incontro di approfondimento
L'Officina delle stelle
Percorso alla scoperta delle principali tappe della storia della radioastronomia, dalle prime osservazioni di segnali radio cosmici nel 1932, fino al moderno utilizzo dell’interferometria.
Nel 1932 i Bell Telephone Laboratories incaricarono Karl Jansky, di risolvere dei persistenti problemi di interferenza nelle comunicazioni radio. Nessuno si sarebbe immaginato che Jansky avrebbe individuato sorgente e natura del fastidioso rumore proprio nel centro della Via Lattea! Da allora, grazie anche al contributo dell’interferometria, la radioastronomia costituisce un’imprescindibile branca degli studi astronomici, in grado di ampliare enormemente la nostra capacità di ricevere informazioni provenienti dagli oggetti del profondo cielo. Prenotazione obbligatoria al n. 051 6356611
Speciale caccia alle uova...per bambini da 6 a 12 anni
Storie ed esperimenti per sorprendersi e imparare a sorprendere gli amici.
Dopo avere dato una mano al Coniglio Pasquale a trovare le uova nascoste nel vostro giardino, al Museo del Patrimonio Industriale vi attende un'altra “caccia alle uova”, questa volta in compagnia del dispettoso... Coniglio Museale.
Nelle sale del museo sono state nascoste delle uova che contengono una sorpresa. Non dovranno essere aperte e il loro contenuto dovrà essere individuato grazie ad una serie di indizi. Una volta trovate e aperte, le varie sorprese contenute nelle uova potranno, grazie all'abilità dei giovani costruttori, formare una grande e unica Sorpresa!
Prenotazione obbligatoria entro il 3 aprile al n. 051 6356611.
Il laboratorio costa 4 € mentre l’ingresso al Museo è gratuito in quanto prima domenica del mese.
l'ultima degli astronomi antichi | conferenza
Officina delle stelle
Uno speciale approfondimento su una delle figure femminili più affascinanti nella storia della scienza.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611
scopri quale inventore si nasconde in Museo
Caccia al tesoro per le sale del museo in compagnia di menti... geniali.
per bambini dai 7 ai 12 anni.
Al Museo ci sono tracce di molti personaggi famosi. Inventori, progettisti, imprenditori e innovatori raccontano le loro imprese attraverso le proprie opere. Costruttori di macchine per gelato, di gabbioni di contenimento, di auto da corsa, di impacchettatrici di caramelle e tute ignifughe sono pronti a svelarsi ai piccoli visitatori. Con facili esperimenti e piccole dimostrazioni, i ragazzi scopriranno le mille invenzioni, i motori, le macchine automatiche di molti progettisti e i imprenditori che hanno costruito la fama produttiva di Bologna.
Prenotazione obbligatoria al n. 051 6356611
Le Pussy Riot scuotono la Russia (e non solo) (Vololibero, 2014)
Il curatore del volume, Daniele Paletta, conversa con Antonia Peressoni (Irma Records).
Il libro racconta per la prima volta un fenomeno come quello delle Pussy Riot dalla loro nascita sino al momento di andare in stampa. Da allora molto altro è successo. Così leggere gli eventi alla luce di quanto raccontato nel libro permette una visione diversa e più puntuale dei fatti. Il testo analizza il fenomeno e il grande fermento che ruota intorno a queste bad girls, e lo fa anche attraverso l’esclusiva traduzione dei testi a cura di un madrelingua russo per la prima volta riportati in italiano. L’autore per sua precisa volontà, rimarrà nel più completo anonimato, e ha scelto il suo pseudonimo Andrea Vania unendo nomi che possono essere sia maschili che femminili, in un giocare con gli stereotipi di genere che anche le Pussy Riot apprezzerebbero.
Officina delle stelle | conferenza
Incontro di approfondimento sulla storia delle ultime scoperte sugli esopianeti.
Prenotazione richiesta al numero 051 6356611.
caccia al tesoro per ragazzi da 7 a 12 anni
A volte grandi, a volte piccole. A volte molto rumorose altre molto silenziose. A volte complicate e altre molto semplici. Macchine di tutti i tipi si trovano al museo. Macchine per fare il gelato, macchine per aprire le porte, motori a vapore e pile a mani. Un giro guidato e un piccolo laboratorio aiuteranno a entrare nel mondo della meccanica scoprendo il funzionamento con giochi ed esperimenti di alcuni apparati presenti in Museo.
(USA/2014) di Damon Ristau ed Eric Ristau (89')
Un viaggio a bordo di una BMW R60/2 del 1960 con sidecar lungo le strade dell'Ovest americano. A compierlo è Sanders, uno scrittore in declino con l'incarico di rintracciare i più leggendari bar del profondo West per farne una guida. Al suo fianco è Northway, sorta di saggio alcolizzato. Grazie a lui, a una schiera di coloriti personaggi incontrati nelle varie tappe del percorso e alla saggezza di illustri predecessori come Ernest Hemingway e Jim Harrison, Sanders apprenderà l'arte del vivere sulla strada. Un road movie low budget costato "meno di una Harley".
