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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 25 min 41 sec fa

Sulla tracce della befana

Ven, 12/12/2014 - 12:00

laboratori, attività, letture animate

Sulla tracce della befana, festa a sorpresa

La storia e l’origine della Befana risalgono a tempi molto antichi e a popoli diversi. Laboratori, attività, letture animate aiuteranno a ricostruire la carta d’identità della nostra amica volante, che condurrà tra i diversi laboratori del giorno:

15.30-17.15 Due laboratori (da 9 anni)
16.30-18.15 Due laboratori (6-8 anni)
17.00-18.15 Una lettura animata + un laboratorio (4-5 anni)
17.30 Lettura animata (2-3 anni)

Scienza con Babbo Natale

Ven, 12/12/2014 - 11:59

giochi, attività di scienza creativa e laboratori 

Un sacco di scienza con Babbo Natale, festa a sorpresa. Cosa porterà nel sacco Babbo natale? Scoprilo durante un pomeriggio di giochi, attività di
scienza creativa e laboratori dedicati alla festa più magica dell’anno. Con gli oggetti creati si
decorerà l’albero di Scuola delle idee.

15.30-17.15 Due laboratori (da 9 anni)
16.30-18.15 Due laboratori (6-8 anni)
17.00-18.15 Una lettura animata + un laboratorio (4-5 anni)
17.30 Lettura animata (2-3 anni)

Natale a colori

Ven, 12/12/2014 - 11:58

laboratori per bambini dai 4 anni

Quali sono i colori che si associano al Natale? Rosso, bianco, verde, oro? Laboratori di chimica, fisica e biologia per divertirsi con i colori e preparazione di regali scientifici da mettere sotto il grande albero di Scuola delle idee.

15.30 Insetti di tutti i colori! (da 6 anni)
Dal mimetismo criptico a quello sonoro: quante forme e colori può assumere una blatta del Madagascar? E perché? Lo si scoprirà grazie al Museo del Cielo e della Terra di San Giovanni in Persiceto.

17.00 Macchie di scienza (da 8 anni)
Esperimenti di chimica, biologia, fisica e matematica intorno ai colori del Natale, per scomporli, assemblarli e cambiarli.
17.00 Le magie del latte (4-6 anni)
Latte da bere ma anche per colorare. Partendo da unatazza di latte si faranno riaffiorare magiche sfumature cromatiche dalla carta filtro per comporre lavori artistici da appendere.

Revolutionary Brothers

Ven, 12/12/2014 - 11:24

live

Reggae dub live con il duo REVOLUTIONARY BROTHERS direttamente dai Paesi Baschi accompagnati al microfono da King Konsul & Yanu

Supersonic Sound

Ven, 12/12/2014 - 11:22

Torna a Bologna uno dei massimi esponenti della scena reggae europea e mondiale

"The Original Soundkiller & Juggling Machine from Berlin" a.k.a. Supersonic Sound. Vincitori di numerosissimi soundclash internazionali, potentissimi intrattenitori da dancehall show nonchè produttori di riddim tra i quali "Devils Angels" e "Knock Out", infiammeranno la yard del Sottotetto Soundclub fino al mattino. 

Giuda

Ven, 12/12/2014 - 11:08

New Year's Eve Rock Party

Torna il capodanno dell’anno con il live più festoso che ci sia, quello dei glam rockers GIUDA, la band italiana più amata nel mondo, che per l’occasione ha preparato un concerto speciale pieno di sorprese!

Altre di B + Absolut Red

Ven, 12/12/2014 - 11:07

live

Festa di Natale del Covo Club con le due band indie più importanti della nostra città. Absolut Red e Altre di B ci presentano il loro nuovo 7” split in uscita per Covo Records, la nostra etichetta che ha come obiettivo quello di sostenere la scena bolognese.

Insolito Groove

Ven, 12/12/2014 - 11:03

live

Francesco Battaglia: chitarra
Luigi Rinaldi: sax
Manuel: batteria
Blake: basso
Chiara Trapanese: voce
Marco Paganucci: tastiere

Emiliano Pintori Trio

Ven, 12/12/2014 - 11:03

live

Emiliano Pintori organo Hammond
Marco Bovi chitarra
Adam Pache batteria

Emiliano Pintori Trio

Ven, 12/12/2014 - 11:03

live

Emiliano Pintori organo Hammond
Marco Bovi chitarra
Adam Pache batteria

Presepi e curiosità

Gio, 12/11/2014 - 18:03

tra le bacheche del Museo Davia Bargellini: visita guidata

Se volete riscoprire un prezioso pezzo del nostro passato seguiteci dentro il portone del Palazzo Davia Bargellini: dietro i vetri delle bacheche si celano oggetti curiosi nonchè grandi dipinti, ma ormai è Natale e insieme alla collezione permanente godremo della mostra Il presepe bolognese dell'Ottocento tra arte e artigianato incentrata su gruppi presepiali e statuette prodotti a Bologna nel corso dell’Ottocento.

