Gli anni incauti | marzo – giugno 2019
Dal 10 al 12 giugno DOM la cupola del Pilastro ospita la residenza creativa di Simona Bertozzi, compagnia Nexus, ultimo appuntamento della rassegna.
ILINX - don’t stop the dance è la nuova creazione della coreografa che debutterà il 23 giugno 2019 nell’ambito della Biennale Danza di Venezia.
Mercoledì 12 giugno alle ore 21.00 si assisterà alla prova aperta di ILINX - don’t stop the dance esito di residenza creativa con Simona Bertozzi ed Egle Sommacal. L’artista riprende la prima azione coreografica del progetto Homo Ludens del 2008 indagando «sulla solitudine del performer e sul suo universo ludico »
Ingresso gratuito
Info: 051.6242160 – info@laminarie.it
Nell’ambito de GLI ANNI INCAUTI, un progetto di LAMINARIE
realizzato con il contributo di: Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna – Assessorato
Cultura, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. Con il sostegno del Quartiere San Donato-San Vitale.
La rassegna è realizzata in collaborazione con: Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto
Comprensivo 11, Biblioteca Luigi Spina, A buen paso Editorial, Associazione Hamelin, BOOM! Crescere nei libri, Bologna Children’s Book Fair 2019, pilastrobologna.it - Il blog di chi vive il Pilastro, Associazione Corso DOC - Associazione Vittime Uno Bianca - Associazione
Documentaristi Emilia Romagna - ConCittadini, Assemblea Legislativa Emilia Romagna
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DOM si raggiunge con l'autobus n.20 dal centro storico di Bologna. Direzione Pilastro, fermata Panzini. Effettua corse notturne.
rassegna internazionale di orchestre e cori universitari
Edizione 2019 di MusicAteneo, la rassegna di orchestre e cori universitari organizzata dal Collegium Musicum Almæ Matris. Sette concerti in cartellone, una proposta musicale ampia e varia con giovani musicisti che provengono dall’Italia e dall’estero.
MusicAteneo ogni anno propone una serie di concerti di gruppi musicali universitari, italiani e stranieri, con l'obiettivo di esplorare nuovi percorsi musicali, offrendo agli studenti e alla città concerti gratuiti. MusicAteneo testimonia il costante impegno del Collegium Musicum nella diffusione della musica tra i giovani e l’importanza di creare occasioni di incontro tra diverse esperienze musicali e universitarie.
Programma concerti
4 aprile 2019
Chiesa San Paolo di Ravone, via Andrea Costa 89
Coro da camera e Coro femminile del Collegium Musicum Almae Matris
Direttore Enrico Lombardi
Musiche di F. Mendelssohn Bartholdy, J. Rheinberger
9 aprile 2019
Teatro Dehon, via Libia 59
Orchestra del Collegium Musicum Almae Matris
Direttore Roberto Pischedda
Musiche di A Borodin, P. I. Čajkovskij
10 aprile 2019
Aula Absidale - Università di Bologna, via de' Chiari 25/a
Vivid Voices Hannover e Coro del Collegium Musicum Almae Matris
Direttori Claudia Burghard e David Winton
Cori a cappella: Piae Cantiones, Jazz e Pop
18 maggio 2019
Oratorio San Filippo Neri Bologna, via Manzoni 5
Coro della Universitat Rovira i Virgili - URV, Tarragona e Coro da camera del Collegium Musicum Almae Matris
Direttori Montserrat Ríos, Enrico Lombardi
Musiche di J. Brahms, I. Pizzetti, J. Prenafeta, J. Vila
27 maggio 2019
Chiesa San Martino Maggiore, via Oberdan 25
Sinfonieorchester der Universität des Saarlandes e Coro del Collegium Musicum Almae Matris
Direttore Emanuele Frisardi
Musiche di F. Schubert, G. Verdi, A. Dvořák
30 maggio 2019
Chiesa di Santa Maria della Vita, via Clavature 10
Notre Dame Glee Club (USA) e Coro femminile del Collegium Musicum Almae Matris
Direttori Daniel Stowe, Enrico Lombardi.
