Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 6 min fa

Tutto sua madre

Mar, 11/04/2014 - 16:44

 di Guillaume Gallienne [Francia-Belgio/2013 - 85'] | Cineclub

Ospite: Maurizio Cardillo - Attore

Tutte le mattine del mondo

Mar, 11/04/2014 - 16:37

di Alain Corneau [Francia/1991 - 114'] | Cineclub

Ospite: Ilaria Vanacore - pianista concertista

La parte degli angeli

Mar, 11/04/2014 - 16:35

di Ken Loach [GB-Fr/2012 - 106'] | Cineclub

Ospite: dott.ssa Milena Ambrosini - psicologa

Jersey Boys

Mar, 11/04/2014 - 16:32

Cineclub

CIAULAtotheMOON

Mar, 11/04/2014 - 16:29

uno spettacolo di nO (Dance first. Think later)

CIAULAtotheMoon è una storia liberamente ispirata alla novella di Pirandello ”Ciaula scopre la Luna” e delicatamente combinata all’esperienza di vita di una donna del Sud. Questa donna, è mia nonna. Attraverso una serie di interviste, filmini rubati, racconti nella notte, abbiamo fuso lingua e corpo, dando vita a momenti di realismo, in un presente illuminato dalle luci di un vecchio neon, e momenti “altri”, del passato, più astratti, in cui il corpo riassume i ricordi, e la luce si affievolisce attraverso il calore di una ribalta “povera”, che regala nostalgia. La musica, è protagonista quanto gli interpreti. Quanto il corpo. Quanto la parola. Ci è infatti difficile trovare una categoria teatrale per questa nostra creazione. Amiamo definire CIAULAtotheMoon, un viaggio. Nella stanza piena di vecchi giocattoli di un bambino abbandonato che bambino più non è. Incubi e sogni fanno visita. Fino alla fine.
Elena Gigliotti

Il gruppo nO (Dance first. Think later) è originariamente formato da giovani attori diplomati presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova.

The Lady - L'amore per la libertà

Mar, 11/04/2014 - 16:29

di Luc Besson [Francia-GB/2011 - 145'] | Cineclub

Ospite: prof. Gianni Sofri - storico

L'attimo fuggente

Mar, 11/04/2014 - 16:26

di Peter Weir [USA/1989 - 124'] | Cineclub

Ospite: Alessandro Dall'Olio - poeta

Joyce

Mar, 11/04/2014 - 16:20

Vita di Joyce Salvadori Lussu. Una produzione cada die teatro - Associazione Culturale Ca’ Rossa; di e con Rossella Dassu

La storia è storia di tutti.
Partendo da questa premessa Joyce Salvadori Lussu attraversa il ventesimo secolo facendosi portavoce di un disagio dell’essere che non esclude nessuno, né vittime né carnefici, in un succedersi di eventi in cui le responsabilità dei grandi poteri si intrecciano all’indifferenza di coloro che osservano. E’ sull’oggi che ci interroghiamo facendo un salto all’indietro, sul presente di questa piccola Italia fatta di alleanze farlocche e di ipocrite false promesse, sulle radici di consuetudini sociali e politiche che hanno perso di vista il buon senso. Di Joyce Lussu condividiamo lo sguardo indagatore e critico, il bisogno di sentirsi parte integrante di un mondo che abbatta i confini e che ridia dignità a uomini e donne, a prescindere dalla loro condizione sociale e geografica. Il lavoro ripercorre i momenti salienti della biografia di Joyce Lussu, a partire dalle persecuzioni nazifasciste a Parigi, fino ad arrivare alle soglie della contemporaneità. In uno spazio arredato di cartoni vuoti, in cui il tempo è scandito da un ambiente sonoro che, attraverso citazioni, spazia tra la spy story e l’intimismo poetico, l’attrice in scena si sovrappone lentamente ad un’ immagine su cui imprime progressivamente il suo corpo. Ciò che resta è un gioco di sguardo

