Le Giornate FAI di Primavera, la grande festa di piazza organizzata ogni anno dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, giungono quest’anno alla 25° edizione. In questi 24 anni questo evento unico in Italia ha contribuito a ricostruire un ponte tra i 9 milioni di persone che hanno partecipato e il territorio in cui vivono attraverso la riscoperta luoghi speciali, dove è scritta la nostra storia e la nostra identità .
Aperture a cura della DELEGAZIONE DI BOLOGNA
Per gli iscritti FAI ingresso riservato ad alcune aperture esclusive e corsie preferenziali in tutti i beni aperti.
(Cet obscur objet du désir, Francia/1977) di Luis Buñuel (100')
L'ultimo sberleffo di Buñuel è tutt'altro che un film senile. Inseguendo l'eterno oggetto del desiderio maschile, il regista e Jean-Claude Carrière disseminano la storia di false piste, simboli da decifrare, rompicapi narrativi che rinfrescano la mente: in primo luogo, la scelta di far interpretare la stessa donna, al centro dell'ossessione, da due attrici per nulla somiglianti, fingendo che tutto sia perfettamente normale. Finisce con un'esplosione, degno suggello di una carriera dinamitarda. (am)
Copia in HD
(Italia/2016) di Francesco Munzi (72'). Incontro con Francesco Munzi
L''assalto al cielo' è quello tentato dai gruppi giovanili che animarono le lotte politiche extraparlamentari tra il 1967 e il 1977, che Francesco Munzi racconta utilizzando esclusivamente materiali d'archivio. "Il desiderio di fare questo film nasce da un groviglio di racconti, suggestioni, sprazzi di memoria che hanno determinato nel tempo un'attrazione personale sempre maggiore per quegli anni e per la parabola di quei ragazzi che inseguirono, tra slanci e sogni, ma anche violenze e delitti, l'idea della rivoluzione".
Incontro con Francesco Munzi
In collaborazione con Istituto LUCE e FICE Emilia-Romagna
(Italia/2009) di Silvano Agosti (35')
Un'intervista a Silvano Agosti curata e realizzata da Carmelo Albanese e Lorenzo Negri sul decennio 1968-1978. Musiche di Daniele Iacono.
segue
CINEGIORNALE NUMERO 1 e 2
(Italia/1968) di Silvano Agosti (60')
Lotte in diretta e momenti di gioia e libertà del movimento studentesco, riprese da un collettivo organizzato e diretto da Silvano Agosti. Musiche di Nicola Piovani.
Copia in SD
(Badlands, USA/1973) di Terrence Malick (94')
"Malick inizia a lavorare al suo primo film quando è ancora studente. Anche se ispirato da un fatto realmente accaduto negli anni Cinquanta, preferisce considerare La rabbia giovane un film senza tempo, simile a una fiaba. Due adolescenti fuggono da tutto e per un breve periodo di tempo mettono a soqquadro ogni cosa. Una candida voce off femminile ricorda i fatti accaduti. Senza enfasi. Sissi Spacek e Martin Sheen sono giovanissimi, Warren Oates è un gigante. È il film più duro e secco di Malick, il che non significa che non conservi un certo tono lirico. Fotografia superba, mozzafiato" (Rinaldo Censi). In Italia fu distribuito solo nel 1977.
Copia in HD
(Italia/1977) di Dario Argento (95')
Attendiamo il remake che ne sta realizzando Luca Guadagnino, sotto buoni auspici: un regista che ha girato film d'insolito fascino scenografico si confronta con un'opera dove scenografie, tendaggi, specchi, cunicoli e fatiscenti volumi vuoti sono i veri protagonisti. Primo film horror di Argento, Suspiria è "puro design della paura" (Roberto Pugliese). Una ragazza americana giunge a Friburgo per studiare danza, ma l'Accademia si rivela antro delle streghe, di riti occulti e di morti orribili. Il gotico si fa formicolante, in senso proprio: si accentua qui l'ossessione dell'autore per gli insetti. Titolo tratto dal Suspiria de profundis di Thomas De Quincey. (pcris)
Copia restaurata a cura di QMI
(Italia/2015) di Italo Moscati (75'). Incontro con Italo Moscati
Un affresco del nostro paese fatto di volti e paesaggi, scenari naturali e opere del lavoro e della creatività umana. Un viaggio che risale l'Italia da sud a nord, dai primi del Novecento fino a oggi, nel nome delle arti. "Immaginare il gran tour con i filmati del Luce di ieri e di oggi, in bianco e nero, e a colori; cercare nei racconti di viaggiatori un paese vissuto come un paradiso, occhi sgranati sullo spettacolo di una bellezza da amare, da salvare: arte, paesaggi, danze, canzoni, ritmi, vita, emozioni, baci rubati" (Italo Moscati).
