conferenza | l’arte giapponese dal 1185 all’alba della modernità
Conferenza di Alessandro Guidi.
Con l’istituzione del primo governo militare nel 1185 inizia per il Giappone l’era dei samurai e si apre un periodo di grande splendore per l’arte buddhista, con numerosi capolavori in tutte le arti, ma soprattutto nella scultura in legno. Molto interessanti, in quest’epoca, anche i rotoli illustrati di soggetto sacro e profano.
Con il ciclo di conferenze L’arte giapponese dal 1185 all’alba della modernità il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale prosegue la presentazione dello sviluppo storico dell’arte giapponese iniziata lo scorso anno: quest’anno verrà affrontato il periodo che va dalla presa del potere della classe samuraica nel 1185, fino alla caduta del governo militare nel 1867.
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Definito come “la madre di tutti i musical”, The Rocky Horror Show è uno spettacolo unico, il più trasgressivo e audace che sia mai stato concepito. Janet e Brad, due fidanzati molto pudichi, trovano riparo da un temporale in un inquietante castello. Il non meno inquietante maggiordomo li presenta al padrone di casa, abbigliato solo di tacchi a spillo, calze a rete, baby-doll e guanti di pizzo. Sono capitati in un'occasione molto speciale: la convention dei trans-vestiti della Transilvania. I due fidanzatini sono sconvolti dai bizzarri personaggi che abitano al castello ma sono costretti a rimanere per la notte che segnerà la loro iniziazione al sesso.
La leggenda del The Rocky Horror Show è ancora viva ed è diventato un simbolo internazionale, un fenomeno di proporzioni mondiali seguito da innumerevoli fans.
Compagnia La Ragnatela
THE ROCKY HORROR SHOW
di: Richard O'Brien
Regia: Carlo Picchi
venerdì 10 e sabato 11 maggio ore 21, domenica 12 maggio ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Nel 1945 l'Italia usciva sconfitta dal conflitto più terribile che la storia dell'umanità ricordi.
I danni al patrimonio artistico e culturale, riflettevano lo stato di prostrazione morale di un popolo distrutto.
Da quelle rovine, che parevano dover imgombrare l'avvenire dell'Italia per secoli, il paese seppe risorgere nel giro di quindici anni, trasformandosi da terra senza futuro a potenza industriale di prima grandezza europea e mondiale.
Come fu possibile? Si può davvero parlare di "Miracolo Italiano"?
Per ripercorrere la storia del cosiddetto boom è necessario identificare i percorsi esistenziali di coloro che furono i veri protagonisti (Olivetti, Innocenti, Zanussi, Mattei e altri), imprenditori coraggiosi che seppero intravedere il potenziale dei lavoratori investendo sulla risorsa principale: quella umana.
La straordinaria avventura degli industriali italiani durante il secondo dopoguerra merita di essere narrata oggi, in tempi di crisi economche e morali, quale esempio e positivo messaggio proveniente dal nostro passato prossimo, ed anche quale pratica, tangibile evidenza della formidabile capacità realizzativa della quale il nostro paese - oggi come allora troppo spesso svalutato o ridotto ad oleografica macchietta - ha saputo dar prova nel corso della Storia. Esso può indicare ancora oggi una via alternativa al processo di dissoluzione innescato da un'economia puramente speculativa, ove alla virtualizzazione dei capitali e all'automazione dei processi, corrisponde l'ineluttabile declino d'ogni cultura del particolare, in un vortice di appiattimento oggi sul punto di deformare irrimediabilmente l'immagine del mondo.
Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon
CAMBIO DI VELOCITÀ
Di PIERO FERRARINI
scene Fabio Sottili
costumi Renata Fiorentini
disegno luci Poppy Marcolin
regia di Piero Ferrarini
venerdì 3 e sabato 4 maggio ore 21, domenica 5 maggio ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Si tratta di un testo tutto giocato su equivoci e qui pro quo, ricco di comicità e ironia paradossale, sospeso tra il meccanismo della farsa e una cifra grottesca che sconfina nel surreale.
