Stagione Agorà 2019-2020
Torna l’appuntamento con il Galà di Santo Stefano, tradizionale concerto di musica classica volto a valorizzare i giovani talenti che si sono distinti nelle ultime edizioni del concorso musicale regionale Premio Alberghini istituito nel 2015 dall’Unione Reno Galliera in partnership con il Teatro Comunale di Bologna. Significativo il ponte culturale con la Reggia di Caserta, che lo scorso gennaio ha ospitato presso la sontuosa Cappella Palatina il concerto di tre giovani strumentisti cresciuti nel nostro territorio, vincitori del Premio Alberghini.
Artisti: i vincitori del Premio Giuseppe Alberghini
Giovani musicisti della regione Emilia Romagna
Presenta Cristiano Cremonini Direttore artistico Premio G. Alberghini
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Un uomo entra in un supermercato, ruba una lattina di birra e viene bloccato da quattro addetti alla sicurezza che lo trascinano nel magazzino e lo picchiano fino ad ucciderlo.
Roberto Andò, regista cinematografico e teatrale di fama internazionale, porta per la prima volta in Italia il celebre racconto Quel che io chiamo oblio di Laurent Mauvignier, uno degli scrittori francesi più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Un lungo monologo capace di restituire, con sguardo disincantato e puro, un universo di “umili” in un crescendo emozionante che risveglia sentimenti di pietà e indignazione. Teso quasi allo spasimo nel resoconto minuzioso di una morte assurda, il flusso di parole accoglie tutti i temi cari a Mauvignier e li restituisce in una scrittura rigorosissima capace di raccontare senza retorica come possa un piccolo gesto compiuto con leggerezza far precipitare, in un attimo, la situazione verso il baratro.
giovedì 27 febbraio, ore 21:00
venerdì 28 febbraio, ore 21:00
Storia di un oblio
di Laurent Mauvignier
traduzione Yasmina Melaouah
regia Roberto Andò
con Vincenzo Pirrotta
costumi Riccardo Cappello
luci Salvo Costa
produzione Società per Attori
coproduzione Accademia Perduta Romagna Teatri
Numero di posti limitati
E’ consigliata la prenotazione
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Eclettico performer coreano, Won Won Myeong è un artista nomade che risiederà a Casalecchio per sei settimane da dedicare alla creazione del suo nuovo lavoro, Pruvulazzu, ispirato dall’eruzione dell’Etna.
Won Won, nel suo nomadismo artistico, ha incontrato e si è innamorato della Sicilia, dei suoi saperi e delle sue culture tradizionali, ma soprattutto della sua posizione geografica al centro di un incrocio tra Europa, Africa e Medio Oriente.
E’ su questo incrocio che il coreografo concentrerà il suo lavoro, che debutterà a luglio 2020 nel Teatro Andromeda, situato sui monti Sicani, a 1.000 metri di altezza e costruito da un visionario pastore-scultore. Ciò che l’artista proporrà a Casalecchio sarà una prova aperta del lavoro in progress, ma soprattutto abiterà la città, incontrerà altri artisti, italiani e non, gli adolescenti del progetto Generazioni a teatro e altre fasce di pubblico con cui verranno organizzati incontri e workshop.
giovedì 20 febbraio, ore 21:00
sabato 22 febbraio, ore 21:00
Pruvulazzu
prova aperta
responsabile del progetto Won Won Myeong
interpreti Horn Ensemble F: Greta Dubauske, Julie Solevad, Liselotte Benedikz, Marte Rolfsen, Axel Rudolphi
danzatrici Emily Castelli, Roberta Megna
produzione Won Won Myeong Company
in collaborazione con ATER circuito regionale multidisciplinare / Teatro Comunale Laura Betti
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Un concerto inedito all’insegna del jazz e della world music che unisce due grandi artisti del panorama musicale internazionale.
Originaria di Rio de Janeiro, Clarice è figlia di Sergio Assad, uno dei più noti chitarristi e compositori odierni; si è esibita professionalmente sin dall’età di sette anni, presentando opere in Europa, Sud America, Stati Uniti e Giappone.
