spettacolo per bambini dai 3 ai 7 anni de La Baracca - Testoni Ragazzi
Mamma e papà hanno dato a Bubu l’incarico di lavare tutti i calzini della famiglia. È un lavoro noioso e Bubu, mentre lava, si racconta una storia. Come per magia i calzini prendono vita e si trasformano in animali della giungla che ci racconteranno di come il piccolo elefantino dal piccolo naso, dotato di un’insaziabile curiosità, fu il primo di tutti gli elefanti ad avere la proboscide. L’elefantino incontrerà animali di tutti i colori e dimensioni, ma soprattutto incontrerà canzoni. I loro suoni ricordano l’Africa, con voci che lasciano immaginare la terra, gli alberi o l’acqua verde e limacciosa del fiume. Immaginazione, sorpresa, curiosità e musica sono gli elementi che animano questo racconto. L’Elefantino è uno spettacolo speciale, che sta dentro a una valigia. Ha viaggiato per quattro continenti e ha incontrato spettatori di ogni età e cultura. Per Serestate l’Elefantino torna a casa. Grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Arca di Noè entra nei Centri d’accoglienza di Bologna per incontrare, e far incontrare, famiglie e bambini che vivono vicini.
Ingresso gratuito, aperto a tutti. Prenotazione obbligatoria al numero 339 4096410, dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 16.
ogni prima domenica del mese ingresso gratuito alle collezioni permanenti
A Bologna, ogni prima domenica del mese è possibile visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei musei che fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei così come i musei statali (Pinacoteca Nazionale) e le aree archeologiche.
Gli orari di apertura dei musei dell'Istituzione Bologna Musei:
AREA ARTE ANTICA
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4 - tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: martedì > venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 - tel. 051 2193998
aperto: martedì > venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 - tel. 051 236708
aperto: martedì > sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
AREA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 - tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20
Casa Morandi
via Fondazza 36 - tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 - tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
AREA MUSICA
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 - tel. 051 2757711
aperto: martedì > venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
AREA PATRIMONIO INDUSTRIALE E CULTURA TECNICA
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123 - tel. 051 6356611
aperto: martedì > venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
AREA ARCHEOLOGIA
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2 - tel. 051 2757211
aperto: martedì > giovedì: ore 9-18.30; venerdì ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
AREA STORIA E MEMORIA
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 - tel. 051 347592
aperto: martedì > domenica: ore 9-13
Complesso monumentale della Certosa
via della Certosa 18 - tel. 051 225583
un libro di Cristian Chironi
Ne parlano Silvia Fanti (direzione e coordinamento Xing) e Cristian Chironi
A seguire la proiezione del video My house is a Le Corbusier (Esprit Nouveau).
My House is a Le Corbusier / Broken English è il doppio volume pubblicato da NERO per i due progetti My House is a Le Corbusier e Broken English dell’artista Cristian Chironi.
My House is a Le Corbusier è un’esperienza in fieri, un progetto pensato per svilupparsi nel tempo e definito da Chironi stesso “un crogiolo di idee, una ricerca e una mostra”. Si tratta di una performance in evoluzione portata avanti dall’artista durante diversi periodi di residenza in abitazioni progettate dal celebre architetto.
Broken English è un progetto iniziato nel 2012 come performance e che successivamente ha preso la forma di una mostra poliedrica e dal carattere performativo. Attraverso la trasformazione di alcune espressioni indefinite della lingua inglese in immagini, oggetti, suoni, video, testi e installazioni, il progetto tratta tematiche linguistiche e socio-economiche e la loro reciproca contaminazione.
