L'arte dalla psicologia alla Psicanalisi. Presentazione del volume di Flavio Caroli
Introduce: Fabio Roversi Monaco, Presidente Genus Bononiae Musei della Città
Nel corso degli anni Flavio Caroli ha indirizzato le proprie ricerche in particolare all'indagine della linea introspettiva che caratterizza l'arte occidentale, ricerche ampliatesi nello studio del confronto con le altre tradizioni figurative. Con questo volume Flavio Caroli coglie l'occasione per creare uno strumento di sintesi su questo fondamentale argomento. Attraverso un lungo percorso di ricerca, l'autore arriva infatti a identificare come "primario dei primari" la linea introspettiva dell'arte occidentale. In questo volume si raccolgono, in ordine cronologico, i testi più significativi che in quarant'anni Caroli ha dedicato all'argomento, esplorando l'opera degli artisti che più di altri hanno incarnato questa linea introspettiva: da Leonardo - con cui nasce l'arte moderna - Lotto, Correggio, Sofonisba Anguissola, Fede Galizia, Caravaggio, Giuseppe Bazzani su su fino agli interpreti del Gran Teatro del mondo settecentesco, all'Ottocento francese, ai protagonisti del Novecento e delle Avanguardie degli anni ottanta. Flavio Caroli scrittore, storico dell'arte, professore universitario e volto della rubrica d'arte del programma "Che tempo che fa", amato e stimato da un gran numero di Italiani, torna con un nuovo appassionante progetto editoriale
Milano, Bologna, Roma: architettura, forma urbis e cartografia storica. Giornata di studio
Il 10 dicembre l'Auditorium Enzo Biagi ospita, a partire dalle 10, una giornata di studio sugli esiti della ricerca Ritratti di città in un interno, nata dalla collaborazione di tre Atenei - Politecnico di Milano, Università di Bologna e Università Roma Tre - e di svariati Archivi pubblici e privati.
La ricerca ha origine nell'esigenza sempre più diffusa di conoscere i luoghi aldilà della superficiale visualizzazione fotografica del territorio, per poter attingere ad un patrimonio documentale immenso generalmente disperso in innumerevoli fondi archivistici e museali.
Fotografie storiche nella Fototeca Zeri 1870-1920. Presentazione del volume
La Fototeca Zeri conserva un’importante raccolta di fotografie antiche. Sono preziose stampe (carboni, aristotipi, albumine, gelatine ai sali d'argento) eseguite tra il 1870 e il 1920 che rappresentano opere di pittura, scultura e monumenti. Si tratta di un materiale molto vario per provenienza, tecniche e autori, che ha un interesse notevole sia per la storia dell'arte, sia per la storia della fotografia.
Attraverso sedici case-studies, scelti tra i tanti possibili all'interno dell’archivio fotografico di Zeri e illustrati da un accurato apparato di immagini, il volume indaga i molteplici aspetti legati alla fotografia di riproduzione storico artistica tra Otto e Novecento. L’opera è arricchita da un repertorio di 85 fotografi operanti in quel periodo. Alcuni sono nomi celebri, altri sono quasi sconosciuti alla letteratura, ma la loro attività merita un'indagine.
A cura di Andrea Bacchi, Francesca Mambelli, Marcello Rossini, Elisabetta Sambo.
Intervengono:
Marco Cammelli, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Andrea Bacchi, Fondazione Fedrico Zeri
Massimo Ferretti, Scuola Normale Superiore di Pisa
Francesca Mambelli, Fondazione Federico Zeri
Segue anteprima del video Una Fondazione di storia dell'arte e un Centro di ricerca.
L’Associazione culturale La Spècola di Bologna ricorda Gino Cervi a quarant’anni dalla sua scomparsa (1974-2014)
A quarant’anni dalla morte di Gino Cervi, Bologna ricorda l’attore più rappresentativo della nostra città, capace di testimoniare al meglio, non solo nell’immaginario cittadino, né solo italiano, l’esempio del bolognese laborioso, cordiale, vitale, indomito, bonario, ma capace, come i bolognesi furono e sono, di rimboccarsi le maniche per edificare un mondo migliore.
Nella sapienza della sua arte si identificano le diverse anime dell’Emilia: il sindaco-operaio (Peppone), il cardinale illuminato e poi pontefice (il cardinal Lambertini), l’uomo intelligente, pacifico, ma inflessibile nel perseguire il bene comune (Maigret).
