in concerto – jazz manouche
Tolga During – chitarra
Lorenzo Lucci – chitarra
Matteo Zucconi – contrabbasso
Il Tolga Trio è stato fondato nel 1999 ad Amsterdam dal chitarrista turco-olandese Tolga During. Formazione e musica sono ispirate al jazz manouche di Django Reinhardt, che viene preso come punto di partenza per nuove esplorazioni musicali. La maggior parte del repertorio infatti, è stata composta da Tolga. Nel suo lavoro ci sono influenze da tutta l'Europa, dal Sud America e dalla musica contemporanea.
h 23: Jam session
Ingresso libero con Tessera Arci
A cura di Associazione Senzaspine
presentazione del volume di Luca Chiurchiù | Storia di A/traverso, una delle riviste più rappresentative del Movimento del ‘77
ne parlano l'autore e Franco Berardi "Bifo".
La rivista A/traverso (DeriveApprodi) nel ‘77 fu un’esperienza collettiva straordinariamente innovativa, fu il primo esempio di grafica punk italiana, e nello stesso tempo fu l’ultima delle riviste di avanguardia del Novecento i cui riferimenti erano il futurismo di Majakovskij e un’originale rivisitazione dello spirito dadaista. Ma fu anche una rivista che proponeva raffinate analisi politiche e filosofiche mirate a liberarsi dal modello leninista dell’organizzazione per fondare un movimento di collettivizzazione della vita quotidiana, di proliferazione di esperienze micro-politiche di autorganizzazione.
Nel suo primo editoriale «A/traverso» si esprimeva così: «Appropriazione e liberazione del corpo, trasformazione dei rapporti interpersonali, sono il modo in cui oggi ricostruiamo un progetto contro il lavoro di fabbrica, contro qualsiasi ordine fondato sulla prestazione e sullo sfruttamento».
(Moana, USA/2016) di Ron Clements e John Musker (107'). Animazione. Dai 6 anni in su
"Un'altra ‘principessa Disney? Certo che sì, però rivista e aggiornata secondo l'aria dei tempi: una ragazza tosta, femminista quanto basta e impegnata in un compito che non è trovarsi un principe da sposare" (Roberto Nepoti). La protagonista è infatti una vivace adolescente che s'imbarca in una coraggiosa missione sfidando i marosi del Pacifico per salvare il suo popolo. Ritmo incalzante, immersivi panorami idillici e sogni infuocati, colonna sonora travolgente in un trionfo di computer graphic e creatività che ci parla di rispetto per la natura, diversità e valore della memoria. Candidato agli Oscar 2017 come miglior film d'animazione (ac)
Animazione. Dai 6 anni in su
con Matteo Belli e il Trio Lumière du Tango
Se, come dice Paolo Conte, “il tango è il riassunto della vita come la lucertola è il riassunto del coccodrillo", nell'opera letteraria di Horacio Ferrer si ritrova un'immensa varietà di interessi tematici: dai ritratti poetici di grandi cantanti e musicisti (come Carlos Gardel e Aníbal Troilo), alle critiche spietate contro il lavoro minorile e la violenza sulle donne, fino agli struggenti "inni" alla follia poetica e al valore universale della libertà, passando per i commossi e intimi "soliloqui" sul significato delle proprie origini rioplatensi, sulle sponde di un fiume troppo grande per vederne la riva opposta, ma così intimo da fondere insieme la lingua e la cultura di Argentina e Uruguay.
Le musiche eseguite dal vivo dal Trio "Lumière du Tango" rinnovano lo splendore armonico e melodico dei brani di Ferrer, qui arricchiti del contrappunto interpretativo della voce recitante di Matteo Belli, capace di generare effetti di grande intensità emotiva.
