Stagione Opera e Balletto 2015
Romeo e Giulietta su musiche di Sergej Prokof’ev e la storica coreografia di Sir Kenneth MacMillan. Nei ruoli dei giovani amanti veronesi Inna Bilash e Nikita Chetverikov insieme al Corpo di Ballo del Perm Opera Ballet and Theatre, da cui proviene anche l’allestimento con le scene di Mauro Carosi, i costumi di Odette Nicoletti e le luci di Sergey Martynov; sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale Aziz Shokhakimov.
La storia d’amore degli infelici amanti di Verona, resa celeberrima dai versi shakespeariani, è sempre stata un soggetto favorito di compositori e coreografi. La partitura più popolare è quella di Prokof’ev, commissionata in occasione del 200° anniversario della Scuola di Ballo di Leningrado. Gli esordi furono piuttosto tumultuosi, sia per il cambiamento di gestione del teatro cui era destinato il balletto, sia per la difficoltà della messa in scena, tanto più che l’autore in un primo momento aveva pensato ad un lieto fine, duramente contestato dagli interpreti. Così l’opera vide la luce soltanto nel l938 a Brno in Cecoslovacchia con il finale tragico ripristinato e con la coreografia di Ivo Váňa-Psota. La sua affermazione definitiva avvenne due anni dopo, al Kirov, nella versione di Leonid Lavrovskij, con la presenza di due protagonisti d’eccezione, Galina Ulanova e Konstantin Sergeyev: un vero trionfo, ma anche questa volta il debutto era stato a lungo contrastato sia dai ballerini che dagli orchestrali che trovavano la musica di Prokof’ev impossibile da danzare e ostica da suonare per la sua arditezza compositiva.
Sir MacMillan ha ideato la sua coreografia dopo aver visto la versione di John Cranko per il Balletto di Stoccarda in cui Lynn Seymour danzava nel ruolo di Giulietta. Subito dopo ebbe l’opportunità di realizzare la coreografia del passo a due per la scena del balcone proprio per la Seymour e per Christopher Gable. Il direttore artistico del Royal Ballet di Londra, Frederick Ashton, rimase colpito dal suo lavoro e diede nel 1964 la possibilità a MacMillan di creare la coreografia completa per il balletto basato sull’opera di Shakespeare per il 400° anniversario. Da quell’anno la versione coreografica di MacMillan divenne la più celebre sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti e venne ripresa anche per il Royal Swedish Ballet nel 1971, l’American Ballet Theatre nel 1985 e il Birmingham Royal Ballet nel 1992.
Sul palcoscenico del Comunale, accanto a Inna Bilash e Nikita Chetverikov, ci saranno Artem Mishako (Mercuzio), Ivan Poroshin (Tebaldo) e il corpo di ballo del Perm Opera and Ballet Theatre, conosciuto come la terza compagine per importanza in Russia, dopo quelle di Mosca e San Pietroburgo.
Stagione Opera e Balletto 2015
Direttore Marco Angius
Regia Franco Ripa di Meana
Interpreti principali:
Alda Caiello, Maurizio Leoni, Paolo Antognetti, Nicholas Isherwood
Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna
Commissione Teatro Comunale di Bologna
Stagione Opera e Balletto 2015
Esordio nella regia lirica per il gruppo di ricerca Fanny & Alexander, che non a caso sceglie per il suo debutto un titolo di ascendenza bergmaniana, autore cinematografico a cui il gruppo si ispira e al quale ha dedicato il suo nome. E la regia tridimensionale de Il flauto magico vuole essere un omaggio al grande maestro svedese, che dell’opera di Mozart ha tratto uno dei suoi indimenticabili film.
Grazie al lavoro dei Zapruderfilmmakersgroup, che affiancano alla regia Luigi De Angelis e alla drammaturgia Chiara Lagani, l’opera di Mozart viene proposta in 3D, con apposita distribuzione al pubblico di speciali occhialini che ne permettono la fruizione.
Debutta nella direzione del titolo anche il Direttore Musicale Michele Mariotti.
Direttore Michele Mariotti
Regia Luigi de Angelis
Drammaturgia e costumi Chiara Lagani
Video ZAPRUDERfilmmakersgroup
Interpreti principali: Mika Kares, Paolo Fanale, Andrea Patucelli, Cristiano Oliveri
Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con Fanny & Alexander
il maestro della liuteria - serate musicali
Serate musicali in occasione della mostra
30 ottobre: Concerto d'archi con il Trio D’archi Otello Bignami
Nicola Bignami - violino Bignami 1969; Paolo Chiavacci - viola Bignami 1972; Luca Bacelli - violoncello Bignami 1979.
