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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 17 min 22 sec fa

Organ Vibes Trio

Ven, 08/01/2014 - 22:02

Organo e sassofono insieme come non li avete mai sentiti.

La nuova manifestazione MASCARELLA IN SFOGLIA viene allietata dal recupero di uno dei concerti di Salotto del Jazz, annullato in Luglio per pioggia. In questa serata tutta la poesia e l' energia di quella musica a cavallo tra Jazz, Blues e Soul che non ha un nome preciso ma che tutti coloro che sono sensibili alla musica afroamericana in realtà conoscono e amano. Ce la porta un gruppo straordinario per eleganza, compattezza ed interplay: Marco Copelli organo. GianMaria "Ito" Dazzi sax ten, Sandro Ravasini batt.

Miles and Lisa Simmons vocal Trio

Ven, 08/01/2014 - 21:49

L' arte del duo vocale americano... allo stato dell' arte

Il cantante americano Miles Simmons è uno dei più grandi talenti del nostro tempo nella difficile arte della vocalità Soul e Jazz. Dotato di un timbro inconfodibile, tecnica perfetta e grandissima presenza scenica, la sua bravura è tale che ha cantanto spesso anche per il presidente Obama alla casa Bianca. Famoso in USA, viene al Salotto grazie ai buoni auspici della sorella Lisa, anche lei bravissima cantante che vive in Italia da qualche tempo. Una occasione unica per la città di Bologna che lo potrà ascoltare in un grande concerto a due voci intimo e pieno di feeling con l' acompagnamento del solo pianoforte.

Forty Winks e Legless

Ven, 08/01/2014 - 10:44

Come da tradizione, il Bolognetti Rocks chiude la propria stagione con il concerto degli amatissimi Forty Winks.

Nati a Bologna come progetto punk rock nel 1998, i Forty Winks (Sandro Amabili - voce/chitarra, Andrea Cristallini - chitarra/synth/piano, Roberto Muzzioli - basso, Francesco Salomone - batteria) nel giro di poco tempo impostano un proprio stile nel panorama italiano e sono tra i primi ad aprirsi una strada verso l'estero. Il loro album d'esordio To the Lonely Hearts (Trashed Records) esce nel 2001 e viene ristampato lo stesso anno negli USA (End Records), dove la rivista di culto Alternative Press li annovera tra i 25 migliori gruppi europei insieme ad Hives ed Hellacopters.

Trascorrono il 2002 suonando in giro per l'Europa. Nel 2003 sono in tour, prima da una costa all'altra degli Stati Uniti per più di trenta date, quindi a Tokyo per una settimana di festival. Lo stesso anno esce per Wynona Records l'EP Sweet Sweet Frenzy, che viene presentato a numerosi festival internazionali. Dai tempi del liceo le sonorità sono cambiate, ma è ancora la potenza delle chitarre e un ritmo incalzante a distinguerli. A marzo 2004 aprono l'unica data italiana del tour dei Blink 182, e a settembre salgono sul main stage dell'Independent Days Festival con Sonic Youth, Franz Ferdinand e Velvet Revolver. Alla fine dell'anno vengono premiati al M.E.I. come migliore punk band all'estero.

Il loro album Forty Winks (2005, Wynona Records) frutta alla band un'edizione giapponese (Highlights, Angelina Records/CR Japan) e il ritorno nel Sol Levante, questa volta per un tour sold out con le celebrità locali Brahman. Se i membri della band non sono mai cambiati, quest'album omonimo vuole segnare un secondo inizio: le musiche si arricchiscono di un sintetizzatore e il cantato si fa maturo e personale. Continua l'intensa attività di concerti che li vede tra l'altro attraversare l'Est Europa fino a Mosca, oltre a un notevole riconoscimento in patria. È di questo periodo il supporto a band come Queens of the Stone Age, Presidents of USA e Juliette and the Licks.

Nel 2007 affiancano ai concerti il lavoro per il nuovo album. Si tratta di una lunga sessione di registrazioni, elaborata e spesso completamente sovvertita, alla ricerca di una nuova espressione. All'inizio del 2010 si aggiunge alla band un quinto membro, Riccardo Orlandi (già The Rituals / Hell Demonio, Tannen Records). A luglio entrano in studio.