Popup

Mar, 11/04/2014 - 16:15

concezione e interpretazione Belinda Annaloro | prima nazionale

POPUP ci conduce nel mondo onirico d’un libro 3D in dimensione giganti. Le pagine si girano, si dispiegano, le storie si mostrano, s’intrecciano e lasciano posto all’immaginazione. POPUP dà vita a una successione di tavole animate punteggiate da disegni videoproiettati: un treno, un cielo pieno di stelle, un giardino geometrico, un castello invaso dal mare… Come nei nostri sogni d’infanzia, navighiamo a ritmo delle piccole incursioni musicali canticchiate dall’interprete. Ipnotico e fantastico, tra teatro d’immagine e performance di arti plastiche, questo spettacolo è un invito a trascendere il quotidiano.

The blue boy

Mar, 11/04/2014 - 16:08

concepito e diretto da Feidlim Cannon e Gary Keegan, Brokentalkers

Dopo film come Magdalene e Philomena, ancora un racconto dall’orrore delle strutture ecclesiastiche irlandesi, The blue boy rievoca le esperienze di uomini e donne che da bambini furono rinchiusi in istituzioni cattoliche, nelle quali hanno subito abusi: picchiati, affamati, seviziati e violentati. Lo spettacolo, premiato in vari festival internazionali, combina un livello altamente fisico della rappresentazione con le testimonianze reali delle vittime, spalancando un’ulteriore vetrina sulla storia degli abusi sull’infanzia in Irlanda.

I Brokentalkers sono stati creati a Dublino nel 2001 da Feidlim Cannon, Damien Fenty, Gary Keegan e Faye Munns. Ben presto si sono accreditati come una delle formazioni teatrali più innovative e originali dell’Irlanda, grazie a un lavoro che attraversa i generi e rifiuta le categorizzazioni, comprendendo nella creazione teatro, danza, cinema, testi, interviste, materiale trovato e musica.

A. H.

Mar, 11/04/2014 - 16:01

stabilemobile - compagnia Antonio Latella

“E se invece di mettere i baffi alla Gioconda li togliessimo a Hitler?”. Questa domanda non vuole essere una provocazione ma è, nella sua assurdità, il punto interrogativo da cui partiamo. Volgere lo sguardo da quel quadratino peloso, quella mosca sotto al naso, maschera dell’orrore di tutto il ‘900, a qualcosa di interiore, di terribilmente intimo, umano. Non è nostra intenzione mettere in scena la figura di Adolf Hitler, non vogliamo cucire una divisa e farla indossare ad un attore per portarlo a recitare, a interpretare, a personificare o più probabilmente a scimmiottare Hitler. Sarebbe una pazzia e un fallimento di intenti, una mancanza di gusto e altro ancora. Ci interessa, invece, intraprendere una riflessione sul male. Esiste il male? Certo, per esempio il cancro, un male terribile di cui tutti abbiamo paura perché uccide e non guarda in faccia a nessuno (ricco, povero, famoso, buono, cattivo, santo, peccatore, re, operaio, papa o laico…).  Di fronte a un simile male, la domanda non è solo “come sconfiggerlo?” ma soprattutto “perché nasce?”. Partiamo da questo interrogativo per confrontarci con il cancro che ha colpito l’Europa, l’ha infettata, mutata, devastata, uccisa; è entrato nei cuori e nelle menti e si è trasformato in pensiero, in politica, si è mascherato da ragione, da bene ed ha sterminato senza nessuna pietà, come un angelo vendicatore. Poi un giorno, dopo anni di guerra, il male è stato sconfitto: il cancro e le sue metastasi sono state vinte, un coro di voci ha gridato alla vittoria e abbiamo ricominciato a vivere, a ricostruire e, anche, a dimenticare. Hitler è stato distrutto e sconfitto ma come tutti i grandi mali non è stato ucciso, si è ucciso per non morire, per custodire l’orrendo segreto della sua nascita. Come è stato possibile che il cancro Hitler sia entrato nel cuore di milioni di persone? Come è stato possibile che queste persone abbiano creduto in lui e si siano messe la mosca sotto al naso?
Antonio Latella

