presentazione del libro
IL DESIGN DEI CASTIGLIONI - RICERCA SPERIMENTAZIONE METODO,
A cura di Dario Scodeller, Corraini Edizioni, 2019
Intervengono:
Dario Scodeller, Elena Brigi, Daniele Vincenzi, Flaviano Celaschi
Nel volume Il design dei Castiglioni, a cura di Dario Scodeller, per la prima volta si abbraccia con un solo sguardo l'attività dei fratelli Livio, Pier Giacomo e Achille Castiglioni. Filo conduttore del libro è il rapporto di collaborazione fra i tre architetti e designer, che segnarono con il loro lavoro la storia del design italiano: i contributi inediti firmati da Dario Scodeller, Fiorella Bulegato, Elena Brigi, Daniele Vincenzi, Alberto Bassi e Alessandra Acocella si soffermano su numerosi temi, spaziando dai primi esperimenti alla creazione di progetti innovativi e oggetti divenuti icone del design.
Tra le pagine, ricche di immagini d'archivio, vengono raccontati il ruolo dello Studio Castiglioni nella cultura del design, gli allestimenti per la Rai alla Fiera di Milano, il rapporto con l'imprenditoria ma anche con le avanguardie artistiche, l'importanza del “design anonimo” per la prassi progettuale. Non mancano i contributi personali di Piero, figlio di Livio, Giorgina, figlia di Pier Giacomo e Carlo, figlio di Achille, che gettano una luce familiare sui fratelli Castiglioni, raccontandone la quotidianità e sottolineando l'approccio giocoso e ironico che li accomunava.
Il libro è stato pubblicato in concomitanza con la mostra organizzata alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone, nata dalla collaborazione tra Unione Industriali Pordenone, il Comune di Pordenone e la Fondazione Achille Castiglioni.
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Il viaggio di due donne, la forza della loro amicizia e il coraggio di rischiare per cambiare.
Ispirato all’omonimo film di Ridley Scott, Thelma e Louise è un racconto in teatro e musica con Angela Baraldi, Francesca Mazza e Rita Marcotulli che restituisce una storia di donne in cui trovare l’orgoglio di appartenenza, la saggezza del tempo delle attese e la fierezza dei gesti impulsivi.
sabato 14 dicembre, ore 21
Concerto per Thelma e Louise
con Angela Baraldi, Francesca Mazza e Rita Marcotulli (pianoforte)
in collaborazione con ATER Circuito regionale multidisciplinare dell’Emilia Romagna
FRANCESCA MAZZA – attrice
Diplomatasi alla Scuola di teatro di Bologna, diretta da Alessandra Galante Garrone. Il suo percorso artistico inizia nel 1982, quando debutta in ambito professionistico con lo spettacolo Il bugiardo di Carlo Goldoni, regia di Alvaro Piccardi, nella compagnia di Ugo Pagliai e Paola Gassman. Dal 1983 al 1995 lavora negli spettacoli di Leo de Berardinis, all’interno del Teatro di Leo di cui è cofondatrice.
È stata protagonista di innumerevoli spettacoli, sia in Italia, sia all’estero, con numerose segnalazioni e riconoscimenti. Due voltepremio Ubu, nel 2005 si è aggiudicata il premio come miglior attrice non protagonista italiana per l’interpretazione in Aquamarina, mentre nel 2010 ha vinto il premio come migliore attrice protagonista con lo spettacolo West, entrambi della compagnia Fanny & Alexander. In riconoscimento dell’attività artistica svolta al fianco di Leo De Berardinis ha ricevuto insieme ai colleghi della compagnia Teatro di Leo il premio DAMS nel 2004 e il premio Viviani conferito nel 2006 dal Festival di Benevento.
RITA MARCOTULLI – pianista
Allieva del Conservatorio Santa Cecilia, Rita Marcotulli comincia a suonare professionalmente all’interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Noa, Norma Winstone, Bobby Solo.
Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata coast to coast, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. Collabora costantemente con i migliori artisti jazz italiani e stranieri.
