(Italia-Francia/1969) di Pier Paolo Pasolini (98')
Pasolini alterna due storie ambientate in epoche diverse - un passato indefinito e il 1967 - e in spazi emblematici - una zona vulcanica e una villa neoclas-sica in Germania - per tracciare un crudele apologo sul presente. Nella prima, 'barbarica' e quasi muta, un giovane cannibale fa proseliti e sfida legge e morale; nella seconda, un potente industriale tedesco accetta la fusione con un concorrente, ex nazista. Ma il suo rampollo cela uno scandaloso segreto. (rch)
Restaurato da Cineteca di Bologna e Movietime in collaborazione con Medusa Video.
In occasione dello spettacolo Porcile (regia di Valerio Binasco, in scena all'Arena del Sole il 23 e 24 marzo). Per chi presenta il biglietto d'ingresso al film sconto del 30% sull'acquisto di un biglietto per lo spettacolo.
(Italia/1977) di Giuseppe Bertolucci (90')
Enrico Berlinguer è l'ultima icona, l'ultimo mito ancora praticabile della grande e tragica avventura del comunismo. Il sottoproletario Cioni Mario - e con lui milioni di italiani - lo ascoltano, lo interrogano e lo amano come un padre. Utopia, poesia e scurrilità, il mondo contadino e la società dei consumi: il tutto tradotto in quella meravigliosa favella toscana che forse per la prima volta viene messa al servizio della comicità. (rch)
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
Precede R.A.F. Reperto Archeologico Filmico (Italia/1976) di Maurizio Zaccaro, finto cinegiornale ispirato alla rivista di satira politica "Il Male".
Presentazione del libro. Intervengono Gian-Luca Baldi e Roberto Chiesi
Un libro che rievoca la personalità di Gian Vittorio Baldi, regista e produttore di film di Bresson, Straub e Pasolini, scomparso nel 2015. L'autore è il figlio Gian-Luca, musicista e docente presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto, che ha ricevuto il Premio Bukowski 2016 per il miglior romanzo.
Intervengono Gian-Luca Baldi e Roberto Chiesi
Precede la proiezione di un'intervista filmata a Gian Vittorio Baldi.
(GB-USA/2017) di Jeff Nichols (123')
Ispirato a una storia vera, il film racconta la storia di Mildred e Richard Loving, una donna e un uomo che si amano e decidono di sposarsi. Una scelta naturale, ma non se si tratta di una coppia mista - lei nera e lui bianco - nell'America segregazionista del 1958. Lo Stato della Virginia, dove i Loving vivono, li persegue: andranno in prigione a meno di non accettare l'esilio. Il caso Loving arriverà alla Corte Suprema, che nel 1967 annullerà la decisione della Virginia, sancendo una vittoria storica nella battaglia per i diritti civili. Jeff Nichols si inserisce in un territorio ampiamente frequentato dal cinema americano, ma privilegiando una prospettiva intimista, concentrata sulla quotidianità della coppia, "tralasciando il versante processuale per seguirne il riverbero nella loro vita privata" (Emiliano Morreale). "Loving è bellissimo perché non sembra una storia vera: o meglio, non ha quegli schematismi narrativi e quelle forzature ideologiche che spesso affliggono i film ispirati a storie vere, soprattutto se socialmente e politicamente forti come questa" (Alberto Crespi).
(Ein todsicheres System, RFT-Italia/1976) di Carlo di Carlo (60').
A un anno dalla scomparsa, ricordiamo l'amico Carlo di Carlo, regista, artista libero da schemi, storico, personaggio eclettico e vivacissimo della cultura italiana. Questa storia di un uomo alla ricerca di un metodo sicuro per vincere alla roulette ma travolto da un dramma sentimentale è "il capolavoro del cinema di Carlo di Carlo. [...] Il lavoro sull'immagine, sul suono, sul colore, sulla composizione dell'inquadratura, sul gioco degli attori, sulla musica mira a una cinematografia cristallina in cui lo spettatore diventa, a tutti gli effetti, protagonista assoluto" (Flavio De Bernardinis).
