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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 36 min 24 sec fa

La memoria degli ultimi

Lun, 04/20/2015 - 09:50

(Italia/2013) di Samuele Rossi (75'). Al termine incontro con Samuele Rossi, Giuseppe Cassaro, Renato Romagnoli ed Ermenegildo Bugni

Partendo dal difficile momento attuale del nostro paese, il documentario ci riporta alla memoria della guerra e della Resistenza, attraverso le vite e gli sguardi di sette ex-partigiani combattenti, uomini e donne. Un viaggio fisico alla ricerca degli ultimi sopravvissuti della Resistenza, che diventa un viaggio dentro le emozioni, i ricordi e i sentimenti di una generazione che ha sperato e creduto in un futuro diverso, sacrificando la propria giovinezza in nome di qualcosa che sembrava troppo importante per essere ignorato.

Precede Lino Michelini 'William', partigiano, brani tratti dall'intervista a cura di Luisa Cigognetti realizzata il 19 gennaio 2006 (riprese e montaggio di Gisella Gaspari) e conservata presso l'Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri Emilia-Romagna.

Al termine incontro con Samuele Rossi, Giuseppe Cassaro (autore delle musiche del film), Renato Romagnoli (presidente A.N.P.I.) e il partigiano Ermenegildo Bugni
In collaborazione con A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e FICE Emilia-Romagna

Immagini della Resistenza e della lotta di liberazione

I documentari del Po

Lun, 04/20/2015 - 09:50

Presentazione di alcuni film restaurati nell'ambito del progetto per la creazione di un Centro di Documentazione Cinematografica del Delta

In una regione ricca di cinema come l'Emilia Romagna, il paesaggio inconfondibile del Delta del Po è stato teatro di un nutrito numero di ottimi film: da Paisà di Rossellini al La donna del fiume di Soldati, da Il grido e Al di là delle nuvole di Antonioni a La neve nel bicchiere di Vancini, da L'Agnese va a morire di Montaldo a La casa dalle finestre che ridono di Avati, solo per citarne alcuni.
Ma è soprattutto nel documentario che il territorio del Delta è stato indagato e attraversato in tutta la sua complessità: tra fascino naturalistico e violenza degli elementi, lirismo del lavoro e disperazione della miseria, bonifica agricola e alfabetizzazione dei contadini... La Cineteca di Bologna, nell'ambito di un progetto dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po, volto alla creazione di un Centro di Documentazione Cinematografica del Delta, ha portato a termine il restauro digitale di circa trenta documentari realizzati nell'area, coprendo un arco temporale che va dal 1942 al 1982.

Un corpus di opere che permette di osservare i profondi mutamenti che il Delta ha conosciuto in quarant'anni cruciali. Cominciando con Comacchio di Francesco Cerchio, girato all'inizio degli anni '40, che con asciutta precisione e mirabile senso compositivo ripercorre la cultura locale dell'anguilla. Proseguendo con Alluvione (1949), uno dei primissimi lavori del giovane Florestano Vancini, realizzato in coppia con Adolfo Baruffi, che documenta in presa diretta gli effetti devastanti dell'esondazione del fiume. Una piccola gemma, dedicata ai fiocinatori di frodo, è anche Paludi (1960) di Aglauco Casadio, regista che un paio di anni prima già aveva girato nel Delta Un ettaro di cielo, lungometraggio tra neorealismo e surrealismo con Marcello Mastroianni e Rosanna Schiaffino che meriterebbe maggiore considerazione. Quando il Po è dolce di Renzo Renzi, realizzato in collaborazione tra gli altri con Enzo Biagi e Sergio Zavoli nel 1952, per la lucidità dell'analisi e la forza delle immagini può a buona ragione già essere considerato un classico del documentario italiano.

Sotto una zolla splende la luna

Lun, 04/20/2015 - 09:50

progetto di poesia visiva del Collettivo Nie Wiem

Ispirato all'opera di Miklós Radnóti, poeta ungherese scomparso tragicamente nel 1944, in seguito a deportazione. 

