(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125')
Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull'acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un'America disperata, violenta, pornografica. L'amore di Sailor e Lula, purissimo e distillato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contemporanei ad aver scosso dalle fondamenta l'immaginario Usa. (rm)
(Wild at Heart, USA/1990) di David Lynch (125')
Cuore selvaggio, che vince Cannes tra le polemiche, è Velluto blu con il piede sull'acceleratore. Incredibile e miracoloso catalogo di eccessi virulenti, è un road movie attraverso un'America disperata, violenta, pornografica. L'amore di Sailor e Lula, purissimo e distillato, si accende di immagini maestose e improvvise catastrofi. Per alcuni, un tour de force per épater le bourgeois; per gli altri, uno dei pochi film contemporanei ad aver scosso dalle fondamenta l'immaginario Usa. (rm)
(USA/2011) di David Lynch (121')
L'unica regia firmata da Lynch dal 2006 di Inland Empire è questo docufilm, inizialmente pensato come evento web e incluso nella American Express Unstage, una serie di concerti la cui regia è affidata a famosi registi cinematografici. L'esibizione di uno dei gruppi simbolo anni Ottanta, svoltasi nel 2011 al Mayan Theater di Los Angeles, è filtrata attraverso lo sguardo surreale del cineasta americano. Lynch va oltre l'evento che si svolge sul palco e sperimenta un dialogo inedito tra le immagini delle riprese live e un secondo livello visivo sovrapposto fatto di figure e animazioni.
In attesa di conferma.
(GB/1980) di David Lynch (125')
La storia di John Merrick, l'uomo elefante, il freak della Londra proto-industriale, serve a Lynch per due motivi: mostrare il lato intimamente mélo del suo cinema e trovare una via d'entrata a Hollywood. Elephant Man è ibrido e tragicomico come il suo protagonista, da una parte trascina al pianto il grande pubblico e dall'altra fa saettare schegge di orrido e memorie di Tod Browning. Non meno ancestrale e traumatico di Eraserhead, The Elephant Man si 'nasconde' dietro il film di malattia anni Ottanta per costruire una nuova riflessione sul visibile e sull'orrore. (rm)
(Lost Highway, USA/1996) di David Lynch (134')
Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporaneamente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare personalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un'altra sintassi. "C'è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrompiamo l'ascolto per chiederci 'perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?'" (David Lynch). (rm)
(Lost Highway, USA/1996) di David Lynch (134')
Nuova resurrezione lynchana, quando veniva ormai dato per spacciato. Lost Highway si presenta come un film scintillante e dark, impaginato come un catalogo di moda ma attraversato da ogni tipo di paradosso: parlare con una persona che si trova contemporaneamente al telefono con voi, suonare al campanello e dialogare al citofono con se stessi, cambiare personalità a metà film e vedere un mondo che possiede lo stesso lessico ma un'altra sintassi. "C'è una parte della mia creatività che non saprei spiegare, che mi è sconosciuta. È come nella musica: le note sono unite in un certo ordine e formano le melodie. Non interrompiamo l'ascolto per chiederci 'perché il fa minore è là, dopo il mi diesis?'" (David Lynch). (rm)
(Israele-Francia-Belgio-Germania/2012) di Dror Moreh (95')
Sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano con disarmante crudezza il 'dietro le quinte' del conflitto che dal 1948 ha insanguinato il Medio Oriente. Le interviste, alternate a rari e sconvolgenti materiali d'archivio e ricostruzioni in computer grafica, rafforzano l'idea di un pervicace disegno di repressione e violenza giustificato dalla ragion di stato che ha attraversato l'intera storia di Israele. Un film che ha fatto discutere (non solo in patria), candidato all'Oscar per il miglior documentario. (ac)
Copia in HD
(Italia/2014) di Emanuele Sana (61'
La storia di una collaborazione che diventa musica, che diventa canzone, che diventa il piccolo film di come si può fare e cantare poesia. Uno spettacolo in cui compaiono tanti compagni di strada di Erri De Luca, tutti uniti dal denominatore 'musica'. Fra gli altri Stefano Di Battista, Nicky Nicolai, Maurizio Fabrizio, Isa Danieli e Gian Maria Testa. "Non vuole essere una sequenza di quadri e di episodi ma il racconto di qualcuno che ha dato peso alle parole scritte e quelle a voce, trovando felicità nel vederle come vele gonfiate dal vento della musica" (Emanuele Sana).
