immagini dall'Archivio Luigi Nono di Venezia. Mostra | Resistenza Illuminata
a cura di Giorgio Mastinu, con la collaborazione di Nuria Scoenberg Nono.
La mostra traccia una biografia del compositore attraverso l’ampia documentazione fotografica conservata all’Archivio Luigi Nono, oggetto negli ultimi anni di un progetto di riordino, catalogazione, digitalizzazione.
L’album idealmente ricostituito ripercorre non solo le vicende musicali italiane e internazionali - l'amicizia con Bruno Maderna e Gian Francesco Malipiero, i corsi a Darmstadt, attraverso le esperienze allo Studio di Fonologia della Rai di Milano, i viaggi e le lezioni in America Latina, l’amicizia e la collaborazione con Claudio Abbado, Gidon Kremer, gli anni all’Experimentalstudio di Friburgo - ma racconta anche le relazioni con scrittori (Giuseppe Ungaretti, Italo Calvino, Edmond Jabés), con personalità della politica (Fidel Castro, Pietro Ingrao, Giorgio Napolitano), con esponenti del teatro (Erwin Piscator, Peter Weiss, Heiner Müller), e dell’arte (Emilio Vedova, Alberto Burri, Renato Guttuso).
Nell'ambito del progetto Resistenza Illuminata. Omaggio a Luigi Nono nel Settantesimo anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione 1945-2015, promosso da Fondazione Teatro Comunale di Bologna.
Inaugurazione 17 aprile ore 17.30.
(GB-Olanda-Francia-Croazia/2012) di Peter Greenaway (112’) | Omaggio a Peter Greenaway
Chi ha avuto modo di vedere i film di Peter Greenaway sa che cosa può aspettarsi: erudizione esibita, una serie di esercizi piuttosto magniloquenti in cui l’immagine (l’inquadratura) si ritrova perturbata, dissezionata, moltiplicata, stratificata, confusa, resa ai limiti della sua percettibilità. Il punto di partenza è la vita di uno dei primi incisori barocchi d’Olanda, Hendrik Goltzius (1558-1617). In cambio della pubblicazione di una sua serie di opere illustrate, Goltzius promette al suo benefattore/editore la messa in scena di una serie di racconti biblici.
Prevendite presso la cassa del cinema Lumière a partire dal 7 gennaio
Versione originale con sottotitoli italiani.
Proiezione ore 18:00 e 20:45
(1968) di Carmelo Bene, con Carmelo Bene e Lydia Mancinelli (125’) | L' Avanguardia degli anni 60 in Italia
Ciclo di proiezioni in collaborazione con la Cineteca
mercoledì 21 gennaio
Inquietudine (1960) di Mario Carbone, con Franco Angeli (12’)
Il canto d’amore di Alfredo Prufrock (1967) di Nico D’Alessandria, voce off di Carmelo Bene (19’)
mercoledì 28 gennaio
6 cortometraggi di Mario Schifano girati fra il 1964 e il 1967 (68’)
mercoledì 4 febbraio
Vieni dolce morte (dell’ego) (1967) di Paolo Brunatto (55’)
mercoledì 11 febbraio
Selezione dei film di Ugo Nespolo alla presenza dell’autore
mercoledì 18 febbraio
La verifica incerta (1964) di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi, con le maggiori star hollywoodiane e la regina Elisabetta (48’)
mercoledì 25 febbraio
Bis (1967) di Paolo Brunatto, con Carmelo Bene (20’)
Hermitage 805 (1967) di Carmelo Bene, con Carmelo Bene (24’)
concerto
D'n'B e Hard Techno con Dope D.o.d - Hallucinator - Prolix - Billx - Floxytek
Per iniziare il 2015 nel modo più carico ecco la quarta edizione di URBAN LEGEND!
La D'n'B più oscura incontra l' Hard Tekno per una notte di delirio!
Prima però il live degli Olandesi DOPE D.O.D., il gruppo Hip Hop che sta sconvolgendo tutto il mondo con il suo sound potentissimo, in tour con il loro ultimo album 'Master Xploder'.
