Covo Club concerti 2018/19
Il tour di Postino parte dal Covo Club! Venite a scoprire uno dei nuovi artisti pop della scena indipendente italiana, a presentare il suo primo disco “Latte di Soia”!
AFTERSHOW
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Covo Club concerti 2018/19
“GRRR POWER” è il nuovo album di IO e la TIGRE. Un disco che vuole e si fa manifesto: “Il grrr-power per noi è la forza di affrontare le sfide della vita accettando la propria parte più fragile e vulnerabile. La forza che ti fa andare avanti anche se tutto attorno sembra voglia farti sembrare non adatta. Una forza che affonda le radici nel confronto e nel sostegno reciproco e non nell’individualismo. Una forza che non ha bisogno di farsi bella per sentirsi importante”. [...]
Il “GRRR POWER tour” inizierà ufficialmente con il party release al COVO Club di Bologna il 31 ottobre
AFTERSHOW
Ruggite, barrite, nitrite!
Uno zoo di animali da paura arriva al Covo Club: anche gli animali più mostruosi sono ben accetti per la festa di Halloween più animalier della città!
Dopo mezzanotte, ingresso gratuito per chi arriva con un travestimento a tema, sfoderate le vostre maschere migliori e scatenatevi sul dancefloor!
nell’ambito di Gender Bender
Hope Hunt ha un “preludio” fuori dal teatro: un’auto arriva con la musica a tutto volume; Oona Doherty esce dal cofano, nei panni di un personaggio maschile dalle molteplici maschere e identità, e interagisce con il pubblico, prima di spingerlo ad entrare a teatro, dove lo spettacolo riprende. Tra danza, teatro e denuncia sociale, Oona Doherty smonta lo stereotipo del maschio della classe operaia, svelandone i meccanismi di difesa contro il proprio io e il mondo esterno, e getta lo sguardo su un’Europa sospesa tra violenza e sublime. Perché solo scavando a fondo dentro noi stessi e liberandoci di tutte le sovrastrutture possiamo trovare un terreno comune nel quale riconoscerci come esseri umani.
Oona Doerty ha all’attivo collaborazioni con le compagnie di teatrodanza T.R.A.S.H. (Paesi Bassi) e Abattoir Fermé (Belgio), le coreografe Veronika Riz (Italia), Emma Martin / United Fall (Irlanda), Enda Walsh (Regno Unito). Con Hope Hunt & The Ascension into Lazarus ha vinto i premi Best Performance al Tigre Fringe festival di Dublino e i premi Total Theatre e The Place Dance al festival di Edimburgo.
Durata: 30 minuti
coreografia e performance Oona Doherty
direzione tecnica Sarah Gordon
performer/DJ Rory Moore
Hope Hunt & The Ascension Into Lazarus sarà in scena:
nell’ambito di Gender Bender
“Quanto mi piace, adorata indolente, / del tuo corpo così bello / vedere come tessuto cangiante / luccicare la pelle!”
Sara Sguotti, coreografa vincitrice di DNAppunti Coreografici 2017, ispirandosi alla poesia Il serpente che danza di Charles Baudelaire e a opere di Louise Bourgeois, Tracy Enim e Ren Hang, realizza un autoritratto del piacere plasmando il suo corpo come una materia palpitante, incandescente, animale.
Sara Sguotti, vincitrice di DNAppunti Coreografici 2017, ha collaborato con la compagnia Virgilio Sieni negli spettacoli Sonate Bach, Esercizi di Primavera, Dolce Vita, La Mer, La Sagra della Primavera. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con la compagnia Anton Lachky. Nel 2016 ha creato il collettivo Sa.Ni con Nicola Simone Cisternino. Con S., in una versione embrionale, ha vinto il festival Cortoindanza 2016 di Cagliari.
