Middle East and Modernity. A cura di Marco Scotini
Arte Fiera Collezionismi presenta all’interno del proprio programma espositivo 2015 la più ampia rassegna mai realizzata in Italia dedicata alla scena artistica mediorientale: Too Early, Too Late. Middle East and Modernity è il progetto espositivo curato da Marco Scotini, teso a indagare il rapporto della modernità occidentale con la cultura e la storia del Medio Oriente.
Caratteristica della mostra – come di quella dell’anno passato dedicata all’Est europeo – è l’essere composta da opere provenienti tutte da collezioni private italiane.
Dal 22 gennaio al 12 aprile 2015, la rassegna sarà allestita presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna nello spazio delle mostre temporanee e anche in alcune sale espositive del museo, per ricordare al pubblico di oggi che fra la città di Bologna e il Medio Oriente esiste un legame ormai secolare.
Nelle sale della Pinacoteca dedicate al nostro Trecento, le opere d’arte che vi sono collocate si troveranno messe a confronto con importanti opere contemporanee di artisti del calibro di Mona Hatoum, Wael Shawky e Emily Jacir. Non è questo l’unico rimando storico presente: in un certo senso la mostra ricostruisce l’incontro dell’Occidente col mondo islamico partendo dal 1789, quando Napoleone Bonaparte sbarca in Egitto. Così, documenti di quell’epoca e materiali d’archivio si alterneranno a opere d’arte, fotografie e film, marcando i passaggi fondamentali di questa progressiva presa di conoscenza del Medio Oriente.
Pensata in relazione col Focus East presentato ad Arte Fiera 2015, che allarga lo guardo dall’Est Europeo all’area mediterranea alla ricerca di sistemi emergenti dell’arte contemporanea, la mostra presenta l’opera di sessanta artisti operanti in quelle aree, dalla Turchia, porta dell’oriente, al Libano, fino ai Paesi Arabi. Il loro lavoro è una costante interrogazione su questioni cruciali quali l’identità culturale, le loro tradizioni, il confronto e anche il conflitto con le nostre.
Per scelta del curatore, la mostra stessa si articola sul confronto, posto che alcuni artisti partecipanti sono europei da sempre interessati al complesso rapporto fra cultura occidentale ed orientale. Va nel senso del confronto anche la scelta del titolo, tratto dal film del 1981 di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet Trop tôt/Trop tard. Vero e proprio capolavoro della storia del cinema, il film si concentra sui rivolgimenti della Francia del 1789 e dell’Egitto del 1952, ed esprime con una metafora temporale la difficoltà nel comprendere davvero le motivazioni di ciò che è “altro” da noi.
Inaugurazione su invitogiovedì 22 gennaio h 20.00
Un evento diBolognaFiere
Organizzato daArte Fiera
in collaborazione conPinacoteca Nazionale di Bologna
Orari di apertura durante ART CITY Bolognavenerdì 23 gennaio h 9.00 – 19.00
sabato 24 gennaio h 9.00 – 24.00
domenica 25 gennaio h 9.00 – 19.00
martedì - mercoledì h 9.00 - 13.30
da giovedì a domenica e festivi h 14.00 – 19.00
lunedì chiuso
lunedì 26 gennaio apertura speciale h 9.00 – 19.00
gratuito per i possessori di biglietto ARTE FIERA (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna)
biglietto cumulativo mostra temporanea e museo
intero € 10,00 – ridotto € 5,00
Fotografie industriali, 1912 - 1937
A cura diUrs Stahel
Promosso daFondazione Mast
In collaborazione con Orari durante ART CITY Bolognavenerdì 23 gennaio h 10 - 18
sabato 24 gennaio h 10 - 23
domenica 25 gennaio h 10 - 20
21 gennaio: dalle 16 alle 19
22 gennaio: dalle 10 alle 19
Fino al 3 maggio: martedì – domenica 10 - 19
Anna Ottani Cavina illustra l’iconografia del dolore che da sempre ha affascinato gli artisti
Il tema della Pietà, dopo l’appuntamento dello scorso 28 ottobre con Sandro Lombardi, si conclude col secondo incontro a cura di Federico Condello dal titolo “La Pietà. Deposizioni. Compianti, Pietà” in programma giovedì 18 dicembre alle ore 21. Protagonista sarà la storica dell’arte Anna Ottani Cavina che accompagnerà il pubblico a conoscere l’iconografia del dolore illustrando e commentando le immagini che più profondamente hanno segnato la cultura visiva occidentale, dal Medioevo all’età moderna.
