(Al-massir, Francia-Egitto/1997) di Youssef Chahine (135')
Nella Cordoba del XII secolo, il filosofo arabo Averroè è attaccato dai fondamentalisti e i suoi libri mandati al rogo. Ma i discepoli del pensatore si adoperano affinché le sue opere possano essere tramandate. L'egiziano Chahine racconta il passato guardando al suo presente e alla propria biografia (le polemiche scatenate dal precedente L'emigrante). Con un occhio a Rossellini e uno a Dumas. "Tra amori, tranelli, scontri, vendette e altre situazioni da mélo, padroneggiate dalla regia con vitalismo mediterraneo e senza guardar troppo per il sottile, si fa strada la tesi (antimachiavellica avanti lettera) che ogni politica senza morale è condannata allo scacco" (Tullio Kezich).
(Italia-Francia/1975) di Francesco Rosi (120')
"Si presenta come una sintesi di tutta l'opera di Rosi. La storia - tratta da un capolavoro di Leonardo Sciascia, Il contesto - diventa la struttura portante che permette di sviluppare una metafora del mondo. L'inchiesta poliziesca che compone l'arco narrativo capovolge la cronologia - come nel Caso Mattei e in Salvatore Giuliano - malgrado il racconto sia lineare. L'ispettore Rogas parte da un avvenimento (una serie di omicidi di magistrati) per risalire alle cause che l'hanno provocato, per poi esplorare l'ordine di una società su cui non si era mai posto domande. In ogni intrigo poliziesco vi sono una riflessione intellettuale, un ragionamento astratto, destinati a sedurre un regista che tende a una spiegazione razionale, scientifica del reale... Ma qui l'analisi puntuale della realtà si accompagna a un senso di inquietudine metafisica, l'inchiesta si conclude nella vertigine" (Michel Ciment).
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
Proiezione di cortometraggi in stop motion.Animazione. Dai 12 anni in su
"Da sempre considerata la sorella più piccola, bruttarella e un po' birichina dell'animazione tradizionale, la stopmotion si è vista a un certo punto superare con altezzosità anche dall'avvento dell'animazione 3D e proprio come Cenerentola aveva bisogno dell'intervento di una fata che con i suoi incantesimi rimettesse a posto le cose e facesse finalmente giustizia. Un bel giorno questa fata arrivò, aveva i capelli arruffati, forse mai pettinati in vita sua, il volto scavato e il sorriso dell'eterno fanciullo, veniva da Burbank e si chiamava Tim Burton". (Stefano Bessoni)
Stefano Bessoni, disegnatore e regista, presenta il volume da lui curato per Logos Edizioni Stop-motion: la fabbrica delle meraviglie. Saranno proiettati alcuni cortometraggi dei maestri della stop-motion nazionale e internazionale.
(Italia/2014) di Saverio Costanzo (109'). Al termine incontro con Saverio Costanzo.
"Se c'è un regista che esprime al meglio la necessità di dotarsi di strumenti diversi e più eclettici per fare cinema in Italia è proprio Costanzo. Hungry Hearts ne è prova evidente. Il clima a metà tra Polanski e Zulawski non è certo un vezzo da cinefilo ma una modalità narrativa per esprimere una radiografia di coppia e di maternità che finalmente rifugge i cliché del cinema italiano, legati di solito al dramma borghese e allo psicologismo sentimentale più bassamente sociologico. [...] Una volta si stigmatizzava il cinema italiano 'due camere e cucina' (intendendolo claustrofobico e rinunciatario), con registi come Costanzo anche le case più modeste - come quella di Hungry Hearts - fanno respirare
tutt'altra aria". (Roy Menarini)
Al termine della proiezione delle 20.00 incontro con Saverio Costanzo. Seguirà un approfondimento sui temi del film con il regista e con gli psicoanalisti Irene Ruggiero e Walter Bruno presso la Biblioteca Renzo Renzi.
Seconda proiezione alle ore 22.30 con incontro con il regista.
(Italia/2014) di Marco Bolognesi (30').
Storie e personaggi si intrecciano in un complesso affresco di toni ed emozioni che ha per sfondo Sendai city, prima ambientazione strutturata del Bomar Universe. Da anni il lavoro artistico di Marco Bolognesi si muove verso la costruzione di un mondo narrativo in cui ogni sua opera viene inserita: fotografie, istallazioni, disegni sono come piccole tessere di un puzzle che disegna il mondo. Film di animazione, Blue Unnatural è il secondo tentativo di articolarne la narrazione (il primo è stato Protocollo, graphic novel firmata con Carlo Lucarelli). Materiale di partenza sono i film di Antonio Margheriti, manipolati, sezionati, rimontati e poi ridisegnati dall'artista, che attraverso il suo linguaggio ne dà una nuova interpretazione estetica.