Matteo Belli voce recitante
Trio Lumière du Tango – Cristina Bertoli flauto, Marco Fabbri bandoneon, Stefano Giavazzi pianoforte
INFO
Piccolo Teatro del Baraccano dal lun. a ven. dalle 10 alle 13.
info@attisonori.it; tel. 393.9142636 www.attisonori.it
visita guidata
Orari: h 10 – 13; 15 – 18
Ingresso dalla terrazza panoramica, visita libera senza prenotazione. Costo € 5
spettacolo per bambini da 6 a 10 anni
Il giro del mondo in 80 giorni è un romanzo avventuroso pubblicato per la prima volta nel 1873.
Il londinese Phileas Fogg e il suo cameriere francese Passepartout tentano di circumnavigare il globo terrestre in soli 80 giorni, utilizzando ogni mezzo di trasporto, antico e moderno, per vincere una scommessa di 20.000 sterline fatta con i compagni del Reform Club.
Uno spettacolo dinamico, ricco di suggestioni gestuali e musicali, provenienti da vari continenti.
Gli spettatori verranno coinvolti in una grande favola moderna: Phileas Fogg e Passepartout accompagneranno grandi e piccini attraverso terre lontane e luoghi misteriosi.
Ma non sarà un viaggio tranquillo... chissà quali trabocchetti studierà l’ispettore Fix per ostacolare l’incredibile impresa!.
spettacolo per bambini da 6 a 10 anni
C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini: magri, brutti e sporchi. Tra tutti questi asini ne aveva uno che era il più brutto di tutti.
Era magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata, le zampe così rovinate che sembrava reggersi in piedi per miracolo.
Ma quando il suo padrone gridava: «Avanti focoso!», l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodinamico e roteando la coda come fosse l’elica d’un aeroplano, partiva più veloce d’un raglio!
Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile, e i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà.
liberamente tratto dal racconto “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana.
Cada Die Teatro (Cagliari)
spettacolo per bambini da 4 a 8 anni
Un osso viene ritrovato e si scopre che appartiene a un Apatosauro vissuto milioni di anni fa.
L’animale prende vita riportandoci indietro nel tempo, quando sulla terra c’erano pochi colori, il clima cambiava improvvisamente e dominavano i dinosauri.
160 milioni di anni fa è un tempo lontanissimo da qui. Questa grande distanza ha permesso di guardare al passato attraverso innumerevoli teorie scientifiche, dando la possibilità di preferirne alcune e scartarne altre. Nessuno sa dire con certezza di che colore fosse la pelle dei dinosauri, che versi facessero, perché si siano estinti.
Un viaggio all’indietro nel tempo attraverso una paleontologia teatrale che fonde, con le armi del teatro, scienza e immaginazione.
Teatro delle Briciole (Parma)
i concerti del Conservatorio G.B. Martini
Concerto della Brass Band del Conservatorio.
con Marina Gasparini e Roberto Terrosi
Di ritorno da una residenza in Giappone l’artista Marina Gasparini dialoga con Roberto Terrosi, docente alla Tokyo University of Foreign Studies. Sarà l'occasione per confrontare l'esperienza immersiva di un'artista - dieci settimane di lavoro esplorando i confini tra sperimentazione e tradizione – e la conoscenza di uno studioso impegnato da anni stabile nel Sol Levante. Dopo avere lavorato come ricercatore all’università di Kyoto, Terrosi ha insegnato Estetica all’università del Tohoku a Sendai fino all’incidente di Fukushima (vedi saggio in Sindrome giapponese, Mimesis, 2011), per poi rientrare nella sua seconda patria nel 2012, come specially appointed professor a Tokyo. I suoi studi riguardano il legame tra filosofia, antropologia e storia dell’arte. Tra i suoi libri ricordiamo La filosofia del postu-mano (1997), Storia del concetto d’arte (2006), Filosofia e antropologia del ritratto (2012) La genealogia:Nietzsche, Foucault e altri genealogisti (2013) Introduce Gabriele Via, poeta e autore di Un anno appena... Agenda haiku (2011)
di Fred Cavayé (Francia/2016/89’) | Anteprima Sala Bio
François Gautier è un tirchio e, terrorizzato dalla prospettiva di dover pagare, prosegue la sua vita ossessionato dall’unico obiettivo di non dover mai mettere mano al portafoglio. In poche ore, tuttavia, la sua vita è sconvolta dalla scoperta di una figlia di cui ignorava l’esistenza e dall’incontro con una donna di cui si innamora. Costretto a mentire per riuscire a occultare il suo terribile difetto, per François cominciano i problemi. Poiché a volte mentire può costare caro, molto caro… UN TIRCHIO QUASI PERFETTO è una deliziosa commedia in grado non solo di divertire, ma anche di affrontare tematiche serie riguardanti la paternità, la famiglia e i sentimenti.