Durata: 53 minuti
ideazione Sara Sguotti
interpreti Sara Sguotti e Gianluca Sguotti
consulenza musicale Federico Costanza, Simon Tierre
luci Simone Fini
S. Rituale sarà in scena:
nell’ambito di Gender Bender
Un incontro casuale in una balera tra due sconosciuti: dominio e sottomissione, desiderio e abbandono, scoperta e perdita di un rapporto sul ritmo travolgente del tango. Sin indaga il confine tra la distanza e la vicinanza degli esseri umani, le relazioni e il desiderio di conoscersi e riconoscersi come un unico corpo. Le dinamiche di scoperta e perdita di un rapporto di coppia vengono interpretate in maniera trasversale, liberando i corpi dal proprio sesso di appartenenza, in un apparato coreografico in cui l’unico atto deplorevole è l’incapacità di afferrare un possibile futuro per lasciarlo dissolvere col trascorrere del tempo.
Seconda tappa del Progetto S, tra teatro fisico e danza contemporanea. Premio del pubblico al Presente/Futuro Festival 2017.
Coreografo, danzatore e attore, Mario Coccetti è membro fondatore della Compagnia della Quarta. Ha lavorato con registi come Graham Vich, Luigi Squarzina, Robert Carson, Saverio Marconi, Manetti Brothers e collabora con la Compagnia del Teatro dell’Argine. Tra i suoi lavori, Undertaker Blues (2017), Border (2016), Bassa Continua – Toni sul Po (2015), Dopo la tempesta (2013).
Durata: 20 minuti
coreografia Mario Coccetti
interpreti Rocco Suma, Salvatore Sciancalepore
Sin sarà in scena:
Tavola rotonda nell’ambito de La Soffitta 2018 | Musica
Prima del Sessantotto: avanguardia musicale e politica in Italia (1950-1968)
Tavola rotonda
Coordina Paolo Cecchi (Bologna)
partecipano Paolo dal Molin (Cagliari), Gianluigi Mattietti (Cagliari), Paolo Pombeni (Bologna), Raffaele Pozzi (Roma), Graziella Seminara (Catania)
nell'ambito de La Soffitta 2018 | Musica, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo
Nel corso della tavola rotonda si indagherà – con contributi circoscritti e delimitati di taglio storico-critico – come una serie di compositori italiani d’avanguardia concepirono tra gli anni ’50 e la fine degli anni ’60 una serie di composizioni dalla dichiarata caratterizzazione etico-politica. Tali opere si ispirano, in parte in toto, a temi e questioni che segnarono la vasta azione collettiva che – a partire dalle lotte politiche degli anni ’50 – condussero al ‘punto culminante’ dell’antagonismo sociale costituito dal Sessantotto.
Attraverso l’indagine di lavori di compositori quali Maderna, Nono, Manzoni, Fellegara, Berio e il circolo di musicisti attivo a Roma attorno all’associazione Nuova Consonanza, i partecipanti affronteranno alcuni aspetti del rapporto tra musica e politica in quegli anni: il significato dell’eredità della Resistenza, l’attenzione allo sviluppo delle lotte operaie, l’uso politico del teatro musicale, il rapporto tra l’adesione al metodo dodecafonico e l’ideologia di stampo progressista da parte di molti compositori attivi in Italia nel dopoguerra.
