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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 35 min 25 sec fa

Genteinattesa – Il precario e il professore

Mer, 01/28/2015 - 12:30

con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti

Una serata per parlare di gente in attesa. Di un’umanità che aspetta la propria occasione di vita, perché dimenticata dalla vita. Questo è il mondo in cui si muovono le figure descritte dalle canzoni. Poco importa che si tratti di eterni studenti o di fate o di orchi: sono personaggi ai margini che aspettano l’occasione di riscatto da un’esistenza opaca, da una società che non ha né dà fiducia alle giovani generazioni e riempie il nostro quotidiano di regole incomprensibili ed aride finalizzate soltanto alla passiva omologazione. Un mondo che non è più in attesa di niente. E’ per questo che quei personaggi sono e diventano anche “inattesi”. In questo universo di figure cantate, immaginarie o reali, si muove un personaggio reale ai limiti dell’immaginario: il professore che, mosso dal desiderio costante di apparire laddove si raggruppano delle persone, compie una serie di incursioni dispensando la sua disincantata visione del mondo. A differenza della “gente inattesa” egli non ha più alcuna aspettativa e ne va fiero, ed è proprio da questa condizione che parte la sua lezione di vita, una filosofia del nulla che ha nell’elogio della superficialità la sua punta più alta. Il professore idolatra e sostiene tutto ciò che è divertimento fine a se stesso, inutile perdita di tempo, le piccole astuzie e meschinità che permettono di aggirare gli ostacoli del quotidiano, insomma il compiacimento di fare e di essere dei “furbetti”. Una serata di cinismo e canzone dove la levità della musica si fonde con pensieri grevi in equilibrio tra leggerezza e superficialità. Allo spettatore scegliere a quale dimensione appartenere. Piero Sidoti coautore del testo e autore delle musiche originale dello spettacolo, sa restituire pienamente con la sua voce, nelle sue musiche, la ricca atmosfera e i molti colori delle storie cantate. In questa formazione intima, Battiston e Sidoti giocano insieme con passione sul palcoscenico usando la musica e il teatro.

Vicente Amigo

Mer, 01/28/2015 - 12:26

Un tour che omaggia il nostro paese e sceglie di festeggiare i suoi 25 anni di carriera con un concerto con i suoi più grandi successi.

Sul palco Vicente torna alla formazione originaria del quartetto con bailador, accompagnato da Añil Fernández (Seconda Chitarra), Paquito González (Percussioni), Rafael de Utrera (Cantaor) e Dani Navarro (Bailador).

The Menlove

Mer, 01/28/2015 - 10:17

Beatles Tribute Band

Rock in Town torna con una band ormai famosa in città: The Menlove, uno dei migliori tributo ai Fab Four! Vi faranno scatenare al ritmo di Twist & Shout e cantare sulle note di SHe loves You, passando per tante grandissime Hit dei Beatles con qualche chicca dei pezzi meno famosi, ma altrettanto belli.

Giovanni Marinelli - "John"
Tommaso Tam - "Paul"
Giuseppe Bonomo - "George"
David Sabiu - "RINGO"

40 Kinki Forever Young

Mer, 01/28/2015 - 10:06

1975 - 2015: 40 anni di Kinki club

1975 - 2015 40 anni di KINKI CLUB

4 Party divisi per decenni

31 gennaio (1975-1985)
Luca Trevisi + Dino Angioletti 

21 febbraio (1985-1995)
Mgb + Dino Angioletti

21 marzo (1995 - 2005)
Pastaboys

18 aprile (2005 - 2015)
tbd

Il Kinki è il locale notturno di Bologna che vanta la posizione più centrale e la maggior durata. Aperto nel 1958 sotto le due torri, in via Zamboni 1, come “Whisky a go-go” e diventato il Kinki dal 1975, è sempre stato il club simbolo dello spirito vitaiolo, anticonformista e biassanot della città.
In occasione del suo quarantesimo compleanno, il Kinki vuole celebrare, con il suo anniversario, anche l’anima notturna bolognese, quella più vitale, tollerante, innovativa. Da primo club gay negli anni settanta a palcoscenico della scena creativa degli anni ottanta, da trampolino per i dj internazionali negli anni novanta a punto d’incontro per la generazione erasmus nel nuovo millennio, il Kinki ha visto passare nelle sue sale tempi diversi e diversi protagonisti. Il suo spazio, non a caso sotterraneo, ha ospitato la Bologna underground, che scendeva le scale per incontrare la sua parte più segreta. Da Jimi Hendrix a Lucio Dalla, da Achille Bonito Oliva a David LaChapelle, da Valentino Rossi a Jovanotti: chi voleva essere al tempo stesso al centro del mondo e a casa sua, passava da Bologna e veniva al Kinki. Una città e un club che hanno fatto dell’apertura e del calore la chiave del loro successo e che oggi vogliono raccontare i momenti storici più importanti di una notte che dura da quarant’anni.

