laboratorio per bambini da 3 a 8 anni
Mentre mamma e papà si godono una colazione rinforzata o un bio brunch ne" La Caffetteria del Sì", i bimbi – insieme ai “nerd felici” del collettivo Alive Lab – giocano con suoni, immagini, luci e video iniziando ad approcciarsi in maniera ludica ai dispositivi digitali per lo sviluppo della creatività e dell’espressione artistica.
letture per bambini dai 4 ai 6 anni
Le fiabe narrate dalle nonne, ascoltate e scritte da Italo Calvino, lette da Sara Nanni.
a cura di Paolo Bolognesi e Roberto Scardova | 900storie
Leonardo Grassi e Andrea Speranzoni ne discutono con Claudio Nunziata e Roberto Scardova.
Coordina Cinzia Venturoli in collaborazione con Associazione Piantiamolamemoria.
Aldo Cazzullo presenta il suo libro con Filippo Andreatta, Giorgio Guazzaloca, Angelo Panebianco e Fabio Roversi Monaco.
Aldo Cazzullo ha scelto di raccontare la Prima guerra mondiale attraverso i ricordi dei pochi sopravvissuti. Nelle piazze di ogni paese, anche del più sperduto e disabitato, c'è sempre una lapide a ricordare una generazione, i ragazzi nati alla fine dell'Ottocento, spazzata via dalla guerra al fronte.
A cento anni dall'inizio di quell'ecatombe, Cazzullo ricorda e riannoda i fili di un passato lontano.
Letture di Carlotta Pircher.
gioco d'osservazione per bambini dagli 8 ai 10 anni
"Aguzzo lo sguardo | E arrivo al traguardo | Cercando gli animaletti | Nascosti nei foglietti. | L’impresa facile non è | Perché del mimetismo son i re | Sicuramente li troverò | E nel museo li conoscerò".
Laboratorio su prenotazione: 051-251723 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 9.
Il giorno in cui cadde il muro. Giuseppe Palumbo incontra gli autori Francesco Ditaranto e Lucrezia Bugané
Può un uomo mancare, consapevolmente o meno, all’appuntamento con uno dei momenti storici più gravidi di conseguenze per il XXI secolo?
È questo il tema che Francesco Ditaranto affida alle matite di Lucrezia Bugané, raccontando una storia vera: le ultime 24 ore di un operaio italiano nella Germania dell’Est prima della caduta del muro di Berlino. Un crollo, materiale e metaforico con cui a 25 anni di distanza facciamo ancora i conti.
Attilio, 32 anni, metalmeccanico bolognese, è un delegato Fiom in trasferta nella Repubblica Democratica Tedesca per conto della Weber, per allestire, insieme ad altri operai italiani, una fabbrica di carburatori da applicare ai vecchi motori Trabant, le famigerate “auto del popolo tedesco dell’Est” che bruciavano olio producendo il tipico fumo azzurrino che copriva come una nebbia le strade di Berlino Est. La sua vita sarebbe stata lì. Almeno per un po’. Era arrivato da un mese e, in realtà, non ci si trovava male.
È la mattina dell’9 novembre 1989, mancano pochi minuti all’inizio delle ultime 8 ore in fabbrica prima di tornare a Bologna per una breve visita. Nei bagagli sono pronti dei colbacchi che ha comprato per i genitori. Soprattutto per suo padre, uno che al socialismo reale ci credeva ed era orgoglioso che suo figlio lavorasse nella RDT.
Questo pensava mentre guardava la strada dalla sua finestra al 7° piano di un complesso di 3 grandi palazzoni grigi in perfetto stile sovietico. Davanti a lui l’incrocio tra Ho Chi Minh Strasse e Lenin Alle, due grandi strade a 4 corsie, imponenti e sovietiche anch’esse. Guardò in basso, nel parcheggio dove c’era la sua macchina: un uomo appoggiato al lunotto posteriore, stava scrutando all’interno...
live (Svezia, techno)
Arriva al Link un altro dei mostri sacri della techno: lo svedese Adam Beyer.
Minimal dinamica e linee melodiche, un suono in grado di scaldare anche la gelida Stoccolma, proiettando la "scena svedese" nei club di tutto il mondo.
Adam Beyer è tutto questo e molto di più. È uno che meriterebbe un premio alla carriera per il contributo al divertimento, un sinonimo di tutto quello che c'è di eccitante nella techno.