Ritrovo ore 10.30 all'ingresso del palazzo, in Strada Maggiore 44. L’Associazione chiede un contributo di 8€ per adulti e 4€ per bambini sotto i 12 anni.

L'ingresso al museo è gratuito. Minimo 10 partecipanti. La visita si terrà anche in caso di maltempo. Prenotazione obbligatoria al numero 348 1431230 (pomeriggio e sera)
Iniziativa rivolta esclusivamente ai soci. Sarà possibile associarsi al momento della visita guidata compilando l'apposito modulo e ricevendo la tessera (da presentare alle visite successive). La quota associativa è di 10€ e la prima visita guidata è in omaggio.

Pop Style | la musica addosso

Gio, 12/11/2014 - 16:51

Presentazione con l'autrice Laura Gramuglia

Un viaggio per immagini e parole alla scoperta dell’evoluzione della musica a braccetto con le passerelle, fino all’avvento dello street style. Influenze intercambiabili e momenti di passaggio sostanziali. Gli stili e le mode che hanno fatto epoca, dalla strada ai magazine, passando per i palchi dei maggiori performer del nostro tempo. Dal rockabilly al mod, dal glam al punk, dalla new wave alla disco, dall’hip hop alla techno. Una carrellata articolata per decadi dove si inseriscono a pieno titolo gli artisti di riferimento e gli stylist che hanno capito prima di chiunque altro l’impatto della musica sui defilé. E ancora, focus sui capi simbolo, i momenti che hanno contrassegnato una tendenza in maniera essenziale, i videoclip, le copertine dei dischi più significativi e i brand divenuti gergo comune nelle canzoni. Pop Style è il racconto di un affare da milioni di dollari che costringe oggi la popstar più acclamata del momento a interessarsi maggiormente all’etichetta della propria linea di abbigliamento che a quella discografica. Pop Style è un libro di appunti, per riscoprire il passato di un artista, di un genere che ha cambiato la storia della musica anche attraverso le eccentriche mise fieramente esibite dagli stessi protagonisti. Perché ogni indumento non solo ha la sua storia, ma anche una colonna sonora che sarebbe un peccato ignorare.
Laura Gramuglia è speaker, dj, autrice. È stata tra i conduttori di Weejay a Radio Deejay. Ha scritto di musica e stile su “Rolling Stone”, “Tu Style” e ha collaborato al progetto Deejay nell’Armadio. Per Arcana ha pubblicato Rock In Love - 60 storie d’amore a tempo di musica, dal quale è stato tratto l’omonimo programma di Radio Capital, da lei ideato e condotto.
https://twitter.com/lauragramuglia

Concerto di Natale del Collegium Musicum

Gio, 12/11/2014 - 16:30

con Orchestra e Cori del Collegium Musicum Almae Matris

Direttori Enrico Lombardi, Roberto Pischedda e David Winton.

Sono più di centoventi gli esecutori coinvolti, in gran parte studenti universitari italiani e stranieri, in formazioni diverse, sia corali che strumentali.

In apertura il Coro da camera esegue il "Magnificat octavi toni" e il mottetto "Dies sanctificatus" di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594), mentre il Coro femminile canta il mottetto "O magnum mysterium" del compositore spagnolo Cristóbal de Morales (1500–1553).

I brani di due grandi esponenti del Cinquecento musicale europeo sono affiancati alla "Messe Modale" per quartetto d’archi, flauto e coro femminile del compositore francese Jehan-Ariste Alain (1911–1940), che rielabora in chiave moderna lo stile rinascimentale.

Il concerto prosegue lasciando la scena al Coro misto e all’Orchestra sinfonica che, cambiando epoca, eseguono l’offertorio "Alma Virgo" di Johann Nepomuk Hummel (1778–1873), insieme al soprano Anna Maria Sarra, e due brani di Felix Mendelssohn (1809–1847), l’ouverture del dramma biblico "Athalie di Racine" e il Salmo 98 "Singet dem Herrn ein neues Lied".

Per concludere, vengono eseguiti da tutti gli organici del Collegium due canti della tradizione natalizia: "Veni Emmanuel" e "Adeste fideles", orchestrati da Enrico Lombardi.