Len Faki + Shifted

Mer, 01/28/2015 - 09:55

live

Di gentiluomini dietro la consolle ne sono rimasti pochi. Dj che assorbono le vibrazioni del pubblico e variano ritmi, toni e stile in corsa, seguendo l'unica tracklist che conta veramente: quella del dancefloor. 
Len Faki è uno di questi. Figlio degli anni 90, cresciuto poi artisticamente nel grembo del Berghain, Len è oggi uno dei simboli della techno, quella potente e senza fronzoli, con un occhio di riguardo ai suoni più minimalisti e acidi. Chi ne ha già avuto prova può assicurarvi che non c'è uomo sulla terra immune ai suoi set extra lunghi, vere e proprie esperienze catartiche indimenticabili.

Con lui al Link ci sarà l'inglese Shifted, pupillo di sua maestà Luke Slater e giovanissimo fondatore di Avian Records. Un altro che non bada ai fronzoli, ma va dritto alla sostanza. Guy Alexander Brewer, questo il suo vero nome, non è certo un veterano, ma nessuno riesce a schiodarlo dai piani alti dell'Uk-sound che conta. Una melodia silenziosa nel mondo della techno più cerebrale, mistica e sottomarina.

Line up:
LEN FAKI - Figure, Ostgut Ton, Berlin, Germany
SHIFTED - Mote Evolver, Avian, Bed Of Nails, Our Circula Sound, UK

Warm up
Raul Sanchez

Sven Väth

Mer, 01/28/2015 - 09:50

World Tour 2015

Decana

Mer, 01/28/2015 - 08:51

Live unplugged

DECANA è il side project di Sarah Fornito e Cecilia Bernardi già fondatrici della bandDiva Scarlet con cui pubblicano due album Apparenze (2004) x Mescal/Sony e Non+Silenzio (2008) Autoprodotto.

Sarah Fornito – voce e chitarra,
Cecilia Bernardi – chitarra
Daniela Caschetto – Basso e Violoncello
Enrico Liverani – Batteria.

Omaggio all'artista Linda Rigotti

Mer, 01/28/2015 - 08:34

Proiezione dei video "Non c’è nessuna paura", "Simone" e "Una promessa inattesa"

Linda Rigotti a partire dal 2006 ha preso parte a varie collettive tra le quali Del Plumbeo, galleria Melepere, Verona; Chiari segni di ostilità, galleria MonEgo Contemporary, Como;SenseOFcommunity #9 a cura di Silvia Petronici, Forte Stella; Kunst zu Gast, Europäisches Kunstsymposium, a cura di Christine Frick, Pfalzmuseum, Forchheim, Germany; espone poi alle personali “Non c’è nessuna paura”, Palazzo Brugnoli, BO (Art City); Pesci vivi nella pancia, galleria Tedofra, BO; Erika Non te ne andare, Spazio Barnum, BO; E appropriamento ipotetico di una città presso il Laboratorio Fragilecontinuo, Bologna. Dal 2010 partecipa a diversi festival (perAspera; TPA – Torino; roBOt 2014) con video e performance. Dal 2009 al 2013 ha curato l’impaginazione grafica della rivista “Rifrazioni, dal cinema all’oltre”. Con il gruppo 19/20 ha collaborato al progetto internazionale di arte partecipativa AeliaMedia/ArteFiera 2013.

