live
Francesca Michielin presenta dal vivo il nuovo disco di20.
di Andrew Nackman (Stati Uniti, 2015, 86’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Adam, Chris, Ortu e Nick sembrano il classico quartetto di amici eterosessuali: i loro passatempi preferiti sono la birra, il poker, la playstation, le partite di hockey in tv e naturalmente le ragazze. Ma quando Adam, in occasione del suo 24esimo compleanno, decide di fare coming out con i suoi amici, l’equilibrio si rompe improvvisamente. Superato il primo imbarazzo, i suoi amici decidono di aiutarlo a trovare il vero amore, ma per farlo dovranno mettere alla prova anche la loro amicizia.
Spassosa e brillante commedia bromance in una piccola città di provincia, direttamente dal Toronto LGBT Festival 2015, Fourth Man Out non è il solito film sul “coming out”; il suo punto di forza è nella capacità di raccontare, oltre al punto di vista di Adam, anche quello dei suoi amici eterosessuali, e i loro tentativi – inizialmente maldestri – di cambiare atteggiamento e prospettiva in seguito alla “rivelazione”; e di fare tutto questo con humour e realismo. “Penso che i film che ci hanno influenzati di più siano le commedie romantiche, quelle che trovano il giusto equilibrio tra il cercare di far ridere la gente e farla affezionare ai personaggi” (Andrew Nickman). Nello splendido cast, quasi tutto al maschile, anche Chord Overstreet di Glee.
Andrew Nackman ha diretto il cortometraggio Paulie, vincitore del Grand Jury Prize al Palm Springs Festival 2012. Fourth Man Out è il suo primo lungometraggio.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Maya Newell (Australia, 2015, 85’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Negli ultimi anni il dibattito sulle famiglie omogenitoriali si è fatto sempre più acceso, ma finora mancava una voce in capitolo: quella dei figli stessi delle coppie omosessuali. Il documentario di Maya Newell colma questa lacuna, raccontandoci la vita quotidiana di Gus, Ebony, Matt e Graham, quattro bambini australiani tra i 10 e i 12 anni, figli di coppie gay e lesbiche, alle prese con i primi dilemmi, desideri e fragilità dell’adolescenza. Gus è un appassionato di wrestling; Ebony sogna di diventare una cantante pop; Graham non sa leggere; e Matt è nel mezzo di una crisi esistenzial-religiosa.
Un ritratto emozionante e vero di che cosa significa essere una famiglia moderna e dover affrontare il pregiudizio della comunità in cui si vive, raccontato con gli occhi e le parole dei diretti protagonisti. “I bambini hanno bisogno di narrazioni che riflettano le loro vite e la diversità delle loro strutture familiari. Gayby Baby non è una pubblicità per le famiglie queer, ma un film dove famiglie amorevoli lottano per bisogni e valori contrastanti, dove i genitori reagiscono in maniera eccessiva e a volte i bambini restano delusi. Le famiglie omogenitoriali non sono perfette, ma non sono meno perfette di qualsiasi altro tipo di famiglia” (Maya Newell).
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
live con il nuovo album "Maximilian"
A due anni dall'ultimo disco, Max Gazzè torna con il nuovo album Maximilian, anticipato dal singolo La vita com'è.
di Christina Zeidler e John Mitchell (Canada-Stati Uniti, 2015, 84’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
La quarantenne Elsie, lesbica, ha un lavoro di successo, è intelligente, affascinante e ha un talento naturale nel troncare le relazioni sentimentali per gettarsi a capofitto in una nuova storia. Questa volta a farne le spese è la fidanzata storica Robyn, che Elsie scarica con l’obiettivo di rimpiazzarla con la più giovane Lolli. Ma le cose non sembrano andare secondo i piani, ed Elsie deve fronteggiare le proteste di sua madre e le critiche dei suoi amici e colleghi: e se avesse commesso un grande errore?
Con Portrait of a Serial Monogamist i due registi hanno voluto realizzare una sorta di Alta fedeltà in chiave femminile (e lesbica), con una protagonista imbranata che però riesce contemporaneamente ad essere divertente e affascinante. Ma il film è forse, prima di tutto, una commedia romantica che racconta i dilemmi sentimentali di una donna che si trova a fare i conti, forse per la prima volta, con le conseguenze delle sue azioni.