Convertitosi alla consolle dopo una breve esperienza come batterista, il suo stile si è fatto sentire chiaro sin da subito: "Drumcodes 1", del 1995, e l'album di debutto "Decoded", del 1996, sono considerati ancora oggi capolavori modello, fondamentali per tracciare una storia del genere.
Diventato poi un'autentica macchina produttiva nei Duemila fra decine di remix e collaborazioni (vedi quelle con i conterranei e amici Cari Lekebusch, Joel Mull, Jesper Dahlback), Beyer ha raggiunto l'apice con la propria etichetta, la Drumcode, altro esempio di libertà musicale e sperimentazione proficua.
Oggi non c'è club sulla faccia della Terra che non sarebbe in grado di far ballare, e al Link ne darà certamente prova.
un'antologia a fumetti; presentazione con i curatori e alcuni autori
Per chiudere il suo secondo ciclo di antologie, Delebile presenta WORK, terzo volume della serie dopo HOME e MOTHER: Una raccolta tematica di racconti brevi ad opera di sedici giovani autori italiani e stranieri.
Mateus Acioli | Bianca Bagnarelli | Ilaria Boscia | Paolo Cattaneo | Sophie Franz | Isaac Lenkiewicz | Alessandro Lise | Melissa Mendes | Mauro Nanfitò | Nicolò Pellizzon | Cristina Portolano | Silvia Rocchi | Ugo Schiesaro | Andrea Settimo | Alice Socal |Alberto Talami | Fabio Tonetto |
Incontro e firmacopie di Zerocalcare, in occasione del nuovo libro "Dimentica il mio nome" (Bao)
Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione
di Hisashi Inoue
Mitsue, poco più che adolescente, è sopravvissuta allo scoppio della bomba atomica di Hiroshima. Tre anni dopo il terribile evento incontra Kinoshita, le cui attenzioni la fanno uscire dal torpore di una vita vissuta nell'ombra del ricordo di tutti gli amici perduti. Stenta ad aprirsi, ma la comparsa del padre Takezo - una esilarante figura di “fantasma”, un po' guascone, con la missione di incoraggiare la figlia verso il nuovo amore - la spinge ad affrontare le proprie paure e il trauma subito; la chiave sarà ripercorrere ogni istante vissuto in quel mattino del 6 agosto 1945 che Mitsue aveva completamente rimosso dalla propria mente.
Lo spettacolo portato in scena dalla FraternalCompagnia, prodotto dal Comune di Bologna e da Komatsu-za Teatro di Tokyo, e trasmesso in prima serata dalla NHK (televisione nazionale giapponese) ha meritato il PREMIO ENRIQUEZ 2012 – Città di Sirolo, premio a carattere nazionale, un riconoscimento che viene assegnato a coloro che si sono particolarmente distinti per una comunicazione di impegno sociale e civile e che ha visto premiata la Compagnia, la regia, la migliore attrice, il miglior attore e la miglior drammaturgia internazionale.
Hisashi Inoue (1934-2010) è stato un narratore e commediografo tra i più importanti, e anche tra i più popolari, del Giappone degli ultimi 50-60 anni. Inoue era particolarmente affezionato alla città di Bologna, a cui dedicò un libro e un documentario televisivo di notevole successo, realizzato per la rete nazionale NHK.
Regia di Massimo Macchiavelli
Testo di Isashi Inoue, traduzione Franco Gervasio e Ai Aoyama.
Con Massimo Macchiavelli e Tania Passarini
Scene- Accademia di Belle Arti di Bologna
Costumi Scissor Lab
una mostra di Takaya Fujii
Nato a Kyoto città di grandi tradizioni culturali, ha studiato alla Università di Kyoto e dopo gli studi ha intrapreso una serie di viaggi al di fuori del Giappone, con l'aspirazione di incontrarsi e condividere conoscenze con altri artisti. Ha costruito amicizie significative, di lunga durata, in tutto il mondo, facendo di queste amicizie artistiche il nucleo di diffusione della sua arte. Fondatore e Direttore del KWR , Kyoto Weissraum, Maestro di Ikebana & Nihonga, "La pittura tradizionale giapponese", le sue opere hanno un significato che va al di là dell’opera d’arte, attraverso di esse Takaja vuole porsi tra l’arte tradizionale e quella contemporanea giapponese, con influenze occidentali. La bellezza di un fiore o una foglia d'albero è spesso catturata nel suo disegno; il sale è l'elemento principale di purificazione e di longevità per il suo lavoro che non è trattenuto dai confini della sua tela ma va al di là, diventando scultura - performance video, ma sempre a rappresentare la vita.