Con alle spalle tre dischi e un migliaio concerti, a febbraio 2011 tornano con il nuovo album Bow Wow (Unhip Records). Le chitarre non sono più regine incontrastate e al sintetizzatore si aggiungono un piano elettrico e l'organo. Il disco, che in alcuni momenti si avvicina al rock di Elvis Costello e in altri alla durezza degli Helmet, si è lasciato contaminare dal noise e dall'hip hop, e non si nega l'influenza dell'elettronica o l'ironia del primo David Bowie.

Senza dubbio Bow Wow è un disco eclettico. In esso è racchiusa l'esperienza decennale di una band da sempre refrattaria ai generi e lontana dalle mode, che ha fatto di questa libertà il proprio marchio distintivo.

Medeski Scofield Martin & Wood

Mer, 07/30/2014 - 14:04

Bologna Jazz Festival

John Scofield, chitarra; John Medeski, tastiere e organo;
Chris Wood, basso e chitarra; Billy Martin, batteria

Tutto iniziò nel 1998 con A Go Go, un disco formalmente a nome di John Scofield, che però sanciva una nuova collaborazione destinata a dare ulteriori frutti negli anni a venire: quella tra il chitarrista e i funamboli dell’avant-groove Medeski Martin & Wood. Da allora i ‘fantastici quattro’ si sono periodicamente riuniti per tour e nuove registrazioni discografiche, a partire da quella, finalmente a nome collettivo, di Out Louder (2006), che tra l’altro fu il primo disco prodotto dalla Indirecto, l’etichetta discografica di proprietà di MM&W. Più recente è In Case the World Changes Its Mind, dal vivo. Musica hard boiled, tra jazz, rock, boogie, afro beat: MM&W, con Scofield, dilatano i confini dell’improvvisazione e dei ritmi contemporanei.
Il sodalizio di Medeski Martin & Wood prese forma nel 1991 a New York, dalle parti di Brooklyn, dove Medeski e Wood erano da poco giunti, provenienti da una delle scuole di musica più prestigiose del paese, il New England Conservatory di Boston. Le scelte musicali furono poi dettate dall’istinto: i ritmi più contemporanei, come l’hip hop, furono usati in strutture armonicamente ricche e aperte all’improvvisazione, come nel jazz. Le sonorità ipnotiche del trio si muovevano su una libertà ritmica tipicamente jazzistica ma il beat era ben più innovativo. Iniziò così l’avventura del gruppo, proseguita poi in maniera inarrestabile: alle prime produzioni discografiche per piccole etichette indipendenti seguì una serie di fortunati dischi per la Blue Note. Nel frattempo l’attività live, da sempre la preferita dai tre musicisti, si era allargata dalla scena della East Coast all’intero pianeta.
MM&W si sono spesso aperti a collaborazioni con artisti di spicco di generi anche diversi dal loro: da John Zorn a Maceo Parker e Natalie Merchant. Non stupisce quindi il successo del sodalizio con John Scofield. Nato in Ohio nel 1951, dopo un apprendistato nei gruppi di Gerry Mulligan con Chet Baker, Billy Cobham & George Duke, Charles Mingus, Gary Burton e Dave Liebman, nel corso degli anni Ottanta, oltre a far parte della band di Miles Davis, Scofield inizia una inarrestabile ascesa in qualità di leader, imponendosi come uno dei chitarristi jazz più influenti sino a oggi. Scofield è un ferratissimo solista post-bop da sempre aperto alle seduzioni della fusion, il funky, il soul jazz.

Charles Lloyd Quartet

Mer, 07/30/2014 - 14:01

Bologna Jazz Festival

Charles Lloyd, flauto e sassofoni; Gerald Clayton, pianoforte;
Joe Saunders, contrabbasso; Eric Harland, batteria