Poi il grande ritorno di PROLIX, uno dei dj più apprezzati dello scorso IDM, mentre in sala 2 ci saranno FLOXYTEK & BILLX dalla Francia per una sala Hardtekno da paura.
Ci sarà inoltre l'anteprima mondiale del nuovo album di HALLUCINATOR, che ha scelto il Link per presentare il loro ultimo lavoro!
Uno spettacolo dal ritmo travolgente che racchiude attimi, racconti, atmosfere della storia e della vita del tango: una nuova concezione dell’arte popolare argentina a metà strada tra la danza e il teatro danza. Una pièce teatrale che al ballo del tango aggiunge anche momenti di ilarità e racconti. Veri e propri quadri narrativi dipingono un affresco del tango che guarda alle sue origini immerse nella polvere delle strade di Buenos Aires fino ad arrivare ai lustrini del palcoscenico. La compagnia è diretta da Neri Piliu e Yanina Quinones, due giovani artisti argentini che vantano moltissime esperienze nel panorama del tango internazionale e che li vede continuamente protagonisti di festival, tournée e seminari di Tango in giro per il mondo. Essi rappresentano lo spirito stesso dello spettacolo di cui sono i primi ballerini e di cui hanno curato tutte le coreografie. Ad impreziosire lo spettacolo l’affermata Tango Spleen Orchesta con l’esecuzione dal vivo di brani del proprio repertorio e dei grandi classici del Tango. Uno spettacolo che seduce, travolge, emoziona.
Incontro con Anna Maria Matteucci
Professore di storia dell’arte medievale e moderna e docente di storia dell’architettura alla scuola di specializzazione dell’Università di Bologna, Anna Maria Matteucci ha rivolto i suoi studi ad ambedue i periodi storici. L’obiettivo di mettere in luce importanti personalità, non ancora adeguatamente studiate, ha portato alle monografie dedicate a Carlo Francesco Dotti e a Cosimo Morelli e l’architettura delle Legazioni pontificie. L’interesse per la varietà dei linguaggi è il tema dominante nel volume sull’Architettura del Settecento della collana L’arte in Italia edita da Utet.
Si è soffermata più volte sullo studio dei portici bolognesi cogliendone l’incidenza anche in complessi architettonici stranieri. Il seguire le tracce e le realizzazioni di artisti italiani impegnati in trasferte talvolta molto lontane è sempre stato uno dei principali filoni della sua ricerca. Nel 2002 è uscito il volume da lei diretto suiDecoratori di formazione bolognese tra Settecento e Ottocento da Mauro Tesi ad Antonio Basoli (Electa).Consapevole dell’interdipendenza dei generi artistici affini ne ha colto ed approfondito la complementarietà sottolineando, in diversi saggi, convegni internazionali e cataloghi di mostre, l’incidenza della pittura di “quadratura” sull’architettura costruita. Suoi studi sui teatri e sulle decorazioni delle dimore imperiali a San Pietroburgo sono apparsi nei volumi dedicati al mito dell’antico in Russia nella seconda metà del Settecento pubblicati dall’Archivio del Moderno di Mendrisio.
Un attento lavoro di aggiornamento dei suoi scritti riguardanti il periodo dal Gotico al Rinascimento ha dato recentemente vita al volume Originalità dell’architettura bolognese ed emiliana, mentre è in preparazione un secondo volume dedicato alle età Barocca e Neoclassica.
Per l’ampia produzione e per l’originalità degli argomenti trattati le è stato conferito il Premio Internazionale Quarenghi 2014 la cui Lectio Magistralis, tenuta nell’occasione, sarà un valido riferimento per i temi che si andranno a trattare in questo incontro.
Vincenzo Vandelli è architetto, responsabile culturale FAI - Emilia Romagna, incaricato del restauro di palazzi e castelli storici.
L'evento è organizzato dalla Biblioteca dell'Archiginnasio in collaborazione con il Cenacolo Bolognese di Cultura e Società.