I valzer e le danze ungheresi
I valzer e le danze ungheresi del grande compositore tedesco Johannes Brahms nato adAmburgo, figlio del classicismo poetico ed intimista, contrapposto al teatro musicale wagneriano avanguardista. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e promossa dal Lions Club Bolognae dal Val Santerno, vedrà salire sul palcoscenico il giovanissimo ma già affermato duo Martina Consonni e Shizuka Salvemini, formatosi presso la celebre Accademia Pianistica Internazionale di Imola e da poco esibitosi presso il prestigioso Festival Mito a Milano e Torino. Il brillante programma del concerto evidenzia la grande capacità creativa del compositore di saper attingere per le sue melodie dai ritmi e dai temi popolari della sua terra e dal folclore zigano. A cura di Accademia Pianistica Internazionale di Imola"Incontri con il Maestro" In collaborazione con Associazione Progetto Cultura Teatro Guardassoni Duo Martina Consonni e Shizuka Salvemini Pianoforte a quattro mani
Programma:
J. BRAHMS (1833-1897)
Sedici Valzer op. 39;
Scelta di Danze Ungheresi nn. 1-2-4-6-7-10-13-15-16-20-21
dirige Roberto Polastri
Indagine sull’arte di comporre con gli odori | ciclo di incontri
Programma delle conferenze
20 novembre
Mute-azioni: metamorfosi, variazioni e regole dell’attrazione nella composizione del profumo
Antonio Gardoni, creatore di fragranze
22 gennaio
Afferrare l’effimero: la dimensione olfattiva nell’arte
Francesca Faruolo, ideatrice e curatrice di Smell Festival e Smell Atelier
26 gennaio
Le regole e la libertà: il profumo dietro le parole
Giovanni Sammarco, creatore di fragranze
Dopo le conferenze: aperitivo fragrante presso la Profumeria Al Sacro Cuore - Galleria Falcone Borsellino 2/e (dalle 19.30).
Ingresso libero
presentazione del libro / tavola rotonda
Intervengono:
Mauro Ceolin, Claudio Musso (curatori del volume), Federica Patti, Valentina Tanni, Pau Waelder (autori dei testi)
Il volume Memezoology curato da Mauro Ceolin e Claudio Musso contiene e rielabora i contenuti di una ricerca mostrata per la prima volta sotto forma di installazione/ambiente durante la sesta edizione di roBOt Festival. Il progetto Memezoology si inserisce nel più ampio raggio di contemporaryNaturalism, un progetto attivo dal 2006 che si propone di attestare l'esistenza di una "biologia dell'immaginario collettivo". Nel caso specifico l’attenzione è puntata sulla diffusione dei meme attraverso i principali canali mediatici, con particolare riferimento a Internet.
Con sguardo analitico Ceolin ha scelto i meme a soggetto zoologico, i casi divenuti “virali” in seguito alle innumerevoli versioni create a partire da un modello comune. Il materiale così raccolto è stato sottoposto ad una campionatura di approccio scientifico: nominati, schedati e archiviati i meme animali appaiono come qualsiasi altro essere vivente.
Il libro è introdotto e accompagnato dai testi di Federica Patti, Valentina Tanni e Pau Waelder che in maniera diversa hanno seguito il lavoro di Mauro Ceolin e sono interessati al rapporto tra la produzione artistica e le nuove tecnologie.
percorso artistico multisensoriale al buio con l'uso della tecnologia | Mostra di opere tattili
Sensoltre è il primo percorso multisensoriale al buio, tra quadri tattili, realizzato da "Informatici senza frontiere onlus" con l'ausilio della tecnologia NFC (near field communication ovvero comunicazione in prossimità). Vedenti e non vedenti provano insieme una nuova forma di espressione artistica. Ogni visitatore riceve uno smartphone NFC, cuffie e bende (in caso di persona vedente), per poi essere guidato verso l'inizio di un percorso di 10 quadri, in prossimità di una corda passamano, ascoltando informazioni grazie a un trasmettitore RFID, un dispositivo che invia automaticamente audio al cellulare tramite segnale in radiofrequenza. Le Pittosculture di Giovanni Pedote, in arte GIOPE, opere scolpite, intagliate e in rilievo sono lavori nati per essere toccati grazie alla particolare combinazione del materiale impiegato: legno, tessuto, sabbia, terracotta e pennellate di colore.
