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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 52 min 4 sec fa

Officina della poesia

Gio, 10/30/2014 - 14:36

a cura di Alberto Bertoni e Pier Damiano Ori

Mauro De Maria, "Trame e orditi" con Elisabetta De Stasio e Valerio Varesi.

Il passato davanti a noi

Gio, 10/30/2014 - 13:12

140 anni dell’Archivio di Stato di Bologna (1874–2014). Convegno 

Il convegno, organizzato dall’Archivio di Stato di Bologna, in collaborazione con l’Associazione “Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna”, in occasione dei 140 di vita dell’Istituto, si propone di sollecitare una riflessione sul rapporto tra gli storici e le fonti documentarie, ripercorrendo in modo diacronico, e attraverso un confronto diretto fra archivisti e abituali frequentatori della sala di studio, le vicende dell’inventariazione delle fonti documentarie concentrate presso l’Archivio di Stato di Bologna e della loro scoperta, o eventuale riscoperta, da parte degli studiosi, partendo dalla documentazione di età medioevale fino a quella contemporanea.

Orari:
20 novembre: 9.30-13.00/15.00-18.00
21 novembre: 10.00-13.00/15.00-18.00

Hobocombo

Gio, 10/30/2014 - 12:40

plays Home Movies. Il trio presenta l'album Moondog Mask | Archivio Aperto 2014

Nosadella due presenta HOBOCOMBO plays Home Movies. Il film in 8mm di un viaggio in Nigeria del 1963 sembra la colonna visiva ideale di Moondog Mask, l'ultimo album del gruppo, non a caso scelta come base per un video musicale. L'immaginario esotico che pervade l'album si fonde perfettamente al fluire lento e ipnotico e all'atmosfera tropicale della foresta africana.

Hobocombo è un trio formato da Andrea Belfi (ex-Rosolina Mar) alla batteria e voce, Rocco Marchi (Mariposa) alla chitarra sintetizzatore e voce e Francesca Baccolini (ex-Urania) al contrabbasso e voce.

Il progetto nasce come tributo a Louis Thomas Hardin, in arte Moondog, eccentrico compositore americano vissuto nel secolo scorso, e precursore delle tendenze minimaliste degli anni 60 e 70 della musica di Philip Glass e Steve Reich.

All'interno della VII edizione di Archivio Aperto, rassegna a cura dell'Associazione Home Movies Archivio nazionale dei film di famiglia.

Pelo Malo

Gio, 10/30/2014 - 12:24

di Mariana Rondón (Venezuela, 2013, 93')

Pelo Malo è un film sull’infanzia, sul rapporto madre figlio, sulle difficoltà di una madre sola, un’opera che indaga e racconta con straordinaria delicatezza il tema dell’identità sessuale, della consapevolezza e dell’accettazione. Davvero non un compito facile da portare a termine, il tenere insieme tutti questi argomenti senza retorica, confezionando un’opera che è straordinaria per la sua contemporanea tenerezza e durezza.

Cortometraggi di Fabian Ribezzo

Gio, 10/30/2014 - 12:08

la Trilogia Fantastica e i corti mozambicani | Focus sul territorio

Ritorna la rassegna Focus sul territorio, che promuove gli autori e le realtà indipendenti operanti sul territorio bolognese.
Il primo appuntamento è dedicato ai cortometraggi pluripremiati di Fabian Ribezzo.
La Trilogia Fantastica è composta da tre cortometraggi realizzati tra il ‘98 e il 2005. I denominatori comuni di questi corti sono: l’impronta surreale, Bologna e l’attore Moreno Mari.
I corti mozambicani sono i due più rappresentativi dei nove anni in cui Fabián Ribezzo ha vissuto e lavorato in Mozambico, dal 2005 a oggi. 

La proiezione è preceduta alle ore 19.30 da PopCorn_Hour |OST(ile) by Morra con una selezione cinematica a cura di Moreno Mari (anche attore dei corti).