Artista versatile, è un’apprezzata pianista, produttrice e musicista jazz con un prezioso talento per l’improvvisazione scat. Le sue creazioni sono caratterizzate da un’ampia varietà di stili: canta in portoghese, francese, italiano e inglese e cerca di utilizzare la voce come strumento, creando una vasta gamma di tecniche innovative.
Ad affiancarla in questo concerto Fabrizio Bosso, trombettista torinese di straordinario talento e presenza costante e instancabile del panorama jazzistico italiano.
Ha studiato a Torino e Washington DC, nel corso della sua carriera ha avuto numerose collaborazioni come Paolo Fresu, Randy Becker, Nino Rota e Renato Zero.
mercoledì 19 febbraio, ore 21:00
Concerto di Clarice Assad e Fabrizio Bosso
Clarice Assad (pianoforte e voce)
Fabrizio Bosso (tromba)
in collaborazione con ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna
ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Junior
Compagnia Nando & Maila
KALINKA. IL CIRCO RUSSO COME NON L’AVETE MAI VISTO
di e con Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani
disegno luci e audio Federico Cibin
scenografie Ferdinando D’Andria
regia Luca Domenicali
Per tutte le età a partire dai 5 anni
Un allegro spettacolo che racconta la storia di una coppia di artisti ben assortita: lui, Mascherpa, è uno sgangherato impresario-presentatore-spalla e lei, Maila Zirovna, è una non meno pasticciona primadonna scappata (scacciata?) dalla grande tradizione circense della Russia sovietica. In Kalinka la musica dal vivo si intreccia con gags, tormentoni, acrobazie aeree e numeri incredibili di giocoleria, come ballare un tango abbracciati e suonare allo stesso tempo fisarmonica e violino! Un viaggio esilarante alla scoperta dei personaggi del circo tradizionale e della clownerie musicale in cui si susseguono dispetti, frecciatine e bisticci, ma dove non possono mancare anche la poesia, il gioco e la tenerezza.
ore 16.30 | ITC Lab
Posti limitati, prenotazione consigliata
Stagione Agorà 2019-2020
Parlando con Giuseppe Bertolucci spesso ricordavamo i Dialogues des Carmélites di George Bernanos di cui ci colpiva il giustissimo riferimento antropologico e sociale sul microcosmo del convento in cui già era viva la lotta sociale, riflesso della vita tumultuosa del mondo esterno travolto dalla Rivoluzione Francese.
Da qui il pensiero di come i momenti storici si assomiglino tutti, col ripetersi di situazioni che provocano nella società scontri, anche molto violenti, mutazioni e vittime innocenti in gran numero. E mi è venuta voglia di cantare questo: l’avvicendarsi di mutamenti, tempi, segmenti di vite.
Così da alcune frasi delle suore, e la morte della superiora che qui equivale alla fine di un tempo storico, segue un avvicendarsi di fatti, mutazioni, esodi, popolazioni disperate, folle che lottano in un crescendo di vecchio e nuovo ormai senza tempo, che è parte del gran calderone nel quale siamo
costretti ad agitarci…
L’ottima Giovanna Giovannini ha poi districato con abilità la matassa di note che le mandavo in un crescendo, anch’io, di voglia di spiegare senza poter spiegare….
Giovanna Marini
dedicato a Giuseppe Bertolucci
per soli, coro femminile, due cori misti e voci bianche
testi e musiche di Giovanna Marini
partitura corale di Giovanna Marini e Giovanna Giovannini
musiche commissionate da AngelicA nel 2015
Giovanna Giovannini direzione
Gloria Giovannini coordinamento
e con i partecipanti ai Laboratori musicali di E’ la musica che ci unisce!
a cura di Medinsud e Arcanto
Progetto nell’ambito del Piano di zona per la salute ed il benessere sociale Distretto socio-sanitario Pianura Est
Stagione Agorà 2019-2020
È la musica che ci unisce cita una delle prime canzoni di Cantodiscanto, gruppo che lavora fin dalle origini sulla musica popolare, che parla di amicizia e della vicinanza che può creare la musica.