Charles Lloyd sta vivendo una seconda giovinezza musicale: nelle sue performance degli ultimi anni si percepisce una vibrazione che pare l’eco della spiritualità coltraniana, all’interno di un jazz dalla matrice vigorosa e dallo slancio solistico decisamente anticonformista.
Ma riavvolgiamo il nastro: Lloyd nasce a Memphis nel 1938 e inizia a suonare il sax già all’età di nove anni. Suo primo mentore è Phineas Newborn, pianista tra i più stupefacenti (e non adeguatamente noti) della storia della musica afro-americana, che accoglie il giovane Charles nella sua band. Gli esordi sono comunque soprattutto nel giro del blues, quello giusto: appena dodicenne suona già al fianco di B. B. King, Howlin’ Wolf, Johnnie Ace.
Dopo essersi trasferito in California (nel 1956) suona nell’orchestra di Gerald Wilson e, dal 1960 al ’63, in quella di Chico Hamilton, per il quale è anche direttore musicale e artefice di una virata dal jazz da camera a un vigoroso post-bop. Contemporaneamente guida uno dei suoi primi gruppi, con una line up da antologia del new jazz dell’epoca: Billy Higgins, Don Cherry, Bobby Hutcherson e Terry Trotter. Lloyd entra poi al servizio di uno dei gruppi di maggior successo degli anni Sessanta, quello di Cannonball Adderley. Nel 1966 si mette alla guida di un quartetto (con Keith Jarrett, Cecil McBee e Jack DeJohnette) che lo impone definitivamente all’attenzione generale: la miscela di bop, free e world music sfonda ben al di là del mondo del jazz (dal vivo la band condivide il palco con Jimi Hendrix, Janis Joplin, i Cream, i Grateful Dead…).
Nel 1970, dopo lo scioglimento di questo meraviglioso quartetto, Lloyd si ritira dalle scene jazzistiche. Per un intero decennio le sue apparizioni sono assai scarse e comunque principalmente concentrate nel mondo del rock: lo si può sentire coi Doors, i Canned Heat e, più frequentemente, coi Beach Boys.
Fu l’incontro con Michel Petrucciani, nel 1981, a spingere nuovamente Lloyd verso la pratica jazzistica in maniera sporadica e poi, dal 1989, con una rinnovata costanza unita a una ritrovata forza espressiva. L’etichetta ECM ha documentato questa nuova fase creativa di Lloyd, ancora saldamente legata alla sua esperienza degli anni Sessanta ma con un suono più brunito e sinuoso, che ha ulteriormente messo in risalto le sue strabilianti doti anche sui tempi più ariosi.

Bill Frisell “Guitar in the Space Age!"

Mer, 07/30/2014 - 13:39

Bologna Jazz Festival

Bill Frisell, chitarra; Greg Leisz, mandolino e steel guitar;
Tony Scherr, basso; Kenny Wollesen, batteria

Tra la nostalgia e il modernariato, faccende entrambe molto emozionanti quando si tratta di scavare nella musica dei decenni passati: è qui che si porrà Bill Frisell col suo “Guitar in the Space Age!”, una scorribanda nel repertorio dei chitarristi statunitensi degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta. Dal primo ‘astronauta’ della chitarra jazz elettrificata (Charlie Christian) ai pionieri del rock (Chuck Berry, Duane Eddy, Link Wray), dalle folate della surf music (Dick Dale, i Beach Boys, i Ventures, gli Astronauts) ai richiami della musica country (Chet Atkins, Speedy West, Jimmy Bryant, Merle Travis): insomma tutto quanto colpì l’immaginazione del giovane Frisell instillando in lui il mito della Fender Telecaster. Per questo nuovo progetto (il cui debutto su disco è previsto per l’autunno 2014) Frisell convoca i membri del suo trio (il bassista Tony Scherr e il batterista Kenny Wollesen) oltre a un altro suo collaboratore di fiducia, Greg Leisz, che gli darà man forte nell’innalzare il voltaggio chitarristico del gruppo.
Bill Frisell (nato a Baltimora nel 1951) è uno dei guitar heroes del jazz dagli anni Ottanta a oggi. Agli esordi in casa ECM sia come leader che come chitarrista ‘della casa’ (in particolare per Paul Motian e Jan Garbarek) sono seguiti gli anni della maturità con l’etichetta Nonesuch, che lo videro trasformarsi nel campione della svolta postmoderna della musica improvvisata. Frisell è riuscito a raggiungere una fama planetaria pur essendo a tutti gli effetti un avanguardista (indimenticabili le sue collaborazioni con John Zorn e Tim Berne). Attratto da collaborazioni con le star del rock (Ginger Baker, Marianne Faithfull, Elvis Costello) e dalle musiche per il cinema (memorabili le sue sonorizzazioni dei film di Buster Keaton), ha poi imboccato una strada decisamente personale, esplorando le radici della musica americana (country, bluegrass) con i mezzi espressivi dell’improvvisazione jazzistica.

