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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 57 min 57 sec fa

Titanic

Mer, 05/04/2016 - 09:19

Musica e liriche Maury Yeston; Book Peter Stone

Primo musical della storia dedicato interamente alla tragedia del transatlantico Titanic che uscì quasi a ridosso dell’omonimo kolossal cinematografico con Leonardo Di Caprio.

La versione musical tuttavia non ha niente a che vedere con la vicenda romantica e romanzata del film, ma si attiene ai reali fatti storici e alle vicende dei vari personaggi coinvolti nel naufragio.

La trama si svolge nell’arco di tempo tra il 10 e il 15 aprile del 1912 e comincia con la partenza del transatlantico, concludendosi proprio con il suo tragico affondamento avvenuto dopo uno scontro con un iceberg, che causò la morte di oltre 1500 passeggeri (solo in 700 riuscirono a salvarsi).

Lo spettacolo mostra le vicende di alcuni membri dell’equipaggio (il capitano Smith e i suoi assistenti Thomas Andrews e Bruce Ismay) e di alcuni dei suoi passeggeri (tra i quali: le coppie Isadore e Ida Straus e J.J e Madeline Astor o l’ambiziosa aristocratica inglese Caroline Neville) interrogandosi poi su alcune delle possibili responsabilità dell’incidente.

Tratto dal “Dizionario del Musical” a cura di Gabriele Bonsignori

ORCHESTRA E TECNICI DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

MUSICA e LIRICHE: Maury Yeston
BOOK: Peter Stone

TEAM CREATIVO
Regia: Gianni Marras
Direzione musicale: Shawna Farrell
Direzione orchestra: Stefano Squarzina
Coreografie: Gillian Bruce
Costumi: Massimo Carlotto
Scenografie: Giada Abiendi
Disegno luci: Daniele Naldi

Sunday in the Park with George

Mer, 05/04/2016 - 09:14

Concerto Semi-Stage

Ispirato al dipinto di George Seurat “Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte”, questo Musical si concentra sulla complessa psicologia del pittore puntinista, sulla realizzazione dell’opera e sul suo rapporto con i modelli del dipinto.

George è un pittore esigente e scrupoloso che passa la domenica nel parco della Grande Jatte con la sua modella e amante Dot, per creare il suo ultimo dipinto.

Nella ossessiva ricerca del perfetto equilibrio tra composizione, luce e colori, i soggetti rappresentati prendono vita e si animano rivelandoci dall’interno il mondo dell’arte e in particolare la pittura di cui uno dei più importanti esponenti post-impressionisti è sicuramente George Seurat.

Un progetto unico e ambizioso di Stephen Sondheim che rompe schemi e convenzioni, esplorando l’arte stessa, attraverso il Musical.

MUSICA e LIRICHE: Stephen Sondheim
BOOK: James Lapine

Messa in scena: Shawna Farrell

Il Giardino segreto

Mer, 05/04/2016 - 09:05

Musiche Lucy Simon; Liriche e Book Marsha Norman

Basato sul classico della letteratura per ragazzi di Frances Hodgson Burnett, il Musical del Giardino Segreto racconta la storia di Mary Lennox, una bambina inglese rimasta orfana di entrambi i genitori, morti a causa di una epidemia di colera.
Costretta ad abbandonare l’India, dove è cresciuta, la bimba si trasferisce nella tetra residenza dello zio materno Archibald Craven, uomo schivo e gobbo, ossessionato dal fantasma della defunta moglie Lily.
La bambina scopre, inseguendo un pettirosso, l’esistenza di un giardino segreto, un tempo appartenuto alla defunta zia Lily e adesso lasciato chiuso e incolto per volere del padrone di casa.
Le pagine di Burnett prendono vita in questo Musical che riesce, grazie ai suoi brani molto melodici con tocchi indiani, a trasmettere il percorso emotivo di tutti i suoi personaggi, trasformando in musica le parole scritte di questo piccolo capolavoro.