Incontro con Italo Moscati
(Italia/1977) di Silvano Agosti (90')
Mentre si recano a un'udienza papale in Vaticano quattordici cattolici, religiosi e laici, rimangono chiusi in un ascensore per un tempo incalcolabile, sostanzialmente per sempre, in un tragitto all'infinito verso l'alto dei cieli. Numerosi i problemi con la censura, compreso un sequestro. "Il film di Silvano Agosti contiene qualcosa di molto raro. Il suo cattolicesimo affonda le radici nell'inconscio collettivo" (Alberto Moravia). Musiche di Nicola Piovani.
Copia in SD
(The Duellists, GB/1977) di Ridley Scott (100')
È il film che ha fatto conoscere a tutto il mondo il talento di Ridley Scott. La trama sembra quella di un famoso cartone animato di Tex Avery, King Size Canary (1947), ma qui al posto di un topo, un gatto (e un canarino) che bevono una pozione per crescita istantanea, ci sono due ussari (Keith Carradine e Harvey Keitel) che se la giurano per tutta la vita, sfidandosi a duello. Il film è una continua rincorsa, un inseguimento tra i due, fino al magnifico finale. (Rinaldo Censi)
Copia in HD
Selezione di cortometraggi (40'). Animazione, Fantastico. Dai 4 anni in su
Selezione di cortometraggi (40')
La presentazione del libro Il cane e la luna di Alice Barberini (Orecchio Acerbo editore 2015) è l'occasione per un pomeriggio tutto dedicato alla luna: dopo la proiezione del mitico Voyage dans la lune di Méliès e di altri cortometraggi animati, i bambini saranno coinvolti in laboratori a tema e una merenda offerta da Alce Nero.
Animazione, Fantastico. Dai 4 anni in su
Copia in HD
(USA/2016) di Damien Chazelle (127'). Musical. Dai 13 anni in su
Damien Chazelle, talentuoso classe 1985 con solo tre film all'attivo e reduce dal clamoroso successo di Whiplash, riscrive il musical classico come nessuno finora aveva osato e saputo fare, in un'opera che trasuda amore e rimpianto per il cinema (e il jazz) della golden era. Lo fa raccontando l'intensa e burrascosa storia d'amore tra un'attrice e un musicista (Emma Stone e Ryan Gosling) in cerca di successo. Trionfatore agli ultimi Golden Globe, è candidato a ben 14 Oscar.
Musical. Dai 13 anni in su
(Italia/1975) di Dario Argento (127')
Un jazzista che si fa detective per sfuggire a un destino di vittima, una villa degli orrori sepolti, una storia d'ordinaria follia, la mai superata tragedia dell'infanzia. E una costruzione implacabile, un impressionante accumulo di dettagli che non perde mai di vista la simmetria, un lavorio lucido sui nervi di chi guarda che confonde gli appelli alla logica. Come in Blow up, è tutta una questione di saper vedere, di riconoscere la cifra nel tappeto. Ma al piacere cartesiano dell'esercizio intellettuale si sostituisce un richiamo disturbante a luoghi oscuri dell'immaginario. Un grande film senza precedenti e senza epigoni nel cinema italiano, e non solo. (pcris)
Restaurato nel 2014 da CSC - Cineteca Nazionale con Rti presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata
(Italia/1976) di Elio Petri (130')
"Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiaramente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie di Dante Ferretti, satira grottesca che trova espressione nell'interpretazione di Gian Maria Volontè: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l'Italia sull'orlo del baratro e della quale immagina in modo premonitore l'imminente scomparsa" (Jean Gili).
Restaurato da Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film.
(Italia/1978) di Claudio Caligari e Franco Barbero (64')
Prima di esordire nel lungometraggio con Amore tossico, Claudio Caligari gira alcuni documentari ultraindipendenti su temi sociali e politici. La parte bassa immortala "la parola, il gesto, la rabbia impotente e la voglia di vivere" dei movimenti giovanili milanesi. "Il film brucia il mito morale della radicalità alternativa come perfezione interiore, insegnandoci nello stesso tempo come questo fuoco distruttivo sia prezioso e debba essere accuratamente e disperatamente ben regolato e ben diretto" (Roberto Silvestri).