Musiche di H. von Herzogenberg, D. Milhaud, E. Whitacre
11 giugno 2019
Aula Magna di Santa Lucia, via Castiglione 36
Orchestra e coro del Collegium Musicum Almae Matris
Direttore Roberto Polastri
Musiche di F. Poulenc
Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
attività ludiche dedicate a bambine e bambini tra i 9 e gli 11 anni, nell’ambito della Notte Europea della Geografia
Una serie di attività ludiche dedicate a bambine e bambini tra i 9 e gli 11 anni per avvicinare i più piccoli alla geografia attraverso quiz, disegni e una lezione interattiva che propone una riflessione sulle carte geografiche e sulle mappe mentali.
L’iniziativa è uno dei due eventi in programma a Bologna per la Notte Europea della Geografia ed è promossa dall’AIIG Emilia Romagna, in collaborazione con il CdLM in Geografia e Processi Territoriali.
Partecipazione gratuita - Prenotazioni
presentazione del nuovo cd di Carlo Maver
Carlo Maver
bandoneon, flauto basso, moxeno, flauto
Presentazione del nuovo cd di Carlo Maver
Volver è il nuovo album di Carlo Maver, in uscita il 5 aprile 2019 per la Visage Music. Registrato dal vivo a maggio 2018 nella piccola chiesa di Casola (BO), in solo per bandoneon e flauto, questo quarto capitolo musicale di Maver è la trasformazione di un sentire, dove l’ascolto fuori e dentro di sé è un traguardo, grazie al quale ascoltatore ed esecutore si ritrovano insieme in un’esperienza totale.
Volver è musica che viene dal silenzio e che dal silenzio è attratta. Il solo non intrattiene, denuda. La scelta di suonare in solo permette a Maver di mantenere puri i suoni degli strumenti, lavorando in sottrazione e lasciando alle pause un ruolo quasi determinante.
Biglietto unico € 10
spettacolo di teatro danza indiano con Apoorva Jayaraman
Al Teatro del Baraccano uno spettacolo di teatro danza indiano con Apoorva Jayaraman.
Il Bhārata Nāṭyam è la più antica forma di teatro danza sacra originaria del Sud dell’India. Il termine Nāṭyam in sanscrito signifca danza, Bhārata è invece un acronimo delle tre parole Bhāva (espressione), Rāga (melodia), Tāla (ritmo). Lo stile noto come Bhārata Nāṭyam è infatti una perfetta sintesi di questi tre elementi.
La danzatrice, o il danzatore, attraverso i movimenti e l’espressività del proprio corpo racconta storie di dèi e di eroi. La vita in tutte le sue forme viene rappresentata attraverso questa meravigliosa forma di yoga in movimento nella quale anche gli occhi danzano.
Apoorva Jayaraman nasce a Bangalore, e incontra il Bhārata Nātyam alla tenera età di 5 anni. A 16 anni si trasferisce a Chennai per studiare con la grandissima maestra Kalanidhi Narayanan e da allora ha avuto l’opportunità di formarsi stabilmente con Priyadarsini Govind, una delle danzatrici più eminenti di questo stile di danza. Apoorva è laureata in Fisica presso l’Università di Oxford ed ha ottenuto un PHD in Astronomia presso l’Università di Cambridge (UK).
Biglietti
Intero € 12 / ridotto € 10
Teatro Duse - Stagione 2018/19 | Fuori cartellone
Quest’anno ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci ed in varie parti d’Italia fioccano le iniziative per celebrarlo.
Nella nostra città, Stefano Dambruoso (Sostituto Procuratore presso la locale Procura), Francesco Cardile (Avvocato in Bologna) con il Comitato Scientifico della Camera Penale Franco Bricola di Bologna hanno organizzato un evento presso il Teatro Duse.
Gli interpreti saranno:
Attraverso la contestazione di una vera e propria imputazione nei confronti di Leonardo da Vinci in relazione alle di lui pratiche di sezionamento di cadaveri per scopi scientifici, si svolgerà un processo dinanzi al pubblico, il quale – alla fine della piece teatrale – voterà con schede anonime per l’assoluzione o la condanna dell’imputato.
Il ricavato sarà interamente devoluto alla Fondazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica (FIEOP).
