Agenda cultura

Abbonamento a feed Agenda cultura
Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 13 min 32 sec fa

La vita è un viaggio

Ven, 10/10/2014 - 19:08

con Beppe Severgnini, regia Francesco Brandi

Per partire non servono troppe parole: ne bastano venti, come i chilogrammi consentiti per il bagaglio in aereo (classe economica). Due viaggiatori, un uomo maturo e una giovane donna, si incontrano in un non-luogo: un piccolo aeroporto, dove restano bloccati la notte, in seguito alla cancellazione di un volo. Non si conoscono. All’inizio si studiano, forse diffidano uno dell’altro. Lui teme di essere paternalista; lei ingenua. Lui spiega, lei ascolta. Lei chiede, lui risponde. Poi l’intimità forzata cambia i rapporti: i due scoprono di aver molto viaggiato, discutono di arrivi, partenze e bagagli.

Beppe Severgnini in La vita è un Viaggio
regia Francesco Brandi  con Marta Isabella Rizi
musiche originali di Elisabetta Spada eseguite dall’autrice
Sosia & Pistoia 

Traviata

Ven, 10/10/2014 - 19:01

opera in due atti e quattro quadri di Nanni Garella tratta da La signora delle camelie di A. Dumas e da La traviata di G. Verdi. 

L’immensa popolarità della Traviata, il suo essere indissolubilmente legata al nome delle più celebri dive del belcanto, fa a volte dimenticare come rappresenti per Verdi un traguardo del suo itinerario creativo verso l’integrazione tra opera e dramma parlato. Non a caso dunque Nanni Garella ha pensato a uno spettacolo dove si coniugano prosa e lirica. Il sipario si apre su un dramma in prosa tratto da La signora delle camelie di Dumas interpretato da giovani attori. Una piccola orchestra in buca accompagna con discrezione la recitazione. All’improvviso, preparata da un crescendo dell’orchestra, da una concitazione lirica e ritmica nella recitazione, esplode la prima aria da La traviata di Giuseppe Verdi. E così scopriamo che quei giovani in scena non sono solo attori, ma veri cantanti, le cui voci spiegate punteggiano il dramma nei momenti più intensi. Un impeto di puro melodramma cresce con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in un esercizio di ascolto e di abbandono, di attenzione allo svolgimento del dramma e di partecipazione emotiva alle profondità musicali dei sentimenti.

Traviata
ovvero La signora delle camelie
opera in due atti e quattro quadri di Nanni Garella
tratta da La signora delle camelie di A. Dumas e da La Traviata di G.Verdi
elaborazione musicale Claudio Scannavini
Personaggi e interpreti
Violetta Valéry  Marianna Mennitti*
Flora Bervoix, sua amica  Luciana Pansa*
Alfredo Germont  Néstor Losán*
Giorgio Germont, suo padre  Michele Patti*
Gastone, Visconte di Letorières  Giovanni Maria Palmia*
Barone Douphol  Nicolò Donini* 
con la partecipazione di
Umberto Bortolani nel ruolo del Dottor Grenvil   
Marina Pitta nel ruolo di Annina, cameriera di Violetta 
direttore Massimiliano Carraro
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
regia Nanni Garella
scene Antonio Fiorentino

Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna e Scuola dell'Opera Italiana, Bologna

Traviata

Ven, 10/10/2014 - 19:01

opera in due atti e quattro quadri di Nanni Garella tratta da La signora delle camelie di A. Dumas e da La traviata di G. Verdi. 

L’immensa popolarità della Traviata, il suo essere indissolubilmente legata al nome delle più celebri dive del belcanto, fa a volte dimenticare come rappresenti per Verdi un traguardo del suo itinerario creativo verso l’integrazione tra opera e dramma parlato. Non a caso dunque Nanni Garella ha pensato a uno spettacolo dove si coniugano prosa e lirica. Il sipario si apre su un dramma in prosa tratto da La signora delle camelie di Dumas interpretato da giovani attori. Una piccola orchestra in buca accompagna con discrezione la recitazione. All’improvviso, preparata da un crescendo dell’orchestra, da una concitazione lirica e ritmica nella recitazione, esplode la prima aria da La traviata di Giuseppe Verdi. E così scopriamo che quei giovani in scena non sono solo attori, ma veri cantanti, le cui voci spiegate punteggiano il dramma nei momenti più intensi. Un impeto di puro melodramma cresce con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in un esercizio di ascolto e di abbandono, di attenzione allo svolgimento del dramma e di partecipazione emotiva alle profondità musicali dei sentimenti.

