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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 9 min 28 sec fa

Concerto SaxBO Orchestra

Lun, 05/23/2016 - 18:08

Conservatorio "G.B. Martini"

La notte di San Lorenzo

Lun, 05/23/2016 - 17:56

progetto artistico Teatro del Pratello

regia Paolo Billi
drammaturgia Filippo Milani
con i ragazzi della Compagnia OUT Pratello
e con Catalin Condorache, Maddalena Pasini, Gianfranco Cerati, Giuseppe Evangelisti visual project Veronica Billi e Giuseppe Lanno

poesie di Pier Paolo Pasolini, Giovanni Pascoli, Valerio Magrelli, Fabio Pusterla, Franco Fortini, Francesca Tuscano

Nel mondo vigono solo le Verità non dicibili,
naturalmente scritte con V maiuscola
(Pier Paolo Pasolini)

Per la tradizionale notte di San Lorenzo, il Teatro del Pratello, diretto da Paolo Billi, presenta un oratorio di poesie “civili” selezionate da Niva Lorenzini che affrontano temi riconducibili a esperienze spesso vissute da chi attraversa l’Istituto Penale Minorile di Bologna o è in carico ai Servizi della Giustizia Minorile.

Guerre, migrazioni, emarginazioni fanno parte della vita di molti ragazzi che nascono in territori invivibili: periferie, luoghi di guerra, della fame, del nulla. Cercano fortuna in una altrove ignoto, dove le speranze si infrangono, troppo spesso.
Come funamboli affrontano traversate sul filo dell’orizzonte, cercando equilibrio in radici aeree, quando mai hanno conosciuto le radici della terra. Viaggi fatti di mete invisibili, di acque ostili, di cieli che mutano insensibili, di impronte nell’aria, di sguardi silenti che non sanno dove guardare.
Il viaggio funambolico delle loro voci si interseca con le poesie civili di poeti affermati (da Pasolini a Fortini, da Magrelli a Pusterla) e nuovi (le poesie inedite di Francesca Tuscano scritte per l’occasione), sgretolando la patina di omertà che ricopre “le Verità non dicibili” su cui si fonda la nostra In-civiltà.

Il Teatro del Pratello opera da diciotto anni all’interno dell’Istituto Penale Minorile e presso la Casa Circondariale di Bologna. La Compagnia OUT Pratello, è composta da minori e giovani adulti in carico alla giustizia minorile con misure alternative alla reclusione, e da giovani che proseguono l’attività teatrale una volta “liberi”. A loro si aggiungono giovani attori, studenti, senior, componendo una compagnia eterogenea per età, provenienze, vite.

www.teatrodelpratello.it

Trattato di Economia

Lun, 05/23/2016 - 17:55

coreocabaret confusionale sulla dimensione economica dell’esistenza | Aldes/Roberto Castello

progetto, drammmaturgia, regia, di/con Roberto Castello, Andrea Cosentino
assistente Alessandra Moretti
direzione tecnica Luca Telleschi
videopartecipazione straordinaria Attilio Scarpellini
realizzazione oggetti di scena Paolo Morelli
produzione ALDES
in collaborazione con Sardegna Teatro
con il sostegno di MIBACT - Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, Regione Toscana - Sistema Regionale dello Spettacolo


Trattato di Economia nasce dall’incontro fra Roberto Castello, danzatore e coreografo, tra i fondatori della danza contemporanea in Italia, e Andrea Cosentino, attore versatile, comico, autore, regista. Due artisti diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico che per caso un giorno hanno scoperto di covare lo stesso desiderio: realizzare uno spettacolo sulla scienza che vuole liberare l’umanità dalla schiavitù del bisogno.
Dopo oltre un anno di letture, incontri, dubbi, entusiasmi e crisi, il progetto ha preso una forma nella quale economia, arte e morale si aggrovigliano con esiti paradossali. Il risultato è un progetto performativo tra parola e gesto che si interroga sul denaro, sul suo valore, sulla sua invadente onnipresenza e sulla sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà, finendo per interrogarsi sul teatro stesso e le sue contraddizioni.
Porsi ai margini del contratto per renderne palesi i paradossi inventando situazioni limite e domande inappropriate è il modo per riprendere possesso, almeno simbolicamente, di ciò che non si capisce e non si controlla annientandolo con una risata liberatoria.