Ingresso libero
Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Tavola rotonda nell’ambito de La Soffitta 2018 | Musica
XXII Colloquio di Musicologia del «Saggiatore Musicale»
Gioachino Rossini e la didattica
Tavola rotonda
Coordinano
Lorenzo Bianconi (Bologna) e Piero Mioli (Bologna)
partecipano Paola Besutti (Teramo), Daniele Carnini (Pesaro), Andrea Malnati (Pesaro), Reto Müller (Basilea), Claudio Toscani (Milano), Annarosa Vannoni (Bologna)
nell'ambito de La Soffitta 2018 | Musica, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo
Nel centocinquantesimo della morte del grande pesarese (Passy, 13 novembre 1868) il Conservatorio di musica di Bologna e «Il Saggiatore musicale» dedicano una tavola rotonda a una questione di comune interesse: Gioachino Rossini e la didattica. Il tema, si badi, non verte sui fini e i modi in cui la musica e il teatro di Rossini si possano oggi mettere a frutto nell’educazione scolastica. La prospettiva è storica e punta su due distinti momenti nella traiettoria artistica rossiniana, entrambi incentrati, in gran parte, su Bologna. Da un lato ci si chiede come potesse, nel primo decennio dell’Ottocento, un ragazzino certamente assai sveglio procurarsi in pochi anni un così impeccabile possesso del difficile mestiere dell’operista. Al capo opposto di una fulgida carriera internazionale, ci si chiede come avrà concepito la didattica della composizione il Rossini retour de Paris chiamato nel 1839 a dirigere quello stesso Liceo musicale di Bologna dove aveva studiato da adolescente.
Ingresso libero
Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
nell’ambito di Gender Bender
Lecture sulla grande drammaturga contemporanea britannica e il suo linguaggio rivoluzionario, con la lettura scenica del suo testo Porci e Cani (per la regia di Giorgina Pi), che ripercorre la storia dell’omosessualità in Africa e denuncia le gravi violazioni dei diritti umani in Uganda dovute a leggi omofobe di matrice coloniale.
Paola Bono è curatrice dell’edizione italiana dell’opera di Caryl Churchill. Ha insegnato al corso di laurea DAMS nell’Università di Roma 3 e ha scritto numerosi saggi sul teatro e la drammaturgia.
Porci e Cani è l’ultima creazione di Caryl Churchill, andata in scena nell’estate del 2016 al Royal Court a Londra. È un testo che è anche e soprattutto un gesto teatrale, un’invettiva feroce e poetica della durata di 20 minuti circa. È diventata per noi un agit-prop del presente che parla dell’Uganda e prima ancora dell’Africa dove in 34 paesi l’omosessualità è illegale e le leggi ugandesi sono tra le più severe. Caryl Churchill addensa Africa, colonialismo, sospensione dei diritti umani, resistenza e lotta contemporanea in un gesto d’accusa e di poesia. Giorgina Pi
a cura di SIL (Società Italiana delle Letterate)
ingresso libero
Un'occasione per dialogare con gli artisti delle compagnie, in un'atmosfera informale e di prossimità.
Per condividere punti di vista, raccogliere spunti e impressioni, mettere in comune le domande che sorgono prima e al termine dello spettacolo.
Sarà l’occasione propizia per presentare le drammaturgia della produzione ERT pubblicata con Luca Sossella Editore
La nuova serie di incontri con il prof. Prodi riguarderà la situazione geopolitica mondiale nell’area mediorientale e mediterranea. Quest’area infatti, è cruciale per gli interessi italiani sia culturali che economici e per dare all’Unione Europea un assetto più completo ed equilibrato.
24 ottobre 2018, ore 17.30
Medio Oriente e Siria: La guerra infinita. Quali speranze?
L’Amb. Laura Mirachian – già ambasciatore a Damasco dialogherà con il Prof. Romano Prodi
14 novembre 2018, ore 17.30
Libia: Cruciale per noi, cruciale per il Mediterraneo
L’Amb. Giampiero Massolo – Presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) colloquierà con con il Prof. Romano Prodi
13 dicembre, ore 17.30
Turchia: Nascita di una potenza regionale o di una potenza globale?
Il Gen. Giuseppe Cucchi già Segretario Generale del CESIS – Comitato Esecutivo Servizi Informazione e Sicurezza ne parlerà con il Prof. Romano Prodi
L’ingresso all’Aula è libero e gratuito.
L’iniziativa della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli ha il patrocinio del Comune di Bologna ed è organizzata con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Alma Mater, assieme ai maggiori centri culturali cittadini.
