una performance di Karl Karner e Linda Samaraweerová
Raum presenta il primo appuntamento del focus sulla nuova scena performativa viennese commissionato a Xing da INTPA Austria e Tanzquartier Wien, che nel corso di novembre e dicembre porterà a Bologna tre progetti interdisciplinari inediti. Si parte con White For, azione di Karl Karner e Linda Samaraweerová con Royl Culbertson e Rosi Rehformen (prima italiana).
Oggetti, persone e ambiente, sono i semplici elementi da cui Karl Karner, artista visivo, e Linda Samaraweerová, performer e coreografa, partono per la realizzazione di White For, perfomance, o scultura dinamica polimorfica e cangiante, capace di immergerci invece in uno scenario decisamente astruso. Immersi in un paesaggio artificiale/naturale abitato da canne di bambù, pezzi di plastica e componentistica varia, convertitori catalitici e una mountain bike, i quattro artisti viennesi sviluppano nell'insieme dei paesaggi sonori e dei pattern comportamentali assurdi, allo steso tempo spaventosi e ironici
live per voce, registratori a nastro e radio
Xing e Sant'Andrea degli amplificatori presentano a Raum la performance dell'artista pluridisciplinare svedese Pär Thörn. La ricerca musicale di Thörn nasce dalla volontà di enfatizzare gli aspetti meccanici e materiali del registratore a nastro e l'instabilità nell'uso della radio. I suoi live si muovono tra onde sinusoidali, circuit bending, il ticchettio degli stroboscopi, suoni metallici, poesia sonora cantata e urla brutali giustapposti al materiale audio trovato delle radio.
Distrazioni figurative di quattro architetti interpretate da musicisti jazz | Artelibro 2014
Quattro architetti – Manuela Caldi, Paolo Capponcelli, Piero Orlandi, Daniele Paioli – prestano le loro “distrazioni figurative” all’interpretazione musicale jazz offerta dal “Pictures at in exhibition Quartet”… per una serata di figure e note.
Laboratorio per bambini | Artelibro 2014
Attraverso la visione delle opere e dei libri realizzati da celebri artisti contemporanei, i bambini verranno guidati in un'esperienza sensoriale alla scoperta del segno organico di Carla Accardi, degli interventi misteriosi di Stefano Arienti e dei ricami colorati di Alighiero Boetti, dando vita a una speciale galleria d'arte tutta da sfogliare.
Per bambini da 5 a 10 anni (max 25 bambini). Prenotazione obbligatoria
Innovativa esposizione permanente multimediale per raccontare le trasformazioni della città
La nuova mostra ha l'obiettivo di raccontare Bologna attraverso le principali politiche urbane e i principali progetti di rigenerazione urbana in corso e in programma in città.
Fra le numerose e più significative novità, vi è la presenza di un grande plastico del territorio bolognese, un oggetto unico nel panorama cittadino, che supporterà i visitatori nella comprensione della geografia della città e dei contenuti in mostra.
live
Mama Marjas è un talento naturale, domina i palchi ed i sound system con semplicità, estende la voce tra stili e linguaggi diversi, conquista il pubblico per simpatia e bravura. Insieme a Marjas sul palco, il dj Don Ciccio storico dj e produttore delle scena reggae italiana.
Gioman, nome d’arte di Giovanni Morelli, è un artista italiano, nato in Calabria, a Catanzaro, impegnato nel campo della musica reggae/dancehall. Noto per le esibizioni live insieme al fratello KILLACAT e per essere uno dei fondatori della crew KISSUSENTI, da anni attiva e nota a livello nazionale come una delle prime e più importanti del meridione.
live set
Mad Professor, "the Dub-Reggae legend of Dub" dal Regno Unito per l'unica data italiana.
capolavori delle collezioni d'arte delle fondazioni di origine bancaria italiane | Artelibro 2014
Mostra dedicata ai tesori delle collezioni bancarie italiane, concentrandosi su un unico autore e su un capolavoro di indiscusso rilievo chiamato a rappresentare la ricchezza del patrimonio complessivo. Si è individuato nella grande figura di Bernardo Bellotto, pittore italiano attivo nelle grandi città dell’Europa del Settecento, l’artista ideale per dare corpo a questo progetto.
Mostra a cura di Marco Carminati
Inaugurazione: venerdì 19 settembre ore 19.
mostra
Sono esposte circa 60 fotografie che documentano opere d’arte perdute o disperse, in particolare di area emiliana e bolognese. Tra queste: stampe all'albumina e al carbone raffiguranti dipinti distrutti nei bombardamenti del 1945 a Berlino e a Dresda; foto di affreschi perduti, come quelli del XIV secolo nella Chiesa di S. Maria in Porto Fuori a Ravenna; testimonianze di opere già in collezioni storiche come la Collezione Guidi di Faenza e la Collezione Gozzadini di Bologna, disperse rispettivamente nel 1902 e nel 1906.
