in concerto
Tour 2015
Marco Mengoni presenta il nuovo disco, che sarà pubblicato in marzo.
dedicato a Renata Tebaldi 1922/2004 | a cura di Gabriele Duma
In ricordo di Renata Tebaldi, una rilettura della celebre opera verdiana La Traviata a cura di Gabriele Duma, attore, regista e compositore, che unisce i linguaggi della prosa, della poesia, della lirica, in una narrazione teatrale e musicale affidata a due personaggi particolari, Annina e Giuseppe fedeli custodi della magica e misteriosa dimora della Signora delle Camelie. A cura di Opificio d'Arte scenica in partnership con IBC Emilia Romagna. Spettacoli alle ore 17.15 e alle ore 21.
Nell'ambito della rassegna Nell'anno di… i musicisti raccontano i musicisti, ciclo di narrazioni musicali che celebrano gli anniversari di personaggi illustri del mondo musicale.
Storia per immagini dell’Archivio di Stato di Bologna
Mostra documentaria e fotografica
Il 5 ottobre, in occasione della giornata di apertura straordinaria degli archivi e delle biblioteche promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, all’Archivio di Stato di Bologna sarà inaugurata la mostra “Un affascinante labirinto. Storia per immagini dell’Archivio di Stato di Bologna” e verrà presentato il restauro di tre pregevoli dipinti di proprietà dell'Archivio, realizzato con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
FEDERICO OCCHIUZZI batt. - NICO MENCI p.forte - GIANNICOLA SPEZZIGU c.basso
Baudelaire: I fiori del male | cinque concerti di poesia e musica
Baudelaire rimase così affascinato dall’ascolto di Tannhäuser, da dedicare un intero saggio a Wagner. I due artisti ebbero anche modo di incontrarsi e di scambiarsi alcune lettere, a testimonianza della reciproca stima. Accanto alle letture dell’ultima sezione dei Fiori del male ascolteremo alcune delle pagine wagneriane più amate, attraverso la trascrizione di Franz Liszt, anch’egli ammirato da Baudelaire, che gli dedicò un poemetto.
NICOLA MUSCHITIELLO voce recitante
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Baudelaire: I fiori del male | cinque concerti di poesia e musica
Nel quarto appuntamento, la lettura dell’ultima parte della sezione Spleen et idéal, tra cui le poesie La sepoltura e Tristezze della luna, sarà accompagnata dalla toccante Marcia funebre della Sonata n. 2 di Fryderyk Chopin, accostata al Notturno in do diesis minore op. post., brano fra i più affascinanti del Polacco.
NICOLA MUSCHITIELLO voce recitante
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Baudelaire: I fiori del male | cinque concerti di poesia e musica
Baudelaire scrisse di Beethoven che egli: «cominciò a disperdere i mondi di malinconia e inguaribile disperazione, ammassati come nuvole nel cielo interiore dell’uomo». La struggente Sonata al chiaro di luna, così esemplificativa dello spirito beethoveniano caro a Baudelaire, sarà accostata ad alcune poesie tra le più delicate dell’intera raccolta.
NICOLA MUSCHITIELLO voce recitante
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Baudelaire: I fiori del male | cinque concerti di poesia e musica
In un percorso che si dipana intorno a Baudelaire e alla musica non può mancare la figura di Chopin, cui Baudelaire assegna un posto di rilievo, e del quale ascolteremo brani celeberrimi come il Notturno op. 9 n. 1, lo Scherzo n. 2, la seconda e la quarta Ballata.
NICOLA MUSCHITIELLO voce recitante
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Baudelaire: I fiori del male | cinque concerti di poesia e musica
Ad aprire il percorso, un compositore che cronologicamente e geograficamente parrebbe lontano dal poeta francese. Eppure il senso crepuscolare e apocalittico di Skrjabin si adatta, attraverso quelle misteriose sinestesie così care a Baudelaire, ad accompagnare la potentissima sezione d’apertura de I fiori del male, “Spleen e ideale” con la celebre invocazione Al lettore.
NICOLA MUSCHITIELLO voce recitante
ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte
Ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Conferenza dell’architetto Francisco Giordano
Conferenze delle 4 tempora | Autunno
Percorso storico-iconografico
In collaborazione con "Il Chiostro dei Celestini. Amici dell'Archivio di Stato di Bologna".
Il monastero, sede dal 1940 dell’Archivio di Stato di Bologna, sorse nel 1368 lungo l’asse dell’antico cardo maximus, nella zona che viene definita nelle fonti locali fino al XVI secolo Platea Maior. Fu ingrandito nel ‘500 su progetto degli architetti Lorenzo Triachini e Antonio Tassi; completamente ristrutturato nel ‘700 su disegni di Carlo Francesco Dotti e poi di Francesco Tadolini. Nel 1796, con la soppressione degli ordini religiosi, il monastero venne in parte ceduto a privati. Dopo anni di trasformazioni ed usi impropri, dal 1877 vi si insediò la Scuola di applicazione per gli ingegneri. Ora è il luogo in cui si conserva e si studia la memoria della città e del nostro territorio.
teatro d’attore e marionette, per bambini dai 4 anni
Ispirato a “Pippicalzelunghe” di Astrid Lindgren.
