Agenda cultura

Abbonamento a feed Agenda cultura
Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 4 min 22 sec fa

Tre fratelli

Lun, 02/09/2015 - 11:39

(Italia/1981) di Francesco Rosi (113')

"Nel nostro paese la politica si mescola sempre più con la vita privata. Ho sentito che raccontare la storia di una famiglia nel Sud, oggi, in Italia, era l'occasione per toccare tutti gli aspetti della nostra esistenza" (Francesco Rosi). I tre fratelli che tornano alla casa del padre sono un giudice che vive a Roma e teme le pallottole dei terroristi, un educatore che lavora a Napoli e nutre ideali di riforma etica, un operaio torinese che crede nella lotta armata. Parlano e sognano. "Sotto l'apparente semplicità di Tre fratelli si cela una reale complessità, con vari livelli narrativi intrecciati: ricerche del tempo perduto, visioni oniriche, immagini ossessive, ipotesi sul futuro, con al centro il sottile filo del presente" (Michel Ciment).

Truman Capote: a sangue freddo

Lun, 02/09/2015 - 11:39

(Capote, USA/2005) di Bennett Miller (98')

Come Truman Capote, fresco del successo di Colazione da Tiffany, lasciò New York e tornò al Sud delle origini, per documentare e raccontare la storia dello sterminio d'una famiglia del Kansas. È la storia di un'indagine intellettuale, di un ambiguo coinvolgimento sentimentale, è l'avventura di un libro che vede la luce forzando i confini tra narrativa e giornalismo (il risultato è sofferenza, e grande letteratura). Ed è la storia di una 'definitiva' prova d'attore: "L'esigenza di aderenza minetica conduce l'interprete a modificare il proprio corpo radicalmente, a imitare il personaggio nel suo aspetto esteriore facendo a meno degli ausili del trucco. Il grande corpo di Philip Seymour Hoffman deve diventare il piccolo corpo di Capote. Il sacrificio che questo processo comporta sembra poi trasferirsi, per osmosi, nell'intensità emotiva della performance" (Maria Paola Pierini, in America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo).

Introduce Giulia Carluccio

Nell'ambito di 'I libri che raccontano il cinema', evento patrocinato da Dipartimento delle Arti - Università di Bologna 

I libri che raccontano il cinema

Lun, 02/09/2015 - 11:39

presentazione di America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo, a cura di Giulia Carluccio (Edizioni Kaplan, 2014)

Diciotto saggi dedicati all'analisi di film e serie tv, per tracciare i contorni di una mappa sintomatica dell'America degli anni Zero e oltre. Un insieme di forme narrative e stilistiche, di autori e generi, di strategie produttive e convergenze mediali in grado di raccontare e mostrare alcuni aspetti dell'identità americana all'alba del nuovo secolo. La global Hollywood e la global America non solo non rimuovono la necessità di fare i conti con l'essere americani, con la Storia della Nazione, con la sua ideologia, ma anzi la rilanciano all'ennesima potenza, dopo il trauma dell'11 settembre che viene quasi subito a segnare indelebilmente gli anni Zero.

Con questo appuntamento prende il via una serie di incontri che intende offrire uno sguardo sull'attuale panorama editoriale di argomento cinematografico. Saranno presenti Giulia Carluccio e Michele Fadda.

Evento patrocinato da Dipartimento delle Arti - Università di Bologna.

Gangster Story

Lun, 02/09/2015 - 11:39

(Bonnie and Clyde, USA/1967) di Arthur Penn (111')

Un uomo e una donna come angeli caduti sulle strade dell'America amara, confusa e pietrificata dalla Depressione: "Noi rapiniamo banche", la loro è l'euforica grazia del mitra. Bonnie Parker e Clyde Barrow furono gli eroi del più selvaggio mito romantico cui diede vita il nuovo cinema americano, mentre crepitavano le pallottole ma più di tutto ci interessava il come e il fino a quando del loro stare insieme. Nel suo passo vorticoso, il film sfuma nevrosi sessuale (l'impotenza di Clyde, nodo mai enunciato e mai sciolto) e giocosa tenerezza, piccoli perversi sogni americani e nostalgiche tracce di stile: un basco nero sui capelli biondi di Faye Dunaway, i cappelli e le bretelle di Warren Beatty, il cappottino bianco su cui il finale allarga fiori di sangue. Da una sceneggiatura di Robert Benton rifiutata da Truffaut, un capolavoro del cinema americano. (pcris)