Segui il link compila il form e inserisci il codice partner TP13PR per riservare un biglietto a 5€ anziché 7€
Il 25 maggio il tour Vietato Morire di Ermal Meta arriva al Teatro Duse di Bologna. Vietato Morire, la title track dell’album pubblicato il 10 Febbraio - e posizionatosi al 1° posto nella classifica dei più venduti in Italia - è la canzone che Ermal Meta ha presentato alla 67esima edizione del Festival di Sanremo e che si è aggiudicata podio e Premio della Critica Mia Martini e a Marzo è stato certificato Disco d’Oro.
Ora tutto questo si traduce in un nuovo tour che inizia in primavera e di palco in palco porta a spasso per la penisola il nuovo concerto; due ore di energia, affidate a Ermal Meta, Dino Rubini (basso), Marco Montanari (chitarra), Emiliano Bassi (batteria), Roberto Cardelli (tastiera & pianoforte) e Andrea Vigentini (cori & chitarra acustica) per attraversare le dinamiche musicali del nuovo progetto: Vietato Morire è infatti un doppio Cd (distribuito da Artist First) che contiene anche Umano, l’esordio da solista presentato nella precedente edizione del Festival, che certifica questo percorso artistico e permette a chi ancora non l’ha fatto di conoscere il lavoro integrale di Ermal Meta.
Le prevendita sono aperte nei circuiti vivaticket e ticketone.
a cura di Marco De Marinis | La Soffitta 2017
Partecipano Lorella Barlaam, Mariangela Gualtieri, Lucia Palladino, Cesare Ronconi e alcuni dei giovani attori protagonisti di Giuramenti.
introduce e coordina Marco De Marinis
Attraverso le voci e le presenze di protagonisti e studiosi, con immagini e testi, la giornata mapperà l’intero percorso di lavoro: un anno di seminari, tre mesi di residenza produttiva a L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino; un primo avvicinamento, Ardore e nutrimento, ancora al Teatro Dimora; un secondo, per contagio, al Teatro Petrella di Longiano, in vista del debutto dell’opera completa, Giuramenti, al Teatro A. Bonci.
La regia è di Cesare Ronconi, la compagnia vede all’opera Mariangela Gualtieri per la drammaturgia e i testi, Lucia Palladino per l’insegnamento della danza e Lorella Barlaam per la riflessione teorica.
Per restituire i “tensori” di quel campo di forze che è il teatro al presente - il corpo, lo spazio, la voce, la lingua poetica, la trasfigurazione dell’attore - ed entrare nel suo vivo farsi.
Teatro Valdoca/Giuramenti, a cura di Marco De Marinis.
Con Giuramenti Cesare Ronconi torna a raccogliere attorno a sé una piccola comunità di attori, danzatori e guide artistiche per attivare le dinamiche pedagogiche e spettacolari del Teatro Valdoca. Un’ipotesi produttiva con una struttura chiara e insieme la chiamata ad un sodalizio per dar vita a un progetto-pilota che per contenuto pedagogico, artistico, teatrale e di studio condensa la trentennale esperienza di Teatro Valdoca. La messa a disposizione del magistero artistico e pedagogico di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri risponde alla disponibilità e attenzione piena dei giovani artisti e performer coinvolti, verso l’interrogazione sul loro destino artistico e professionale, e l’incontro con il teatro vivo. A sostenere questa scelta, la tessitura di una rete di collaborazioni individuate con precisione: L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano, Centro La Soffitta – Università di Bologna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Cesena, e con il sostegno di ERT-Teatro A. Bonci.