www.aldesweb.org

Le fumatrici di pecore

Lun, 05/23/2016 - 17:53

Compagnia Abbondanza/Bertoni

un progetto di Antonella Bertoni
regia Michele Abbondanza
coreografie, scene e costumi Antonella Bertoni
con Patrizia Birolo e Antonella Bertoni
luci Andrea Gentili
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
coproduzione Provincia autonoma di Trento
con il sostegno di MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura


Lo spettacolo nasce dall’incontro tra Antonella Bertoni e Patrizia Birolo durante i laboratori tenuti presso La Girandola di Torino, struttura operante nel settore del teatro e delle disabilità. Da sempre «affascinati dalle forme e dal multiforme», Michele Abbondanza e Antonella Bertoni iniziano una collaborazione con Patrizia, interprete straordinaria, «fuori dall’ordinario». «Guardandola lavorare - scrive la coreografa - ho colto con intensità quanto un corpo e una persona potessero esprimere un umore “ballerino”. Da qui il desiderio di scrivere una partitura con lei».
Un viaggio tra le immagini che abbrevia il cammino tra un essere e l’altro. Le sequenze coreografiche e le brevi storie di relazione sono il tessuto sul quale riscrivere altre storie più vecchie, senza descrizioni né commenti, ma registrando gli accadimenti attraverso un gioco di relazione dove danza e vita si confondono e i limiti diventano risorse.

«... imparando a stare dritta con la schiena e giù con le spalle e mento davanti, camminare lentamente e piano, e cantare ad alta voce, sennò non si sente un tubo al microfono ... La danza deve essere lenta e non tremare, ma resistere a stare non ferma ma a muovermi nello spazio senza avere timore di nessuno. Devo essere orgogliosa del lavoro che ho imparato qui in teatro.» (Patrizia Biroli)

www.abbondanzabertoni.it

Gianni

Lun, 05/23/2016 - 17:51

La società dello spettacolo/Caroline Baglioni

ispirato alla voce di Gianni Pampanini

di e con Caroline Baglioni
supervisione alla regia Michelangelo Bellani, c.l. Grugher
assistente alla regia Nicol Martini
luci Gianni Staropoli
suono Valerio Di Loreto
produzione La società dello spettacolo
spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015 e del Premio In-Box 2016

Avevo circa tredici anni. Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Era un gigante Gianni. Alto quasi due metri, ma a me sembravano tre e nella mia mente è un film in bianco e nero.
Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era. Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura. Aveva lo sguardo di chi conosce le cose, ma le ripeteva dentro di sé mica ce le diceva. Fumava e le ripeteva dentro di sé.
Gianni non stava mai bene. Se stavamo da me voleva tornare a casa sua. Se stava a casa sua voleva uscire. Se era fuori voleva tornare dentro. Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Dentro casa. Dentro il Cim. Dentro la malattia. Dentro al dolore. Dentro ai pensieri. Dentro al fumo. Dentro la sua macchina.
E fuori. Fuori da tutto quello che voleva. Non aveva pace Gianni. Ogni centimetro della sua pelle trasudava speranza di stare bene. Stare bene è stata la sua grande ricerca. Ma chi di noi non vuole stare bene?

Nel 2004 in una scatola di vecchi dischi, ho trovato tre cassette. Tre cassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, detto la sua tristezza. Per dieci anni le ho ascoltate riflettendo su quale strano destino ci aveva uniti. Un anno prima della mia nascita Gianni incideva parole che io, e solo io, avrei ascoltato solo venti anni dopo. E improvvisamente, ogni volta mi torna vicino, grande e grosso, alto tre metri e in bianco e nero.

www.lasocietadellospettacolo.org

Dopo la Tempesta. Scene da “Shakespeare. Know Well”

Lun, 05/23/2016 - 17:47

Prologo collettivo al nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza

drammaturgia e regia Armando Punzo
musiche originali eseguite dal vivo e sound design Andrea Salvadori
con Armando Punzo e gli attori della Compagnia della Fortezza
produzione VolterraTeatro/Carte Blanche
con il sostegno di MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Ministero della Giustizia C.R. Volterra

