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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 7 min 14 sec fa

Era Ventura - Comincia la Festa!

Mar, 10/16/2018 - 10:39

Concerto-spettacolo nell’ambito del progetto “Domenico Castaldo/LabPerm” | La Soffitta 2018

Era Ventura
Comincia la Festa!
Concerto-spettacolo
con la Figurelle Orkestar di Domenico Castaldo, Ginevra Giachetti, Marta Laneri, Paolo Moreschi, Rui Albert Padul, Natalia Sangiorgio


nell'ambito del progetto de La Soffitta 2018 | Teatro
Domenico Castaldo/LabPerm
a cura di Marco De Marinis

Il LabPerm di Ricerca sull’Arte dell’Attore di Domenico Castaldo, attivo a Torino dal 1997, ha declinato il concetto di musicalità, da sempre presente in tutti i suoi lavori, trasformandosi nella Figurelle Orkestar. Ne risulta un’originalissima commistione fatta di musicalità nuovamente popolare, perché intrisa di teatralità, umanità e poesia, che sa toccare note trascinanti o note nostalgiche e fortemente evocative. Le fi’urelle in dialetto napoletano rappresentano le immagini dei calciatori e quelle dei santi. Il gruppo porta in scena una serie di Figurelle canore, ma anche musicali e teatrali. Castaldo e il gruppo incarnano le fi’urelle e le rendono animate, vive, senzienti e rispondenti per un’ora e più di piacere condiviso nella danza e nella panza. Attenzione! non lo stomaco, la panza... che è dove risiede ogni più gioiosa sostanza.
Un’originalissima commistione fatta di musicalità nuovamente popolare, perché intrisa di teatralità, umanità e poesia, che sa toccare note trascinanti o note nostalgiche, fortemente evocative.

Ingresso gratuito con ritiro di coupon, distribuito in loco a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento e fino ​a ​esaurimento​ dei ​posti​ disponibili.

Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

Un Quartetto per Rossini

Mar, 10/16/2018 - 10:20

conferenza con musica a cura di Piero Mioli | Letture di Jadranka Bentini

Carlo Zucchelli e Samuel Ramey, primi bassi tra viaggi e calunnie

parola, spettacolo, suono dal vivo e suono registrato

con video da:
Semiramide
Il viaggio a Reims

e letture:
Il dì già cade
Ah, perché la conobbi?

con Concerto delle Vincitrici del Premio Zucchelli al Talento 2018

Valentina Gnudi flauto e Livia Liverani arpa

musiche da Muzio Clementi, Claude Debussy, Gaetano Donizetti, Jacques Ibert,
Nino Rota e Variazioni su La Cenerentola di Rossini da Fryderyk Chopin

Perché l'Italia non ama più l'arte contemporanea. Mostre, musei, artisti

Mar, 10/16/2018 - 10:14

presentazione del volume

Ludovico Pratesi, in veste di autore del libro Perché l'Italia non ama più l'arte contemporanea. Mostre, musei, artisti (Castelvecchi, 2017) conversa sugli sviluppi più trecenti dell'arte in Italia e sui temi della sua valorizzazione con Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo e curatore della mostra That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine.

Sinossi del volume
«Alla fine dell'Ottocento l'Italia, unita da poco più di vent'anni, lanciò la prima Biennale d'arte contemporanea a Venezia, diventata la più importante del mondo. Un gesto coraggioso che non ebbe seguito: all'alba del XXI secolo, il nostro Paese non possiede un grande museo degno di competere con la Tate Modern, il Moma o il Pompidou; non è riuscito a sostenere la carriera dei migliori artisti italiani delle ultime generazioni, e sembra riconoscere fama e prestigio solo all'arte del passato. Come mai l'Italia odia l'arte contemporanea? È a causa del peso del nostro patrimonio artistico o ci sono altre ragioni? Perché non sappiamo promuovere i nostri giovani talenti sulla scena internazionale? Come mai non abbiamo una grande collezione nazionale dedicata all'arte di oggi? Partendo da queste domande, il libro di Pratesi suggerisce alcune direzioni per individuare, in Italia, un nuovo rapporto con l'arte del nostro tempo».