"Quando il corpo di Radnóti fu riesumato, nella tasca del suo cappotto fu trovato un taccuino, con scritti, fotografie, frammenti poetici, che ne mostrano il tenace attaccamento alla vita e la capacità di conservare la dignità, nonostante il destino di prigionia e vessazione." A tale umanità e forza vitale, il Collettivo Nie Wiem rende omaggio: otto artiste, otto poesie, differenti immaginari visivi annotati sulle pagine di altrettanti taccuini, si confrontano con la poesia di Radnóti, dando vita a dialoghi di parole e immagini. 

Illustratrici: Alice Barberini, Cristina Sestilli, Cristina Storti Gajani, Elisa Negrini, Estella Guerrera, Loredana Cangini, Roberta Milanesi, Valentina Muzzi.

21 aprile 2015 in occasione della Giornata della Liberazione di Bologna.

Nuove ricerche su Caravaggio e la sua cerchia a Napoli

Lun, 04/20/2015 - 09:39

conferenza di Maria Cristina Terzaghi

Caravaggio giunse a Napoli nell’autunno del 1606, ma la sua fama lo precedette. Nuove ricerche permettono di fare luce sugli esordi dell’artista nella città partenopea, sui suoi primi sodali, sulle botteghe che lo ospitarono e sui committenti con cui entrò in contatto non appena giunto in città. Si scopre così che la cerchia degli amici napoletani di Caravaggio era più folta del previsto, annoverando da subito artisti del calibro di Battistello, Louis Finson, Carlo Sellitto e Tanzio da Varallo.

L'incontro si svolge in occasione del conferimento del Premio Luigi Tagliavini 2015 per la miglior tesi magistrale di laurea magistrale in Arti Visive.
Il premio è stato istituito nel 2012 da Elena e Laura Tagliavini in memoria del padre Luigi che, oltre ad essere un artista sensibile, la cui attività ha spaziato attraverso la continua ricerca di linguaggi e forme pittoriche, era anche un profondo appassionato di storia dell’arte, passione che ha coltivato dall’epoca della sua formazione, prima a Brera e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Silence?

Lun, 04/20/2015 - 09:06

+ Studio per un ritratto di famiglia + Impronte

Silence? (adattamento site-specific per Le Torri Dell' acqua)
L' inquietudine profonda sul ritmo della vita contemporanea è il detonatore della ricerca. La frenesia della città, si scontra con il tempo interiore metabolico. Perché la lentezza e' sempre più poetica? Cercando possibili risposte, il corpo si misura con la materia. Una materia precisa, il cui suono, movimento e impatto sono specifici e non sostituibili. La relazione tra i due corpi, diventa il soggetto attraverso cui misurare l' impatto della velocità e della lentezza. La resa sonora di ogni gesto del performer verso la materia, permette al pubblico di fare esperienza della sensibilità dei due corpi: trascendendo da sé, esperire il diverso impatto di velocità e lentezza. Di e con Nuvola Vandini suono e aiuto regia: Massimo Nardinocchi Progetto sviluppato nell' ambito di IFA Inteatro Festival Academy; selezionato da John Ashford e Velia Papa tra i vincitori di IFA 2014, viene presentato come studio al Festival Inteatro 2014.

Studio per un ritratto di famiglia
Sedie in formica. Un tavolo. Una poltrona. Una lampada. Una coperta. Pochi elementi delineano un interno. Uno spazio viene costruito e decostruito dalle figure che lo attraversano. Un mondo dove tutto è possibile. opo un anno e mezzo di ricerca negli appartamenti il collettivo si interroga sui nuovi nuclei familiari che li abitano. Il materiale raccolto è il punto di partenza per ricreare sulla scena l’esperienza di quei i luoghi e la geografia delle relazioni. di e con Francesca Antonino, Simone Evangelisti, Elena Giachetti, Elisa Pol, Valerio Sirna
produzione: Il Signor Agostino Bontà co-produzione: Associazione Sosta Palmizi / Artisti Associati, con il sostegno di h(abita)t associazione danza urbana di Bologna, Comune di Budrio e Torri dell' Acqua

Impronte
Basandoci sui principi della prossemica, termine che designa quella branca della semiotica che si occupa dell’uso che le varie culture fanno dello spazio, abbiamo indagato e sperimentato sugli effetti che la distanza ha sul movimento danzato. I soggetti coinvolti sono ballerini di formazione completamente differente (classico, contemporaneo, hip hop, break dance, teatro-danza ) che, per questa ragione, aprono lo spazio performativo a 360 gradi, arricchendo la scena di significati inaspettati attraverso una gestualità ibrida e inconsueta. I movimenti coreografici perdono il loro significato geometrico per assumere una valenza di vita vissuta.