A. H.
drammaturgia Federico Bellini e Antonio Latella
regia Antonio Latella
con Francesco Manetti
produzione stabilemobile - compagnia Antonio Latella
in coproduzione con Centrale Fies
in collaborazione con KanterStrasse/Valdarno Culture

La notte dei miracoli

Mar, 11/04/2014 - 15:42

il nuovo spettacolo dedicato al celebre cantautore e alla Bologna beat

Domenica 9 novembre 2014 alle ore 17 il Teatro Guardassoni del Collegio S. Luigi (Via M. d'Azeglio,55) alzerà nuovamente il sipario per La notte dei miracoli, un nuovo spettacolo musicale ideato da Marcello Negozio, patrocinato dal Comune di Bologna e dal Lions Club Bologna, dedicato al celebre cantautore Lucio Dalla e alla sua città, finalizzato al sostegno delle prossime attività culturali dell'associazione no profit che nove anni fa riaprì la storica sala teatrale.

Canzoni, aneddoti e ricordi dagli anni beat ad oggi. Tra gli ospiti numerosi artisti tra i quali Ugo Rapezzi, nelle vesti di narratore, il pianista Daniele Bruno, il bassista Max Turone e la partecipazione del noto tenore bolognese Cristiano Cremonini, presidente dell'associazione.

Vittime del silenzio

Mar, 11/04/2014 - 15:27

regia di Arturo Cannistrà | Leggere per... ballare - in collaborazione con FNASD

Lo spettacolo, ideato da Bianca Belvederi Bonino e Arturo Cannistrà, in cui il testo recitato si integra con musica e coreografia, vuole far comprendere come, attraverso una scarsa documentazione storica (il silenzio dei tempi), la violenza nei riguardi delle donne abbia pervaso il mondo fin dall'antichità. Interpretato e danzato da giovani, lo spettacolo ha l'obiettivo di rivolgersi ad altri giovani e agli adulti, per una riflessione formativa su di un loro rinnovato ruolo nell'ambito della famiglia e della società. 
Lo spettacolo è uno degli appuntamenti della Stagione di Formazione e Ricerca del Teatro Comunale di Bologna, e rientra nell’ambito della IX Edizione del Festival della Violenza Illustrata.  

Lo spettacolo fa parte del progetto “Leggere per... ballare” – che ha il patrocinio del MIUR e del Ministero delle Pari Opportunità e si propone di promuovere, sostenere e diffondere la cultura della danza e si realizza grazie alla collaborazione tra Teatro Comunale, Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza (FNASD), Espressione Danza Bologna, Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto – è costruito su un testo letto o recitato che si integra con musica e coreografia.

Pier Luigi Nervi. Gli stadi per il calcio

Mar, 11/04/2014 - 14:39

mostra promossa dall'Ordine degli Architetti di Bologna, Acer e Urban Center. 

Curata da Micaela Antonucci, Annalisa Trentin e Tomaso Trombetti, la mostra ricostruisce il percorso creativo e costruttivo dell’ingegnere italiano illustrando i progetti di Nervi per stadi in Italia e all’estero, attraverso l’ampio patrimonio di disegni e materiali d’archivio, accompagnati dalle elaborazioni grafiche tridimensionali e dai modelli costruttivi dei progetti più significativi realizzati appositamente per questa occasione dal La-Mo e dal LaMoViDA (Laboratorio Modelli di Architettura e Laboratorio di Modellazione e Visualizzazione Digitale per l’Architettura dell’Università di Bologna, sede di Cesena).

Pier Luigi Nervi (1891-1979), progettista, teorico, docente, costruttore e imprenditore, è stato uno dei protagonisti dell’architettura e dell’ingegneria del Novecento. Questo profilo professionale di ingegnere-architetto si è costruito negli anni di studio all’Università di Bologna.