Il libro è composto da due sezioni speculari – con due diverse copertine che invitano a scegliere dove iniziare la lettura –, e da una parte centrale con i saggi di Silvia Fanti e Lorenzo Giusti. Entrambi i progetti, nel loro intersecarsi, sollevano questioni riguardo dinamiche di comunicazione, lettura e interpretazione, e le loro conseguenti implicazioni sociali e politiche.
spettacolo per bambini dai 5 ai 10 anni de La Baracca - Testoni Ragazzi
Merlino conosce il potere degli alberi e ogni suo segreto. Ora è addormentato sotto la grande quercia, immerso in sogni colorati. Dal bosco arrivano curiosi gli esseri fatati che lo abitano: racchiudono in sé gli spiriti di tutti gli animali di Brocelandia e hanno sete di racconti. Viviana, la dama del lago, li aiuterà a risvegliare Merlino dal suo sonno, per rivivere storie antiche e straordinarie che ci lasceranno un dubbio: il grande mago si è risvegliato o ci ha trascinati con sé, dentro un grande sogno? Come in una giostra, le storie si susseguono veloci fra duelli, amori impossibili, fauci di creature incantate e tavole rotonde che sognano la fratellanza. Una serata magica che vedrà bambine, bambini e genitori seduti intorno a una grande quercia, sognando a occhi aperti storie mai dimenticate.
Ingresso 5 €. Il biglietto è acquistabile online sul sito testoniragazzi.it oppure sul luogo dello spettacolo, la sera stessa, secondo le disponibilità.
Per informazioni: 339 4096410, dal lunedì al venerdì, dalle 12 alle 16, o un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
coreografia di Simona Santonastaso, Compagnia Kairosdanza
Partendo e prendendo ispirazione dal Romanzo di Virginia Wolf, la Coreografa Simona Santonastaso approfondisce, tramite sette danzatori, il valore che, un secolo dopo, diamo alla natura umana e alla propria dualità. In particolare denuncia l’inutile accanimento nel voler radicare nella cultura una filosofia di vita fatta di stereotipi e restrizioni che sembrerebbero nascere proprio dal voler a tutti i costi separare i due concetti.
Natura umana che tra l’altro non cambia con lo scorrere del tempo perché non c’è discrepanza più grande che quella tra il “tempo del quadrande e il tempo dello spirito umano”. Non esiste un epoca per la dualità, non esiste un tempo in cui si decide quando essere un uomo o una donna, non esistono limiti alla scelta di essere liberi.
un libro di Bruno Palermo (Rubettino Editore)
Esiste la mafia, non la mafia d’onore che rispetta donne e bambini. E 108 è il numero che una volta in più smentisce il falso mito dell’onorata società che osserva la regola del rispetto. A documentarlo, in maniera coraggiosa e precisa, è il giornalista Bruno Palermo con il libro “Al posto sbagliato. Storie di bambini vittime di mafia”, nel quale racconta le drammatiche vicende legate alle 108 piccole vittime la cui vita è stata stroncata dalla violenza delle cosche.
All’incontro, promosso da Unipolis, Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Circolo Unipol Bologna, CUBO – Centro Unipol Bologna, interverranno, insieme all’autore, Francesca Chiavacci – presidente nazionale Arci, Margherita Asta – referente del settore memoria di Libera per il Nord.
Coordina Walter Dondi, diretto re Fondazione Unipolis.
Programma:
Georg Friedrich Händel: Piccola suite da "Musica sull’acqua” Gioachino Rossini: da “Il barbiere di Siviglia" Ouverture - “La calunnia è un venticello” - “Di sì felice innesto” Nino Rota: “La passerella d’addio” da “Otto e 1/2” Johann Strauss II: Ouverture da “Il pipistrello” Bedrich Smetana: La Moldava Antonin Dvorak: Danza slava in sol maggiore (Polka), op. 46 n. 3 Pëtr Il'ič Čajkovskij: Capriccio italiano
Maestri preparatori e direttori d’orchestra Lorenzo Bettini, Stefano Chiarotti, Riccardo Martinini, Aurelio Zarrelli.
Programma:
Georg Friedrich Händel: Piccola suite da "Musica sull’acqua" Gioachino Rossini: Ouverture da “Il barbiere di Siviglia" (versione per fiati) Nino Rota: “La passerella d’addio” da “Otto e 1/2” Johannes Brahms: Danza ungherese n° 1 in sol minore Bedrich Smetana: "La Moldava" Nicola Piovani: “La vita è bella” Hans Zimmer: “I pirati dei Caraibi”
Maestri preparatori e direttori d’orchestra Lorenzo Bettini, Stefano Chiarotti, Riccardo Martinini, Aurelio Zarrelli.
mercatino dell'usato tra privati + live acustico
Tanti banchetti di abiti e oggetti vintage e second-hand, dischi, libri, bigiotteria e cianfrusaglie a gogo.