Teatro Valdoca nasce nel 1983 a Cesena, dal sodalizio fra il regista Cesare Ronconi e la poetessa e drammaturga Mariangela Gualtieri. Cresciuta con l’attenzione rivolta agli artisti più innovativi di quegli anni, la Valdoca con i due spettacoli Lo spazio della quiete (1983) e Le radici dell'amore (1984) è presente fin da principio sulla scena europea con una cifra stilistica e poetica molto netta. Dai primi anni Novanta la Compagnia si dedica anche al lavoro pedagogico dando vita ad una Scuola di Poesia che coinvolge i maggiori poeti italiani, si apre poi all’incontro con numerosi giovani allievi attori, attraverso una vera e propria Scuola Pellegrina, esperienza che prosegue attraverso tre Corsi Europei di Alta Formazione – nel 2002, 2005 e 2011 – e una serie ininterrotta di laboratori selettivi e produttivi in tutta Italia.
presentazione del libro di Michele Monetta e Giuseppe Rocca | La Soffitta 2017
Mimo e maschera. Teoria, tecnica e pedagogia teatrale tra Mimo Corporeo e Commedia dell’Arte (Dino Audino editore, 2016)
intervengono Marco De Marinis e i due autori
momenti performativi di Michele Monetta | coordina Laura Mariani
Questo è un libro di formazione sul mimo: non quello imitativo-narrativo della pantomima ma quello che Étienne Decroux chiama “corporeo”, perché contempla nell’azione tutta la figura e principalmente il tronco (testa-collo-petto-cintura-bacino, la parte pesante e più difficile da articolare), mettendo in secondo piano mani, braccia e mimica facciale, parti adatte al descrittivo (volto e mani erano per lui “strumenti della menzogna”). È, insomma, l’arte dell’espressività e della libertà della persona. E persona qui è non solo individuo fisico ma anche, etimologicamente, maschera. Maschera di Commedia dell’Arte e maschera come attitudine, postura, modo di configurare la colonna vertebrale.
Michele Monetta, allievo di Étienne Decroux, è regista e attore teatrale. Ha fondato a Napoli, con Lina Salvatore, l’I.C.R.A. Project, l’unica Scuola di Mime Corporel in Italia. Attualmente è docente all’Atelier Rudra-Béjart di Losanna, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma e alla Scuola del Teatro Nazionale di Napoli.
Giuseppe Rocca è laureato in Lettere e diplomato in Regia all’Accademia Silvio d’Amico, dove ha tenuto la cattedra di Storia dello Spettacolo. Ha insegnato inoltre all’Accademia di Belle Arti di Napoli. È regista e autore teatrale e radiofonico. Come sceneggiatore ha vinto due volte il Premio Solinas, Le Manuscript de Vercorin, il Premio Moravia, il Premio Flaiano e il Premio Bufalino.
Presente e futuro delle residenze creative in Italia | La Soffitta 2017
Presentazione del libro curato da Fabio Biondi, Edoardo Donatini, Gerardo Guccini, Nobiltà e miseria. Presente e futuro delle residenze creative in Italia. 2014-2015, secondo movimento (edizioni L’arboreto, 2016)
intervengono i tre autori e la redazione del Tamburo di Kattrin
coordina Laura Mariani
Il volume raccoglie documenti e analisi sulle residenze teatrali in Italia: un fenomeno diffuso e in divenire, nato dalla consapevolezza che l'azione teatrale non solo determina spazi ma abita luoghi, e che gli stessi teatri, facendo interagire ambiente sociale e fare artistico, si trasformano in “case” dove teatranti e abitanti possono vivere relazioni di cultura attiva e dove il processo – tutto ciò che sta fra “idea” e “opera” – può liberamente oscillare fra momenti di introspezione e di estroflessione (eventi site specific, dimostrazioni, condivisioni di creatività in itinere).