Al termine incontro con Marco Bolognesi e Carlo Lucarelli
(Beasts of the Southern Wild, USA/2012) di Benh Zeitlin (91')
Un piccolo film indipendente, opera prima di un regista trentenne, diventa un caso internazionale, ottenendo riconoscimenti a festival come Sundance e Cannes. È imminente un uragano e sulla 'Grande Vasca', zona paludosa nel sud della Louisiana, incombe il pericolo di una inondazione. Camera in spalla, Zeitlin gioca la carta del realismo magico per raccontare la storia della piccola Hushpuppy, che vive con il padre malato in una baracca, immersa in una mistica e mai stucchevole armonia con la natura selvaggia e brutale che la circonda. L'uragano Katryna non è mai nominato ma è sempre presente. (aa)
Rassegna promossa da Centro di Ricerche in Letteratura per l'Infanzia e Centro di Ricerche Educative su Infanzie e Famiglie del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna, patrocinata e finanziata da Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione.
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Antonio Pappano
pianoforte
Alessandro Carbonare
clarinetto
Robert Schumann
Fantasiestücke op.73
Johannes Brahms
Sonata in mi bemolle maggiore op.120 n.2
Robert Schumann
Romanzen op.94
Johannes Brahms
Sonata in fa minore op.120 n.1
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Murray Perahia pianoforte
Programma:
Johann Sebastian Bach, Suite francese n.6 in mi maggiore BWV 817
Franz Joseph Haydn, Sonata in la bemolle maggiore Hob. XVI:46
Franz Joseph Haydn, Variazioni in fa minore Hob. XVII:6
Ludwig van Beethoven, Sonata quasi una fantasia in do diesis minore op.27 n.2 “Al chiaro di luna"
César Franck Preludio, corale e fuga
Fryderyk Chopin Scherzo n.1 in si minore op.20
Con il concerto di Murray Perahia si conclude la programmazione di primavera del Bologna Festival, che riprenderà il 14 settembre con la rassegna Il Nuovo l’Antico, progetto “I tre volti di Isabelle Faust”.
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Riccardo Muti direttore
programma:
Franz Schubert Ouverture “nello stile italiano” in do maggiore op.17 D.591
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n.35 in re maggiore K.385 “Haffner”
Giuseppe Verdi Sinfonia dai Vespri siciliani
Giuseppe Verdi Le quattro stagioni (ballabili atto terzo) dai Vespri siciliani
Il concerto è a favore di AIRC in occasione dei 50 anni di attività nel campo della ricerca sul cancro.
In collaborazione con Ravenna Festival
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Jan Lisiecki, la nuova stella del pianismo internazionale
Mercoledì 20 maggio ore 20.30, Teatro Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti prosegue con il recital pianistico di Jan Lisiecki, ventenne, canadese con origini polacche, nuova stella del pianismo internazionale. Lisiecki impagina un programma di notevole varietà, con cui mette in luce le sue risorse virtuosistiche ed espressive.
Si ascoltano la Partita n.2 di Bach, composizione che nei suoi movimenti riunisce lo stile tastieristico italiano con quello francese e tedesco; le trascrizioni di Ferruccio Busoni di due Preludi-Corali di Bach; il Rondò capriccioso di Mendelssohn, pagina elegante che richiede una tecnica brillante; due Humoresques de concert del compositore polacco Jan Paderewski (1860 – 1941) che fu concertista di eccezionale caratura, considerato il più grande pianista del suo tempo. Nelle composizioni di Paderewski – che incarnò il tipo del musicista romantico, voce della propria nazione come lo fu Chopin – appare evidente l’influenza dello stile pianistico chopiniano.
La seconda parte della serata è dedicata agli Studi op.10 di Chopin, compositore con cui Lisiecki si è rivelato al grande pubblico. L’incisione live dei Concerti per pianoforte di Chopin, realizzata a quindici anni, è stata premiata con il “Diapason Découvert”; tre anni dopo, nel 2013, ha inciso per Deutsche Grammophon gli Studi op.10 e op.25. In occasione dell’uscita di questo CD ha dichiarato: «Questo CD è per me un grande onore, ancor più che per le mie origini polacche, perché si tratta della prima incisione di queste pagine che la DG abbia chiesto a un pianista dalla storica registrazione di Maurizio Pollini (datata 1972), che ho avuto la fortuna di veder suonare e ammiro moltissimo».
