il volontariato al servizio del patrimonio culturale della città
Parte il terzo Laboratorio sperimentale di spolveratura in Certosa a cura dell'Associazione Amici della Certosa in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei | Museo del Risorgimento.
Chiunque può aderire per contribuire alla manutenzione di 21 monumenti.
Ogni iscritto parteciperà ad un breve corso di sensibilizzazione e formazione, a cura dei tre restauratori, Raffaele Diegoli, Lucia Vanghi e Valentina Begliossi, a seguito del quale potrà effettuare alcune semplici operazioni di pulizia e spolveratura di opere selezionate dal Museo civico del Risorgimento, in accordo con la Commissione Artistica della Certosa (in cui sono presenti anche Soprintendenza e Accademia di Belle Arti) e Bologna Servizi Cimiteriali.
Programma
Prenotazione obbligatoria al n. 3452699200 (pom-sera). Ritrovo all'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Cheap presenta la sua prima pubblicazione autoprodotta a Squadro
La stamperia e galleria d'arte Squadro ospiterà Cheap insieme alla sua prima pubblicazione autoprodotta: un libro di un centinaio di pagine che documenta i primi tre anni del festival bolognese incentrato sulla street poster art che si tiene annualmente nel mese di maggio a Bologna.
La pubblicazione, la cui parte grafica è stata curata da Studio Ram, raccoglie testi e soprattutto immagini degli interventi degli artisti invitati dal festival a realizzare progetti site specific su muri di grandi dimensioni: Sten+Lex, Levalet, 2501, Vinz Feel Free, Orticanoodles, BR1, L.E.T. Les Enfants Terribles, Nemo’s, Hyuro, MP5, Lucamaleonte, UNO, Madame, Martina Merlini, Bifido, Werther e Ufo5, AK, Paper Resistance e Omino71.
Nel catalogo trova spazio anche una selezione di poster tratta dalla call for artist: ogni anno, all’interno del festival, Cheap apre infatti uno spazio di partecipazione attraverso una call for artist, indirizzata non solo a street artist ma anche a chi si occupa di grafica, fotografia, illustrazione ed arte visiva in generale. La call è per Cheap lo strumento attraverso il quale indagare tematiche attuali partendo dal basso, valorizzare l’ibridazione dei linguaggi espressivi, sostenere percorsi di cittadinanza attiva, agire riappropriazioni collettive di spazi nei quali liberare energie creative. In risposta alla Call, Cheap ha ricevuto centinaia lavori da artisti e paesi molto distanti tra loro, stampandoli nel formato poster e installandoli con il paste up inizialmente sui muri delle periferie di Bologna e successivamente, a partire dalla seconda edizione, su tabelle affissive in disuso da anni dislocate in centro storico e concesse dal Comune di Bologna.
Proprio sulla rigenerazione attraverso la poster art di tali spazi pubblici è incentrata anche l'ultima sezione speciale della pubblicazione, dedicata a Cheap on Board. Nato in collaborazione con il Comune di Bologna, il progetto si è sviluppato grazie ad una convenzione triennale che ha permesso all'Associazione Cheap di sviluppare continuativamente durante tutto il corso dell'anno interventi di street art e comunicazione non convenzionale sulle ex tabelle affissive, insieme ad altri operatori culturali attivi in città.
(Romeo, Julia a tma, Cecoslovacchia/1960) di Jirˇí Weiss (92')
Romeo e Giulietta nella nouvelle vague (cecoslovacca). Nel 1960 Jirˇí Weiss firma uno dei suoi film più belli adattando il romanzo appena uscito di Jan Otcˇenášek: una cronaca di poveri amanti praghesi ambientata nel 1942, sotto occupazione tedesca, dove lui è un giovane fotografo che nasconde in casa una coetanea ebrea e se ne innamora. La forza del sentimento nulla potrà contro le tenebre della storia, l'egoismo familiare, la cupa pavidità borghese. Il richiamo a Shakeaspeare è laico e non letterale, ma dimostra una volta di più la potenza dell'archetipo. (pcris)
Gianfranco Pasquino presenta il suo volume (UTET 2015)
L'autore in conversazione con:
Elena D’Orlando - Università di Udine
Justin O. Frosini - Università Bocconi
Tommaso Giupponi - Università di Bologna
Sofia Ventura - Università di Bologna
Sempre al centro del dibattito pubblico e oggetto di innumerevoli tentativi di riforma, più o meno fondati, la Costituzione italiana è soprattutto un testo di straordinaria attualità. È ciò che mostra Gianfranco Pasquino – uno dei grandi studiosi del nostro tempo – in queste trenta “lezioni” che sono altrettanti fulminei saggi sulle idee che hanno dato corpo e vita alla Costituzione, influenzando – tra intuizioni anticipatrici, chiaroscuri interpretativi e promesse disattese – la storia dell’Italia contemporanea.