La Dolce Vita di Pais

Mar, 01/27/2015 - 18:31

mostra personale di Rodrigo Pais

ONO arte contemporanea in collaborazione con Guido Gambetta e Salvatore Mirabella presenta La Dolce Vita di Pais, mostra personale di Rodrigo Pais, il fotografo romano che negli anni Sessanta ha documentato dall’interno i set dei più grandi film del periodo. Quando Federico Fellini vince la Palma d’oro al festival di Cannes con La dolce vita e Michelangelo Antonioni il Premio della Giuria con L’avventura, si inaugura una stagione cinematografica di grande interesse per l’Italia che Rodrigo Pais (1930 – 2007), fotoreporter con all’attivo numerose collaborazioni illustri (il Corriere della Sera, il Corriere d’informazione, L’Unità e La Stampa), è riuscito a penetrare e svelare. In mostra non solo un compendio dei film più importanti della cinematografia nazionale che Pais ha fotografato, ma anche e soprattutto le protagoniste al femminile di quel periodo così fecondo: Sophia Loren, Silvana Mangano, Virna Lisa, Claudia Cardinale, Anita Eckberg o Anna Magnani sono solo alcuni dei nomi che sono passati sotto all’obiettivo attento di Pais, che non si è lasciato sfuggire nemmeno dive del calibro di Brigitte Bardot (Il Disprezzo, 1963) o Bette Davis durante le riprese de La noia (1963). Dai ritratti alle foto di scena, Pais ci restituisce uno sguardo del tutto personale di una stagione così florida come quella della “dolce vita” romana, confermandosi come uno dei più grandi fotoreporter del secondo dopoguerra. La Noia (D. Damiani, 1963), L’eclisse (M. Antonioni, 1961), Matrimonio all’Italiana (V. de Sica, 1964), sono alcuni dei film dai quali sono tratti gli scatti in mostra, che riprendono momenti di pausa e di backstage, e ci restituiscono in modo inedito i retroscena delle opere cinematografiche che hanno reso l’Italia famosa a livello internazionale. Gli scatti in bianco e nero si alternano a quelli a colori, più posati e calibrati, e fanno parte di un archivio di quasi 400.000 fotografie fra stampe e negativi che Pais stesso ha catalogato secondo il doppio criterio cronologico e per argomenti. Fatti di cronaca, politica, costume e società che da soli bastano a raccontare e scandire la storia del nostro paese dalla metà degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Novanta, quando Pais conclude la sua attività di fotoreporter.
​La mostra si compone di una trentina di scatti.

Fa’ che ceda la natura a l’arte

Mar, 01/27/2015 - 16:52

Palma Choralis - Research Group & Early Music Ensemble

Rassegna concertistica | La Soffitta 2015 - XXVII anno

Il programma mette in luce l’unità tra musica, danza e poesia che nelle corti del Rinascimento italiano rappresentò il fulcro del sistema educativo ed espressivo del cortigiano. Tramite una scelta di brani a una e due voci e del repertorio polifonico intavolato per voce e strumenti, viene proposta la ricostruzione di alcune coreografie del maestro di danza Fabrizio Caroso (1526 c. - dopo il 1605). I musicisti forniranno una breve introduzione ai brani.

Marcello Mazzetti - liuto, viola da gamba e voce
Livio Ticli - clavicembalo, voce e danza rinascimentale
Marilena Ferrari - danza rinascimentale

Musiche di C. De Rore, R. Rognoni, L. Luzzaschi, G. Caccini, O. Vecchi, F. da Milano, F. Caroso e altri autori dei secoli XVI-XVII

Ingresso gratuito, previo ritiro coupon.

Jupiter - Il destino dell'Universo

Mar, 01/27/2015 - 16:48

Anteprima Future Film Festival

Jupiter Jones è una giovane donna, destinata fin dalla nascita a cambiare le sorti dell’universo. Una volta cresciuta però sarà costretta ad abbandonare i suoi sogni e ad affrontare la dura realtà di un lavoro come domestica e una serie infinita di fallimenti sentimentali.

Solo quando Caine, un ex militare geneticamente potenziato, giunge sulla Terra per rintracciarla, Jupiter scopre di essere stata prescelta per ricevere una straordinaria eredità genetica che potrebbe rovesciare per sempre l’equilibrio del cosmo.

Il futuro magnifico a cui Jupiter è destinata sembra finalmente cominciare a compiersi.

Ispirazione Bach

Mar, 01/27/2015 - 16:43

Momenti della presenza di Bach nella musica dell’Otto e Novecento. Rassegna concertistica | La Soffitta 2015 - XXVII anno

Tutti i brani in programma si fondano su temi del Kantor di S. Tommaso, sia nella veste della trascrizione, come gli adattamenti di Kodaly di tre suoi Preludi corali, sia in forma di elaborazioni personali. Esempi di questo secondo approccio sono la grandiosa Quarta Sonata di Max Reger, e quell’autentica rarità che è la prima, sconosciuta versione dell’Allegro che apre la più celebre sonata per violoncello beethoveniana.