ANGELA BARALDI – cantante, attrice
Esordisce come musicista negli anni ’80 nei club underground di Bologna, collabora come corista per Luca Carboni, Ron e Lucio Dalla. Con quest’ultimo nel 1986 intraprende il tour americano Dallamerica. Esordisce cinematograficamente nel videoclip Chiedi chi erano i Beatles (1984) degli Stadio.
Nel 1990 pubblica il suo album d’esordio dal titolo Viva, prodotto da Lucio Dalla e Bruno Mariani e parte come guest star del tour Cambio di Lucio Dalla. Partecipa al Festival di Sanremo del 1993 con il brano A piedi nudi, che le vale il premio della critica. Partecipa al tour di Francesco De Gregori, duettando nel brano Anidride solforosa di Lucio Dalla, inclusa poi nell’album live di De Gregori Bootleg.
Messo da parte per un po’ il mondo della musica, si dedica alla recitazione, lavorando a teatro e nel cinema con fra gli altri Carlo Lucarelli e Gabriele Salvatores. Nel 2008 Lucio Dalla la chiama per il suo allestimento de L’opera da tre soldi di Bertold Brecht, in cui la Baraldi recita insieme a Peppe Servillo, cantante degli Avion Travel. Continua la sua attività musicale e di attrice.
Spettacolo e convegno nell’ambito della Giornata internazionale dei risvegli | ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Non solo teatro
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI RISVEGLI
21^ edizione nazionale – 5^ edizione europea
Diffondere attraverso il teatro una cultura della cittadinanza responsabile per contrastare la disuguaglianza sociale: questo il percorso attivato dall’associazione Gli amici di Luca onlus. Un’iniziativa che coinvolge persone con esiti di coma, familiari e attori in laboratori teatrali all’interno della Casa dei Risvegli Luca De Nigris.
lunedì 7 e martedì 8 ottobre 2019 - ore 21.00
ITC Lab
OVVERO IO
Esito finale del laboratorio teatrale condotto dal Teatro dell’Argine con la compagnia Gli amici di Luca | regia Deborah Fortini
Ovvero io racconta di come sia possibile ricucire il rapporto con se stessi, superando lo strappo inflitto dalla vita in un percorso da “ciò che si era” a “ciò che non si è più”. Le storie dei nostri attori si intrecciano con quelle di altrettanti protagonisti che hanno vinto una loro personale battaglia con le disfatte della vita, dal poeta Pierluigi Cappello alla pittrice Frida Kahlo.
martedì 8 ottobre 2019 - dalle 15.00 alle 18.00
UN TEATRO NECESSARIO
Convegno organizzato dall’associazione Gli amici di Luca onlus
Ingresso libero
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Gli antichi univano in un unico pensiero (e comportamento) bellezza e bontà. Kalòs kai agathòs: la bellezza sarà ricompensa per chi è buono, giusto.
Spetta forse ai giovani ritrovare tali valori, che a noi appaiono oggi perduti, sviliti in un clima sociale sempre più aggressivo.
L’uccellino blu, del premio Nobel 1911 Maurice Maeterlinck, è la fiaba di questa ricerca: due fratelli viaggiano alla ricerca della felicità attraverso un mondo onirico per capire infine che la felicità è nella generosità e nell’amicizia, molto più vicina e raggiungibile di quello che immaginavano.
A narrarla saranno trentadue studenti dell’ITC Salvemini, di cui undici con disabilità, che hanno trovato nel Teatro Comunale Laura Betti una casa dove esercitarsi alla bellezza e alla solidarietà, insieme ad adolescenti provenienti da altre scuole.
giovedì 5 dicembre, ore 11:00 e ore 21:00
Bluebird
Una lezione sulla bellezza
Un progetto di Massimiliano Briarava per l’I.T.C.S. Salvemini
a cura di Maria Ghiddi e Cira Santoro
laboratorio musicale con Davide Fasulo / maestra del coro Arianna Rinaldi
in collaborazione con Ater circuito regionale dell’Emilia Romagna / Teatro Comunale Laura Betti
col contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna / MIUR – Piano triennale delle arti / Fondazione Rocca dei Bentivoglio
Età: dai 15 anni
Nell’ambito delle commemorazioni della strage del Salvemini
Spettacolo realizzato nell’ambito di Generazioni a Teatro
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
Il 23 marzo 1944 i Gruppi d’Azione Patriottica attaccano una colonna tedesca in via Rasella.