Ricordare Cervi non significa soltanto celebrare un artista e inquadrarlo nelle vicende dell’Italia dell’epoca, ma rendere il giusto onore al “lavoro” di un bolognese, che conquistò con l’impegno, con l’umiltà e la dedizione al lavoro scrupoloso e appassionato, un successo internazionale Programma completo
e mottetti virtuosi. Federico Ferri, direttore, Elena Cecchi Fedi, soprano, con i musicisti dell'Accademia degli Astrusi
Programma:
Arcangelo Corelli
Concerto grosso Op.6 n.8 “Fatto per la Notte di Natale”
Antonio Vivaldi
“Nulla in mundo pax sincera”
Mottetto per soprano, due violini, viola e basso – RV 630
Lorenzo Gaetano Zavateri
Concerto per due violini, archi e basso continuo Op.1 n.10 “Pastorale”
Edizione critica a cura di Giovanni Andrea Sechi
Giacomo Antonio Perti, [Giovanni Battista Martini]
“Æstuat mundi mare”
Mottetto per Canto solo, archi e basso continuo
Edizione critica a cura di Francesco Lora
Giuseppe Torelli
Concerto à quattro, in forma di Pastorale per il Santissimo Natale, Op.8 n.6
Edizione critica a cura di Paolo Bucchi, ed. Ut Orpheus
Georg Friedrich Händel
“Sæviat tellus inter rigores”
Edizione critica a cura di Francesco Lora
Ingresso gratuito
Rosetta atterra al planetario
Dopo un viaggio di 10 anni e 6 miliardi di chilometri, la missione Rosetta/Philae sbarca sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Le sfide, i trionfi e gli imprevisti di un’impresa scientifica senza precedenti. La cronaca di un successo tutto europeo, che ci permetterà di rivelare i segreti della formazione del sistema solare, sondare l’origine di una vasta parte dell’acqua presente sulla Terra, e tentare di rispondere alla domanda se i mattoni che formano la vita sul nostro pianeta sono arrivati sulla Terra… a cavallo di una cometa.
A seguire, lo spettacolo del cielo sotto la cupola del planetario. ilPlanetario.it mette a disposizione il suo planetario digitale mobile, all’interno del quale sarà possibile immergersi, accompagnati da astronomi professionisti, nella proiezione del cielo stellato e nelle emozioni di spettacolari filmati sferici in full HD realizzati per l’occasione.
I relatori saranno Pierdomenico Memeo, divulgatore scientifico e Giuseppe Pupillo, astronomo INAF-IRA a Bologna.
in concerto. su strumenti della collezione Tagliavini | Un sistema armonico live
Luigi Ferdinando Tagliavini e Liuwe Tamminga organi e clavicembali
Musiche di Jean-Françoix Dandrieu, Bernardo Pasquini e Girolamo Frescobaldi.
Concerto passeggiato agli organi di Poncini (Parma, sec. XVII) e Petronio Giovagnoni (Bologna, 1760), clavicembali di Giovanni Battista Giusti (Ferrara, 1679), Mattia di Gand (Roma, 1685), Gioseffo Maria Goccini (Bologna, 1930), Fabio da Bologna (1686), e al clavicembalo pieghevole (Anonimo, c. 1730)
Il concerto fa parte dell'iniziativa "Un sistema armonico LIVE" di IBC Emilia Romagna.
Coro Leone. Direttore Maestro Pier Luigi Piazzi
Il Coro Leone ha iniziato la sua attività nell'anno 1967, con lo scopo di contribuire a mantenere vivo il patrimonio così ricco del nostro canto popolare. Oltre seicento i concerti eseguiti, quasi duecento i brani in repertorio, circa centocinquanta i cantori che ne hanno assicurato la continuità. Nel Concerto del 6 dicembre il Coro proporrà al pubblico un repertorio che spazia, dai tradizionali canti della montagna e degli alpini, alle canzoni popolari regionali, ai brani religiosi dedicati al Natale, e si arricchirà, per l'occasione, di alcuni canti tratti da esperienze musicali di altri Paesi.