Julius Berger ha studiato alla Musikhochschule di Monaco, e si è poi perfezionato con Antonio Janigro, Zara Nelsova e Mstislav Rostropovič. Ha suonato con Leonard Bernstein, Eugen Jochum e Gidon Kremer; grande cultore dell’opera di Boccherini, ne ha firmato per la EBS la prima integrale discografica dei concerti per violoncello.

Oliver Kern: diplomato alla Hochschule für Musik di Stoccarda, si è imposto all’attenzione della critica con la vittoria in due prestigiosi concorsi internazionali, lo “ARD” di Monaco (1999) e il “Beethoven” di Vienna (2000). Molto ammirato per le sue interpretazioni di Beethoven e Brahms, si è esibito in importanti festival e in famose sale d’Europa, Asia e America, riscuotendo ovunque grande successo di pubblico.

Julius Berger - violoncello
Oliver Kern - pianoforte

Musiche di Z. Kodaly, L. van Beethoven, M. Reger.

Un virtuoso, anzi due

Mar, 01/27/2015 - 16:32

Dejan Bogdanovich e Gabriele Maria Vianello. Rassegna concertistica | La Soffitta 2015 - XXVII anno

Un viaggio attraverso il violinismo romantico, che accanto ad un brano celeberrimo (la Meditazione di Čajkovskij), propone composizioni meno note, ma ardue di Saint-Saëns e Liszt, che esigono due virtuosi di prim’ordine, e i fuochi d’artificio delCapriccio ricavato da Eugène Ysaÿe da uno studio per pianoforte solo di Saint-Saëns.

Dejan Bogdanovich, figlio d’arte, ha iniziato prestissimo lo studio del violino a Novi Sad, sua città natale, e si è poi perfezionato con Viktor Tretjakov al Conservatorio “Čajkovskij” di Mosca. Vincitore di vari concorsi internazionali, ammirato per la bellezza del suono e la tecnica prodigiosa, ha suonato come solista e in formazioni da camera nelle due Americhe, in Europa e nella ex-Unione Sovietica, collaborando con illustri strumentisti (Pogorelich, Greenhouse, Brainin, Asciolla). Svolge anche intensa attività come didatta.

Gabriele Maria Vianello ha iniziato lo studio del pianoforte con il padre Giorgio; si è poi diplomato con Eugenio Bagnoli a Venezia, e si è perfezionato con Maria Tipo. Si è affermato in numerosi concorsi nazionali e internazionali; svolge intensa attività concertistica, comparendo regolarmente in importanti festival europei. Oltre a suonare abitualmente con Dejan Bogdanovich, è dal 2008 pianista del Trio Riccati.

Dejan Bogdanovich - violino
Gabriele Maria Vianello - pianoforte

Musiche di C. Saint-Saëns, F. Liszt, P. I. Čajkovskij, E. Ysaÿe

Il cacciatore di fantasmi

Mar, 01/27/2015 - 16:16

una giornata con Rafael Spregelburd | La Soffitta 2015 - XXVII anno

a cura di Gerardo Guccini e Silvia Mei | con la partecipazione di Marco De Marinis, Lorenzo Donati, Renato Palazzi, Roberto Rustioni.

Attraverso una Lectio magistralis d’apertura e un dialogo assortito di temi e domande Rafael Spregelburd racconterà la sua pratica, il suo pensiero e lavoro in teatro. La giornata prevede anche la presentazione del volume Lucido (con tre scritti), edito da Editoria Spettacolo (Spoleto 2014), che correda uno dei testi drammatici più rappresentativi dell'atrista con una selezione di scritti d’occasione. A conclusione della giornata la proiezione del film Floresta (di Javier Olivera e Rafael Spregelburd, Argentina/2007, 80’), trasposizione cinematografica dell’opera Buenos Aires, dove Spregelburd è anche l’interprete principale oltre che l’autore e il co-regista.