Introduce Alberto Boschi

​In collaborazione con il corso di Iconografia del cinema condotto da Alberto Boschi e Leonardo Gandini presso l'Università di Bologna sul tema della violenza nel cinema contemporaneo

Il caso Mattei

Lun, 02/09/2015 - 11:38

(Italia/1972) di Francesco Rosi (116')

A dieci anni dalla scomparsa del presidente dell'Eni, Rosi ne ripercorre la carriera e studia le ipotesi sul misterioso incidente aereo che ne causò la morte. Un vibrante e complesso film-inchiesta animato dall'interpretazione antimimetica di Volonté. "È come se l'ingegner Mattei perforasse non solo il sottosuolo per estrarne metano e petrolio, ma la coscienza della nazione, risvegliandola e mobilitandola" (Ugo Casiraghi). Palma d'Oro a Cannes, ex aequo con La classe operaia va in paradiso. (aa)
Restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con The Film Foundation, Paramount Pictures e Museo Nazionale del Cinema di Torino presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata

El hombre de al lado

Lun, 02/09/2015 - 11:38

(Argentina/2009) di Mariano Cohn e Gastón Duprat (103')

I vicini, si sa, come i genitori non si scelgono. Capita quindi che un semplice muro divida due mondi inconciliabili: da una parte un raffinato architetto snob (Rafael Spregelburd) che vive nell'unica casa progettata da Le Corbusier in Sudamerica; dall'altra un greve e rustico venditore di auto usate. La decisione di quest'ultimo di aprire una finestra abusiva che viola l'intimità domestica dell'affermato vicino è il detonatore che getta lo scompiglio nella sua protetta e dorata esistenza borghese. (ac)

In collaborazione con Centro La Soffitta - Dipartimento delle Arti - Università di Bologna
Copia in HD

Un'idea di libertà

Lun, 02/09/2015 - 11:23

San Vittore '79 - Rebibbia '82. Un libro di Alberto Magnaghi

Franco Berardi "Bifo" incontra Alberto Magnaghi

Alberto Magnaghi fu tra i fondatori di Potere operaio. Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1973, abbandonò la militanza politica attiva e si dedicò alla ricerca e all’insegnamento universitario divenendo direttore del Dipartimento di Scienze del Territorio della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Il 21 dicembre 1979 si ritrovò inaspettatamente arrestato nel quadro dell’inchiesta giudiziaria cosiddetta «7 aprile» contro l’Autonomia operaia. Scontò così tre anni di carcerazione preventiva. E fu durante quella carcerazione che scrisse questo libro: Un’idea di libertà.
Un diario della sua esperienza quotidiana dello spazio-tempo coatto del carcere. Ma – come sottolinearono lo scrittore Antonio Porta e il critico Mario Spinella – questo testo è soprattutto un’opera di straordinaria levatura letteraria. E, proprio per questo, capace di trascendere il tempo e il contesto in cui è stata scritta. In ciò risiede la sua straordinaria attualità di critica della supposta funzione sociale di rieducazione e risocializzazione dell’istituzione carceraria. I racconti apparentemente «minimali» di Magnaghi (ad esempio, l’autocostruzione di un tavolino con lattine di birra vuote, di mensole con pacchetti di cartone della pasta o di un aliante con materiali vari di riuso) sono esemplificazioni delle strategie di resistenza che il prigioniero mette in atto contro l’annientamento psicofisico del biopotere carcerario, descritto con sintetica lucidità nelle sue funzioni di macchina che alterna ottusità brutale e violenta a raffinatezza del controllo scientifico sui corpi.