Nell’opera di Shakespeare, Armando Punzo cerca il grande testo segreto, il mistero che si nasconde nello spazio vuoto tra le parole, nelle maglie degli indugi di Macbeth o dei dubbi di Amleto. Per creare uno spettacolo liquido, un’opera che stravolga il canone del teatro occidentale, il tempo, lo spazio, il ritmo, mettendo così in discussione l’uomo, la sua forma rigida che si immagina fissata per sempre nelle pieghe meravigliosamente complesse dei personaggi shakespeariani. È l’apoteosi di quella utopia della libertà a cui il regista visionario ha abituato il suo pubblico.
Come dopo una torrenziale tempesta, uno spirito si aggira su un’isola- foresta, cercando di liberarsi dagli echi dei fantasmi spiaggiati dei personaggi di Shakespeare, che ripetutamente provano a riportarlo alla vita.

Dopo lo straordinario esito dell’anteprima di Mercuzio non vuole morire, che nel 2012 coinvolse centinaia di persone in un’emozionante azione collettiva, Armando Punzo presenta un nuovo evento appositamente pensato per il Giardino della Memoria di Ustica. Un prologo allo spettacolo Dopo la Tempesta che debutterà a luglio nel carcere di Volterra, nell’ambito del Festival VolterraTeatro.
Anche in questo caso lo spettacolo ha carattere collettivo, prevedendo il coinvolgimento del pubblico nell’azione teatrale.

Agli spettatori è richiesto di portare una croce, di qualsiasi dimensione o materiale, anche costruita in modo artigianale.
Ingresso offerta libera

www.compagniadellafortezza.org

Figure del tempo barocco

Lun, 05/23/2016 - 15:38

Visita guidata speciale per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna

Visita guidata gratuita riservata agli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna.

Alla scoperta delle Figure del tempo barocco con Marco Riccòmini, il curatore della mostra di opere di proprietà dell’ex Opera Pia dei Poveri Vergognosi, oggi ASP Città di Bologna, promossa dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e in corso fino al 12 giugno nelle sale espositive di via delle Donzelle (tutti i giorni dalle 10 alle 19, ingresso libero).

La durata della visita guidata è di circa 30 minuti. Il numero massimo ammesso è di 20 partecipanti. Occorre prenotarsi telefonando al centralino della Fondazione del Monte al numero 051.2962511 oppure scrivendo a segreteria@fondazionedelmonte.it.

Molti degli artisti esposti in mostra sono presenti anche nelle raccolte della Pinacoteca Nazionale e nelle Collezioni Comunali d’Arte: con la tua Card Musei puoi completare il percorso entrando gratuitamente alle Collezioni Comunali d’Arte e con il biglietto ridotto (2 euro) in Pinacoteca.  
Info: cardmuseibologna.it

La mostra espone 31 opere di artisti bolognesi o che operarono a Bologna tra Seicento e Settecento. Si tratta di quadri di figura del tempo barocco giunti ai Poveri Vergognosi poco alla volta come lasciti di benefattori, commercianti e nobili famiglie della città. La maggior parte dei quadri della mostra proviene dunque dalla Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili, sede legale di ASP Città di Bologna, in via Marsala 7. E non è certo una collezione, come precisa il curatore nel cominciare il catalogo della mostra: non c’è un filo che lega un dipinto all’altro perché ciò che si vede è quello che resta di antiche collezioni che arredavano le sale dei palazzi dei benefattori, tra cui le famiglie Venenti, Scarani, Rossi Poggi Marsili, Gozzadini e Dal Sole. A doppio filo, però, è legato questo patrimonio alla storia della città di Bologna.
 
Marco Riccòmini, per la prima volta impegnato come curatore a Bologna, ha scelto le opere con il criterio della qualità, riservando qualche sorpresa nell’attribuzione e dotandole di una nuova revisione critica, prediligendo quasi sempre artisti meno conosciuti anche per dare al pubblico l’opportunità di riscoprirli. Tra questi Giuseppe Maria Crespi, Cesare Gennari, Ercole Graziani e Giuseppe Varotti. Tutti bolognesi con l’eccezione del veronese Giovanni Battista Canziani, che lavorò a Bologna e realizzò il monumentale Ritratto di Giovanni Francesco Rossi Poggi Marsili, proprietario del palazzo donato ai Poveri Vergognosi, ritratto che viene esposto in questa mostra per la prima volta.
 