In collaborazione con Motor Show e Bologna Fiere
(Cile-Francia/2013) di Alejandro Jodorowsky (130'). Anteprima
Figura eclettica, che spazia tra letteratura, fumetto e, ovviamente, cinema, Alejandro Jodorowsky sarà ospite della Cineteca di Bologna mercoledì 29 ottobre, per l’anteprima del suo ultimo film, La danza della realtà (in collaborazione con Garabombo Arte in movimento), presentato nel 2013 al Festival di Cannes per la Quinzaine de Réalisateur e ora in uscita nelle sale italiane il 30 ottobre.
Alejandro Jodorowsky incontrerà il pubblico alla Sala Auditorium (Piazzetta Pasolini, 5/b) mercoledì 29 ottobre introducendo la proiezione delle ore 20.30 della Danza della realtà (il film sarà poi replicato alle ore 22.15 al Cinema Nosadella in via Ludovico Berti, 2/7, preceduto da una video-presentazione dello stesso Jodorowsky).
Nato in Cile nel 1929, figlio di padre ebreo-ucraino e madre argentina, Alejandro Jodorowsky si trasferì a Parigi, dove fondò con Fernando Arrabal e Roland Topor il gruppo Panico, ispirato al dio Pan, e sotteso da suggestioni esoteriche.
Si mosse poi verso il Messico, dove si dedicò al teatro e al fumetto: per sei anni firmerà una striscia quotidiana sul maggiore giornale messicano.
Il successo cinematografico arriverà nel 1970, con El Topo, e poi nel 1973 con La montagna sacra.
Sorta di autobiografia immaginaria, La danza della realtà riflette una filosofia d’autore secondo cui la realtà non è oggettiva, ma piuttosto una “danza” creata dalle nostre fantasie.
I vigili del fuoco che sfilavano per le strade, la vecchia biblioteca dove ha imparato a leggere e si è imbattuto per la prima volta nei tarocchi, la spiaggia dove era solito giocare e un circo: questi sono solo alcuni dei ricordi che segnano l’infanzia di Alejandro Jodorowsky, che per dieci anni ha vissuto a Tocopilla prima di trasferirsi a Santiago. È in questa cittadina che sono nati il suo amore e la sua dedizione al teatro, dopo tre eventi a cui assistette da bambino: la sepoltura di un pompiere, un attacco epilettico e il canto di un principe cinese. Ed è sempre a Tocopilla che Jodorowski capì che cosa fosse il surrealismo quando suo padre lanciò le sue uova fritte sulla testa di sua madre e queste finirono invece su un quadro orribile, con i tuorli che, finendo per sembrare due soli, gli diedero una prima rivelazione.
La danza della realtà è stato accolto con appassionato calore dalla critica internazionale: “L’opera di un anarchico di altissima disciplina, la cui arma principale contro l’autorità è la sua stessa immaginazione” (“New York Times”), “Il miglior film di Jodorowsky, e certamente, a compimento di una filmografia ribollente di iperboli e simbologie, un film che si riconcilia con l’idea di tessuto narrativo” (“Village Voice”).
(Cile-Francia/2013) di Alejandro Jodorowsky (130'). Anteprima. Introduce Alejandro Jodorowsky
Alejandro Jodorowsky è nato nel 1929 a Tocopilla, città costiera sul limite del deserto cileno, dove questo film è stato girato. Qui Jodorowsky ha trascorso un'infanzia difficile
e solitaria, figlio di una famiglia sradicata: facendo confluire storia personale, metafora e poesia, La danza de la realidad riflette una filosofia d'autore secondo cui la realtà non è oggettiva, ma piuttosto una 'danza' creata dalle nostre fantasie. L'ultimo film di questo cineasta irriducibile è stato accolto con appassionato calore dalla critica internazionale: "L'opera di un anarchico di altissima disciplina, la cui arma principale contro l'autorità è la sua stessa immagianzione" (New York Times), "Il miglior film di Jodorowsky, e certamente, a compimento di una filmografia ribollente di iperboli e simbologie, un film che si riconcilia con l'idea di tessuto narrativo" (Village Voice).
