concerto nell’ambito di “Sei concerti per Rossini” | Inaugurazione Stagione musicale 2018-2019 di San Colombano
Inaugura la Stagione Concertistica 2018-2019 del Museo di San Colombano – Collezione Tagliavini un concerto interamente dedicato al grande compositore pesarese Gioachino Rossini.
L’appuntamento del 26 ottobre apre il ciclo di "Sei concerti per Rossini" tra San Colombano e Santa Cristina, in occasione delle celebrazioni rossiniane nel 150° anniversario della scomparsa. Verranno proposte alcune trascrizioni per violino, flauto, arpa, chitarra, contrabbasso, pianoforte e ocarine delle sue più celebri opere, spesso coeve e in diversi casi quasi sconosciute.
Festa per Gioachino Rossini
Elena Cecchi Fedi, Patrizia Vaccari – soprani
Gruppo vocale Heinrich Schütz, diretto da Roberto Bonato
Gruppo Ocarinistico Budriese
Paola Perrucci – arpa
Gianni Lazzari – flauto traverso
Fabiano Merlante – chitarra
Roberto Noferini – violino
Lorenzo Gabellini – contrabbasso
Chiara Cattani, Carlo Mazzoli – pianoforte
Musiche dalle opere Il barbiere di Siviglia, Otello, Mosé in Egitto, Maometto II, Ricciardo e Zoraide, Guglielmo Tell e trascrizioni per violino, flauto, arpa, chitarra, contrabbasso, pianoforte e ocarine.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Per i concerti in San Colombano è previsto il ritiro del coupon gratuito di accesso alcuni giorni prima del concerto presso la portineria di via Parigi, 5.
Bologna Jazz Festival 2018
Antonello Salis & Simone Zanchini "Liberi"
Antonello Salis - fisarmonica
Simone Zanchini - fisarmonica
In collaborazione con Unione Reno Galliera, Comune di Castel Maggiore, Condimenti Jazz.
Dopo più di dieci anni, Zanchini e Salis di nuovo insieme per gioire e sperimentare oggi come allora una musica senza confini, senza steccati, senza preconcetti.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Info e prenotazioni: CondiMenti Jazz
Dal 24 al 30 ottobre più di cento scrittrici e scrittori, artiste e artisti di ogni linguaggio, intellettuali, cittadine e cittadini saliranno sui palcoscenici di 9 città – Cagliari, Bologna, Torino, Venezia, Genova, Palermo, Roma Napoli e Milano, sperando che altre si aggiungano presto - per un reading collettivo di finanziamento alla nave Mare Jonio, vedetta umanitaria di monitoraggio e testimonianza sul tratto di mare dove si muore d'acqua, di incuria, di abbandono e di silenzio.
Siamo artisti, scrittori e cittadini a sostegno di Mediterranea Saving Humans, la rete civica che sulla via delle migrazioni di mare sta garantendo la presenza di una nave di monitoraggio e soccorso, la Mare Jonio. La nave si sostiene con il nostro crowdfunding a cui chiunque può partecipare.
Perché lo facciamo?
Perché non è normale essere costretti a scappare dalle proprie case, dai propri Paesi.
Non è normale mettere a rischio la propria vita e quella dei propri cari nel tentativo di vivere l'unica possibilità di mantenersi in vita e avere ancora una prospettiva di futuro.
Ma ancora meno normale è che un paese come il nostro, che ha vissuto una migrazione massiccia e disperata nel corso delle diverse epoche storiche, non sia capace di accogliere e cogliere quella ricchezza che è sempre venuta dai popoli in movimento e dalle culture che portavano con sé.
Così abbiamo comperato una nave e l'abbiamo messa in mare.
Sembrava impossibile, ma abbiamo usato la forza dei deboli che quando si mettono assieme spostano le montagne, perché non potevamo fare diversamente. Le statistiche ci dicono che in media otto persone al giorno muoiono nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo e arrivare sulle nostre coste. Morti che vengono "festeggiati" dalla retorica che ci sta governando come otto problemi in meno nel nostro Paese. Per noi sono otto sofferenze in più al giorno di cui dobbiamo farci carico.