Il tutto, oper air nel Cortile del Casalone, attorno al magico pozzo simbolo del parco e del quartiere!
E anche se non comprate niente... chiacchiere, stuzzichini, birrette e nuggets musicali!
Ingresso offerta libera con tessera associativa.
la selezione musicale hip-hop, soul, rnb del Covo Summer Club!
Una birretta e quattro chiacchiere all’aperto con la selezione musicale total black (soul, hip-hop, r’n’B) di Bargeman aka B47.
Niva Lorenzini e Silvia Negrini Molinari presentano, insieme all’autrice, il volume di Carla Vasio, Piccoli impedimenti alla felicità (Nottetempo, 2015). Coordina Francesco Campione.
musiche di Vivaldi e Monteverdi | Bologna Festival
Europa Galante
Fabio Biondi violino e direzione
Monica Piccinini soprano Anicio Zorzi Giustiniani tenore
Moisés Marín García tenore
Antonio Vivaldi Sinfonia "Il Coro delle Muse" RV 149
Antonio Vivaldi Sinfonia da “La Griselda” RV 718
Antonio Vivaldi Sinfonia da “Ercole sul Termodonte” RV 710
Antonio Vivaldi Sonata op.1 n.12 "La follia" RV 63
Claudio Monteverdi Combattimento di Tancredi e Clorinda
(movimenti scenici a cura di Walter Le Moli)
Il concertismo italiano emerge a livello europeo nei complessi da camera specializzati. Fabio Biondi, violinista e direttore, leader dell’Europa Galante esplora repertori rari con appassionata curiosità. Il programma è veneziano: tre Sinfonie di melodrammi vivaldiani preludono al Combattimento di Tancredi e Clorinda, il cui aspetto “rappresentativo” può legittimamente essere realizzato anche in forma di concerto. Si trascorre dalla decorazione vivaldiana alla declamazione drammatica monteverdiana: due pannelli che dichiarano la ricchezza della cultura lagunare. L’Europa Galante ha molto approfondito le prassi esecutive storiche.
la band di Mark Kozelek, uno dei più apprezzati songwriters del momento, presenterà il nuovo album Jusus/Sun Kil Moon.
Reduce dal successo dell’ultimo album a nome Sun Kil Moon "Universal Themes", acclamato dalla stampa di tutto il mondo, l'ex leader dei Red House Painters Mark Kozelek tornerà in Italia a luglio per tre date accompagnato dalla band e dal grande Steve Shelley alla batteria!
Mark Kozelek è stato uno dei più grandi musicisti degli anni 90: con i suoi Red House Painters ha dato voce a un folk-rock oscuro e minimale, intriso di rassegnata disperazione, rallentato fino quasi all'immobilità. Con il passare degli anni ha raggiunto la piena maturità artistica attraverso una nuova creatura, i Sun Kil Moon, coi quali ha potuto affinare la sue doti liriche rivelandosi tra i migliori poeti della musica contemporanea
Ingresso: 18€ +d.p
Prevendite Vivaticket
L’ingresso al Covo Summer Club è riservato ai soci HOVOC 15/16, il modulo è compilabile online, la tessera è gratuita per tutto il periodo estivo.
ritmi, racconti straordinari e ragionamenti in tre quadri e un prologo di e con Emanuela Marcante e Daniele Tonini
La musica e il corpo, il tempo e la condizione umana si confrontano con dialoghi incalzanti, toccati dall'ironia, che mettono in campo Sant'Agostino e Lacan come le figure del Modello e dello Scorticato, del Culturista Anabolizzato e della Ballerina, dell’Alieno Ibridato e dell'Uomo tecnologico e del Robot. La poesia, la danza, il discorrere del corpo come voce e come mente, i temi del godimento e della sublimazione, come dell'eccesso distruttore e del rimedio guaritore e della musica come medicina, si intrecciano ai momenti musicali e ad un percorso di rimandi visivi che dal corpo classico arriva al corpo fotografico, al video e al fumetto. Con musiche che vanno dal Seicento di Emilio del Cavaliere (La Rappresentazione di Anima et Corpo, 1600) e Monteverdi fino a Rossini, a Irving Berlin e al contemporaneo, con irruzioni nel mondo della danza del Novecento.