ore 20:30 e 23:15
(La Femme d'à côté, Francia/1981) di François Truffaut (106')
Mathilde dal nome stendhaliano ritrova sette anni dopo l'uomo che aveva amato fin quasi a soccombere: entrambi vivono in belle case vicine, dentro simili vite serene, eppure l'incontro sarà fatale. "Spero che il pubblico non prenda parte, che li ami entrambi come li amo io": ma come sempre per Truffaut, anche questa è storia di uno squilibrio passionale, e pur nella tragedia che accomuna, la disfatta (amorosa) è della donna. Frasi che nessuno ha dimenticato: "Le canzonette dicono laverità, e più sono stupide più dicono la verità", e "Né con te né senza di te", exergo ed epitaffio. (pcris)
Caccia al tesoro per ragazzi dai 7 ai 12 anni
Al Museo ci sono una moltitudine di macchine, alcune corrono, altre impastano… molte impacchettano. Una caccia dove il tesoro, per una volta, dovrà essere incartato e non scartato.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611
Anteprima Biografilm
I fratelli Dardenne tornano ad affrontare il tema dell’occupazione, già al centro di uno dei loro film più noti, Rosetta (Palma d’Oro al 52esimo Festival di Cannes). Marion Cotillard interpreta Sandra, dipendente di una piccola ditta di pannelli solari che si ritrova a dover affrontare una personalissima corsa contro il tempo: nel corso di un week-end, infatti, dovrà visitare tutti i suoi colleghi e convincerli a rinunciare a un bonus di produzione di mille euro per riuscire così a conservare il suo posto di lavoro.
DUE GIORNI, UNA NOTTE di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Francia, Belgio/2014/95’)
Sandra ha un marito, Manu, due figli e un lavoro presso una piccolo azienda che realizza pannelli solari. Sandra 'aveva' un lavoro perché i colleghi sono stati messi di fronte a una scelta: se votano per il suo licenziamento (è considerata l'anello debole della catena produttiva perché ha sofferto di depressione anche se ora la situazione è migliorata) riceveranno un bonus di 1000 euro. In caso contrario non spetterà loro l'emolumento aggiuntivo. Grazie al sostegno di Manu, Sandra chiede una ripetizione della votazione in cui sia tutelata la segretezza. La ottiene ma ha un tempo limitatissimo per convincere chi le ha votato contro a cambiare parere.
Versione originale sottotitolata
Anteprima Biografilm
Con Kristen Stewart, Juliette Binoche e Chloë Grace Moretz.
laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni
Per scoprire, con giochi ed esperimenti il funzionamento di alcuni oggetti che ci circondano.
Tra i film più amati di tutti i tempi, Il mago di Oz (film 1939) ha come protagonista Judy Garland che veste i panni di Dorothy, una ragazzina che vive in una fattoria del Kansans e che viene trasportata da un tornado nella terra di Oz...
Ospite: Gabriele Bonsignori, docente di 'Storia del Musical' della Bsmt Bologna
Bologna tra XV e XVIII secolo
Tra XV e XVIII secolo Bologna si afferma in Europa nella produzione di filati e veli di seta; alla base di tale successo un complesso sistema idraulico artificiale e la complessità della tecnologia tessile adoperata. Il percorso spiega le ragioni di tale affermazione commerciale attraverso exhibit, oggetti e modelli tra i quali spicca il grande mulino da seta “alla bolognese”. Tale mulino, alimentato da ruota idraulica, è considerato come la più alta tecnologia conosciuta in Europa prima della macchina a vapore e anticipa il sistema di fabbrica della Rivoluzione Industriale. I suoi segreti, celati all'interno di private abitazioni inaccessibili agli stranieri, furono al centro di una vera e propria rete di spionaggio industriale...
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 27 marzo).
Bologna medievale tra chiuse, canali e chiaviche
Visita guidata per approfondire con plastici, modelli funzionanti, exhibit e filmati la storia di Bologna e dei suoi canali tra XV e XVIII secolo.
Fin dal XII secolo Bologna si dotò di un complesso sistema idraulico artificiale composto da chiuse (sul fiume Reno e sul torrente Savena), canali (tra cui quello di Reno, di Savena, delle Moline e Navile) e chiaviche, condotte sotterranee, che distribuivano a rete l’acqua in molte zone della città. L’acqua veniva prevalentemente utilizzata come fonte di energia per il funzionamento di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da grano lungo il canale delle Moline e centinaia di mulini da seta. A valle del sistema infine, un porto canale costruito nel 1548 su disegno del celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, nei pressi dell’attuale via Don Minzoni, ed un canale navigabile, detto appunto Navile, permettevano a merci e passeggeri di raggiungere il Po e il grande porto di Venezia.
Bologna medievale tra chiuse, canali e chiaviche | Visita guidata
Per approfondire con plastici, modelli funzionanti, exhibit e filmati la storia di Bologna e dei suoi canali tra XV e XVIII secolo.
storia delle Aldini-Valeriani. Visita guidata per il ciclo Storia del lavoro
La storia delle prime scuole tecniche a Bologna e del loro ruolo nello sviluppo tecnologico-industriale della città. Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 20 febbraio).