MUSICHE: Lucy Simon
LIRICHE e BOOK: Marsha Norman

REGIA: Shawna Farrell
DIREZIONE MUSICALE: Vincenzo Li Causi
COREOGRAFIE: Daniele Palumbo
COSTUMI: Massimo Carlotto
SCENOGRAFIE: Giada Abiendi
DISEGNO LUCI: Emanuele Agliati

Footloose

Mer, 05/04/2016 - 08:58

Musica Tom Snow & Vari; Liriche Dean Pitchford; Book Dean Pitchford & Walter Bobbie

Il giovane Ren si ritrova catapultato dalla movimentata vita di Chicago alla  fin troppo tranquilla cittadina di Bomont dove la musica rock, il ballo e tutto ciò che può corrompere la moralità della cittadina sono proibiti.

Etichettato dai suoi nuovi concittadini come un “ribelle”, Ren si riscatterà a ritmo di passi di danza riportando la musica rock e il ballo (la perduta libertà) nella cittadina.

Dopo il film campione di incassi del 1984 con Kevin Bacon, segue nel 1998 il  Musical, arricchito dalle musiche di Tom Snow e le liriche di Dean Pitchford.

Mauro Simone, firma una nuova regia (dopo l’incredibile successo di “Avenue Q”), avvalendosi della collaborazione di Shawna Farrell, alla direzione musicale, e Gillian Bruce, coreografa di fama internazionale!

Footloose…ballare non è un crimine!

MUSICA: Tom Snow & Vari
LIRICHE: Dean Pitchford
BOOK: Dean Pitchford & Walter Bobbie

Regia: Mauro Simone
Direzione musicale: Shawna Farrell
Coreografie: Gillian Bruce
Costumi: Massimo Carlotto
Scenografie: Giada Abiendi
Disegno luci: Emanuele Agliati

Lantouri

Mar, 05/03/2016 - 20:44

un film di Reza Dormishian (2016) in anteprima nazionale

Il delinquente s’innamora della giornalista e preso dalla gelosia la sfregia con l’acido: da questo spunto si dipana un’opera che è al tempo stesso film di impegno civile (contro la legge del taglione che è legale in Iran) e sguardo sulle complessità della società persiana di fronte alle grandi sfide della modernità, a partire dai diritti delle donne e da un’idea diversa di giustizia. Incalzante, quasi spasmodico nel ritmo e nel montaggio, ideato come un’inchiesta per un film da farsi, "Lantouri" bombarda lo spettatore sollecitando reazioni. Un film imperdibile, presentato alla Berlinale 2016, proposto a Bologna in anteprima italiana. Un'opera che mostra lo straordinario talento narrativo di Reza Dormishian, che pur essendo giovane (35 anni) e al suo terzo film, ha già collezionato con i suoi titoli precedenti una decina di premi internazionali.

Una separazione

Mar, 05/03/2016 - 20:36

Il capolavoro di Asghar Farhadi, premio Oscar 2012

E' il film simbolo della straordinaria stagione del nuovo cinema iraniano: "Una separazione" di Asghar Farhadi ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino, il Golden Globe e il Premio Oscar oltre a un'infinità di altri premi. Nader e la moglie Simin stanno per divorziare. Nader sta col padre affetto da Alzheimer. Simin lascia la casa e va a vivere con i suoi genitori. Un giorno la badante del padre, che è incinta, cade per le scale durante un litigio con Nader e perde il bambino... Farhadi racconta la piccola storia quotidiana con una formidabile tensione narrativa e cinematografica, facendola assurgere a sconvolgente tempesta esistenziale e umana. Con una cinepresa in moto incessante, "partecipante", che segue il concerto tempestoso di passioni e scontri di tutti i personaggi eccellentemente scolpiti (e interpretati). Mozzafiato e profondo, tra emozioni e realismo...

