(Le Cercle rouge, Francia-Italia/1970) di Jean-Pierre Melville (140')
I destini di due criminali (Delon e Gian Maria Volonté) e di un ex poliziotto alcolizzato (Yves Montand) si ritrovano avvinti in un cerchio rosso di fatalità e azzardo. La poetica della solitudine metropolitana di Melville conferisce una densità indimenticabile a questo capolavoro del noir francese, che racconta la storia di una rapina con echi di Poe (la sequenza degli ‘ospiti' nell'armadio) e le sorprendenti performance dei tre mostri sacri.
In edizione integrale con circa venti minuti in più rispetto alla mutila versione italiana. (rch)
Copia in HD
(Belgio-Francia/2005) di Hugues Le Paige (86'). Incontro con Hugues Le Paige e Piero Ignazi
Hugues Le Paige, regista, produttore e attivista politico belga, arriva in Toscana nel 1982 per girare un reportage sul ‘caso Pci e sul suo successo'. Là incontra Fabiana, Carlo, Claudio, Vincenzo, comunisti duri e puri convinti di poter cambiare il mondo. "Siamo diventati amici. Da allora sono tornato tante volte, ho seguito la loro vita, la caduta del Muro, le elezioni europee, la svolta della Bolognina del '91, la cancellazione del termine comunista... E Berlusconi". Attraverso gli occhi dei quattro protagonisti il racconto di vent'anni di illusioni e patimenti della sinistra italiana.
Incontro con Hugues Le Paige e Piero Ignazi (Università di Bologna). In collaborazione con Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
(Spagna/2014) di Alberto Rodríguez (105')
Acclamato in Spagna (10 Goya all'attivo), un noir alla True Detective con una strana coppia di investigatori - uno democratico, violento, chiuso, l'altro reazionario e bonaccione - che indaga su scomparsa e morte di due ragazze in un paludoso villaggio del profondo sud della Spagna nel 1980, all'epoca della difficile transizione postfranchista. Rodríguez "ci guida a vista in strani panorami quasi paranormali, twilight zone dove prosperano superstizioni e pistola [...]. Ritmo e tensione alternata col pensiero, un gran inseguimento by night, e la malsana sensazione che alcuni carnefici rimangano in pista" (Maurizio Porro).
(Creed, USA/2015) di Ryan Coogler (133')
Come J.J. Abrams ha rivitalizzato la saga di Star Wars, Ryan Coogler, passato con il suo primo film Fruitvale Station nella selezione ufficiale di Cannes, riesce magistralmente a dare un vestito nuovo, tra fedeltà e reinvenzione, alla mitologia di Rocky. A indossare i guantoni stavolta non è l'ormai anziano ‘stallone italiano', che passa dall'altra parte delle corde del ring nei panni del coach, ma il figlio di Apollo Creed. Adonis Creed ha l'irruenza e la tenacia del primo Balboa e, come lui, deve partire dal basso per farsi un nome. Il senile ritratto dell'allenatore malato "raggiunge picchi di umanità che Stallone, pur già in passato sensibile alla decostruzione del suo stesso mito, rende con grande intensità" (Roy Menarini).
proiezioni h 17.30; 22.15
di Carlo Goldoni, con Isabella Caserta
Trionfo della femminilità, donna forte e di carattere, Rosaura sa gestire con arguzia la situazione e riesce a capire con scaltrezza la verità.
Compagnia Teatro Scientifico - Teatro Laboratorio.
musical
Regia di Carlo Picchi.
Compagnia La Ragnatela.
Angelo Adamo, Marco Dalpane | Music Talk
Angelo Adamo - armonica cromatica
Marco Dalpane - pianoforte
Angelo è un ciclone, una massa di energia in movimento. Quando mi ha chiesto di dargli le mie musiche per lavorarci sopra, per un po’ ho resistito.
Sapevo che se le sarebbe divorate e digerite, e me le avrebbe restituite chissà come. È passato qualche anno poi mi è sembrato che nel lavoro che stavo facendo su Buster Keaton ci fosse spazio abbastanza per accogliere il talento sconfinato e le mirabolanti invenzioni della sua armonica.
In Brother Buster ci sono un po’ di temi che ho scritto per il film The General, escudendo quelli legati alle scene di massa, alle battaglie, agli eventi epici raccontati dal film. È quindi un ritratto di Keaton alle prese con le ambiguità e gli equivoci della realtà, con gli accadimenti più imprevisti cui sempre risponde con invenzioni geniali e paradossali. Fratture, equilibri instabili, cambi di direzione, ma anche ostinata tenacia e geometrica tensione. (M. Dalpane)
Music Talk: 8 concerti organizzati dall'etichetta discografica a Simple Lunch, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica. Ogni concerto è seguito da un incontro con i musicisti, una rara occasione per incontrare i protagonisti e dialogare con loro.
concerti di musica classica
con Blake Franchetto & Youssef Ait Bouazza
Aldo Betto, chitarrista e autore veneto d’origine e bolognese d’adozione, presenta il suo nuovo album "Musica Analoga”, liberamente ispirato dal libro incompiuto di René Daumal "Il Monte Analogo".