Autori e interpreti: Alice Bariselli, Denis Guerrini , Riccardo Ruiba, Martina Stivani
regia e supervisione coreografica: Emilia Martinci.

Digitale Purpurea | Occhi di cane

Lun, 04/20/2015 - 08:39

40zero54-Dispositivi di danza contemporanea

Compagnia STALKER-Daniele Albanese, Digitale Purpurea Iè la ricerca di una danza continua tra movimento luci e suono, costante mutazione di dinamica e presenza. La danza si svolge attraverso uno studio del movimento sul piano della velocità, del tempo e nell'incontro con musica e luci dal vivo.
La coreografia è pensata come contrappunto di partitura fisica, suono e luce e come concerto di questi elementi. Il movimento è un flusso, un continuo scorrere e il suo obbligato confrontarsi con la forma per coinvolgere lo spettatore in uno spazio comune di grande potenza. Pensato come progetto modulare che può variare formato e numero di interpreti a seconda del contesto. Le forze della natura e le relative di dinamiche sono il motore principale di riferimento per la danza, le sue trame e le sue contrapposizioni. Digitale Purpurea: pianta erbacea i cui fiori sono disposti in grappoli terminali, pendenti, tubulari, di un colore che varia dal rosso porpora al rosa, giallo o bianco. L'essenza di digitale purpurea può essere usata come farmaco per guarire scompensi cardiaci. In dosi sbagliate la pianta è altamente tossica fino a risultare mortale per l'uomo.

Musiche originali dal vivo di Patrizia Mattioli Danza: Daniele Albanese, Francesca Burzacchini, Elisa Dal Corso, Pietro Pireddu

Alice Barisell, Occhi di Carne. Appunti sul corpo vivido è strutturato come un piccolo decalogo che raccoglie e inquadra le reazioni e le risposte fisiche del corpo di tre diversi performer in condizioni sfidanti, scomode e di resistenza. Stare fermi, non fermarsi, spostarsi seguendo raccordi fittizi, resistere alla caduta e alla gravità. Lo studio offre un decalogo del comportamento del corpo in situazioni alterate e un decalogo coreografico che applica strategie diverse di ricerca e composizione per ogni quadro, poiché ogni richiesta corporea presuppone una specifica metodologia di scrittura. Ogni scena è un quadro, che viene creato e smantellato di volta in volta e che accoglie l’ esito dell’esercizio corporeo. La scena viene allestita e preparata scientificamente aggiungendo luce, suono e temperature per generare sensazioni nell’occhio di chi guarda.

Con Nicola Galli, Valentina Vekkini, Alice Bariselli Musiche di Luca Scapellato, Arctic Monkeys

Costellazione 19

Lun, 04/20/2015 - 08:32

coreografie di Chiara Castaldini | PHREN Azioni Urbane 

L'idea è quella di abitare un cortile, spazio vuoto del gioco - fatto di regole e accadimenti -  e aprire un percorso di riscoperta di una corte semi-nascosta, forse poco conosciuta anche dagli stessi budriesi, facendo emergere un'originale costellazione di segni e meccanismi. Proponiamo un'immersione narrativa attraverso un intervento mobile ed effimero e, nel contempo, forziamo la percezione del pubblico su realtà sfuggenti quali possono essere gli adolescenti, nel tentativo di rivelare delle possibili analogie con le abitudini, gli spazi, le dinamiche relazionali ed emozionali tipiche dell'età dei partecipanti al progetto Phren.