“È una commedia degli equivoci molto divertente, molto comica, ed io sognavo di fare il comico”, dice Gianni Nazzaro.
“Anche se alla fine dello spettacolo – aggiunge – ciascuno di noi farà la cosa che gli riesce meglio. Io canterò e Nadia omaggerà grandi donne come Gabriella Ferri ed Anna Magnani”.
PALCOSCENICO ITALIANO
GIANNI NAZZARO NADIA RINALDI MANUELA VILLA
L'IMBIANCHINO
di Donald Churchill
Commedia brillante con musiche
Traduzione: Enrico Luttermann
Regia: Claudio Insegno
venerdì 26 e sabato 27 aprile ore 21, domenica 28 aprile ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro scomparso dalle scene improvvisamente e apparentemente senza un plausibile motivo da cinque anni, viene rintracciato per un caso fortuito da un giovane fan.
A lui, l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa. Lo invita perciò a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è però una giovane donna che, giacendo seminuda su una chaiselongue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo.
Come spesso accade nei lavori di Alessandro Benvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che è vero si svela in un intreccio giocoso e imprevedibile, dal finale assolutamente inaspettato.
Il tutto ovviamente con il linguaggio forte, pastoso, esplicito, lineare, venato di ironia e sempre di una comicità istintiva e feroce.
ARCA AZZURRA TEATRO
ALESSANDRO BENVENUTI
CHI È DI SCENA
Testo e regia di: Alessandro Benvenuti
e con: Paolo Cioni, Maria Vittoria Argenti
venerdì 5 e sabato 6 aprile ore 21, domenica 7 aprile ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Scritto prima in dialetto siciliano, con il titolo "A birritta cu'i cianciareddi", è stato trascritto in italiano dallo stesso autore nel 1923 e, su suggerimento dello stesso Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo nel 1936 ne fece questo adattamento con l’anima napoletana.
"Il berretto a sonagli" è una delle opere più rappresentate di Luigi Pirandello, commedia che racchiude i temi cari all'autore e allo stesso Eduardo : l'apparenza, la vergogna sociale, la difficile interpretazione della verità.
La trama parte da un adulterio, quello del Cavalier Fiorini con la giovane Adelina Ciampa. Il marito di Adelina tollera la situazione purché venga salvato il suo “pupo”, cioe’ la sua rispettabilita’ e la “faccia”. La signora Beatrice invece , moglie del Cavaliere , stanca della situazione, vuole denunciare il fatto e, seppur tutta la sua famiglia e lo stesso Ciampa le vadano contro, fa scoppiare lo scandalo. Così Bolla con un marchio d’infamia tre persone: Il Cavalier Fiorni , d’adulterio; Adelina, di sgualdrina e Ciampa del berretto della vergogna, il berretto a sonagli appunto. Ma alla fine è la stessa signora Beatrice che dovrà per “rimettere a posto le cose”, farsi rinchiudere in manicomio per tre mesi, a dimostrazione che tutta la storia dell’adulterio è stata concepita dalla sua mente “PAZZA”.
GRANDE RASSEGNA DELLE COMPAGNIE AMATORIALI
Le compagnie amatoriali sono come le api, quando non ci saranno più, non ci sarà più nemmeno il teatro.
Compagnia TeatrAnda
IL BERRETTO A SONAGLI
di: Luigi Pirandello versione di Eduardo De Filippo
Con: Patrizia Contini, Elena Voli, Alessandro D'Orta, Davide Russo, Renato Masi, Stefania Franzoni e Clara Bonatti.
Assistente alla regia: Clara Bonatti - Regia: Andasavia Saponaro
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
La cura del proprio benessere, tra i vari trattamenti cui ciclicamente bisogna sottoporsi, dovrebbe prevedere come prescrizione medica obbligatoria "uno spettacolo di Grazia Scuccimarra almeno una volta l'anno". Gli effetti benefici sono molteplici: restituzione della dignità linguistica, elevazione morale, stimolazione emotiva per chi intenda "pensare" e soprattutto, tante e continue risate a fini catartici e liberatori.
