GdL alla biblioteca di Casalecchio
Il gruppo di lettura "I Sognalibro" della Biblioteca C. Pavese si riunisce in biblioteca un venerdì ogni mese alle ore 17.30, ed è aperto a tutti coloro che sono interessati alla lettura di un buon libro ed a un reciproco scambio di opinioni e commenti.
A ogni incontro si stabilisce insieme il libro di cui parlare il mese successivo, alternando novità editoriali e libri di successo già pubblicati
Non è necessaria alcuna prenotazione, basta presentarsi ad uno degli appuntamenti (consulta il calendario eventi del sito)
Prossimi incontri:
Libro del mese: Canto della pianura di Kent Haruf
Per maggiori informazioni:
Tel. 051.598300 – E-mail biblioteca@comune.casalecchio.bo.it
Tutti i libri letti dal Gruppo di lettura, dal 2008 a oggi (in ordine alfabetico di autore)
a cura dall’associazione culturale Società di Danza Bolognese APS
Il Gran Ballo Risorgimentale è la ricostruzione ideale di una Festa da Ballo organizzata dai patrioti per festeggiare le vittorie del movimento risorgimentale e celebrare gli ideali di libertà, giustizia e progresso, che rappresentarono i valori fondanti dell’Italia Unita.
Si propone di far rivivere, in una delle più belle Piazze di Bologna intitolata al bolognese M. Minghetti, protagonista della storia del Risorgimento Italiano, un Gran Ballo Risorgimentale con la partecipazione di danzatori della Società di Danza in costume ottocentesco.
Nello specifico vorremmo ricordare i 160 anni della dichiarazione dell'Assemblea delle Romagne, che nel settembre del 1859 a Bologna, sotto la presidenza di Marco Minghetti, bolognese protagonista della storia del Risorgimento Italiano, proclamò di non volere più il governo temporale pontificio, proponendo l'annessione al futuro Regno d'Italia, che portò al successivo plebiscito del marzo 1860.
Guidati da un maestro di cerimonia, i danzatori della Società di Danza in costume ottocentesco, faranno rivivere le affascinanti atmosfere delle feste di società del tempo, danzando quadriglie, valzer, contraddanze, mazurke e polke sulle più belle musiche dei grandi compositori italiani e stranieri come Verdi, Rossini, Donizetti e gli Strauss.
L'evento prenderà il via alle 16,30 da Palazzo Grassi (Via Marsala) con una promenade che percorrerà via Indipendenza, Piazza Maggiore per giungere infine in Piazza Minghetti, dove alle ore 17.00, avrà inizio il Gran Ballo Risorgimentale. Si preannuncia uno scenario molto suggestivo, un evento unico.
Per informazioni: 3471814048 – 3476028526
bologna@societadidanza.it – www.societadidanzabologna.it
L’evento verrà realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna.
È più di un secolo che abbiamo scoperto questi misteriosi raggi capaci di penetrare il nostro corpo e di rivelare le nostra ossa.
I raggi X sono diventati indispensabili in campo medico, ma sono diventati altrettanto importanti per scoprire i fenomeni più energetici dell’Universo.
È con i raggi X che possiamo vedere la materia che cade in un buco nero, assistere in diretta allo scontro di due stelle di neutroni e vedere il gas caldo che pervade gli ammassi di galassie.
È una astronomia nuova, che racconta non la vita pacifica delle stelle, ma i loro turbamenti, la loro morte e la loro rinascita sotto forma di buchi neri che piegano lo spazio, il tempo, e la nostra comprensione.
Relatore: Prof. Gabriele Ghisellini
Prof. Gabriele Ghisellini dirigente di ricerca all’INAF-Osservatorio astronomico di Brera-Merate, docente di Astrofisica generale all’Università Bicocca di Milano e autore di oltre 400 pubblicazioni su riviste internazionali. Si occupa di astrofisica delle alte energie, processi radiativi, nuclei galattici attivi.
Ha recentemente pubblicato per Hoepli il libro divulgativo “Astrofisica per curiosi”.
