Special guest legendary drummer Louis Hayes
David Hazeltine, Piano; Piero Odorici, Sax Tenore; Aldo Zunino, Contrabbasso; Louis Hayes, Batteria.
David Hazeltine è uno dei pianisti che ha forgiato con successo il suo proprio stile. Le sue maggiori influenze si estendono da Art Tatum a Bud Powell fino ai grandi maestri viventi come Buddy Montgomery, Barry Harris e Cedar Walton. David ha fatto il suo debutto professionale all'età tredici anni a Milwaukee e successivamente a Chicago e a Minneapolis, dove ha occasione di suonare con grandi jazzisti come Charles McPherson, Eddie Harris, Sonny Stitt, Pepper Adams e Chet Baker il quale lo invita a trasferirsi a New York. Stabilitosi nella Grande Mela nel 1992, David si inserisce subito nell’ambiente musicale costituendo un proprio trio con Louis Hayes alla batteria e Peter Washington al contrabbasso: da quel momento è richiestissimo anche come sideman e lavora con Freddie Hubbard, James moody, Faddis-Hampton-Heat Sextet, Carnegie Hall Big Band, Louis Hayes Quintet, Marlena Shaw (della quale è anche il pianista arrangiatore e direttore musicale). Nel 1996 registra il suo primo Cd come leader dal titolo Four Flights Up (featuring Slide Hampton,). Ad oggi vanta più di cinquanta incisioni sia come leader che come sideman.
Louis Hayes, è uno dei batteristi che hanno fatto la storia del jazz. Si trasferisce a New York nell'agosto del 1956 per sostituire Art Taylor nel Quintet Horace Silver col il quale rimane fino al 1959, anno in cui si unisce al quintetto di Cannonball Adderley con cui rimane fino alla metà del 1965.
Fa parte del trio di Oscar Peterson Trio dal 1965 al 1967 e nel 1967 comincia la sua attivitá di leader formando una serie di gruppi; tra i suoi sideman erano Freddie Hubbard, Joe Henderson, Kenny Barron, e James Spaulding ecc.
Naturalmente la lista dei musicisti che hanno collaborato con Hayes è lunghissima: Miles Davis, John Coltrane, Kenny Burrell, Freddie Hubbard, Bobby Timmons, Hank Mobley, Booker Little, Tommy Flanagan, Cecil Taylor, McCoy Tyner, Ray Brown, Joe Henderson, Gary Bartz, Dexter Gordon Curtis Fuller , Woody Shaw e innumerevoli altri …
Ha condotto le sessioni per la Vee-Jay (1960), Timeless (1976), Muse (1977), Candid (1989), Steeplechase (1989-1994), e TCB (2000-2002).
Rachel Gould, Voce;
Nico Menci, Pianoforte
Stefano Travaglini, Contrabbasso
Stefano Paolini, Batteria
Rachel Gould, nata a Camden (New Jersey) nel 1953, si è formata musicalmente a Boston ed è attiva sulla scena jazzistica statunitense dalla metà degli anni Settanta al fianco di nomi come Chet Baker, Dave Liebman, Art Farmer, Woody Herman, Philippe Catherine, Horace Parland, Michel Graillier, Benny Bailey, Enrico Pieranunzi, Sal Nistico (che fu suo marito) e soprattutto Chet Baker (con cui ha inciso "All blues").
Rachel Gould ha registrato il primo disco da leader "The Dancer", verso la metà degli anni Ottanta, proseguendo poi con lavori discografici su cui l'interesse di critica e pubblico è stato via via crescente: "A Sip of Your Touch" (con Riccardo Del Fra, Enrico Pieranunzi, Art Farmer e David Liebman), "Live in Montreux", "More of Me".
Di particolare rilievo sono stati i suoi corsi alla Musikhochschule di Colonia, al Conservatorio di Maastricht, alla Swiss Jazz School di Berna, alla Modelversuch di Amburgo, all’International Jazz Clinics di Tübingen, all’Università di Magonza, alla Remscheid Jazz Clinic e in molti altri seminari.