Phren è un progetto speciale di formazione del Centro Mousikè di Bologna. Ideato e curato da Chiara Castaldini, Phren è aperto e rivolto a giovani danzatori a partire dai 15 anni di età. La finalità principale di Phren è di favorire la conoscenza dei vari aspetti della performance contemporanea attraverso l’inserimento di tecniche e modi specifici della danza urbana. Oltre alla sua normale attività di training formativo, il gruppo, formatosi nel 2012, ha già al suo attivo diverse partecipazioni ad eventi e festival.

40zero54

Lun, 04/20/2015 - 08:30

dispositivi di danza contemporanea 

La seconda edizione di 40zero54 prevede sei performance e ha come ospite principale Daniele Albanese (Compagnia Stalker) con il suo nuovo e già apprezzato spettacolo Digitale purpurea I, agli altri artisti in rassegna abbiamo chiesto di abitare uno spazio specifico e di viverlo per diversi giorni, sono nate così altre cinque coreografie che permeano i cinque suggestivi differenti spazi in cui sono state sviluppate.

La rassegna è realizzata dal Comune di Budrio con il sostegno di ATER associazione teatrale Emilia Romagna in collaborazione con H(abita)T- Rete di spazi per la Danza e Associazione Culturale Danza Urbana. 

Nine

Dom, 04/19/2015 - 23:13

ispirato al capolavoro di Fellini 8 1/2, con la regia di Saverio Marconi

Dopo l’acclamata produzione francese al Folies Bergère di Parigi, Saverio Marconi torna con una nuova emozionante versione di “Nine”.

NINE racconta la crisi di mezza età di Guido Contini, un regista cinematografico che sembra aver perso l’ispirazione e assiste impotente allo sgretolarsi delle sue relazioni con la moglie Luisa, con l'amante Carla, con l’attrice Claudia e con tutte le figure femminili che riempiono la sua memoria e la sua immaginazione.

La partitura è di grande qualità teatrale e musicale: dall’overture cantata senza accompagnamento dal cast completamente femminile – ad eccezione di Guido Contini – attraverso ballate piene di humour, momenti sinfonici, canzoni toccanti, disperate, rabbiose, per arrivare addirittura ad una estesa parodia dell’Opera veneziana del ‘600. 

Un musical perfetto: insieme popolare e colto, americano e italianissimo, rende giustizia al capolavoro "8 1/2" e alla splendida interpretazione di Marcello Mastroianni, aggiungendo la magia di Broadway al grande circo del Maestro riminese.

Regia: Shawna Farrell
Direzione Musicale: Shawna Farrell
Coreografie: Gillian Bruce
Direzione orchestra: Maria Galantino
Traduzione: Franco Travaglio

Musiche di: Maury Yeston
Liriche di: Arthur Kopit

Prodotto da BSMT Productions

Avenue Q

Dom, 04/19/2015 - 23:02

musical

Un' ingegnosa combinazione tra "The Real World" e "Sesame Street”, Avenue Q tratta temi strettamente legati al mondo degli adulti come il razzismo, la pornografia, l'omosessualità e la schadenfreude.

Nonostante lo humor nero e talvolta non proprio corretto - o forse grazie a questo - Avenue Q insegna come tener testa al mondo di oggi offrendo soluzioni ai problemi e alle ansie dei giovani che si affacciano all’età adulta.

"Uno sguardo satirico ai problemi e alle ansie dei giovani che si affacciano all'età adulta."

Regia: Mauro Simone
Direzione Musicale: Vincenzo Li Causi
Direzione orchestra: Maria Galantino
Traduzione: Michael Anzalone
Musiche di: Robert Lopez e Jeff Mark
​Liriche di: Jeff Whitty
Pupazzi realizzati dalla Compagnia delle More di Modena!

Vietato ai minori di 14 anni

Prodotto da BSMT Productions

Baum Bolognina arti urbane in movimento

Dom, 04/19/2015 - 21:45

presentazioni di libri, mostre e performance artistiche, concerti e reading teatrali

PROGRAMMA

• Venerdì 8 Maggio | dalle ore 19.00 Corte Tre, via Bolognese 22/3/a.
Presentazione del festival e aperitivo.
Reading teatrale sulla città su testi di Wu Ming a cura di Francesca Ballico con Proiezioni fotografiche sulla Bolognina di Michele Lapini
Presentazione e esposizione di tavole del fumetto Emilia di Fabio Bonetti (MalEdizioni).
Mostra fotografica Quasi niente di Anna Messere (al piano inferiore) 
Blended DJ set a cura di Rebecca Wilson. 