Numero zero

Lun, 02/09/2015 - 11:18

Presentazione del nuovo romanzo di Umberto Eco; l'autore ne parla con Roberto Cotroneo

Rassegna  Le voci dei libri “I sabati dell’Archiginnasio”

Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni alla luce di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E, nell’ombra, Gladio, la P2, l’assassinio di Papa Luciani, il colpo di Stato di Junio Valerio Boghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, venti anni di stragi e depistaggi. Un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un’esile storia d’amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l’università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l’incubo sia finito. Una vicenda amara e grottesca che si svolge in Europa dalla fine della guerra ai giorni nostri.

La scomparsa delle lucciole

Lun, 02/09/2015 - 10:50

Marco Antonio Bazzocchi e Ignazio Masulli presentano il libro di Piero Bevilacqua "Pier Paolo Pasolini. L’insensata modernità"

Coordina Roberto Chiesi

A molti anni dalla morte, Pier Paolo Pasolini (1922-1975) vive ancora nel dibattito pubblico come pochi altri autori del '900. Personaggio controverso e scandaloso, poeta, romanziere, cineasta, critico letterario, dialoga ancora con noi con la sua saggistica radicale e profetica. Leggendo il Pasolini critico dello sviluppo, oggetto del presente volume, ci si imbatte nelle folgoranti previsioni di ciò che sarebbe accaduto e che lo scrittore afferrava allo stato nascente. Nella forma dell'articolo o del saggio breve, grazie a una chimica singolare dell'intelligenza – che mescola poesia, sensibilità raffinata, acutezza di sguardo, nostalgia, culto della bellezza – Pasolini legge i fenomeni del suo tempo presagendo con visionaria lucidità i tratti del nostro confuso e desolato paesaggio spirituale. egli vede con sconvolgente capacità anticipatrice, da poeta, con una sensibilità esasperata, il lato nascosto, ancora invisibile, ma distruttore di un grande processo, che è anche di emancipazione. È come se l’amore per la bellezza, la nostalgia del passato, la sensibilità poetica creassero nella sua mente una chimica speciale dell’intelligenza, capace di sfondare la coltre contraffatta della realtà e guardare oltre. Leopardi egli arriva infatti a scorgere i processi in atto a una profondità normalmente inosservata, nelle strutture antropologiche della società, nella carnalità dei corpi, resi inautentici da modelli imposti che sostituiscono la realtà con la finzione. l’«ultimo luogo – scriveva nel 1973 – in cui abitava la realtà, cioè il corpo, ossia il corpo popolare, è anch’esso scomparso». Leopardi del Novecento, corsaro preveggente e disperato, illumina la sua critica radicale all’insensatezza della società dei costumi insensata di uno sguardo originalissimo, gettato direttamente sui corpi, sui volti, sui gesti, sull’ incedere, sui modi di parlare e sulle parole delle persone

Le storie dell'oblio

Lun, 02/09/2015 - 10:48

Incontro organizzato da Guardia di Finanza Comando Regionale Emilia-Romagna

Indirizzi di saluto: Generale di Divisione Piero Burla Comandante Regionale Emilia-Romagna della Guardia di Finanza, Virginio Merola Sindaco di Bologna, Stefano Versari Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna

Introduzione: Ivano Dionigi Magnifico Rettore dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Interverranno: Gian Paolo Brizzi professore Dipartimento Storia Cultura e Civiltà Università di Bologna, Matteo Marani direttore "Guerrin Sportivo", Generale di Corpo d'Armata Luciano Luciani Presidente Museo Storico Guardia di Finanza, Giovanna Meliconi autrice "Il diario di Amos"

Evento in collaborazione con Università di Bologna e Museo Storico della Guardia di Finanza