Diretto da Stephen Clickard
La Bloomsburg University Jazz Ensemble è una big band tradizionale formata da 5 sax, 5 trombe, 5 tromboni e sezione ritmica. Il repertorio spazia dalla musica delle grandi big band degli anni '30 ad oggi e da materiale originale. L'ensemble si è esibito con molti dei grandi interpreti del jazz, tra cui: Dave Liebman, The New York Voices, Hilton Ruiz, Dave Valentine ecc …
Il dottor Stephen D. Clickard, professore di Musica, inizia a lavorare presso la Facoltà di musica del Bloomsburg University nel 1998; è direttore del Centro Arti Visive dello Spettacolo e presidente del Dipartimento di Musica, Teatro e Danza; dirige il Bloomsburg University Jazz Ensemble e la Wind Ensemble ed è presidente dell'Associazione Internazionale per la Pennsylvania Unit Jazz Education. Il Dr. Clickard è il leader della piccola big band "The Clickard Consortium" e le sue composizioni e arrangiamenti jazz sono pubblicati con Walrus Musica.
concerto
Matteo Sabattini, Sax contralto; Alex Pryrodny, Piano; Devin Starks, Contrabbasso; Jerald Lippi, Batteria.
MSNYQ è un gruppo formatosi a New York dove Matteo ha vissuto per 10 anni e con il quale ha all'attivo 2 CD prodotti dalla casa discografica Fresh Sound New Talent. Parte del quartetto sono il pianista Alex Pryrodny, vincitore nel 2012 del secondo premio al prestigioso concorso del Festival di Montreux per piano solo; Jerad lippi, batterista dell'ottetto di Jean Michel Pilc; e Devin Starks, giovane bassista della Juilliard University.
Il programma della serata è composto da brani originali e classici.
“Heart of Silver”. Tributo a Horace Silver
Lara Luppi, Voce; Michele Vignali, Sassofoni; Emiliano Pintori, Organo; Andrea Burani, Batteria.
“Mi hanno sempre affascinato i compositori che riescono a colorare il jazz con influenze ritmiche ed armoniche provenienti da altre culture musicali. Da questo, l’idea di omaggiare Horace Silver, uno dei protagonisti della stagione d’oro della Blue Note che è passato dal bop all’hard-bop, alla sperimentazione di musica jazz-funk e con forti influenze gospel, africane e latinoamericane. Lara Luppi, con la quale collaboro da molti anni, è la cantante ideale per la trasversalità del progetto “Heart of Silver”. Ed Emiliano Pintori e Andrea Burani hanno il giusto background, l’abilità e la sensibilità per accompagnarci al meglio.”
Michele Vignali
concerto
Peter Bernstein, Chitarra; Sam Yahel, Piano; Omer Avital, Contrabbasso; Billy Drummond, Batteria.