Sabato 9 Maggio | dalle ore 15.00 Via Albani
Il Mercato Albani si trasforma in galleria con esposizioni di Andrea Bruno, Elena Mistrello, Guido Volpi e fotografie di Christian Di Giandomenico, Marilia Faraone, Anna Messere e Rita Maralla.
Fruit Yourself di MALAGRANAkitchen.
Reading Appunti per un discorso sull'odio di Andrea Di Carlo (Bébert Edizioni) - Voce: Andrea Di Carlo, Corde: J.H. Guraj
Concertino Induo Band – libera improvvisazione di blues psichedelico.
Reading Contro di Lydie Salvayre (Bébert Edizioni) - Voce: Eva Geatti, Chitarra: Marcella Riccardi 
ore 20.00: Via Zampieri concerti: Egle Sommacal, Permanent Fatal Error, Dino Fumaretto   

Domenica 10 Maggio | dalle ore 16.00 Via Serra/Via Albani.
Live painting a cura di Elena Mistrello, Paolo Castaldi, Luca Bruno e Anabel Cayuela Carrasco.
Live calligraphy a cura di Claver Gold e Delli.
Dj set a cura di Suz.
ore 20.00: Piazza dell'Unità. Anteprima bolognese di Masters of Kintsugi prod. Kintsugi Con Delli, Fulo, Claver Gold, Zoro, Dies, Sphera, Brain, Jack Makkia
Opening On the Move – OTM
DJ set DJ Trix

Saranno presenti banchetti di: Bébert Edizioni, Distribuzioni dal Basso, Grinta ASD, SIM XM24 – Scuola di Italiano con Migranti, InfoShock XM24, Mercatino del Libro, Terra di Nettuno (Guerrilla Gardening Bologna), Fern Blossom 

Pilade/Montagne

Dom, 04/19/2015 - 16:40

di Pier Paolo PasoliniI, un progetto di Archivio Zeta

Il 25 aprile 2015 a Monte Sole (Marzabotto – BO) in occasione del 70° anniversario della Liberazione debutta il primo episodio di PILADE/PASOLINI un progetto di Archivio Zeta che durerà per tutto il 2015, costituito da 4 episodi messi in scena in luoghi diversi, con la partecipazione di cittadini. 

Pilade è esiliato, va in montagna, alla ricerca delle Eumenidi, incontra nuovi compagni e mette insieme il suo esercito di contadini, stabilisce alleanze e nuove necessità.

"Abbiamo deciso di mettere in scena questo episodio a Monte Sole, tra le rovine di Caprara, perché ormai da diversi anni lavoriamo con la Scuola di pace di Monte Sole con cui abbiamo ideato il progetto META memory education theatre action che ha prodotto spettacoli, laboratori, seminari intensivi, progetti europei, con lo scopo di perseguire un metodo educativo fondato sulla responsabilità e attenzione nell’uso della parola e dell’immagine, affinché la memoria non diventi terreno di shock emotivi fine a se stesso o, peggio, mera nozione istituzionale. META crede alla memoria come strumento educativo per il presente, campo morale da cui emergono i contrasti, le contraddizioni, le paure, i sintomi dell’essere umano nel tempo e nello spazio che lo riguardano"

Ingresso libero – ritrovo a Monte Sole presso la Scuola di Pace alle 15.

Regia di Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni
partitura sonora Patrizio Barontini
musiche Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel
violoncelli Francesco Canfailla e Matilde Michelozzi
armonica Angelo Adamo
con Marina Artese, Antonella Bertini, Lorenzo Biagini, Alessandra Bianchi, Francesca Biondi, Elisabetta Calari, Paolo Carbone, Alberto Fantini, Ilaria Festa, Lucia Forlivesi, Anna Gentilini, Piero Giovannini, Sara Gugliotta , Antonia Guidotti, Gianluca Guidotti, Illuminati, Vittorio Lega, Enzo Madonna, Daniela Masini, Francesca Mengozzi, Andrea Papa, Gaia Raffiotta, Enrica Sangiovanni, Valeria Sardu, Corrado Scarnato, Claudia Soffritti, Paola Sostegno, Lucia Spada, Roberto Suprani, Elisa Tinti, Claudia Torresani, Nadia Trebbi, Carlo Ugolini, Maria Cristina Zamboni.