Nell’ambito del progetto Stanze di Teatro in Carcere 2018
Una giornata di studio e confronto sulle nuove prospettive dei progetti culturali e teatrali negli Istituti Penitenziari della Regione Emilia-Romagna
La giornata di studi è a numero chiuso, è necessaria l'iscrizione
Per info info@teatrocarcere-emiliaromagna.it
Da Wien A Berlin passando per Praga
Domenica 7 ottobre ore 11.30
Passaggio
Musiche di A. von Zemlinsky e J. Brahms per violoncello, clarinetto e pianoforte
Domenica 21 ottobre ore 11.30
Corni magici
G. Mahler, Lieder aus “Des Knaben Wunderhorn” nella trascrizione originale in prima esecuzione assoluta a cura di Concordanze per 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso, oboe, clarinetto, corno, fagotto, fisarmonica, percussioni con Maurizio Leoni (baritono), Aloisa Aisemberg (mezzosoprano) e Fabio Sperandio (direttore) con la proiezione di dipinti commissionati per l’occasione a Karin Andersen
Domenica 4 novembre ore 11.30
La nuova età di Pericle
Liederabend con musiche da Vienna a Berlino fra le due guerre: Verfemte Musik e molto altro con Il Duo Lunaire: Sarah Weinberg (soprano) e Francesca Rambaldi (pianoforte) con opere di A. Schönberg, H. Eisler, K. Weill ed altri
personale di Anna Di Prospero
Anna Di Prospero (Roma, 1987) è un'artista appena trentenne, formatasi a New York, che sta riscuotendo continui successi: ha vinto due tra i maggiori premi mondiali di fotografia, e di recente Concita De Gregorio l'ha scelta per la controcopertina del suo libro “Chi sono io?”. Il famoso autoritratto in cui è abbracciata alla madre è stata l'immagine della mostra “L'altro sguardo” alla Triennale di Milano, e un altro suo autoritratto è stato scelto come immagine della stessa mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma. A CUBO espone alcune opere della nota serie degli autoritratti familiari e altre della serie delle architetture contemporanee, in cui dove la figura esile e sinuosa di Anna si relaziona con edifici di architettura contemporanea di tutto il mondo.
Visita guidata per abbonati Card Musei: giovedì 8 novembre ore 17.30. Prenotazione qui
I bassorilievi dipinti di Ivan Dimitrov
In occasione della candidatura dei portici di Bologna a diventare patrimonio Unesco lo scultore Ivan Dimitrov rende omaggio a Bologna presentando nella Sala Museale “E. Possati” dello storico Complesso del Baraccano una mostra antologica che comprende la serie completa dei suoi bassorilievi in terracotta dedicati alla città.
La mostra presenta circa 60 opere realizzate dagli anni 90 fino ad oggi, provenienti anche da collezioni private, e rappresenta un'occasione unica per vederle tutte riunite insieme.
Nei suoi bassorilievi Dimitrov rappresenta una Bologna da scoprire, intima e nascosta, con l'obiettivo di trasmettere l'atmosfera e il fascino che lo ha incantato vedendola per la prima volta: è una bellezza particolare, fatta di apparente semplicità ma ricca di vita, di cultura e di poesia . Accanto alle profonde ed assolate prospettive, che la tecnica tridimensionale del bassorilievo dipinto rende particolarmente suggestive e realistiche, l'artista propone scorci inconsueti, angoli silenziosi, dettagli privi di sfarzi o sontuosità ma sapientemente colti in un'inquadratura singolare o nell'attimo in cui una luce li trasforma in poesia.
Ivan Dimitrov, artista originario della Bulgaria, si è formato artisticamente in Italia frequentando diverse città, studiando e ammirando luoghi e opere dei Grandi artisti che hanno fatto la storia. Innamoratosi di Bologna, tanto da averle dedicato una parte importante della sua carriera artistica, la sceglie come sede di lavoro e la città diventa la sua città “d' adozione” ove ha realizzato cicli importanti di mostre.