Quartetto Euphoria Show

Gio, 12/11/2014 - 13:40

quartetto d’archi al femminile 

L’insolito quartetto d’archi tutto al femminile dove la fantasia regna sovrana declina l’esecuzione appassionata di un programma classico tra evoluzioni narrative e virtuosismi mandando però in soffitta la seriosità perché la musica, oltre che ascoltata, ha bisogno di essere anche vista e gustata.
Lo stupore è protagonista: il quartetto si trasforma sotto gli occhi del pubblico durante il concerto. 
Gli archetti diventano oggetti di scena e gli strumenti rivelano possibilità di utilizzo impensate. E allora, a questo punto, si può ancora dire di assistere a un concerto?  Le musiche sono reali? È burla o verità? 

I componenti del Quartetto Euphoria, inseme dal 1999, sono:al violino Marna Fumarola, al violoncello Michela Munari, al violino Suvi Valjus e alla viola Hildegard Kuen.
Il Quartetto Euphoria, ha collaborato sia live che in studio con la Banda Osiris. 
I suoi brani fanno parte della colonna sonora dei film di Matteo Garrone (Estate Romana, L’imbalsamator e Primo Amore). 
Si è esibito con artisti di fama internazionale tra cui Stefano Bollani, il duo Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, l’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco ed è stato ospite di trasmissioni televisive RAI (Quelli che il calcio, Parla con me, Che tempo che fa, Scalo 76 ) e radiofoniche di RadioDue (Caterpillar e Grammelot) e RadioTre, Controradio e Radio Popolare. All’impegno teatrale e alle sue esilaranti performance affianca un’intensa attività concertistica sia in Italia che all’estero, e l’approfondimento del repertorio classico sotto la guida del M° Franco Rossi.

Gli spettacoli e le conferenze sono gratuiti ed aperti a tutti fino ad esaurimento dei posti. 

Federico Gori - Corteccia

Gio, 12/11/2014 - 13:13

Intervento site specific di Federico Gori nella Stanza del Memoriale del Museo Ebraico di Bologna

Presenze imponenti gli alberi, ancor più dell’uomo, sono diretti testimoni del nostro tempo. L’albero non si mette mai a nudo, sempre abbracciato da un forte e spesso strato di corteccia che lo protegge dai pericoli esterni, nasconde una fragilità all’apparenza impercettibile. Come l’epidermide umana, la corteccia ricorda e racconta il vissuto senza alcun filtro, non potendo esimersi dal rivelare la verità si manifesta per ciò che è.
Federico Gori (Prato, 1977) ormai da anni indaga gli aspetti più profondi della natura, consapevole che tramite essa si riesca a comprendere meglio la condizione dell’esistenza umana perché filtrata da ogni impurità. Lavorando sempre su differenti materiali, Gori vuole approfondire l’elemento naturale attraverso l’impressione di questo sulla superficie, facendo in modo che l’intervento della mano umana si limiti solo a “catturare” la realtà: nelle opere su rame l’artista, attraverso l’azione di elementi chimici, riesce a imprimere la memoria del soggetto prescelto (foglie e arbusti) senza arrestarne l’evoluzione proprio perché il supporto (il rame) è elemento sensibile alle variazioni temporali, così come la corteccia.
In particolar modo, per il progetto di mostra per il Museo Ebraico di Bologna, Federico Gori ha scelto di indagare quegli esemplari arborei che sono stato lo scenario di alcuni dei peggiori momenti di discriminazione razziale vissuti in Italia durante gli anni 40 dello scorso secolo, in particolar modo dei campi di internamento e transito situati in Toscana ed Emilia-Romagna (ad esempio: Fossoli, di Bagno a Ripoli e di Civitella in Val di Chiana).
L’albero in questo caso è testimone in presa diretta di fatti storici che non si devono dimenticare, ma è soprattutto, nell’ideale dell’artista, elemento sacro che attraverso i segni sulla tela si manifesta come una sindone intrisa di ricordi. Questi segni non vogliono rappresentare una certa mimesi naturale, bensì si presentano come un alfabeto della memoria, dove ogni spettatore può trovare diversi e sempre nuovi spunti di riflessione. In questo caso Gori sceglie di operare attraverso un intervento site specific nella Stanza del Memoriale e di utilizzare una particolare tecnica: non solo carbone ma anche incenso, per una installazione plurisensoriale, che oltre a coinvolgere la vista (e soprattutto la mente), attiva la percezione olfattiva.