Memorie della Grande Guerra - Bologna, l'Italia, l'Europa

Mar, 10/16/2018 - 09:58

visita guidata

Al centro del grandioso Chiostro VI si trova il Monumento Ossario dei Caduti della Grande Guerra, il memoriale bolognese del tragico conflitto. La visita procederà nei chiostri adiacenti, per ammirare altre opere - retoriche o commoventi - dedicate dalle famiglie ai propri ragazzi caduti per la patria. Ingresso libero, non è richiesta prenotazione.

Ritrovo all'ingresso principale (cortile Chiesa), via della Certosa 18.

Visita guidata realizzata in occasione della mostra Guerra illustrata, guerra vissuta. La Grande Guerra a Bologna tra storia e memoria.

I volti del Buddha dal perduto Museo Indiano di Bologna

Mar, 10/16/2018 - 09:48

mostra | opening 23 novembre h 17.30

L’esposizione presenta al pubblico una parte significativa delle collezioni del Museo Indiano cittadino, inaugurato nel palazzo dell'Archiginnasio nel 1907, grazie alla compartecipazione delle autorità comunali e universitarie, e chiuso nel 1935, in seguito alla morte del suo fondatore, Francesco Lorenzo Pullè.

Il nome del Museo lascia immaginare la presenza di raccolte unicamente legate al panorama artistico e culturale dell'India, ma in realtà le collezioni si componevano di materiali provenienti da India, Cina e Giappone, oggi conservati presso il Museo Civico Medievale e il Museo di Palazzo Poggi, che collabora all'iniziativa con alcuni prestiti. Particolare rilievo è dato alla presenza di statue del pantheon buddhista himalayano e cinese, così come alla ricchissima collezione fotografica, che risulta essere una delle più cospicue e dettagliate raccolte di riproduzioni riferite all'arte del Gandhara presente in Europa e, con tutta probabilità, nel mondo, superando per importanza analoghe collezioni depositate presso il British Museum e il Victoria & Albert Museum.

L'esposizione ha quindi l'obiettivo di presentare il ricco patrimonio di materiali di matrice buddhista disponibili, compresi alcuni importanti oggetti recentemente restaurati, senza dimenticare di considerare le espressioni artistiche della cultura hindu propria dell'India.

Visite guidate

sabato 24 novembre h 10.30, domenica 2 dicembre h 16.30, sabato 15 dicembre h 10.30, mercoledì 19 dicembre h 17, domenica 30 dicembre h 16.30

Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuito

La nott'e'l giorno

Mar, 10/16/2018 - 09:44

Un film Gianni Castagnoli | Xing-Raum 2018/19

In collaborazione con Home Movies/Archivio Aperto, all'interno di un focus sul cinema sperimentale nel '68, Raum ospita due eventi dedicati all'expanded cinema italiano con la presentazione di rari super 8 e 16 mm di Gianni Castagnoli (La nott'e'l giorno, 1976) e di Andrea Granchi (Cosa succede in periferia?, 1971, e Il giovane rottame, 1972). Due personalità -sensualista e concettuale l'uno, ironico e barocco l'altro- che mostrano il 'cinema' italiano nella sua visionaria e unica varietà di approcci alle immagini in movimento. Questa uscita dagli archivi è un momento per portare alla luce nuove scoperte incredibilmente attuali riguardo il nostro immaginario tecnologico ed inconscio ottico. (sabato 1 e domenica 2 dicembre).

Sabato 1 dicembre alle 21.00 Xing e Home Movies/Archivio Aperto presentano a Raum La nott'e'l giorno (1976), un film dell'artista e film-maker Gianni Castagnoli che ha visto il coinvolgimento di altri protagonisti dell'avanguardia in Italia, tra cui Patrizia Vicinelli e Alvin Curran.

La nott'e'l giorno di Gianni Castagnoli, capolavoro del cinema indipendente degli anni '70, è il frutto di un montaggio ritmico e ossessivo di riprese girate tra il 1973 e il 1976 in diversi ambienti, città, situazioni e condizioni di luce estremamente differenti: tra il giorno e la notte. [...] La nott'e'l giorno rimane sospeso tra la bellezza sorprendente del quotidiano, la potenza della luce e il richiamo della notte con le sue ombre, e dopo oltre quarant'anni si rivela un'imprescindibile testimonianza artistica, umana e storica di un'epoca di utopie e distruzioni.

Bologna Jazz Festival

Lun, 10/15/2018 - 15:24

Big Band Theory: l’edizione 2018 del Bologna Jazz Festival, che si terrà tra ottobre e novembre, suonerà a tutto volume. I concerti principali nei teatri vedranno infatti impegnati grandi organici orchestrali, e vari altri ensemble di ampie dimensioni si ascolteranno poi nel corso della restante programmazione.