Bruno Pinto

Dom, 04/19/2015 - 15:53

focus speciale sull'artista all'interno della Collezione Permanente del MAMbo

Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna dedica a Bruno Pinto un focus all'interno della Collezione Permanente dal 25 aprile al 24 maggio 2015.

In occasione di questo speciale evento espositivo, Lorenzo Sassoli de Bianchi dona al MAMbo il dipinto Il ceppo, un olio su tela del 1966, particolarmente significativo nell'evoluzione della ricerca di Pinto.

Nell'allestimento al MAMbo,Il ceppoè affiancato da altri quattro lavori successivi, degli anni Novanta e Duemila, che in qualche modo lo riprendono e lo rielaborano. Ad anticiparli, non solo cronologicamente, troviamo La prima natura morta, un dipinto del 1953 che già mostra una matericità e una densità costruttiva che ritroveremo in seguito. Completano il focus, visibile in Collezione fino al 24 maggio 2015, alcuni lavori più recenti e uno slideshow con una selezione di contributi critici.

Vengono inoltre proiettati nella Sala Conferenze del museo il 24, 25 e 26 aprile alcuni estratti relativi al progetto di film in 3D Nei territori del Diavolo e Della Grazia, di Eugenio Melloni, produzione ASA Audiovisivi, che vedono protagonista l'artista. Si tratta di un lungometraggio per la televisione, il cinema, l'editoria e il Web, in 3D e 2D. Nei territori si chiede se è ancora possibile oggi avere una visione organica della vita, interpellando tre generi cinematografici: documentario, docu-fiction, finzione. Tre i luoghi e i punti di vista sondati: il mondo del lavoro, quello dell'arte e del cinema.

HPSCHD 1969>2015

Dom, 04/19/2015 - 14:37

John Cage/Lejaren Hiller (USA) | Opening Live Arts Week IV | live concert visual environment + exhibition

Con il progetto HPSCHD 1969>2015 Live Arts Week IV propone nella grande sala delle ciminiere di MAMbo, una riedizione singolare dell’opera multimediale HPSCHD, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e MAMbo.

Considerata da molti come la più stravagante, colossale e 'rumorosa' composizione musicale del ventesimo secolo, è la leggendaria opera totale che John Cage realizzò nel 1969 in collaborazione con il pioniere della computer music Lejaren Hiller. Hiller, direttore all’epoca del dipartimento di Computer Music dell’Università dell’Illinois, invitò Cage a presentare un progetto che prevedesse l’utilizzo dei calcolatori in relazione a procedimenti stocastici. Siamo agli albori della computer music. Nonostante l'avversione per il clavicembalo ("mi ricorda una macchina da cucire"), Cage elabora l’idea di HPSCHD partendo da una sollecitazione della clavicembalista svizzera Antoinette Vischer. Hiller raccoglie la sfida e si affianca a Cage per la soluzione dei problemi di calcolo e programmazione insiti nella composizione e nell'esecuzione con le tecnologie dell’epoca. Hiller suggerisce, per la felicità di Cage, di utilizzare il metodo compositivo del Gioco dei Dadi, che Mozart usò nel '700 in una sorta di composizione algoritmica ante-litteram. Nasce HPSCHD, un enorme evento multimediale che impiega 7 clavicembali, 208 nastri audio, 59 amplificatori, e un repertorio visivo di 6.400 diapositive (la maggior parte proveniente dalla NASA) e 40 film, proiettati su una superficie schermica circolare lunga 100 metri.

