L'eremita contemporaneo
L’Eremita contemporaneo trae ispirazione dal diario di un operaio dell’ILVA di Taranto e dalle testimonianze di alcuni operai, intervistati dalla compagnia che lavorano nella stessa fabbrica, per incontrare i testi poetici di Luigi di Ruscio e Peter Shneider. La trasposizione artistica fa riferimento alla vicenda reale dell’acciaieria più grande d’Europa che condiziona la vita dell’intera città di Taranto e dei suoi lavoratori intrappolati tra il desiderio di evadere e fuggire dalla gabbia d’acciaio incandescente e la necessità di continuare a lavorare per la sopravvivenza quotidiana in quell’inferno di morti sul lavoro e danni ambientali. Lo spettacolo è il frutto di un accurato lavoro di ricerca e di sperimentazione fisica e vocale sul rapporto tra organicità del corpo e inorganicità delle azioni legate al lavoro in fabbrica attraverso il quale emerge una critica all’alienante sistema di produzione contemporaneo che trasforma l’essere umano in una macchina artificiale, un corpo allo spasmo che si muove per reagire al processo di “brutalizzazione” imposto dalla società.
Regia Anna Dora Dorno
Con Nicola Pianzola
Canti originali e voce dal vivo Anna Dora Dorno
Musiche Riccardo Nanni
Oggetti di scena Nicoletta Casali
Scene e disegno luci Anna Dora Dorno Video Nicola Pianzola
Produzione Instabili Vaganti con il sostegno di Spazio OFF di Trento Composizione drammaturgica originale basata sugli scritti e le testimonianze degli operai dell'ILVA di Taranto intervistati dalla compagnia
Incontro con uno dei (veri) protagonisti del film “Pride” | Gender Bender
Gender Bender incontra Jonathan Blake, uno dei protagonisti della storia vera da cui è stato tratto il film Pride, presentato in anteprima nazionale a GB.
Blake (al centro della foto, insieme all’attore che lo interpreta nel film, Dominic West, a destra) nel 1984 fu uno dei membri dei Lesbians and Gays Support the Miners, che organizzarono una raccolta fondi in sostegno dei minatori impegnati in uno sciopero contro il governo Thatcher. Ma è stato anche uno dei primi a contrarre il virus HIV nel Regno Unito: “a quei tempi equivaleva a una sentenza di morte”, ha affermato in un’intervista a Metro. “Avevo questo virus assassino che scorreva nelle mie vene, non volevo trasmetterlo a nessuno, e mi sentivo molto, molto isolato a vivere nell’East End. Ma a poco a poco, ho tirato fuori il coraggio e ho cominciato ad uscire. Per me la cosa essenziale era tenermi occupato, muovermi continuamente, e così ho fatto. Oggi ho 65 anni e sono ancora qui.” Riguardo al film, ha detto: “Pensavamo tutti che avremmo portato questa storia nelle nostre tombe, e che lì sarebbe rimasta”.
Introduce Vincenzo Branà, presidente de Il Cassero e giornalista.
Traduce Alberto Nicolini.
Presentazione del libro "Exit strategy" | Gender Bender
Vincitore del Premio Strega 2013 con Resistere non serve a niente (Rizzoli), Walter Siti – uno dei più grandi scrittori viventi, a parere unanime dei critici di tutti i paesi in cui è stato tradotto – torna al Gender Bender festival per presentare il suo ultimo lavoro, Exit strategy, un romanzo che seziona come un diario i giorni della crisi economica, della paralisi politica e istituzionale, della vocazione al consumo superfluo e al piacere pronto-cassa che dopo aver caratterizzato gli anni ruggenti del berlusconismo rischia ora di lasciare sul campo tanti smarriti e depressi. Siti affronta la questione partendo da un’esperienza personale: racconta la propria uscita da un’ossessione erotica che sembrava eterna, e la propria conversione a qualcosa che sembra rappresentare il suo contrario, dal cielo drogato dei corpi artificiali alla terra di un amore umano troppo umano. A fare da contrappunto ci sono i capitoli della berlusconiade: dal sole in tasca al mesto tramonto, dal tintinnio delle farfalline al cane Dudù.
Dialoga con l’autore Marco Antonio Bazzocchi, professore di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna.