Due scoppiettanti e dirompenti ore di palcoscenico per puntare il dito contro i paradossi della società (enti, persone, concetti, esperienze che hanno compromesso la scala di valori a cui si è creduto per tanto tempo).
In altri termini, una satira serrata e mordente, un esilarante e brillante corso di orientamento "all'esistere", una lezione semplice e irrevocabile diretta e micidiale, arguta e sofisticata, nello stile intelligente, appassionato e coerente tipico di Grazia Scuccimarra.
"Chiedo i danni" gode di un ritmo battente, di tempi comici eccellenti e di molti momenti felici e irresistibili, che offrono l'occasione di grandi risate ed applausi a scena aperta.
Produzione IL GRAFFIO
GRAZIA SCUCCIMARRA in
CHIEDO I DANNI
Scritto, diretto e interpretato da: Grazia Scuccimarra
Musiche: Grazia Scuccimarra e Piero Cangialosi
Luci: Flavio Bruno
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Il comedian romano torna sui palcoscenici più importanti con il suo nuovo one man show satirico: più che un titolo, un consiglio spassionato per adeguarsi ad una situazione anomala.
In oltre un'ora di monologhi, l'attore si interroga sul suo rapporto con lo sport, l'amore, l'alimentazione sana, il suo strano lavoro, la politica, i viaggi, la nuova musica italiana e le persone che si alzano in piedi appena l'aereo atterra e rimangono così mezz'ora.
Quale orizzonte si staglia per un trentenne che si fa molte domande? Tutto inizia con un'automobile che arriva a Rimini nel cuore della notte. Le portiere si aprono e scendono due irresponsabili...
"Edoardo Ferrario è capace di cogliere dalla strada, da libri e mass media "figure-tipo" di tutti i giorni come personaggi famosi del presente e del passato, per elaborarli con un mix di psicologia e umorismo e interpretarli in modo intelligente quanto esilarante" (Annamaria Greco - Il Giornale)
EDOARDO FERRARIO
DIAMOCI UN TONO
Di e con Edoardo Ferrario
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
C FACTOR è il 13simo varietà di Antonello Costa.
Da anni è considerato uno dei massimi esponenti di questo genere.
Riesce a rinnovare linguaggio e ritmo senza tradire la tradizione del grande avanspettacolo italiano. Un continuo omaggio ai "grandi capo-comici" e una continua ricerca di nuovi personaggi, canzoni comiche, tormentoni e battute.
Uno spettacolo divertente con costumi, scene, luci altamente professionali e una serie di personaggi, sketch, battute, canzoni che hanno l’unico obiettivo di far divertire e coinvolgere il pubblico in sala.
Un fantomatico produttore (Pierre Bresolin) organizza dei provini promettendo la possibilità di esibirsi nei programmi televisivi più famosi.
Tra questi c'è Antonello Costa, comico impegnato… a trovare un lavoro.
Una satira sull’illusione di raggiungere il successo e sulla facilità di perderlo.
Due ore di spettacolo totalmente nuovo che vedrà Antonello Costa approfondire le sue performance di cantante e ballerino, di attore comico e di show man, recitando e coinvolgendo il pubblico sino a scambiare gli ignari spettatori per altri provinanti.
Tony Fasano e gli anni 70, il rapper Mc Adelio, il tanghero, Rocco il lookmaker, la macchietta O' gallo e a gallina, gli omaggi a Pino Daniele, Natalino Otto, la nuova canzone Ridi con me, il cowboy Lampo kid solo alcuni dei numeri presenti nello spettacolo.
Uno spettacolo seriamente comico, perchè il motto di Antonello è: “Io scherzo sempre, sono serio solo quando faccio ridere”.