(Italia/2017) di Ermanno Olmi (76')
La storia personale di Carlo Maria Martini, un protagonista dei nostri tempi, figura eccellente della Chiesa cattolica che ha speso i giorni della sua vita rigorosamente fedele alla sua vocazione e ai suoi ideali. Attraversando eventi drammatici (terrorismo degli anni di piombo, Tangentopoli, conflitti, corruzione, crisi del lavoro, solitudini), Martini ha dato senso a smarrimenti e inquietudini della gente, che in lui ha visto l'autenticità della sua testimonianza e lo ha riconosciuto come punto di riferimento. Uno spirito profetico che, per molti aspetti, ha anticipato le intuizioni di Papa Francesco.
Dalle Mauritius al Marocco, dal Belgio alla Svizzera, una selezione di cortometraggi provenienti da paesi francofoni, nell'ambito del Mois de la Francophonie. Opere di giovani registi emergenti che hanno ottenuto risonanza sulla scena cinematografica internazionale.
Rassegna promossa da Associazione NuVo
Copie in SD
(Italia/2007) di Silvana Strocchi (155')
Nella Romagna d'inizio Novecento percorsa da fermenti intellettuali e politici, un gruppo di giovani artisti si raccoglie intorno alla figura carismatica dello scultore e pittore Domenico Baccarini, morto poco più che ventenne. Attraverso il doloroso ricordo della madre dal letto del manicomio di Imola, il film ne ripercorre la vicenda umana e artistica, inseguendo i sogni, le speranze e la carica innovatrice di quella piccola bohème di provincia. La serata è dedicata alla memoria di Maurizio Deoriti, pianista, compositore, direttore d'orchestra e autore delle musiche del film, scomparso lo scorso gennaio.
Incontro con Silvana Strocchi e Gabriella Gherardi
Copia in SD
lezione gratuita
Corso per ragazze e ragazzi dai 13 ai 17 anni per imparare a sviluppare videogiochi e programmare oggetti intelligenti. Non è necessario avere esperienza e non bisogna portarsi dietro un computer: si utilizzano le strumentazioni presenti nella scuola. Il corso è organizzato da FabLab Bologna, una giovane società nata da un’associazione di persone (la comunità “MakeinBo”) con la passione della creatività in campo tecnologico. FabLab e MakeinBo hanno sede in piazza dei Colori (zona Massarenti) negli spazi assegnati dal Comune di Bologna attraverso ‘Incredibol!’, bando regionale dedicato alle nuove imprese creative e alla riqualificazione urbana. I partecipanti al corso per “Giovani Makers” (che dura dieci settimane e si terrà tutti i venerdì pomeriggio nella scuola Pepoli) impareranno a scrivere codice, come i programmatori esperti, per sviluppare videogiochi, creare grafiche e controllare il mondo di Minecraft. Si alleneranno inoltre ad immaginare, costruire e programmare oggetti intelligenti.
Strumenti: Python, Turtle, Pygame, Minecraft, Arduino, Micro:Bit.
Per informazioni: tel. 051.4844079
info@fablabbologna.org
Il prof. Giuseppe Bargossi illustrerà l'importante collezione del Solfo nativo di Romagna con splendidi ed antichi campioni raccolti e studiati da Luigi Bombicci durante la sua collaborazione con la “Società Anonima delle Miniere zulfuree di Romagna". Maria Luisa Garberi presenterà le esplorazioni della Squadra Solfi nell'ambito del progetto “Gessi e Solfi della Romagna Orientale” della Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna.
Al termine della conferenza sarà possibile visitare le collezioni illustrate.
In occasione della conferenza sarà in vendita il volume “Gessi e Solfi della Romagna Orientale”, che è il compimento dell'omonimo progetto della Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna.