ErosAntEros tra Brecht e Pasolini
Ideazione e spazio: Davide Sacco e Agata Tomsic
regia di Davide Sacco
con Greta Mini, Massimiliano Rassu, Davide Sacco, Agata Tomsic
produzione: ErosAntEros
È opinione comune che l’arte non sia che un passatempo, un orpello inutile, che nel migliore dei casi viene etichettato come intellettualistico o elitario. Purtroppo si dimentica spesso il ruolo capitale che essa ha nell’emancipazione delle coscienze e nello sviluppo di un pensiero alternativo. Si dimentica che l’immaginazione è una facoltà essenziale dell’essere umano, da non confondere con il significato di fantasticheria solitamente mediato dal senso comune, ma da intendere come atto politico, indispensabile per rigenerare la società, per ogni sua evoluzione e rivoluzione.
Ecco perché ErosAntEros, in un momento storico come questo, sente il bisogno di affrontare di petto questo argomento, interrogarsi sull’utilità e il danno dell’artista per la società contemporanea, sulla funzione e la necessità di fare arte e cultura oggi. Si parte da un disagio personale, reale e vissuto, ma che è allo stesso tempo collettivo e ci riguarda tutti.
LA SOFFITTA 2015 - XXVIII anno, promossa dal Centro la Soffitta del Dipartimento delle Arti (DAR) - Università di Bologna.
Lettura-concerto da Bertolt Brecht | ErosAntEros tra Brecht e Pasolini
Ideazione Davide Sacco e Agata Tomsic.
Con Agata Tomsic
Live electronics e regia Davide Sacco.
Lo spettacolo prende avvio da un saggio politico-letterario di Bertolt Brecht dal titolo Cinque difficoltà per chi scrive la verità. Scritto nel 1934, dopo l’avvento di Hitler al potere, esso è stato per il drammaturgo tedesco in esilio quasi un manuale di strategia attraverso cui enunciare le regole programmatiche per dire la verità ai deboli e combattere la menzogna dei potenti.
ErosAntEros decide di divulgare questo testo assieme ad alcune poesie di Brecht legate al tema della “difficoltà di dire la verità” all’interno di una forma tutta concentrata sul piano sonoro-vocale e l’esecuzione dal vivo. L’operazione che ErosAntEros compie trova esplicazione nel procedimento che Walter Benjamin chiamava “citazione”. Esso espiantava un segmento del passato (che costituiva una risposta alla situazione politica dell’oggi) e lo innestava nel presente, in maniera simile a come la compagnia si propone di fare attraversando dal vivo il testo scelto, convinta che possa essere utile per prendere coscienza del nostro presente e modificarlo.
a seguire
INCONTRO CON ErosAntEros
Coordina Marco De Marinis
LA SOFFITTA 2015 - XXVIII anno, promossa dal Centro la Soffitta del Dipartimento delle Arti (DAR) - Università di Bologna.
(Sunrise, USA/1927) di Friedrich Wilhelm Murnau (94')
"Una tragicommedia psicologica". Un giovane uomo, una giovane donna, una seduttrice che arriva dalla città e s'insinua tra loro. Si perdono, si ritroveranno. Alla prima esperienza americana Murnau gira "un film tedesco: nella tematica, nel ritmo, nelle variazioni luministiche" (Fernaldo Di Giammatteo). Meraviglia dei chiaroscuri, ma tra bianco e nero c'e tutta l'infinita, fluttuante scala dei grigi che la pellicola pancromatica concede. La campagna e il luogo del puro amore luminoso, la palude invischia nella tensione erotica, la citta-lunapark e teatro di stordimento ma anche di riconciliazione. Profondita di campo, sovrimpressioni. E "dovunque, in questo film muto, il suono diventa percepibile grazie alla potenza delle immagini" (Lotte Eisner).