Bisogna decidere: o si sta con chi festeggia quelle morti oppure si sta con chi compera una nave e solca quei mari a portare soccorso. Ancora una volta bisogna parteggiare, ancora una volta ci è chiesto di essere partigiani e partigiane.
Ad aprire gli interventi l’Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità Massimo Mezzetti, l’Assessore alla Cultura e Promozione della città del Comune di Bologna Matteo Lepore e il direttore di ERT Fondazione Claudio Longhi, che passeranno la parola ad Alessandro Metz - l'armatore in carica della nave Mare Jonio - per introdurre il progetto e il senso dell'iniziativa.
Silvia Avallone, Alessandro Bergonzoni, Marcello Fois, Otto Gabos, Iosonouncane, Ifigenia Kanarà, Carlo Lucarelli, Muna Mussie, Eva Robbins, Alessandra Sarchi, Simona Vinci e Cristina Zavalloni leggeranno o daranno musica a una pagina di letteratura, a una riflessione personale o a una testimonianza sui temi dell’accoglienza, del viaggio e della solidarietà. Le musiche che accompagnano le parole sono donate da Paolo Fresu e Giovanni Guidi.
La serata, a INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti, è finalizzata alla raccolta fondi a sostegno di Mediterranea – Saving Humans e della nave Mare Jonio. È possibile fare una donazione sul Conto Banca Etica intestato a Associazione Ya Basta Bologna: IBAN IT44N0501802400000016734824 – Causale Mediterranea
“La via di terra” a Bologna si realizza in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna ed Emilia Romagna Teatro Fondazione
Bologna Jazz Festival 2018
Lilith per EuJAMM
Andrea Silvia Giordano - voce
Vieri Cervelli Montel - voce
Francesco Marchetti - chitarra
Nicholas Remondino - batteria
Il gruppo Lilith nasce all'interno del Siena Jazz a seguito di un lavoro sulla tradizione. Il gruppo atipico, formato da 2 voci, un chitarrista e un batterista, vuole dare forma all'integrazione di due voci utilizzate in modo complementare: la prima modificata dall'elettronica è principalmente armonica e senza testi, l'altra sfrutta i testi e lavora sullo sviluppo timbrico dei temi. Il repertorio si incentra sull'improvvisazione riconsiderando temi della tradizione popolare.
Con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in collaborazione con Siena Jazz.
A seguire jam session.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Ingresso riservato soci Arci
Info: Binario69
mostra documentaria
Mostra documentaria, promossa dalla Soprintendenza archivistica con il coinvolgimento di 13 archivi, sia pubblici che privati, che vuole offrire una rilettura del periodo che va dal 1967 al 1973 a Bologna attraverso una scelta dei documenti originali conservati nei diversi istituti (volantini, opuscoli, manifesti, libri, riviste, fotografie, verbali dello Stato), selezionati alla luce di una tematica fondamentale emersa in quegli anni: la critica alla neutralità della scienza. A partire da questo concetto principale sono state approfondite alcune tematiche più specifiche, come la critica all’ordine globale, la relazione studenti e operai; il movimento degli studenti medi, la nascita della medicina del lavoro, la riforma dell’assistenza psichiatrica; la nascita del movimento femminista.
La mostra è visitabile nei giorni: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 19, venerdì dalle 15 alle 19. Lunedì chiuso.
Ingresso libero
Bologna Jazz Festival 2018
Tom Kirkpatrick Quintet
Tom Kirkpatrick - tromba
Michele Vignali - sax tenore
Daniele Gorgone - pianoforte
Luca Pisani - contrabbasso
Alberto Chiozzi - batteria
Un trombettista, Tom Kirkpatrick, non comune nel panorama del jazz mondiale, uno dei migliori bopper americani per le sue doti di fraseggio, intonazione e swing, legate al linguaggio di Kenny Dorham (cosi raro oggi da ascoltare nella sua integrità).