“Estendendo questo concetto a una scala più larga pensiamo che sia di enorme importanza per comunicare fra culture diverse, per trovare affinità invece di differenze. Abbiamo voluto prendere questa frase come spunto, per un concerto che avrà come filo conduttore il tema delle migrazioni, inteso anche come convivenza di culture diverse”.
Canzoni e musiche originali dal repertorio di Cantodiscanto ispirato al Sud italiano e al Mediterraneo e canzoni rivisitate da diversi paesi del mondo.
strumenti a corda, voce Guido Sodo
voce Frida Forlani
darbouka, cajon, pandeiro, drums Paolo Caruso
sax soprano, sax alto Ivan Valentini
contrabbasso Giovanni Calcaterra
e con i partecipanti ai Laboratori musicali del progetto È la musica che ci unisce!
nell’ambito del Piano di zona per la salute ed il benessere sociale
del Distretto socio-sanitario Pianura Est
spettacolo musicale del collettivo Le Cadavere Squisite | ITC Teatro - Stagione 2019/2020
Le cadavere squisite
IL MANIFESTO DELLO SBATTISMO
drammaturgia contributi di tutte le interpreti
con Sara Brugnolo, Rita Felicetti, Bianca Ferricelli, Raffaella Pirozzi, Anna Schirru
musiche eseguite dal vivo da Sara Brugnolo (voce), Rita Felicetti (batteria), Bianca Ferricelli (chitarra), Raffaella Pirozzi (voce), Anna Schirru (ukulele basso)
luci, fonica e scene Rita Felicetti
costumi Raffaella Pirozzi
regia di Rita Felicetti
Il Manifesto dello Sbattismo è uno spettacolo musicale che nasce dal lavoro di scrittura del collettivo Le Cadavere Squisite. Le cinque attrici si sono cimentate nel vecchio gioco surrealista del Cadavere Eccellente, altrimenti detto Squisito (Le Cadavre Exquis), che consiste nel creare un unico testo a più mani in cui ogni partecipante ignora i contributi degli altri. In scena ci sono cinque donne: arrivano da un passato indefinito, dall'Ottocento fino a ieri. Da secoli cercano di completare il Manifesto con l'aiuto e la partecipazione del pubblico. Si fanno chiamare le Sbattone e portano con loro le storie, le lotte e l'arte delle grandi Sbattone che le hanno precedute. Passato e presente si alternano in un acrobatico gioco di parole e canzoni.
Tema principale è lo Sbattimento, inteso come sforzo, sacrificio, desiderio. Chi si sbatte per fare al meglio il proprio lavoro, chi per ideali, chi per cambiare la società, chi per la famiglia, chi per la libertà di affermare se stesso. Questo Manifesto è un inno al "dover fare" e al "poter fare" ma è anche uno sfogo personale, un urlo di rabbia o una risata isterica. Ad attenuare le tensioni, la musica in ogni sua forma, dal jazz al punk, dal flamenco al rap, così la S-band gioca con i testi scritti a cinque mani e li trasforma in canzoni.
ore 21.00
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Alessandro Berti continua la sua indagine sulle zona d’ombra del rapporto tra bianchi e neri nelle società occidentali. Perché la realtà storica, spigolosa e piena di sfaccettature, si ammanta poi di ‘bugie bianche’ che finiscono per diventare la versione ufficiale dei fatti?
Se il primo capitolo del progetto, Black Dick, si era soffermato sulle suggestioni interrazziali legate al corpo del maschio nero visto con gli occhi del maschio bianco, con Negri senza memoria, Alessandro Berti si concentra sulla storia degli immigrati italiani in America e sui modi in cui vennero prima classificati e disprezzati, poi sedotti e inglobati nella società bianca.
Qualche anno fa, un rapper nero newyorkese disse che “italians are niggaz with short memories”, gli italiani sono dei negri dalla memoria corta. Si riferiva al difficile cammino di integrazione dei nostri emigrati nella società americana e alla rimozione di queste difficoltà, una volta ‘sbiancati’.