Gli spettacoli e le conferenze sono gratuiti ed aperti a tutti fino ad esaurimento dei posti. Si raccomanda la massima puntualità, non sarà possibile entrare a spettacolo iniziato.
l’Emilia-Romagna e il Sistema Paese. Tavola rotonda alla presenza del Ministro Franceschini
Artelibro Festival del Libro e della Storia dell’Arte, su incarico del Comune di Bologna | Economia e promozione della città organizza la tavola rotonda "Cultura e Turismo: l’Emilia-Romagna e il Sistema Paese", alla presenza del Ministro Dario Franceschini, promossa dai Comuni di Bologna e Ferrara.
Alla luce delle linee guida emerse dal decreto Cultura e Turismo recentemente approvato, il Ministro Franceschini e le città dell'Emilia-Romagna interverranno sulla necessità di moltiplicare l'offerta turistica, potenziare la digitalizzazione del settore, aumentare la qualificazione dell'ospitalità anche attraverso nuove professionalità e scuole di formazione in ambito turistico, promuovere l'Italia come sistema Paese.
Programma:
10.00 - 13.30
Tavola rotonda Cultura e Turismo: l’Emilia-Romagna e il Sistema Paese
Sala dello Stabat Mater - Biblioteca dell’Archiginnasio
Presiede Matteo Lepore, Assessore Economia e promozione della Città - Comune di Bologna
Video di presentazione della candidatura dei portici di Bologna a Patrimonio Mondiale UNESCO Interventi di:
Matteo Lepore, Assessore Economia e promozione della Città - Comune di Bologna
Massimo Maisto, Vicesindaco Comune di Ferrara con delega al Turismo
Cristiano Casa, Assessore Turismo Comune di Parma
Conclusioni di Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
15.00 - 18.00
Workshop Le città e il turismo digitale
Auditorium Enzo Biagi - Biblioteca Salaborsa
Coordina Stefano Ceci, Presidente GH Network I portici 3D di Bologna: dalla conoscenza alla fruizione (Marco Gaiani, Dipartimento Architettura, Università di Bologna)
15.00 - 18.00
Workshop La Città Metropolitana e l'Appennino Bolognese. La promozione del territorio condivisa
Sala Atelier Urban Center - Biblioteca Salaborsa
live per fagotto e microfoni miniaturizzati
Xing e Sant'Andrea degli amplificatori presentano a Raum il live per fagotto emicrofoni miniaturizzati della musicista francese Dafne Vicente-Sandoval.
Dafne Vicente Sandoval è una fagottista attiva nel campo dell'improvvisazione, della musica contemporanea edell'installazione sonora. Il suo approccio allo strumento verte sulla fragilità del suono e sulla sua relazione a unospazio dato. Nel contesto performativo esplora la paradossale compresenza di forza e vulnerabilità, testando ilimiti di controllo e instabilità. L'utilizzo decostruttivo dello strumento è un altro aspetto centrale della sua pratica. L'amplificazione di frammenti attraverso microfoni miniaturizzati distribuiti all'interno dello strumento convive conmodalità esecutive più convenzionali, generando discontinuità tra esterno e interno, tutto e parti, legno elettricità.
(USA/2014) di Theodore Melfi (149')
La singolare amicizia fra Oliver, un ragazzino appena trasferitosi a Brooklin con la madre, e Vincent, uno scorbutico pensionato della porta accanto con la passione per l'alcol e le scommesse. In compagnia di Daka, (Naomi Watts), una spogliarellista incinta, Vincent porta con sé Oliver nei luoghi che frequenta quotidianamente: l'ippodromo, lo strip club e il bar di fiducia, aiutandolo a crescere, mentre Oliver riuscirà a vedere in lui quello che nessun altro è in grado di percepire: un uomo incompreso e dal cuore d'oro. Una storia - quella del rapporto tra un bambino e di un adulto misantropo e inacidito che si 'impartiscono' reciproche lezioni di vita - piuttosto convenzionale e più volte frequentata dal cinema. Ma che gli splendidi dialoghi Theodore Melfi (nel doppio ruolo di sceneggiatore e regista, qui alla sua opera prima) e soprattutto la faccia dolente e impunita di Bill Murray - un attore dal carisma così nitido che i film con Bill Murray sono diventati quasi un genere a parte - rendono davvero irresistibile.
Proiezioni al Cinema Lumière - Sala Scorsese
(Gone Girl, USA/2014) di David Fincher (149')
In quest'epoca è molto difficile essere una persona, una persona reale e autentica anziché un fascio di tratti caratteriali selezionati da un generatore infinito di personaggi. E se tutti stiamo interpretando un ruolo, allora l'anima gemella non può esistere..