Traviata
ovvero La signora delle camelie
opera in due atti e quattro quadri di Nanni Garella
tratta da La signora delle camelie di A. Dumas e da La Traviata di G.Verdi
elaborazione musicale Claudio Scannavini
Personaggi e interpreti
Violetta Valéry  Marianna Mennitti*
Flora Bervoix, sua amica  Luciana Pansa*
Alfredo Germont  Néstor Losán*
Giorgio Germont, suo padre  Michele Patti*
Gastone, Visconte di Letorières  Giovanni Maria Palmia*
Barone Douphol  Nicolò Donini* 
con la partecipazione di
Umberto Bortolani nel ruolo del Dottor Grenvil   
Marina Pitta nel ruolo di Annina, cameriera di Violetta 
direttore Massimiliano Carraro
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
regia Nanni Garella
scene Antonio Fiorentino

Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna e Scuola dell'Opera Italiana, Bologna

Marie - Louise

Ven, 10/10/2014 - 18:50

l'Eolienne ideazione, regia, coreografie Florence Caillon

La compagnia francese L'Éolienne pone in discussione la realtà tramite l’arte circense e tecniche coreografiche, indagando tematiche come l’uomo contemporaneo, il suo tempo e il suo ambiente culturale. A partire dal 1999, Florence Caillon ha infatti sviluppato un originale approccio alla coreografia acrobatica, creando quello che lei stessa definisce “circo coreografico” e che rappresenta la peculiarità di Marie-Louise. Il titolo richiama, letteralmente, l’espressione francese che definisce la superficie bianca tra un quadro e la sua cornice, perché è la pittura la fonte ispiratrice di questo allestimento. Da Bosch a Edward Hopper, Miró, Egon Schiele, Marie Louise è alla ricerca dei temi, delle sfumature, dei sentimenti che popolano le opere di questi maestri della pittura in un vero e proprio viaggio acrobatico nella storia dell’arte. 

Marie‐Louise | L'Eolienne
ideazione, regia, coreografie Florence Caillon
con Sébastien Jolly, Arnaud Jamin, Marion Soyer, Guillaume Varin, Julieta Salz e Stéphanie Muret
musiche originali Xavier Demerliac, Florence Caillon

Le Rive Gauche, Scène Conventionnée ‐ St Etienne Du Rouvray, Le Grand Théâtre De Lorient
nell’ambito del Progetto Corpi&Visioni, progetto di promozione di circo contemporaneo in Emilia Romagna

Alle radici della cavalleria medievale

Ven, 10/10/2014 - 14:09

tavola rotonda

Interventi di: Franco Cardini, Alessandro Barbero, Valerio Massimo Manfredi, Andrea Fassò, Francesca Roversi Monaco.
Coordina Rolando Dondarini.

In collaborazione con il Mulino.

Is the Man Who is Tall Happy?

Ven, 10/10/2014 - 14:02

Anteprima Biografilm

Film di M. Gondry (2013), Francia, 88’ Il più grande teorico del potere della parola messo in scena da un maestro della magia delle immagini: Michel Gondry incontra, intervista e “illustra” Noam Chomsky, padre della grammatica generativa e, a ottantasei anni, instancabile attivista politico. Per farlo sceglie un percorso narrativo che accanto alle interviste utilizza illustrazioni e trovate d’animazione, con uno stile capace di tessere aneddoti, teorie e passioni di una vita eccezionale in un film unico, immaginifico e profondo. Una riflessione piena di humor sulla forza delle idee e sull’eterno bisogno umano di rispondere a un’unica, quasi infantile domanda: come si può essere felici?