Presenta SANDRO BARDELLI INAF-OAS
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Dipartimento di Fisica e Astronomia di Bologna
INAF Istituto Nazionale di Astrofisica
ESA
ASI
Consiglio Nazionale delle Ricerche Area della Ricerca di Bologna
Comune di Bologna
Mimmo Sammartino presenta il suo libro
Conversa con l'autore la giornalista Isa Grassano.
Ballata dei miracoli poveri prende avvio laddove "Vito ballava con le streghe" finisce.
È un racconto di spaesamento, di dissoluzione di un mondo nel quale il disfacimento della comunità ha seminato solitudini e generato orfani e sconfitti. Un mondo ingiusto. Un mondo al rovescio dove colpa e innocenza si confondono. Un mondo che, per sopravvivere a sé stesso, ha urgenza di prodigi. Vito, il contadino, si è perduto in un bosco remoto. Si è fatto errante. Ha smarrito, insieme alla strada, tutto ciò che era. In questo spazio abitato da ombre e da fantasmi non sa più riconoscersi e allora cerca una nuova appartenenza, un possibile riscatto.
Ballata dei miracoli poveri è un viaggio sentimentale, tra fiaba e mito, in una terra grondante di visioni. Terra di sogno e disperazioni, terra d'infanzia e di magia. Spazio della memoria e della meraviglia, fra pellegrinaggi, enigmi, balli e canzoni. Lo stupore dei miracoli poveri.
Andrea Zavaglia presenta il suo libro
Le lezioni più importanti della vita le impariamo dopo aver vissuto esperienze sfidanti, preso decisioni difficili o scavato a fondo dentro di noi. In un attimo la vita può cambiare: prendendo la decisione che rimandiamo da tempo ma sappiamo essere giusta o decidendo di dare il massimo per andare oltre i nostri limiti.
Ecco l'Attimo vincente.
Questo libro è un condensato di momenti decisivi: tredici storie di persone che affrontano delle sfide dando una svolta alla loro vita e che accendono nel lettore riflessioni ed emozioni intense. Pur non essendo il centro del messaggio, lo sport è il fattore che unisce tutti i protagonisti e li sprona a fare un passo in più nella direzione di ciò che vogliono essere. Ogni racconto contiene tre parti: la prima per sognare, la seconda per riflettere e la terza per allenare; un equilibrio perfetto per accompagnare il lettore in un viaggio di trasformazione che avviene in modo delicato, a tratti impercettibile ma che rimane dentro per guidarlo nella creazione della propria storia di successo personale. Questo libro accende la miccia del cambiamento e fornisce gli strumenti per generare un fuoco forte e duraturo
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
La Bilancia Produzioni
Ussi Alzati, Ottavio Bordone, Stefano Chiodaroli, Alfredo Colina
JENA RIDENS
Una rapina in diretta
di Alessandro Betti e Paola Galassi
Regia Paola Galassi
A volte il caso decide per noi.
In questa circostanza lo fa unendo il destino di persone quasi sconosciute, scegliendo per loro un posto insolito.
Il direttore di una banca, cinico e permaloso, una delle sue guardie giurate, perdigiorno e apprensiva, e due ladri inetti e pasticcioni, si trovano chiusi all’interno del caveau a causa della sbadataggine dei due cialtroni prestati al crimine.
Il tempo è prezioso e il pericolo incombe a causa di un sistema di aerazione moderno e sofisticato con la caratteristica di ridurre l’emissione d’aria del 70% dal momento della chiusura del portellone del caveau.
Come ingannare il tempo in attesa di essere salvati?
Come al solito ci penserà la televisione.
Questa volta non come semplici spettatori, ma come veri e propri protagonisti.
Sarà proprio l’interesse dei media, maturato intorno a questa situazione, ad accrescere una morbosità tale che li porterà ad un epilogo inaspettato.
Per tutti... nessuno escluso.
Siamo in un momento in cui forse troppo spesso la TV ci lascia quanto meno perplessi di fronte alla sua eccessiva invadenza e al suo cinismo, proprio per questo è nata questa commedia che si propone di far divertire su un argomento che nella realtà ci fa soprattutto arrabbiare.
dal 18 al 20 Ottobre 2019, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Un Amleto come non l’avete mai visto: commovente, comico, catartico. Per la regia straordinaria di Alessandra Cortesi. La rivelazione dell’anno.