A seguire jam session.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Ingresso riservato soci Arci
Info: Binario69
Bologna Jazz Festival 2018
Steve Wilson & Wilsonian's Grain feat. Uri Caine
Steve Wilson - sassofoni
Uri Caine - pianoforte
Ugonna Okegwo - contrabbasso
Ulysses Owens - batteria
Noto ai più per le sue collaborazioni eccellenti, da quelle storiche con Buster Williams, Lewis Nash e Christian McBride, fino alla recentissima con la Corea-Gadd Band, Steve Wilson svolge parallelamente un’intensa attività di bandleader. Wilsonian’s Grain, all-star band costruita assieme a un pianista di classe qual è Uri Caine, è il nuovo progetto in cui Wilson figura altresì in qualità di autore delle musiche e degli arrangiamenti originali.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Info e prenotazioni: Cantina Bentivoglio
Musica al Mercato Sonato di Bologna
Gabriela Mendes (Capo Verde) è un’ interprete e autrice di spessore internazionale, conosciuta in tutta Europa per la sua musica profondamente radicata nella tradizione dell’isola africana di Capo Verde.
La musica della Mendes, come quella della sua terra natale, rispecchia la storia tumultuosa di questo piccolo arcipelago tropicale. In questo concerto sentirete le influenze portoghesi evidenti in stili musicali simili al Fado, ma anche i ritmi frenetici della “Coladeira” e “Funana”, più vicini alla cultura dell’ Africa Occidentale e alle sue percussioni tradizionali.
Nel complesso Gabriela Mendes, accompagnata da alcuni dei musicisti più virtuosi dell’isola, si esibisce in concerto denso di nostalgia, ritmo e una musicalità sensuale e travolgente. Prima esibizione italiana
Gabriela Mendes – Voce
Antonio Vieira – Piano/Cori
Paulo Bouwman – Chitarra/Cavaquinho/Cori
Francelino Silva – Basso
Marco Santos – Batteria
Dalle 20.30 aperitivo e cena
Concerto ore 22.00
Ingresso 8 € + TESSERA ARCI 2018/19
narrazioni musicali di Emiliano Pintori | Bologna Jazz Festival 2018
Jazz Insight 2018. Narrazioni musicali di Emiliano Pintori, pianoforte. In collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Jazz Insight, ovvero cinque protagonisti della musica americana e africano-americana, di cui quest’anno ricorrono importanti anniversari, raccontati dall’interno, vale a dire dalla prospettiva di un musicista jazz Emiliano Pintori in compagnia del pianoforte e dei suoi “ospiti” a sorpresa.
Sabato 3 novembre
JAZZ ’68
Il Jazz durante il 1968, tra impegno e nuove frontiere
narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte)
Emiliano Pintori dedica il primo appuntamento non ad un musicista, ma a ciò che accadeva in ambito jazzistico in quel periodo: l’omicidio di Martin Luther King suscitò reazioni immediate e tutti gli artisti afroamericani in quel decennio utilizzarono proprio la loro musica come straordinario veicolo di autodeterminazione comunitaria e rivendicazione di diritti civili.
Sono gli anni della New Thing, della creazione di nuove estetiche identitarie e radicali, ma anche della svolta elettrica di Miles Davis, che proprio dal ’68 intraprende una via che andrà a definire la musica del decennio successivo, introducendo nuovi protagonisti come Armano “Chick” Corea e poco dopo Keith Jarrett.
Sabato 10 novembre
THE INCREDIBLE JAZZ GUITAR
dedicato a Wes Montgomery
narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte)
Special guests: Marco Bovi (chitarra) e Marco Frattini (batteria)
Per la prima volta il ritratto di un chitarrista, colui che ad uno dei suoi esordi discografici venne semplicemente definito The Incredibile Jazz Guitar, vale a dire il leggendario Wes Montgomery (1923-1968). Caratterizzato da una naturalezza disarmante e da un profondo senso del blues, Montgomery in appena un decennio è riuscito a scrivere alcune delle pagine più straordinarie della chitarra nel jazz, esercitando la sua influenza su legioni di musicisti. La sua musica ha una qualità catartica, riuscendo ad unire un’apparente semplicità ad un’intensità espressiva non comune.
Sabato 17 novembre
STEAL AWAY
dedicato a Hank Jones
narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte)
Special guest: Stefano Senni (contrabbasso)
Un omaggio al grande pianista Hank Jones (1918-2010) a cento anni dalla sua nascita. Fratello maggiore di Elvin (batterista dello storico quartetto di John Coltrane) e Thad (insieme a Mel Lewis alla guida di una delle principali Big Band del jazz moderno), Hank Jones è uno dei più grandi pianisti che il jazz abbia mai prodotto, interprete di un repertorio vastissimo, dal tocco leggero e cristallino.