Christina Zeidler è una videoartista e filmmaker canadese che ha realizzato oltre 30 video e cortometraggi selezionati in festival internazionali. Cameron Bailey, direttore artistico del TIFF, l’ha inserita nella lista dei 10 migliori filmmaker di Toronto, e nel 2004 ha vinto il Best Canadian Media Award all’Image Film Festival.
John Mitchell ha scritto e diretto numerosi musical, tra cui The Drowsy Chaperone (di cui è stato uno dei creatori e primi autori), vincitore di 5 Tony Awards a Broadway.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Luis Urquiza Mondragón (Messico, 2014, 99’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Il 13enne Julian entra come seminarista nell’istituto gesuita dei Cruzados de Cristo e per lui inizia un difficile percorso spirituale verso l’“obbedienza perfetta”, secondo la regola di S. Ignazio di Loyola. Il padre fondatore dell’ordine, Angel de la Cruz, lo sceglie come suo favorito ospitandolo nella propria abitazione privata: gli farà da mentore in cambio della totale obbedienza, che si trasformerà a poco a poco in una sottomissione fisica e psicologica. Ispirato alla vera storia dello scandalo che colpì padre Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, il film di Urquiza tratta un tema scottante suggerendo più che mostrare, risultando così ancora più inquietante.
“Perché questa impunità? Essa richiede molti complici. Ho pensato che era importante denunciare quei centri di potere politico ed economico che scelgono di difendere i preti pedofili” (Luis Urquiza).
Luis Urquiza ha iniziato a lavorare nel 1987 come produttore e regista per la televisione. Nel 2001 ha fondato insieme a Lourdes García la Astillero Films.Perfect Obedience è il suo primo film, premiato con il Grand Prix des Amériques al Montréal World Film Festival 2014. Premio per il miglior attore a Juan Manuel Bernal agli Ariel Awards 2015 in Messico.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Thomas Wallner (Germania, Belgio, 2014, 88’) | Gender Bender Festival
“Non fingo di essere qualcun altro in Gardenia: sono me stessa” (Andrea). Il racconto straordinario di un gruppo di transessuali e drag queen che, all’età di 60-70 anni, hanno deciso di rimettersi in gioco interpretando Gardenia, uno show scritto e diretto da Alain Platel e Frank van Laecke che mescola musical, teatro, danza e cabaret en travesti: un successo internazionale che li ha portati per due anni a girare il mondo in tournée. Nell’arco della loro esistenza sono stati artisti e prostitute, funzionari statali e diplomatici, passando attraverso cambi di sesso, amori travolgenti e delusioni cocenti, trovando ogni volta la forza di andare avanti. Tra un camerino e una camera d’hotel, il racconto struggente e la prova che si può essere se stessi a qualsiasi età.
Thomas Wallner, tedesco, classe ‘66, è regista, scrittore, produttore e game designer, attivo nel cinema, nella televisione, nella realizzazione di videogiochi e media interattivi. Ha scritto e diretto documentari vincitori di numerosi premi e trasmessi in oltre 30 Paesi, tra cui My War Years: Arnold Schoenberg (1992),Tropicana (2006), The Guantanamo Trap (2011).
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Mikel Rueda (Spagna, 2014, 92’) | Gender Bender Festival
Procede Amore prossimo un corto di Andrea La Bozzetta
Salvatore e Giuliano si allenano e giocano a basket in un parco di periferia. Dopo lo sport si rilassano sul prato parlando di donne e dei loro desideri più intimi. Un discorso greve che porterà i due amici su una linea inattesa.
Amore prossimo è stato selezionato a Cannes 2015 all’interno dello Short Corner.
Andrea Alessandro La Bozzetta ha lavorato come attore e performer con: Romeo Castellucci, Emily Roysdon, Katarzina Kozyra, Masque Teatro, Nico Vascellari, Motus, Bluemotion, Teatro delle Albe. È attore/collaboratore per il collettivo Ateliersi di Bologna.
