live
Biagio Marino chitarra
Irene Giuliani voce e piano
Giannicola Spezzigu contrabbasso
Ciro Sacrestano batteria.
live
Rossella Cosentino Voce
Marco Berti Basso
live
Alessandro Meroli Sax & Flauto
Emiliano Pintori Organo Hammond
Giancarlo Bianchetti Batteria
live
Med'uza
Gaetano Alfonsi Batteria
Nico Menci Tastiere
Michele Manzo Basso
DJ Droggs Live Electronics
Space Is The Place | live
Pasquale Mirra Vibrafono
Danilo Mineo Percussioni
Reda Zine Voce e Guembrì
(bachi Da Pietra) suona Paolo Conte + Pristine Moods live
live
Morfin live
+ Nobody Will Care + Summer Of Hoaxes + One Last Yard live
+ Tubax + Miotic live
+ Alan Moods + Brightside live
Palco Numero 5
Un percorso di inediti introspettivi ed esistenziali che amano cambiare tempo, dinamiche e atmosfere per concretizzarsi in brani aperti e mutevoli, che spesso fuggono dai generi di riferimento e dalle atmosfere di partenza. Questo è l'habitat di “Carta Straccia”, perché le emozioni e i sentimenti vengono colti nel loro sentirsi e viversi, in un'esperienza mutevole che non si pone mai uguale a se stessa o realmente definita, conclusa. “Carta Straccia” perché anche i supporti, soprattutto i supporti, vogliono il loro spazio.. ecco perché questa attenzione alla carta su cui scriviamo idee, pensieri, sentimenti, storie di vita, per una metafora dell'uomo che vive distrattamente tutto questo, se lo scrive addosso e troppo spesso lo butta via.
live
C'mon Tigre dal vivo per la prima volta in Italia.
(USA/1946) di Alfred Hitchcock (101')
Un capolavoro di suspense e di sadismo che ancora lascia storditi. Una prova d'attrice chiamata ad ogni sfumatura della finzione, più esperta proprio là dove deve incrinarsi per languore di desiderio, o degrado della disfatta fisica. "Una summa dei ruoli interpretati da Ingrid negli anni precedenti, l'apoteosi della sua carriera hollywoodiana e il migliore dei tre film girati sotto la direzione di Hitchcock. La costumista Edith Head si occupa personalmente del suo guardaroba, ricco quanto l'avvicendarsi di sentimenti che gravano sulle fragili spalle del personaggio di Alicia" (Altiero Scicchitano).
(The Muppet Christmas Carol, USA/1992) di Brian Henson (85'). Commedia. Da 6 anni in su
Gerda e Kai sono grandi amici. Durante una tempesta di neve, Kai viene colpito da una scheggia di ghiaccio che porta in se una maledizione: il maleficio, opera della leggendaria Regina delle nevi, gela il suo cuore, rendendolo cattivo. Gerda vaghera in luoghi impervi e inospitali per liberare Kai dalla sua prigione di ghiaccio, il castello della Regina, e convincerla ad annullare il suo incantesimo. Miyazaki ha dichiarato di aver intrapreso la carriera nel cinema d'animazione dopo aver visto questo film. Tratto dall'omonima fiaba di Hans Christian Andersen (come la produzione Disney Frozen), vinse il Leone d'Oro per il miglior film di animazione alla Mostra del Cinema di Venezia 1957.