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
(GB-Italia/1968) di Franco Zeffirelli (138')
Romeo e Giulietta in confezione deluxe. L'amore avrà sempre quindici anni, recitava un tag pubblicitario d'epoca, e pur nella sua compostezza formale il film va dritto al segno, configurando un archetipo di giovinezza a suo modo libero, anarchico, puro ed erotico (e consegnato alla definitiva sconfitta: il Sessantotto secondo Zeffirelli, diciamo). Al risonante successo internazionale del film contribuirono il viso bellissimo e dolce della sedicenne Olivia Hussey, che in Italia parlava con la voce bellissima e dolce di Anna Maria Guarnieri, e la sapienza ‘viscontiana' della ricostruzione: i costumi di Danilo Donati, la fotografia di Pasqualino De Santis, entrambi premiati dall'Oscar. Ancora nel 2000, Roger Ebert gli assegnava quattro stelle e lo considerava il miglior Romeo e Giulietta mai portato sullo schermo. (pcris) In collaborazione con Scuola di lingue - Università di Bologna e Associazione Culturale Italo-Britannica Copia in HD
A partire dal poema filmico La rabbia (1963), per proseguire con il film-saggio d'inchiesta Comizi d'amore (1964) e con i film ‘laboratorio' Appunti per un film sull'India (1968) e Appunti per un'Orestiade africana (1970), Pasolini ha sperimentato ‘forme' di cinema che trasgredivano e innovavano i codici del documentario tradizionale. In questa tavola rotonda si parlerà dell'originale sperimentalismo cinematografico pasoliniano nei suoi diversi aspetti: lirico, politico, estetico, saggistico.
Intervengono Davide Ferrari, Raffaele Milani, Tommaso Mozzati e Marco Veglia
di Roger Allers e Rob Minkoff (USA\1994 , 90’) | Future Film Kids
Nelle Terre del Branco africane, governate dai leoni, gli animali della savana celebrano alla Rupe dei Re la nascita del futuro re Simba, figlio dei sovrani Mufasa e Sarabi. Il fratello minore di Mufasa, Scar, che non presenzia volutamente alla cerimonia (fatto per cui Mufasa si infuria), è geloso del cucciolo neonato, che lo scalza di diritto dalla linea di successione al regno.
Animazione. Dai 6 anni in su
(Peanuts, USA/2015) di Steve Martino (92')
Snoopy e i suoi amici tornano sul grande schermo in una fedele trascrizione del fumetto originale. Li ritroviamo alle prese con un nuovo semestre scolastico e tante avventure da vivere insieme. C'è Snoopy con le sue fantasie, Lucy e i suoi battibecchi con Charlie, il chioschetto della psicologa a 5 cent. Il regista Martino ha trascorso più di un anno a studiare lo stile dei comics per tradurre "il calore del disegno a mano nella precisione dei pixel".
Animazione. Dai 6 anni in su
(Faust - Eine deutsche Volkssage, Germania/1926) di Friedrich W. Murnau (89'). Accompagnamento in sala al pianoforte di Daniele Furlati
Al suo ultimo film tedesco, Murnau lavora intorno al Faust di Goethe, contaminandolo con la leggenda popolare e il Doctor Faustus di Marlowe. La storia è quella di Mefistofele che corrompe il probo Faust offrendogli potere assoluto ed eterna giovinezza; l'ambizione è quella di una metafisica opera-mondo, dove "la potenza dell'espressione plastica prende chiaramente il sopravvento sulla trama". Un mondo a sé e ogni inquadratura, spazio scomposto e ricomposto in prospettive cangianti, definitiva chiamata a raccolta di ogni perizia tecnica maturata nella lunga stagione del cinema muto. (pcris)
Accompagnamento in sala al pianoforte di Daniele Furlati
(GB-USA/2015) di Todd Haynes (118')
La relazione tra due donne, una moglie e madre dell'alta borghesia e una giovane, umile commessa. Inaccettabile per il rigido moralismo dell'America anni Cinquanta. "Erede della bellezza artificiale di Douglas Sirk, Todd Haynes guadagna ai suoi melodrammi una dimensione (socio) politica, svolgendo temi che all'epoca di Sirk non potevano essere trattati direttamente. L'omosessualità, latente nel cinema dell'autore tedesco, emerge sulla superficie splendente del cinema di Haynes" (Marzia Gandolfi). Straordinarie le due interpreti, Cate Blanchett e Rooney Mara, non a caso candidate agli Oscar, così come il grande direttore della fotografia Ed Lachmann. Altre nomination per la sceneggiatura non originale (da un romanzo di Patricia Highsmith), le musiche e i costumi.
(USA/1961) di Jerome Robbins e Robert Wise (145')
Romeo e Giulietta nel West Side. Non più "Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo", ma "I've just met a girl named Maria, and suddenly that name will never be the same to me". Non più il balcone di Verona, ma le scale di ferro dei cortili della Sessantottesima strada (si gira anche in esterni, un attimo primo che la zona venga demolita e gentrificata). Turbolenze razziali, bande rivali, l'America proletaria dei bianchi e dei portoricani, l'America kennediana dove quasi ogni sogno è free. Dita che schioccano, corpi che guizzano, coltelli che scattano. Robert Wise controlla l'insieme ma il vero autore è Jerome Robbins, scenografo visionario e maniacale, che aveva diretto la versione teatrale. "Ma negli anni Cinquanta, il genere stava ormai conoscendo il declino: in West Side Story si consuma un canto del cigno lussuoso, esuberante, di magnifiche proporzioni" (Peter von Bagh). Dieci Oscar e titoli di testa, di Saul Bass, tra i più belli della storia del cinema. (pcris)
(The Many Adventures of Winnie the Pooh, USA/1977) di John Lounsbery e Wolfgang Reitherman (71')
Primo e più celebre lungometraggio firmato Disney, raccordando tre corti realizzati a cavallo fra i Sessanta e Settanta, dedicato al celebre orsacchiotto nato negli anni Venti dalla fantasia di A.A. Milne.