Prenotazioni visita: 348-2908690
laboratori di mosaico al Museo
Hai mai realizzato un mosaico tutto tuo? Al Museo di Palazzo Poggi scopriremo tutto il fascino di questa antica tecnica decorativa e poi... realizzeremo insieme un vero mosaico!
Calendario laboratori:
15 novembre (9-11 anni) dalle ore 14.00 alle ore 17.00
16 novembre (9-11 anni) dalle ore 14.00 alle ore 17.00
22 novembre (8-10 anni) dalle ore 14.00 alle ore 17.00
23 novembre (8-10 anni) dalle ore 14.00 alle ore 17.00
Per prenotazioni e info: amicimuseiateneo@unibo.it | 051 2099746; 051 2099398
alleanza e conflitto fra uomo e natura | Conferenze
L'Università di Bologna organizza un ciclo di conferenze che intendono mettere in evidenza e discutere i problemi e le sfide che la nostra società deve responsabilmente fronteggiare per non trovarsi impreparata di fronte ad eventi che potrebbero fortemente condizionare anche la sopravvivenza delle future generazioni.
Programma degli incontri
19 novembre Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa – Piazza del Nettuno 3
Il problema energetico: sostenibilità ed equità
Vincenzo Balzani e Giovanni Nicolini
21 novembre Aula Prodi – Piazza San Giovanni in Monte 2
L’uomo padrone e schiavo della scienza e della tecnica
Gabriele Falciasecca e Fiorenzo Facchini
25 novembre Aula Prodi – Piazza San Giovanni in Monte 2
Le risorse del pianeta: egoismo o solidarietà intergenerazionale
Margherita Venturi e Pierpaolo Donati
27 novembre Sala Ulisse dell’Accademia delle Scienze – Via Zamboni 31
Intervenire sugli organismi viventi: rischi e benefici
Laura Calzà e Stefano Canestrari
2 dicembre Aula Prodi – Piazza San Giovanni in Monte 2
Conseguenze inaspettate dell’attività umana
Nicola Armaroli e Sergio Belardinelli
4 dicembre Sala Ulisse dell’Accademia delle Scienze – Via Zamboni 31
Tavola Rotonda: Formazione, Sapere ed Etica per affrontare la complessità dell’Antropocene.
Vincenzo Balzani, Marco Cammelli, Gianluca Fiorentini, Alberto Ronchi, Walter Tega, Stefano Versari Coordinatore: Luigi Busetto.
Tutte le conferenze si tengono dalle ore 17 alle ore 19.
Nell’ambito della rassegna Riflessioni su Scienza e Società.
spettacolo multimediale con Olga Peretyatko e l'orchestra del Teatro Comunale
Dalla funambolica aria della Contessa di Folleville dal Viaggio a Reims alla scena del carcere dal Tancredi, passando per la grandiosa pagina “Bel raggio lusinghier”, durante la quale Semiramide attende l’arrivo dell’amato. C’è l’eterna e multiforme musica di uno dei più amati compositori italiani al centro dello spettacolo multimediale “Una voce per Rossini”, in programma sabato 15 novembre alle 18 al Teatro Manzoni di Bologna, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Protagonista il soprano russo Olga Peretyatko, insieme all’Orchestra del Teatro Comunale cittadino diretta da Alberto Zedda. “È una sorta di omaggio a quella che è diventata la mia città – dice Olga Peretyatko – dove proprio in questi giorni sto incidendo il mio terzo cd per la Sony, dedicato a Rossini, insieme a uno specialista di questo repertorio come Zedda e all’Orchestra del Comunale. Ci è sembrato naturale offrire a tutti uno spettacolo che prevede l’esecuzione di alcune delle arie che saranno contenute nel cd, ma non solo. Sarà uno show multimediale, nel quale racconterò i personaggi che interpreto, con l’aiuto di videoproiezioni, ripercorrendo quello che è avvenuto durante le prove e l’incisione. Un modo per permettere a tutti di godere della meravigliosa musica di Rossini, e di partecipare alla creazione di un disco”. Lo show sarà anche ripreso dalla Rai e diventerà un contenuto ulteriore, distribuito in DVD, che andrà ad arricchire l’incisione.
viaggio alle regioni equinoziali del Nuovo Continente; incontro con Béatrice Collignon, Cesare Romani, Franco Farinelli
Alexander von Humboldt. Viaggio alle regioni equinoziali del Nuovo Continente
Antologia a cura di Franco Farinelli, Illustrazioni di Stefan Arienti
Béatrice Collignon e Cesare Romani incontrano il curatore Franco Farinelli