Racconti, diari, cronache(1935-1956). Marco Antonio Bazzocchi e Alberto Bertoni presentano il volume curato da Piero Pieri
Intervengono Alberto Rollo, Roberto Rizzo.
Sarà presente Paola Bassani.
Giorgio Bassani non nasce con le Cinque storie ferraresi che lo vede imporsi nel 1956 come uno scrittore maturo, sicuro dei propri mezzi e dei propri obiettivi. C’è un Bassani ricchissimo che precede il suo esordio e che in questo volume è finalmente testimoniato nella sua completezza. Come dice Piero Pieri, che ha curato l’edizione di questa Cometa: “Quando dovrà ricordare la collaborazione al ‘Corriere padano’, ne parlerà con un riserbo quasi risentito, affermando di non avere più letto i suoi racconti. Gli sembrano lontane, quasi estranee, le prime prove, esploranti stili diversi di narrazione. Solo nel ’56, con le Cinque storie ferraresi, Bassani conquista la sua scrittura e giunge alla piena maturità: nasce Il romanzo di Ferrara. Eppure – e questo è uno dei tratti distintivi dell’avventura di Bassani – Il romanzo è stato preceduto da ventun anni di testi proteiformi, spesso legati alla crescita affettiva e psicologica di chi scrive o alle sue diverse identità storiche, come quella del discriminato razziale e del perseguitato politico. Questo Bassani, tormentato da segreti fiotti di sangue, ricco di tonalità fantastiche o polemiche, a volte riflessivo, altre volte in tumulto, è riunito in questo libro: sono racconti, lettere, diari, cronache politiche, riflessioni sociologiche e abbozzi che prepareranno le opere maggiori”.
un archivista vittima della Shoah. Mostra documentaria e conferenze | Giorno della Memoria 2015
Domenica 25 gennaio, ore 10
Ermanno Loevinson (1863-1943)
In occasione della Giornata della Memoria 2015
Incontro tenuto nell’ambito della I seduta per l’anno 2015 della Deputazione di storia patria per le province di Romagna
Massimo Castoldi | Fondazione Memoria della Deportazione, Saluto e introduzione
Giorgio Marcon | Archivio di Stato di Bologna, In memoria di Ermanno Loevinson, direttore dell’Archivio di Stato di Bologna (1930-1934)
Massimo Giansante | Archivio di Stato di Bologna, L’archivistica di Ermanno Loevinson fra teoria e pratica
Serena Dainotto | Archivio di Stato di Roma, La biblioteca di Ermanno Loevinson nell’Archivio di Stato di Roma
All’incontro seguirà l’inaugurazione della mostra documentaria Ermanno Loevinson: un archivista vittima della Shoah
a cura di Giorgio Marcon e Massimo Giansante
La mostra sarà visitabile su appuntamento lunedì 26 a venerdì 30 gennaio 2015.
Venerdì 30 gennaio, ore 17
Ermanno Loevinson storico del Risorgimento italiano
Conferenza e visita guidata alla mostra documentaria a cura di Giorgio Marcon | Archivio di Stato di Bologna
Progetto realizzato dall'Archivio di Stato di Bologna e dall'Associazione "Il Chiostro dei Celestini. Amici dell'Archivio di Stato di Bologna", in collaborazione con la Deputazione di storia patria per le province di Romagna, con il patrocinio del Comune di Bologna, della Comunità ebraica di Bologna, della Fondazione Memoria della Deportazione e dell'Associazione Amicizia Ebraico-Cristiana di Bologna.
la notte bianca dell'arte contemporanea: performance, happening e apertura straordinaria fino a mezzanotte delle mostre organizzate in città
Una serata straordinaria di eventi performance e happening dedicati all’arte contemporanea e ai suoi artisti unica in Italia e in Europa.
Le gallerie d’arte contemporanea di Bologna mostreranno il meglio delle loro collezioni in un’ apertura straordinaria fino a mezzanotte assieme alle mostre ospitate nelle sedi del circuito ART CITY Bologna.