Hidden away di Mikel Rueda
In Hidden away, le vite dello spagnolo Rafa e del marocchino Ibrahim, entrambi quattordicenni, corrono parallele fino a incrociarsi in un club di Bilbao. Il primo conduce una vita normale, il secondo è un clandestino. Ma dopo il loro incontro niente sarà più come prima e dovranno fare i conti con i propri sentimenti in una società dove le istituzioni, le regole e i pregiudizi negano alle persone il diritto di essere ciò che sono. Hidden away è un film che racconta la nascita e l’evolversi di un sentimento delicato che ci rende tutti uguali, aldilà di chi siamo e da dove veniamo. Il racconto rifugge lo svolgimento lienare, procedendo per flashback e salti temporali: “Volevo che lo spettatore si sentisse inquieto e confuso come i personaggi” spiega il regista Mikel Rueda, che aggiunge: “Puoi vivere il tuo primo vero amore soltanto una volta. Non importa se sei etero o gay, spagnolo o marocchino. Questo è il punto: anche se a prima vista le barriere che ci dividono sono troppo alte, c’è però qualcosa che unisce gli esseri umani: i sentimenti. Questo è ciò che ci rende uguali”. Hidden away è il primo lungometraggio dello spagnolo Mikel Rueda. Present Perfect, un suo corto del 2007, è stato presentato in oltre 25 festival internazionali.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Stefan Butzmühlen (Germania, 2015, 80’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
precede San Cristobal un corto di Omar Zúñiga Hidalgo
Prima di partire per il Canada, il giovane Lucas va a trovare sua sorella, che vive su un’isola del sud del Cile. Qui incontra un pescatore suo coetaneo, Antonio, e tra i due nasce l’amore. Sarà per entrambi l’occasione per crescere e aprirsi a nuovi orizzonti, trovando il coraggio di affrontare insieme i pregiudizi di una comunità locale chiusa nel suo universo rurale. Intimo, realistico ed emozionante, il film di Zúñiga Hidalgo, che ha per colonna sonora il tormentone te amo te amo della popstar latina Yuri, ha vinto il Teddy Award come migliore cortometraggio alla Berlinale 2015 ed è l’antefatto a un progetto di lungometraggio che svilupperà il seguito della trama. Nato a Santiago del Cile nel 1985, Omar Zúñiga Hidalgo tra le altre cose ha diretto nel 2012 On learning on a friend’s illness, con James Franco e Zach Braff, parte del progetto collettivo The Color of Time, presentato al Festival di Roma del 2012. È membro fondatore di Cinestación, casa di produzione cilena.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Radiant sea di Stefan Butzmühlen
In cerca di libertà, Marek lascia la fattoria della famiglia, in Pomerania Occidentale, e parte per un lungo viaggio che lo porta prima a Dunkerque e poi a Saint-Nazaire, dove si imbarca con il marinaio Jean su un mercantile diretto in Martinica. A bordo, tra i due, scoppia la passione. Radiant Sea è un film che racconta un viaggio di formazione umana e sentimentale attraverso l’Atlantico, utilizzando un originale registro documentaristico, ambientato nello spazio sospeso a bordo di una nave, dove gli stupendi paesaggi del mare e dei porti continuamente attraversati fanno da specchio – e a volte da contraltare – ai tormenti interiori dei protagonisti. Questi ultimi non vengono mai giudicati dallo sguardo – quasi da entomologo – del regista, che nonostante la voce fuori campo di Marek riesce a mantenere una certa equidistanza: sia Marek che Jean, in fondo, hanno qualcosa da imparare sulla vita e sull’amore. E mentre assistiamo a questa iniziazione sentimentale e sessuale, sullo sfondo prosegue incessante il lavoro dei portuali e dei marinai, a cui il film dedica lunghe sequenze. Stefan Butzmühlen è nato nel 1982 in Germania. Nel 2011 ha partecipato al Berlinale Talent Campus. Il film con cui si è diplomato, Sleepless Knights, è stato proiettato in anteprima al Berlinale Forum e in anteprima italiana a Gender Bender 2012. Radiant Sea è il suo secondo lungometraggio.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
regia di Christian Faure (Francia, 2014, 87’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Nell’autunno del 1974 il parlamento francese si appresta a discutere la legge che legalizzerà l’aborto. La promotrice del testo è Simone Veil, ministra della salute di origine ebraica, e una delle prime donne ministro di Francia. Nei quattro giorni di dibattito che precedono il voto, Veil avrà tutti contro, anche la sua stessa maggioranza, e dovrà sopportare ogni tipo di attacco, ingiuria e offesa personale. Neanche la sua famiglia sarà risparmiata, in un clima reso ancora più pesante da rigurgiti di antisemitismo. Un tema spinoso e non di facile approccio, che l’abile regia di Faure e la splendida interpretazione di Emmanuelle Devos (vincitrice del Premio César come migliore attrice nel 2002 per Sulle mie labbra, e nel 2010 come migliore attrice non protagonista in À l’origine) riescono a rendere avvincente come un thriller.