Sabato 24 novembre
CHET!
dedicato a Chet Baker
narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte)
Special guests: Tom Kirkpatrick (tromba) e Luca Pisani (contrabbasso)
Non poteva mancare la dedica ad una delle icone del jazz, Chet Baker (1929-1988) che, a lungo residente in Italia e anche a Bologna (una stella a lui dedicata è stata posta lungo la via del jazz), ha rappresentato come pochi altri l’emblema del jazzista autodistruttivo e romantico, eccelso esecutore di dolcissime e struggenti ballad, ma al contempo protagonista di una carriera discontinua e di una vita avventurosa e dissoluta.
Domenica 2 dicembre
CAMERA A NORD
Jan Johansson e il jazz del Nord Europa
narrazione musicale con Emiliano Pintori (pianoforte)
Special guest: Luca Bernard (contrabbasso)
L’ultimo appuntamento è dedicato al jazz prodotto in Europa, in particolare nella fertile area scandinava e più in generale nord europea e ad una figura chiave, per quanto non così conosciuta in Italia, quale quella del pianista svedese Jan Johansson (1931-1968). Cresciuto a partire dalla lezione dei tanti bopper americani di passaggio o residenti in Svezia a partire dagli anni ’50 (tra tutti Stan Getz), Johansson riuscì ad approdare ad uno stile personale, minimale, a partire da una ri-elaborazione del repertorio popolare nord europeo. Figura quindi emblematica di una tendenza del jazz europeo di affrancarsi dal modello americano, trovando una propria peculiare voce, una propria estetica, sintetizzata in gran parte dalla produzione dell’etichetta tedesca ECM.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Ingresso € 5,00
Info e prenotazioni: Museo internazionale e biblioteca della musica
Laboratorio per bambini
Costuiamo insieme un modellino in argilla e paglia, simile alla capanna villanoviana che campeggia nel giardino del MUV.
Dai 6 anni
Costo: €3 a bambino, gratuito per un accompagnatore
Prenotazioni allo 051-78.00.21
Bologna Jazz Festival 2018
Toninho Horta Trio feat. Piero Odorici
Toninho Horta - chitarra e voce
Piero Odorici - sassofoni e flauto
Gilson Silveira - percussioni
Horta è uno dei più amati chitarristi e compositori brasiliani di sempre, autore di splendide canzoni, alcune delle quali ascritte all'olimpo del repertorio del moderno jazz samba. Negli anni, oltre che con Jobim, Horta ha collaborato con altri mostri sacri della musica brasiliana, da Milton Nascimento a Elis Regina, Gal Costa, Flora Purim e Airto Moreira, nonché con alcuni fuori classe del jazz americano, da Pat Metheny a Wayne Shorter, Herbie Hancock e George Duke.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Info e prenotazioni: Bravo Caffè
Ciclo di conferenze
In occasione della XV Festa Internazionale della Storia dell'Università degli Studi di Bologna il MUV propone un ciclo di conferenze Alla scoperta delle antiche abitazioni. Dalla capanna villanoviana alla domus romana
Un breve itinerario che si pone come integrazione ideale e approfondimento delle tematiche trattate nella mostra temporanea “Oggetti dal quotidiano. Un giorno all'interno di un villaggio villanoviano".
PROGRAMMA:
giovedì 25 ottobre
- ore 21: Vivere nel bolognese in età villanoviana
Anna Dore, Museo Civico Archeologico di Bologna.
- ore 20.30: visita guidata gratuita alla mostra temporanea Oggetti dal quotidiano, in compagnia di Paola Poli, curatrice della mostra e conservatore archeologa del MUV
giovedì 15 novembre, ore 21
Dentro la casa degli Etruschi. Un itinerario archeologico
Andrea Gaucci, Università degli Studi di Bologna
giovedì 13 dicembre, ore 21
I luoghi dell’abitare nel territorio bolognese in età romana
Tiziano Trocchi - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
A chi ne farà richiesta, verrà rilasciato l'Attestato di partecipazione.