Un’iniziativa che coinvolge palazzi storici, gallerie d’arte, ma anche hotel e negozi, caffè e osterie, punti del centro città in una maratona notturna subito dopo la chiusura dei cancelli di Arte Fiera.
due visite guidate alla casa dello scrittore
Matteo Rossini - Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, accompagnerà i visitatori di stanza in stanza e, traendo spunto ora da documenti dell'archivio, ora da oggetti e suppellettili della casa-museo, illustrerà i rapporti di Giosuè con i suoi familiari. Il grande amore per la madre Ildegonda cui fa da contrappunto il difficile e tormentato legame con il padre Michele, la tenerezza incondizionata per i figli: Dante, Bice, Laura e Tittì, per i nipoti numerosi...
Le visite partono alle ore 10.30 e 11.30 e sono gratuite.
Animazione. Dai 6 anni in su
I FANTASTICI LIBRI VOLANTI DI MORRIS LESSMORE
(The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore, USA/2012) di William Joyce e Brandon Oldenburg (15')
MR HUBLOT
(Lussemburgo/2013) di Laurent Witz e Alexandre Espigares (11')
LA MAISON EN PETIT CUBES
(Tsumiki no ie, Giappone/2008) di Kunio Kato (12')
LUMINARIS
(Argentina/2011) di Juan Pablo Zaramella (6')
PAPERMAN
(USA/2012) di John Kahrs (7')
Un tornado trascina un giovane in una magica biblioteca, dove i libri prendono vita (I fantastici libri volanti di Morris Lessmore). La vita monotona e scandita al secondo di un omino-robot e stravolta dall'arrivo di un tenero cucciolo (Mr Hublot). Un anziano resiste all'innalzarsi del livello dell'acqua su cui e costruita la sua casa aggiungendo piani (La Maison en petit cubes). E ancora, una storia d'amore alla luce di una gigantesca lampadina (Luminaris) e turbini di aeroplanini di carta per ritrovare l'amata nella confusione della metropoli (Paperman). Una selezione di corti pluripremiati, accomunati dall'assenza di dialoghi.
(USA-GB/1987) di Stanley Kubrick (116')
In un campo isolato, in un punto qualsiasi dell'America e del mondo, un gruppo di reclute viene addestrato a uccidere. Chi resiste, chi si fa saltare le cervella. Poi partono per il Vietnam, e oplà ora si vive - cioè si muore. La guerra è fredda e atroce come mai era stata su uno schermo, l'istituzione militare mai rappresentata con tale violenza. Ma più si va avanti, più tutto diventa astratto, un rosso fondale teatrale, animato da silhouette ingannevoli. Questo è davvero il Vietnam, questa è davvero una guerra? Poco importa: quel che abbiamo visto è l'addestramento d'ogni essere umano all'idea della morte. Se tra i capolavori di Kubrick esiste un capolavoro piu degli altri 'filosofico', eccolo qui. (pcris)
Il pubblico della Cineteca ha scelto Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
Introducono Gian Luca Farinelli e Roy Menarini
THE GRAND BUDAPEST HOTEL
(GB-Germania-USA/2014) di Wes Anderson (100')
Dall'immaginifico regista dei Tanenbaum, di Le avventure acquatiche di Steve Zissou e di Moonrise Kingdom, le gesta di Gustave H (Ralph Fiennes), leggendario concierge di un lussuoso albergo europeo e di Zero Moustafa, un fattorino che diviene il suo più fidato amico. Sullo sfondo, il furto e il recupero di un celebre dipinto rinascimentale, la violenta battaglia per un'enorme fortuna di famiglia, ed una dolce storia d'amore. Il tutto tra le due guerre, mentre il continente è in rapida e radicale trasformazione. Una commedia in moto perpetuo, cinetica e comica, una storia senza tempo di amicizia, onore e promesse mantenute che nasce da un mix di ispirazioni, tra cui le commedie degli anni Trenta e le storie e memorie dello scrittore viennese Stefan Zweig. Con un cast davvero stellare che comprende, fra gli altri, Bill Murray, Edward Norton, Tilda Swinton, Willem Dafoe e Adrien Brody.