Lo spettacolo, tra musica, storia e cronaca, racconta il rapporto tra italiani e afroamericani: partendo dal Sud Italia, approda nell’America di inizio ’900 fino a toccare fuori i giorni nostri.
giovedì 13 febbraio, ore 21
venerdì 14 febbraio, ore 21
sabato 15 febbraio, ore 21
Negri senza memoria
di e con Alessandro Berti
organizzazione Gaia Raffiotta
produzione Casavuota / progetto Bugie Bianche
con la collaborazione di Sciaranuova Festival
Spettacolo a numero di posti limitato. É consigliabile la prenotazione
info@teatrocasalecchio.it
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Le principesse delle favole hanno scarpe spaiate, mangiano mele avvelenate, e cadono in un sonno centenario per colpa di un fuso magico. Nella Favole e nel Presente le Principesse si sposano sempre.
Turandot, da un favolistico regno cinese, rappresenta un’eccezione: non vuole essere la moglie di nessuno.
Costretta dal padre imperatore, decide di accettare come consorte solo colui che riuscirà a risolvere tre difficili indovinelli. Per chi fallisce c’è la decapitazione.
Come le teste degli sfortunati pretendenti, la T finale del nome cade. Un accento prende il suo posto per sottolineare la matrice popolare e impertinente di questo spettacolo che mette al centro del discorso la guerra fra Maschi e Femmine o un ipotetico scontro culturale tra Oriente e Occidente.
Sul palco due sovrani del panorama musicale e artistico, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che metteranno il loro talento al servizio del grande soggetto di questo racconto: l’enigma.
Giovedì 6 Febbraio, ore 21
Turandò
drammaturgia e regia Marta Dalla Via
con il duo Musica Nuda: Petra Magoni e Ferruccio Spinetti
produzione Corvino
in collaborazione con BUBBA MUSIC
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Lo spettacolo è ispirato alle poesie di Ivano Ferrari che, in gioventù, lavorò al macello di Mantova: ribaltando completamente l’idea di “poetico”, con la sua opera ha dimostrato che la poesia può nascere anche attraversando luoghi e immaginari terrificanti come il continuo prodursi di morte violenta.
La scelta di lavorare su queste poesie viene da un percorso sulla memoria dei campi di sterminio nazisti che si combina con l’esperienza di Ferrari nei macelli: non solo analogia nella produzione meccanica di morte ma anche luoghi in cui persiste il concetto di sterminio come possibile normalità. L’uomo come soggetto detentore di caratteristiche metafisiche che lo portano a prevalere anche crudelmente su altri esseri viventi una volta classificati di specie diversa.
Macello è un’azione poetica, più simile ad un concerto per voce sola che tenta di restituire, in modo non documentaristico, quel magma scabroso e nascosto che sgorga dalla pratica quotidiana fuori della macellazione.
giovedì 30 gennaio, ore 21
venerdì 31 gennaio, ore 21
sabato 1 febbraio, ore 21
Macello
drammaturgia Pietro Babina e Johnny Costantino
regia Pietro Babina
con Pietro Babina (voce e suono) e Giovanni Brunetto (immagini)
produzione Mesmer
in collaborazione con ATER circuito regionale multidisciplinare / Teatro Comunale Laura Betti
Numero di posti limitati
è consigliata la prenotazione
spettacolo di Nicola Bruni in favore dell'associazione Africa No Limits | ITC Teatro - Stagione 2019/2020
Nicola Bruni
CIRCOMICO
uno spettacolo di Nicola Bruni
in favore dell'associazione Africa No Limits
Direttamente da Italian's Got Talent il finalista Nicola Bruni presenta il suo spettacolo Circomico, il cui ricavato andrà in beneficenza per il progetto dell'associazione per la promozione sociale Africa No Limits che si occupa da circa un anno della ristrutturazione e del monitoraggio di un piccolissimo dispensario nel centro del Senegal. Il prossimo obiettivo dell'associazione è la costruzione di un asilo per i bambini più piccoli, per agevolare le mamme nel lavoro quotidiano. Africa No Limits fin dalla sua nascita ha sempre preso a cuore la salute e l'istruzione del piccolo villaggio di Ndawene e dei 18 villaggi circostanti per riuscire a garantire una vita migliore a più di 5500 persone.