Lo spettacolo narra la vicenda della bambina più stravagante che ci sia: Pippicalzelunghe! Attraverso il suo sguardo sbarazzino e spensierato, la quotidianità si trasforma in avventura.
Ne risulta un quadro molto divertente di uno dei personaggi per bambini più celebri nel mondo proprio per la simpatia, la capacità di comunicare, di cercare guai e i comportamenti da vero “maschiaccio”.
Teatro d’attore, per bambini dai 5 anni
Tratto dall’omonimo romanzo di Antoine de Saint-Exupéry
L'inossidabile testo de “Il piccolo principe”, nella messa in scena di Fondazione Aida, ha la semplicità dei giochi di origami. Un Pilota aiuterà il Piccolo Principe a ripercorre la sua storia, facendone rivivere i personaggi e i momenti più emozionanti e riflessivi in un continuo dialogo tra Libro e Teatro.
teatro d’attore e di figura, per bambini dai 3 anni
Liberamente tratto dall’omonima fiaba di Joseph Jacobs.
A prima vista potrebbe sembrare la classica storia dei tre porcellini: ognuno con la sua casa, con l’albero di mele, il camino dal quale si cala il lupo cattivo che li perseguita…ma dove è il lupo cattivo? Ha sbagliato strada! E i tre porcellini?! Messo in fuga il lupo, decidono di darsi alla musica e di fondare un gruppo: la “Pig Band”!
teatro musicale, per bambini dai 4 anni
Liberamente ispirato alla favola musicale di Sergej Prokofiev.
Testo e voce di Dario Fo.
Per poter raccontare la favola musicale di Sergej Prokofiev bisogna saper suonare! Tra gatti, papere, lupi, corni e clarinetti, i tre attori di Fondazione Aida improvviseranno il concerto più strampalato della stagione… Per fortuna su di loro regnerà indiscussa la figura del Grande Narratore che, con la sua voce, li guiderà sicuro lungo il percorso della fiaba e la scoperta degli strumenti musicali.
presentazione dei risultati della ricerca del Comune di Bologna
Quanto sono radicati e diffusi fra i dipendenti comunali pregiudizi di genere e nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali? Quanto possono risultare discriminatori e lesivi di diritti fondamentali?
Il Comune di Bologna se lo è chiesto, e il 17 maggio 2013, in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia, ha somministrato al proprio personale un questionario per rilevare l'esistenza di pregiudizi - anche inconsapevoli - nel contesto lavorativo.
I risultati di quell'indagine vengono presentati il primo ottobre in Auditorium Enzo Biagi a partire dalle 14.15.
Jazz à La Mode
Jazz a La Mode, band di nuova formazione, energica e di grande impatto, propone una efficace miscela di funk e jazz. Con loro una super guest: la cantante brasiliana Rosalia de Souza che conferirà un tocco di Nu-bossa al progetto.
Live
Jazz a La Mode, band di nuova formazione, energica e di grande impatto, propone una efficace miscela di funk e jazz. Con loro una super guest: la cantante brasiliana Rosalia de Souza che conferirà un tocco di Nu-bossa al progetto.
(Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93')
Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in onore di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoine cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla finestrella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua corsa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l'ha destinata all'eternità.
"Con I 400 colpi François Truffaut entra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Melville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossellini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l'uscita del film nel linguaggio comune. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema" (Jean-Luc Godard). (pcris)
(USA-Francia/2001) di David Lynch (147')
Ancora oggi si discute: che diavolo succede in Mulholland Drive? Eppure la spiegazione c'è, a patto di stare molto, molto attenti. E tutto sommato la storia conta più di quanto non si creda, per Lynch. È nelle sue pieghe, nelle circonvoluzioni narrative e nelle sterzate oniriche del racconto, che poi i misteri gemmano, le paure si materializzano, il comico e l'orrore si fondono. Per di più, Lynch dimostra di sviluppare un apprezzabile sguardo erotico sulle protagoniste, entrambe magnifiche. Un film su Hollywood, ma non 'di' Hollywood. (rm)
(USA/2001) di David Lynch (85')
I segreti di Eraserhead. David Lynch in persona ci conduce dietro le quinte del suo cult d'esordio per raccontarci com'è nato un film "sentito" più che "pensato". I sei lunghi anni della realizzazione, la troupe... I ricordi s'intrecciano a foto di scena e riprese dell'epoca. Il documentario è esso stesso calato in un'atmosfera lynchana. Il regista parla in primo piano, davanti un microfono stile anni Cinquanta, alle spalle una tenda - forse rossa come nella famosa loggia di Twin Peaks, ma il tutto è in bianco e nero come Eraserhead.
seguono
The alphabet (USA/1968) di David Lynch (4')
Primi passi nella poetica dell'incubo. "Una notte la nipote di mia moglie Peggy fece un brutto sogno, durante il quale pronunciava l'alfabeto in maniera tormentosa. Fu più o meno questo che mise in moto The Alphabet. Il resto veniva solamente del subconscio" (David Lynch).
Six men getting sick (USA/1966) di David Lynch (1')
Anello di congiunzione tra il Lynch pittore e il Lynch regista, nasce come "quadro in movimento" da proiettare in loop su uno schermo scolpito. Lynch è ancora studente all'accademia d'arte di Philadelphia ma il connubio tra astrazione e corporeità rimanda già alle future ossessioni.