Il disco è frutto della collaborazione di Aldo con il giovane e talentuoso bassista londinese Blake C.S. Franchetto ed il batterista di etnia berbera Youssef Ait Bouazza..
mostra per i 50 anni del Pilastro
Esposizione fotografica di Lino Bertone e Alessandro Zanini sul quartiere bolognese, il Pilastro, di cui oggi si celebra il cinquantennale.
Partecipano all'inaugurazione
Virginio Merola - Sindaco del Comune di Bologna
Riccardo Malagoli - Assessore ai Lavori Pubblici Politiche abitative e Sicurezza. Comune di Bologna
Simone Borsari - Presidente del Quartiere San Donato. Comune di Bologna
presentazione del libro di Giovanni Brizzi (Laterza, 2015)
Ne parlano con l'autore Franco Cardini e Giusto Traina. Condice Marco Guidi.
La resistenza dell’unico popolo che rifiutò l’assimilazione a Roma. La lunga guerra che oppose l’impero alle genti ebraiche della Palestina e della Diaspora. La tragica caduta di Gerusalemme e la fine del Tempio. Uno scontro dalle conseguenze enormi per l’identità stessa dell’Occidente
di William Shakespeare. Libero adattamento di Francesca Pierantoni
La performance-spettacolo conclusiva del laboratorio di recitazione intensiva condotto da Officine Guitti.
In un college americano all'inizio degli anni '60 si dipana la storia di 4 studenti che hanno fatto voto di dedicarsi unicamente agli studi.
Nell'attimo esatto del loro giuramento, arrivano 4 studentesse francesi in scambio culturale...
Un’altra immortale commedia shakespereiana : un perfetto equilibrio di ritmo, comicità e leggerezza.
Una piece sugli anni della giovinezza spensierata, uno stato di grazia che finisce sempre troppo presto.
Regia: Francesca Pierantoni.
Repliche sabato 9 aprile h 21 / domenica 10 aprile h 18.
di Pasqual Quignard. Drammaturgia di Eugenio M. Bortolini
Versione teatrale del film del 1994 per la regia di Giuseppe Tornatore con Gerard Depardieu e Roman Polanski.
Una notte di tempesta, pioggia incessante; un colpo di pistola. Tutti gli elementi per un noir perfetto.
Un uomo viene fermato nella tempesta e portato in una gendarmeria fatiscente; inizia una chiacchierata con il commissario che, lentamente ed inesorabilmente, si trasforma in un interrogatorio. Le domande del commissario e le conseguenti risposte dell’interrogato, un uomo strano e disperatamente affascinante, rivelano un passato ricco e complesso.
Regia: Eugenio Maria Bortolini.
live
Da Trondheim, città norvegese prossima al circolo polare, arrivano i Motorpsycho, una delle realtà del rock anni 90 più sorprendenti e allo stesso tempo meno conosciute al grande pubblico.
Detour
Arriva in Italia a maggio 2016 il “Detur” solo show di Elvis Costello: il geniale artista inglese, impegnato con una tournée mondiale farà tappa nel nostro paese con 7 concerti.
Lo spettacolo, accolto con entusiasmo in tutto il mondo, è un viaggio straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di Elvis Costello. Tra i 100 artisti più grandi di tutti i tempi secondo Rolling Stone, Costello vanta una lunga carriera all’insegna della metamorfosi, con uno stile musicale unico e una ricercata scrittura dei testi. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, l’eclettico artista è capace rompere ogni schema spaziando con disinvoltura dal punk alla Deutsche Grammophon, dal crooning pop, fino alla riscoperta delle radici folk americane.
aperitivo + White Raven & Alessandro Gulino djset
Ofeliadorme "Sull’onda calma e nera dove le stelle dormono Fluttua la bianca Ofelia come un gran giglio, fluttua Lentissima, distesa sopra i suoi lunghi veli" A.Rimbaud
Un sound straniante e intenso a cavallo tra svariati generi, 8 anni di attività, due LP, vari EP e 7" e numerosi concerti in Italia, UK, Francia, Belgio, Svizzera, Germania e Cina.
Gli Ofeliadorme, trio bolognese formato da Francesca Bono, Michele Postpischl e Tato Izzia, sono in attesa di pubblicare un nuovo album prodotto, registrato e mixato dal noto musicista scozzese Howie B, la cui release avverrà per la Label londinese HB Recordings. Un live raffinato ed elegante, da vedere.
performance, ambienti, concerti, live media, expanded cinema
Xing presenta la quinta edizione di Live Arts Week che si avvia il 15 aprile con un prologo dedicato al nuovo progetto corale di Mårten Spångberg & guests, per proseguire dal 19 al 23 aprile 2016 negli spazi di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna per tutta la settimana.