Ingresso gratuito
Bologna Jazz Festival 2018
Quintorigo – "Opposites"
Valentino Bianchi - sax
Gionata Costa – violoncello
Andrea Costa – violino
Stefano Ricci – contrabbasso
Alessio Velliscig – voce
Simone Cavina – batteria
A pochi mesi dall'uscita del loro ultimo lavoro discografico "Opposites", i Quintorigo aprono la cinquina targata Bologna Jazz Festival del Bravo Caffè. L'occasione è proprio la presentazione ufficiale del loro album. Opposizione, giust-apposizione, contrapposizione di fenomeni artistici lontani nel tempo e nello spazio. La Musica è un universo molto più facile da percorrere di quello siderale. Il personalissimo percorso che propongono i Quintorigo è una rivisitazione di classici e un dialogo con essi, in dieci cover e dieci brani originali, con la massima libertà artistica.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Info e prenotazioni: Bravo Caffè
Bologna Jazz Festival 2018
Barry Harris Trio
Barry Harris – pianoforte
Luca Pisani – contrabbasso
Fabio Grandi - batteria
La presenza dello storico pianista Barry Harris alla Cantina Bentivoglio nel corso del Bologna Jazz Festival è ormai una tradizione: impossibile stancarsi di un pianista che è uno degli ultimi testimoni dell’epoca bebop. E così eccolo pronto col suo tocco che racchiude la grande storia del jazz afroamericano, in trio con Luca Pisani al contrabbasso e Fabio Grandi alla batteria.
Dal 1° al 5 novembre alla Cantina Bentivoglio, Barry Harris Masterclass: cinque giornate di full immersion nell’universo musicale del leggendario Barry Harris. La masterclass è aperta a tutti gli interessati e prevede una quota di partecipazione (jazz@cantinabentivoglio.it / tel. 328 3580689).
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Info e prenotazioni: Cantina Bentivoglio
Tre musei straordinari connessi da una rilassante pedalata – percorso per abbonati Card Musei
Un percorso speciale per scoprire alcuni luoghi “del cuore” della città di Bologna: da Via Fondazza 36, a Casa di Giorgio Morandi per conoscere gli oggetti, i colori e gli odori che circondavano il maestro mentre dipingeva, al Museo per la Memoria di Ustica, dove emozionarsi e ricordare insieme grazie alla suggestiva installazione A proposito di Ustica di Christian Boltanski. Arricchirà la giornata una sosta alla Raccolta Lercaro, in via Riva Reno 57, dove opere antiche e contemporanee dialogano insieme per offrire a tutti un’esperienza di bellezza.
Una piccola avventura riservata agli abbonati Card Musei per vivere Bologna nella sua dimensione di piccola capitale dell’arte contemporanea del Novecento: l’assaggio di tre straordinari musei in un solo pomeriggio grazie alla piacevole velocità della bicicletta, con tutta la sicurezza di una guida specializzata in accompagnamento in bici.
Costo: 8 euro
Punto di partenza
Velostazione Dynamo, Via dell’Indipendenza 71/z, Bologna, sotto la Scalinata del Pincio.
Tappe
Casa Morandi
Raccolta Lercaro
Museo per la Memoria di Ustica
Il percorso prevede:
Accompagnamento in bicicletta su percorsi sicuri
Visite guidate all’interno dei tre musei
Possibilità di noleggio di una bicicletta a prezzo convenzionato
Bologna Jazz Festival 2018
Martin Wind Light Blue Quartet
Anat Cohen – clarinetto e sax tenore
Gary Versace – pianoforte
Martin Wind – contrabbasso
Matt Wilson – batteria
Martin Wind vanta collaborazioni in numerosi ambiti, da quello classico a quello pop e soprattutto in quello jazzistico dove, con Matt Wilson e Gary Versace, forma una tra le più richieste sezioni ritmiche degli ultimi anni. Con loro è la sassofonista e clarinettista Anat Cohen, una tra le più brillanti personalità dell'attuale scena newyorchese, perfetta per interpretare un repertorio originale, che attinge a piene mani dal jazz, dall’R&B e dalla tradizione brasiliana.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Info e prenotazioni: Cantina Bentivoglio
mostra temporanea
Ducati ospita nel proprio Museo a Borgo Panigale “Road Map”, una mostra temporanea dedicata a Leopoldo Tartarini e Giorgio Monetti con l’esposizione delle due moto originali con cui fecero il giro del mondo sessant’anni or sono, nel 1957-1958.