Il 24 marzo, per rappresaglia, i nazisti uccidono 335 persone in una cava sulla via Ardeatina, dieci italiani per ogni tedesco morto.
Quella che può sembrare il dramma della durata di poche ore è in realtà una storia che comincia da fine Ottocento con Roma che diventa capitale e arriva a metà Novecento, quando la liberazione di Roma non conclude l’occupazione italiana.
E’ la storia delle borgate e del bombardamento di San Lorenzo, delle leggi razziste del ’38 e della Guerra in Africa.
E’ la storia delle donne che vanno a cercare i loro uomini, delle mogli che lavorano negli anni Cinquanta e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.
Ascanio Celestini dopo vent’anni torna in scena con Radio clandestina durante le giornate di Politicamente Scorretto per riflettere insieme al pubblico della kermesse dedicata alla legalità e al contrasto delle mafie, sul rapporto tra storia e memoria orale a partire da uno degli episodi più tragici dell’occupazione nazista in Italia.
venerdì 22 novembre, ore 21
Radio Clandestina
Roma, le fosse ardeatine, la memoria
di Ascanio Celestini
a partire dal testo di Alessandro Portelli L’ordine è già stato eseguito
produzione MiSMaonDa
Nell’ambito di Politicamente Scorretto
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20
1 paragrafo. 199 parole. 1282 caratteri. Tempo previsto 1’ 10’’.
Riesci a leggere questo testo senza interruzioni? L’attenzione è una forma d’alienazione: il punto è saper scegliere in cosa alienarsi. Per questo sembriamo sempre tutti persi a cercare qualcosa, anche quando compiamo solo pochi gesti impercettibili attaccati a piccole bolle luminose e non si capisce chi ascolta e chi parla, chi lavora e chi si diverte, chi trova davvero qualcosa e chi è solo confuso. Sei arrivato fin qui senza spostare lo sguardo? Davvero? E non è insopportabile questo sforzo di fare una cosa soltanto alla volta? Guardati attorno: quante altre cose attirano la tua attenzione? Ora guardati dall’alto: riesci a vederti? Le superfici dei territori più densamente abitati della Terra sono coperte da una fitta nebbia di messaggi, immagini e suoni in cui le persone si muovono, interagiscono, dormono. A volte si alzano rumori più intensi, che la nebbia riassorbe subito mentre lampeggia e risuona. Visto da qui il pianeta sembra semplicemente troppo rumoroso e distratto per riuscire a sopravvivere – persino i ghiacciai si sciolgono troppo lentamente perché qualcuno presti attenzione alla cosa. Torniamo al suolo e guardiamoci da vicino: stiamo tutti mutando… in qualcosa di molto, molto veloce.
La frammentazione e l’interruzione dei flussi di discorso sono il dispositivo drammaturgico utilizzato dalla compagnia, che fa proprie la non linearità e interattività del librogame, per portare in scena l’incapacità di essere presenti a sé stessi troppo a lungo.
Uno spettacolo sulla distrazione prodotta dalla comunicazione social in cui, il racconto di David Foster Wallace sui pesci che non sanno cosa sia l’acqua, diventa metafora della condizione in cui crescono le nuove generazioni.
La distrazione è l’acqua che si vede in giro. E non fa che salire.