Durante la serata Nicola Bruni si produrrà in uno spettacolo comico esilarante e divertente, ricco di imprevisti, giochi, musica e magia, è adatto ad un pubblico di tutte le età. Grandi e bambini, nel susseguirsi di imprevisti e sorprese, diventano parte attiva dello spettacolo attraverso il coinvolgimento e l’improvvisazione. Dalla valigia magica di Nicola, salteranno fuori tanti oggetti per una carrellata di numeri da circo sorprendenti che lasceranno il pubblico senza fiato. Nicola entrerà poi nel suo cerchio gigante di metallo per un finale unico ed emozionante.
ore 21.00
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Lo spettacolo tratto dal celebre romanzo di Elena Ferrante e diviso in tre capitoli (Le due bambole, Il nuovo cognome e La bambina perduta), racconta la storia dell’amicizia tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono e mutano nei decenni il loro rapporto.
Sullo sfondo di questo legame, una città/mondo dilaniata dalle contraddizioni fra passato, presente e futuro, che con le sue travagliate metamorfosi si fa personaggio silenzioso del dialogo fra le due donne.
Nel romanzo della Ferrante, Un’amicizia era il titolo del libro che raccontava, a posteriori, la vicenda del rapporto tra due donne; Storia di un’amicizia diviene qui, invece, il titolo del racconto, in forma di messinscena, che Elena Greco (Chiara Lagani) compone a partire dalle vicende di una vita che la legano a Lina Cerullo (Fiorenza Menni), la sua amica geniale.
sabato 25 gennaio, ore 21
Storia di un’amicizia
L’amica geniale
ideazione Chiara Lagani e Luigi De Angelis
con Chiara Lagani e Fiorenza Menni
drammaturgia Chiara Lagani
regia, light design, spazio scenico Luigi De Angelis
sound design Tempo Reale/Damiano Meacci
video Sara Fgaier
ricerca e allenamento coreografico Fiorenza Menni
progetto sonoro Luigi De Angelis
vocals Emanuele Wiltsch Barberio
percussioni Cristiano De Fabritiis
supervisione tecnica e cura del suono Vincenzo Scorza
tecnico di palcoscenico Giovanni Cavalcoli
costumi Chiara Lagani collezione Midinette
fotografia e riprese video Alessandra Beltrame e Stefano P. Testa
postproduzione Davide Minotti
sviluppo Super 8 Alessandra Beltrame presso Cinescatti
materiali di archivio Associazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e Bruno Belfiore
organizzazione e promozione Ilenia Carrone
materiali di archivio Associazione Home Movies / Archivio Nazionale del Film di Famiglia
testi Elena Ferrante (brani da L’amica geniale), Chiara Lagani (brani liberamente ispirati a Frank Lyman Baum, Toti Scialoja, Wislawa Szymborska)
produzione Fanny & Alexander
una coproduzione Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Ravenna Festival, E-production
in collaborazione con Ateliersi
ringraziamenti Lorenzo Gleijeses, Giorgia Sangineto, Sofia Di Leva, Andrea Argentieri
In collaborazione con la Biblioteca Cesare Pavese di Casalecchio di Reno, sarà istituito un gruppo di lettura del romanzo L’amica Geniale.
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Francesco è un personaggio sui generis: un uomo ama il tennis, i figli e la sua ex moglie; a questo si aggiunge la sua voglia di credere a tutto e a tutti che si scontra con lo scetticismo dilagante che lo circonda.
Sarà la sua amica di sempre Simona a scuoterlo, convincendolo a condividere con lei un pellegrinaggio notturno che si trasformerà in un viaggio alla ricerca della speranza.
Ma, come dice la stessa Calamaro, “Nostalgia di Dio è il titolo. E credo che da questo titolo, per una volta, il contenuto del lavoro sia facilmente estrapolabile. La storia o trama, invece, siccome mi cambia ogni giorno fra le mani, me la riservo.”