ANTONELLO COSTA in
C FACTOR
Di e con Antonello Costa
E con: Annalisa Costa, Pierre Bresolin e il corpo di ballo
venerdì 22 e sabato 23 marzo ore 21, domenica 24 marzo ore 16
Tredicesima edizione della manifestazione organizzata dal Centro Studi Politici e Sociali “G. Donati”. Nove film che raccontano diversi volti di un continente in continuo mutamento. Quest’anno al centro storie di donne coraggiose che sfidano pregiudizi e barriere (Rafiki, Pili, Supa modo, T-Junction, Frontières), il documentario This is Congo sulla tragedia di una guerra ventennale, e due grandi film di genere: il noir Omicidio al Cairo e il western sudafricano Five Fingers for Marseilles.
Ogni film sarà introdotto da un ospite, che rimarrà in sala per un dibattito al termine della proiezione.
Gli ospiti di quest’anno sono:
Fabrizio Colombo - Direttore dello ZIFF – Zanzibar International Film Festival
Siid Negash - Associazione Next Generation Italy
Karin Pallaver - docente di storia dell’Africa dell’Università di Bologna
Alessandro Garilli - regista
Alain Modot - direttore casa distribuzione DIFFA
Inaugurerà la rassegna l’assessore alla cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore.
L’ingresso per gli studenti dell’Università di Bologna è gratuito.
(Italia/2018) di Alessandro Capitani (80')
Una padre e una figlia, la storia di un incontro inaspettato, quello tra Aldo (Alessandro Haber) - attore cinico e ipocondriaco alle prese con l'ultima grande opportunità nel mondo del cinema - e Adele (Sara Serraiocco), una ragazza speciale che, rimasta sola dopo la morte della madre, vive rifugiandosi nella fantasia. Supportato dalla solida sceneggiatura di Nicola Guaglianone, il lungometraggio di debutto Alessandro Capitani, già David di Donatello nel 2016 per il corto Bellissima, è una celebrazione del valore della diversità, un road movie (attraverso il tavoliere delle Puglie esaltato da una suggestiva fotografia dai toni pastello), "irto di (dis)avventure e scoperte, il viaggio di due anime inquiete alla conquista di un posto nel mondo" (Giancarlo Zappoli).
(GB/2017) di Richard Eyre (105')
Fiona Maye (un'immensa Emma Thompson), irreprensibile Giudice dell'Alta Corte britannica, diligente e persuasa di fare sempre la cosa giusta, in tribunale come nella vita, deve decidere del destino di Adam Henry, un diciassettenne testimone di Geova malato di leucemia che rifiuta la trasfusione. Il loro incontro in ospedale avrà un potente impatto su entrambi capovolgendo il corso degli eventi. Dal bestseller di Ian McEwan (qui anche sceneggiatore) La ballata di Adam Henry "un racconto di austera bellezza e straordinaria gravità che ci interroga sul ruolo della giustizia nelle nostre vite" (Marzia Gandolfi). "Maniaci dell'adrenalina: astenersi. Amanti dell'intelligenza cinematografica: mettersi in fila. Il nuovo film di Richard Eyre, potrà sembrare a qualcuno 'troppo scritto', magari anche un po' 'vecchio stile', ma è un tale piacere da vedere che ogni possibile appunto finisce per scivolar via" (Paolo Mereghetti).
Il tour nei teatri 2008/2018 | Teatro Duse - Stagione 2018/19
Seconda data per il tour dei 10 anni di carriera di Vasco Brondi: la data del 11 dicembre è già sold out.
Un tour nei teatri per festeggiare i dieci anni de Le luci della centrale elettrica.
Si mescoleranno le canzoni dal 2008 al 2018 a letture e racconti dell’Italia vista dal finestrino per milioni di chilometri, tra la Via Emilia e la Via Lattea.