Voci recitanti, canto, flauto, clavicembalo, pianoforte: Emanuela Marcante e Daniele Tonini
Nell’ambito delle iniziative correlate alla mostra Le regole del corpo. Norma e arbitrio
dalla tradizione di studio dell’Accademia di Belle Arti di Bologna alla contemporaneità dei moderni linguaggi della video arte.
L’esposizione offrirà uno specimen sulla raffigurazione del corpo tra arte e scienza nel periodo sette-ottocentesco con ricchezza di spunti e di approfondimenti. Più di una quarantina di disegni inediti premiati ai concorsi accademici, di artisti come Ercole Lelli, Pelagio Palagi e Cincinnato Baruzzi, si assoceranno a una campionatura di edizioni rare illustrate e a una rassegna di statue della gipsoteca.
Seguendo il processo generativo delle immagini nell’insegnamento accademico si presenterà una scelta di volumi illustrati della biblioteca storica, utili per avviare i giovani alla conoscenza del corpo e ai segreti della sua rappresentazione. La stampa offriva infatti il primo incontro con l’arte e le sue regole, propedeutico alle difficoltà del disegno dal vero.
Tali repertori sono poi accostati ai rispettivi exempla tratti dalla magnifica “Galleria di statue”. Gessi acquisiti con le medesime finalità didattiche dallo stesso fondatore dell’Accademia, Luigi Ferdinando Marsili, che fece giungere da Roma i famosi calchi dell’Apollo, del Torso del Belvedere, del Laocoonte, dell’Ercole Farnese, che andarono a costituire fra il 1714 e il 1727, i primi elementi di quella cospicua gipsoteca, ammirata da tutti gli studiosi e i viaggiatori del passato, e incrementata poi nel 1757 grazie alla munificenza del pontefice bolognese Benedetto XIV, Lambertini.
A questi si aggiungono i calchi di Ercole Lelli (Bologna, 1702-1766), emblematici del connubio fra arte e scienza, a significativa testimonianza del suo lungo e apprezzato impegno nel campo della riproduzione miologica e osteologica.
L’esposizione, incentrata sulla valorizzazione del prezioso patrimonio storico-artistico e documentario dell’Accademia, è stata occasione anche per una campagna di specifici interventi conservativi e di restauro condotti dal Dipartimento accademico preposto, che ne ha curato anche l’allestimento.
Il corpo nella video arte. Una sezione della mostra introdurrà il pubblico alle più recenti produzioni di video-arte che analizzano le molteplici connotazioni del corpo come sede di dissidi, conflitti, confronti ed interrogazioni identitarie, ontologiche ed esistenziali. Il corpo viene indagato e rappresentato su più versanti: memorie private che si sommano ad archetipi e descrizioni scientifiche (Amaducci, Manca); la relazione di coppia e il mito dell'androgino (Leoni, Mastrangelo); la percezione del sé corporeo in relazione allo spazio (Apotropia, Insana); morte e rinascita (Pires, De Feo); la medicina intesa come accanimento sperimentale disumanizzante (Lunardi). Si tratta di temi ormai consolidati da più di vent'anni di riflessioni artistiche, da quando cioè, nella società occidentale, la tecnologia, da mezzo si è trasformata in fine, decretando il tramonto dell'Umanesimo rinascimentale e l'insorgenza della necessità di trovare una nuova definizione del sé identitario, sul piano sia individuale sia sociale. Una ridefinizione complessa e ancora in evoluzione, che amplia il conflitto spostandolo anche sul piano etico ed economico.