Presentato in prima assoluta alla Biennale Teatro 2019, Nostalgia di Dio è il nuovo lavoro di una delle più importanti drammaturghe contemporanee, autrice di un teatro di parola che nasce sulla scena e che richiede ai suoi attori di essere “atleti della parola”, capaci di affrontare temi universali attraverso storie personali.
martedì 14 gennaio, ore 21
Nostalgia di Dio
testo e regia Lucia Calamaro
con Cecilia Di Giuli, Simona Senzacqua, Francesco Spaziani, Alfredo Angelici
luci Gianni Staropoli
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
coproduzione con Teatro Metastasio
in collaborazione con Dialoghi – Residenza delle arti performative A Villa Manin 2018-2019
ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Non solo teatro
Reteteatri Festival 1^ edizione
ARDE VICINO L’ONDA
Incursioni teatrali nelle diversità a 500 anni dalla morte di Leonardo
a cura dei Teatri Solidali della Città metropolitana di Bologna
in compartecipazione con l’Istituzione Gian Franco Minguzzi
con il contributo della Regione Emilia-Romagna
in collaborazione con Teatro dell'Argine/ITC Teatro
La prima edizione di Reteteatri Festival è dedicata al progetto Arde vicino l’onda e rappresenta l’occasione per veicolare visioni derivate dal lavoro di chi opera ai margini, nell’ambito del disagio individuale e collettivo. Il Festival nasce dunque dalla necessità, artistica e culturale, di dar valore attraverso il teatro, la musica e l’arte, a forme di pensiero alternative e buone pratiche per il presente e il futuro. Pratiche di resilienza che, creativamente, possano trasmettere alla comunità messaggi d’inclusione e di lotta allo stigma. L’ITC Teatro ospita otto performance/azioni teatrali che coinvolgono nove gruppi aderenti alla Rete dei Teatri Solidali della Città metropolitana di Bologna e che si ispirano alla commistione tra arte ed esperienze nel sociale, sperimentando forme inedite di messinscena e ripensando il rapporto tra diversi pubblici e spazi della città.
venerdì 25 ottobre 2019, ore 20.00
sabato 26 ottobre 2019, ore 20.00
domenica 27 ottobre 2019, ore 20.00
Ingresso gratuito
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Un’orchestra di cinque musicisti in smoking, capaci di trascinare il pubblico in atmosfere musicali retrò con suggestioni circensi e colori felliniani, presentano un concerto-spettacolo pieno di sorprese e colpi di scena.
Swing, tango, valzer e sonorità balcaniche si incontrano all’interno delle composizioni originali, create dai Camillocromo, eccentrica formazione fiorentina che porterà sul palco dell’ultimo dell’anno e, se il clima permette, in piazza dopo la mezzanotte, un delirante spettacolo in cui musica, teatro, circo e fantasia si incontrano in un territorio senza confini stabiliti.
L’elegante orchestra rivela poco a poco la sua follia, i musicisti diventano dei personaggi irresistibili che utilizzano la musica, gli strumenti e la parola per trasportare il pubblico in un immaginario Tabarin pieno di note, poesia e risate.
martedì 31 dicembre, ore 22,15
Capodanno di comunità
Musica per ciarlatani, ballerine e tabarin
con i Camillocromo
tromba Francesco Masi
clarinetto Jacopo Rugiadi
trombone Rodolfo Sarli
batteria Gabriele Stoppa
susafono Riccardo Battistini
Dopo lo spettacolo brindisi di mezzanotte con buffet
Michela Marzano presenta il suo libro
Nel ciclo "incontri con gli autori", Michela Marzano, reduce dal successo del Festival della Filosofia, presenterà il suo ultimo romanzo
IDDA ( Einaudi editore).
dialogherà con l' autrice Daniela Camboni.
Ingresso gratuito
Per info: tel: 051760502 - Mail
presentazione del libro
Enzo Barnabà, autore de "Il Passo della Morte" assieme a Viviana Trentin, presenta il suo libro
L'appuntamento è parte di un programma di approfondimento sul film documentario "Shelter: Addio all'Eden" della Caucaso Factory, distribuito dall'Istituto Luce Cinecittà e diretto da Enrico Masi, che partecipa all'incontro. Modera il collettivo di ricerca Boschilla Ilsuonodeltuopasso
Sul libro, edito da Infinito edizioni: "Un affresco di storia lungo secoli transita per il Passo della Morte. Ventimiglia da questa parte, Mentone oltre la frontiera. Attraverso boschi e montagne si snoda il sentiero che conduce fino al pericoloso Passo.
