importante documento dell'attività di Gian Lorenzo Bernini, in quanto si pone agli esordi delle ricerche formali dello scultore che lo condurranno negli anni Trenta del Seicento a formulare il cosiddetto «ritratto parlante»: un ritratto cioè capace di creare l'illusione del movimento e della vitalità del modello.
L’invenzione e l’esecuzione del prototipo in marmo di questo busto si colloca fra la data della salita al soglio pontificio di Gregorio XV (9 febbraio 1621) e la nomina di Gian Lorenzo Bernini a cavaliere, per il merito acquisito nell'aver scolpito il ritratto del nuovo papa (30 giugno 1621).
incontro
A cento anni dalla rivoluzione bolscevica, a ventotto anni dalla caduta del muro di Berlino e nel corso del fallimento del capitalismo, è spontaneo domandarsi come fa l’uomo a cambiare, a migliorare se stesso e la società. Se le due rivoluzioni che hanno segnato il secolo scorso sono entrambe fallite, possiamo credere che le ideologie abbiano mai avuto la possibilità di rendere l’uomo felice, colmando la sua sete di amore e il bisogno di eternità? E’ il cuore che fa muovere gli uomini, lo sappiamo, e allora occorre avere il coraggio di affrontare la questione decisiva, cosa corrisponde ultimamente alle esigenze del nostro cuore e, colmando il suo vuoto, determina il corso della storia?
Se ne parla con Fausto Bertinotti e Aldo Brandirali, due coetanei che hanno avuto una comune militanza nei tanti volti della sinistra italiana e che si sono trovati poi a fare scelte diverse quando la vita li ha posti di fronte a un bivio.
seconda personale di Gregorio Botta nella Galleria Studio G7
Le opere di Gregorio Botta si articolano lungo le pareti in maniera libera, leggera, ponendo l’elemento dell’acqua al centro di un’installazione che sembra quasi il proseguimento della mostra del 2010.
D’altronde l’acqua è uno dei media prediletti dell’artista. Le sue opere sono spesso una riflessione sul tempo che scorre, evocato dal movimento dell’acqua che fluisce nelle sculture, o dall’accensione del fuoco che lentamente si consuma. Ma nei lavori creati per questa mostra l’acqua si trasforma: diventa una sorta di ombra luminosa, una rifrazione, un miraggio. Diventa pura luce.
È un ulteriore passo nel percorso di Botta che tende a creare con le sue opere luoghi silenziosi, evocativi, intensamente meditativi. Quasi fossero spazi di laica sacralità.
Con l’utilizzo di materiali poveri, e naturali, (cera, ferro, lino, cotone, piombo) e di sole tre tonalità di colore - terra verde di Nicosia, rosso Pompei e ocra - Botta continua la sua ricerca del vuoto, evocandolo attraverso l’utilizzo del vetro. È questo il materiale che crea, definisce e rafforza la relazione tra presenza e assenza, tra pieno e vuoto. In un gioco di luci e trasparenze, gli interventi minimi e delicati dell’artista sulla materia creano opere sospese nello spazio, intense e leggere allo stesso tempo.
La mostra resta aperta fino 8 aprile 2017.
orari da martedì a sabato 15.30-19.30
Una lettura animata organizzata dalla biblioteca Borges in collaborazione con le operatrici del SET Bibliò del Quartiere Porto-Saragozza:
Per bambini [accompagnati] a partire dai 4 anni
ingresso libero con prenotazione al numero 051525873
visita guidata
Visita guidata a cura di Ilaria Negretti.
La visita guidata illustrerà la raccolta dei vetri conservati presso il Museo Davia Bargellini partendo dalla produzione muranese rinascimentale per poi giungere ai servizi da tavola settecenteschi e agli strumenti da spezieria.
Philippe Kratz | Johan Inger – Aterballetto
L'ECO DELL'ACQUA
Non soltanto il tempo scivola via. Come l’acqua, secondo Goethe, anche l’anima dell’uomo. Sempre secondo un avvicendamento reciproco. Tra cielo e terra, si replica di continuo «il destino dell’uomo». E il corpo? A volte i corpi piovono sui campi come le pesanti nuvole di polvere raccontate da Goethe in una delle sue più belle liriche: Gesang der Geister über den Wassern (Canto degli spiriti sulle acque). Da questa lettura di Goethe e all’episodio dell’abbattimento di un aereo civile in Ucraina da parte di un missile militare nasce L’eco dell’acqua, nuova coreografia di Philippe Kratz per Aterballetto. Nella prima parte, è la folla inconsapevole che raggruma in simmetrie complesse l’idea di una esposizione alla confusione, al disordine. Una figura sospesa e fluttuante sul fondo da prese invisibili prefigura l’annuncio della caduta. Un’idea incombente di instabilità che nell’intera compagnia tornata in scena diventa incubo. Le immagini raccolgono l’intenzione del movimento e dànno ragione alle decisioni dinamiche che i danzatori sono costretti a prendere, mantenuti da una musica esclusivamente funzionale al paesaggio del corpo scenico. Nella frase finale, che ha al centro un soggetto che insiste sulla verticalità del suo spazio, la pluralità del gruppo si aggiunge liberamente al conteggio di questa moltitudine, destinata a seguire non più una logica lineare ma forse evolvendosi in flussi di divenire come fossero spontanee auto-organizzazioni. La riflessione sul destino dell’uomo associata all’immagine dei corpi inconsapevoli che precipitano per aria, ha il profilo di un monito allegorico. Non è possibile alcun accesso alla sintonia con il mondo per chi partecipa inconsapevole, soltanto con avidità e senza alcun amore, alle contingenze e alle parzialità dell’esistenza.
BLISS
"Il punto di partenza di questo nuovo spettacolo è la musica del Köln Concert di Keith Jarrett, che, oltre che il sottoscritto, ha ispirato e toccato milioni di persone grazie al suo, secondo me, perfetto tempismo nell'attirare una generazione che si muoveva da una parte all'altra della propria vita.
Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è quello di raccontare come ci relazioniamo con questa musica iconica. Nel modo in cui incontriamo questa musica con gli occhi di oggi, è presente sia una sfida compositiva che emotiva.Essere presenti qui e ora, come lo è stato Keith Jarrett quando suonò la prima volta, è quello che noi stiamo cercando. Provando ad essere puri e freschi senza idee preconcette. Oggi mi è stato chiesto di dare un'idea di cosa sarà il mio lavoro, ma la verità dello spettacolo dovrà essere scoperta attraverso il mio incontro con i danzatori e, insieme, dal nostro incontro con la musica del Köln Concert. Quindi eccoci qui, tutti quanti, non importa quale sia la nostra esperienza. Siamo "principianti" l'uno nei confronti dell'altro e nei confronti della musica che darà voce a questo nuovo incontro".
di Barry Jenkins
Vincitore del Golden Globe per il Miglior film drammatico, applaudito dalla critica di tutto il mondo, Moonlight racconta l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di Chiron, un ragazzo di colore cresciuto nei sobborghi difficili di Miami, che cerca faticosamente di trovare il suo posto nel mondo. Un film intimo e poetico sull’identità, la famiglia, l’amicizia e l’amore, animato dall’interpretazione corale di un meraviglioso cast di attori. MOONLIGHT, basato sull’opera teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue, è il nuovo film scritto e diretto da Barry Jenkins.
Uscita: 16 febbraio (Lucky Red)
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