A cura di Piero Deggiovanni, Valeria Roncuzzi e Camilla Roversi Monaco
Orari: lunedì-venerdì: 9-19; sabato: 9-13. Ingresso libero
Cantante, pianista, compositrice e danzatrice/performer, Debora Petrina costituisce un unicum nel panorama italiano, sintetizzando con classe visionaria un obliquo e sensuale cantautorato con le sperimentazioni del pop-rock, con l’elettronica, con la musica d’avanguardia e con il jazz.
Stimata da David Byrne, che ha spesso pubblicato i suoi brani nelle sue radio playlist di preferiti, ha registrato ora il suo quarto album come cantautrice (''Be Blind''- AlaBianca/Warner).
Ha ricomposto un brano di John Cage la cui partitura è pubblicata worldwide a nome Cage-Petrina col titolo ''Roses of the Day'' da Editions Peters (NY), l’editore ufficiale di tutte le opere del celebre compositore americano scomparso nel 1992.
Ha registrato un album con Paolo Fresu e alcuni dei più noti jazzisti italiani per l'Espresso/La Repubblica e ha recentemente cantato come protagonista a fianco di Nicholas Isherwood in un'opera contemporanea prodotta dal Teatro La Fenice di Venezia.
Ha registrato in Europa e negli Stati Uniti album di inediti pianistici di Morton Feldman (OgreOgress) e di Sylvano Bussotti (Stradivarius).
Ha suonato con John Parish, Elliott Sharp, Jherek Bischoff, Mike Sarin, Nicholas Isherwood, Paolo Fresu, Mario Brunello, Sylvano Bussotti, esibendosi a New York, San Francisco, Los Angeles, Seattle, Londra, Berlino, Colonia, Madrid, Strasburgo, Tokio e Osaka.
due ritratti – Due età | mostra del workshop di fotografia degli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici
“Le tue prime 10.000 fotografie sono le peggiori” (H. Cartier-Bresson)
A cura di Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici/Dipartimento delle Arti-Università di Bologna e Università del Studi Roma 3.
In collaborazione con Mast-Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia.
mostra dei progetti finalisti
La mostra dei 30 progetti realizzati dagli studenti e finalisti al concorso “In Factory”, promosso da Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e Accademia di Belle Arti di Bologna
Orari: dal lunedì al venerdì ore 10-19, sabato ore 10-14.
(USA/1981) di Kathryn Bigelow e Monty Montgomery (84')
Ci sono vari omaggi in questo film. Il primo, il più evidente, è quello al Marlon Brando di Il selvaggio, senza dimenticare tutti i film di bikers, da Scorpio Rising di Kenneth Anger a The Wild Angels. Ma è anche un sentito omaggio alla pittura americana, e a quella di Edward Hopper in particolare. Questo motociclista senza cuore, che scorrazza per la campagna e incrocia pompe di benzina, juke box in tavole calde, sembra fuoriuscito da una serie di suoi quadri (tra questi Gas, 1940), colti da una diversa angolazione. (rc)
MANHATTA (USA/1921) di Charles Sheeler e Paul Strand (11')
THE TWENTY-FOUR DOLLAR ISLAND (USA/1927) di Robert Flaherty (12')
NEW YORK PORTRAIT: CHAPTER I-II-III (USA/1979-1990) di Peter Hutton (47')
New York è la città in cui Edward Hopper ha vissuto, oscillando tra istanti di scoramento e di perfetta simbosi con essa. Gli anni Venti rappresentano per lui il momento preciso tra la ricerca, il lavoro come illustratore e la definitiva consacrazione. Sono gli anni in cui Paul Strand, Charles Sheeler e il precisionismo sembrano imporre al pubblico una forma di realismo che deve molto a Courbet e Manet. Hopper, pur restando isolato, sembra sentire la loro presenza: si pensi a un acquerello del 1926 intitolato Rooftops. Linee architettoniche, attenzione per il paesaggio urbano, il trattamento della luce. Sono questioni su cui lavorerà sempre. (rc)