Presentazione del libro "Le inutili vergogne" | Gender Bender
Napoletano, classe 1979, magistrato e studioso di diritto internazionale, Eduardo Savarese si affaccia alla scrittura nel 2006 con il racconto Cicatrici nella raccolta La città difficile (Ippogrifo). Seguiranno poi Ostie consacrate nella raccolta Fughe ed altri racconti(Giulio Perrone, 2009), e Il rumore dei tacchi nella raccolta Un tappo nelle nuvole ed altri racconti (AMP, 2007), con il quale è stato finalista al premio Arturo Loria 2007. Nel 2009 pubblica il saggio In scena en travesti. Viaggio nel mondo del travestitismo nell’arte(Croce) in cui censisce e analizza i casi di travestitismo nell’opera lirica. Nel 2010 è finalista al premio Italo Calvino, segnalato dalla giuria con il romanzo L’amore assente, dalla cui rielaborazione nasce Non passate per il sangue (Edizioni e/o). Le inutili vergogne, il suo ultimo romanzo, è un’opera conturbante e autentica, dai personaggi forti, ossessionati dal sesso e dalla paura del peccato. Corpi di maschi, femmine e trans declinano le diversità dell’amore raccontando vite che apparentemente hanno fallito perché l’amore lo hanno perduto.
Opere al cinema
Regia: Richard Eyre
Con: Anita Rachvelishivili, Aleksandrs Antonenko, Ildar Abdrazakov
Durata: 218
Trama: L’affascinante gitana Carmen, accusata di omicidio, riesce a fuggire l’arresto grazie al giovane caporale dell’esercito Don Josè, innamorato di lei, nonostante sia fidanzato con Micaela. La travolgente attrazione fra i due e le vicissitudini che ne deriveranno, sconvolgerà senza rimedio le loro vite.
Il 28 luglio 1914 iniziava la prima guerra moderna, il grande conflitto che coinvolse la maggior parte delle potenze mondiali. A cento anni da quell'evento, che segnò sin dalle origini il Novecento e anticipò grandi movimenti politici come il fascismo e il nazismo, l'Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna dedica una giornata al tema della memoria storica attraverso i media.
Com'è stata rappresentata la guerra dal medium per eccellenza del Novecento, il cinema? Come si accostano a questo tema i nuovi media, e in particolare il videogioco? Registi come Monicelli e Kubrick hanno affrontato questo tema nelle loro opere, ma anche il videogioco ha messo in scena il tema bellico, in alcuni casi con risultati particolarmente interessanti.
100: cinema, videogiochi, guerra sarà l'occasione per ricordare i grandi conflitti del secolo scorso, per riflettere sul valore della rappresentazione tramite i media, sull'importanza dell'esperienza diretta e indiretta. Progetti come Europeana 1914-1918 (www.europeana1914-1918.eu) dimostrano che la memoria passa attraverso la raccolta e la condivisione di cimeli storici (lettere, diari, foto), oltre che attraverso le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quegli eventi.
Interverranno esperti di cinema, di nuovi media e videogiochi. Alla giornata parteciperà un rappresentante dell'ANPI, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
di Gyoergy Pàlfi (Ung, 2012, 84′, V.O. sub ita). Serata di apertura della terza stagione
Un uomo si sveglia, esce per strada, entra in un locale dove una ragazza sta eseguendo un numero musicale. La segue nel camerino, la conosce, i due si innamorano e iniziano una relazione. Un rivale li scopre ma viene neutralizzato dall’uomo dopo una scazzottata. Un giorno la donna resta incinta ma non lo rivela all’uomo, facendo nascere incomprensioni tra i due…
Non sembra la trama di un film particolarmente avvincente né originale. Eppure… se questa storia d’amore venisse raccontata attraverso le principali scene tagliate e rimontate di (mettiamo) 451 tra i più grandi capolavori della storia del cinema… quale imprevedibile risultato potrebbe uscirne fuori?
La proiezione è preceduta alle ore 19.30 da PopCorn_Hour by Massimo Carozzi ispirato dalle colonne sonore dei film che ci hanno fatto sognare.
Presentazione del progetto del padiglione austriaco a Expo Milano 2015, a cura dello stesso progettista dell’opera, il prof. Klaus K. Loenhart, che illustrerà il “breathe.austria” – com’è stato definito il «contributo austriaco all’esposizione universale».