YoungaBOut – Festival Internazionale Giovani e Cinema
Proiezione dei cortometraggi:
Aya goes to the beach (Aya va alla spiaggia), di Maryam Touzani, Marocco, 2015, 17’
Aya è una bambina di una piccola città del Marocco che non va a scuola e non vive con la sua famiglia ma lavora a tempo pieno come domestica. Il suo unico divertimento è dar corpo ai suoi sogni disegnandoli su un foglio di carta. Lo spazio claustrofobico nel quale vive le riserva uno spiraglio di luce nel balcone attraverso il quale riesce a comunicare con la vicina di casa, una donna sola e abbandonata dalla famiglia. Aya e questa donna si fanno compagnia, parlano ed escogitano nuovi modi per trascorrere una giornata divertente.
A língua das coisas (The language of things), regia di Alan Minas, Brasile, 2010, 14′
In una casa di campagna vivono Lucas e il nonno. Non sanno leggere e scrivere, ma conoscono il linguaggio segreto delle piante e del fiume. All’improvviso la mamma arriva per riprendersi il bambino, con lo scopo di portarlo nella grande città e iscriverlo a scuola. Tutto è nuovo per il piccolo: la lingua parlata, le regole e le nozioni da apprendere a scuola rappresentano, per lui, uno scoglio insormontabile. Giunge la dolorosa notizia della morte del nonno: la mamma e il bambino devono tornare sui loro passi. Lucas, triste e sconfortato, raggiunge il fiume e vede scorrere nell’acqua, come per incanto, tante parole…
di Tora Mkandawire Mårtens (Svezia\2015, 93’) | YoungaBOut – Festival Internazionale Giovani e Cinema
Il documentario Martha &Niki è un racconto cinematografico articolato attraverso nove capitoli, che rappresentano le tappe di un viaggio, reale e metaforico, di due ragazze, sensibili e appassionate, Martha Nabwire e Niki Tsappos.
Questo documentario, dal ritmo travolgente, racconta la storia delle due amiche svedesi prime danzatrici di hip-hop a superare in bravura tutti i loro competitors alla più importante gara internazionale di street-dance a Parigi. Forti di un’energia illimitata, dotate di un talento straordinario, le due campionesse hanno mietuto in breve tempo numerosi successi. Ma cosa succede quando non si ottengono sempre i risultati sperati? Dopo alcune delusioni, le prime crepe hanno cominciato a minare il loro sodalizio, e, nonostante le passioni condivise, le personalità delle ragazze sono entrate in conflitto. Questo documentario cattura non solo alcuni momenti di vita di due ballerine di successo in azione, ma anche gli stati d’animo di due ragazze alle prese con problemi esistenziali. A partire dalle rispettive culture di provenienza e tradizioni familiari. Come mantenere viva l’amicizia senza rinunciare alle proprie peculiarità?
In concorso al Nordic Panorama e all’ IDFA 2015. Premio: Best Nordic documentary 2015.
Dalle h 18 alle h 20 proiezione dei corti in concorso.
Mesmerize
Matrixxman rappresenta il punto di svolta nella scena techno degli USA, riuscendo a imprimersi anche nella club culture europea così nutrita come selettiva. Il suo debutto come produttore su Ghostly Interational (label di Matthew Dear) ha ricevuto il plauso di The Quietus e Resident Advsor. Durante gli anni è riuscito a guadagnarsi la stima di artisti come DVS1, Rødhåd, Jeff Mills, Ben Klock, Richie Hawtin che hanno suonato sue tracce durante i loro set. Molteplici sono le sue uscite per etichette quali: Dekmantel, Spectral Sound e Delft. Ha avuto inoltre il grandissimo piacere di essere remixato da Larry Heard, Silent Servant e The Hiroglyphic Being. Il suo suono è un continuo rimando alla fantascienza distopica dove le “macchine” prendono il sopravvento. Lui in questo ipotetico scenario di suggestioni è il barlume di “calore” e “anima”. Il suo ultimo lavoro in vinile è “Sector II: Acid” per Dekmantel, label del grande festival olandese che si svolge ogni anno.
mostra a cura di Laura De Marco
Spazio Labo’ è lieta di presentare, per la prima volta in Italia nella sua versione completa, la mostra personale del lavoro più recente dell’artista olandese Petra Stavast: Ramya.