“È un ruolo, o piuttosto una persona, che ho sempre sognato d’interpretare” ha dichiarato Emmanuelle Devos, “come molti francesi, sono sempre stato affascinato da Simone Veil. Sapevo che lei non voleva che si parlasse della sua vita privata; ma quell’episodio lì, il suo ingresso nella politica e la sua lotta per la legge sull’aborto, forniva un materiale ricco a sufficienza. Questa sceneggiatura è come se io stessi aspettandola: mi è sembrata una cosa predestinata”.
Introduce il film Annamaria Tagliavini, Direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Jack Walsh ( Stati Uniti, 2015, 83’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Che cosa significa oggi fare arte d’avanguardia? Il documentario di Jack Walsh risponde a questa domanda raccontandoci la vita di Yvonne Rainer, un’artista che negli ultimi cinquant’anni ha sovvertito i generi, facendo della provocazione la sua missione e trasformando radicalmente il nostro modo di fruire la danza, il cinema e la performance. Il suo esordio risale ai primi anni Sessanta, sotto l’ala protettrice di John Cage e Merce Cunningham, e subito la sua estetica minimalista, basata su movimenti quotidiani, spesso casuali, ha confuso la critica e spiazzato il pubblico. Nei suoi film e nelle sue coreografie ha affrontato temi come il potere politico, la sessualità lesbica, il terrorismo e il cancro, e oggi a 80 anni continua instancabilmente il suo percorso artistico iconoclasta che l’ha resa una star della danza postmoderna e una protagonista del movimento femminista.
Jack Walsh è autore di film sperimentali e documentari, nei quali ha affrontato temi come l’identità sessuale, la giustizia sociale e le icone culturali. Oltre aFeelings Are Facts ha girato otto film: The Lost Generation, 2004; The Second Coming, 1995; Dear Rock, 1993; Present Tense, 1987; Working Class Chronicle, 1985; Document Unearthed…, 1984; Basic Training, 1984; Beachwalk, 1983. Feelings Are Facts è stato presentato alla Berlinale 2015.
Introduce e presenta il film Carmelo Antonio Zapparrata, giornalista e critico di danza.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Hicham Lasri (Marocco, 2014, 88’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Tarik è un uomo distrutto, che ha perso i suoi figli in un incidente, mentre la moglie l’ha lasciato per un altro uomo. In una Casablanca devastata, tra rovine e rifiuti, Tarik tiene in vita un’antica tradizione marocchina, la H’Dya: travestito da donna, balla al ritmo di una sgangherata fanfara su un carro trainato da un cavallo. Una discesa lucida e deliberata verso l’emarginazione sociale per andare alle radici del suo stesso dolore, accompagnata da una fragorosa colonna sonora a base di rock maghrebino. Da uno dei cineasti di punta del nuovo cinema marocchino, un film visionario e intenso, in bilico tra sogno e allucinazione, un’immersione in un mondo popolato da violenza e intolleranza, tradizione e disperazione, amicizia e solitudine.
Hicham Lasri è nato nel 1977 a Casablanca. Nel 2011 ha esordito nel cinema con il lungometraggio The End, acclamato dalla critica. Nel 2013 è la volta diC’est Eux les Chiens, incentrato sulla primavera araba. The Sea is Behind è stato presentato al Dubai International Film Festival 2014, ed è entrato nella selezione ufficiale Panorama della Berlinale 2015. Premio della Giuria al Luxor African Film Festival 2015.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Jennifer M. Kroot (Stati Uniti, 2014, 94’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
A volte, per qualcuno, essere gay ha a che fare con la fantascienza. George Takei non è soltanto l’indimenticabile interprete del signor Sulu in Star Trek: è anche una social media star (con milioni di fan che lo seguono su Facebook) e, non ultimo, un infaticabile attivista per i diritti gay (Takei ha fatto coming out nel 2005, a 68 anni, e nel 2008 ha sposato Brad Altman, il compagno di una vita). Jennifer M. Kroot ci mostra la dimensione pubblica e quella privata di Takei, dalla routine quotidiana a fianco di Brad ai numerosi interventi nelle convention con i Trekkies o nelle campagne LGBT, raccontandoci anche i difficili anni dell’infanzia in un campo di internamento per giapponesi americani. “Vogliamo condividere la normalità della nostra vita di coppia, così come le idiosincrasie della vita di un attore; la noiosa ordinarietà così come la follia frenetica” (George Takei). Un ritratto indimenticabile di un personaggio pieno di humour, grazia e saggezza.