Sul palco con Vasco Brondi ci saranno Rodrigo D’Erasmo (violino), Andrea Faccioli (chitarre), Gabriele Lazzarotti (basso), Daniela Savoldi (violoncello) e Anselmo Luisi (percussioni).
nell’ambito de La Soffitta 2018 | Musica
Incontro con il compositore: Ada Gentile
partecipano Giovanni D’Alò (Roma) e Stefano Cucci (Frosinone)
introduce Paolo Cecchi (Bologna)
In collaborazione con l’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale»
Progetto nell'ambito de La Soffitta 2018 | Musica, a cura di Paolo Cecchi e Carla Cuomo
L’iniziativa – nata da un’idea di Giuseppina La Face Bianconi e avviata nel 2017 con l’incontro con Giorgio Battistelli – vuol contribuire a far conoscere l’opera di alcuni compositori italiani che negli ultimi trent’anni hanno dato un contributo significativo alle vicende e agli esiti estetici della musica contemporanea d’avanguardia.
Ada Gentile, allieva di Goffredo Petrassi, ormai da alcuni decenni ha intrapreso un percorso compositivo che si fonda su un solido mestiere ed una profonda conoscenza degli stilemi e delle tecniche compositive sia della tradizione, sia delle avanguardie sperimentali nel secondo Novecento. Tale percorso che si è via via arricchito all’insegna di una notevole originalità, in una costante individuazione di talune particolarità stilistiche che coniugano con grande perizia una sorta di neo-impressionismo sonoro - grazie a una costante ricerca di tipo timbrico-coloristico, a tratti ulteriormente arricchita dal ricorso a tessiture e disegni fondati su microintervalli – con un assetto costruttivo rigoroso e coerente.
Ingresso libero
Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Teatro Duse - Stagione 2018/19
Patty Pravo torna in tour!
Dopo il successo e il tutto esaurito degli anni scorsi ritorna al teatro Duse con una nuova tournée dove riproporrà i suoi pezzi indimenticabili ma anche i suoi nuovi lavori, tra i quali il brano firmato da Fortunato Zampaglione “Cieli Immensi” che ha incantano il pubblico del 66° Festival di Saremo.
nell'ambito del progetto "Ricordando Angela Felice" - La Soffitta 2018 | Teatro
Seminario propedeutico all’organizzazione del convegno “Pasolini giornalista. parte seconda”
intervengono Marco Antonio Bazzocchi, Stefano Casi, Roberto Chiesi, Chiara Daniele, Gerardo Guccini
partecipano Carlo Lucarelli, Michele Smargiassi, Siriana Suprani
nell'ambito del progetto de La Soffitta 2018 | Teatro
Ricordando Angela Felice
a cura di Stefano Casi e Gerardo Guccini
Il Convegno “Pasolini giornalista. Parte prima” si è svolto, a Casarsa delle Delizie, venerdì 10 e sabato 11 novembre 2017 per la cura scientifica di Luciano De Giusti e Angela Felice, con la consulenza di Franco Zabagli. Il programma dell’iniziativa precisava che, nonostante l’impegno di Pasolini nel settore specifico della comunicazione e della stampa periodica, questa particolare angolazione della sua attività non era mai stata esplorata in modo sistematico.
Avevamo proposto il tema ad Angela Felice e lei, rispondendoci con l’entusiasmo di sempre, l’aveva immediatamente accettato, articolandolo in materia per due convegni: a Casarsa delle Delizie un autorevole gruppo di studiosi, storici militanti e giornalisti avrebbe affrontato il ruolo svolto da Pasolini giornalista e il lascito consegnato ai “colleghi” della carta stampata venuti dopo di lui; a Bologna, ci si sarebbe invece occupati, non solo dell’attività giornalistica di Pasolini, ma del suo intrecciarsi a quella cinematografica, poetica e narrativa. Angela completava le idee che le venivano esposte; ciò che la toccava, infatti, diventava immediatamente vita-da-vivere subito, senza frapporre impedimenti. Non avremmo mai pensato che, all’indomani del primo appuntamento, ci saremmo trovati a programmare senza di lei il secondo. Angela ci ha lasciato il 2 maggio. Dedicandole questo seminario propedeutico alla seconda parte di Pasolini giornalista, vogliamo semplicemente indicare che la collaborazione continua. (Stefano Casi e Gerardo Guccini)
Ingresso libero
Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Sembra l'apertura di un musical come tanti altri... Il buio in sala, la musica che inizia il suo ritmo incessante, le luci che si alzano. L’atmosfera si fa elettrica, i ballerini prendono posto e gli attori guadagnano il palco. Sembra davvero l’inizio di un musical come tutti gli altri. Sembra. Ma non lo è.