Premio Ubu spettacolo dell’anno 2018
Premio Best of Be Festival Tour 2016 (tour in Spagna & Regno Unito)
giovedì 7 novembre, ore 21:00
venerdì 8 novembre, ore 11:00
Teatro Sotterraneo
Overload
Un ipertesto teatrale sull’ecologia dell’attenzione
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
costumi Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
props Francesco Silei
grafica Isabella Ahmadzadeh
promozione internazionale Giulia Messia
Età: dai 15 anni
coproduzione Teatro Nacional D. Maria II nell’ambito di APAP – Performing Europe 2020, Programma Europa Creativa dell’Unione Europea
contributo Centrale Fies_art work space, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact, Funder 35, Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura
Nell’ambito di Progetto Sotterraneo promosso da Agorà e Ater Circuito Regionale dell’Emilia Romagna/Teatro Comunale Laura Betti in collaborazione con Ateliersì, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ravenna Teatro, Teatro dei Venti, Scenario Festival
Teatro Laura Betti - Stagione 2019/20 | Gender Bender 2019
Il repertorio di Yasmeen Godder è il materiale che viene analizzato in questa performance interattiva rivolta agli adolescenti. I progetti della coreografa sono infatti il punto di partenza per un lavoro guidato dai due performers Shuli Enosh e Ofir Yudilevich che invitano il pubblico a riconoscere gli stereotipi di genere e a parlarne apertamente.
I ruoli maschili e femminili sono così mescolati, esagerati e annacquati affinché si possano riconoscere i pregiudizi e il loro ruolo discriminatorio nella società e nel mondo della danza.
Yasmeen Godder, nata a Gerusalemme e trasferitasi a New York in giovane età, ha studiato alla LaGuardia High School for Performing Arts ed è sempre stata legata alla scena punk di Manhattan.
sabato 26 ottobre, ore 11:00 e ore 18:00
domenica 27 ottobre, ore 18:00 e ore 20:00
Compagnia Godder
Stereotypes game
di Yasmeen Godder
con Shuli Enosh e Ofi Yudilevitch
Tecniche: danza
Età: dai 12 anni
Durata: 60 minuti
Nell’ambito di teatro arcobaleno
In collaborazione con Gender Bender
Stagione Agorà 2019-2020
Giovedì 5, venerdì 6 dicembre | repliche ore 17, 18, 19, 21 e 22
Domenica 8 dicembre | repliche ore 16, 17, 18, 19 e 21
I Bestiari catalogano animali reali e immaginari: a questi soprattutto abbiamo guardato, nel continuo interscambio tra natura e cultura, filosofia, immaginazione e leggende.
In queste creature cerchiamo indicazioni di ordine morale, simboli di verità più profonde: qual è la natura della nostra esistenza? Come siamo fatti? Perché siamo diversi da altri esseri?
Chi sono gli altri?
Nel percorso teatrale ideato appositamente all’interno di Museo Casa Frabboni, invitiamo il pubblico a vivere un’esperienza “insolita”. Teatro nella sua etimologia più antica è il luogo degli sguardi: dei nostri cinque limitatissimi sensi, sarà pressoché esclusa proprio la vista.
La conoscenza passerà soprattutto attraverso il tatto, l’udito, il gusto e l’olfatto per sollecitare curiosità, stupore, inquietudine. Emozioni che creano il paesaggio interiore, diverso per ognuno, abitato dalla nostra immaginazione.
Francesca Mazza e Teatrino Giullare
di e con Giulia Dall’Ongaro Enrico Deotti Francesca Mazza
produzione Tra un atto e l’altro e Teatrino Giullare
con il contributo della Regione Emilia Romagna
Stagione Agorà 2019-2020
Tornano nella stagione Agorà Violet, Black, Blue e Brown: fragili e allo stesso tempo forti e determinate figure femminili de I girasoli testo del pluripremiato drammaturgo francese Fabrice Melquiot.
Ne I girasoli, tradotto in italiano per la prima volta, lo spaccato quotidiano raccontato è pregno di una dimensione fantastica ed eroica capace di delineare i personaggi ponendoli l’uno di fronte all’altro, come specchi riflessi.
In scena quattro donne: una madre e tre figlie, si muovono nello spazio angusto della casa. La guerra ha il suo esito ed il prezzo è alto e per ognuna diverso. In scena un cast di quattro straordinarie attrici e l’esecuzione musicale dal vivo del Quartetto Senzaspine.