Rafael Spregelburd (Buenos Aires, 1970) si è formato nella capitale argentina con i maestri Ricardo Bartís, Mauricio Kartun e José Sanchis Sinisterra. La sua attività aggrega differenti registri e ruoli: dall’autore al traduttore (di Harold Pinter, Sarah Kane, Mark Ravenhill, Steven Berkoff, tra gli altri), dal regista all’attore di teatro e di cinema. Dal 1994 dirige la compagnia El Patrón Vázquez, dove è anche attore, e per la quale ha scritto solo una parte dei suoi numerosi testi drammatici. L’opera teatrale di Spregelburd conta oltre trenta titoli tradotti nelle maggiori lingue europee e il suo teatro gli è valso numerosi premi. E'stato autore per numerosi teatri del mondo tra cui il Royal Court Theatre di Londra, il Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, il Théâtre Marigny di Parigi, il Piccolo Teatro di Milano, solo per citarne alcuni. Nel 2012 è stato salutato come Maestro all’École des Maîtres, di cui ha diretto la XXI edizione presso il CSS di Udine.

SPAM

Mar, 01/27/2015 - 16:03

sprechoper di Rafael Spregelburd | La Soffitta 2015 - XXVII anno

con Lorenzo Gleijeses e Alessandro Olla.

Spam è la storia di un professore universitario che, rispondendo a una e-mail, scivola in un complicatissimo intrigo internazionale che intreccia banche, conti su PayPal e uno zio assassino a Kuala Lumpur. È il dramma risibile di un uomo perduto in una rete culturale tanto quotidiana quanto assurda. È la sua epopea poiché, soffrendo di una temporanea amnesia, prova a ricostruire la propria identità a partire dalle tracce lasciate nel pc e ricondotte a 31 scene brevi, sorteggiate dall’attore in ordine casuale. Dalla frammentazione di questo racconto – emozionale, disperato, comico – scaturiscono le molteplici letture che costituiscono la ricchezza espressiva del testo: dietro all’azione costruita su elementi della cultura pop (James Bond, leggende metropolitane, Karaoke, Google Translator), lo spettatore riconoscerà schegge di Walter Benjamin, Sigmund Freud, Jacques Lacan, Slavoj Žižek.
Spam sancisce il ritorno alla scrittura di Spregelburd (che non componeva nuove opere da un biennio) e il suo debutto alla regia sui palcoscenici italiani. Il monologo è scritto in forma di Sprechoper (un'opera parlata) con un musicista dal vivo. La composizione d’ensemble di Alessandro Olla, in collaborazione con l'argentino Zypce, si basa sulla sperimentazione elettronica e l’ibridazione acustica, tramite l’uso di strumenti non convenzionali, rumori di macchine industriali, video documentari e paesaggi sonori con diversi gradi di virtualità.

LUCIDO

Mar, 01/27/2015 - 15:48

di Rafael Spregelburd | La Soffitta 2015 - XXVII anno

Regia di Milena Costanzo e Roberto Rustioni. Compagnia Fattore K.

Una pièce ingegnosa e accattivante, ricca di dialoghi surreali e perfetti. Lucido è una commedia moderna ambientata a Buenos Aires, dove le vicende di una famiglia disfunzionale toccano temi universali. Da bambina Lucrezia dona un rene al fratello agonizzante, gesto che in seguito avrà ripercussioni imprevedibili. Dopo molti anni infatti ritorna a reclamare ciò che è suo. La trattativa è da incubo, la lucidità intermittente. Alla fine tutti dovremo trovare un ordine laddove non c’è.

con Milena Costanzo, Antonio Gargiulo, Maria Vittoria Scarlattei, Roberto Rustioni.

Nick Cave - 20.000 giorni sulla terra

Mar, 01/27/2015 - 15:18

(Nick Cave - 20.000 Days On Earth, GB/2014)

I 20.000 giorni del titolo sono quelli corrispondenti alla vita di Nick Cave, rockstar di culto e scrittore australiano. In questo film che unisce narrazione a visioni, scrittura a vita vissuta, musica a profonde sedute di autocoscienza, viene a galla tutto il genio di Nick Cave, la sua conturbante personalità, il suo straordinario stile narrativo attraverso il suo stesso racconto e i dialoghi con le persone a lui più vicine. Nel cast, oltre ai Bad Seeds, anche una splendida Kylie Minogue, già al fianco di Cave ai tempi di Where the wild roses grow. 