Plan B

Ven, 10/10/2014 - 14:00

Aurélien Bory / Phil Soltanoff ideazione e scena Aurélien Bory regia Phil Soltanoff

In Plan B – straordinario esempio di circo contemporaneo – ritroviamo gli elementi fondamentali del teatro di Aurélien Bory: una scenografia vivente come un’installazione e una danza dalla forte vena acrobatica per una visione della drammaturgia aperta all’arte contemporanea, cinematografica e circense. Plan B è uno spettacolo che gioca con lo spirito di adattamento degli esseri umani, quotidianamente minati nelle certezze da un mondo che cambia vorticosamente.

Plan B
Aurélien Bory / Phil Soltanoff
ideazione e scena Aurélien Bory
regia Phil Soltanoff
con Mathieu Bleton, Itamar Glucksmann,
Jonathan Guichard, Nicolas Lourdelle

Compagnie 111 / Aurélien Bory
nell’ambito del Progetto Corpi&Visioni, progetto di circo
contemporaneo in Emilia Romagna

On a failli être amies

Ven, 10/10/2014 - 13:56

Anteprima Biografilm

Regia di Anne Le Ny (Francia/2014/91’)
v.o. sottotitolata

Marithé (Karin Viard) lavora in un istituto di formazione per adulti e aiuta le persone a trovare la loro vera vocazione. Un giorno le si presenta Carole (Emmanuelle Devos), moglie complessata che vive all'ombra del marito, Sam, uno chef di fama (Roschdy Zem). Marithé decide di aiutarla a emanciparsi e l’impresa riesce a tal punto che Carole decide di lasciare Sam. Nel frattempo però le cose si complicano, perché Marithé non è insensibile al fascino del cuoco…

Un gioiello di divertimento che dimostra come sia possibile rifarsi allo spirito della classica commedia romantica immergendola nell’oggi senza forzature né volgarità, con il contributo di tre dei maggiori divi francesi contemporanei.

Ritratti italiani

Ven, 10/10/2014 - 13:43

Presentazione del libro di Alberto Arbasino 

L'autore ne parlerà con Anna Ottani Cavina.

Nel corso degli ultimi cinquant’anni tutti i protagonisti della letteratura e dell’arte sono passati sotto la lente ad alta definizione di Alberto Arbasino, i cui ritratti potremmo idealmente collocare nelle nostre librerie accanto alle “Vite” di Vasari o, con un’ironica sprezzatura che a lui forse non dispiacerebbe, a Plutarco.
In questo volume l'autore disvela infatti le debolezze di arcani maggiori, artisti, scrittori, politici e personaggi pubblici con una bonomia e un gusto per l’aneddoto che spesso sconfina nel pettegolezzo; ma qui la parola va intesa nella sua accezione più bella, quasi settecentesca, e – pur avendo Arbasino inventato la proverbiale figura della casalinga di Voghera – mai provinciale.  

Evento in collaborazione con Librerie Coop 

L'ora di lezione

Ven, 10/10/2014 - 13:43

per un’erotica dell’insegnamento; incontro con Massimo Recalcati, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro

Periferia di Milano, anni Settanta. Gli anni del terrorismo e della droga, dei sogni di Oriente e di liberazione. Una mattina, nella classe di un Istituto Agrario, fa la sua apparizione Giulia, una giovane professoressa di lettere che parla di letteratura e di poesia con una passione sconosciuta. È quell'incontro a «salvare» Massimo Recalcati che, in questo libro dedicato alla pratica dell'insegnamento, riflette su cosa significa essere insegnanti in una società senza padri e senza maestri, svelandoci come un bravo insegnante sia colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l'orizzonte. È il piccolo miracolo che può avvenire nell'ora di lezione: l'oggetto del sapere si trasforma in un oggetto erotico, il libro in un corpo. Un elogio dell'insegnamento che non può accontentarsi di essere ridotto a trasmettere informazioni e competenze. Un elogio della stortura della vite che non deve essere raddrizzata ma coltivata con cura e riconquistata nella sua singolare bellezza. 

Ritratto di famiglia

Ven, 10/10/2014 - 13:43

Per ricordare il decennale della scomparsa di Renzo Renzi (1919 - 2004) proiezione del film-documentario dedicato allo scrittore e critico cinematografico 

Ne parleranno: Giacomo Manzoli, docente di Storia del cinema italiano all' Università di Bologna, Eugenio Riccomini, storico dell'arte, e la regista Silvia Formiconi.