La mostra “Bologna-Una città nel cuore”, ha il patrocinio della Regione Emilia Romagna , del Comune di Bologna-Quartiere Santo Stefano e dell'Associazione per le Arti “F. Francia”.
E' organizzata dalla galleria Studio Santo Stefano di Bologna.
Orari
Feriali: 9.30-12.30; 15-18
Domeniche e festivi: 9.30-12-30; 15-19
Ingresso gratuito - Per visite guidate e gruppi è richiesta la prenotazione
tavola rotonda | doppio apputamento
Sabato 17 e giovedì 22 novembre si svolgerà la tavola rotonda Libertà e diritti delle donne nei contesti religiosi e giuridici organizzata dal Gruppo Mondialità dell’Associazione Orlando.
L’incontro è dedicato al dialogo inter-religioso ed interculturale a partire da un’analisi critica delle implicazioni che le grandi religioni monoteiste, intrecciandosi con la società patriarcale, hanno storicamente prodotto e tuttora producono sul piano del restringimento delle libertà e dei diritti delle donne.
La 1° parte dell’incontro, sabato 17 novembre, riguarderà Pratiche e testimonianze, e la 2° parte, giovedì 22 novembre, sarà dedicata a Analisi e interpretazioni.
Il Progetto sul “Dialogo interculturale e interreligioso” è promosso da Comune di Bologna e Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “Achille Ardigò e Don Paolo Serra Zanetti”, Associazione Orlando/Centro delle Donne di Bologna, Associazione Armonie, Segretariato Attività Ecumeniche, Centro Interculturale “Massimo Zonarelli”.
Gli incontri sono realizzati in collaborazione con Next Generation Italy.
Pratiche e testimonianze
Coordina: Luisa Granzotto, Centro Interculturale “ M. Zonarelli”
Intervengono:
Elsa Antonioni, Casa delle donne per non subire violenza
Lisa R. Nicoli, Associazione Mondo Donna Onlus
Amina Al Zeer, Progetto Aisha
Rassmea Salah, Comunità Islamica di Bologna
Sara Ahmed, Mediatrice culturale e pubblicista
Paola Cavallari, Coordinamento Teologhe Italiane, SAE
Analisi e interpretazioni
Coordina: Lucia Ferrante, Associazione Orlando
Intervengono: Erminia Camassa, Università di Trento
Deborah Scolart, Università di Roma Tor Vergata
Stefania Scarponi, Università di Trento
Franca Eckert Coen, Federazione Italiana Ebraismo Progressivo
Sandra Capri, Associazione Armonie Bologna
CONTATTI
Centro delle Donne di Bologna/Biblioteca Italiana delle Donne | tel – 051 – 4299411
il lungo percorso del pacifismo femminile | seminario
Il seminario è coordinato da Federica Zanetti, Università di Bologna.
Interventi di:
L’iniziativa è organizzata nell’ambito della XV edizione della Festa Internazionale della Storia che si terrà a Bologna dal 20 al 28 novembre 2018, ed è promossa da CSGE – Centro Studi sul Genere e l’Educazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Associazione Orlando – Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne, Comitato di Bologna per la Storia del Risorgimento Italiano/Museo Civico del Risorgimento di Bologna e Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
Ventotto tra le migliori foto del XXVIII concorso indetto della Federazione bavarese dei giornalisti BJV
Nell’autunno del 2017 l’ordine dei giornalisti della Baviera (BJV) ha indetto il XXVIII concorso fotogiornalistico Pressefoto Bayern.
Con circa 1000 fotografie i reporter provenienti da tutte le regioni della Baviera si sono candidati per aggiudicarsi il titolo di Foto giornalistica dell’anno 2017 e per conquistare la vittoria nelle 7 categorie.
28 foto tra le migliori immagini giornalistiche che hanno partecipato al concorso vengono esposte in questa mostra che girerà l’Italia.