Dee Dee Bridgewater Band

Mer, 07/30/2014 - 13:33

Bologna Jazz Festival

Dee Dee Bridgewater, voce; Theo Croker, tromba; Irwin Hall, flauto e sassofoni;
Sullivan Fortner, pianoforte; Eric Wheeler, contrabbasso; Kassa Overall, batteria

Dopo anni di concerti ‘a tema’, incentrati sulle sue produzioni discografiche, Dee Dee Bridgewater calcherà il palcoscenico del Teatro Manzoni offrendo una selezione di canzoni a la carte: non più uno spettacolo ‘concept’ (come i precedenti omaggi a Billie Holiday, alla musica del Mali e alla chanson francese) bensì una libera esplorazione del suo ormai ampio repertorio, tra jazz, soul, canzoni d’autore…
Oggi unanimemente riconosciuta come una delle migliori jazz singer in attività, Dee Dee Bridgewater ha avuto una carriera in parte ‘turbolenta’, specialmente per quanto riguarda la sua affermazione sulla scena statunitense. Nata Denise Eileen Garrett a Memphis nel 1950, prende poi il cognome del noto trombettista Cecil Bridgewater, col quale fu sposata all’inizio degli anni Settanta. A quel periodo risalgono anche le sue prime prove nella ‘serie A’ del jazz americano (con l’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis, Dexter Gordon, Dizzy Gillespie, Max Roach, Sonny Rollins) oltre che il suo primo ruolo in un musical teatrale.
Ma la completa maturazione artistica di Dee Dee avviene nel corso degli anni Ottanta, dopo il suo trasferimento in maniera stabile in Francia. Oltre a raffinare le sue interpretazioni jazzistiche, flirta con la musica commerciale, riuscendo così a creare un forte legame col pubblico, mai venuto meno da allora. In Italia, in particolare, ‘sfonda’ grazie al duetto con Ray Charles al festival di Sanremo del 1989 e ad altre apparizioni sempre a Sanremo nei due anni successivi.
Le poche e sporadiche prove discografiche sino alla fine degli anni Ottanta sono state probabilmente il motivo della mancata consacrazione statunitense della cantante. Le cose cambiano però improvvisamente a partire dagli anni Novanta: Dee Dee ottiene un contratto con la Verve e infila una lunga serie di dischi memorabili. Nell’ultimo decennio le sue prove discografiche si diradano, ma ogni volta arrivano coi crismi del grande evento: progetti curatissimi destinati ad avere lunga vita nelle tournée internazionali, dalle chanson francesi di J’ai deux amours (2005) alla musica del Mali di Red Earth (2007), sino a un rinnovato incontro col repertorio di Billie Holiday (Eleanora Fagan, del 2010). Con tutto ciò, Dee Dee è riuscita a stabilirsi nuovamente negli Stati Uniti, questa volta da grande diva del canto jazzistico.

Il capitale umano

Mer, 07/30/2014 - 12:07

di Paolo Virzì (Italia, Francia/2014, 109’)

con V. Bruni Tedeschi, F. Bentivoglio, V. Golino, F. Gifuni
19 candidature ai David di Donatello

Artelibro

Mar, 07/29/2014 - 17:56

 XI edizione del Festival del Libro e della Storia dell'Arte. Inaugurazione: 18 settembre, ore 17.30

Italia: Terra di tesori è il titolo della 11a edizione di Artelibro, Festival del Libro e della Storia dell'Arte. Saranno infatti la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del nostro paese i temi 'caldi' di questa edizione.

Anche quest’anno Artelibro 'invaderà' la città con tantissime iniziative ed eventi nelle sedi delle istituzioni, pubbliche e private, della città, dando vita ad un programma culturale molto articolato di mostre, incontri, presentazioni e attività educative per ragazzi. Alcuni capolavori conservati nei musei e nelle biblioteche italiane, spesso non facilmente visibili al pubblico, saranno messi in mostra.

Anche quest’anno Artelibro oltrepasserà i confini di Palazzo di Re Enzo e del Podestà per ‘invadere’ la città, per farla vivere e conoscere nelle sue straordinarie bellezze ai propri cittadini e ai tanti visitatori. Centrale e decisiva sarà, a questo riguardo, la collaborazione con le istituzioni pubbliche e private della città, in particolare con Istituzione Biblioteche di Bologna, Istituzione Bologna Musei e Fondazione Cineteca di Bologna, che con le loro sedi e le loro iniziative contribuiranno a rendere ancora più ricca la proposta di Artelibro e ancora più concreta la sua diffusione nel contesto urbano.

Artelibro è promosso da Associazione Artelibro insieme a AIE Associazione Italiana Editori, Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Alma Mater Università di Bologna.