(Murder on the Orient Express, GB/1974) di Sidney Lumet (128')
Una Ingrid sessantenne sembra divertirsi parecchio in questo piccolo ruolo di governante timida, spaurita, un poco traballante lungo i corridoi e i restaurants di un treno di lusso, infagottata nelle sue giacche di taglio ordinario e in un improbabile accento tedesco, bozzolo di finzione che racchiude, come per ogni altro personaggio della vicenda, ben altra verità. Per lei sarà il quarto Oscar (da non protagonista) e a conti fatti forse il migliore dei suoi ultimi film: Sidney Lumet sembra essersi a sua volta divertito, come si diverte sempre lo spettatore, a convocare una ben assortita parata di star per il più elegante e ironico adattamento di un'Agatha Christie che rifulge di un cinico brivido morale. (pcris)
(USA/1942) di Michael Curtiz (102')
Per tutti quelli che ancora si commuovono fino alle lacrime quando nel bar di Rick ci si alza in piedi, e sul ghigno torvo dell'oppressore tedesco ci si mette a cantare La Marsigliese. Per tutti quelli che affrontano impavidi battute come "è il rombo del cannone, o il mio cuore che batte?", e credono davvero che "avremo sempre Parigi". Per tutti costoro Ingrid sarà sempre e soprattutto Ilsa Lund, vestita di bianco nella penombra d'un locale di Casablanca che "è già America, è già rifugio e libertà" (Francesca Brignoli), trepidante d'un amore assoluto cui tuttavia rinuncia - o diciamo meglio, sarà costretta a rinunciare, dalla virile ragion resistenziale e dall'entrata in guerra degli Stati Uniti. Perché ora il mondo is looking at you, kid. Perché non sei mai stata così bella. (pcris)
In collaborazione con Teatro Arena del Sole e ERT - Emilia-Romagna Teatro Fondazione
Sissi presenta il suo progetto espositivo pensato appositamente per la terza edizione di ART CITY Bologna
La mostra-organismo, che offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica, rappresenta un’originale incursione nelle stratificazioni sedimentate nel patrimonio storico-artistico cittadino, declinando un personale concetto di “anatomia parallela” in quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico Archeologico e Biblioteca dell’Archiginnasio.
L'incontro è promosso da Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna.
La mostra Manifesto Anatomico, a cura di Gianfranco Maraniello e Sabrina Samorì, è promossa da Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Bologna e Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna.
Promosso da Istituzione Bologna Musei
In collaborazione conAccademia di Belle Arti di Bologna
installazione
Con il progetto Manifesto Anatomico appositamente ideato per la terza edizione di ART CITY Bologna, Sissi offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica attraverso un'articolazione che coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico Archeologico e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
L'ampia estensione del percorso, che esplora in particolare il tema della costruzione metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera e propria mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue varie parti costitutive, delineando una visione enciclopedica dell'immaginario dell'artista. Immaginando il centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e tuttora risiede e lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in quattro traiettorie distinte ma intrecciate tra loro, in cui gli allestimenti di lavori nuovi e opere precedenti riproposte in un display inedito sono appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con la densità storica dei rispettivi contesti espositivi ed innescare stimolanti contrappunti con le collezioni permanenti in una nuova prospettiva di senso.
L'allestimento all'interno della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, dal titolo Confronti, è dedicato al tema della ricerca del pensiero anatomico dell'artista. Nell'Ambulacro dei Legisti situato al piano nobile dell'edificio si susseguono dieci vetrine in cui sono allestiti altrettanti tavoli di lavoro. I materiali esposti, tra cui tavole disegnate, diari con note di lavoro, idee, appunti, studi, piccole reliquie e oggetti acribicamente classificati, diventano tracce che nella loro stratificazione cronologica ed eterogeneità tipologica tratteggiano un archivio-autoritratto dell'identità eclettica dell'artista. In un'atmosfera laboratoriale che richiama l'atelier di Sissi, l'installazione avvicina lo sguardo del pubblico alla sfera delle fonti di ispirazione per alcuni temi specifici su cui insiste l'immaginario dell'artista: l'abito, l'archeologia, il corpo, l'anatomia, lo studio enciclopedico. Una suggestiva corrispondenza iconografica viene infatti suggerita attraverso l'accostamento con una serie di volumi antichi riccamente illustrati (come la Monstrorum historia di Ulisse Aldrovandi stampata a Bologna nel 1642, e l'Opera omnia di Marcello Malpighi stampata a Londra nel 1686 sotto l'egida della Royal Society) appartenenti al prezioso patrimonio documentario della biblioteca, la cui selezione è nata da un fecondo confronto tra Sissi e Anna Manfron, responsabile della Biblioteca dell'Archiginnasio.
La pratica della performance, prediletta come gesto artistico fin dagli esordi della carriera di Sissi, trova un palcoscenico ideale nella seicentesca sala del Teatro Anatomico dove domenica 25 gennaio alle ore 17.30 si svolgerà una lezione pubblica di anatomia. Posizionata al centro dell'anfiteatro come nella veste di una scienziata che illustra il suo manifesto dopo averne sperimentato gli enunciati teorici, l'artista procederà ad un'azione di dissezione del libro-corpo Anatomia Parallela sfogliandone le tavole riprodotte in grandi dimensioni attraverso uno slide-show manuale accompagnato da una narrazione orale.