Un pezzo per SPORT

Mar, 11/04/2014 - 12:54

un'altra visione su Elfriede Jelinek | FF Jelinek

io non compaio, al massimo vado e vengo, mi siedo in silenzio, mi rialzo, senza che nessuno se ne accorga. in me tu vedi la personificazione del disprezzo che mi colpisce e mi viene incontro; persino nel mio bell’appartamento immerso nel verde, ma scostante, puoi leggerlo, il disprezzo. lì non ho bisogno di persone…

Fare sport. Mente, corpo, spirito e ideologia.
Decine di persone in corsa per la forma fisica, per definire la propria immagine. NOI, MASSE.
Non è già questa una visione straordinariamente teatrale? Non ha già di suo la potenza di una storia umana incredibile, che trascende le lingue, le religioni, le razze, le epoche e in un colpo solo le abbraccia tutte con un nuovo colpo di classicismo?
Non c’è per esempio tutto il novecento e duemila? L’esaltazione della razza, l’agit prop, le adunate “fascionaziste”, o l’uomo massa espressionista?
Non ci siamo dentro? Per aderenza o sottrazione ci siamo noi. Interi. Immersi.
Lo sport. Per parlare di vita.
Forse proprio per questo lo sport è tale: mette in movimento un corpo per separarlo, grazie alla fatica, quanto più possibile dai pensieri. Affaticare le membra per recuperare la lucidità interiore.
Gli uomini e le donne di quest’opera di Elfriede Jelinek sono appunto pezzi di un discorso sulla vita, sulla finitezza, sulla corporeità ma allo stesso tempo un pensiero inquieto sul senso primo del vivere.
Lo spettacolo è la terza tappa del trittico di Andrea Adriatico dedicato a Elfriede Jelinek, che sarà presentato integralmente tra gennaio e febbraio a Teatri di Vita, e che comprende Delirio di una TRANS populista. Un pezzo dedicato a Elfriede Jelinek e Jackie e le altre. Un altro pezzo dedicato a Elfriede Jelinek.

Un pezzo per SPORT un’altra visione su Elfriede Jelinek
di Andrea Adriatico
con Alberto Sarti, Andrea Fugaro, Anna Amadori, Carolina Talon Sampieri, Chiara Guadagnini, Eva Robin’s, Fabrizio Croci, Francesca Mazza, Gianluca Enria, Nunzio Calogero, Olga Durano, Patrizia Bernardi, Saverio Peschechera, Selvaggia Tegon Giacoppo, Stefano Toffanin

Morandi e l'antico

Mar, 11/04/2014 - 12:48

Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi

Nel percorso espositivo di Morandi e l'antico trovano posto, in dialogo con la collezione morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei – Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi – e dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Morandi e l'antico

Mar, 11/04/2014 - 12:48

Vitale da Bologna, Barocci, Rembrandt e Crespi

Nel percorso espositivo di Morandi e l'antico trovano posto, in dialogo con la collezione morandiana, opere di Federico Barocci, Giuseppe Maria Crespi, Rembrandt van Rijn e Vitale da Bologna comprese in un arco temporale che va dal Trecento al Settecento e provenienti da altre sedi dell'Istituzione Bologna Musei – Collezioni Comunali d'Arte, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi – e dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Progetto dell'Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini e Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Le amanti

Mar, 11/04/2014 - 12:42
uno spettacolo di Teatrino Giullare

Protagonista di questa storia è l’Amore, Eros, con le sue angosce, le sue spesso fallaci promesse.Vengono alla luce due vite, quella di Brigitte, che lavora in una fabbrica di reggiseni, e quella di Paula che lotta contro i genitori per sfuggire ad una vita senza prospettive.

Il linguaggio originalissimo dell’autrice è irruente e sofisticato, giocato sul filo del paradosso, a tratti irresistibilmente comico. Un duello teatrale tra Eros e la brutalità in cui la satira prende come oggetto la crudeltà dei rapporti, l’insensatezza della vita lavorativa e soprattutto la retorica sull’Amore, che si rivela l’ennesima mistificazione dell’essere umano per non vedere la povertà dei suoi orizzonti.