Padri, madri e figli

Mar, 05/03/2016 - 20:25

uno spettacolo di Moj Theater

La guerra e i conflitti, passando dalla Siria per arrivare alla terza generazione di migranti a Parigi. Un grande affresco attraverso la voce di diverse donne: una madre che ha perso tutto in un naufragio, una figlia che ritrova il padre dopo tanti anni dalla parte del nemico, una madre che cerca di convincere la figlia ad abbandonare la jihad... E' Padri, madri e figli, uno spettacolo scritto e diretto da Arash Abbasi e interpretato da Sanam Naderi e da Ladan Mostofi (uno dei volti di punta del nuovo cinema iraniano). Lo spettacolo, di cui sono stati presentati alcuni blocchi al Festival della Resistenza a Teheran, debutterà in prima assoluta proprio a Bologna.

Lettere dal fronte interno

Mar, 05/03/2016 - 20:13

Dialogo a distanza con l'Iran

Ogni sera, prima dello spettacolo, verrà letta una lettera scritta da una personalità iraniana o da un rappresentante del mondo civile e indirizzata a un bolognese. E' l'occasione per creare un ideale ponte tra l'Iran e Bologna, attraverso racconti dall'interno, in prima persona.

L'omosessuale o la difficoltà di esprimersi

Mar, 05/03/2016 - 20:06

uno spettacolo di Andrea Adriatico

Torna uno degli spettacoli estivi più applauditi a Teatri di Vita: L'omosessuale o la difficoltà di esprimersi di Copi, diretto da Andrea Adriatico, con Anna Amadori, Olga Durano ed Eva Robin's, è un inesauribile accavallarsi di colpi di scena, un delirio transgender e psichedelico, che esplode in una graffiante comicità. Si ride di cose atroci, mentre il mondo alla deriva, rappresentato in quella capanna nella steppa, assomiglia sempre più al nostro mondo scardinato. La strampalata storia di Irina e della Madre nella steppa, sempre in procinto di partire per un altrove che non esiste, mentre ricevono la visita di personaggi come loro senza un'identità e un sesso definitivi, è una vera cavalcata nella più sfrenata fantasia, che moltiplica la comicità di Copi per descrivere con il sorriso l’umanità lacerata dei nostri tempi. Un’umanità dove "la difficoltà di esprimersi" ha l'immagine atroce delle mutilazioni: fisiche, umane, sociali.

Schegge d'Iran

Mar, 05/03/2016 - 19:53

incontri e dialoghi attorno all'Iran tra realtà e immaginario

Ogni giorno, all'ora dell'aperitivo, un incontro per approfondire aspetti della realtà, della cultura, della società e della storia iraniana, ma anche argomenti che appartengono all'immaginario della Persia: dall'attualità iraniana e dai temi che condizionano la politica internazionale, a racconti e curiosità sui tappeti persiani, sui gatti persiani e altro ancora... Sfidando gli stereotipi.

All about me

Mar, 05/03/2016 - 19:37

mostra fotografica di Tahmineh Monzavi

All about me, Nicknamed Crown Giver è il titolo della mostra della fotografa Tahmineh Monzavi, che sarà esposta per tutta la durata del festival. Da sempre impegnata nella rappresentazione della condizione femminile, Monzavi affronta con questa serie la centralità della donna, anzi la sua assolutezza, trasformando la figura femminile in figura regale, all'interno di ambienti in rovina: un contrasto potente che, attraverso l'allusione e la fascinazione evocativa dell'immagine, si impone per la sua capacità di raccontare un'intera società. Monzavi, di base a Teheran, è tra le più importanti e significative rappresentanti della fotografia a livello mondiale. Ha ricevuto premi internazionali e ha realizzato mostre personali in Iran, Turchia, Olanda, Francia, Usa. Questa è la sua prima mostra in Italia.

Rapido 904. La strage di Natale

Mar, 05/03/2016 - 18:38

(Italia/2015) di Martino Lombezzi (53'). Incontro con Martino Lombezzi e Cinzia Venturoli

Il 23 dicembre 1984, mentre il Rapido 904 diretto da Napoli a Milano percorre la galleria appenninica tra Firenze e Bologna, una bomba esplode a bordo causando la morte di 16 passeggeri e il ferimento di altri 267. Il documentario ricostruisce i tragici eventi intrecciando le memorie dei sopravvissuti e dei soccorritori, materiali d'archivio e la cronaca del processo di Firenze a Totò Riina, accusato di essere il mandante della strage.