A seguire merenda offerta da Alce Nero e un laboratorio per bambini dai tre anni in su per scoprire insieme il mondo del miele e delle api.
(Germania/1920) di Robert Wiene (80'). Accompagnamento in sala al pianoforte di Daniele Furlati
Di Genuine non si può certo dire che sia stato un film fortunato: clamoroso flop al botteghino (pochi mesi dopo il trionfo di Caligari), stroncato dai critici dell'espressionismo e bollato di operazione puramente commerciale, è anche stata lungamente un'opera invisibile, solo nel 1996 restituita al suo montaggio e alla sue cromie originali. Oggi la vicenda della sacerdotessa Genuine caduta in disgrazia e assetata di vampiresca vendetta si fa apprezzare soprattutto per i meravigliosi costumi disegnati dal pittore César Klein e le scenografie espressioniste, con tocchi di cubismo e futurismo.
Accompagnamento in sala al pianoforte di Daniele Furlati
(USA/1973) di Martin Scorsese (112')
Primo degli indimenticabili trattati antropologici sulla vita a Little Italy secondo Martin Scorsese in cui ciò che più conta è l'ordine morale della Strada (e dei capibanda, e dei preti) e dove, a dispetto delle apparenze, la violenza emotiva è esponenzialmente più terribile di quella fisica. Aggiornata la lezione artistica del padre cinematografico Kazan e metabolizzata quella linguistica di Fuller - "studiavo i suoi carrelli per ore" - in Mean Streets l'uso più espressivo della macchina da presa e il montaggio serrato scandito a colpi di una colonna sonora di grande effetto, parlano già un idioma tutto scorsesiano. (Cecilia Cenciarelli)
(Italia-Albania-Svizzera-Germania-Kosovo/2015) di Laura Bispuri (90'). Al termine incontro con Marco Monari, Maria Pina Colazzo e Laura Bispuri
Una moglie aggressiva e un marito abbandonato che si dà fuoco a una mano. Ragazzi di nero vestiti che discutono di realismo e onirismo. Bambini che cercano sul web perverse iniziazioni sessuali. Un'aspirante video-artista che si invaghisce di un commesso. Il pluripremiato film d'esordio di Miranda July è "un originale contenitore minimalista, sentimentale e comico contemporaneamente, dove si mescolano le moderne stravaganze e paure di contatto umano. Anche i passaggi più scabrosi sono serviti con un sorriso leggero, che sdrammatizza pur non occultando l'inquietudine di fondo di un'umanità isolata e spaventata" (Roberto Nepoti).
Al termine ne discutono gli psicoanalisti Stefano Bolognini e Laura Ravaioli
(Who's That Knocking at My Door, USA/1969) di Martin Scorsese (90'). Presenta Alberto Boschi
Primo lungometraggio di Scorsese e primo film di Harvey Keitel, prepara Mean Streets seguendo le bighellonate di tre giovinastri di Little Italy, tra tentazioni della strada e bambagia famigliare. Charlie si innamora di Katy, ma il suo sentimento e la sua educazione cattolica sono messi a dura prova quando scopre che la ragazza ha subito violenza dal suo ex. Scorsese guarda a Cassavetes e a Godard, ma sembra già avere un mondo tutto suo, nel cuore e negli occhi. (am)
Presenta Alberto Boschi
(William Shakespeare's Romeo + Juliet, USA/1996) di Baz Luhrmann (115')
Romeo e Giulietta fino all'ultimo respiro. Lui è DiCaprio ancora snello e romantico, lei la sensibile Clare Danes, attrice poi sottoutilizzata dal cinema (ma Homeland le sta rendendo giustizia). Siamo a Verona Beach, California, i ragazzi si amano, le famiglie si odiano (una bianca e wasp, l'altra proletaria e latina), la morte è scritta nelle stelle e nelle insegne al neon. Baz Luhrmann è al suo primo exploit internazionale, rutilante, assordante, convulsamente kitsch (senza l'eleganza né il controllo di Moulin Rouge): e tuttavia è geniale quel mantenere intatto ogni pentametro di Shakespeare e, intorno, fargli esplodere la violenza d'un sabato sera di musica e sangue. (pcris)