Il documentario, diretto dalla regista Silvia Formiconi, è un mosaico di frammenti e citazioni che parlano dell'originalità del nucleo famigliare dello scrittore e critico cinematografico Renzo Renzi, di sua moglie Teresa Curtarello e di sua figlia Lisetta. Filmato in alcune occasioni particolari nel corso di 15 anni, la storia di questa famiglia viene rivissuta attraverso tre principali luoghi: la casa di Fermo, dove il brillante Renzo discute con Antonioni, Fellini e altri cineasti di una stagione del cinema che si è ormai definitivamente chiusa, la casa di Bologna dove la moglie (chiamata da Fellini “Teresina!”) con collages che ricordano i toni dei quadri di Morandi riporta in vita le memorie di famiglia anche dopo la morte del marito, ed infine Roma dove la figlia Lisetta vive attualmente. Le affascinanti opere di Teresa insieme alle letture degli scritti di Renzo e ai vivaci racconti di Lisetta, fanno riemergere con l'occhio vivido della videocamera un passato perduto e commovente che si snoda in una forma intima e sperimentale. Il film, infatti, autoprodotto con mezzi ridottissimi, cerca di affidare all'espressività dei ricordi semplici fatti di foto, dipinti e vecchie carte, la bellezza dei momenti conviviali di una famiglia che trova nella sua vena artistica l'unione e la felicità, restituendo allo spettatore una dimensione fondamentale di esistenza e resistenza. Silvia Formiconi, ottenuta la laurea dopo gli studi di cinema, letteratura e lingue svolti a Bologna, si trasferisce a Parigi nel 1995 per uno stage ai Cahiers du Cinéma e in seguito per un master in slavistica alla Sorbona. Trasferitasi stabilmente nella capitale francese, inizia ad occuparsi dal 1999 di progetti cinematografici. Il suo primo film interamente auto-prodotto risale a due anni fa e si intitola "India, fragments d'un passage amoureux". “Ritratti di famiglia” è stato invece presentato all'edizione 2014 del Biografilm Festival di Bologna. 

Il patrimonio agroalimentare italiano

Ven, 10/10/2014 - 13:43

storia, tutela e valorizzazione. Tavola rotonda

Coordina Giancarlo Roversi

Interventi di: Gianpiero Calzolari, Luca Comellini, Oscar Farinetti, Rossella Ferro, Luca Granata, Corradino Marconi, Massimo Montanari, Roberto Piazza, Andrea Segré In collaborazione con Granarolo S.p.a, con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Bartolomeo Scappi di Castel San Pietro Terme. Evento del ciclo "le tavole rotonde"  (vedi programma allegato)

Dolce Vita_Archeologia della passione

Ven, 10/10/2014 - 13:42

coreografia Virgilio Sieni musiche di Daniele Roccato, eseguite dal vivo dall’autore

Lo spettacolo si forma cercando di far coincidere due strade parallele, proponendo due narrazioni adiacenti che si sviluppano nel riversarsi l’una nell’altra; sono cinque quadri coreografici ciascuno dei quali si inoltra nel racconto evangelico della passione di Gesù e allo stesso tempo ricerca il senso della comunità attraverso un arcipelago di avvicinamenti, tangenze, riconoscimenti, solidarietà, complicità, sguardi. Nasce così la necessità di dar luogo a un viaggio che riflette sul dolore e la bellezza, la pietà e la leggerezza.
La comunità di danzatori si muove come un unico corpo, attraversano il vacuum dello spazio lasciando tracce di umanità, depositando un gioco continuo che pone il corpo e la danza al pari di un annuncio, un richiamo che affonda le sue radici nel desiderio di memoria: così la coreografia nasce e trapassa all’istante, tracciando una mappa archeologica del corpo che tenta di indicarci un sentiero possibile di adiacenza della danza alla vita, della vita al corpo, delle azioni alla bellezza e alla tragedia. I cinque quadri che compongono lo spettacolo - Annuncio, Crocifissione,Deposizione, Pietà, Resurrezione - attraversano i volti sbiancati dei danzatori, le bocche sfumate dal rosso delle labbra, lo sguardo sgomento. Così le cinque parti coreografiche si presentano come altrettanti appunti, sopralluoghi nel territorio della storia e nello spazio dell’oggi: annunciano il desiderio di appartenere a un corpo risorgendo al gesto ed evaporando in un continuo inarrestabile di figure. Il lavoro guarda alla radura come al luogo nostalgico di un’archeologia misteriosa.
Virgilio Sieni