Introduce Maria Rosa Pollastri; programma: L. van Beethoven (1770-1827), Trio d’archi op 9 n 3 in Do Min Allegro con spirito - Adagio con espressione - Scherzo, allegro molto e vivace - Finale, presto; A. Schnittcke (1934-2998), Trio per archi (1985) Moderato - Adagio; G. Enescu (1888-1955), “Aubade” per Trio d’archi.
1 novembre: Concerto di violino con Laura Marzadori
Laura Marzadori - violino; Olaf John Laneri - pianoforte Introduce Maria Rosa Pollastri; programma: L. van Beethoven, Sonata op.47 (a Kreutzer) Adagio sostenuto - Presto - Andante con variazioni - Finale presto Sonata n.3 op.45 Allegro molto appassionato - Allegretto espressivo alla romanza - Allegro animato M. Ravel Tzigane Rapsodia da concerto.
il maestro della liuteria | Inaugurazione mostra 23 ottobre ore 17
La mostra celebra Otello Bignami, uno dei più importanti liutai italiani del ‘900, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Uomo di aperte vedute, dotato di sensibilità ed intuito, era apprezzato e conosciuto in Italia e nel mondo quale rappresentante di spicco della liuteria bolognese, ma fu anche apprezzato musicista, pittore, amante dell’arte.
Corredata da materiale audiovisivo e animata da concerti e da visite guidate, la mostra vedrà esposti - in una cornice architettonica tridimensionale progettata per l'occasione - dieci strumenti realizzati da Otello Bignami e tre strumenti storici di Gaetano e Augusto Pollastri e di Giuseppe Fiorini.
In occazione della mostra si potrà visitare il laboratorio di liuteria di Otello Bignami - originariamente in via Guerrazzi 10 - donato dagli eredi al Museo della Musica nel 2004 e fedelmente ricostruito in una delle sale di Palazzo Sanguinetti, sede del museo.
A cura di CNA Bologna.
Restauri e recuperi in Certosa nel XXI secolo. Inaugurazione 17 ottobre, ore 17
L'esposizione è dedicata al decennale lavoro di manutenzione, restauro e recupero dei cimiteri bolognesi della Certosa e di Borgo Panigale, strutture estremamente complesse e delicate per gli aspetti più diversi: affettivi, religiosi, sanitari e di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. A cura di Bologna Servizi Cimiteriali in collaborazione con: Museo civico del Risorgimento | Istituzione Bologna Musei, Padri Passionisti di Bologna, Associazione Amici della Certosa, Opera Sublime, Bologna Welcome, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
percorso guidato dalle memorie letterarie dei nostri predecessori
Il Museo civico del Risorgimento | Istituzione Bologna Musei organizza un percorso guidato dalle tante memorie letterarie dedicate nel corso di due secoli ai nostri predecessori. Ricordi affettivi, familiari e storici che si esprimono nell’immenso patrimonio epigrafico, artistico ed architettonico della Certosa.
In occasione della mostra "Per la magnificenza del luogo". Restauri e recuperi in Certosa nel XXI secolo in corso presso la Sala d'Ercole di Palazzo d'Accursio.
Jose San Martín+Francesca Foscarini | Gender Bender
Legitimo/Rezo è un solo creato appositamente da William Forsythe per Jone San Martin. La coreografia, basata sul suono e sulle particolari necessità dell'interprete, che ha problemi di carattere auditivo, è un esperimento che elabora la distanza tra ciò che viene ascoltato e ciò che viene effettivamente compreso; e come lo stesso stimolo, o la stessa figura, possano essere decodificati in termini e modalità completamente diversi, e apparentemente lontani. Jone San Martin, ballerina e coreografa spagnola, ha sviluppato quasi tutta la sua carriera in Belgio e Germania.
Gut gift con Francesca Foscarini e coreografia di Yasmeen Godder.
Yasmeen Godder, coreografa israeliana da sempre interessata alle tematiche dell’identità femminile, ha realizzato questo assolo appositamente per Francesca Foscarini, vincitrice del Premio Equilibrio Roma 2013 per l’interprete: sulla scena, la performer si spoglia di tutta una serie di stereotipi femminili mettendo a nudo la sua parte più viscerale e animale, tramite un linguaggio destrutturato fatto di una gestualità spinta agli estremi. Una serie di spasmi, scatti, movimenti sinuosi o disarticolati che sfruttano l’ampia gamma espressiva delle doti interpretative di Foscarini. Una pièce che è anche una riflessione sul legame che si instaura tra performer e pubblico e sul valore maieutico di questa interazione.