In un contesto attuale come il nostro, caratterizzato da un fiorente dibattito – culturale, etico-morale e giuridico – sulle problematiche di fine-vita, sulla legittimità dell’imposizione dei vaccini e sul divieto di maternità tra persone dello stesso genere, l’iniziativa rappresenta un’occasione per riflettere sul rapporto tra scienza che avanza ed opportunità o meno del loro governo attraverso interventi legislativi.
lezione dimostrazione di Apoorva Jayaraman, in dialogo con Giuditta de Concini
ADVAYA, stepping out of the binary
A lesson from Bhāratanātyam
a cura di Matteo Casari
in collaborazione con Giuditta de Concini – Associazione Jaya
partecipa Apoorva Jayaraman
Una lezione dimostrazione di Apoorva Jayaraman, in dialogo con Giuditta de Concini. Se il termine dvaya indica il dualismo a-dvaya ne rappresenta l’assenza. Apoorva Jayaraman, danzatrice e studiosa di fisica e astronomia, offrirà una riflessione teorico-pratica sulla rappresentazione del genere nel Bhāratanātyam indiano.
A cura di DAMSlab-Dipartimento delle Arti. In collaborazione con Associazione Culturale Jaya.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
(Italia/2019) di Daniele Luchetti (93')
Cosa faresti se avessi solo novantadue minuti per sistemare tutte le questioni in sospeso della tua vita? È la situazione in cui si trova Paolo, marito egocentrico e padre non proprio esemplare. Salito in cielo dopo un incidente in motorino, si vedrà accordare un bonus per tornare tra i vivi. In questa cornice da cinema classico (da La vita è meravigliosa a Il paradiso può attendere), lo sceneggiatore Francesco Piccolo inserisce i pensieri e i racconti dei suoi libri-zibaldone Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità, costruendo un personaggio di perfetto italiano medio, infantile e cialtrone, mitigato dalla bonaria recitazione straniata di Pif.
Introduce Anna Fiaccarini
Dopo la proiezione, light buffet in biblioteca con i biscotti del Forno Brisa
(If Beale Street Could Talk, USA/2018) di Barry Jenkins (119')
Harlem, anni Settanta. La storia d'amore tra Tish e Fonny viene ostacolata dall'accusa ingiusta di un poliziotto razzista. Dopo il successo di Moonlight, Jenkins sceglie il romanzo di James Baldwin per raccontare con tono elegiaco un altro sentimento schiacciato dal contesto sociale in cui è nato. "Impossibile non restare ammirati dalla voce del colore, ardente, e dalla cura posta nella caratterizzazione dei personaggi, [...] di cui si lascia intravedere la complessità con il minimo delle pennellate. Che conquisti o meno, il suo è uno statuto: la bellezza delle immagini contro le brutture del mondo. (Marianna Cappi)".
Lingua originale con sottotitoli
(Widows, GB/2018) di Steve McQueen (128')
Da una serie inglese degli anni Ottanta, adattata dall'autrice di Gone Girl di Fincher, Gillian Flynne. Rimasta vedova e con debito da pagare a un pericoloso gangster, l'agguerrita Veronica convince le altre vedove della banda del marito a mettere in atto una rapina. Il regista di Shame e 12 anni schiavo innesta sui meccanismi del cinema di genere una messa in scena dalla forte vocazione autoriale. Il risultato è un insolito heist movie che sposta l'attenzione sui conflitti etnici, di genere, economici, politici della società americana.