Ore 21.00:
La uccido? (1998) 13'
Il cancello (2000) 13'
L'estraneo (2005) 20'
The change (2001) 20'
Animazione • A Tropycal Sunday (2013) 14'.

Discorso Celeste

Gio, 10/30/2014 - 11:44

uno spettacolo di E/Fanny & Alexander

Discorso Celeste mette in scena un dialogo surreale e impossibile tra figlio e padre, atleta e allenatore, giocatore e voce guida del gioco. A partire da una logica da videogame giocata sulla retorica del discorso sportivo e costruita su più livelli, Lorenzo Gleijeses incarna un avatar composito alle prese con una paradossale domanda sulla fede. Nell’epoca della “evaporazione del padre” è ancora possibile credere? Sospeso tra mondi virtuali, Patrie perdute e Paradisi artificiali il figlio offre al padre la sua misteriosa risposta.

ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani
musiche Mirto Baliani
immagini video ZAPRUDERfilmmakersgroup
​con Lorenzo Gleijeses e con la voce di Geppy Gleijeses.

Il Ritorno di Casanova

Gio, 10/30/2014 - 11:40

di Arthur Schnitzler

l Ritorno di Casanova, è uno dei capolavori narrativi di Arthur Schnitzler, grande cantore della Vienna spumeggiante e feroce nel declinante Impero asburgico.
In questo meraviglioso racconto di del 1918 – ridotto ad opera teatrale attraverso l’artificio di far parlare Casanova in prima persona – si rivela la tragicommedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta ai propri istinti e ai propri falsi valori, nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte. Il cuore del testo è quindi un freudiano scontro fra Amore e Morte, segnato dall’angoscia della fine di un’epoca “felice”.
Nello spettacolo ha una posizione di rilievo la musica dal vivo che si accorda alla recitazione per disegnare con maggiore profondità le emozioni del testo.traduzione,

adattamento e regia di Federico Tiezzi 
con Sandro Lombardi 
​Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Accademia Filarmonica Romana, Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze, Soprintendenza Speciale P.S.A.E e per il Polo Museale della città di Firenze, Museo Nazionale del Bargello – Associazione “Amici del Bargello”, Firenze Musei – Fondazione Teatro della Pergola di Firenze.

Antigone. Una storia africana

Gio, 10/30/2014 - 11:34

liberamente tratto dall’opera di Jean Anouilh

Lo spettacolo è l’esito di un lungo percorso laboratoriale che il regista Massimo Luconi ha svolto in Senegal con ragazzi che hanno trovato nel teatro una reazione positiva a storie personali vulnerabili.
Perché la storia di Antigone, che contrappone la legge del sangue alla legge della città, e quindi di civiltà che hanno presunzioni di superiorità, è sempre attuale e ha risvolti nella cronaca dei nostri giorni.  
Antigone è la ribelle, Antigone è l’eroica, Antigone è la figlia, ma soprattutto è la sorella, che si oppone alle leggi dello stato in nome dei diritti sacri della famiglia e del sangue. Dovunque vi siano discriminazioni razziali, conflitti, intolleranze religiose, dovunque una minoranza levi la sua voce a reclamare giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo dell’eroina che sfida i regimi totalitari in nome della pietas universale che si estende a tutti gli uomini sentiti come fratelli, superando ogni limite o divisione tribale e nazionalistica.

regia e scena Massimo Luconi
con Aminata Badji, Ibrahima Diouf, Gnagna Ndiyae, Papa Abdou Gueye, Mouhamed Sow, Galaye Thiam
​un progetto Teatro Metastasio Stabile della Toscana in collaborazione con Associazione APPI, Centro culturale francese di Saint Louis (Senegal), Assessorato alle pari opportunità del Comune di Prato e con la collaborazione della comunità senegalese di Prato.