Co-produzione Teatroaperto/Teatro Dehon e Gli amici di Luca
AMLETO I dardi dell'avversa fortuna
Drammaturgia e regia Alessandra Cortesi
Coordinamento pedagogico: Antonella Vigilante
Con:
Amleto: Nino Benni, Claudio Bocchi, Claudio Calabrò, Francesco Cannova, Federico Giannini, fabrizio Maccaferri, Andrea Parini
Ofelia: Silvia Bortolotti, Martina Celi, Maria Cristofori, Laura Habili, Olli Rasini, Mara Vapori, Katia Zanotti
Il Coro: Augusto Acquabona, Luca Andretti, Federico Benuzzi, Luca Comastri, Matteo Orsoni, Alberto Pullini
Orazio: Daniele Pandolfi
Lo spirito di Re Amleto: Enrico Ferrucci
Gertrude: Antonella Vigilante, Franca Draghetti, Rita Bocchi, Maddalena Benni, Barbara Zambelli
La Pazzia: Amalita Danza
Il Presentatore: Fulvio De Nigris
e con GUIDO FERRARINI nel ruolo del Capocomico
Oggetti di scena: "Attività riabilitative insieme" e AmaAnto
Luci: Vittorio Perelli
Maschere: Luca Comastri
Video: ArteFragile
Amleto, un testo che abbraccia il tutto, tra le sue parole si possono trovare amore, tragedia, commedia, lotta, morte e non morte. L’essere umano scandagliato in ogni sua sfaccettatura.
Ecco perché si rende necessario compiere delle scelte per ridurlo e avvicinarlo ad un gruppo che è abituato ad esprimersi giocando, in situazioni performative poco verbali e molto libere.
Il nostro percorso è partito dalla sfida naturale data dalle parole di Shakespeare e da una costruzione più rigida e vincolante del solito; come sempre abbiamo accettato la sfida.
Di quest’opera cosa ha risuonato nel gruppo?
Un padre apparentemente morto, ma che, se pur distante, può ancora parlare ad un figlio rimasto orfano a causa di un tradimento.
E se il tradimento fosse l’offesa della malattia, che pur conservando la forma dell’uomo conosciuto, ne cambia la sostanza?
Quella morte-non-morte che spesso viene immaginata per le persone durante coma e che sembra rimanerne un po’ attaccata anche al risveglio.
Cos’altro?
La difficoltà e il carico di genitori e compagni che subiscono la stessa offesa, e attendono, lottano, credono in chi era e continua ad essere, anche se in modo differente, il loro caro.
E poi c’è il monologo dei monologhi, quella fotografia dell’istante della crisi ...
Essere pronti è tutto...
In una scena in cui la parola scritta è frammentata, sette Amleti , sette Ofelie, sette angeli custodi, cinque Gertrudi e una Pazzia declinata in varie sfumature, si mettono a disposizione dello svolgimento della trama, concedendosi solo le parole autentiche del bardo.
Viste le peculiarità del gruppo, ho scelto di rinforzare i segni, di ripeterli, di moltiplicarli, di renderli attraverso diversi canali sensoriali.
Non so, non sappiamo a priori, quale proposta potrebbe fissarsi in una memoria instabile, ne’ quale passaggio del testo possa confortare un cuore solo.
Usiamo la pluralità di segni, di voci, di corpi, forti del fatto che siamo una comunità anomala e vogliamo integrarci.
Per questi motivi, il linguaggio teatrale che più ci rispecchia è la coralità, in risposta ad un’individualità che ci rende più fragili e più diversi di quanto siamo realmente.
dal 15 al 17 Ottobre 2019, ore 21
e dal 31 Marzo al 2 Aprile 2020, ore 21
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon
Aldo Sassi, Alessandro Fornari, Andrea Zacheo, Federica Tabori e Martina Valentini Marinaz
NIENTE È COME SEMBRA
Di PIERO FERRARINI
scene Fabio Sottili
costumi Renata Fiorentini
disegno luci Poppy Marcolin
regia di Guido Ferrarini
Parigi, ai nostri giorni.