Ri-costruzione di un mito: Francesco Griffo da Bologna

Lun, 05/23/2016 - 13:58

con Roberto Grandi, Carlo Lucarelli, Michele Cogo, Giampiero Rigosi, Beatrice Renzi e gli allievi di Bottega Finzioni

Nel corso della serata verrà presentata la puntata di "Muse Inquietanti" (Sky Arte HD) su Griffo, con due interventi di Umberto Eco e i progetti narrativi sviluppati dagli allievi di Bottega Finzioni.

Ottetto di fiati del Collegium Musicum Almae Matris

Lun, 05/23/2016 - 13:56

Collegium Musicum Almae Matris

a seguire parliamo di Battaglie con Giovanni Brizzi.

Nicola Bortolotti e Simone Tangolo leggono Ugo Cornia

Lun, 05/23/2016 - 13:54

Cosa resta in questo caotico subbuglio di mondo contemporaneo, posteriore pure al post-moderno, per l'insana umanità cui il caso ha casualmente destinato di doverci campare? Non si sa. Qualcuno nelle nostre province emiliano-romagnole saprebbe rispondere? Forse sì, o forse o no. Oppure, forse, guidati dalle pagine di Ugo Cornia, potremmo inseguire qualche indizio di risposta in storielle curiose, all'apparenza dell'altro giorno (“è successo all'amico di un amico...”), benché, chissà come mai, già viste in altri luoghi e già sentite in altri tempi, ma potremmo anche giocare con immaginazioni estemporanee, bizzarre sulle prime, chiedendoci cosa accadrebbe se, per dire, Tutankhamon si risvegliasse, o se gli dei dell'antichità ancora tessessero, sotto mentite spoglie, le fila del genere umano…

Simone Tangolo Si è diplomato in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi. Ha lavorato per il Piccolo Teatro di Milano ed è co-fondatore e attore della compagnia Idiot Savant. Dal 2012 collabora stabilmente con Emilia Romagna Teatro, sia recitando in spettacoli sia all'interno di progetti di didattica teatrale.

Nicola Bortolotti Diplomatosi come attore alla Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi, ha lavorato, tra gli altri, con Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Glauco Mauri, Marisa Fabbri. Dal 2010 collabora stabilmente con Emilia Romagna Teatro, sia recitando in spettacoli sia all'interno di progetti di didattica teatrale.

Lino Guanciale legge Pier Vittorio Tondelli

Lun, 05/23/2016 - 13:53

C'erano una volta le rogge, il disegno squadrato dei campi, i filari d'alberi succosi, i colori accesi dell'estate, i silenzi bianchi dell'inverno... c'erano, per l'appunto! Ora ci sono le abbaglianti luci al neon, che invitano il viandante ad entrare nelle moderne “cattedrali” del ballo sfrenato, o le highways nostrane, da cui giungono ogni estate, sfrecciando, le promesse dei nuovi (e di volta in volta sempre eterni) amori stagionali, e ancora i primissimi fast food disseminati lungo la piana, fino a laggiù, al litorale, tra le truppe di ombrelloni, statuarie a difesa delle coste natìe... per l'Emilia e per la Romagna è giunta l'ora del bailamme post-moderno! Parola a P.V. Tondelli.

Lino Guanciale, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, in teatro ha lavorato, tra gli altri, con Gigi Proietti, Franco Branciaroli e Luca Ronconi. Per il cinema ha collaborato con importanti registi, tra cui Carlos Saura, Michele Placido, Woody Allen, Pappi Corsicato. Dal 2010 collabora stabilmente con Emilia Romagna Teatro, sia recitando in spettacoli sia all'interno di progetti di didattica teatrale.

Entrata gratuita fino a esaurimento posti disponibili.