Peter Bernstein, nato nel 1967 a New York, inizia suonare la chitarra all'età di otto anni. Studia in seguito alla Rutgers University con Ted Dunbar e Kenny Barron e si diploma presso The New School di New York City sotto la guida di Jim Hall, che durante il periodo di studio lo invita nel 1990 a prendere parte al suo Invitational Concert nell'ambito del JVC Festival. Da quell'evento, cui partecipano anche John Scofield e Pat Metheny, viene tratto un cd, pubblicato dalla Music Masters. Nel 1994 è in tournée per tutta Europa, continente nel quale è spesso presente e prende parte ad oltre 60 incisioni con , tra gli altri, Joshua Redman, Lou Donaldson, Jim Hall, Tom Harrell, Joe Lovano, Roy Hargrove, Larry Goldings, Maceo Parker, Diana Krall, Javon Jackson, Lee Konitz, Walt Weiskopf, Jack McDuff, Melvin Rhyne, Charles Earland, Dr. Lonnie Smith ed Eric Alexander. Durante gli anni '90 Bernstein fa parte stabilmente del quartetto di Lou Donaldson con cui incide quattro dischi, del gruppo di Joshua Redman per due anni e suona nel Cobb’s Mob di Jimmy Cobb. Una delle sue collaborazioni più longeve e interessanti è inoltre il trio dell'organista Larry Goldings completato da Bill Stewart, una formazione a lui particolarmente congeniale che ha pubblicato diversi riusciti cd, in cui Bernstein trova il contesto ideale per esprimere in modo particolarmente felice il suo senso della tradizione jazzistica rivisitato in una chiave di lettura attuale. Come leader ha inciso cinque CD per la Criss Cross. All’album d’esordio in tale veste, “Somethin’s Burning”, con la partecipazione del leggendario Jimmy Cobb, hanno fatto seguito: “Sings of Life” (1995) con un supergruppo comprendente Christian McBride, Greg Hutchinson e Brad Mehldau; “Brain Dance” (1997) insieme a Larry Goldings, Billy Drummond, Steve Davis ed Eric Alexander; “Earth Tones” con Larry Goldings e Bill Stewart che ha riscosso un vivo successo di critica; "Heart’s Content" in quartetto con Brad Mehldau, Larry Grenadier e Bill Stewart. Il quartetto di Peter Bernstein è stato anche uno dei cinque gruppi inclusi nel CD della RCA Victor “Live at Birdland” (1999). Noto per il suo tocco melodico e malinconico ed il caldo registro espressivo, Bernstein annovera fra le proprie influenze Wes Montgomery, Kenny Burrell, Charlie Christian, ovviamente Jim Hall e soprattutto Grant Green. Si è esibito nei più importanti festival della scena internazionale tra cui Newport Jazz Festival, North Sea Jazz Festival, Mount Fuji Festival, Montreux Jazz Festival. Ha inoltre insegnato preeso la Julliard School, il Berklee College of Music, la North Texas State University, il New School Jazz Program e il Jazz Conservatory di Amsterdam.
“Song from the last Century”
Michela Calzoni, Voce; Nico Menci, Pianoforte; Mirko Scarcia, Basso el.; Peter Sellers, Batteria.
"Songs from the last Century" ripercorre, con arrangiamenti in chiave jazzistica, la storia della musica dello scorso secolo attraverso brani classici come "Brother can You Spare a Dime" - simbolo del periodo della Grande Depressione fine anni '20 inizio '30 negli Stati Uniti - a brani più recenti di Diane Shuur o Stevie Wonder.
presentazione del volume di Benito Battilani
Presentazione del libro Wooler (ASI Service - Libreria Automotoclub Storico Italiano Torino), di Benito Battilani, dedicato al costruttore inglese John Wooler e alle sue moto.
Intervengono
Benito Battilani - autore del volume
Paolo Conti - giornalista
Luigi Rivola - giornalista
Si sapeva poco di questo ingegnere della prima metà del '900, la cui storia viene ricostruita a partire da un motore della sua collezione e dai documenti del suo archivio e di altri, pubblici e privati, in Europa.
Sperimentatore titolare di molti brevetti, Wooler ha realizzato moto non convenzionali per concezione e soluzioni tecniche, illustrate nel volume con cataloghi e foto d'epoca. Tra le loro particolarità si segnala la facilità d'uso e manutenzione dal momento che con una sola chiave si allentavano i 2 tipi di dado-bullone con cui erano realizzate; e l'inconfondibile forma del serbatoio che, abbinata al colore giallo, avevano portato la rivista Motor Cycling a coniare il soprannome di “banana volante”.
"Art of Art” Tributo ad Art Farmer
Diego Frabetti, Tromba
Michele Vignali, Sax Baritono; Davide Brillante, Chitarra; Stefano Senni, Contrabbasso; Tommaso Cappellato, Batteria.