B.L.U.E. – il musical completamente improvvisato è uno spettacolo di improvvisazione ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical di Broadway. In ogni spettacolo, i Bugiardini, una delle più note compagnie di improvvisazione teatrale in Italia, e i musicisti che li accompagnano dal vivo trasformano i suggerimenti del pubblico in un musical letteralmente mai visto prima… e che mai sarà possibile rivedere dopo. Ogni sera viene chiesto al pubblico di suggerire un luogo dove ambientare il musical, e il titolo del musical che vogliono vedere. Con questi soli suggerimenti, gli attori in scena creeranno all’istante il musical suggerito dal pubblico, supportati dalla band che improvviserà insieme a loro. Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti, canzoni appassionanti e coreografie… decisamente coraggiose: ogni cosa sarà creata sul momento o, come dicono gli anglosassoni, “out of the blue”.
I Bugiardini, forti di una lunga esperienza nel campo dell'improvvisazione teatrale, hanno deciso di raccogliere in Italia la funambolica sfida di essere contemporaneamente attori, cantanti, compositori e ballerini. Il risultato è B.L.U.E. – il musical completamente improvvisato. Con B.L.U.E. uscirete dal teatro cantando canzoni che prima non esistevano!
B.L.U.E.
Il musical completamente improvvisato
con I Bugiardini
Attori-improvvisatori: Fabrizio Aloisi, Emanuele Ceripa, Cecilia Fioriti, Francesco Lancia, Andrea Laviola, Fabrizio Lobello, Tania Mattei, Fulvio Maura, Simona Pettinari, Mauro Simolo
Direttore musicale: Fabio Pavan
Piano: Fabio Pavan, Alessio Granato
Contrabbasso: Giacomo Dall’Ongaro
Batteria e percussioni: Damiano Daniele
Disegno luci ed effetti: Maria Elena Fusacchia, Giacomo Cappucci
Supervisione audio: Simone Empler
Vocal coaching: Silvia Gollini
Scenografie: Fabrizio Monaco, Roberto Roncaccia
Convegno di studi - La Soffitta 2018 | Teatro
"Sulle tracce di Alessandro Fersen - La latitudine profonda del teatro"
a cura di Clemente Tafuri e David Beronio / Teatro Akropolis
Convegno di studi
Intervengono David Beronio, Marco De Marinis, Laura Mariani, Gerardo Guccini, Piergiorgio Giacchè, Stefano de Matteis, Clemente Tafuri
nell’ambito de La Soffitta 2018 | Teatro
Nel 1988 si è svolto al Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna il seminario La latitudine profonda del teatro, tenuto da Alessandro Fersen e promosso da Claudio Meldolesi, un vero e proprio dialogo a cui parteciparono anche Franco Ruffini, Roberto Tessari, Renzo Rosso e Maurizio Grande. Fu il momento in cui Fersen ebbe modo di mettere a confronto il proprio percorso di ricerca, legato essenzialmente alle pratiche del mnemodramma, con uno sguardo critico e una prospettiva di studio che fino ad allora non aveva ancora affrontato. Il punto cruciale, che rappresenta lo snodo fondamentale dell’itinerario della sua ricerca, ma al tempo stesso manifesta la necessità di una strategia per una prassi artistica, è quello del rapporto fra la ricerca e la scena. Il 12 dicembre 2018, a trent’anni da quell’evento, il Centro La Soffitta dedica ai temi di quell’incontro un Convegno curato da Clemente Tafuri e David Beronio. I materiali originali della Latitudine profonda del teatro, (ritrovati presso il Fondo Fersen dai curatori del presente incontro di studio) saranno collazionati e pubblicati insieme agli interventi di questo nuovo convegno da Akropolislibri.