Con interventi di William Shatner (il capitano Kirk in Star Trek), Leonard Nimoy (Spock in Star Trek, recentemente scomparso), Nichelle Nichols (tenente Uhura in Star Trek), il conduttore radiofonico Howard Stern e il giornalista e attivista gay Dan Savage.
Selezione ufficiale al Sundance Film Festival 2014.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Rick Famuyiwa (Stati Uniti, 2015, 103’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Il giovane Malcolm è il prototipo del geek: nero, vive a Inglewood – sobborgo di L.A. – con la madre single, va pazzo per la musica hip-hop degli anni Novanta, suona in una band punk-rock, gira in bici con gli inseparabili amici Diggy – una tomboy lesbica – e Jib, al college è costantemente preso di mira dai bulli e il suo sogno è di andare ad Harvard. Dopo aver preso parte a una festa di compleanno di uno spacciatore locale, si ritroverà coinvolto in storie di droga, bad girls, armi, mercato nero e ricatti. Prodotto tra gli altri da Forest Whitaker (sua la voce fuoricampo del narratore) e da Pharrell Williams, Dope è un film di formazione divertente e avvincente e dal ritmo irresistibile, che racconta la difficoltà di diventare grandi tra retro music e tecnologie contemporanee. “Dope è il Risky Business della generazione ‘social media’. Attraverso una serie di folli circostanze, Malcolm deve inventarsi una via d’uscita da una brutta situazione. Alla fine ne esce alla grande, grazie alla sua smania di successo” ( Rick Famuyiwa). Con Zoë Kravitz, figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet (divenuta celebre al grande pubblico come Denise de I Robinson).
Premio del pubblico al Deauville Film Festival 2015 e grande successo di pubblico al Sundance 2015, dove ha vinto il premio per il miglior montaggio. Dopeha chiuso la Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2015.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
di Dan Sickles e Antonio Santini (USA, Puerto Rico, 2014, 89’) PRIMA NAZIONALE | Gender Bender Festival
Un affascinante viaggio nella comunità transgender di Puerto Rico, attraverso le storie dei suoi protagonisti e la loro vita quotidiana, fatta di attivismo politico per le strade e in tv (come per la transessuale Ivana), spettacoli nei club (come per le drag queen Alberic e Queen Bee), prostituzione (Sandy), e desiderio di normalità. E c’è anche chi, come Paxx, è cresciuto in un corpo di donna ma si sente un uomo, e chi, come Soraya, è stata tra i pionieri del cambio di sesso a Puerto Rico, e nonostante ciò si rifiuta di definirsi “transessuale”.
Un documentario che è anche un inno alla solidarietà e un invito a battersi contro ogni forma di discriminazione, e che spinge il pubblico a interrogarsi sugli stereotipi maschile/femminile e su come questi spesso non siano applicabili alle singole individualità. La fotografia scintillante e patinata sembra alludere ambiguamente al rischio di mercificazione di questi corpi, ma l’empatia con cui i registi raccolgono le confessioni, i desideri e le paure dei protagonisti ne rivela tutta la toccante e fragile umanità.
Presentato al Tribeca Film Festival 2014, dove si è classificato al secondo posto tra i premi del pubblico.
Introduce il film Porpora Marcasciano, Presidente del MIT Movimento Identità Transessuale.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
aperitivo in biblioteca tra performance letterarie e musica
I libri spesso fanno paura e puntualmente qualcuno li vuole bruciare.
Recita Ilaria Cuoci, il musicista Fabio Tricomi suona viella, oud, tombak e flauto.