Bilal

Gio, 10/30/2014 - 11:05

tratto dall'omonimo libro di Fabrizio Gatti

Bilal è uno spettacolo di teatro di narrazione, il racconto delle storie di uomini e donne e del loro viaggio dentro l’orrore dell’emigrazione clandestina. È la denuncia del mancato rispetto al diritto di perseguire ambizioni e progetti. È la denuncia della violenza, del sopruso, della violazione di ogni legge di diritto internazionale che riguardi la tutela dell’uomo e di ogni principio morale.

regia Annalisa Bianco
con Leonardo Capuano
Egumteatro.

Huang Bao Mei

Gio, 10/30/2014 - 10:44

(Cina/1958) di Xie Jin (49')

"In questo film che esalta la costruzione del socialismo, il personaggio che dà il titolo al film è interpretato dalla vera Huang Baomei. L'intero cast è composto da operaie tessili di Shanghai. Huang Baomei è una lavoratrice modello presso l'industria tessile numero 17 ed è lei che dirige il proprio reparto. Quando la collega Zhang Xiulan si lamenta perché il telaio a macchina che usa è troppo antiquato, Huang le affida quello nuovo sui cui lavorava lei. Huang dimostra di riuscire comunque a mantenere il proprio record anche utilizzando il vecchio telaio. Huang apprende dal giornale che l'industria numero 7 utilizza metodi produttivi più efficienti e va a studiarli per poi riferire alle colleghe. Quindi organizza gare tra team al fine di aumentare la produttività. Quando il team rivale si trova in difficoltà, Huang corre in loro soccorso suscitando malumori tra le compagne. Sarà comunque il team di Huang a trionfare".
(Zhiwei Xiao, Encyclopedia of Chinese Cinema. Londra-New York: Routledge, 1998, p. 193)

"Huang Baomei interpretava la propria vita. Era completamente autentica e perfetta sul posto di lavoro. Per la scena d'una riunione in fabbrica abbiamo preparato un dialogo. Ho chiesto alle operaie di non utilizzarlo. Ho detto loro: «Come fate le vostre riunioni? Decidete voi i dialoghi in base a questo canovaccio». Huang Baomei parlava male in lingua così le ho detto di parlare il dialetto di Shanghai [...] Non ho inserito un sequenza onirica nel film. Volevo paragonare queste operaie a delle fate, cantare le loro gesta tramite un'opera interpretata da Cao Yindi".
(Xie Jin in Jean-Pierre Berthomé, Marco Müller, Hubert Niogret, "Entretien avec Xie Jin", Positif, n. 289, marzo 1985, p. 42)

Introduce Jueren Woo (Shanghai Film Museum)

Stagr Sisters

Gio, 10/30/2014 - 10:44

(Wutai jiemei, Cina/1965) di Xie Jin (112')

"Questo film mette a confronto la vita di due attrici, una che cerca la felicità e il successo tramite la vita di famiglia e l'altra tramite l'attivismo politico. Non sorprende che la prima sia ritratta come una fallita. Zhu Chunhua, una contadina, viene venduta come sposa bambina. Fugge e entra a far parte d'una troupe di attori girovaghi. Yuehong, figlia del maestro di musica, diventa una grande amica di Zhu. Le due si giurano fedeltà fraterna. Quando la troupe si esibisce a Shaoxing, un dandy locale cerca di sedurre Yuehong. Respinto dall'attrice, fa intervenire la polizia che interrompe lo spettacolo e arresta Yuehong. Zhu cerca di opporsi per proteggere Yuehong ma viene legata ad un palo e umiliata. La troupe si sfascia. Zhu e Yuehong si trasferiscono a Shanghai. Grazie alla loro bravura come attrici ottengono un grande successo. Tang, il loro nuovo manager, chiede a Zhu di esibirsi in una performance spinta ma l'attrice si rifiuta. Quando Yuehong sposa Tang per ottenere la sicurezza economica, il legame fraterno tra le due attrici inizia a sfaldarsi. Zhu mette in scena una commedia intitolata "Il sacrificio del nuovo anno" (basata sull'opera di Lu Xun alla pari del celebre film omonimo), ma le autorità del Kuomintang impongono a Tang d'interromperla. Non riuscendovi, Tang ordina ad Ah Gan di lanciare del calcare sul volto di Zhu. Zhu rimane gravemente ferita in seguito all'attacco. Per far fronte alle proteste da parte della gente le autorità del Kuomintang a malincuore istituiscono un processo. Tang convince Yuehong a dichiararsi responsabile, ma in tribunale Zhu accusa esplicitamente le autorità politiche. Dopo il 1949 Zhu va in tournée e incontra per caso Yuehong in un villaggio. Yuehong è stata lasciata da Tang. Le due sorelle del palcoscenico si riconciliano e il film si conclude con loro due sedute fianco a fianco su una barca a motore che procede in avanti".