Inaugurazione:

Ore 17.30
Palazzo d’Accursio – Cappella Farnese, ​Piazza Maggiore, 6
Saluto di
Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario MIBACT
Virgino Merola, Sindaco di Bologna
Ricardo Franco Levi, Presidente Artelibro

Italia, tesoro di terre e menti, da ricreare
Lectio magistralis di Andrea Carandini

Ore 19.00
Apertura mostra mercato
Palazzo Re Enzo e del Podestà, Piazza Nettuno, 1

Il diavolo ha bisogno degli uomini

Mar, 07/29/2014 - 16:59

Teatro di figura | La Garisenda

La compagnia teatrale la Garisenda propone spettacoli di burattini tradizionali che traggono spunto da canovacci. Utilizzano l’interazione tra burattini e pubblico come chiave di unicità.

Evento nell'ambito di Bella fuori, rassegna di teatro e burattini, tutti i sabati di agosto, realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte e in collaborazione con Biblioteca Corticella e Quartiere Navile.

Ingresso libero

Superchef

Mar, 07/29/2014 - 16:57

Teatro di figura | Officine Duende

Spettacolo "biologico" di Burattini.

Evento nell'ambito di Bella fuori, rassegna di teatro e burattini, tutti i sabati di agosto, realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte e in collaborazione con il Quartiere Navile.

Ingresso libero

Sganapino galeotto

Mar, 07/29/2014 - 16:54

Teatro di figura | Burattini di Riccardo

Spettacolo a cura di Burattini di Riccardo Pazzaglia, compagnia che si impegna per la rinascita e la salvaguardia dell’arte burattinaia tradizionale bolognese.

Evento nell'ambito di Bella fuori, rassegna di teatro e burattini, tutti i sabati di agosto, realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte e in collaborazione con il Quartiere Navile.

Ingresso libero

Spazzacamino, storia di un cercatore di alberi!

Mar, 07/29/2014 - 15:51

Spettacolo di burattini | Kizè teatro

Protagonista della storia è un essere umano che si mette in cammino, diventando Cercatore di alberi. Che siano querce del proprio quartiere o sicomori del Massachusetts, l’individuazione della strada da percorrere per arrivare fino a loro è al contempo l’iter per “fabbricarsi un’anima”. Lo spettacolo è un invito, per tutti ma soprattutto per le nuove generazioni, a restare fissati in solide radici di azioni sostenibili, per diventare donne e uomini del futuro impegnati a colmare la lacerazione esistente tra tutti gli esseri viventi.

Evento nell'ambito di Bella fuori, rassegna di teatro e burattini, tutti i sabati di agosto, realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte e in collaborazione con il Quartiere Navile.

Ingresso libero

Cosa bolle in pentola

Mar, 07/29/2014 - 15:51

Spettacolo di burattini | Teatrinindipendenti

Lo spettacolo – che prende spunto da “L'invenzione del bastone” di Tommaso Correale Santacroce, con l’adattamento teatrale di Elis Ferracini, regista, e Maurizio Mantani, animatore e interprete – tratta del conflitto tra scienza ed etica: le invenzioni non sono mai né buone né cattive, è il loro utilizzo che ne determina la negatività. Naturalmente, attraverso il linguaggio e le divertenti gags del teatro dei burattini, arricchito dalle scene in cui le ombre danno un tocco di suspence.

Evento nell'ambito di Bella fuori, rassegna di teatro e burattini, tutti i sabati di agosto, realizzata grazie al contributo della Fondazione del Monte e in collaborazione con il Quartiere Navile.

Ingresso libero

Voci e immagini di Bologna com'era

Ven, 07/25/2014 - 12:34

Attraverso l’archivio RAI di Bologna, recuperato dall’Istituto per i Beni culturali 
della Regione Emilia-Romagna. 

Proseguono gli approfondimenti culturali di Sotto le stelle del cinema, dedicati a Bologna e alla sua storia. Dopo le lezioni di Eugenio Riccomini, la parola passa ora ad Angelo Varni, presidente dell’Istituto per i Beni culturali della Regione Emilia-Romagna, e Fabrizio Binacchi, direttore della sede RAI dell’Emilia-Romagna, i quali introdurranno per quattro serate, da sabato 26 a martedì 29 luglio, con inizio sempre alle ore 21.20, alcuni filmati prodotti dalla RAI nei primi anni Ottanta e recuperati dall’IBC.
Ecco il calendario del ciclo Voci e immagini di Bologna com’era:

  • Sabato 26 luglio
    E punto R Bologna (1982). Un programma di Giorgio Celli
    Conversazione tra Renato Zangheri e Giorgio Celli
    Produzione Rai Emilia-Romagn
  • Domenica 27 luglio
    Una strada racconta il futuro (1980). Regia Vittorio Lusvardi
    Produzione Rai Emilia-Romagna. 
  • Lunedì 28 luglio
    Bologna: allegro vivace / passato presente (1983) di Gianfranco Mingozzi
    La canzone a Bologna
  • Martedì 29 luglio
    Bologna: allegro vivace / passato presente (1983) di Gianfranco Mingozzi
    Il piacere a Bologna

King Buzzo live

Ven, 07/25/2014 - 08:43

Dopo una carriera di 31 anni come leader dei Melvins, probabilmente il gruppo più influente del rock alternativo americano insieme ai Fugazi e uno dei più fulgidi esempi di rock band in assoluto, King Buzzo arriva in Italia da solo per una serie di live acustici per presentare il suo album solista “This Machine Kills Artists” in uscita a giugno per Ipecac.

Perfume Genius live

Ven, 07/25/2014 - 08:41

Perfume Genius è Mike Hadreas, cantautore di Seattle che nel 2008 inizia a pubblicare i suoi lavori con lo pseudonimo del suo profilo MySpace, attirando l’attenzione del gruppo musicale Los Campesinos!, che lo presenta alla loro casa discografica, la Turnstile. Nel 2010 pubblica il suo sconvolgente album di debutto, Learning, definito “un album di rara e redenta bellezza… uno dei più toccanti e silenziosamente energici album di debutto degli ultimi anni” (Drowned In Sound).

Parfume Genius non ha mai fatto mistero della sua omosessualità, che diventa parte fondamentale della sua produzione: “Quasi tutte le mie canzoni sono autobiografiche e raccontano la mia vita”. Canzoni che, già dal primo album, ne hanno fatto uno dei più singolari cantautori contemporanei. Il suo secondo album, Put Your Back N.2 It, è stato pubblicato nel 2012 dalla Matador Records ed è stato anticipato dal singolo Hood. Un disco “universale”, che approfondisce temi come l’omosessualità, l’intimità, il potere, la famiglia, la discrezione e la speranza, non solo attraverso i testi di straordinaria delicatezza, ma anche attraverso la musica.

Il concerto di Parfume Genius è un evento reso possibile dalla collaborazione di Gender Bender Festival e di Locomotiv Club.

Mineral

Gio, 07/24/2014 - 09:56

Concerto (Elettro-pop - USA)

I Mineral sono un gruppo elettro-pop creato nel 2012 da Craig Walker e Thierry Fournié. Escono per la nuova etichetta di Alan McGee (l'uomo che ha firmato Oasis, tra gli altri, Primal Scream e My Bloody Valentine). Le loro canzoni evocano i temi della solitudine, l'amore tra passione e l'odio e la ribellione. Sul palco, la voce carismatica di Craig Walker si mescola alla ipnotizzante S. Armelle, la programmazione delle macchine è affidata a Damien Li e i sintetizzatori lunari a Thierry Fournié.

Eusebio Martinelli & Gipsy Abarth Orkestar

Gio, 07/24/2014 - 09:54

Concerto (Balkan, Folk - Bologna)

Arriva al Botanique il nuovissimo progetto di musica gitana ideato e realizzato da Eusebio Martinelli, virtuoso trombettista emiliano, che inizia nel 2006 una lunga e intensa collaborazione con Vinicio Capossela e che ha collaborato negli anni con Negramaro, Demo Morselli Big Band, Modena City Ramblers, Mau Mau, e altri. E' accompagnato, in questo percorso, dalla “Gipsy Abarth Orkestar” (gli special guest in formazione suonano con artisti quali Goran Bregovich, Shantel, Mau Mau, Modena City Ramblers, Gattamolesta). Il loro caratteristico sound è una contagiosa miscela di musica tzigana e balcanica da non perdere.

MR NO presents PLUS

Gio, 07/24/2014 - 09:49

Concerto

Due EP all'attivo, grandi spettacoli con il designer Jean-Charles de Castelbajac e live set di tutto il mondo hanno fatto di Mr Nô un nuovo talento da tenere d'occhio. 3 anni pieni di incontri che hanno guidato l'artista a creare la propria casa "Plus", etichetta di arte e musica elettronica. La prima release presenta 8 brani di nuovi artisti francesi e 9 opere d'arte di importanti figure dell'arte contemporanea, tra cui David Lynch, Jens Wolf, Decrauzat ...

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