Incontro con Martino Lombezzi e Cinzia Venturoli

In collaborazione con Fice Emilia-Romagna

Where to invade next?

Mar, 05/03/2016 - 18:38

(USA/2015) di Michael Moore (120')

Il regista di Bowling a Columbine e Fahrenheit 9/11 ‘invade' l'Europa. Dall'Italia all'Islanda, Michael Moore attraversa il vecchio continente con l'ironico intento di osservare ed esportare in patria i ‘segreti' dello stato sociale europeo. I giorni di ferie e di maternità dei lavoratori dipendenti italiani, il multiculturalismo e la qualità alimentare delle mense scolastiche francesi, la gratuità dell'istruzione in Slovenia, l'avanzato sistema carcerario norvegese, sono servizi ‘esotici' che dovrebbero far suonare il campanello d'allarme nelle coscienze dello spettatore americano.

Au Hasard Balthazar

Mar, 05/03/2016 - 18:38

(Francia-Svezia/1966) di Robert Bresson (95'). Restaurato nel 2015 da Argos Films

Il calvario di un asino, di padrone in padrone. Il suo sguardo innocente osserva l'umana miseria e riflette il pessimismo bressoniano. "Bresson si ricordò del motto dei principi di Baux, in Provenza, ‘Au hasard Balthazar', un gioco di parole fra Baux e Hasard, a cui sottrasse tuttavia l'aspetto guascone per recuperare il senso di spaesamento dell'hasard. Una libera traduzione potrebbe configurarsi come: ‘Alla deriva Balthazar'. Poiché proprio questo è il senso della vita dell'asinello: la sua purezza e la sua bontà non hanno spazio in un mondo ormai privato della Grazia. Volendo, si può anche vedere nella storia di Balthazar la più profonda e suggestiva metafora della passione di Cristo" (Sandro Toni).

Restaurato nel 2015 da Argos Films

Un bacio

Mar, 05/03/2016 - 18:38

(Italia/2016) di Ivan Cotroneo (101')

Lorenzo, Blu e Antonio hanno molte cose in comune: hanno sedici anni, frequentano la stessa classe di liceo, hanno una famiglia che li ama. Ma tutti e tre, per motivi differenti, finiscono col venire isolati dagli altri coetanei. Ma la loro nuova amicizia li aiuterà a resistere. Dopo il successo di La kryptonite nella borsa, Ivan Cotroneo - fra i più talentuosi e prolifici sceneggiatori italiani per il piccolo e grande schermo - torna dietro la macchina da presa per tradurre in immagini il suo omonimo romanzo. Un film sull'adolescenza, sulle prime volte, sulla ricerca della felicità. Ma anche sul bullismo e l'omofobia. Sui modelli e sugli schemi che ci impediscono, e che impediscono ai ragazzi, di essere felici.

Florida

Mar, 05/03/2016 - 18:38

(Floride, Francia/2015) di Philippe Le Guay (110')

Gli spettatori italiani hanno conosciuto e apprezzato Philippe Le Guay per i suoi recenti Molière in bicicletta e Le donne del 6º piano. Ora il regista francese ci consegna un'altra commedia agrodolce con protagonista l'anziano Claude che decide dalla Francia di volare in Florida, per rivedere la figlia Alice, sposata con un americano. Ma cosa si nasconde dietro questo viaggio? "Il ruolo del padre era shakespeariano, ma richiedeva anche una certa inventiva e umorismo. Jean Rochefort è l'attore che incarna queste caratteristiche. La sua esperienza e la sua innata indole teatrale gli permettono di modulare nella sua recitazione generi differenti" (Philippe Le Guay). 