DOLCE VITA_ARCHEOLOGIA DELLA PASSIONE
coreografia Virgilio Sieni
interpretazione e collaborazione Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Ramona Caia, Maurizio Giunti, Giulio Petrucci, Claudia Caldarano, Marjolein Vogels
musiche di Daniele Roccato, eseguite dal vivo dall’autore
luci Fabio Sajiz, Virgilio Sieni
costumi Giulia Bonaldi

Compagnia Virgilio Sieni
collaborazione alla produzione  Emilia Romagna Teatro Fondazione, Romaeuropa Festival
La Compagnia è sostenuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione  Toscana, Comune di Firenze

Nell'ambito di Nelle Pieghe del corpo_Bologna. Geografia di gesti e luoghi di Virgilio Sieni

Manger

Ven, 10/10/2014 - 13:35

ideazione Boris Charmatz

«La danza ha inventato l’anoressia. I maratoneti si nutrono durante la corsa. I prigionieri fanno lo sciopero della fame. Il rito del pasto è in via di estinzione. Un bambino mangia danzando. Io danzo con la bocca piena. Tu mangi sdraiato. Lei dorme in piedi…», così scrive Boris Charmatz, coreografo e direttore del Centro coreografico nazionale di Rennes e della Bretagna, e prosegue in un elenco potenzialmente infinito. Il suo Mangersposta il centro di gravità del movimento: come muovere il corpo a partire non dagli occhi e nemmeno dagli arti, ma dalla bocca? Fare di questa apertura una cornice percettiva a tutti gli effetti? Incrocio dove si mescolano cibo, voce, respiro, parole, saliva, la bocca è un luogo di circolazione dove l’interno e l’esterno, l’io e l’altro si incontrano, si gustano, si valutano, si scambiano, si ingeriscono. Adottando questa metafora come motore coreografico, Charmatz delimita un campo generale dell’oralità. Si mangia, si canta, si gusta, si mischia, si irradia di bocca in bocca fino a invadere tutto lo spazio. In questo movimento continuo di ingestione sorgono melodie masticate, sculture di voce, di cibo e di pelle, che delineano un orizzonte collettivo e sensuale. In bilico tra istallazione in movimento e oggetto sonoro indeterminato, Manger è un «reale inghiottito», un’utopia deglutita: una lenta digestione del mondo.

Manger
ideazione Boris Charmatz
con Or Avishay, Nuno Bizarro, Ashley Chen, Olga Dukhovnaya, Alix Eynaudi, Julien Gallée-Ferré, Peggy Grelat-Dupont, Christophe Ives, Maud Le Pladec, Filipe Lourenço, Mark Lorimer, Mani A. Mungai, Matthieu Barbin, Marlène Saldana

Musée de la danse / Centre chorégraphique national de Rennes et de Bretagne

Amore ai tempi del colera

Ven, 10/10/2014 - 13:29

canti e incanti dal romanzo di Gabriel García Márquez

Cantare un amore a distanza che dura tutta la vita ma che si compirà nella vecchiaia è l’invenzione narrativa di uno dei più grandi inventori di storie del nostro tempo, recentemente scomparso: Gabriel García Márquez. L’amore ai tempi del colera è un effluvio di immagini alimentato dalla scrittura di Márquez, profonda e leggera, intelligente e ironica, stupendamente evocativa.

Regia Cristina Pezzoli, con Laura Marinoni

Quartetto Athenaeum

Ven, 10/10/2014 - 13:16

Stagione Concertistica del Circolo della Musica

Elio Orio, violino 
Manuela Matis, viola
Laura Manca, violoncello 
Maria Grazia Petrali, pianoforte

Beethoven: Quartetto in mi bemolle magg. op. 16
Brahms: Quartetto in do minore op. 60