Benvenuto
Fabio Roversi-Monaco | Presidente Genus Bononiae. Musei nella Città
Pier Giorgio Giannelli | Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna
Michael Berger | Console Commerciale d’Austria a Milano, ADVANTAGE AUSTRIA
Arianna Callocchia | curatore della mostra “Architettura in Austria”
e dell’iniziativa “Austria - architettura e design”
Daniele Vincenzi | curatore della mostra “Austria/Bologna passaggi del moderno”
Conferenza
breathe.austria. Il contributo austriaco a Expo Milano 2015
Klaus K. Loenhart | architetto responsabile del progetto
Inaugurazione ore 19:30
Mostra strutturata in tre sezioni: la prima sull'Architettura contemporanea in Austria, curata da Arianna Callocchia, la seconda sul Design austriaco al Salone del Mobile di Milan, curata da Michael Vasku e Andreas Klug, Reanne Leuning, e la terza sull'influenza dell'Architettura della Secessione su alcuni professionisti bolognesi nel periodo 1890-1915, curata dalla Commissione Cultura dell'Ordine.
In collaborazione con Genus Bononiae ed Advantage Austria, in occasione della festa nazionale della Repubblica austriaca.
Conferenze sul rapporto tra Cherubino Alberti e Michelangelo
Cinque conferenze sul rapporto tra Cherubino Alberti e Michelangelo, sull’influenza del maestro sulla pittura ferrarese, e su alcuni aspetti specifici della sua produzione.
25 ottobre, ore 17:00
Inaugurazione
Luigi Ficacci, Il Mito di Michelangelo
6 novembre, ore 17:00
Elena Rossoni, Cherubino Alberti e gli altri: la fortuna visiva della Sistina di Michelangelo nelle incisioni del Cinquecento
La realizzazione della volta della cappella Sistina, portata a termine nel 1512, e lo scoprimento del Giudizio universale nel 1541, catalizzarono l'interesse di una numerosissima schiera di artisti, che si recarono a vedere e a copiare il capolavoro michelangiolesco. La volontà di diffondere la creazione del maestro, si concretizzò con la realizzazione da parte di diversi incisori di traduzioni grafiche, che si diffusero però in maniera non lineare e con soluzione che andarono dalla ripresa di singole figure alla volontà di restituire l'intera creazione del maestro.
Dalle prime incisioni di Marcantonio Raimondi sino all'impresa di Cherubino Alberti, passando attraverso Niccolò della Casa, Giulio Bonasone, Giorgio Ghisi, Adamo Scultori e altri, le incisioni raccontano moltissimo del modo in cui venne diffuso il lavoro di Buonarroti e soprattutto di come venne percepito dalla cultura dell'epoca.
20 novembre, ore 17:00
Chiara Cassinelli, Alla volta di Michelangelo: disegni di Cherubino
4 dicembre, ore 17:00
Andrea Bacchi, Michelangelo e Bologna
18 dicembre, ore 17:00
Emanuela Fiori, Una pietà in grembo alla nostra Donna: Michelangelo per Vittoria Colonna
8 gennaio, ore 17:00
Anna Stanzani, Lampi sublimi a Ferrara: Bastianino tra Michelangelo e Tiziano
il fronte invernale della Linea Gotica; ciclo di incontri sulla seconda guerra mondiale e la Resistenza
In occasione dei 70 anni dalla Liberazione, Biblioteca Salaborsa - in collaborazione con l'Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri E-R, l'Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna e Trekking Italia - propone unciclo di incontri sulla seconda guerra mondiale e la Resistenza, seguiti da passeggiate sui luoghi della memoria.
giovedì 30 ottobre 2014
Sui crinali della libertà. Il fronte invernale della Linea Gotica, con Vito Paticchia dell'IBC regione Emilia-Romagna
giovedì 13 novembre 2014
Bologna ferita. I bombardamenti e i rifugi, con Luca Alessandrini dell'Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri E-R e Vito Paticchia dell'IBC regione Emilia-Romagna
Gli incontri, che si tengono alle 17. 30 in Auditorium Enzo Biagi, trovano un'ideale continuazione nelle passeggiate sui luoghi della memoria guidate da Anna Cocci Grifoni di Trekking Italia e animate dagli stessi conferenzieri:
sabato 15 novembre
Bologna ferita: Luca Alessandrini dell'Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri E-R, mostrerà 'sul campo' alcuni luoghi bombardati. Appuntamento alle 9 in piazza San Francesco per un percorso che terminerà all'Archiginnasio intorno alle 12.30.