(Zhiwei Xiao, Encyclopedia of Chinese Cinema. Londra-New York: Routledge, 1998, p. 316-317)

"Il film è stato girato in meno di sei mesi, tra l'inverno 1963 e il maggio 1964. È un film meticolosamente pensato a livello di scrittura e di ricerche degli esterni. La vicenda si svolge nel mio paese natale, in situazioni che conosco bene, contrariamente all'isola di Hainan utilizzata in Hongse nianzi jun. Sapevo dove si trovavano il ponte, le giunche, i canali [...] Il film si basa sui miei ricordi d'infanzia, sulla mia passione per l'opera di Shaoxing, e inoltre sulle vite di Yan Xuefen e Fan Ruijan, sulla loro difficile giovinezza e sui disastri che avevano attraversato. In seguito Yuan Xuefen è divenuto importante a Shanghai, e anche deputato in Parlamento. Ci ho messo anche la mia vita prima della liberazione, la mia attività come attore amatoriale, l'opposizione da parte della mia famiglia. È un film molto personale, riflette un'evoluzione e le mie riflessioni".
(Xie Jin in Jean-Pierre Berthomé, Marco Müller, Hubert Niogret, "Entretien avec Xie Jin", Positif, n. 289, marzo 1985, p. 44)

Introducono Marina Timoteo (Istituto Confucio di Bologna) e Lorenzo Codelli

Xie Jin: Storia e tradizioni del cinema cinese

Gio, 10/30/2014 - 10:43

Incontro con Nie Wei e Chen Xiaoda (Università di Shanghai). Coordina Lorenzo Codelli (curatore della rassegna)

Giochi proibiti

Gio, 10/30/2014 - 10:43

(Jeux interdits, Francia/1951) di René Clément (84')

Nella Francia del 1940, devastata dalla guerra, un'orfanella di cinque anni fa amicizia con un piccolo contadino: insieme passano il tempo tra giochi ingenui e un po' macabri che prendono spunto dalla durezza della realtà circostante. Uno dei pochi film sull'infanzia senza infantilismi. Da un romanzo di François Boyer, sceneggiato da Aurenche e Bost. La Fossey divenne l'emblema dell'infanzia sopraffatta dagli avvenimenti e dall'egoismo degli adulti. Leone d'Oro a Venezia.

Introduce Mariagrazia Contini

Nell'ambito della rassegna Proiezioni d'infanzia. Sguardi, segreti, emozioni promossa da Centro di Ricerche in Letteratura per l'Infanzia (CRLI) e Centro di Ricerche Educative su Infanzie e Famiglie (CREIF) del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna, patrocinata e finanziata da Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione. 

Cinema e Jazz: Gianni Amico

Gio, 10/30/2014 - 10:43

Bologna Jazz Festival

NOI INSISTIAMO! SUITE PER LA LIBERTÀ SUBITO (Italia/1964) di Gianni Amico (16')
APPUNTI PER UN FILM SUL JAZZ (Italia/1965) di Gianni Amico (35')
L'UOMO AMICO (Italia/2014) di Germano Maccioni (39')

Al centro del cinema libero e autarchico di Gianni Amico c'è una grande passione per la musica jazz. Il cortometraggio d'esordio, Noi insistiamo! Suite per la libertà subito, è ispirato al manifesto del free jazz e del nascente movimento per i diritti civili degli afroamericani, We Insist! Freedom Now Suite di Max Roach. Appunti per un film sul jazz, girato durante il Festival Internazionale del Jazz di Bologna nel 1965, con esibizioni, fra gli altri, di Gato Barbieri, Don Cherry, Steve Lacy e Johnny Griffin, è la testimonianza di una stagione di straordinaria energia creativa. A Gianni Amico è dedicato L'uomo Amico di Germano Maccioni, da un'idea di Olmo Amico, con interviste inedite a Bernardo Bertolucci, Tatti Sanguineti e Stefano Zenni.