Ingresso libero
Parte del programma ottobre/dicembre de La Soffitta 2018, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
Mostra personale del duo Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti | Inaugurazione 27 ottobre h 19
Per la realizzazione di Most Were Silent Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti hanno trascorso, tra aprile e maggio 2016, più di un mese ad Alamogordo, in New Mexico. In questa assolata e sonnolenta cittadina alle propaggini del deserto della Jornada del Muerto, nulla sembra oggi evocare il ricordo di eventi bellici. Eppure è qui, nel segreto di una base militare, che l’energia atomica venne usata per la prima volta come strumento di distruzione. L’esplosione avvenne il 16 luglio 1945 e nulla sarebbe più stato come prima. “We knew the world would not be the same” disse Robert Oppenheimer, il fisico a capo dello sviluppo della prima bomba nucleare, che proseguì l’intervista riportando le reazioni dei suoi colleghi del Manhattan Project, un ricordo da cui gli artisti traggono il titolo della mostra: “A few people laughed, a few people cried, most people were silent”. In questo scenario storico e geografico, Alamogordo è la città più vicina al luogo dove ebbe inizio l’era atomica nella sua potenza distruttiva (Hiroshima e Nagasaki) e dissuasiva (guerra fredda). Dal territorio che ha fatto da sfondo a questo evento epocale, gli artisti fanno partire la riflessione che affronta i temi atavici della violenza umana e della memoria storica. Temi che nel corso dei millenni sono stati indagati da ogni forma di espressione intellettuale (arti visive, letteratura, giornalismo) e che gli artisti affrontano da una prospettiva inaspettata e profonda. Alle immagini in mostra sono infatti affiancati video d’archivio, oggetti e brevi documentari realizzati dal duo artistico; i riferimenti tra i contenuti sono indiretti e rimandano ad altre sfere sensoriali ed emotive, ricreando nuove prospettive, evitando la rincorsa alla verità ma mantenendo ben salda l’onestà del racconto.
incontro con gli autori: sabato 27 ottobre, ore 18
28 ottobre ore 12: visita guidata alla mostra condotta dagli autori. Evento gratuito con prenotazione obbligatoria su EventBrite (cliccare qui ).
AFTER PARTY: 27 ottobre 2018, ore 21, presso il nuovo spazio di produzione artistica "Spazio Labo' | Zanolini". Evento gratuito con prenotazione obbligatoria (cliccare qui).
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il libro Most Were Silent (Skinnerboox,
2018) da cui la mostra trae la sua origine.
Orari di apertura:
lunedì-venerdì, 11-13 e 15-19
Teatro Dehon | Stagione 2018-19
Nella vita di una donna ci sono donne molto presenti e altre che si incrociano di sfuggita, alcune addirittura le conosciamo solo grazie ad una fotografia. Eppure proprio queste che ci sembrano così lontane, le scopriamo pericolosamente vicine: basta infatti che il nostro uomo le veda e anche di lui spesso non ci resta che la foto. Claudia Penoni si tuffa con ironia nella guerra dei sessi e ne riemerge con uno spettacolo che è un piccolo trattato umoristico da camera. Con un tono da entomologa dei sentimenti, porta in scena con stupore considerazioni e caratteri di quel curioso luna park, a volte meraviglioso a volte ridicolo, che è l'odissea quotidiana della donna degli anni 2000. Un lieto fine c'è, ma come nei migliori thriller è un finale in cui i ruoli del buono e del cattivo si invertono. Dopo i successi di Zelig (era Criptzak accanto a Leonardo Manera), Life Bites in onda su Disney Channel e Cado dalle Nubi, e i successi teatrali di "Stasera non escort" e "Adamo e Deva", Claudia Penoni calca i palcoscenici italiani con uno spettacolo tutto da ridere e... da ragionare.
CLAUDIA PENONI
DONNE NELLA MIA VITA
Di e con: Claudia Penoni
Regia: Daniele Sala