“Donne asserragliate, ossessive, rigide, violente, assillate dal ‘fuori’ ma recluse. Nel mondo sembrano apparizioni ma leggono il presente con l’acutezza di rapaci in attesa. Al tempo di nuovi femminismi, indago una comunanza di donne oggi – madre e tre figlie – osservo la torsione del desiderio finire in dolore, la solitudine in isolamento, l’amore in fardello”. Fabrice Melquiot
di Fabrice Melquiot
a cura di Anna Amadori
con la vicinanza dello sguardo di Luigi De Angelis
con Anna Amadori, Consuelo Battiston, Marina Occhionero, Giuliana Bianca Vigogna
musica in scena con il Quartetto Senzaspine
traduzione a cura del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione Università di Bologna
direzione tecnica Alessandro Amato
grazie a Clément Paulet
produzione Liberty in collaborazione con Stagione Agorà e Unione Reno Galliera
con il contributo di Alliance Française di Bologna
Stagione Agorà 2019-2020
L’attrice e drammaturga Giuliana Musso, presenta La Scimmia, il suo nuovo emozionante lavoro, nell’ambito di Agorà, la rassegna teatrale itinerante, nei comuni della Unione Reno Galliera nella Area metropolitana di Bologna, con la direzione artistica di Elena Di Gioia.
La Scimmia, liberamente ispirato al racconto Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka rivive oggi, dopo cent’anni, in una nuova riscrittura di Giuliana Musso, considerata una delle figure più rappresentative del teatro di narrazione e d’indagine. Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico. È un vero fenomeno: un animale che parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico. La scimmia si rivolge ad un auditorio di illustri Accademici, all’alta società del pensiero e della scienza e racconta la sua storia. Scimmia libera, unica sopravvissuta di una battuta di caccia, catturata, ingabbiata e torturata, non può fuggire e per sopravvivere alla violenza sceglie l’adattamento: imita gli umani che l’hanno catturata, impara ad agire e a ragionare come loro. La scimmia dunque deve dimenticare la vita nella foresta, rinunciare a sé stessa, ignorare la chimica del proprio corpo e così imparare. Imparare il nostro linguaggio. Impara ad ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire. La Scimmia è il racconto di una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé stessi e del proprio sentire nel corpo. Così lo spettacolo nelle parole dell’autrice: In questa mia scrittura la trasformazione della scimmia in umano diviene chiara metafora dell’iniziazione dell’individuo al sistema culturale patriarcale. La conquista della razionalità è descritta come perdita di sé, di autenticità, di coerenza, perché è una razionalità che essenzialmente reprime i bisogni primari degli individui.
Giuliana Musso, classe 1970, vicentina d’origine e udinese d’adozione. Attrice, ricercatrice, autrice, Premio della Critica 2005, Premio Cassino Off 2017 e Premio Hystrio 2017 per la drammaturgia, è tra le maggiori esponenti del teatro di narrazione e d’indagine: un teatro che si colloca al confine con il giornalismo d’inchiesta, tra l’indagine e la poesia, la denuncia e la comicità. Una poetica che caratterizza tutti i suoi lavori: una prima trilogia sui “fondamentali” della vita, Nati in casa, Sexmachine e Tanti Saluti (nascita, sesso e morte), e poi un viaggio nella distruttività del sistema patriarcale con La città ha fondamenta sopra un misfatto (ispirato a Medea.Voci di Christa Wolf), La Fabbrica dei preti (sulla vita e la formazione nei seminari italiani prima del Concilio Vat. II) e Mio Eroe (la guerra contemporanea nelle voci di madri di militari caduti in Afghanistan), testo tradotto e presentato anche a New York all’interno di Italian Playwright Project. Dal 2008 la sua casa artistica è La Corte Ospitale di Rubiera (RE). Ha appena debuttato il suo nuovo spettacolo La Scimmia.