Un’impresa incredibile quella di Monetti e Tartarini, soprattutto se si pensa alla modalità del viaggiare, ai supporti logistici e tecnologici disponibili oggi che non erano disponibili allora. Dall’Europa al medio ed estremo Oriente, dagli sterminati deserti australiani alla Nuova Zelanda, dalle foreste dell’Amazzonia alle vette delle Ande e all’Africa Sahariana, Tartarini e Monetti hanno aiutato Ducati a promuovere il marchio e a costruire una rete di concessionari nelle nazioni dove la casa di Bologna non era ancora conosciuta.
La mostra con le due moto originali che compirono il giro del mondo sarà visitabile nel Museo Ducati fino al 7 gennaio 2019. Per informazioni sulle tariffe e gli orari del Museo è possibile consultare il sito del Museo
Biglietto ridotto per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani
Bologna Jazz Festival 2018
The Sound Routes feat. Roy Paci & Michel Godard
Roy Paci - tromba
Michel Godard - tuba e serpentone
Guglielmo Pagnozzi – sax alto, clarinetto e tastiere
Shalan Alhamwy – violino
Peace - chitarra
Alaa Zaitounah – oud
Tarek Al Faham – batteria
"Sound Routes" è un’iniziativa dedicata all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Il progetto finanziato attraverso il Programma europeo dell’EACEA Creative Europe, Support for Refugee Integration Projects – call 2016, vede la partecipazione di un ampio partenariato costituito da cinque istituzioni provenienti da Italia, Spagna, Belgio e Germania. Sound Routes vuole sostenere le potenzialità creative e le abilità artistiche dei musicisti migranti e rifugiati che recentemente hanno raggiunto l’Europa attraverso azioni di integrazione con i musicisti e il pubblico europeo.
Il progetto dopo numerosi laboratori, jam sessions e concerti a Siviglia, Roma, Berlino, Bologna e Gand, conclude il suo percorso biennale con il tour europeo della omonima band.
Progetto cofinanziato dal programma Europa creativa dell'Unione Europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
L’evento è parte di Bologna Jazz Festival 2018
Ingresso 5€ - Riservato soci Aics
Info: Locomotiv Club
una performance di Alessandro Di Pietro | Xing-Raum 2018/19
Performance ideata dall'artista e scultore Alessandro Di Pietro, Short stories of Fires and Carbon: una serie di 4 atti performativi che coinvolgono altri artisti, Andrea Magnani, Costanza Candeloro, Riccardo Baruzzi e Riccardo Benassi. L’addomesticamento del fuoco come primo atto di controllo sull’intangibile e sul pericolo che segna la nascita dell’animale culturale è la metafora che agisce come entità che ha creato in extremis questa nuova 'generazione inesperta' incarnata da 4 artisti-performer e da 4 azioni legate al tempo, al caos, all'orfananza culturale, al cinismo.
Questi sono i cardini concettuali che bruceranno su dispositivi installativi in carbonio creati da Di Pietro, con lo scopo di superare la fisicità stessa dell’atto e creare un nuovo prisma senza nome.
una performance di Silvia Costa e Claudio Rocchetti | Xing-Raum 2018/19
La regista e performer Silvia Costa e il sound artist Claudio Rocchetti presentano venerdi 7 dicembre alle 24.00 Midnight Snack, performance notturna ispirata allo ‘sperimentalismo esistenziale' di Amelia Roselli, figura obliqua e carica di ossessioni, poetessa della ricerca, organista ed etnomusicologa, che ha fatto del verso un problema musicale, del contenuto una pulsione psichica. Midnight Snack è un'intensificazione di azioni e trame che si accendono quando tutto intorno tace e dovrebbe riposare. E' un'attività inappropriata, un'affamata pulsione che vaga in un territorio di allucinazione.