Sezione visual di MARG8 & RETROPHUTURE (Giovanni Margotto/Fabrizio Passarella).
SpritzBook: una serie di appuntamenti, curati da Andrea Maioli, che uniscono la riflessione sui libri alla musica, alla videoarte e al rito dell'aperitivo.
aperitivo in biblioteca tra performance letterarie e musica
Recita Francesca Ballico, suona il violinista Fabrizio Longo.
Sezione visual a cura di MARG8 RETROPHUTURE (Giovanni Margotto/Fabrizio Passarella).
I viaggi - spettacoli di SpritzBook sono un appuntamento fisso dell’aperitivo bolognese, uniscono in un format unico e originale la lettura di libri alla musica dal vivo, alle videoproiezioni e agli immancabile spritz, il tutto in una cornice intima e affascinante.
Il recital con l’attrice Francesca Ballico, racconta di come i libri riflettono su se stessi tra ironia, storia e cronaca: partendo da una regina che scopre i piaceri della lettura, a una bambina che ruba i libri, alle posizioni migliori per leggere un romanzo (a cavallo o in piedi?), fino a perdersi in una libreria o a rischiare di farsi travolgere dai libri stessi.
SpritzBook a cura di Andrea Maioli.
aperitivo in biblioteca tra performance letterarie e musica
Perdersi nel labirinto delle biblioteche o di una libreria. A volte è difficile trovare la via d'uscita.
Recita Martina Valentini Marinaz, il musicista Fabio Tricomi suona viella, oud, tombak e flauto.
Progetto visual di Gianni Marg8 e Fabrizio Passarella.
SpritzBook: una serie di appuntamenti, curati da Andrea Maioli, che uniscono la riflessione sui libri alla musica, alla videoarte e al rito dell'aperitivo.
aperitivo in biblioteca tra performance letterarie e musica
"Quando libri e letteratura entrano nel sangue. In tutti i sensi."
Performance dell'attrice Martina Bacher - diplomata alla Scuola di Teatro Colli insieme alla violista Sara Marzadori.
Progetto visual realizzato da Marg8 & Retrophuture (Gianni Margotto e Fabrizio Passarella).
SpritzBook: una serie di appuntamenti, curati da Andrea Maioli, che uniscono la riflessione sui libri alla musica, alla videoarte e al rito dell'aperitivo.
seconda distribuzione pubblica di volumi del proprio catalogo
Ubulibri in collaborazione con l’Associazione Ubu per Franco Quadri e con Emilia Romagna Teatro Fondazione, indice una seconda distribuzione pubblica di volumi del proprio catalogo.
C’è una casa editrice indipendente, di ispirazione patafisica, che ha nutrito la storia del teatro degli ultimi quarant’anni, dando forma a pubblicazioni serissime e febbrili, trasversali e enciclopediche, disegnando un progetto ardito, costruendo un patrimonio collettivo.
C’è oggi un’associazione che tiene acceso il fuoco di quell’avventura, cercando di percorrere un’idea di memoria che ne onori lo spessore culturale, l’immaginario, il coraggio.
Il foyer dell’Arena del Sole di Bologna accoglierà un camion di libri che vogliono salvarsi dal rogo e al tempo stesso continuare ad alimentare l’incendio per il quale sono nati. Le pagine di Thomas Bernhard e Derek Jarman, di Mejerchol’d e molti altri, attendono i “cittadini del teatro” per adottarle e averne cura.
18.00 "In viva voce"
Letture dagli scritti di Franco Quadri
con Fiorenza Menni
a cura di Ateliersi e Associazione Ubu per Franco Quadri in collaborazione con Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori/Fondo Ubulibri-Franco Quadri
18.30 Presentazione delle terne finaliste del Premio Ubu 2015*
Si ringrazia Emilia Romagna Teatro Fondazione / Arena del Sole per la generosa ospitalità.*
I Premi Ubu 2015 sono curati dall’Associazione Ubu per Franco Quadri, in collaborazione con l’Associazione Ateatro e l’Associazione TK / Il tamburo di Kattrin.
La premiazione si terrà lunedì 30 novembre alle ore 18.30 al Piccolo Teatro Paolo Grassi di via Rovello a Milano, con il patrocinio e contributo del Comune di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia, mediapartner Rai radio3.