John Cage/Lejaren Hiller (USA)
HPSCHD 1969>2015
live concert & visual environment, produzione Xing/Live Arts Week 

clavicembali
Philip Corner (USA) / Luciano Chessa (I/USA) / Marco Dal Pane (I) / Anthony Pateras (AUS/D) / Salvatore Panu (I)

electronics e sound design 
Valerio Tricoli (I/D)

contributi visivi 
Seth Price (USA) / Ben Vickers/Holly White (UK) / Yuri Pattison (IRL) / Carola Spadoni (I/D) / Jennifer Chan (CDN) / Jaakko Pallasvuo (FIN/D) / Ogino Knauss (I/D) / Riccardo Benassi (I/D) / Andrea Magnani (I) / Anne de Vries (NL) / Harm van Den Dorpel (NL) / David Horvitz (USA) / Andrew Norman Wilson (USA) / Martin Kohout (CZ/D) / Roberto Fassone (I) / Alessandro di Pietro (I) / Ilja Karilampi (S/D) / Auto Italia (UK/USA)

Dopo l'esecuzione con i musicisti dal vivo che inaugura Live Arts Week, tutto l'apparato audiovisuale sarà visitabile in forma di installazione per l'intera settimana. La composizione sonora di Cage fornirà in questa modalità uno strano sottofondo come ambiente acustico che accompagna la vera e propria mostra composta dagli interventi audio-visuali selezionati o commissionati ad hoc a venti artisti internazionali che rappresentano uno spaccato della produzione visiva contemporanea impegnata nell'analisi della rappresentazione del mondo nell'era digitale e la produzione di nuove estetiche.
 

Diario della guerra che non ho combattuto

Ven, 04/17/2015 - 16:37

un italiano ebreo tra persecuzione e resistenza, di Giulio Supino

Il Diario che Giulio Supino (Aska edizioni, 2015), professore di Idraulica espulso nel 1938 perché ebreo, appuntò su taccuini nel 1939-1940 e nel 1943-1945 (per il periodo intermedio sono conservati fogli sparsi) contiene molte storie, da lui vissute o osservate: la propria vita a Bologna, la seconda guerra mondiale, la persecuzione antiebraica, l’inizio del suo impegno antifascista, e poi la Resistenza nelle fila del Partito d’Azione, la partecipazione alla vita sociale, lo studio, la rete amicale, la vita clandestina con la famiglia a Firenze nel 1943-1944, l’impegno nella ricostruzione fino al rientro a Bologna appena liberata. Supino dettagliò e annotò tutto questo, giorno per giorno, sì che oggi siamo in grado di seguire gran parte di ciò che attirava la sua attenzione o caratterizzava la sua vita.

relatori: Francesco Berti Arnoaldi Veli, Gian Paolo Brizzi, Roberto Finzi, Michele Sarfatti

conduce Brunella Dalla Casa.

Marianne Mirage

Ven, 04/17/2015 - 16:30

concerto | ArtRockMuseum

E’ la scoperta più recente della Sugar di Caterina Caselli che l’ha messa sotto contratto, dopo averla ascoltata in un club sui Navigli a Milano. Forlivese, con una famiglia giramondo, ha esordito con il singolo Come quando fuori piove, uno dei successi della stagione. E’ la protagonista del nuovo film di Matteo Garrone, Il racconto dei racconti.

ArtRockMuseum. Suoni nuovi a Palazzo Pepoli
Piccolo festival di dieci concerti durante i quali i gruppi si esibiscono con produzioni inedite, unplugged, pensate per gli spazi del museo e alternando musica dal vivo a conversazioni con il curatore della rassegna Pierfrancesco Pacoda.

La Judería di Cordoba

Ven, 04/17/2015 - 16:14

una passeggiata nella memoria ebraica di Spagna | incontro

Ne parla Alessandro Vanoli, Università di Bologna.

La città di Cordoba, come tante altre della penisola iberica, reca tracce profonde del suo passato ebraico. L’incontro intende proporre un viaggio virtuale, all’interno della judería, del quartiere ebraico di Cordoba, usando la sua topografia per raccontare una storia antica, che affonda le sue radici nell’epoca visigotica e si lega poi ai fasti della Spagna islamica sino al XV secolo. Con l’ausilio di mappe tridimensionali, fotografie e letture, si propone una camminata attraverso le vie che si dipartono a nord della grande moschea, per raccontare a ogni angolo una storia secolare fatta della vita quotidiana di generazioni di uomini e donne e della presenza di grandi intellettuali.

in collaborazione con Asociación Hispania Bologna.