Costo d'iscrizione: € 3 a persona.
sabato 22 novembre
Il rifugio di Villa Benni, visita guidata a Villa Benni, sede durante la guerra di un comando tedesco, dotata di rifugio antiaereo.Appuntamento alle 9.30 davanti all'ingresso della villa, in via Saragozza 210.
Costo della visita: € 10 a persona.
Prenotazione obbligatoria
le stampe di Cherubino Alberti
In occasione dei 450 anni dalla morte di Michelangelo, la Pinacoteca Nazionale di Bologna esporrà al pubblico 12 incisioni di Cherubino Alberti (Borgo Sansepolcro 1553 - Roma 1615) derivate da opere dell’artista, in particolare dagli affreschi della cappella Sistina. Le stampe verranno allestite nella sezione del manierismo della Pinacoteca, e saranno messe in relazione grafica con alcuni disegni di studio di Cherubino tratti dal capolavoro michelangiolesco.
L’inaugurazione si terrà il 25 ottobre 2014 alle ore 17.00, con una conferenza del Soprintendente Luigi Ficacci dal titolo Il mito di Michelangelo.
La mostra, curata da Elena Rossoni e Chiara Cassinelli, è promossa dal Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale in collaborazione con la Società di Santa Cecilia Amici della Pinacoteca di Bologna, e fa parte dell’esposizione a rotazione del patrimonio grafico delle collezioni, nell’ambito della serie Stampe in collezione.
Orari di apertura:
martedì e mercoledì 9.00 - 13.30
da giovedì a sabato 14.00 - 19.00
domenica e festivi 14.00 – 19.00
lunedì chiuso
mostra promossa dall'Ordine degli Architetti di Bologna, Acer e Urban Center. Inaugurazione: mercoledì 22 ottobre alle ore 18.
Nel 1938 si inaugura nella periferia ovest di Bologna, nella zona tra le vie Andrea Costa e Irma Bandiera, un nuovo villaggio residenzialeispirato alle città-giardino e realizzato dall'Istituto Autonomo Case Popolari. Il progetto è realizzato dall'architetto Francesco Santini che sperimenta così i canoni del razionalismo. Costruito volutamente a fianco del complesso sportivo del Littoriale, inaugurato nel 1926, il quartiere si è confrontato sin dalla sua nascita con l'evoluzione sociale e strutturale della città. Ancora oggi conserva i valori progettuali espressi dall'autore, nonostante alcuni interventi di recupero. Il processo di dismissione di alcune unità da parte di Acer, avviato da tempo e ancora in corso, ha rimesso in gioco la fisionomia e lo spirito del Villaggio. La mostra, curata da Pier Giorgio Giannelli e Daniele Vincenzi, si propone quale occasione per conoscere meglio questa architettura.
concerto
Regia di Hong Khaou (Regno Unito, 2013, 86’) Anteprima nazionale | Gender Bender
Il giovane Kai (Andrew Leung), londinese di origini cino-cambogiane, muore improvvisamente lasciando il suo ragazzo Richard (Ben Whishaw) e sua madre Junn (Cheng Pei-Pei ) in uno stato di profondo e intimo dolore. Richard, mosso da un senso di responsabilità verso la madre di Kai, rimasta ormai sola, decide di incontrarla. Ma la testarda donna mostra subito un’aperta ostilità nei confronti del ragazzo; a complicare le cose contribuisce anche il fatto che Junn quasi non parla inglese. Richard non si dà per vinto e ingaggia una traduttrice per tentare di comunicare con la donna. Inizia così un doloroso tentativo da entrambe le parti di superare le incomprensioni e le distanze, ricostruendo il ricordo della persona amata.
Tre documentari che invitano a godere dei tesori nascosti nella terza età | Gender Bender
MARIO WIRZ
Regia di Rosa von Praunheim (Germania, 2014, 15’) ANTEPRIMA NAZIONALE
Sei settimane prima della sua morte per cancro, il poeta e regista teatrale Mario Wirz fa una passeggiata con il suo amico Rosa von Praunheim. Wirz cammina a fatica, è debilitato dalla malattia e dalla chemioterapia, è disilluso ma sereno. Durante la passeggiata i due parlano di vita e di morte e poi, seduti al tavolo di un bar sotto un timido sole di primavera, si ritrovano a scrivere poesie. Un documentario toccante sulle ultime riflessioni di un grande poeta, che nonostante l’appressarsi della morte non esita a lanciare un invito a vivere pienamente e fino in fondo i propri giorni.