Evento unico in Italia dedicato alle live arts, presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all'esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo (performance, ambienti, concerti, live media, expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime) presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.
Live Arts Week dà spazio ad atletiche esistenziali: non antepone l'arte agli artisti, espone a forme di sensibilità e idee, accoglie opere ibride e poliglotte, ospita singolarità umane, tessendo una sorta di contro-design della fruizione. Progettato come un’unica campata ed un'architettura inedita, raccorda e permette di attraversare tensioni estetiche e pratiche rappresentative del mondo contemporaneo.
La quinta edizione è una meditazione sul gusto per i segni in generale, e per ognuno di loro, nel crepuscolo della significazione. Disegnando traiettorie enigmatiche e rebus, getta una strana luce sui fenomeni del mondo. E' una collezione di feste e cerimoniali, di cicli che si aprono e che si chiudono. In questo ampio grado di interpolazione, in ciò che istituisce la distanza tra linguaggio ed esperienza, sarà lo spettatore a costituire la cerniera: come un pendolo che oscilla, tracciando la rotta tra le due sponde chimeriche di natura e cultura.
Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni. E' un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.
Live Arts Week V: Mårten Spångberg (S) · Florian Hecker (D) · Alix Eynaudi (A/B) · Marco Berrettini (CH) · Trond Reinholdtsen (N) ·ZAPRUDERfilmmakersgroup (I) · Leif Elggren (S) · Minoru Sato (J) · Invernomuto (I) · Primitive Art (I) · Duppy Gun (USA/JA) · Lamin Fofana (USA/SLE) · Sara Manente (I/B) · Tropa Macaca (P)
Live Arts Week è ideato e realizzato da Xing, organizzazione culturale basata a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
performance, ambienti, concerti, live media, expanded cinema
Xing presenta la quinta edizione di Live Arts Week che si avvia il 15 aprile con un prologo dedicato al nuovo progetto corale di Mårten Spångberg & guests, per proseguire dal 19 al 23 aprile 2016 negli spazi di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna per tutta la settimana.
Evento unico in Italia dedicato alle live arts, presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all'esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo (performance, ambienti, concerti, live media, expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime) presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.
Live Arts Week dà spazio ad atletiche esistenziali: non antepone l'arte agli artisti, espone a forme di sensibilità e idee, accoglie opere ibride e poliglotte, ospita singolarità umane, tessendo una sorta di contro-design della fruizione. Progettato come un’unica campata ed un'architettura inedita, raccorda e permette di attraversare tensioni estetiche e pratiche rappresentative del mondo contemporaneo.
La quinta edizione è una meditazione sul gusto per i segni in generale, e per ognuno di loro, nel crepuscolo della significazione. Disegnando traiettorie enigmatiche e rebus, getta una strana luce sui fenomeni del mondo. E' una collezione di feste e cerimoniali, di cicli che si aprono e che si chiudono. In questo ampio grado di interpolazione, in ciò che istituisce la distanza tra linguaggio ed esperienza, sarà lo spettatore a costituire la cerniera: come un pendolo che oscilla, tracciando la rotta tra le due sponde chimeriche di natura e cultura.
Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni. E' un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.
Live Arts Week V: Mårten Spångberg (S) · Florian Hecker (D) · Alix Eynaudi (A/B) · Marco Berrettini (CH) · Trond Reinholdtsen (N) ·ZAPRUDERfilmmakersgroup (I) · Leif Elggren (S) · Minoru Sato (J) · Invernomuto (I) · Primitive Art (I) · Duppy Gun (USA/JA) · Lamin Fofana (USA/SLE) · Sara Manente (I/B) · Tropa Macaca (P)
Live Arts Week è ideato e realizzato da Xing, organizzazione culturale basata a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
concerto di Catherine Vickers | La Soffitta 2015 - XXVIII anno
Catherine Vickers - pianoforte
Musiche di
Nicolas A. Huber, Franz Schubert, Claude Debussy
Il concerto presenta tre diverse dimensioni sonore del comporre per il pianoforte. Gli estremi dinamici e la tecnica pianistica d’avanguardia del brano di Huber vengono accostati al lirismo melodico, unito a una certa ossessività ritmica, dei brani di Schubert, e al radicalismo linguistico degli Studi di Debussy, ove l’astrazione della trama compositiva si coniuga ad una sottile raffinatezza timbrica, spesso lontana dalla sontuosità coloristica dei capolavori pianistici precedenti.
LA SOFFITTA 2015 - XXVIII anno, promossa dal Centro la Soffitta del Dipartimento delle Arti (DAR) - Università di Bologna.
Incontri con l'Arte 2016 | aprile