François ed Etienne sono una coppia omosessuale che vive una tranquilla esistenza borghese, nella quiete di un lussuoso appartamento del XV arrondissement. A causa dell'ostilità di un funzionario dell'Ufficio Imposte, François vede chiudere il proprio salone di coiffeur, proprio quando Etienne necessita di denaro per intraprendere una nuova - ed assai particolare - attività nel campo della ristorazione. Disperati e senza prospettive, i due decidono di raggirare Antoine, il ricchissimo zio di François, che si trova a Parigi per motivi di lavoro, ingaggiando Marina, prostituta in fuga dal proprio maquerau, per fingersi la moglie di François. Ma le continue intromissioni della Signora Moreau, una vicina di casa vittima dei tradimenti del marito, ed il carattere non proprio accomodante del vecchio zio, ex legionario ed avventuriero, faranno precipitare i due in un vortice esilarante di equivoci e situazioni paradossali, dove niente... è come sembra!
dall' 11 al 13 Ottobre 2019, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16
Teatro Dehon | Stagione 2019-20
Compagnia Teatroaperto/Teatro Dehon
Aldo Sassi, Alessandro Fornari, Andrea Zacheo, Asia Galeotti e Martina Valentini Marinaz
OBBLIGO DI (IN)FEDELTÀ
Di Piero Ferrarini
scene Fabio Sottili
costumi Renata Fiorentini
disegno luci Poppy Marcolin
regia di Guido Ferrarini
Hollywood, ai nostri giorni.
Paul Monassier, produttore cinematografico patologicamente ossessionato dalle donne e dal sesso, si ritrova coinvolto in un processo per molestie ai danni di Jolly Roger, attricetta bella quanto spregiudicata e pronta a tutto per raggiungere il successo e la ricchezza.
Mal consigliato dal cinico segretario Etienne, Monassier sprofonderà rapidamente in una girandola di situazioni paradossali all'insegna dello humour più nero, vittima predestinata e comicamente tragica di se stesso e di quanti lo circondano: dall'avida moglie Nathalie, a Michael Prosperi, arrogante divo italo-americano "sponsorizzato" da Cosa Nostra quale interprete di un film agiografico sulla mafia.
La denuncia della demenzialità di un sistema che ha smarrito ogni valore o linea morale - e vive ormai solo grazie ai rituali ed alle forme messi in scena tramite la virtualità dei suoi dispositivi pseudoculturali - offre un'occasione per ridere, ma anche per riflettere.
Quanto e come lo show business statunitense è funzionale ed organico a lobby e gruppi di potere più o meno occulti? In che modo esso condiziona la percezione della realtà? Quale volto si cela dietro la maschera del glamour, oltre le luci della ribalta mediatica?
Ecco alcune delle domande che - auguriamoglielo! - lo spettatore sarà indotto a porsi, uscendo dalla sala con il sorriso sulle labbra.
Obbligo di (in)fedeltà costituisce il secondo quadro di un'ideale e sistematico progetto di critica al mondo moderno, condotta con l'arma dell'ironia e modulata sulle "libere frequenze" della commedia brillante, da Piero Ferrarini, dramaturg della Compagnia Teatroaperto di Bologna ed autore tra i più acidi, lucidi e crudeli del panorama nazionale.