(Italia-Francia/1954) di Roberto Rossellini (97')
Terzo film Bergman-Rossellini, terza crisi coniugale in atto. Tra Napoli e Pompei, assediati dal sole, dall'arte e dalla conturbante antropologia italiana, Katherine e Alex capiscono che forse si amano, forse no, comunque non possono perdersi. "In Rossellini la Bergman è la differenza: mai oscura ciò che le sta intorno bensì lo esalta, reagisce ad esso e soprattutto lo fa ‘reagire', come una cartina al tornasole. In questo consiste l'intuizione più importante di Rossellini, l'elemento di coesione dei suoi film bergmaniani: di fronte all'evidente diversità di quest'attrice approdata al suo cinema da un duplice altrove - Hollywood e il grande Nord - anziché dissimularla, Rossellini sceglie al contrario di accentuarla [...] attraverso un uso spregiudicato del linguaggio fatto di primi piani insistiti, soggettive estreme e soprattutto lunghi piani-sequenza, che mai escludono il corpo della Bergman dallo spazio rappresentato" (Elena Dagrada).
Restauro realizzato da Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale, Coproduction Office e Istituto Luce Cinecittà presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata nell'ambito del Progetto Rossellini.
(Davandeh, Iran/1985) di Amir Naderi (87'). Drammatico. Da 8 anni in su
Fra i film piu intensi del cinema iraniano, racconta la storia di Amir, un ragazzino rimasto senza genitori dopo la Guerra fra Iraq e Iran. Costretto a badare a se stesso, trascorre le sue giornate cercando di cavarsela con lavoretti occasionali. Il desiderio di migliorare la propria condizione lo spinge ad iscriversi a scuola, dove incontra qualche problema a relazionarsi con i compagni. Bucando lo schermo con lo sguardo dei bambini, Amir Naderi interroga lo spettatore sui temi dell'infanzia negata e dell'indifferenza del mondo degli adulti verso le sue attese e le sue necessita.
(Polonia/2013) di Paweł Pawlikowski (80')
"Un piccolo gioiello di luce" per il "Guardian". Polonia, 1962. Prossima a prendere i voti, la novizia Anna scopre di avere una zia ancora in vita. Si tratta di un ex pubblico ministero comunista, responsabile di numerose condanne a morte nei confronti di religiosi e colpevole di nascondere da sempre le sue origini ebraiche. Camera fissa e corpi ai margini di architetture e mascherini, immersi in una bicromia di luminosità abbacinante. "Volevo fare un film sulla storia che non venisse percepito come un film storico; un film con una morale ma senza una lezione da impartire; una storia più simile alla poesia che alla prosa" (Paweł Pawlikowski).
Ida è il film vincitore del Premio Lux 2014, che sostiene il cinema europeo come efficace veicolo per animare il dibattito e la riflessione sull'Europa.
Serata promossa da Parlamento Europeo - Ufficio di Informazione a Milano, in collaborazione con i servizi Europe Direct dell'Assemblea legislativa Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.
Ingresso libero con priorità a chi ritira un coupon presso lo sportello Europe Direct del Comune di Bologna (Piazza Maggiore, 6)
(The Shining, GB/1980) di Stanley Kubrick (119')
Jack Nicholson, Shelley Duvall e il figlio scelgono di passare l'inverno all'Overlook Hotel, costruito su un cimitero indiano. Pessima idea. Il figlio pedala solo soletto sul suo triciclo, e a furia di girare in tondo confonde ieri, oggi e domani. L'albergo è infestato di fantasmi dei roaring Twenties; la famiglia americana, gia dissestata di suo, se la divorano a mezzanotte, obbligando padre e figlio a un remake gore di Bip-bip e il coyote. Ma a ridere resta solo Jack: in una fotografia scattata al ballo della festa dell'Indipendenza, il 4 luglio 1921. (as)