Jan Lisiecki pianoforte
Bach/Busoni Preludio corale "Ich ruf zu dir Herr Jesu Christ" BWV 639
Bach/Busoni Preludio corale "Wachet auf, ruft uns die Stimme" BWV 645
Johann Sebastian Bach Partita n.2 in do minore BWV 826
Ignacy Jan Paderewski Humoresque de concert op.14 n.1, n.2, n.3
Ignacy Jan Paderewski Nocturne in si bemolle maggiore op.16 n.4
Felix Mendelssohn-Bartholdy Rondò capriccioso op.14
Fryderyk Chopin Dodici Studi op.10
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Viktoria Mullova
violino
musiche di Bach
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Swedish Radio Symphony Orchestra
Daniel Harding direttore
Vilde Frang violino
Johannes Brahms Concerto in re maggiore op. 77 per violino e orchestra
Hector Berlioz Sinfonia fantastica op.14
Ritorna a Bologna Festival Daniel Harding con l’Orchestra della Radio Svedese, una delle più notevoli formazioni sinfoniche europee. Harding è considerato uno dei massimi direttori di oggi e presenta una giovane violinista norvegese molto dotata, Vilde Frang, nel poetico Concerto di Brahms. Dirige per la prima volta a Bologna la Sinfonia fantastica di Berlioz con una lettura prevalentemente classicista, mettendo in luce il carattere preromantico di un’opera innovativa per il suo tempo, ma anche legata ad ascendenze beethoveniane. Non si ascoltano dalla sua dizione le iperboli delle interpretazioni più diffuse.
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Fazil Say, pianoforte
Richard Wagner
Idillio di Sigfrido
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto in la maggiore K.488
Fazil Say
nuova opera, su commissione dell’Orpheus Chamber Orchestra
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n.80 in re minore Hob. I:80
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
Martha Argerich, pianoforte
Gidon Kremer, violino
Mieczyslaw Weinberg
Sonata n.5 op.53
Richard Strauss
Sonata op.18
Mieczyslaw Weinberg
Sonata n.3 op.126 per violino
Ludwig van Beethoven
Sonata op.30 n.3
Bologna Festival | rassegna Grandi Interpreti
David Roblou, direttore
Penelope Appleyard, Lucy Page, David Allsopp, Jorge Navarro Colorado, Joseph Cornwell, Michael George, solisti
Johann Sebastian Bach
Messa in si minore BWV 232
per soli coro e orchestra
Il Catasto Gregoriano di Bologna diventa 3D. Conferenza
All’interno del ciclo delle 4 tempora | Inverno, venerdì 6 febbraio 2015 alle ore 17 si terrà la conferenza di Gabriele Bitelli, Giorgia Gatta (Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali - DICAM dell'Università di Bologna) ed Elisabetta Arioti (Archivio di Stato di Bologna).
Gli studi d’archivio inerenti la cartografia storica possono oggi essere supportati dalle moderne tecniche della Geomatica, che offrono numerose possibilità non realizzabili sul supporto analogico originale. La conferenza mostra alcune sperimentazioni condotte sul Catasto Gregoriano di Bologna (1831), oggi conservato all’Archivio di Stato della città, caratterizzato da una peculiare strutturazione per piani. La trasposizione di mappe e registri in ambiente digitale ha consentito di integrare i dati cartografici e i dati testuali attraverso la generazione di modelli digitali 3D, capaci di esplicitare relazioni e proprietà altrimenti nascoste.
In collaborazione con "Il Chiostro dei Celestini. Amici dell'Archivio di Stato di Bologna".
spettacolo di Silvio Perfetti
Un poeta un attore un comico e un giullare intraprendono un percorso universale nell’esperienza umana. Giunti al culmine del viaggio sono costretti a fare riflessioni non solo sulla vita e sul mondo, ma anche sul loro stesso ruolo nella società.
spettacolo di Salvo Quinto
Cafoni e Baroni si dipana tra aneddoti, canzoni e storie che non rimandando a nostalgie bucoliche, raccontano invece l’ultimo servaggio bracciantile nell’ultimo feudo lucano in val D’Agri, quando Dio era il Barone Berlingeri e i suoi massari gli arcangeli.
spettacolo di danza
Serata multiculturale con l’esibizione del Gruppo Sambaradan. Tay Ethnic group.
spettacolo di danze africane
a cura di Michela Di Crescenzo.