Dal primo rilevante appuntamento con Fabrizio Bosso assieme al suo quartetto e al Paolo Silvestri Ensemble (impegnati in un omaggio a Duke Ellington particolarmente ricco di fiati) si proseguirà con l’inedito incontro tra David Murray e la Tower Jazz Composers Orchestra, sino ad arrivare all’altisonante Clayton-Hamilton Jazz Orchestra con ospite Cécile McLorin Salvant, la vocalist afroamericana che ha rilanciato il fascino delle jazz divas. L’impressionante cast del San Francisco Jazz Collective, con otto blasonati solisti impegnati in un programma dedicato alla musica di Antônio Carlos Jobim, e la produzione sinfonica “From Bach to Bebop” con Enrico Pieranunzi e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna diretta da Michele Corcella completeranno la “Teoria dei grandi numeri” che contraddistingue il BJF 2018.

Five Fingers for Marseilles

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(Sudafrica/2017) di Michael Matthews (120')

I giovani Five Fingers hanno combattuto per liberare la loro piccola città dalla brutale oppressione della polizia. Vent'anni dopo uno di loro torna per cercare di vivere in pace ma trova la città sotto una nuova minaccia. Riuscirà a riunire la vecchia banda? "Un'originale commistione di elementi dello spaghetti western e del western revisionista americano contemporaneo, con il melodramma del Sudafrica post-apartheid" (Variety).

Frontières

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(Burkina Faso/2016) di Apolline Traoré (90')

L'avventuroso viaggio di quattro donne dal Senegal alla Nigeria attraverso cinque paesi africani, tra imprevisti, guasti, rapine e costanti minacce. Un road-movie picaresco tutto al femminile, che utilizza la chiave tragicomica per raccontare la pericolosità delle frontiere e gli ostacoli che ancora si frappongono alla libera circolazione di cose e persone nel continente africano.

precede
IO SONO ROSA PARKS
(Italia/2018) di Alessandro Garilli (15')

"Oggi, noi figli di immigrati, ci rifiutiamo di scendere dal nostro autobus chiamato Italia". All'interno del MAXXI di Roma, strutturato come una grande installazione fotografica, si incontrano dodici ragazzi di diversa origine appartenenti al movimento #ItalianiSenzaCittadinanza. Una riflessione sulla moderna segregazione nel nome dell'eroina dei diritti

This is Congo

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(USA-Congo/2017) di Daniel McCabe (93')

Un paese segnato da oltre due decenni di guerre, scontri tra esercito e milizie armate, povertà estrema e carestie. Quattro figure diversamente esemplari: due colonnelli, un sarto e un commerciante illegale di minerali. Un film che guarda negli occhi la violenza della realtà.

Soleil Ô

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(Mauritania/1970) di Med Hondo (98')

In una colonia francese africana non meglio identificata, alcuni uomini neri si raccolgono di fronte a un prete bianco per un battesimo accompagnato da una ‘ridenominazione', primo atto di un processo di sradicamento e soggiogazione. In Francia gli immigrati di colore, in cerca di una vita migliore, trovano solo disoccupazione, miseria e indifferenza burocratica. Hondo ricorre a frammenti narrativi stilizzati e dalla forte impronta surrealista per un atto di accusa mordace e ironico nei confronti del razzismo e dei valori del capitalismo occidentale. (ac)
Restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con Med Hondo con il sostegno di George Lucas Family Foundation e The Film Foundation's World Cinema Project.

Allende, mi abuelo Allende

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(Cile-Messico/2015) di Marcia Tambutti-Allende (90')

A oltre quarant'anni di distanza dal brutale colpo di stato che portò alla deposizione e alla morte di Salvador Allende, all'uccisione dei suoi più stretti collaboratori e all'esilio di tutta la sua famiglia, la nipote Marcia ricostruisce attraverso interviste, ricordi e rare fotografie un ritratto intimo, personale e lontano da ogni magniloquenza del nonno, rompendo il muro di oblio e silenzio che ha accompagnato almeno tre generazioni di una famiglia ferita. Miglior documentario alla Quinzaine 2015.

Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori.