Il film verrà proiettato alternativamente anche in lingua originale

Il condominio dei cuori infranti

Mar, 05/03/2016 - 18:38

(Asphalte, Francia/2015) di Samuel Benchetrit (100')

Un condominio di una banlieue francese con un ascensore perennemente in panne. Sei bizzarri personaggi - l'aspirante fotografo, l'attrice in crisi, l'infermiera notturna, l'astronauta disperso, il teen-ager annoiato, la signora ospitale - si incontrano. Nelle storie divertenti e improbabili e nella loro diversità risiede l'antidoto alla solitudine e un messaggio di tolleranza. L'attore e regista teatrale Samuel Benchetrit porta sul grande scherrmo la sua ponderosa autobiografia Cronache dell'asfalto, riunendo un cast di grande livello, i n cui brillano le prove di Isabelle Huppert, Valeria Bruni Tedeschi e Michael Pitt. "È un film significativo e simpatico con un messaggio umanistico di stampo truffautiano, retto con un acume intellettuale del tutto assente dalla tradizione nostrana" (Goffredo Fofi).

Il film verrà proiettato alternativamente anche in lingua italiana

Wolf Eyes live

Mar, 05/03/2016 - 18:33

in apertura Fulkanelli e The Mountain Moon 

C’era un tempo in cui performance e musica costituivano un atto non autocelebrativo e anti-pretese. Era il tempo in cui i Throbbing Gristle gridavano al massacro alla fine degli anni 70. Con i Wolf Eyes è come se la storia si fosse ripetuta. Forse meno intellettuale, ma decisamente carica di un’energia nuova e oscura. Tra i pionieri della scena noise americana anni 2000, i Wolf Eyes, come anche Lightning Bolt e Black Dice, sono i paladini del DIY. Politica che non è mai stata abbandonata, nonostante la Sub Pop, il Lollapallooza e una visibilità senza precedenti. Il trio del Midwest, formato attualmente da Nate Young, John Olson e James Baljo, è stato da sempre uno dei picchi più schizofrenici del nuovo noise. Non solo musicalmente. Il dna DIY ha fatto si che la loro carriera fosse costellata sin dall’inizio da continue uscite, cdr, vinili, tapes, documenti di vario genere ecc. Un’energia creativa senza fine che parte dalla creazione sonora e finisce con la performance live: delirante, stroboscopica, straziante. Per poi cominciare da capo, inarrestabile. Questi sono e sono sempre stati i Wolf Eyes, si dai tempi di “Wolf Eyes”, album omonimo uscito per la Bulb Records nel 2001. Già allora era come se i Throbbing Gristle avessero incontrato i Chrome all’Inferno. Lo stesso anno esce “Dread”, per Hanson e American Tapes, considerato il vero album d’esordio del trio. Qui i Wolf Eyes fanno sfoggio di quel rumore putrido e paludoso che è poi diventato il loro marchio di fabbrica. Già a questo punto gli americani mezzi uomini-mezzi animali, erano diventati gli eroi del noise. In seguito, dal 2001 in poi, escono una miriade di album, singoli, cassette, che non fanno altro che sottolineare l’anima insana di questa band, finché, nel 2004, l’interesse attorno ai Wolf Eyes è talmente alto d richiamare l’attenzione della Sub Pop, che produce l’album “Burned Mind”. E per quanto la pressione di un’uscita con un’etichetta così importante fosse alta, l’opera finale rimane un capolavoro dalle influenze metal e dall’atmosfera apocalittica. Il rapporto con la Sub Pop non finisce qui; nel 2006 esce un altro album “Human Animal”, che conferma i Wolf Eyes come una band in continua evoluzione e con un’infinità di contenuti da raccontare. Da qui in poi il delirio discografico senza fine che si sviluppa nell’uscita continua di album e progetti musicali di vario tipo. Un delirio pieno di rumori e malessere ma anche di ironia e onestà intellettuale. L’ultimo album dei paladini del noise esce nel 2014, “Burnt-Out”: un album autoprodotto che sente un richiamo alle radici. Più attitudine e meno riviste. Per capire i Wolf Eyes dunque, bisogna prima capire la loro discografia e giudicarla nella sua complessità. I singoli album sono stelle senza cielo; dicono tutto e niente. Certo è che se oggi il suono industrial, marcio, violento, rumoroso, irritante, ci sembra un mondo conosciuto e che ormai ci è entrato sotto pelle, lo si deve anche e soprattutto ai Wolf Eyes, nel bene e nel male.