Lunedì 8 dicembre: le aperture straordinarie in occasione della Festa dell'Immacolata Concezione
Istituzione Bologna Musei:
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
ore 12 - 20
Wolfgang Weileder. Meridiano
Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi
L'intervista. Storia di un fumetto. Manuele Fior
Museo Internazionale della Musica
ore 10 - 18.30
Canicola Germania
Museo Civico Medievale
ore 10 - 18.30
Aspettando Giovanni da Modena. La miniatura a Bologna tra il 1390 e il 1450 nei codici del Museo Civico Medievale
Museo Davia Bargellini
ore 9 -13
Il presepe bolognese dell'800 tra arte e artigianato
Biblioteca dell'Archiginnasio
ore 10-14
La progettazione e la costruzione della ferrovia Porrettana nei documenti dell’Archiginnasio
Roberto Roversi. Il libro con le figure
Pinacoteca Nazionale di Bologna
ore 14 - 19
Michelangelo, per inciso. Stampe di Cherubino Alberti
Museo di Palazzo Poggi - Università di Bologna
ore 10.30 - 17.30
Studiolo Icinori. Raphael Urwiller e Mayumi Otero
Genus Bononiae. Musei nella città
Palazzo Pepoli Museo della Storia di Bologna
ore 10 - 19
Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'aldilà tra capolavori e realtà virtuale
Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni
ore 10 - 19
Max Klinger. L’inconscio della realtà
San Colombano
ore 10 - 19
Strumenti musicali per Natale: Zampogne e ciaramelle antiche di tutte le regioni italiane dalla collezione Fabio Tricomi
MAST - Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia
ore 10 - 19
The Factory Photographs di David Lynch
C.U.B.O. Centro Unipol Bologna - Spazio Arte
ore 14.10 - 20.10
Out of Time. Riflessioni e memoria dal Medio Oriente
Sono inoltre aperti:
Museo Civico Archeologico - Istituzione Bologna Musei | ore 10 - 18.30
Collezioni Comunali d'Arte - Istituzione Bologna Musei | ore 10 - 18.30
Museo del Patrimonio Industriale - Istituzione Bologna Musei | ore 15 - 18
I pittori del cinema
Un omaggio a uno dei maggiori cartellonisti italiani, con la consegna di un riconoscimento alla carriera, un'esposizione delle sue opere e un dialogo con l'artista.
Silvano Campeggi, in arte Nano, è stato particolarmente apprezzato e conosciuto per la sua collaborazione con le maggiori case di produzione e star hollywoodiane.
Considerato tra i più importanti artisti grafici nella storia del cinema americano, ha lavorato, a partire dal secondo dopoguerra, per le più importanti major hollywoodiane disegnando manifesti per oltre 3000 film, tra i quali, Via col vento, Ben Hur, Casablanca, Cantando sotto la pioggia, West Side Story e Colazione da Tiffany.
Un'occasione unica per incontrarlo e per vedere 14 disegni originali della sua collezione. I bozzetti saranno in mostra per una settimana, in orario di apertura della biblioteca Renzo Renzi.
Restauro di carte e pergamene: visita-mostra al laboratorio interno all'Archvio di Stato
In occasione della Giornata Nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico e del Restauro, domenica 7 dicembre l’Archivio di Stato di Bologna organizza una visita-mostra al laboratorio di restauro interno con illustrazione degli interventi di restauro e di legatoria e proiezioni video.
Ingresso gratuito
Il canto contemporaneo che conquista il mondo | incontro
Ultimo appuntamento in grande stile per I mestieri della musica con una eccellenza della cultura bolognese: Cristina Zavalloni. L'artista spazia dal jazz al Brasile, dal canto contemporaneo alla lirica. Unica artista italiana a essere stata invitata a esibirsi per tre volte nella stessa stagione nella prestigiosa Carnegie Hall di New York.
I mestieri della musica, conversazioni per scoprire, dall’interno, cosa significa trasformare la propria passione in una professione, attraverso le parole di un gruppo di persone che lavorano in questo settore invitate a portare negli incontri la propria esperienza e a metterla a disposizione di tutti i ragazzi che aspirano a fare questo mestiere. Incontri di un’ora condotti da Pierfrancesco Pacoda, giornalista e critico musicale, durante i quali gli invitati raccontano la loro ‘case history’, seguiti dallo spazio per le domande.
In collaborazione con ARCI Bologna e Museo Internazionale e Biblioteca della Musica | Istituzione Bologna Musei, con il contributo della Fondazione del Monte.
e una stagione Jazz: Bologna Jazz Festival | Incontro
Bologna città del jazz. Festival, club, moltissimi musicisti, una tradizione che arriva da un festival ‘storico’ e passa per gli appuntamenti quotidiani in tanti locali. Organizzatori e musicisti e confronto per raccontare la relazione strettissima che lega Bologna e il jazz.