dal 4 al 6 Ottobre 2019, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16
Sabato 28 ore 21 e domenica 29 Dicembre 2019 ore 16
31 Dicembre 2019 ore 21.30 e a mezzanotte brindisi
dal 3 al 6 Gennaio 2020, venerdì e sabato ore 21, festivi ore 16
To Be Jazz Festival 2019 | VII edizione
Sabato 7 Settembre 2019 ore 21.00
VALERIO PONTRANDOLFO QUINTET
presentazione disco Out Of This World
Valerio Pontrandolfo - sax tenore
Nico Menci - pianoforte
Stefano Senni - contrabbasso
Kalifa Kone - percussioni
Joe Farnsworth - batteria
Nell'ambito della settima edizione di To Be Jazz Festival, l’attesa rassegna che trasforma Piazza Re Enzo di Bologna in un salotto musicale. Organizzato da La Torinese 1888 e Associazione Culturale In Jazz We trust, il festival si svolge dal 5 al 7 settembre, nella storica piazza bolognese, sotto la direzione artistica di Valerio Pontrandolfo
Info e Prenotazioni: 051 236743 - alvoltone.bologna@gmail.com
info@injazzwetrust.it
www.facebook.com/tobejazzfestival
To Be Jazz Festival 2019 | VII edizione
Venerdi 6 Settembre 2019 ore 21.00
JIM ROTONDI QUARTET
Jim Rotondi - tromba
Emiliano Pintori - pianoforte
Paolo Benedettini - contrabbasso
Joe Farnsworth - batteria
Nell'ambito della settima edizione di To Be Jazz Festival, l’attesa rassegna che trasforma Piazza Re Enzo di Bologna in un salotto musicale. Organizzato da La Torinese 1888 e Associazione Culturale In Jazz We trust, il festival si svolge dal 5 al 7 settembre, nella storica piazza bolognese, sotto la direzione artistica di Valerio Pontrandolfo
Info e Prenotazioni: 051 236743 - alvoltone.bologna@gmail.com
info@injazzwetrust.it
www.facebook.com/tobejazzfestival
To Be Jazz Festival 2019 | VII edizione
Giovedì 5 Settembre 2019 ore 21.00
RENATO CHICCO TRIO
Renato Chicco - pianoforte
Paolo Benedettini - contrabbasso
Joe Farnsworth - batteria
Nell'ambito della settima edizione di To Be Jazz Festival, l’attesa rassegna che trasforma Piazza Re Enzo di Bologna in un salotto musicale. Organizzato da La Torinese 1888 e Associazione Culturale In Jazz We trust, il festival si svolge dal 5 al 7 settembre, nella storica piazza bolognese, sotto la direzione artistica di Valerio Pontrandolfo
Info e Prenotazioni: 051 236743 - alvoltone.bologna@gmail.com
info@injazzwetrust.it
www.facebook.com/tobejazzfestival
15^ edizione
Sabato 24 e domenica 25 agosto in Piazza Maggiore la 15^ edizione della manifestazione “Hey Joe Bologna in festa” con tanta musica, teatro, burattini e spettacoli.
Sarà una due giorni no stop di concerti, spettacoli e solidarietà, per ricordare Don Olinto Marella e sostenere tre associazioni che si occupano di persone in condizioni di fragilità: Cucine Popolari, Civibo e Amici di Piazza Grande.
Sul palco di Piazza Maggiore si esibiranno 300 musicisti e artisti bolognesi. Sabato gli spettacoli animeranno il cuore della città dalle 14 a mezzanotte.
Domenica si inizierà con la Santa Messa nella Basilica di San Petronio alle 10, seguita dal pranzo di solidarietà sul “Crescentone”, offerto da Camst e con la grande torta del maestro pasticcere Gino Fabbri, dove troveranno posto 250 persone in condizioni di fragilità.
Fino a mezzanotte si susseguiranno poi le performance musicali e artistiche.
visita guidata
Una visita guidata alla collezione permanente per avvicinarsi alla storia dell'arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì, mercoledì e giovedì h 9-13) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)
Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00concerto | Teatro Duse - Stagione 2019/2020
Nuovo Teatro Verdi
OMAGGIO A MORRICONE
Musiche da Oscar
musiche Ennio Morricone
pianoforte e direzione m° Andrea Albertini
orchestra Ensamble Le Muse
voce solista Angelica Depaoli
Uno spettacolo che è un viaggio imperdibile e travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del novecento: il M° Ennio Morricone. Il “Maestro” non ha bisogno di troppe presentazioni: nella sua bacheca non solo due Oscar, ha vinto anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’Argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize, più di 70 milioni di dischi venduti nel mondo. Le sue composizioni hanno affascinato intere generazioni e attraversato svariati generi musicali, facendo di lui il più importante compositore di colonne sonore di tutti i tempi.