Orario spettacoli: sabato 1 ore 16.00 e 21.00 | domenica 2 ore 16.00
coreografia di Fabrizio Favale | Gender Bender
Quattro danzatori sulla scena si separano e si riuniscono senza sosta, dando vita a complesse figure dinamiche e a un climax che, a partire da una situazione minimale, si arricchisce via via di una sovrapposizione di immagini e simboli. Maschere, costumi, aste, sonagli e strumenti indossati dai ballerini stessi emergono come evocati da un immaginario arcaico, comune a tutti i popoli europei, mentre la coreografia insiste su una ripetizione di elementi: una sorta di mantra che conferisce un ritmo incantatorio allo spettacolo, funzionale al racconto mitico.
Come ha scritto Massimo Marino, “la danza di Fabrizio Favale è tutta nel ricamo, nell’arabesco. Sfugge il significato e cerca le disponibilità dei corpi; guarda con infinito stupore i movimenti della natura e i segni segreti del mito”. Alberi prosegue la riflessione attorno all’essenza stessa della danza e al suo rapporto con i fenomeni della natura, attingendo anche dai temi e dalle figure della tradizione folkloristica pagana europea: dai rituali legati al ciclo delle stagioni, fino alle fiabe e alle mitologie dei vari paesi.
Fabrizio Favale ha ricevuto il “premio della critica come miglior danzatore italiano dell’anno” nel 1996.
interpreti: Jari Boldrini, Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale e Stefano Roveda
una coproduzione Le Supplici, Danae Festival Milano, Teatri di Vita Bologna.
Ebrei a Bologna tra tolleranza ed espulsione (1537-1593) | Trekking Urbano 2014
A cura di Franco Bonilauri e Vincenza Maugeri. Un itinerario per conoscere la storia dell'insediamento ebraico a Bologna, esaminando quegli anni tra 1537 e 1593 particolarmente cruciali di snodo nella relazione tra ebrei e cristiani in città ed individuando luoghi e vicende che portarono prima alla reclusione degli ebrei in ghetto, poi alla definitiva cacciata dalla città.
Prenotazioni dal 13 ottobre su www.bolognawelcome.com/trekkingurbano
mostra fotografica | inaugurazione 20 novembre 2015 ore 17:30
La mostra fotografica "La Grande Bellezza di Bologna. Momenti di festa: piccoli e grandi in gioco nella città metropolitana" espone le prime 40 fotografie classificate nell'ambito del concorso omonimo che quest'anno ha puntato l’”obiettivo” su tutti i momenti di festa in cui grandi e piccoli vivono gli spazi della città metropolitana.
La mostra è promossa e organizzata dalle associazioni L’Altra Babele e LAB–Pro e grazie al sostegno di Camplus.
mostra fotografica a cura dell'Associazione L'Altra Babele
La mostra espone le prime 40 fotografie classificate nell'ambito del concorso "La Grande Bellezza", un contest fotografico che è stato aperto nel corso dell'estate con l'obiettivo di raccogliere immagini che raccontassero Bologna e la sua bellezza, i suoi difetti, i suoi diversi luoghi, attraverso gli occhi di chi la vive quotidianamente.
donne e società in una stagione di profondi cambiamenti
Ciclo di incontri organizzato dal Museo Civico del Risorgimento | istituzione Bologna Musei, in collaborazione con Istituto per la storia del Risorgimento italiano - Comitato di Bologna e Università di Bologna - Dipartimento Lingue Letterature e Culture Moderne - Women's and Gender Studies - Studi di Genere e delle donne (GEMMA)
live band
Sesto ciclo, 2014
Programma:
A cura dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia classica e Italianistica.
+ Radio Days + Tree House Society in concerto
The Rubinoos sono un gruppo pop formatosi all'inizio degli anni '70. Il gruppo si è in seguito sciolto a metà degli anni '80 per poi riformarsi nel 1999 ed essere tuttora in attività. Le loro canzoni più conosciute sono I Think We're Alone Now (1977) e I Wanna Be Your Boyfriend (1979). Nel 2007 hanno citato la cantante Avril Lavigne per aver plagiato nella sua canzone "Girlfriend", proprio il loro brano "I Wanna be Your Boyfriend". Il tribunale ha emesso la propria sentenza il 28 agosto 2007, Avril Lavigne e i The Rubinoos hanno deciso di risolvere privatamente la questione e tuttora non si sa come si è risolta l'accusa.
l'indimenticabile voce dei Black Heart Procession in concerto
L'indimenticabile voce dei Black Heart Procession e dei Three Mile Pilot ritorna in solo, dalla lontana San Diego, con il suo nuovo The Yukon Dreams(Temporary Residence LTD)..
concerto
Cantante, chitarrista, performer e videomaker americana
concerto
I Nothing sono una rock band americana formatasi nel 2011.
un luogo meraviglioso..le Collezioni Comunali d'Arte | visita guidata
A cura di F. Govoni, G. Mazzi, J.K. MuBunga, G.Carravieri e gli studenti dell'ISART Arcangeli di Bologna. In collaborazione con Elena Lorenzini.