Ottodix

Lun, 02/09/2015 - 10:45

Chimera Tour

Sabato 28 febbraio a partire dalle ore 22:00 presso il FreakOut Club, gli Ottodix, band capitanata dall'eclettico Alessandro Zannier (artista visivo, scrittore, musicista e compositore), presenterà dal vivo al pubblico bolognese l'ultimo fortunato album "Chimera", pubblicato a novembre da Discipline Records. Sul palco Zannier è accompagnato da Mauro Dix Franceschini (percussioni) e Antonio Massari (chitarre), colonne portanti del live fin dagli esordi del progetto Ottodix. Dal vivo uniscono potenza, arrangiamenti elettronici raffinati, rock e teatralità, in un visual show in cui le visionarie grafiche del nuovo album prendono vita. La serata, inoltre, sarà interamente filmata per la realizzazione di un DVD live, anche con interviste e materiale di backstage. Special guest d'eccezione, la bravissima pianista Eleonora Beddini.

Ben due i set d'apertura: La Tarma, pseudonimo della bravissima Marta Ascari, che propone un raffinato mix di elettronica, pop e canzone d'autore, e i Mastice, duo ferrarese formato da Igor Tosi (Devocka) e Riccardo Silvestrini, che ha recentemente pubblicato il concept “Violente manipolazioni mentali” per I Dischi del Minollo. A seguire Dj-set Dark Wave/Electro/'80 a cura di Atmosphere.

Bottoni parlanti

Lun, 02/09/2015 - 10:42

 incontro con Giorgio Gavallotti

Giovedì 12 febbraio alle 17.30 l'Auditorium Enzo Biagi ospita per il ciclo I pomeriggi di Bibliobologna - organizzati da Biblioteca Salaborsa con l'omonima associazione - incontro con Giorgio Gavallotti.

Gavallotti è il fondatore del Museo del Bottone di Santarcangelo di Romagna - unico in Italia - e ci racconterà la storia attraverso questi piccoli protagonisti della moda, che, con un po' di fantasia, riproducono in miniatura frammenti delle epoche passate.

Giornata internazionale della lingua madre

Lun, 02/09/2015 - 10:38

attività in Salaborsa

In occasione della Giornata mondiale della lingua madre, il 21 febbraio Biblioteca Salaborsa organizza insieme al Centro Interculturale Zonarelli e alle associazioni di comunità straniere che organizzano scuole di lingua madre presso il Centro.

Si comincia alle 9.30 con il convegno ospitato in Auditorium Enzo Biagi Lingue madri: pratiche di cittadinanza attiva.
Si continua nel pomeriggio con il ritrovo alle 14.30 in Piazza del Nettuno dei bambini delle scuole di bologna che consegneranno al sindaco Virginio Merola le lettere bilingui Cara Bologna. 

Alle 15 si torna in Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa dove fino alle 18.30 i bambini che frequentano le Scuole di lingua madre di Bologna si esibiscono in letture, canti, filastrocche e danze nelle proprie lingue madri.
Per tutto il pomeriggio le scuole di lingua madre saranno a disposizione di chiunque sia interessato o semplicemente curioso di scoprire quali siano le loro attività.

In contemporanea, dalle 15 la compagnia Cantieri Meticci 'occupa' pacificamente la Piazza coperta con la performance Parole contro l'oblio, seguita alle 18.30 dalle danze peruviane dell'associazione A.p.u.bo. e San Judas Tadeo.

Ferro Solo

Lun, 02/09/2015 - 09:19

live

Il nuovo progetto solista di Ferruccio Quercetti, cantante e chitarrista dei CUT, band attiva a Bologna dal 1996.

Pilade/Pasolini

Dom, 02/08/2015 - 20:49

presentazione laboratorio 

Archivio Zeta lavorerà nell’arco del 2015 al progetto teatrale PILADE/PASOLINI diretto da Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti che sarà composto da episodi staccati, ambientati in luoghi diversi, in diversi momenti dell’anno.

Per il primo episodio PILADE/MONTAGNE che andrà in scena il 25 aprile 2015 a Monte Sole (Marzabotto - BO) CERCANO PERSONE (senza limiti d’età, anche senza nessuna esperienza teatrale) interessate a far parte del laboratorio finalizzato alla costituzione di un CORO RECITANTE.

La partecipazione è gratuita.