Un progetto interamente dedicato al grande trombettista statunitense Art Farmer: il repertorio attinge dalle sue composizioni originali e da alcune sue versioni di famosi standards. Il quintetto con tromba e sax baritono, richiama al suono anni 50/60 tipicamente Hardbop dove i fiati si intrecciano in arrangiamenti e armonizzazioni melodiche tipiche di quel periodo, sostenute da un ottima ritmica formata da chitarra contrabbasso e batteria.
apertura straordinaria e gratuita del museo
La 2Oth Century Fox e Invasioni Digitali hanno scelto di “invadere” Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna per festeggiare l’uscita di Una notte al Museo 3 – Il segreto del faraone in Blu-ray, DVD e Digital HD. L’iniziativa si svolgerà in occasione della Notte Europea dei Musei, evento ideato e promosso dal Ministero della Cultura Francese e della Giornata Internazionale dei Musei 2015, promossa da ICOM.
Dalle 19 alle 24, il Museo effettuerà l’apertura straordinaria e gratuita. A partire dalle ore 21 e fino a mezzanotte, tutti i visitatori potranno partecipare una vera e propria invasione notturna in pieno stile Una Notte al Museo.Una serata indimenticabile ricca di sorprese, gadget e ospiti inaspettati in tema con l'omonimo film e durante la quale tutti gli invasori, potranno condividere, attraverso i social network, le foto degli spazi e delle opere preferite del Museo della Storia di Bologna utilizzando gli hashtag #UnaNotteAlMuseo e #UnaNotteMSB. Inscrizione obbligatoria. Tutte le informazioni sono disponibili su: http://www.invasionidigitali.it/it/invasionedigitale/una-notte-al-museo#.VVSvtPntlHx
live
Laino è voce, chitarra Dobro, diddley bow, kalimba elettrificata e piccole percussioni.
“LAINO & Broken Seeds” (EP) segna il suo debutto come songwriter, presentando un repertorio di canzoni cantate e strumentali che trovano ispirazione nella musica di John Mississippi Hurt, Muddy Waters, John Fahey, ma anche Morphine, Tom Waits, Johnny Cash. Ad accompagnarlo in studio e dal vivo è la sua band “Broken Seeds” formata da Gaetano Alfonsi (batteria), Andrea Lamacchia (contrabbasso), Diego Cofone (sax baritono e clarinetto basso).
live
Gipsy Jazz and World Music per un trio Made in Bologna capitanato dalla mente dei Minor Swing Quintet.
un progetto sulle migrazioni, con arte sonora e visiva
Suoni: Daniela Diurisi. Immagini: Arianna Fumagalli. Drammaturgia: Agostino Aresu
Vincitore nel 2013 del premio “Massimo Billi” come miglior progetto radiofonico per il “Cantiere” di RAI RADIO 3.
A cura di C.A.P.R.A. Centro Aperto Produzione Ricerca Artistica e Teatro Zemrude.
live
Mr.Zombie Orchestra è un gruppo nato dalla collaborazione di Alberto Bazzoli (pianoforte), Riccardo Morandini (chitarra), Gabriele Laghi (contrabbasso) e Eugenio Primo Saragoni (batteria).
fotografie contemporanee dalla collezione MAST
La mostra analizza l'immagine dell'industria contemporanea negli scatti di ventiquattro artisti e fotografi moderni, proponendo una riflessione sulla rappresentazione del paesaggio industriale.
Il curatore della collezione di fotografia industriale di MAST Urs Stahel espone le immagini di artisti che, perdutasi l’incisività della fotografia industriale in senso classico degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, si interessano oggi ai processi produttivi e al loro legame con la società, indagando sui rapporti di forza e sull'influenza dell'industria sull'uomo e la natura.