Inaugurazione

sabato 24 gennaio, ore 21

A cura di

Niccolò Bonechi

Orari durante ART CITY Bologna

venerdì 23 gennaio 12 -16
sabato 24 gennaio 18 - 24
domenica 25 gennaio 10 - 18

Orari ordinari

Da domenica a giovedì 10.00 – 18.00
Venerdì 10.00 – 16.00
Sabato e festività ebraiche chiuso

Jimmy’s Hall di Ken Loach

Gio, 12/11/2014 - 12:46

Anteprima in Sala Bio

Nel 1921, Jimmy Gralton costruisce una sala da ballo a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della Guerra civile. La Pearse-Connolly Hall è un locale dove i giovani possono andare per imparare, discutere, sognare… ma soprattutto per ballare e divertirsi. La sua fama di ritrovo di socialisti e liberi pensatori arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che alla fi ne costringono Jimmy a fuggire in America e la sala da ballo a chiudere. Dieci anni dopo, nel pieno della Grande Depressione, Jimmy torna nella Contea di Leitrim deciso a condurre una vita tranquilla. Ma il leader e l’attivista che sono in lui prendono il sopravvento. Così, decide di riaprire la sala, costi quello che costi…

Il film è stato presentato in anteprima mondiale in concorso al Festival di Cannes 2014 e sarà proiettato a Sala Bio in lingua originale e sottotitolato. Sarà poi distribuito nelle sale italiane a partire dal 18 dicembre da BIM distribuzione.

Laurence Anyways

Gio, 12/11/2014 - 12:41

(Canada-Francia/2012) di Xavier Dolan (168')

Un melodramma fluviale e un banco di prova della maturità. Laurence è uno scrittore e professore trentenne, con una compagna che ama e un segreto non più sostenibile: è da sempre una donna chiusa in un corpo di uomo. La decisione sarà quella di modificare il proprio corpo, mantenendo fermo l'orientamento sessuale - e l'amore per la stessa persona. Una struttura delicata e complicata accompagna questa coppia lungo dieci anni di vita e di memoria, lasciando a ogni dinamica psicologica, a ogni frizione con il mondo esterno, a ogni disfacimento e ricucitura emotiva il tempo di sedimentare o di esplodere. Recitato con passione (da Melvil Poupaud e Suzanne Clément), girato con stile, sospeso nel tempo. (pcris)

In collaborazione con Gender Bender

Paz!

Gio, 12/11/2014 - 12:40

(Italia/2001) di Renato De Maria (102'). Introduce Iaia Forte

L'abulico e sonnacchioso Pentothal, il nomade Enrico Fiabeschi e il crudele Zanna, "straccioni con la fierezza dei perdenti", escono dalle tavole del loro geniale creatore per materializzarsi in una pellicola che segue ventiquattro ore della loro vita in un appartamento della Bologna movimentista e creativa del '77. Da un soggetto di Ivan Cotroneo e Francesco Piccolo e sulle note d'antan e du pays degli Skiantos, di Giovanni Lindo Ferretti, degli Area e di Lucio Dalla. (ac)

Incontro con Iaia Forte

Gio, 12/11/2014 - 12:40

Vincitrice di un Premio della critica teatrale, di due Nastri d'argento e di un Premio Sacher, toccata dall'Oscar come interprete della Grande bellezza, Iaia Forte si è sempre equamente divisa tra cinema e teatro. Dopo aver recitato in Ha da passà 'a nuttata con Leo de Berardinis è stata attrice di riferimento di Toni Servillo, Pappi Corsicato, Carlo Cecchi e Mario Martone, ha lavorato con Luca Ronconi, Emma Dante e tanti altri. Attrice di prorompente fisicità, in cui la seduzione femminile si caratterizza per un'energia che inclina al virile, raggiunge effetti di sorprendente immediatezza a partire da un mestiere solidissimo, di matrice napoletana.

Interviene Laura Mariani

In collaborazione con CIMES Progetti di cultura attiva - Dipartimento delle Arti visive, performative, mediali - Università di Bologna

Santa sangre

Gio, 12/11/2014 - 12:40

(Messico-Italia/1989) di Alejandro Jodorowsky (123')

Al termine di un periodo di frustrazioni cinematografiche, Jodorowsky torna alla regia con un film che anticipa la moda dei serial killer e fa dello splatter una sinistra allegoria del dolore che domina il circo contemporaneo. L'anima latina prende il sopravvento nel gusto melodrammatico per l'eccesso e lo splendore iperrealista della danza macabra somiglia alle esplosioni cromatiche della pittura informale degli artisti americani anni Quaranta e Cinquanta. (Giacomo Manzoli)

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