Per le vie dell’antico ghetto

Ven, 04/17/2015 - 16:06

visita guidata

Dalla fine del Trecento fino al 1593, data dell'espulsione degli ebrei da Bologna, la città fu uno dei centri più vivi della cultura ebraica della nostra penisola. Nel cuore della Bologna più antica, all’interno di uno spicchio compreso tra le attuali vie Zamboni, Oberdan e Rizzoli, sono ancora visibili le tracce di quello che un tempo fu il “serraglio”, cioè il ghetto, degli ebrei. Qui, come in altre zone di Bologna, si insediarono, a partire dal XIV secolo, varie famiglie di ebrei. E fu sempre qui che, nel 1555, sfruttando la naturale angustia del luogo, iniziò la progettazione del ghetto, voluto dall’allora papa Paolo IV, per separare gli ebrei dai cristiani. In una rete di vicoli stretti, si intersecavano linee sottili di comunicazione e talvolta di frizione, di cui cercheremo di seguire il percorso, a volte tortuoso, come tortuose sono tuttora le vie di uno dei ghetti meglio conservati d’Italia.

Vivere l’ebraismo oggi in Italia tra grandi e piccole comunità

Ven, 04/17/2015 - 15:56

incontro

La storia e la tradizione ebraica in Italia data a tempi molto antichi e a Roma la presenza di ebrei è attestata con continuità fin dal 300 a.e.v., prima ancora, quindi, della comparsa del cristianesimo.

A partire dalla metà dell’Ottocento la storia degli ebrei italiani si è sempre più legata alla storia d’Italia, con profondi e considerevoli apporti nella vita politica, culturale ed economico-sociale. L’Ottocento segna un profondo cambiamento nelle comunità. Mentre infatti, in precedenza, gli ebrei italiani erano disseminati nelle campagne del territorio, nel XIX secolo si verificano migrazioni verso i grandi centri urbani, processi di assimilazione e integrazione con la popolazione non ebrea, destinati a portare anche ai matrimoni misti, e un progressivo aumento dell’ondata sionista con successivi trasferimenti in Israele.

Intervengono:
Rav Luciano Caro - rabbino capo Comunità Ebraica di Ferrara
Rav Beniamino Goldstein - rabbino capo Comunità Ebraica di Modena e Reggio
Rav Aharon Adolfo Locci - rabbino capo Comunità Ebraica di Padova
Rav Alberto Sermoneta - rabbino capo Comunità Ebraica di Bologna
Conduce Yoram Ortona - consigliere Fondazione MEB

Lettere aperte. Il Writing tra storia, pratica e diritto

Ven, 04/17/2015 - 15:23

incontro seminariale aperto al pubblico

Coordina: Andrea Pizzi (avvocato specializzato in diritto dell'arte).
Intervengono: Alessandro Ferri DADO (artista), Claudio Musso (critico d'arte, docente e co-curatore FRONTIER The Line of Style), Fabiola Naldi (critico d'arte, docente e co-curatore FRONTIER The Line of Style).

Il Writing, alla lettera scrittura, è una forma di espressione, un linguaggio, una disciplina con più di quarant'anni di storia alle spalle. Dalle prime apparizioni datate tra la fine degli ’60 e i primi anni ’70 in città come Philadelphia e New York, ha compiuto un percorso di diffusione ed evoluzione che ha raggiunto tutto il mondo. Etichettati e tuttora chiamati “graffiti”, quei segni hanno tappezzato ogni angolo del globo divenendo un veicolo di comunicazione che il più delle volte risulta incomprensibile al di fuori della cerchia di coloro che lo praticano. Bologna è stata una delle prime città italiane in cui il Writing si è sviluppato negli anni ’80 e una delle prime città europee ad ospitare nel 1984 una mostra sui principali rappresentanti del fenomeno americano, “Arte di Frontiera. New York Graffiti”. A distanza di trent'anni il progetto Frontier ha raccolto quell’eredità ospitando artisti internazionali e momenti di approfondimento che proponessero un’analisi interdisciplinare del Writing e della Street Art.

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