Da lì molti migranti, soprattutto africani, cercano oggi di lasciare l'Italia per raggiungere la Francia. A volte da soli. Altre guidati da esosi e pericolosi passeur. E talvolta, lassù, qualcuno muore. Il Passo della Morte è carico di storie e di aspettative: gli spostamenti di popolazione nel corso dei secoli, i passaggi clandestini degli anti-fascisti e degli ebrei in fuga dalle leggi razziali, fino agli "extracomunitari" dei giorni nostri. Storie che troppo a lungo sono state taciute e che questo libro svela."
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Nel 1982 al Teatro Nuovo di Napoli debutta Tango Glaciale: in scena ci sono alcuni esponenti di Falso Movimento, il collettivo di artisti che in quegli anni cambiava la storia della sperimentazione teatrale italiana.
Tango Glaciale racconta l’attraversamento di una casa da parte dei suoi tre abitanti; dal salotto alla cucina, dal tetto al giardino, dalla piscina al bagno: un’avventura domestica che si trasforma continuamente grazie a un sistema di architetture di luci e proiezioni che permettono il susseguirsi di dodici ambienti e scenografie diverse.
Oggi il regista Martone, nell’ambito del progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni Ottanta-Novanta) riallestisce lo spettacolo come un universo di ritmica freschezza generato da una cascata di immagini, musiche, danze e azioni / citazioni in un’operazione che, a distanza di quasi quarant’anni, conferma il carattere assolutamente rivoluzionario del progetto.
mercoledì 18 dicembre, ore 21
Tango glaciale reloaded (1982 – 2018)
progetto, scene e regia Mario Martone
riallestimento a cura di Raffaele Di Florio e Anna Redi
elaborazioni videografiche Alessandro Papa
con Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro
interventi pittorici/design Lino Fiorito
ambientazioni grafiche/cartoons Daniele Bigliardo
parti cinematografiche/aiuto–regia Angelo Curti, Pasquale Mari
elaborazione della colonna sonora Daghi Rondanini
costumi Ernesto Esposito
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta/Novanta (Ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini)
in coproduzione con Fondazione Ravenna Manifestazioni
con il sostegno di Torinodanza festival | Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Fondazione Milano – Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi”
ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Teatro
Permàr
EMIGRANTI ESPRÈSS
di e con Mario Perrotta
dalla trasmissione omonima per Radio 2 Rai
«Era il 1980. Stazione di Lecce. Ore 21 e 07. Come tutti i giorni di ogni benedetto anno, a quell’ora parte il treno degli emigranti. Nel 1980 sul quel treno c’ero anch’io. Adesso me lo voglio rifare, quel viaggio. Voglio rivedere quelle facce, voglio risentire le loro storie, ma stavolta il treno... lo guido io» (Mario Perrotta). In Emigranti Esprèss, rielaborazione drammaturgica dell’omonimo progetto radiofonico, Mario Perrotta racconta in tre tappe il lungo viaggio tra Lecce e Stoccarda via Milano, intrapreso da numerose famiglie costrette ad abbandonare la propria terra nella speranza di un futuro migliore. Attraverso un inseguimento ritmico tra parole e musica, l’attore di Italiani cìncali e La turnàta torna alle radici del proprio interesse artistico, riscoprendo sia i suoi viaggi da bambino sul treno degli emigranti che gli aneddoti di questi straordinari eroi, a cui infine dedica tutti i suoi successi. Mario Perrotta torna sul palco dell’ITC Teatro per una serata di beneficienza, il cui ricavato verrà devoluto a N.O.V.A. Onlus, associazione che si impegna ad accompagnare e sostenere i genitori durante il cammino verso l'adozione.
A seguire incontro con Mario Perrotta
ore 21.00
Ingresso a offerta libera