La selezione esposta costituisce l’anteprima di un volume sulla fotografia storica di documentazione curato dalla Fondazione Zeri.
Mostra a cura di Francesca Mambelli, promossa da Fondazione Federico Zeri, Sistema Bibliotecario d’Ateneo – Area dei Sistemi Dipartimentali e Documentali.
il patrimonio perduto nelle fotografie di Federico Zeri | Artelibro 2014
La mostra presenta alcune rare immagini che documentano opere d’arte perdute o disperse, in particolare di arte bolognese ed emiliana. La selezione esposta costituisce l’anteprima di un volume sulla fotografia storica di documentazione curato dalla Fondazione. La Fototeca Zeri conserva una raccolta di fotografie antiche che rappresentano opere di pittura, scultura e monumenti dell’arte italiana.
Mostra a cura di Francesca Mambelli, promossa da Fondazione Federico Zeri, Sistema Bibliotecario d’Ateneo – Area dei Sistemi Dipartimentali e Documentali.
Inaugurazione mercoledì 17 settembre ore 17.
(USA/2012) di Noah Baumbach (86')
Un'aspirante ballerina affronta con malinconico stupore e incrollabile ottimismo le difficoltà di una vita ancora priva di direzione. Quando Sophie, la sua migliore amica nonché coinquilina, si trasferisce in un lussuoso appartamento di Tribeca, Frances si ritrova senza casa e costretta ad affrontare da sola fallimenti e passi falsi. Solo la gioia di vivere e la leggerezza nell'affrontare i piccoli drammi della vita quotidiana le consentiranno di resistere. Sullo sfondo di una New York in sfavillante bianco e nero, tra Woody Allen e nouvelle vague, Noah Baumbach (Il calamaro e la balena, Greenberg, ma anche co-sceneggiatore di Wes Anderson per Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Fantastic Mr Fox) tratteggia un personaggio femminile dalla contagiosa vitalità (Greta Gerwig, anche co-autrice) con vertiginosa libertà espressiva.
Copia in DCP
La miniatura a Bologna tra il 1390 e il 1450 nei codici del Museo Medievale
In attesa dell'apertura della mostra Giovanni da Modena. Un pittore all'ombra di San Petronio, in programma per il mese di dicembre 2014, presso il Museo Civico Medievale, si espone nella sezione dedicata ai Codici miniati una ricca selezione di alcuni dei suoi capolavori, tra cui il prestigioso ciclo completo dei Corali della Chiesa di San Francesco, realizzato tra il 1440 e il 1450. Oltre a questi saranno visibili gli Statuti le Matricole delle Società d'arte eseguiti all'epoca ed altri codici cronologicamente riferibili agli stessi anni, nonché alcuni capolavori miniati da Nicolò di Giacomo e da Stefano degli Azzi, protagonisti della miniatura della seconda metà del Trecento.
La miniatura a Bologna tra il 1390 e il 1450 | Artelibro 2014
Visita guidata alla mostra “Aspettando Giovanni da Modena. La miniatura a Bologna tra il 1390 e il 1450 nei codici del Museo Civico Medievale", con Paolo Cova.
via crucis del lavoro in 13 tappe poetiche
In occasione di "100 thousand Poets for change", il Museo del Patrimonio Industriale ospita, presso la Sala Auditorium, la prima tappa del percorso itinerante “Non lavorare stanca”, proponendo letture di poesie e la proiezione di alcuni filmati, attinenti al rapporto poesia-mondo del lavoro.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo effettuerà l'apertura straordinaria dalle 18 alle 24 con ingresso al prezzo simbolico di 1 €.
spettacolo per bambini
spettacolo per bambini | Ass. Machemalippo
spettacolo per bambini di Irene Lentini
Spettacolo per bambini | Progetto Zattera
Spettacolo per bambini | Fun Science
un museo a cielo aperto. Visita ad uno dei monumenti più interessanti e meno conosciuti di Bologna
Cimitero cittadino a partire dal 1800, la Certosa si è arricchita di importanti e monumentali sepolcri di nobili, bolognesi e non, che ne fanno il principale museo a cielo aperto per quel che riguarda la storia dell’arte bolognese tra Otto e Novecento. Ma durante la visita non si parlerà solo di sepolture: le storie delle persone che riposano nella parte monumentale sono ricche di avventura, passione e, perchè no, ironia.
Partenza dall'ingresso principale (Cortile Chiesa).