Copia proveniente da CSC - Cineteca Nazionale
precede
FILMANDO IN CITTÀ - ROMA 1977
(Italia/1977, 28')
Un documento sui fatti sanguinosi del 1977 a Roma. Gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, il ferimento e l'arresto di Paolo e Daddo, la morte di Giorgiana Masi. I testimoni oculari intervistati da RenatoNovelli, giornalista di "Lotta Continua". Per gentile concessione dell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
Copie in SD
(Italia-Francia/1976) di Marco Ferreri (108')
Sullo sfondo delle architetture imponenti e funeree delle nuove periferie parigine, l'ingegnere Depardieu s'innamora di Ornella Muti, maestra d'asilo del figlio. L'amore si fa possessivo e violento, mentre lei scopre le profondità materne del proprio desiderio. "Nella apparente povertà di un racconto dove si parla per allusioni e intermittenze, affiora una capacità di invenzione narrativa, intensa e continua, che manca totalmente nel cinema, goffamente ideologizzato, che ci affligge e perseguita con le sue maschere inerti" (Adelio Ferrero).
Copia in 35mm
(Italia/2014) di Gigi Giustiniani e Raffaele Rezzonico (65')
Il ritrovamento di un baule pieno di pellicole e fotografie permette di ricostruire la storia d'amore tra Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta con gli occhi e le voci di una coppia nata su alcune tra le vie alpinistiche più difficili delle Alpi.
Incontro con Gigi Giustiniani, Raffaele Rezzonico e il produttore Daniele Ietri Pitton. Modera Lorella Grossi
Rassegna promossa da CAI sezione di Bologna "Mario Fantin".
Copia in SD
(Francia-Germania/2016) di Paul Verhoeven (130')
"Esistono performance di fronte alle quali il critico deve alzarsi in piedi, mettersi sull'attenti e lasciar spazio all'ammiratore. Quella di Isabelle Huppert in Elle (nella cinquina degli Oscar per la miglior interpretazione femminile) appartiene a questa categoria" (Alberto Crespi). Un quarto di secolo dopo Basic Instinct Paul Verhoeven, "ci regala un'erede degna della gelida bionda che, con un lieve movimento delle ginocchia, sedusse per sempre Michael Douglas e il pubblico dei multiplex" (Giulia D'Agnolo Vallan). Nel film che segna il suo ritorno alla regia dopo un decennio, il settantottenne olandese Paul Verhoeven affida alla Huppert il ruolo dell'imperturbabile capo di una società di videogiochi. Nel lavoro, come nelle relazioni sentimentali e nella routine familiare e delle amicizie, nulla sembra sfuggirle, ogni manifestazione di debolezza o sbavatura sembrano bandite. Fino a quando una sera, rientrata a casa, Michèle non subisce l'aggressione di uno sconosciuto. Un atto brutale, che si rivelerà carico di inattese conseguenze emotive. In concorso all'ultimo Festival di Cannes, vincitore di due Golden Globe, Verhoeven ci consegna un raffinato noir alla Chabrol, innervato di morbosità e pieno di ironia. "Una black comedy allegramente amorale che aspira come un buco nero tutto ciò che ruota intorno a Michèle [...] Verhoeven non spiega un bel nulla, anzi ci fa una pernacchia e tra sms sconci, e-mail porno, cene di Natale demenziali, ci diverte, ci scuote, costringendoci a riempire i mille vuoti lasciati ad arte dentro un racconto paradossale e insieme del tutto logico" (Fabio Ferzetti).
(Italia/1979) di Ermanno Olmi (62')
A Milano nel 1979 Ermanno Olmi documenta la storica performance Apocalypsis cum figuris, diretta da Jerzy Grotowski, figura rivoluzionaria del teatro di ricerca. Filmato tratto dall'archivio di CRT/Teatro dell'Arte, per gentile concessione di Triennale Teatro dell'Arte
seguono
BENE! QUATTRO DIVERSI MODI DI MORIRE IN VERSI
(Italia/1974-1977) di Carmelo Bene (98')
Carmelo Bene legge e interpreta alcuni grandi poeti russi, Majakovskij, Blok, Esenin e Pasternak. Per gentile concessione di Teche Rai
Copia in SD
LIVING AL RONCATI (4')
Performance del Living Theatre nel cortile dell'Ospedale psichiatrico di Bologna (il collettivo tenne una serie di seminari in città nel giugno 1977). Riprese del fotografo e cineoperatore bolognese Libero Grandi.
L’anno prossimo saranno 20 anni dalla nascita dei Sodastream; 20 anni durante i quali Karl Smith e Pete Cohen hanno pubblicato 4 album, quattro EP e un disco live, lasciando un segno indelebile nella musica indipendente australiana. Tornano oggi con “Little by Little”, il loro primo lavoro da un decennio a questa parte.
in apertura AFTER CRASH live (ITA - Collettivo HMCF)
a seguire djset a cura di
IOMMI - Adventures in modern House
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