(Gillian Flynn, L'amore bugiardo)
Tratto dall'avvincente bestseller omonimo, L'amore bugiardo è un viaggio convulso attraverso la moderna cultura dei media e lungo le profonde, oscure linee di frattura di un matrimonio americano, con tutte le sue false promesse, gli inganni inevitabili e l'umorismo cupo. Al centro della storia troviamo l'ex scrittore newyorkese Nick Dunne e la moglie ed ex ragazza dei suoi desideri Amy, che cercano di sbarcare il lunario nel Midwest americano in piena recessione. La loro storia traccia la sinuosa silhouette della vita di una coppia contemporanea felicemente sposata. Ma il giorno del quinto anniversario di matrimonio, Amy scompare e quella silhouette si sgretola in un labirinto di crepe. Nick, avvolto in una nebbia di comportamenti ambigui, diventa il principale indiziato, mentre la ricerca di Amy segue il suo corso in una crescente frenesia mediatica, davanti agli occhi di un mondo assetato di rivelazioni. Dal regista di Seven, Fight Club, Zodiac e The Social Network, "una commedia esistenzialista e bicefala che alterna i punti di vista e rivela il grado zero di una coppia e di un matrimonio dominato dalla paura, il sospetto, il tradimento, il rimorso, la rivalsa" (Marzia Gandolfi).
Proiezioni in Sala Auditorium
visita guidata
Una visita al luogo che l'artista francesce Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria
laboratorio per bambini da 5 a 10 anni
Un laboratorio a cura del Dipartimento educativo MAMbo dedicato all’arrivo della Befana: plastiche colorate, calde stoffe e intrecci di fili saranno i materiali per costruire una personale calza d’artista.
visita guidata
Museo Morandi, la Collezione. Nuovo allestimento Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi
Visita guidata per conoscere alcune delle più celebri opere di Giorgio Morandi. Il nuovo allestimento del museo, Morandi e l'Antico, dal 7 novembre 2014 al 3 maggio 2015, si focalizza sul rapporto di Morandi con l'arte antica, scegliendo di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del passato, da lui amati e studiati: Vitale da Bologna, Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, e Rembrandt van Rijn.
Morandi e l'antico: Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi | Visita guidata
Per conoscere alcune delle più celebri opere di Giorgio Morandi.
Il nuovo allestimento del museo, Morandi e l'Antico, dal 7 novembre 2014 al 3 maggio 2015, si focalizza sul rapporto di Morandi con l'arte antica, scegliendo di introdurre nel percorso espositivo alcuni capolavori di autori del passato, da lui amati e studiati: Vitale da Bologna, Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, e Rembrandt van Rijn.
viaggio attraverso le opere di Lawrence Carroll | Laboratorio per bambini da 8 a 12 anni
Può un artista dipingere solo con il bianco? Un viaggio attraverso le opere di Lawrence Carroll dove “perdersi” e scoprire che il silenzio è pieno di voci, che la poesia si annida nel quotidiano, che l’umano si nasconde nelle pieghe di una tela bianca. Ispirati dalla poetica dell’artista i ragazzi potranno ripercorrerne i processi creativi: dal suo sguardo sulle “povere cose”, ai gesti divenuti rituali, fino alla magia del lavoro finale.
Prenotazione richiesta
Mostra di Francesco Di Tillo, a cura di Carmen Lorenzetti | Musee de l'Ohm, inaugurazione 20 dicembre ore 17
Francesco Di Tillo ritorna temporaneamente a Bologna da San Paolo dove vive da qualche anno e dove dirige, insieme a due compagni di strada brasiliani, la galleria d’arte Aurora. È un artista che ama viaggiare e fare esperienze diverse, ha studiato e lavorato prima a Berlino e poi a New York. Lo potremmo definire una figura alla ricerca continua di stimoli, che ama confrontarsi in prima persona con le sfide che il continuo sradicamento comporta. Tuttavia continua a seguire le notizie che provengono dall’Italia, seguendo un pensiero su cui sta lavorando da qualche tempo. Il concetto di suicidio e in particolare delle persone che si sono tolte la vita a causa di problemi di lavoro. Opera seguendo una messa in scena (una cassetta-reliquario contenente articoli di giornali ambientata con mazzi di fiori) coniugata con il reportage (un video-collage di notiziari con la colonna sonora composta dalla nota canzone evocante il suicidio “Bloody Sunday” e reinterpreta a cappella per la mostra) per aprire una fessura in profondità creata dal ricordo attivato attraverso una collezione di immagini disperse nel tempo e disgregate dalla rapida obsolescenza della nostra contemporaneità.