La mostra prende il nome dall’omonimo libro che Stavast ha pubblicato nel 2014 (Fw:Books/Roma Publications) e che resta, a oggi, una delle più interessanti produzioni editoriali del mondo della fotografia degli ultimi anni. Ramya è il nome della proprietaria della casa in cui Petra si trasferisce, ad Amsterdam, nel 2001. Da allora e per un periodo lungo tredici anni, la fotografa ha documentato la vita di Ramya, nei suoi discreti cambiamenti, nella sua lentezza e anche nella sua intimità, trasformando la fotografia in mezzo di comunicazione tra le due donne.
Orari di apertura:
Lunedì-martedì-venerdì: 14-19
altri giorni e orari su appuntamento: 328 3383634
Premio Roberto Daolio per l'arte pubblica
Consegna del Premio Roberto Daolio e presentazione del volume che testimonia la seconda (2015) e la terza (2016) edizione di Plutôt la Vie… Plutôt la Ville*, il premio istituito dalla famiglia Daolio insieme con il network Little Constellation e con l'Accademia di Belle Arti di Bologna per dare seguito al lavoro portato avanti per lunghi anni da Roberto Daolio fuori e dentro l'Accademia.
Il premio offre agli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna uno stimolo allo sviluppo della ricerca e della pratica artistica contemporanea nel contesto pubblico nel suo più ampio agire sociale, politico, estetico e teorico. Il Premio: 2015, 2016, 2017. Nel corso dell'incontro Barbara Baroncini, Laura Bisotti, Simona Paladino, Gabriella Presutto, vincitrici del premio Daolio 2015, racconteranno come il progetto premiato, Viva Voce, è stato realizzato alla Croce del Biacco, nella periferia nord-est di Bologna, mentre Mimì Enna parlerà della sua esperienza in Islanda, grazie al premio destinato ad una residenza artistica del network Little Constellation.
Saranno poi premiati i vincitori della terza edizione 2016: Flavio Pacino riceverà il premio in denaro messo a disposizione dalla famiglia Daolio; Alena Tonelli avrà l'opportunità di una residenza in Islanda nel prossimo mese di maggio. Nell'occasione verrà anche lanciato il bando per la nuova edizione del premio, aperto a tutti gli studenti iscritti e neodiplomati dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il libro Plutôt la Vie… Plutôt la Ville. Premio Roberto Daolio per l'arte pubblica, a cura di Maria Rita Bentini, Gino Gianuizzi, Mili Romano, edito da Fausto Lupetti col sostegno dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, raccoglie contributi di Renato Barilli, Alessandra Tesi, Roberto Pinto, Mili Romano, insieme ai progetti e alla documentazione dei vincitori della seconda e della terza edizione, così come materiali relativi ai workshop tenuti in questi due anni per alimentare la ricerca sull'arte pubblica in Accademia con nuove coordinate internazionali, grazie a M+M ((Marc Weis e Martin De Mattia), Dörte Meyer, Claudia Losi, Wolfgang Weileder. Il volume, 152 pagine, bilingue (italiano/inglese), riccamente illustrato, si è avvalso del contributo di Riccardo Vanni per la grafica e di Federica Cimatti per l'editing.