Gli incontri e le prove si svolgeranno a Bologna con cadenza settimanale, in luogo, giorno e orario da definire. Le persone interessate dovranno presentarsi al primo incontro: sabato 14 febbraio 2015 alle ore 16.30 presso il foyer dell’Arena del Sole di Bologna. 

In occasione del 40° anniversario dalla morte di Pier Paolo Pasolini e del 70° anniversario della Liberazione d’Italia.

Le persone sono più vere se rappresentate

Sab, 02/07/2015 - 18:53

presentazione del libro di Fabrizio Bellomo.

Fabrizio Bellomo presenterà il libro “Le persone sono più vere se rappresentate”; durante l'incontro interverranno il critico cinematografico Rinaldo Censi, il curatore Gabriele Tosi, il giornalista de "Il Fatto Quotidiano" Davide Turrini. Inoltre, verranno proiettati alcuni lavori video e fotografici. IL LIBRO “Le persone sono più vere se rappresentate” a cura di Fabrizio Bellomo, con testi di Bellomo, R. Censi, B. Di Marino, A. Fraccaroli, S. Giusti, M. Giusti, L. Panaro. edizioni Postmedia Books, 2014.

Sono anch'io una fabbrica

Ven, 02/06/2015 - 14:15

performance teatrale e musicale di poesia operaia

Operazione teatral-musicale che, con brio e colore, Costituzione alla mano, introduce il dialogo di due buffoni banditori-saltimbanchi con il popolo. Da li, poi, s’aprono quadri e finestre sul mondo del lavoro, il tutto ispirato dalle poesie di operai e operaie.

Sax, Clarinetto, Voce, Oggetti, Percussioni: Guglielmo Pagnozzi.
Voce, Oggetti, Percussioni: Piergiuseppe Francione.
Consulenza Testi: Monica Dall’Asta.

Limes

Ven, 02/06/2015 - 13:28

Lucio Caracciolo presenta il nuovo numero

Il primo numero del 2015 di Limes “Dopo Parigi che guerra fa” fa il punto delle guerre e delle tensioni che circondano l'Europa, dalla Libia all'Ucraina passando per il Medio Oriente dello Stato Islamico. Dopo gli attentati di Parigi, offre strategie per non suicidarci, evitando la trappola dello scontro di civiltà e della guerra al terrorismo. Il tutto mentre sullo sfondo continua una guerra a Putin voluta più dagli Stati Uniti che dagli europei.

Colapesce

Ven, 02/06/2015 - 13:14

presenta il nuovo album 

Mio Padre

Ven, 02/06/2015 - 12:07

di Hisashi Inoue 

“... io scrivo non sulla base di una mentalità vittimistica, ma come uno dei 6 miliardi e 200 milioni di abitanti del pianeta: non ci sarebbe niente di più colpevole che ignorare quell'inferno pur sapendo che è accaduto”. Hisashi Inoue

Allora a Hiroshima era naturale morire e innaturale sopravvivere, tutto qui. Perciò non è giusto che io continui a vivere!" Tre anni dopo l'esplosione atomica e la distruzione della città, una giovane bibliotecaria, Mitsue, è alle prese con la colpa di essere sopravvissuta. Una sera, tornando a casa dal lavoro, riceve un'inaspettata visita dal padre. Sarà in grado di aiutare Mitsue a scacciare e far riposare in pace i fantasmi? Uno sguardo sull'amore, la vita e la ricerca della felicità, MIO PADRE è un capolavoro del dramma del dopoguerra dalla principale voce teatrale del Giappone.

Hisashi Inoue (1934-2010) è stato un narratore e commediografo tra i più importanti, e anche tra i più popolari, del Giappone degli ultimi 50-60 anni. Inoue era particolarmente affezionato alla città di Bologna, a cui dedicò un libro e un documentario televisivo di notevole successo, realizzato per la rete nazionale NHK.

Regia di Massimo Macchiavelli
interpreti Tania Passarini e Massimo Macchiavelli
traduzione Franco Gervasio e Ai Aoyama

Pagine