Lingua originale con sottotitoli
(Le Mépris, Francia-Italia/1963) di Jean-Luc Godard (105')
Il director's cut di un classico della nouvelle vague, all'epoca stravolto dalla produzione (per l'edizione italiana Carlo Ponti lo fece scorciare di una ventina di minuti). Il romanzo di Moravia diviene il pretesto per uno dei film più lineari e narrativi di Godard, dove il paesaggio mediterraneo e marino offre un sontuoso contrasto alla volgarità del milieu cinematografico e all'amarezza della fine di una coppia. Tra Cinecittà e una Capri dai colori irresistibilmente pop, Michel Piccoli lavora sul set di un improbabile adattamento dell'Odissea (l'aristocratico regista è Fritz Lang che interpreta se stesso), mentre la moglie Brigitte Bardot è corteggiata dal produttore. Restaurato da StudioCanal
Lingua originale con sottotitoli
(Francia/2017) di Agnès Varda e JR (93')
Agnès Varda, petite grande dame del cinema francese, unica donna nel gruppo storico della nouvelle vague, Oscar alla carriera 2017, regista di capolavori come Cléo dalle 5 alle 7 e Senza tetto né legge. JR, street artist di fama internazionale, autore di gallerie fotografiche che incolla ingigantite sui muri dei luoghi più diversi, dal Louvre alle favelas di Rio. Si incontrano nel 2015. Lei ha ottantotto anni, lui trentatré. Decidono di fare un film insieme. Partono a bordo di un ‘camion fotografico'. Viaggiano per le strade e i paesi, tra i volti e i villaggi della Francia rurale. Un film d'intensa giovinezza e saggezza, un road movie unico al mondo, spinto dall'impetuosa leggerezza di due straordinari outsider dell'arte.
Lingua originale con sottotitoli
(Saturday Night Fever, USA/1977) di John Badham (119')
Il ballo, per l'italoamericano Tony Manero, è strumento di riscatto sociale e morale. Le movenze irresistibili di John Travolta tra i colori pop della pista da ballo e la colonna sonora composta dai Bee Gees, ne hanno fatto uno dei film musicali di maggiore successo di sempre, un vero e proprio culto che ha impresso un segno indelebile nella storia del cinema e del costume e che ha scolpito per sempre l'icona danzante di Travolta. Eppure, dietro lo sfavillio delle luci stroboscopiche, resta l'amarezza di un ritratto giovanile crudo e disperato, sullo sfondo di una New York livida e marginale. Versione director's cut con cinque minuti aggiuntivi. (aa) Restaurato da Paramount e dal regista John Badham
Lingua originale con sottotitoli
(Raging Bull, USA/1980) di Martin Scorsese (129')
La figura epica e turbolenta di Jake LaMotta porta, sul proprio corpo martoriato, decenni di cinema sulla boxe, distillando alla perfezione la vena ostinata e disperata dei suoi protagonisti. "Il tema del film è la sopravvivenza", dice Scorsese. LaMotta, nel corso di una vita inimitabile, lotta all'ultimo sangue per sopravvivere a se stesso, tentando vanamente di non precipitare nella spirale delle proprie nevrosi e dei propri fallimenti. "Combattimenti regolari non ne esistono", aggiunge Scorsese, riferendosi forse più alla vita che allo sport, e mettendoci davanti alla fatica immane che ognuno deve affrontare sul proprio ring privato. Tra cent'anni, sarà ancora uno dei film più grandi di sempre. (am)
Lingua originale con sottotitoli
(Italia/1945) di Roberto Rossellini (100')
"Cercavo di cogliere le cose nella loro essenza. Nient'altro" (Roberto Rossellini). Il film simbolo di una nazione, del suo popolo, dei suoi valori, emblema della Resistenza e di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra. A distanza di quasi settant'anni, il capolavoro neorealista di Rossellini rimane un riferimento imprescindibile della cultura italiana: il film che ha rivelato al mondo il nostro cinema e la figura di Anna Magnani. Restaurato da Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale, Coproduction Office e Istituto Luce Cinecittà.
(Italia/1948) di Vittorio De Sica (88')
"Perché pescare avventure straordinarie quando ciò che passa sotto i nostri occhi e che succede ai più sprovveduti di noi è così pieno di una reale angoscia?" (Vittorio De Sica). Da divo brillante della commedia anni Trenta, De Sica si trasforma in maestro del cinema, tra i massimi protagonisti del neorealismo italiano. Ladri di biciclette è uno dei capolavori realizzati in coppia con Zavattini. Il quadro di miseria dell'Italia del dopoguerra è condensato magistralmente nella storia di un attacchino cui viene rubata la bicicletta, unico mezzo di sostentamento per sé e la famiglia. Oscar per il miglior film straniero. Restaurato da Cineteca di Bologna e Compass Film
(Francia/1959) di Alain Resnais (92')
Sceneggiato da Marguerite Duras, è una delle opere che hanno cambiato il corso della storia del cinema, "un film che non potevamo prevedere", come lo definì Godard. Nel contrappunto tra i documenti d'una tragedia storica (l'ecatombe nucleare) e le immagini di una tersa storia d'amore (tra un uomo giapponese e un'attrice francese giunta a Hiroshima per girare un film sulla pace portando
con sé le tracce di un passato lacerante), Resnais arriva dritto al cuore della condizione umana: "Hiroshima è una parentesi nel tempo. È il film della riflessione, sul passato e sul presente". (Jacques Rivette).