La sfida caso mai era di omaggiarlo in un modo diverso dal solito o da rielaborazioni pedisseque del suo repertorio. Per questo il protagonista strumentale del concerto è il prestigioso Ensemble Le Muse, che può fregiarsi di importanti riconoscimenti internazionali conquistati proprio anche grazie a questo progetto culturale basato sulla figura del M° Morricone. Ospite musicale della serata è la suadente voce di Angelica Depaoli che farà rivivere le magiche atmosfere di quelle pellicole che hanno segnato la storia della cinematografia italiana. Al pianoforte l’ideatore e creatore delle Muse, la loro anima: il maestro Andrea Albertini che guiderà il pubblico lungo la carriera del maestro, raccontando “le storie” che si celano dietro queste musiche indimenticabili, arrichendo ogni brano di aneddoti, curiosità e note storiche.
Ascolteremo particolarissime rielaborazioni dei più famosi brani che hanno “dipinto” gli spaghetti western di Sergio Leone (“C’era una volta il west”, “Il Buono il brutto e il cattivo”, “Giù la testa”), le magiche atmosfere di “Mission”, le tinte più moderne di “Malena”, “Nuovo Cinema Paradiso”, e anche un Morricone che forse non ci aspettavamo, il Morricone autore di indimenticate canzoni come “Se Telefonando” (portata al successo da Mina) e “Here’s to you” (cantata da Joan Baez).
ore 21:00
Teatro Duse - Stagione 2019/2020
IMARTS International Music and Arts
Massimo Lopez - Tullio Solenghi
MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOW
di Massimo Lopez, Tullio Solenghi
con la Jazz Company
diretta M° Gabriele Comeglio
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale.
Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Orario repliche:
sabato 4 aprile 2020, ore 21:00
domenica 5 aprile 2020, ore 16:00
domenica 5 aprile 2020, ore 21:00
Teatro Duse - Stagione 2019/2020
SPETTACOLI SOSPESI FINO AL 3 APRILE 2020
Gitiesse Artisti Riuniti in co-produzione con Best Live
Geppy Gleijeses - Marisa Laurito - Benedetto Casillo
COSÌ PARLÒ BELLAVISTA
dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo
con Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo, Patrizia Capuano e Gianluca Capuano
e con Elisabetta Mirra, Gregorio De Paola, Agostino Pannone, Gino De Luca, Ester Gatta, Brunella De Feudis
scene Roberto Crea
musiche Claudio Mattone
costumi Gabriella Campagna
luci Luigi Ascione
adattamento e regia Geppy Gleijeses
Dopo qualche tentativo infruttuoso fatto in anni passati di adattare per le scene il mitico film – romanzo saggio “Così parlò Bellavista”, Alessandro Siani, stimolato da Benedetto Casillo (il vice sostituto portiere) si appassiona all’idea e decide di varare il progetto. Dopo aver vagliato alcune ipotesi giunge con Luciano De Crescenzo alla conclusione che la migliore soluzione per la realizzazione dell’idea sia affidarla a Geppy Gleijeses: “Sulo tu ‘o può ffà!”. Ma Geppy, seppur lusingato dalla “investitura”, è costretto a rinunciare, anche perché stretto tra gli impegni di “Filumena Marturano” e “il Piacere dell’Onestà” entrambi con la regia di Liliana Cavani. Ma Alessandro non demorde, annulla la tournée prevista per la passata stagione e bussa nuovamente alla porta di Geppy: “E mò come ti metti?”.
Nasce così lo spettacolo teatrale Così parlò Bellavista, diretto e adattato da Geppy Gleijeses, prodotto da Alessandro Siani e Sonia Mormone (Best Live) e Geppy Gleijeses (Gitiesse Artisti Riuniti ), con Geppy – che nel film interpretava il ruolo di Giorgio – nel ruolo di Bellavista e un gruppo straordinario di attori napoletani: Marisa Laurito, la migliore amica di Luciano ed eterna Miss Simpatia, sarà la moglie di Bellavista, Benedetto Casillo, l’unico nel ruolo che interpretò nel film, Nunzia Schiano, grande caratterista napoletana, e ancora Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo e tanti altri, con la partecipazione di Gianluca Ferrato nel Ruolo di Cazzaniga, il direttore dell’Alfasud.