Al termine incontro con Erri De Luca. Con un intervento musicale di Stefano Di Battista e Nicky Nicolai. Alla chitarra Lucio Bardi.
In collaborazione con Feltrinelli Editore
Mostra di Wolfgang Weileder. Inaugurazione 2 ottobre ore 18.30
Wolfgang Weileder, artista di origine tedesca che da tempo vive e lavora nel Regno Unito, è il protagonista di Meridiano, mostra a cura di Gino Gianuizzi che riunisce dodici lavori della serie dei Seascapes in una sala della Collezione Permanente MAMbo.
Le opere di Wolfgang Weileder sono investigazioni sulla relazione tra il tempo e lo spazio, sull’interconnessione tra permanenza e transitorietà, e su come queste possano essere esplorate per interrogare la nostra conoscenza del paesaggio costruito e naturale. In quest'ottica si colloca il progetto Meridiano, che comprende stampe fotografiche di grande formato che hanno come soggetto pesaggi marini di diverse località europee, ripresi nelle ore che precedono e seguono il tramonto.
L'artista incontra il pubblico il 2 ottobre nella Sala Conferenze del museo, alle ore 17.00.
Opening e public talk a ingresso libero.
presenta il suo libro Spreco
presenta il suo libro Reagì Mauro Rostagno sorridendo
Dialoga con l’autore Paolo Soglia.
presenta il suo nuovo libro Cuore primitivo
concerto
Eloisa Atti voce
Emiliano Pintori Organo/Piano
concerto
Gnut - Claudio Domestico
Folk, rock, psichedelica
concerto
Andrea Filippi Basso
Fabio Costantini Chitarra ed effetti
concerto
GIORGIA CIAVATTI voce e chitarra
LUCA BOERO tastiere, melodica e cori
DAVIDE BLANDAMURA basso e cori
MARCO GOLINELLI batteria
Teatro dell'Argine e Gli amici di Luca nell'ambito della sedicesima "Giornata nazionale dei risvegli"
Uno spettacolo che parla di uno spettacolo da farsi. Cosa succede nel lungo percorso che porta al debutto? Così nasce il teatro, come lenta maturazione di un fiore che deve sbocciare, di un frutto che deve nascere, come un percorso di conoscenza tortuoso ma entusiasmante, un confronto continuo… La drammaturgia nasce da un’esigenza condivisa di racconto-testimonianza e ha l’urgenza della verità: il tempo dello spettacolo diventa il tempo lungo delle emozioni e dei pensieri su cui si è ragionato lungo un intero anno di laboratorio. E alla fine, quando lo spettacolo sta per cominciare, lo spettacolo finisce…
Gli amici di Luca, l’associazione che opera nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris, centro di riabilitazione e ricerca dell’Azienda Usl di Bologna, ha costituito dal 2003 una omonima compagnia teatrale formata da persone che hanno vissuto l’esperienza del coma, da operatori teatrali e da giovani attori, una realtà pressoché unica in Italia e in Europa. Ha realizzato otto spettacoli avvalendosi anche del contributo di registi esterni, da Enzo Toma, Antonio Viganò, Enrico Castellani e Valeria Raimondi (Babilonia Teatri). Con questi ultimi ha ottenuto nel 2013 il premio nazionale della critica per lo spettacolo “Pinocchio”. Da alcuni anni ha intrapreso una proficua collaborazione con il Teatro dell’Argine.
Viaggio nel fotogiornalismo da Budapest a New York. Presentazione del libro di Mario Dondero
un libro di Mario Dondero con Emanuele Giordana (editori Laterza)
incontro con gli autori
introduce Anna Fiaccarini della Cineteca di Bologna
dei, miti ed eroi nelle collezioni del Museo | Giornate Europee del Patrimonio
Visita guidata con Anna Dore.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo effettua l'apertura straordinaria dalle ore 18.30 alle ore 24.00 e l'ingresso ha un costo simbolico di € 1.
Storie dei padri fondatori | Giornate Europee del Patrimonio
Visita guidata con Anna Dore.
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo effettua l'apertura straordinaria dalle ore 18.30 alle ore 24.00 e l'ingresso ha un costo simbolico di € 1.