Con Federico Mutti (Bologna Jazz Festival), Giovanni Serra Zanetti (Cantina Bentivoglio), Diego Fabretti (musicista).
I mestieri della musica, conversazioni per scoprire, dall’interno, cosa significa trasformare la propria passione in una professione, attraverso le parole di un gruppo di persone che lavorano in questo settore invitate a portare negli incontri la propria esperienza e a metterla a disposizione di tutti i ragazzi che aspirano a fare questo mestiere.
Incontri di un’ora condotti da Pierfrancesco Pacoda, giornalista e critico musicale, durante i quali gli invitati raccontano la loro ‘case history’, seguiti dallo spazio per le domande. L’idea è quella di raccontare i percorsi molteplici che hanno fatto di Bologna una ‘città della musica’ riconosciuta anche dall’Unesco, mettendo insieme artisti e organizzatori, direttori di festival e gestori di club, jazzisti e rocker con i quali definire i confini di una serie di professioni possibili. Più che sul fatto artistico, gli incontri saranno basati sulla narrazione del lavoro. Come si fa di una passione una professione? Bologna è, da questo punto di vista, un luogo privilegiato, quali le diverse fasi di un percorso di formazione?
In collaborazione con ARCI Bologna e Museo Internazionale e Biblioteca della Musica | Istituzione Bologna Musei, con il contributo della Fondazione del Monte.
come si organizza una raccolta fondi. con Giovanni Gulino - Marta sui Tubi
Giovanni Gulino non è solo il leader dei Marta sui Tubi, ma è anche l’ideatore di Musicraiser, la realtà di fund raising musicale più importante d’Italia con centinaia di produzioni realizzate con il finanziamento dei fan.
I mestieri della musica. Conversazioni per scoprire, dall’interno, cosa significa trasformare la propria passione in una professione, attraverso le parole di un gruppo di persone che lavorano in questo settore invitate a portare negli incontri la propria esperienza e a metterla a disposizione di tutti i ragazzi che aspirano a fare questo mestiere. Incontri di un’ora condotti da Pierfrancesco Pacoda, giornalista e critico musicale, durante i quali gli invitati raccontano la loro ‘case history’, seguiti dallo spazio per le domande.
In collaborazione con ARCI Bologna e Museo Internazionale e Biblioteca della Musica | Istituzione Bologna Musei, con il contributo della Fondazione del Monte.
Fare canzone d’autore a Bologna | I mestieri della musica
Dai suoi esordi a oggi Samuele Bersani ha rappresentato il versante più lirico e meno appariscente della canzone d’autore italiana. Una produzione artistica misurata, la sua, un disco recente che è stato un successo e una stretta relazione con Bologna da raccontare...
Nell'ambito della rassegna I mestieri della musica, conversazioni per scoprire, dall’interno, cosa significa trasformare la propria passione in una professione, attraverso le parole di un gruppo di persone che lavorano in questo settore invitate a portare negli incontri la propria esperienza e a metterla a disposizione di tutti i ragazzi che aspirano a fare questo mestiere.
Incontri di un’ora condotti da Pierfrancesco Pacoda, giornalista e critico musicale, durante i quali gli invitati raccontano la loro ‘case history’, seguiti dallo spazio per le domande. L’idea è quella di raccontare i percorsi molteplici che hanno fatto di Bologna una ‘città della musica’ riconosciuta anche dall’Unesco, mettendo insieme artisti e organizzatori, direttori di festival e gestori di club, jazzisti e rocker con i quali definire i confini di una serie di professioni possibili. Più che sul fatto artistico, gli incontri saranno basati sulla narrazione del lavoro. Come si fa di una passione una professione? Bologna è, da questo punto di vista, un luogo privilegiato, quali le diverse fasi di un percorso di formazione?
In collaborazione con ARCI Bologna e Museo Internazionale e Biblioteca della Musica | Istituzione Bologna Musei, con il contributo della Fondazione del Monte.
poesie di Elisa Biagini
Stefano Colangelo incontra Elisa Biagini.