Pauline Oliveros + IONE

Mar, 05/03/2016 - 18:02

+ Orchestra del Teatro Comunale di Bologna | A n g e l i c A  2 6

Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Tonino Battista direttore
Pauline Oliveros + IONE (Italia, Stati Uniti) prima assoluta
Philip Corner (Stati Uniti, 1933) 

Pauline Oliveros V-Accordion (fisarmonica digitale)
IONE voce
testi musiche di Pauline Oliveros, James Tenney, Philip Corner
una coproduzione di AngelicA e Fondazione Teatro Comunale di Bologna.

Nuvole

Mar, 05/03/2016 - 17:21

di Nanni Garella ispirato alle sceneggiature "Che cosa sono le nuvole?" e "La terra vista dalla luna" di Pier Paolo Pasolini

Da martedì 7 a domenica 19 giugno la Sala De Berardinis dell’Arena del Sole, nella sua configurazione a pianta centrale, apre le porte con la prima assoluta di Nuvole, di Nanni Garella da Pier Paolo Pasolini, produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione con Arte e Salute onlus.

In scena, assieme allo stesso Nanni Garella e agli attori di Arte e Salute, ci sarà anche un ensemble musicale composto da otto allievi del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna.

In anni recenti, Nanni Garella ha portato in teatro il cinema di Pasolini con due spettacoli – Edipo e Il Vangelo secondo Matteo – di forte presa emotiva, che hanno evidenziato il carattere tipicamente “pasoliniano” degli attori di Arte e Salute, una realtà artistica nata nell’ambito del disagio mentale.

Il regista torna ora alle sceneggiature di Pasolini, veri gioielli di narrativa “messa in scena”, in particolare a quelle di due indimenticabili episodi di film collettivi: La Terra vista dalla Luna, episodio del film Le streghe (1966) con Totò, Ninetto Davoli e Silvana Mangano e Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all’italiana (1967) con, tra gli altri, ancora Totò e Ninetto Davoli con Laura Betti.

È da quest’ultimo episodio, ambientato in un teatro di borgata, che trae spunto la scrittura scenica di Garella. Ed ecco scaturire i personaggi: marionette in un teatro di borgata; forme che raccontano, come in una favola, la vita violenta, primitiva e dolcissima degli umili, degli emarginati; la vita che avanza a morsi, come un vortice insensato, come un sogno; una vita capace di sradicare le norme morali e i pregiudizi e di proclamare la verità.

Bistrot nel Chiostro dell’Arena DIETRO LE QUINTE
Dal 7 al 25 giugno nel Chiostro dell’Arena, dalle ore 18.30, sarà aperto il bistrot con aperitivi, cena dopospettacolo. Non mancherà la musica. Chiuso il lunedì. 

Nuvole
di Nanni Garella
ispirato alle sceneggiature Che cosa sono le nuvole? e La terra vista dalla luna di Pier Paolo Pasolini
con Nanni Garella, Luca Formica, Pamela Giannasi, Sara Iacarella, Mariarosa Iattoni, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Mirco Nanni, Lucio Polazzi, Moreno Rimondi, Roberto Risi, Davide Capponcelli
musiche originali di Matteo Malferrari, Raffaele Sargenti, Dario Govoni
eseguite dall’Ensemble del Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna
regia Nanni Garella

Emilia Romagna Teatro Fondazione | Associazione Arte e Salute onlus
in collaborazione con Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna
e con Regione Emilia Romagna progetto “Teatro e Salute Mentale”, Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna 

dal 7 al 19 giugno 
lunedì riposo

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