L'incontro sarà una occasione di incontro e di scambio di informazioni, uno scorcio di pomeriggio in cui si parlerà non solo del libro e del premio ma dei nuovi progetti che si muovono intorno alla figura di Roberto Daolio, dalla ricerca coordinata da Roberto Pinto che vede Davide Da Pieve, Lara De Lena e Caterina Sinigaglia, studenti iscritti alla Scuola di Specializzazione in Beni Storici Artistici dell’Università di Bologna impegnati nell'opera di archiviazione e di studio del lavoro di Roberto Daolio, che sfocerà nella pubblicazione di una raccolta di testi; alla donazione della collezione di opere d’arte possedute da Roberto, per la maggior parte costituita da pezzi regalati dagli stessi artisti nel corso degli anni, che il fratello Stefano e il compagno Antonio Pascarella hanno voluto destinare all’Istituzione Bologna Musei / MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, qui rappresentata da Uliana Zanetti. La commissione darà infine comunicazione dei prossimi appuntamenti: per indagare e approfondire criticamente il tema dell'arte pubblica e per fornire agli studenti strumenti di lavoro e conoscenza di esperienze in atto, è stato definito un programma di lectures e workshop condotti da artisti internazionali, inseriti nel programma Dalla rappresentazione all'azione. Arte e contesto pubblico (esperienze, metodi e pratiche di progettazione artistica nello spazio pubblico). La partecipazione agli incontri e ai workshop è vivamente consigliata a quanti vogliano concorrere al Premio.
laboratorio per ragazzi da 8 a 14 anni
Ruota, telaio, sterzo, componenti della trasmissione e cambio diventano il punto di partenza per capire, divertendosi con giochi e prove pratiche, come funzionano e si rapportano tra loro equilibrio, velocità, moto e attrito scoprendo i principi fisici che stanno dietro al funzionamento di una semplice bicicletta.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 17 marzo).
Ingresso € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto)
confernza con Danilo Demaria
L’Acquedotto Romano di Bologna è una delle grandi opere di ingegneria idraulica realizzate dai Romani. Costruito 2000 anni fa, completamente in sotterraneo e con uno sviluppo originario di oltre 20 Km, rifornisce ancor oggi di acqua potabile la città di Bologna.
Buona parte del tracciato dell’antico acquedotto è ricompreso all’interno del territorio di Sasso Marconi, a partire dalla captazione dal torrente Setta in loc. Ziano di Sotto. Il suo completo rilevamento ha consentito di ricostruirne le tecniche di progettazione e realizzazione; un’opera per noi invisibile ma che per l’occasione potremo vedere illustrata e spiegata da chi ne ha curato il rilevamento
Relatore: Danilo Demaria Gruppo Speleologico Bolognese-Unione Speleologica Bolognese
visita guidata
Una visita al luogo che l'artista francese Christian Boltanski ha creato per la città in ricordo delle vittime della tragedia di Ustica. Un'occasione per riflettere sulla memoria e sull'identità di ciascuno di noi, ripercorrendo le vicende della nostra storia contemporanea.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso al museo gratuito
Visita guidata € 4,00 a partecipante
Il Comune di Bologna e BolognaFiere, in occasione di Bologna Children’s Book Fair, promuovono BOOM! Crescere nei libri, un cartellone di appuntamenti proposto dalle numerose realtà pubbliche e private che si occupano di letteratura, illustrazione, editoria per bambini e ragazzi e più in generale di educazione alla lettura, alla visione, all’immaginazione.
Mostre, incontri con gli autori, laboratori, letture, spettacoli e proiezioni di film invaderanno la città, prima, durante e dopo le giornate della Fiera del libro per Ragazzi.
#CrescereNeiLibri
il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)
In occasione della mostra Fare l'Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927) in corso al Museo civico del Risorgimento, visita guidata in Certosa con Roberto Martorelli.
Nel nostro cimitero è possibile ripercorrere la storia del nostro Risorgimento, e ricordare anche alcune delle persone o degli eventi descritti da Matania nella sue tavole.
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso € 4,00
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è ridotto a 3 euro