Continua a essere il corpo - o la contiguità fra corpo e linguaggio - il centro dell'ossessione poetica di Elisa Biagini, un corpo femminile sezionato e reinventato attraverso figure che attingono a un immaginario quotidiano, domestico (il viso è una tazza, la schiena «un astuccio di semi», i lobi fazzoletti annodati), e lo trasformano in involucro di un'identità misteriosa. Ne risulta una poesia franta, spezzata, da ricomporre. Ma per Biagini il corpo è soprattutto mezzo e sede della relazione con l'altro: se in una delle sue precedenti raccolte, L'ospite, il «tu» si incarnava nella presenza concreta di una figura familiare, qui l'interlocutore è «d'inchiostro», ma non per questo meno concreto: con la sua «parola verticale» l'autrice cuce i propri versi a quelli di alcuni dei poeti amati (Celan, Dickinson) in un insolito, struggente dialogo
regia di Andrea Segre
La telecamera ha seguito tre donne. Tre percorsi che le hanno portate ad attraversare il deserto del Sahara, la Libia e arrivare sulle coste italiane. Ed è attraverso i loro occhi che si vuole raccontare l’epopea “dal basso” degli immigrati in Italia.
Frutto della collaborazione tra Giuseppe Battiston, Stefano Liberti, Marco Paolini e Andrea Segre, il documentario racconta la nuova migrazione, grazie anche alle narrazioni civili diPaolini e Battiston, che spiegheranno il contesto geopolitico dando spazio anche al punto di vista degli italiani. Che, smarriti, con capiscono cosa stia accadendo.
Criografie: il lavoro del gelo
In questa piccola mostra Nanni Menetti ci offre un saggio, per campioni, del suo lavoro con il gelo naturale. Lavoro che, venuto dopo il lungo periodo dei collage fatti con il materiale di scarto della scrittura (carta carbone, carta assorbente, veline) senza trasgredirne il principio (anche queste infatti sono scritture pur se fatte da una forza diversa dalla mano) ha ormai una storia di più di vent'anni. A volte ancora con l'intervento della mano dell'artista, che ultimamente però s'è sempre più ritratta fino a scomparire. Una forma tutta nuova di declinare il ready made duchampiano, tesa, nel caso, a riportare alla nostra attenzione la natura e il bisogno, per noi, di salvaguardarne tutta la sua salvifica e pura (ma proprio salvifica perché pura) creatività.
Inaugurazione23-01-2015 ore 18,00
A cura diTomaso Mario Bolis e Sandro Malossini
SponsorEmilBanca
In collaborazione conAccademia Nazionale di Agricoltura, Bologna.
Orari durante ART CITY Bolognavenerdì 23 gennaio 12 - 20
sabato 24 gennaio 12 - 24
domenica 25 gennaio 12 - 20
(USA/1936) di Charlie Chaplin (87')
"La sola favola cinematografica che sappia cogliere lo sconforto dell'uomo del Ventesimo secolo di fron-te alle meccaniche sociali e tecnologiche" (André Bazin). Tempi moderni è uno dei vertici dell'arte di Chaplin e sintesi perfetta del suo umanesimo. A più di ottant'anni dalla sua uscita, un film insuperabile per felicità delle invenzioni comiche, rigore stilistico e profondità del pensiero sociale. È l'ultima appari-zione di Chaplin nelle vesti del Vagabondo: Charlot che avvita bulloni in accelerazione convulsa, Charlot a cavalcioni di giganteschi ingranaggi, alienato, disoccupato, sfruttato, anche innamorato e infine sulla strada verso un futuro incerto, ma non più solitario. Un film (quasi) muto girato in epoca pie-namente sonora, con uso magistrale degli effetti e delle musiche; un grande film sulla dannazione della modernità, sul fascino ambiguo della meccanizza-zione, sullo sfruttamento sociale alla base dell'etica capitalista.
Il film viene presentato con le musiche originali composte da Charlie Chaplin, eseguite dall'Orchestra NDR Radiophilharmonie diretta da Timothy Brock e registrate nel 2006.
Restaurato da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine ritrovata in collaborazione con Criterion Collection.
Approfondimento su ilcinemaritrovato.it
(E.T.: The Extra-Terrestrial, USA/1982) di Steven Spielberg (115').
"Credo di avere avuto interesse per strane cose che sfrecciano nella notte sin da quando ero bambino in Arizona. Là l'atmosfera era chiara. Avevamo tante notti stellate [...]. Sin d'allora ho avuto la testa nelle nuvole. Fui colpito dalle stelle. E ancora lo sono" (Steven Spielberg). "Ancora una volta, ed anzi sempre di più, Spielberg aveva sviluppato la sua vecchia (e nuova) concezione del cinema come apparato concepito per il sogno e per lo stupore, per la fiaba e per la meraviglia, comprendendo bene che tutto ciò non era tanto questione di denaro quanto di inventività, fantasia, ardimento" (Franco La Polla).
Fantastico. Dai 6 anni in su