di e con Giuliana Musso
testo originale di Giuliana Musso
liberamente ispirato al racconto Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka
traduzione e consulenza drammaturgica di Monica Capuani
musiche originali composte ed eseguite da Giovanna Pezzetta
assistente alla regia Eva Geatti
costumi Emmanuela Cossar
trucco Alessandra Santanera
produzione musicale Leo Virgili
produzione La Corte Ospitale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
La Stagione Agorà è promossa da Unione Reno Galliera con il contributo di Regione Emilia-Romagna, direzione artistica Elena Di Gioia. Produzione Associazione Liberty e Unione Reno Galliera. Al centro di Agorà un articolato progetto di teatro diffuso: spettacoli, laboratori, incontri, nuove creazioni e condivisioni con artisti della scena contemporanea, nei teatri e nei luoghi diffusi di otto comuni della Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale) nella Area metropolitana di Bologna.
Per informazioni:
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
e-mail: biglietteria.teatri@renogalliera.it
Per il programma completo: www.stagioneagora.it
Biglietti: Intero: € 12, Ridotto : € 10, Under 18 anni: € 5 Vendita on line di biglietti interi e ridotti sul sito www.vivaticket.it e nei punti vendita vivaticket
"I Moonspell sono desiderosi di intraprendere questo epico viaggio in tutta Europa e di unirsi ai nostri fratelli del sud, gli unici e Rotting Christ. Presenteremo finalmente la nostra produzione 1755 dal vivo mentre stiamo scrivendo e registrando quello che sarà il prossimo album dei Moonspell. Quindi è ora di incontrare di nuovo i nostri fan e portare la nostra teatralità sulla strada per darvi l'incantesimo che stavate aspettando "
ore 19:00 Apertura porte
ore 19:30 - 20:15 1st support
ore 20:30 - 21:30 Rotting Christ
ore 21:45 - 23:15 Moonspell
Autumn Tour 2019
Lacuna Coil tornano dal vivo in Italia. La band capitanata da Cristina Scabbia torna a 'giocare' in casa, accompagnata da Eluveitie e Infected Rain.
18:30 apertura
19:30 Infected Rain
20:15 Eluveitie
21:30 Lacuna Coil
Stagione Agorà 2019-2020
Studio di Barzellette attinge a un corpus di oltre duecento storie raccolte in un libro scritto da Celestini, dal titolo Barzellette (Einaudi). Divertenti, dissacranti, scorrettissime sono le barzellette provenienti da ogni parte del mondo. Le barzellette pescano nel torbido, nell’inconscio e attraverso l’ironia permettono di appropriarcene per smontarlo e conoscerlo. Così lo spettacolo raccontato da Celestini: Le barzellette hanno attraversato il mondo e le culture vestendosi dell’abito locale, ma portando con sé elementi pescati ovunque. La stessa struttura di una storiella sarda che racconta la lite tra vicini la ritroviamo in una barzelletta cecoslovacca sull’invasione russa del ‘68. I carabinieri italiani in Francia diventano belgi. I tirchi sono scozzesi o genovesi e, un po’ ovunque, ebrei. Le barzellette sugli afroamericani quando arrivano in Italia finiscono sul corpo degli zingari. Se ne racconti solo un paio rischi di fare il gioco dei razzisti. Ma se ne metti in fila tante dimostri che nelle storielle c’è anche una grande compassione. Ci ricordano infatti che possiamo ridere di tutto e soprattutto di noi.