REBEL MENOPAUSE
Regia di Adele Tulli (Gran Bretagna/Italia, 2014, 26’)
“La vecchiaia non è una patologia. La vecchiaia è un’età bellissima e piena di libertà”. Parola di Thérèse Clerc, 85 anni, che da oltre 40 anni si batte per l’emancipazione delle donne e che a Montreuil ha recentemente fondato la Maison des Babayagas: un progetto di co-housing per donne over 65. Divorziata nel 1969, Thérèse ha vissuto una vera e propria liberazione sessuale in concomitanza con l’arrivo della menopausa: “I ginecologi parlano della menopausa come di una fine. Io dico: no, è quando la vita di una donna comincia!”
END OF SEASON SALE
Regia di Eli Glazer (Israele, 2014, 35′) ANTEPRIMA NAZIONALE
Haim ed Uri, due anziani, si incontrano davanti alla vetrina di un negozio in una notte piovosa. Entrambi sono gay, ma il primo è interessato soltanto al sesso, mentre il secondo vorrebbe anche parlare, perché “un corpo, senza parole, è soltanto carne”. Sembra la solita storia di una notte, ma quando viene a mancare il supporto del Viagra, ecco che per entrambi si affacciano nuove possibilità.End of season sale è diviso in 3 atti: esterno notte, interno, ancora esterno notte. Un viaggio toccante e intenso nel cuore di due uomini soli, e non più giovani, alla ricerca disperata dei piaceri della carne o di quelli del cuore. “A quanto pare, anche nel mondo queer c’è vita dopo i trenta, e ci sono desideri, bisogni, paure e speranze. All’interno di un corpo che può aver perso il suo fascino, ci sono uno spirito e un’anima che non invecchiano mai” (Eli Glazer).
Miglior corto al TLVFEST – The Tel-Aviv LGBT International Film Festival del 2014, dove ha vinto anche il primo premio per la sceneggiatura nella Dan Lachman short script competition.
di Patric Chiha (Francia/Austria, 2014, 90’) Anteprima nazionale | Gender Bender
Stressato dai modi duri e aggressivi dell’allenatore e dall’ambiente macho dello spogliatoio, il calciatore gay Szabi (Andras Suto) aggredisce il suo compagno di squadra Bernard (Sebastian Urzendowsky). In seguito a questo episodio decide di lasciare la squadra e di tornare nel suo paese d’origine, in Ungheria. Ignorando le sollecitazioni del padre che vorrebbe il suo rientro in squadra, va a vivere da solo in una vecchia casa di famiglia in mezzo alla campagna. Per ristrutturarla si fa dare una mano da un giovane del luogo, Aron (Adam Varga): presto tra i due scatta l’attrazione, che sfocia in una relazione clandestina. Ma Aron teme il giudizio di sua madre e della comunità locale, fortemente omofobica; l’arrivo improvviso di Bernard, che vorrebbe convincere Szabi a tornare in Germania, farà precipitare le cose.
laboratorio di costruzione di dinosauri in cartoncino per bambini dai 7 ai 10 anni
Il laboratorio è preceduto da una visita guidata al Museo. Prenotazione necessaria al numero 051-2094555.
Nell'ambito della rassegna Autunno in Museo.
Regia di Ádám Császi (Ungheria/Germania, 2014, 105’) Anteprima nazionale | Gender Bender
Stressato dai modi duri e aggressivi dell’allenatore e dall’ambiente macho dello spogliatoio, il calciatore gay Szabi (Andras Suto) aggredisce il suo compagno di squadra Bernard (Sebastian Urzendowsky). In seguito a questo episodio decide di lasciare la squadra e di tornare nel suo paese d’origine, in Ungheria. Ignorando le sollecitazioni del padre che vorrebbe il suo rientro in squadra, va a vivere da solo in una vecchia casa di famiglia in mezzo alla campagna. Per ristrutturarla si fa dare una mano da un giovane del luogo, Aron (Adam Varga): presto tra i due scatta l’attrazione, che sfocia in una relazione clandestina. Ma Aron teme il giudizio di sua madre e della comunità locale, fortemente omofobica; l’arrivo improvviso di Bernard, che vorrebbe convincere Szabi a tornare in Germania, farà precipitare le cose.