Le residenze, gestite da formazioni teatrali o da curatori, possono essere più aperte al territorio o più interessate all'innovazione dei linguaggi. Il volume documenta tre incontri, che hanno promosso confronti fra artisti in residenza (Torre Guaceto, 6-7 giugno 2014), fra titolari e curatori di esperienze residenziali (Prato, 3-4 ottobre 2014), fra titolari e attori (Mondaino, 13-15 marzo 2015). I dossier sono integrati da un Lessico critico e da saggi dei curatori e di Graziano Graziani, Andrea Porcheddu, Attilio Scarpellini.
Un palcoscenico pieno di sogni. Presentazione del volume | La Soffitta 2017
Presentazione del libro curato da Selene Guerrieri, Gerardo Guerrieri: un palcoscenico pieno di sogni (Edizioni Magister, 2016) | oltre all’autrice intervengono Adele Cacciagrano, Marco De Marinis, Ferruccio Marotti e Silvia Mei
proiezione del promo del film di Fabio Segatori su Guerrieri | coordina Laura Mariani
Gerardo Guerrieri (Matera 1920-Roma 1986) è uno dei nostri uomini di teatro più completi e significativi a livello internazionale. È stato regista e critico negli anni ’40, aiuto regista e sceneggiatore di Ladri di Biciclette e Sciuscià di De Sica, drammaturgo, consulente e traduttore per Luchino Visconti. Nel 1957 ha fondato con la moglie Anne d’Arbeloff il Teatro Club, che ha fatto scoprire in Italia le esperienze teatrali internazionali. Saggista, traduttore e storico del teatro, Guerrieri ha diretto con Paolo Grassi la Collezione di Teatro Einaudi. È stato critico teatrale per diverse testate fra cui «l’Unità» e «Il Giorno» e ha redatto alcune fra le voci più importanti dell’Enciclopedia dello Spettacolo. È stato definito il maggior traduttore italiano dall'inglese e dal russo, per le sue versioni di opere di Miller, Williams, Čechov, Shakespeare. Ha scritto saggi e curato mostre e convegni su Eleonora Duse, raccogliendo una straordinaria quantità di materiali per una biografia dell’attrice.
A trent'anni dalla sua scomparsa, la figlia Selene ha raccolto appunti, fotografie, lettere, contributi di studiosi e amici di Guerrieri in un volume che per la prima volta testimonia la sua ricca personalità e la sua smisurata passione teatrale.
Compagnia Bubble on Circus | Dulcamara Circus
La magia é presente anche nelle persone in cui meno ce lo aspettiamo...
Sin da piccoli ci accompagna, poi si perde, altre volte si ritrova, o forse é sempre lì, impercettibile, effimera e delicata come una bolla di sapone.
Tra incontri e scontri i due buffi personaggi condurranno il pubblico nel magico mondo delle bolle variopinte, bolle di fumo, giganti, minuscole, volanti e luminose. Uno spettacolo senza parole, il cui unico linguaggio é quello del corpo. Sará come vivere un sogno ad occhi aperti in cui le bolle danzano e piovono dal cielo.
Ingresso gratuito uscita liberamente a cappello.
Spettacoli garantiti anche in caso di pioggia.
Ciclo di conferenze dedicate alle tecniche pittoriche dell'arte estremo-orientale
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
con Urana Marchesini, spettacolo di circo-teatro comico e acrobatico | Dulcamara Circus
Acrobazie teatrali, giocolerie, equilibrismi con sbarra russa (bamboo di 4 metri), salti mortali con trampolino elastico sono solo un pretesto per giocare con gli spettatori. “Vai… e Vola” è uno spettacolo che lascia a bocca aperta per la sua particolarità impulsiva, dove dolcezza e forza si uniscono per ritrovare e rivelare l’energia creativa alla base del caos. Ci riporta in una dimensione puramente umana, giocando e quindi abbattendo ogni tabù. Ne scaturisce un incontro teatrale in cui il pubblico si riconosce ed emoziona.
Ingresso gratuito uscita liberamente a cappello.
Spettacoli garantiti anche in caso di pioggia.