Animazione. Dai 3 anni in su
Le père Frimas
(Francia/2013) di Iouri Tcherenkov (46')
Un piccolo gioiello dell'animazione francese, inedito in Italia. Sulle cime delle Alpi vive Babbo Gelo, un meraviglioso personaggio dai poteri magici. Ogni inverno controlla che la neve ricopra tutta la foresta. Ma quest'anno, niente va come dovrebbe... Da una leggenda russa, un film delicato e originale realizzato animando ritagli di carta.
Versione originale con traduzione in oversound
Animazione. Dai 3 anni in su
Il Natale di Komaneko
(Komaneko no Christmas, Giappone/2009) di Tsuneo Goda (20')
Anche senza la compagnia dei genitori la piccola Koma trova il modo di trascorrere un magico Natale.
(L'enfant sauvage, Francia/1970) di François Truffaut (83'). Drammatico. Dai 12 anni in su
Dedicato a Jean-Pierre Léaud. La storia vera e settecentesca di Victor de l'Aveyron, ragazzo trovato nei boschi dal dottor Itard (lo stesso Truffaut), diventa con archetipica limpidezza storia d'un rapporto medico-paziente, maestro-allievo, padre-figlio. Anche un sobrio, cupo, commovente film sul linguaggio e la scrittura, il loro scacco e la loro forza magica. (pcris)
(GB, Irlanda-Francia/2014) di Ken Loach (106')
L'ultimo film di Ken Loach è un bio-pic dedicato a Jimmy Gralton, giovane e carismatico leader socialista nell'Irlanda degli anni Venti e Trenta; con ironia loachiana, la prassi rivoluzionaria messa in atto da Gralton è l'apertura di un locale di svago - dove si balla, si canta, si tira di boxe, insomma il popolo sta insieme, ed è questo che da sempre fa tremare troni e pulpiti. "Un eroe romantico come se ne vedono ormai di rado, il romanticismo degli eroi 'contro' cari a Ken Loach. Un piccolo mondo perduto e struggente, l'Irlanda rurale degli anni Trenta, che tornava a sperare malgrado le ferite della guerra civile e la depressione. Ma soprattutto un film 'che rimette in discussione il luogo comune secondo cui la sinistra è moribonda, deprimente, ostile all'umorismo, al piacere e al divertimento', per dirla con il suo regista (Fabio Ferzetti). Un ritorno ai luoghi, ai temi e alle disillusioni politiche di Il vento che accarezza l'erba, ma con un filo d'indulgenza in più e forse persino un tocco d'affettuoso debito verso Un uomo tranquillo.
(Italia/2014) di Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti e Stefano Massari (63')
Il racconto della ricerca artistica ed esistenziale di Stefania Bandinu, artigiana-artista sarda che vive tra Bologna e l'isola natia, è anche il viaggio in una terra straordinaria di cultura e creatività. A trent'anni, Stefania attraversa la Sardegna e raccoglie tessuti che farà rinascere nei suoi gioielli. Ascolta storie di passione, fatica, arte e magia, ritorna alle radici per guardare al futuro. Accompagnano il suo viaggio le musiche di tre autori sardi, anch'essi divisi tra l'isola e altre terre: Paolo Angeli, Paolo Fresu e Sonia Peana.
Introducono gli autori con Marcello Fois e Sonia Peana
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Precede la presentazione del nuovo cofanetto delle Edizioni Cineteca di Bologna, Charlie Chaplin. Le comiche Essanay Introduce Cecilia Cenciarelli
CARMEN (USA/1915) di Cecil B. DeMille (57')
CHARLIE CHAPLIN'S BURLESQUE ON CARMEN (USA/1916) di Charles Chaplin (31')
Nel 1915 Cecil B. DeMille porta sullo schermo l'opera di Bizet e chiama a interpretarla la celeberrima soprano Geraldine Farrar, alla sua prima apparizione sul grande schermo. Il successo fu straordinario: "farà a gara con Nascita di una nazione quale film epocale", scrisse un commentatore dell'epoca. Rimasto colpito dal film, Chaplin decise di farne una parodia. Burlesque on Carmen è una delle quattordici comiche realizzate per la Essanay Film Manufacturing Company tra 1915 e 1916, un piccolo gioiello in cui spicca l'impeccabile coreografia del duello che di volta in volta prende le sembianze di una partita di biliardo, un incontro di lotta greco-romana, un sublime balletto.
Precede la presentazione del nuovo cofanetto delle Edizioni Cineteca di Bologna, Charlie Chaplin. Le comiche Essanay, che chiude la trilogia - dopo Le comiche Keystone e Le comiche Mutual - dedicata agli esordi cinematografici di Chaplin e del suo immortale personaggio Charlot.
Introduce Cecilia Cenciarelli
presenta il libro "Avrò cura di te" scritto con Chiara Gamberale
presentano il loro libro "Avrò cura di te"