In collaborazione con Forno Brisa

Omicidio al Cairo

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(The Nile Hilton Incident, Marocco-Svezia-Germania-Danimarca-Francia/2017) di Tarik Saleh (107')

Egitto, gennaio 2011, a pochi giorni dalla Rivoluzione. Noredin, ufficiale di polizia mediocre e corrotto, indaga sull'omicidio di una cantante. La scoperta del coinvolgimento di alcuni notabili del regime lo porterà schierarsi dalla parte dei più indifesi. Saleh imbastisce un raffinato thriller allegorico sugli abusi del potere che rimanda a Costa-Gavras e Petri, con un côté noir che ricorda le atmosfere claustrofobiche e gli antieroi dolenti di Melville. Gran Premio della Giuria al Sundance.

T-Junction

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(Tanzania/2017) di Amil Shivji (105')

La strana amicizia fra due giovani donne diversamente ferite, Fatima e Maria, che si incontrano in un ospedale condividendo le loro storie. Quella di Maria ci porta tra i banchi del mercato di T-Junction a Dar-es Salaam, dove una solida comunità ai margini della società condivide gioie e sofferenze. Fatima al contrario proviene da un'agiata famiglia indo-tanzaniana, e cerca di ricomporre la memoria di un padre mai conosciuto. Una storia che esplora i temi dell'etnia, dell'appartenenza sociale, ma anche della solidarietà e del superamento delle barriere.

Pili

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(GB-Tanzania/2017) di Leanne Welham (83')

Pili ha due figli, lavora nei campi per meno di un dollaro al giorno e cerca di faticosamente di nascondere la sua sieropositività. Le viene offerta la possibilità di gestire un banco al mercato, ma avrà solo due giorni per ottenere il denaro necessario per affittarlo. Il tempo stringe e la donna sarà costretta a prendere decisioni sempre più difficili e rischiose.

Rafiki

Lun, 10/15/2018 - 14:30

(Kenya-Sudafrica/2018) di Wanuri Kahiu (83')

A Nairobi Kena e Ziki sono compagne di liceo. Le loro vite si incrociano durante la campagna elettorale nella quale i rispettivi padri sono schierati su fronti apposti. Presto l'amicizia diventa amore, e le ragazze dovranno scegliere fra il sentimento e la sicurezza nel contesto di una società rigidamente conservatrice. Primo film keniano in concorso a Cannes.


precede
ALL OF US 
(Watu wote, Kenya-Germania/2017) di Katja Benrath (22')

Per un decennio il Kenya è stato preso di mira dagli attacchi terroristici di Al-Shabaab provocando una clima di crescente diffidenza tra musulmani e cristiani. Ma nel dicembre 2015 i passeggeri di un autobus sotto attacco hanno dimostrato che la solidarietà può prevalere.

Rassegna promossa da Associazione Studentesca
Centro Studi Politici e Sociali G. Donati

Palazzo delle aquile

Lun, 10/15/2018 - 14:29

(2011) di Stefano Savona, Ester Sparatore e Alessia Porto (124')

Nel 2007 diciotto famiglie senza casa decidono di occupare il Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, per reclamare il diritto a un'abitazione. Per un mese intero s'installano nella sala consiliare, luogo per eccellenza del pubblico e della collettività, e la trasformano in uno spazio privato, domestico. Vivendo a fianco degli occupanti, i tre autori hanno documentato questa ibrida quotidianità osservando il progressivo sfaldarsi del fronte comune della protesta.


precede
I CORTI DI SIMONE MASSI/4
Dell'ammazzare il maiale (2011) di Simone Massi

"Un film forte, tenero, intelligente, sensuale, asciutto, con inquadrature di grande cinema. Ha usato il colore con finezza, e il suono con splendida discrezione" (Giannalberto Bendazzi). Premiato come miglior cortometraggio ai David di Donatello 2012.

Riccardo III - un uomo, un re

Lun, 10/15/2018 - 14:29

(Looking for Richard, USA/1996) di Al Pacino (112')

Richard è Riccardo III, malvagio eroe di una delle più rappresentate tragedie di Shakespeare. A cercarlo è l'Al Pacino del 1996, che affronta Richard come un'ipotesi, un esperimento, un confronto tra colleghi, un test su che cosa significhi essere un attore e un impresario, e su che cosa significhi essere parte d'una cultura (occidentale ma soprattutto anglofona, col tormento del dubbio: potrà mai un americano recitare davvero Shakespeare?) che ha nel Bardo la sua voce più alta, ma che con quella voce deve impegnarsi a ritrovare una familiarità perduta. Un film ambizioso, polifonico, percorso da cima a fondo da un vitale narcisismo, un film riuscito. (pcris)

In occasione dello spettacolo Riccardo3 (di Francesco Niccolini, regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi) in scena all'Arena del Sole dal 23 al 28 ottobre.
Presentando il biglietto d'ingresso al film, sconto del 30% sull'acquisto di un biglietto per lo spettacolo.

In collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione

Gender Bender

Lun, 10/15/2018 - 14:27

Dal 24 0ttobre al 3 novembre 2018 a Bologna è protagonista la 16° edizione di Gender Bender, il grande evento prodotto dal Cassero LGBTI Center e con la direzione artistica di Daniele Del Pozzo. 

112 appuntamenti in 11 giornate su oltre 20 luoghi cittadini sono l’offerta della nuova edizione. In arrivo 21 prime nazionali, 30 repliche di 13 spettacoli di teatro e danza, 31 titoli cinematografici, 19 incontri e conversazioni, 21 workshop e laboratori, 2 mostre, con opere, autori e autrici provenienti da Paesi Bassi, Francia, Italia, Danimarca, Irlanda, Australia, Kenya, Corea del Sud, Germania, Belgio, Brasile, USA, Cile, Gran Bretagna, Cina, Argentina, Svizzera, Kosovo e Canada. 

Danza, teatro, cinema, laboratori, incontri per esplorare gli universi del corpo, delle differenze, del genere e dell’orientamento sessuale. Cromocosmi è il titolo di questa edizione, nella quale si fondono sguardi e traiettorie innovative della ricerca artistica contemporanea, che attraversano il dibattito sui mille universi e le tantissime storie di vita costruite sulle differenze (cosmi), parlando di identità e di corpi (cromosomi), ma anche di provenienze geografiche ed etniche (cromatismi), con particolare riferimento alla black culture. 

Gender Bender è prodotto da Il Cassero LGBT Center di Bologna.

Donna Ginevra e le stazioni lunari

Lun, 10/15/2018 - 14:24

Le Giornate di Tamino 2018 | Mozart14

Ginevra di Marco, voce
Francesco Magnelli, piano-­magnellophoni
Andrea Salvadori, chitarre, tzouras

Donna Ginevra e le Stazioni Lunari è uno spettacolo che ripercorre gli ultimi dieci anni della ricerca musicale di Ginevra Di Marco, volta a scoprire e riscoprire pezzi della tradizione popolare a partire dal bacino del Mediterraneo fino alle coste del Sudamerica e oltre.

In questi anni Ginevra ha incrociato volti, suoni, memorie, ha fatto suoi canti in lingue diverse provenienti da tutto il mondo, si è confrontata con artisti del panorama nazionale in uno scambio musicale e umano, ha approfondito tematiche sociali importanti che oggi sono il nodo cruciale del nostro vivere: lavoro, emigrazione, corruzione, condizione della donna, sostenibilità ambientale. Il tutto legato all’immensa tradizione popolare che ha nella musica un veicolo per essere tramandata di generazione in generazione. Durante il concerto un susseguirsi di emozioni e colori diversi che, qua e là, danno spazio anche al patrimonio cantautorale da cui Ginevra nasce e a cui è indissolubilmente legata: Battiato, CSI, De Andrè, Leo Ferrè, Modugno sono solo alcuni dei capisaldi che caratterizzano la cifra stilistica della cantante fiorentina. Nel 2016 il repertorio consolida il legame di Ginevra con il Sud America arricchendo lo spettacolo con un’anteprima del nuovo lavoro: “Ginevra Di Marco canta Mercedes Sosa”. Un concerto che vuole coinvolgere il pubblico in un’onda emotiva continua.

Posti limitati – contattare tamino@mozart14.com entro il 30 novembre 2018

Nell'ambito di Le Giornate di Tamino 2018, un importante appuntamento per far conoscere e condividere le attività di musicoterapia di Tamino che Mozart14 porta nei reparti pediatrici del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna fin dal 2006. Come ogni anno, Mozart14 organizza eventi musicali aperti al pubblico, durante i quali sarà possibile conoscere i laboratori svolti con i bambini ospedalizzati e sostenere le attività dell'associazione.

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