Inaugurazione della mostra giovedì 25 ottobre, ore 18.30 alla presenza del fotografo Thomas Geiger (giornalista visivo e membro della giuria) e di Christina Hasenau e Marvin Schnell (responsabili delle attività culturali del Goethe-Institut Roma).
La mostra fotografica proseguirà fino al 15 novembre con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 e 15.00 – 18.00
Seminario di studio nell’ambito de La Soffitta 2018 | Musica
“Cade l’oro foglia dopo foglia”. L’ultimo strauss (1938-1948)
Seminario di studio
partecipano Giorgio Satragni (Torino), Paolo Cecchi (Bologna), Elisabetta Fava (Torino), Maurizio Giani (Bologna)
nell'ambito de La Soffitta 2018 | Musica, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo
L’‘ultimo stile’ di Richard Strauss (1864-1949) va considerato come un fenomeno ‘appartato’, ‘inattuale’ sia rispetto all’allora egemone corrente neoclassica, sia rispetto alla coeva ‘nuova musica’ d’avanguardia di conio dodecafonico. Nell’ambito di un linguaggio ancora fondamentalmente tardo-romantico e fedele alla concezione compositiva dei decenni precedenti, le opere dell’ultimo periodo di Strauss sono caratterizzate da una straordinaria vitalità e ricchezza melodico-armonica e da un complesso costruttivismo motivico-tematico. L’incontro inizierà con la presentazione della pregevole monografia di Giorgio Satragni, Richard Strauss dietro la maschera. Gli ultimi anni (Torino, EdT, 2015), quindi lo stesso Satragni tratteggerà un panorama generale dell’ultima produzione straussiana, con particolare riguardo per le due opere teatrali Die Liebe der Danae (1940) e Capriccio (1942). Verranno quindi analizzati, in brevi interventi monografici, i quattro più importanti esiti strumentali e vocal-strumentali del tardo Strauss: il Sestetto per archi e la Mondscheinmusik da Capriccio (1941) le Metamorphosen per archi (1945), il Concerto per oboe e orchestra (1945), ed i Vier letze Lieder per voce e orchestra (1948).
Ingresso libero
Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
conferenza | l’arte giapponese dal 1185 all’alba della modernità
Conferenza di Giovanni Peternolli.
Il periodo Edo vede l’ascesa della classe dei chônin (artigiani e mercanti), che sarà all’origine di un’arte straordinariamente vitale, con la presenza simultanea di numerosi artisti geniali e di correnti pittoriche innovative, come quella decorativa Rinpa, quella dei Letterati e quella delle stampe ukiyo-e, nota ormai a livello internazionale.
Con il ciclo di conferenze L’arte giapponese dal 1185 all’alba della modernità il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale prosegue la presentazione dello sviluppo storico dell’arte giapponese iniziata lo scorso anno: quest’anno verrà affrontato il periodo che va dalla presa del potere della classe samuraica nel 1185, fino alla caduta del governo militare nel 1867.
conferenza | l’arte giapponese dal 1185 all’alba della modernità
Conferenza di Alessandro Guidi.
L’arte Muromachi, influenzata dal buddhismo zen, ci ha lasciato meravigliosi esempi di templi e giardini, ma anche capolavori di pittura a inchiostro di ispirazione cinese. Il periodo Azuchi-Momoyama, epoca di grandi novità e cambiamenti sociali, produsse un’arte dagli aspetti diversi e spesso contrastanti, da un decorativismo potente e sontuoso a un’essenzialità e sobrietà di ispirazione zen.
Con il ciclo di conferenze L’arte giapponese dal 1185 all’alba della modernità il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale prosegue la presentazione dello sviluppo storico dell’arte giapponese iniziata lo scorso anno: quest’anno verrà affrontato il periodo che va dalla presa del potere della classe samuraica nel 1185, fino alla caduta del governo militare nel 1867.