Saranno proiettati i filmati: “...Stromness...” (durata 12’) realizzato nel 2005 da Simon Faithfull, che descrive la stazione baleniera raggiunta nel 1917 dal noto esploratore Sir Ernest Shackleton, attualmente abbandonata, situata nella costa settentrionale della Georgia del Sud, e del docufilm "The Forgotten Space" (durata 112‘) di Allan Sekula e Noël Burch sul sistema, spesso obsoleto e fonte di gravi danni per il nostro pianeta, del trasporto per mare tramite containers, vincitore nel 2010 del Premio Speciale della Giuria Orizzonti alla Biennale del Cinema di Venezia.
fotografie contemporanee dalla collezione MAST | Inaugurazione 14 maggio ore 17
Il pane in Archivio. Dai molini al panificio pubblico | Conferenza
16 maggio ore 10 – 13
Angelo Zanotti, Il sistema delle acque a Bologna - Introduce
Erica Landucci, Storia del Molino Parisio
Coordina, Pier Luigi Perazzini
30 maggio ore 10 – 13
Marco Poli, Francesco Zanardi. Sindaco socialista di Bologna (1914-1919),
Introduce Gaetano Miti, Il “panificio pubblico”
Coordina, Paola Furlan.
Il pane in Archivio. Dai molini al panificio pubblico | Conferenza
16 maggio ore 10 – 13
Angelo Zanotti, Il sistema delle acque a Bologna - Introduce
Erica Landucci, Storia del Molino Parisio
Coordina, Pier Luigi Perazzini
30 maggio ore 10 – 13
Marco Poli, Francesco Zanardi. Sindaco socialista di Bologna (1914-1919),
Introduce Gaetano Miti, Il “panificio pubblico”
Coordina, Paola Furlan.
Premi "Claudio Abbado" | Orchestra del Conservatorio di Bologna
Programma del concerto:
Gioachino Rossini (1792-1868) Sinfonia di Bologna
Richard Strauss (1864-1949) Ariadne auf Naxos: «Noch glaub'ich dem einem»
Lin Xiao Zhang, soprano
Gioachino Rossini Aureliano in Palmira: «Perché mai le luci aprimmo»
Ettore Agati, controtenore
Giuseppe Verdi (1813-1901) La Traviata: «Addio, del passato»
Clarissa Costanzo, soprano
Camille Saint-Saëns (1835-1921) Samson et Dalila: «Mon coeur s'ouvre à ta voix»
Giada Frasconi, mezzosoprano
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Richard Wagner (1813-1883) Lohengrin: Vorspiel del I atto
Gioachino Rossini Guglielmo Tell: «Selva opaca»
Selene Zanetti, soprano
Giuseppe Verdi I vespri siciliani: «O tu, Palermo»
Arjol Xhaferi, basso
Vincenzo Bellini I Capuleti e i Montecchi: «Oh quante volte, oh quante»
Elisa Soster, soprano
Gaetano Donizetti La Favorita: «O mio Fernando»
Laura Verrecchia, mezzosoprano
Orchestra del Conservatorio “Giovan Battista Martini”
Maestro concertatore e direttore Alberto Caprioli.
mostra del collettivo artistico Antonello Ghezzi
La mostra che il collettivo artistico Antonello Ghezzi propone al pubblico si caratterizza come una installazione dove parole, riflessi e luce si intersecano, creando un dialogo tra lo spettatore, gli altri e lo spazio. Attraverso un gioco di rapporti che interrogano lo sguardo, gli artisti intendono spingere l'osservatore a guardare e guardarsi reciprocamente, interagendo con gli sguardi altrui, cercando di andare oltre al limite narcisistico dello specchiarsi, verso un’intesa che è una ripetizione dell'intenzione "guardami ancora".
Nati come collettivo artistico nel 2009 Nadia Antonello e Paolo Ghezzi si sono diplomati presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Hanno esposto i loro lavori presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, Arte Fiera, Biennale di Mosca, Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova e partecipato al Winter Festival di Sarajevo e al Blik Opener in Olanda.
Recentemente hanno vinto Incredibol! Con un progetto di 'spillover creativo' sul rapporto tra arte e impresa, e il premio speciale Creative SpIN per lo 'spillover creativo' che li ha portati a presentare il loro lavoro a Birmingham. Presenti allo stand di Incredibol a SetUp 2015, hanno inoltre vinto la residenza Sponge Arte Contemporanea e a settembre rappresenteranno l'Italia alla Beirut Art Fair, invitati dall'Istituto di Cultura Italiano.