Magazzino 18

Ven, 10/10/2014 - 13:15

uno spettacolo di e con Simone Cristicchi

Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” che racconta una pagina dolorosa della storia d’Italia. Ed è ancora più straziante perché affida questa “memoria” non a un imponente monumento ma a tante piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità: armadi, materassi, fotografie, poveri giocattoli, letti, sedie con scritte del tipo “Servizio Esodo”… Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa trecentomila persone scelsero, davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni, di lasciare le loro terre natali, destinate a diventare jugoslave, e proseguire la loro esistenza in Italia. Non è facile riuscire a immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono le proprie poche cose e si lasciarono alle spalle le proprie città, le case, le radici. Davanti a loro, difficoltà, povertà, insicurezza, e spesso sospetto. Colpito da questa pagina della nostra storia scarsamente frequentata, Simone Cristicchi ha deciso di ripercorrerla in un testo che prende il titolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne, in futuro, rientrare in possesso: il Magazzino 18. Lo spettacolo è punteggiato da canzoni e musiche inedite di Simone Cristicchi, eseguite dal vivo.

Magazzino 18
uno spettacolo di e con Simone Cristicchi
scritto con Jan Bernas
regia Antonio Calenda
musiche e canzoni inedite di Simone Cristicchi
musiche di scena e arrangiamenti Valter Sivilotti
Orchestra e Coro Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna

Teatro Stabile Del Friuli Venezia Giulia e Promo Music

Orchestra “I Musici dell’Accademia”

Ven, 10/10/2014 - 13:13

Stagione Concertistica del Circolo della Musica

Orchestra “I Musici dell’Accademia”
Luigi Verdi, direttore

Omaggio a Riz Ortolani "La musica e il cinema"

More (1962), La cittadella (1964), David Copperfield (1965), La fiera della vanità (1967), La freccia nera (1968) E le stelle stanno a guardare (1971), Fratello sole, sorella luna (1972), Fantasma d’amore (1981), Una gita scolastica (1983)

Ballata di uomini e cani

Ven, 10/10/2014 - 13:06

dedicata a Jack London, uno spettacolo di Marco Paolini

Il nuovo spettacolo di Marco Paolini ha la forma di un canzoniere teatrale con brani tratti da opere e racconti di Jack London e con musiche e canzoni a essi ispirate. Il grande scrittore statunitense, spesso considerato principalmente un classico per ragazzi, si mostra, in questa sorta di tributo, capace di esprimere una poetica sorprendentemente articolata. Partito da alcuni racconti del grande Nord, Paolini inizia lo spettacolo con storie che parlano di boschi, di rifugi alpini, di ghiacciai e si snoda come un viaggio nell’universo londoniano: una cosmografia che vede l’uomo al centro della natura, che talvolta lo aiuta e talvolta lo annienta, dove a brani di racconti celebri come To build a fire (Preparare un fuoco), si intreccia la biografia altrettanto avventurosa dello scrittore che fu anche vagabondo, lavandaio, pugile e cercatore d’oro. In una cultura che fa del no limits uno dei propri slogan e che sembra percepire come un demerito il "senso del limite", le parole di London acquisiscono un significato ulteriore anche in virtù dell’assenza di giudizio sulla natura e della continua valutazione delle conseguenze dell’agire dell’uomo in rapporto a essa. Affiancato da Lorenzo Monguzzi, voce de I Mercanti di Liquore, Paolini dà vita al racconto, sotto forma di ballata, di una vita selvatica da cui scaturiscono riflessioni sull’esistenza e sul senso del “confine” per l’uomo contemporaneo.

Ballata di uomini e cani
Musiche originali composte ed eseguite da Lorenzo Monguzzi
con Angelo Baselli e Gianluca Casadei
Jole Film

Galina Chistiakova

Ven, 10/10/2014 - 12:59

Stagione Concertistica del Circolo della Musica

Galina Chistiakova, pianoforte

1° premio Concorsi “Grieg” (Oslo, 2009), “Andorra” (2010), “Shenzhen”,Cina (2011)
Laureata al concorso “Busoni “(2013)

Schubert: Sonata in la magg. D 664
Chopin: Tre mazurche op. 59; Andante spianato e grande polacca brillante op. 22
Schubert-Liszt: Quattro Songs (Barcarolle”, “Grethen am Spinnrade”, “Erlkonig”, “Standchen)
Mozart-Liszt: Reminiscences de Don Juan

Pagine