Restaurato da Argos Films, Fondation Groupama Gan pour le Cinéma, Fondation Technicolor pour le Patrimoine du Cinéma e Cineteca di Bologna.
Lingua originale con sottotitoli
(Italia-Francia/1973) di Federico Fellini (127')
Esattamente vent'anni dopo avere raccontato la storia di una fuga dalla provincia nei Vitelloni, Fellini ritorna in quel piccolo mondo, ricostruendo gli ambienti della sua adolescenza a Cinecittà e a Ostia. Un piccolo borgo sul mare di Romagna negli anni Trenta, sotto la cappa del fascismo rievocato nella sua brutalità e soprattutto nei suoi ridicoli rituali. Protagonista un'umanità sanguigna che il regista caratterizza con ironia affettuosa e caustica. È l'universo della remota provincia italiana, fra attese sognanti ed erotismo represso, scherzi feroci e infantilismo. Oscar per il miglior film straniero. Restaurato da Cineteca di Bologna
In occasione della Festa della Liberazione, edizione straordinaria del Mercato Ritrovato con cibi di strada dalle ore 12 alle ore 22, musici e due artigiani romagnoli che terranno laboratori di stampe a ruggine tradizionali e teglie in argilla per le piade. Per i più piccoli nel pomeriggio sarà attiva anche la Ludoteca di Minipini per giocare con materiali naturali e letture ad alta voce.
Dopo la proiezione di Amarcord (dalle ore 12.30), festeggeremo la festa della Liberazione con un pranzo speciale. Maggiori informazioni su sito e newsletter
(Det sjunde inseglet, Svezia/1956) di Ingmar Bergman (96')
L'evocazione visionaria del XIV secolo racchiusa in questo film ha origini remote che affondano nelle fantasie dell'infanzia. Il Medioevo di Bergman è una dimensione dove proiettare fantasmi e angosce che assediano l'individuo nel profondo. "È sempre stato il mio film preferito. Se dovessi descriverne la storia e tentare di persuadere un amico a vederlo con me, direi: si svolge nella Svezia medievale flagellata dalla peste, ed esplora i limiti della fede e della ragione, ispirandosi a concetti della filosofia danese e tedesca. Ora, questa non è precisamente l'idea che ci si fa del divertimento, eppure il tutto è trattato con tale immaginazione, stile e senso della suspense che davanti a questo film ci si sente come un bambino di fronte ad una favola straziante e avvincente al tempo stesso" (Woody Allen).
Restaurato da Swedish Film Institute
Lingua originale con sottotitoli
ARCHIVI MAZZINI IL LATO NASCOSTO DELLA MODA
(Italia/2017) di Mauro Bartoli (26')
Gli Archivi Mazzini sono la più grande collezione al mondo di vestiti, dal Novecento al contemporaneo. Nata negli anni Settanta dalla passione di Attilio Mazzini, la raccolta supera oggi i 400.000 pezzi ed è diventata un punto di riferimento per gli stilisti di tutto il mondo in cerca di ispirazione.
IL PATTO DELLA MONTAGNA
(Italia/2017) di Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini (72')
Il Patto della Montagna è il primo atto in cui in Europa si stabilisce la parità salariale tra uomo e donna. Tra il 1944 e 1945, nel momento più difficile del secondo conflitto mondiale, imprenditori, operai e partigiani si riuniscono clandestinamente a Biella per siglare un accordo che permetta di mantenere attive le fabbriche tessili e migliorare le condizioni di lavoro, affermando il principio della parità retributiva a parità di lavoro.
Incontro con Mauro Bartoli, Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini
In collaborazione con FICE Emilia-Romagna e Istituto Storico Parri