Copia in HD

Turner

Mar, 01/27/2015 - 15:07

(Mr. Turner, GB/2014) di Mike Leigh (149')

La vita e l'arte di William Turner in un film che si è guadagnato il plauso e l'incondizionato affetto di tutta la critica anglofona, e s'avvia a diventare il capolavoro riconosciuto di Mike Leigh. Nell'interpretazione di Timothy Spall, compagno di strada di Leigh dai tempi di Life is Sweet, il più visionario maestro della pittura inglese emerge come una figura maestosa e gargantuesca, la sua tecnica ha il furore moderno di un'action painting, il mistero dei suoi paesaggi chiama lo spettatore a un'ipnotica immersione. E allo stesso tempo la sua vita scorre intemperante e avventurosa tra donne mai sposate, figli non riconosciuti, fughe in alberghi sul mare, scontri con la critica e appetiti ben saziati.

I disegni di Guido Fiorini

Mar, 01/27/2015 - 13:28

Guido Fiorini (1879 - 1960), figura chiave del Liberty bolognese | mostra

L’intensa carriera artistica di Guido Fiorini (1879 - 1960), figura chiave del Liberty bolognese, pittore decoratore, restauratore, affreschista e grafico, appare riflessa nella vastità del suo archivio professionale, donato nel 1990 al Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi” di Bologna dalla figlia Azeglia Fiorini Benedek e dal nipote Giorgio Benedek.

La mostra è dedicata alle opere di grafica contenute nella donazione: disegni di merletti, testate di pagina e iniziali ornate. Guido Fiorini iniziò la sua carriera artistica nel giugno del 1902 nello studio di San Francesco in Bologna, sede della Società Aemilia Ars a contatto con Alfonso Rubbiani e con la guida del professor Alfredo Tartarini; il suo importante ruolo all’interno dell’Azienda Merletti e Ricami a punto antico, diretta dalla contessa Lina Bianconcini Cavazza, è riflesso dalla creazione di numerosi disegni per merletti, molti dei quali appaiono qui esposti per la prima volta. La predilezione per il disegno, considerato del tutto equivalente per importanza artistica alla pittura e all’ornato, portò Guido Fiorini a collaborare con le più importanti riviste di Arti Decorative del primo quarto del Novecento, che pubblicarono tavole illustrate con decorazioni parietali, motivi decorativi a vario soggetto ma anche testate e iniziali ornate: come era prassi dell’epoca, i bozzetti originali rimasero di proprietà degli editori.

Tutto il mio folle amore

Mar, 01/27/2015 - 13:23

s-concerto poetico e non per un profeta popolare: Pier Paolo Pasolini | di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli

«Tutto il mio folle amore – scrivono gli autori – si apre con una morte, forse quella del poeta, ma anche quella di un mondo che ha sofferto sulla propria carne la degradazione e il deserto cresciuto intorno. Un deserto voluto da una classe dominante che ha creato una nuova forma di potere e quindi una nuova forma di cultura, quel potere dei consumi che ha ricreato e deformato la coscienza del popolo italiano fino ad una irreversibile degradazione.

“L’anima del popolo italiano” scrive Pasolini negli scritti corsari, “non solo l’ha scalfita, ma l’ha lacerata, violata, bruttata per sempre...” E forse si può rintracciare il senso di questo nostro lavoro, che è sempre un lavoro aperto, a partire dai nostri due corpi di attori, ora inquieti ora smarriti, ora teneri ora furibondi, due corpi-voci per dar vita allo sguardo sul mondo del profeta Pasolini, che prima di tutto è sguardo e poi si articola in un discorso complesso» In scena sono compresenti paesaggi diversi, muovendosi tra i quali i due interpreti danno vita a uno sconcerto che mostra i conflitti di un tempo ma anche il suo insaziato bisogno di felicità. Si delinea così, attraverso le figure di due comici, Fefè e Fofò, ingaggiati appunto a fare uno spettacolo sul poeta, la parabola di Pasolini, dalla poesia friulana, i cui versi vengono letti in scena, come lingua sacra degli esclusi, fino agli ultimi scritti di denuncia sociale e politica.

La compagnia AstorriTintinelli viene fondata nel 2002 da Alberto Astorri e Paola Tintinelli. I due danno inizio a un percorso sulla scrittura di scena e sulla figura dell’attore-autore anche sostenuti dalle collaborazioni con Leo De Berardinis e Guido Ceronetti. La coppia vive e lavora a Milano e si autoproduce fuori dai circuiti ufficiali e dagli schemi drammaturgici tradizionali. Nel 2011 vince il premio IN-BOX con lo spettacolo Titanic.

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