La scenografia di Roberto Crea riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film. Le musiche sono quelle originali di Claudio Mattone e viene dato grande rilievo allo storico coautore di quel film, Riccardo Pazzaglia.
venerdì 27 marzo 2020, ore 21:00
sabato 28 marzo 2020, ore 21:00
domenica 29 marzo 2020, ore 16:00
Teatro Duse - Stagione 2019/2020
SPETTACOLI SOSPESI FINO AL 3 APRILE 2020
Goldenart Production in co-produzione con Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile di Bolzano
Alessandro Haber - Alvia Reale
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller
traduzione e adattamento Masolino D’Amico
con Alberto Onofrietti, Jasafat Vagni
con la partecipazione Duccio Camerini
e con Carlo Ragone, Fabio Mascagni, Beniamino Zannoni, Paolo Gattini, Caterina Paolinelli, Margherita Mannino, Anna Gargano
scene Andrea Belli
costumi Silvia Aymonino
disegno luci Alessandro Verazzi
musiche Daniele D’Angelo
regia Leo Muscato
Perché il Commesso colpisce così profondamente? E perché è così americano (ma allo stesso tempo, così internazionale: se ne registrano persino versioni russe e cinesi in chiave anticapitalista e anticonsumista)? Perché è la storia di un sogno; la storia di un piccolo uomo e del suo sogno più grande di lui. Nella fiaba della farfalla e della formica, le simpatie vanno alla farfalla, benché questa venga sconfitta. E Willy Loman, sconfitto alla fine come la farfalla, non ha pazienza. È nato in un paese giovane e impaziente, forse figlio di immigrati; non ha radici, vuole salire nella scala sociale. Sogna a occhi aperti il successo facile, veloce. È un commesso viaggiatore che si guadagna da vivere con la parlantina, e ha allevato i figli al culto dell’apparenza e della superficialità; a disprezzare il cugino secchione e a puntare tutto sull’effimero; a essere attraenti, popolari, campioni sportivi. Ma ha finito per farne dei falliti, vedi soprattutto il maggiore, Biff, la luce dei suoi occhi, che però una volta questo padre deluse, distruggendo la propria immagine. Da allora il ragazzo ha perso ogni spinta e coltiva le proprie frustrazioni (è caratteristicamente americano anche questo incolpare i difetti dei genitori per giustificare le proprie sconfitte).
venerdì 20 marzo 2020, ore 21:00
sabato 21 marzo 2020, ore 21:00
domenica 22 marzo 2020, ore 16:00
Intervento di Stefano Bicocchi, in arte Vito
Il divertente prologo dell'ottava edizione di InsolvenzFest - I dialoghi pubblici per capire crisi debiti e diritti (Bologna, 20-22 settembre), promosso dall'OCI - Osservatorio sulle crisi d'impresa. Il tema a cui Vito dedica le sue riflessioni è "Il tempo dei debiti", filo conduttore del Festival 2019.
Ingresso libero con priorità agli iscritti a InsolvenzFest 2019.
Iscrizioni su www.insolvenzfest.it
visita guidata | Serate speciali al Museo Ebraico di Bologna
Serate speciali al Museo Ebraico di Bologna
Visita guidata
La comunità ebraica di Bologna: segni e impronte nelle vie del centro
Conduce Cesare Barbieri, collaboratore MEB
L’arrivo dei primi ebrei a Bologna, fino alla creazione della comunità ebraica è raccontato in un percorso che si dirama per le vie del centro della città. Passando per la creazione del ghetto nel Cinquecento la narrazione approda all’emancipazione del XIX secolo, rincorrendo presenze passate e segni ancora oggi intatti nel centro storico di Bologna.
Ritrovo: ore 21 c/o Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5
Costo del biglietto: € 5.00
Info e prenotazioni:
info@museoebraicobo.it
Tel. 051 2911280 – 051 6569003