Precede la presentazione del cofanetto Dvd Jazz e altre visioni. Tre film di Gianni Amico (Edizioni Cineteca di Bologna).
La rassegna Cinema e Jazz è organizzata in collaborazione con Bologna Jazz Festival 

Spooky Bats & Scaredy Cats / Halloween is Grinch Night

Gio, 10/30/2014 - 10:43

Animazione. Dai 6 anni in su

SPOOKY BATS & SCAREDY CATS
(USA/2009) di Nathan Smith e Christopher Robin Miller (30')

segue
HALLOWEEN IS GRINCH NIGHT
(USA/1977) di Gerard Baldwin (25')

Due rari mediometraggi ambientati durante la festa di Halloween. Spooky Bats & Scaredy Cats è un'avventura animata in stop- otion che chiama a raccolta tutte le vecchie conoscenze del cinema horror, dal mostro di Frankenstein alla Mummia fino all'Uomo Lupo. Per bambini e per fan dei mostri classici della Universal. Halloween Is Grinch Night è una delle fantasiose storie firmate da Dr. Seuss, al secolo Theodor Seuss Geisel, scrittore e fumettista statunitense. I cittadini di Whoville si chiudono in casa quando sentono soffiare il vento che preannuncia la visita del malvagio Grinch. Solo il giovane Eukariahdecide di affrontare il nemico e i mostri al suo seguito.

Dark Shadows

Gio, 10/30/2014 - 10:43

(USA/2012) di Tim Burton (113'). Horror, Commedia. Dai 13 anni in su

Festeggiamo Halloween immergendoci nell'universo gotico di Tim Burton, che qui porta sul grande schermo la serie televisiva omonima degli anni Sessanta di cui è stato ammiratore. Protagonista è il vampiro Barnabas Collins, interpretato dall'attore-feticcio Johnny Depp, che si risveglia negli anni Settanta, nel pieno della cultura hippie, dopo essere stato rinchiuso per due secoli in una bara. Burton gioca sullo spaesamento del personaggio 'fuori tempo', sul confronto tra usanze bizzarre e reciprocamente incomprensibili, e il mostruoso si tinge d'ironia.

Last Summer

Gio, 10/30/2014 - 10:43

(Italia/2014) di Leonardo Guerra Seràgnoli (94')

(Italia/2014) di Leonardo Guerra Seràgnoli (94')

Una giovane donna giapponese ha solo quattro giorni per dire addio al figlio di sei anni, di cui ha perso la custodia. Quattro giorni da trascorrere a bordo della barca a vela della famiglia dell'ex marito, una sorta di prigione dorata in mezzo al mare. Sorvegliata a vista dall'equipaggio, la donna affronta la sfida di riavvicinarsi al figlio, prima di doversene separare. Per il suo esordio al lungometraggio, presentato al Festival Internazionale del Film di Roma (Menzione speciale della Giuria), Leonardo Guerra Seràgnoli ha raccolto intorno a sé collaboratori di primo piano: IgorT e Banana Yoshimoto per la sceneggiatura, il Premio Oscar Milena Canonero per i costumi, Monika Willi (collaboratrice di Michael Haneke) per il montaggio. E un cast internazionale d'eccezione, fra cui la star giapponese Rinko Kikuchi (nomination agli Oscar con Babel) e l'olandese Yorick Van Wageningen (il 'cattivo' di Uomini che odiano le donne).