Elena Bucci legge Natalia Ginzburg

Lun, 05/23/2016 - 13:52

Pane, amore & democrazia

Lun, 05/23/2016 - 13:51

fare il sindaco a Bologna | visita guidata a cura di Didasco

Dopo l'adesione di Bologna al Regno d'Italia si sono succeduti moltissimi sindaci, ognuno con il suo carattere ricco di pregi e difetti e con una sua idea di come dovesse crescere la Città. Da Luigi Pizzardi a Giuseppe Dozza, passando per Carlo Pepoli, Francesco Zanardi e tanti altri.

Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
L'evento si terrà anche anche in caso di maltempo.
Iniziativa rivolta ai soci Didasco, con possibilità di associarsi al momento della visita.
Quota associativa € 10, prima visita in regalo.

Ingresso: € 10 (per ogni ingresso pagante € 2 saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)

Nell'ambito di CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna.

Giampiero Pizzol e Laura Aguzzoni

Lun, 05/23/2016 - 13:50

Associazione Compagnia Bella

"Storie di corte e di cortili", letture per bambini.

Mediterranea

Lun, 05/23/2016 - 13:48

regia di Jonas Carpignano 

A cura dell'Associazione studentesca Centro Studi G. Donati.

Gitanistan

Lun, 05/23/2016 - 13:27

documentario sullo stato immaginario delle famiglie Rom-Salentine di Pierluigi De Donno e Claudio "Cavallo" GIagnotti | CINEFORHUMA a 9mq 

CineforHuma, è il cineforum itinerante, organizzato dal collettivo di videomakers Humareels, caratterizzato dalla presenza degli autori, che permette al pubblico di avere un incontro-confronto diretto con questi e di dare vita a un dialogo a più voci.

Una co-produzione Maxman Coop.

Quando cadono le stelle

Lun, 05/23/2016 - 13:20

Gian Paolo Serino presenta il suo libro (Baldini & Castoldi)

Gian Paolo Serino è in libreria con Stefano Bonaga, Valerio Piperita, Grazia Verasani. 

Letture di Eva Robin's. 

Johnnyfer Jaypegg e il tesoro degli alieni commestibili

Lun, 05/23/2016 - 13:18

Sio presenta il nuovo fumettogame (Panini Comics)

Incontro con Concita de Gregorio

Lun, 05/23/2016 - 13:13

in occasione dell’uscita del suo nuovo libro "Cosa pensano le ragazze" (Einaudi)

A chi dice: io non capisco le donne, non le ho mai capite. Questo libro è per loro. A chi dice: solo a me poteva succedere, sono io che sono guasta. Questo libro è per lei. Una mappa per decifrare le ragazze del nostro tempo, un amuleto per non perdersi, un antidoto alla paura.

La tenda rossa di Bologna

Lun, 05/23/2016 - 13:12

un libro di John Berger, con i disegni di Guido Volpi

Gianluca Albertazzi legge John Berger

"Capitava di rado che ci abbracciassimo, o persino che ci sfiorassimo. I nostri contatti più intimi avvenivano attraverso i regali. Per trent’anni, i nostri
doni si sono conformati alla stessa tacita legge non scritta: dovevano essere piccoli, inconsueti e volti a soddisfare un particolare desiderio che ognuno
aveva indovinato nell’altro."

Un omaggio all’amatissimo zio Edgar, di cui ammirava l’intransigenza sbrindellata e regale, un libro sul tempo e la memoria, e ancora una personalissima guida a una città senza tempo.

"Tutte le finestre davanti a cui passo hanno le tende, e sono tutte dello stesso colore. Rosse. [...] Dall’altra parte ci sono dei corpi e i loro segreti, che
dall’altra parte non sono segreti..."

La tenda rossa di Bologna, una meditazione sottile sul tessuto intimo della città, su memoria e perdita, evoca voci lievi e senza età che promettono ogni
cosa. John Berger nella sua migliore forma lirica.

Nato a Londra nel 1926 e da oltre quarant'anni residente in un villaggio dell'Alta Savoia, John Berger è critico dell'arte, poeta, giornalista, narratore,
sceneggiatore cinematografico, autore teatrale, disegnatore. Lui però preferisce definirsi semplicemente uno 'storyteller'. E, come solo i veri
storyteller sanno essere, è un grande cospiratore, capace di coltivare l'arte amorosa della collaborazione.

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