Dallo straordinario romanzo di Elfriede Jelinek (Premio Nobel per la letteratura 2004), per la prima volta adattato per il palcoscenico, Teatrino Giullare crea con leggerezza ironica e soluzioni sceniche sorprendenti una messa in scena in cui gioca con la condizione delle due donne che si aspettano che solo dall’amore venga fuori il riscatto di un’esistenza altrimenti insignificante, mettendo a fuoco un’immagine fosca e tagliente della razza umana.

Le amanti dal romanzo di Elfriede Jelinek
Traduzione italiana di Valeria Bazzicalupo
Diretto e interpretato da Giulia Dall'Ongaro ed Enrico Deotti

Nuova sala dedicata all'arte giapponese

Mar, 11/04/2014 - 12:16

inaugurazione | In esposizione opere dell'Asia Orientale provenienti da due collezioni bolognesi: le xilografie della Fondazione del Monte e vari oggetti del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale

L'Università di Bologna dedica una sala espositiva del Museo di Palazzo Poggi all’arte giapponese. Le opere provengono da due collezioni bolognesi e sono xilografie, libri illustrati, oggetti e dipinti del XIX e XX secolo. La Collezione di xilografie giapponesi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna fu acquistata a Firenze dal medico, scrittore e collezionista carpigiano Carlo Contini (1919-2012) dalla vedova dell'ammiraglio Manzoni: si tratta di una raccolta di oltre 500 stampe xilografiche giapponesi (molte delle quali sono dittici e trittici), da quest'ultimo costituita agli inizi del Novecento in occasione dei suoi frequenti viaggi in Giappone. Nel 2012, alla morte di Contini, la collezione è stata acquisita dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. La Collezione del Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale proviene dall'omonima associazione culturale, fondata a Bologna nel 1987 dal professor Giovanni Peternolli e da altri appassionati dell'arte e della cultura dell'Asia Orientale, allo scopo di farne conoscere e apprezzare il ricchissimo patrimonio. La collezione è attualmente costituita da 160 stampe xilografiche e libri illustrati giapponesi, da una raccolta di oltre 170 oggetti di materiali diversi (bronzi, lacche, cloisonné, tessuti, ecc. in gran parte provenienti dal Giappone del 19° secolo) e da 34 pitture cinesi e giapponesi.

La nuova sala verrà inaugurata il 5 novembre, alle 16, alla presenza dell’Ambasciatore del Giappone in Italia Kazuyoshi Umemoto.

Gioventù bruciata

Mar, 11/04/2014 - 12:15

(Rebel Without a Cause, USA/1955) di Nicholas Ray (111')

"Gioventù bruciata resta la rappresentazione hollywoodiana più emblematica della gioventù moderna, non più incarnata dalle presenze stereotipate di Shirley Temple e Mickey Rooney ma da creature fragili, tormentate e disorientate sulla soglia dell'età adulta. [...] Il film traeva la propria verosimiglianza dalla ricerca antropologica, sempre cara a Nicholas Ray. Ma non avrebbe potuto conquistare il rango di verità eterna senza il CinemaScope (nel glorioso formato 2.55:1) e il colore. I giovani volti di Dean e Wood, prima estranei l'uno all'altra e ora costretti ad affrontare l'ignoto, mettono in campo la tenerezza quale sorprendente antagonista di un mondo troppo crudele e la miracolosa forza dell'innocenza ancora intatta" (Peter von Bagh). "In James Dean i giovani d'oggi si ritrovano completamente, e più che per le ragioni che si citano di solito, violenza, sadismo, frenesia, malvagità, pessimismo e crudeltà, per altre infinitamente più semplici e quotidiane: pudore dei sentimenti, fantasia in ogni occasione, purezza morale senza rapporti con la morale corrente ma più rigorosa, gusto inestinguibile dell'adolescente per la competizione, ebbrezza, orgoglio e rimpianto di sentirsi 'fuori' della società, rifiuto e desiderio di integrarsi e infine accettazione - o rifiuto - del mondo come è" (François Truffaut).
Copia proveniente da Warner Bros. per concessione di Park Circus. Restaurato da Warner Bros. In collaborazione con The Film Foundation, grazie al contributo di Gucci e The Film Foundation.

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