"Volevo indagare la possibilità dell'inizio di un rapporto nella sua fine, il travaglio di un riavvicinamento. La lotta di potere, lo squilibrio di dinamiche sociali che rende difficile mantenere intatta l'identità. Un microcosmo inaccessibile che è luogo d'isolamento e coercizione, permeato da sentimenti di disorientamento e sconfitta. Una riconciliazione catartica tra il presente e il passato che permette d'imparare a parlare con la propria voce; a essere di nuovo madre e figlio, per la prima e ultima volta. Un viaggio in cui, quando le difficoltà scompaiono, la mente lascia spazio a sentimenti primari. E nel loro perdurare, la speranza di cambiare il corso degli eventi futuri" (Leonardo Guerra Seràgnoli)

Proiezioni in versione originale con sottotitoli italiani

Le week end

Gio, 10/30/2014 - 10:36

di Roger Michell [USA/2014 - 93']

Ospite: Michele Monina - scrittore

The Monster Show

Gio, 10/30/2014 - 10:34

laboratorio per bambini da 8 a 11 anni sui mostri del cinema

Laboratorio condotto da Gabriele Veggetti e Francesca Gisotti dell'associazione Paper Moon e Schermi&Lavagne (Fondazione Cineteca di Bologna). 
Un incontro "da paura" con mostri come Frankenstein, per la festa più spaventosa dell'anno, con la visione di sequenze cinematografiche e un laboratorio per costruire e portare a casa il proprio "mostro da compagnia".

Giovanni Romagnoli

Gio, 10/30/2014 - 09:50

L’eterna giovinezza del colore: mostra 

L’Associazione Bologna per le Arti, in occasione del suo quindicesimo anno di attività, rende omaggio al pittore e scultore Giovanni Romagnoli (Faenza 1893 - Bologna 1976) con un’ampia retrospettiva a cura di Stella Ingino.

La mostra, articolata tra la Sala d’Ercole, la Manica Lunga e la Sala Farnese di Palazzo D’Accursio, ricompone il percorso artistico del pittore attraverso dipinti e sculture provenienti da musei e da collezioni private: una ricca selezione, impreziosita dalla presenza di numerosi e importanti inediti, per raccontare “un artista singolare, lontano dai dibattiti culturali e artistici della sua epoca, le cui opere in bilico tra sogno e realtà, sembrano sospese nel tempo”.

In una sezione dedicata, le lettere private e gli scatti inediti del grande fotografo Nino Migliori arricchiscono il percorso espositivo mostrando il lato più intimo e segreto dell’artista bolognese.

La mostra si fregerà di prestiti della collezione MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e di un nucleo consistente di pregevoli lavori del Romagnoli provenienti dalla Banca Cassa di Risparmio in Bologna. Realizzata in collaborazione con il Comune di Bologna, la mostra ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Emilia- Romagna, della Provincia di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

La selezione delle opere è a cura del Comitato scientifico dell'Associazione composto da: dott. Gianarturo Borsari (presidente), prof. Daniele Benati, dott. Massimo Medica, Alberto Giordani, dott.ssa Silvia Rubini, dott.ssa Stella Ingino, dott. Pierluca Nardoni. Contemporaneamente alla rassegna, nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio, si svolgerà la sesta edizione dei “Dialoghi Culturali”, una serie d’incontri e di conferenze con la partecipazione di docenti, critici d’arte, curatori ed esperti che indagheranno sulla poetica di Giovanni Romagnoli e ricostruiranno le sue vicende personali e artistiche attraverso oltre cinquant’anni di attività.

L’Associazione Bologna per le Arti giunge così alla sua undicesima mostra, dopo il successo di pubblico ottenuto con le retrospettive Alfredo Protti, Il Novecento sensuale e con Mario de Maria, Il pittore delle lune: per quest’ultima, l’Associazione ha ricevuto nel 2013 la Medaglia dal Presidente della Repubblica per la “rilevanza e per l’intensa attività nell’ambito della promozione delle arti figurative”.

Ingresso gratuito
Orari dalle ore 10 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 18)
Chiuso il 25/12 e il 01/01

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