L'ingresso è libero, fino a esaurimento posti.
mercoledì 21 gennaio h 16.30 - 20.00
Performance Anatomia Parallela in Tour domenica 25 gennaio h 17.30
Gianfranco Maraniello e Sabrina Samorì
Promossa da Istituzione Bologna Musei
Istituzione Biblioteche di Bologna, Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna
Orari durante ART CITY Bolognavenerdì 23 gennaio h 9.00 - 20.00
sabato 24 gennaio h 9.00 - 24.00
domenica 25 gennaio h 12.00 - 20.00
lunedì - sabato h 9.00 - 19.00
domenica e festivi h 10.00 - 14.00
installazione
Con il progetto Manifesto Anatomico appositamente ideato per la terza edizione di ART CITY Bologna, Sissi offre per la prima volta al pubblico un percorso organico di lettura sui nuclei principali della sua ricerca artistica attraverso un'articolazione che coinvolge quattro diverse sedi espositive: Museo di Palazzo Poggi, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico Archeologico e Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio.
L'ampia estensione del percorso, che esplora in particolare il tema della costruzione metaforica di un corpo metamorfico, rende il progetto una vera e propria mostra-organismo complessa e proteiforme che si anima nelle sue varie parti costitutive, delineando una visione enciclopedica dell'immaginario dell'artista. Immaginando il centro storico di Bologna, città in cui l'artista è nata e tuttora risiede e lavora, come ambiente di potenzialità espansiva per il suo processo creativo, Sissi costruisce un universo narrativo ramificato in quattro traiettorie distinte ma intrecciate tra loro, in cui gli allestimenti di lavori nuovi e opere precedenti riproposte in un display inedito sono appositamente pensati per entrare in risonanza dialogica con la densità storica dei rispettivi contesti espositivi ed innescare stimolanti contrappunti con le collezioni permanenti in una nuova prospettiva di senso.
Il Museo di Palazzo Poggi, unica sede in cui il periodo di apertura della mostra è limitato fino al 22 febbraio 2015, ospita un intervento incentrato sul tema di Anatomia Parallela, un progetto performativo ed editoriale nato alla fine degli anni Novanta e ancora oggi al centro di un processo di germinazione creativa, che propone una rilettura dell'organismo e delle sue funzioni, in relazione alle emozioni che lo attraversano modificandolo internamente.
Nella Sala di Susanna è esposta la terza edizione del libro d'artista editato a mano Anatomia Parallela I, recentemente acquisito nelle collezioni del MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna grazie ad una donazione privata. Le pagine, ricche di illustrazioni che imitano nelle sembianze un trattato anatomico del XVII secolo, descrivono come in un corpus enciclopedico fantastico il corpo performativo visto nell'interno dei suoi organi cavi. Nello stesso spazio si dispone Anatomia Parallela II, una quadreria costituita da una selezione di 16 tavole anatomiche incorniciate e appese a parete sul tema complementare della superficie corporea, pensate per essere illustrate in occasione di eventi performativi ospitati in importanti teatri anatomici nazionali e internazionali.
Completa l'allestimento il video Animatomie (2013), visibile nella Stanza di Notomia. In un'animazione stop-motion di 3 minuti, una serie di disegni illustra un ciclo di cinque lezioni sulla manipolazione del corpo attraverso gesti simbolici di vestimento e travestimento, in dialogo con le celebri ceroplastiche degli “Spellati” realizzate dal bolognese Ercole Lelli a metà del XVIII secolo.
mercoledì 21 gennaio h 16.30 - 20.00
A cura diGianfranco Maraniello e Sabrina Samorì
Promossa da Istituzione Bologna Musei
Istituzione Biblioteche di Bologna, Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna
Orari durante ART CITY Bolognavenerdì 23 gennaio h 10.00 - 20.00
sabato 24 gennaio h 10.30 - 24.00
domenica 25 gennaio h 10.30 - 20.00
martedì - venerdì h 10.00 - 16.00
sabato, domenica e festivi h 10.30 - 17.30
chiuso lunedì non festivo
intero: € 3,00 - ridotto € 1,00