Ascanio Celestini (Roma, 1972) autore, attore, musicista e regista. I suoi testi sono legati ad un lavoro di ricerca sul campo e indagano nella memoria di eventi e questioni legate alla storia recente e all’immaginario collettivo. Tra i suoi spettacoli teatrali più conosciuti: Radio clandestina (2000), Scemo di guerra (2003), La pecora nera (2005), La fila indiana (2009), Pro patria (2011), Discorsi alla nazione (2013), Laika (2015) e Pueblo (2017). Celestini lavora attivamente anche all'estero e in particolare tra Francia e Belgio. Come autore, regista e attore ha realizzato il film La pecora nera (2010) in concorso alla 67esima Mostra del cinema di Venezia, distribuito anche in Francia da BABE Film e vincitore di premi in Europa. Il suo ultimo film, Viva la Sposa (2015), prodotto da Malìa Film di Alessandra Acciai, Giorgio Magliulo e Roberto Lombardi e coprodotto dalla francese Aeternam Film di Parigi e dai fratelli Dardenne, è stato in concorso alle Giornate degli Autori a Venezia 2015. Ascanio ha inoltre realizzato il documentario Parole sante (2007) presentato al Festival internazionale del film di Roma nella sezione Extra. Contemporaneamente è uscito il suo primo disco, anch’esso intitolato Parole sante (2007), dove sono raccolte le canzoni presenti negli spettacoli. Tra i tanti premi gli è stato consegnato, due volte il premio Ubu, il Flaiano, il Dessì, Il premio Fiesole, il Ciak d’oro, ecc…Tra le sue pubblicazioni si ricorda Storie di uno scemo di guerra (Einaudi 2005), La pecora nera (Einaudi 2006), Lotta di Classe (Einaudi 2009), Io cammino in fila indiana (Einaudi 2011) e Pro patria (Einaudi 2012). Su di lui sono state pubblicate le biografie “Tuttestorie” di Patrizia Bologna (ed. Ubulibri, prefazione di Edoardo Sanguineti), “L’invenzione della memoria. Il teatro di Ascanio Celestini” a cura di Andrea Porcheddu (Il Principe Costante Edizioni, 2005), Le carnaval verbal d'Ascanio Celestini (Peter Lang 2011), “Un anarchico in corsia d'emergenza” Maria Laura Gargiulo (Laterza 2015). I suoi testi teatrali sono stati messi in scena in Francia, Portogallo, Belgio, Austria e Canada e sono tradotti in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Danimarca, Svezia, Olanda, Romania, Portogallo e Repubblica Ceca.
di e con ASCANIO CELESTINI
musiche eseguite dal vivo di Gianluca Casadei
La Stagione Agorà è promossa da Unione Reno Galliera con il contributo di Regione Emilia-Romagna, direzione artistica Elena Di Gioia. Produzione Associazione Liberty e Unione Reno Galliera. Al centro di Agorà un articolato progetto di teatro diffuso: spettacoli, laboratori, incontri, nuove creazioni e condivisioni con artisti della scena contemporanea, nei teatri e nei luoghi diffusi di otto comuni della Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale) nella Area metropolitana di Bologna.
» Info e biglietti
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
e-mail: biglietteria.teatri@renogalliera.it
Per il programma completo: www.stagioneagora.it
Biglietti: Intero: € 12, Ridotto: € 10, Under 18 anni: € 5
Vendita on line di biglietti interi e ridotti sul sito www.vivaticket.it e nei punti vendita vivaticket
Stagione Agorà 2019-2020
Per la prima volta arriva in Italia Ivan Vyrypaev, drammaturgo, regista e sceneggiatore russo, tra i più interessanti autori della scena contemporanea, “genio del teatro e del cinema” (come lo definisce Fausto Malcovati) e Leoncino d’oro alla Biennale di Venezia nel 2007 per il film Euforia.
A Castel Maggiore Ivan Vyrypaev incontra il pubblico di Agorà al termine dello spettacolo, intervistato da Gerardo Guccini (Università di Bologna).
La presenza di Ivan Vyrypaev a Bologna è realizzata in collaborazione tra Agorà e ERT/Emilia Romagna Teatro Fondazione e promossa grazie a Cantiere Vyrypaev, progetto di ricerca sull’opera di Vyrypaev, promosso da L'arboreto - Teatro Dimora e dalla Compagnia Big Action Money.
In questa occasione Ivan Vyrypaev presenta il suo nuovo volume di testi teatrali (edito da Cue Press, tradotto da Teodoro Bonci del Bene), sempre sabato 19 ottobre, alle ore 18 a Bologna all’Arena del Sole.
Illusioni, uno dei più bei testi di Vyrypaev, scritto nel 2012 e rappresentato per la prima volta al Teatro Praktika di Mosca e poi replicato con successo in Inghilterra, Polonia e Stati Uniti, solleva quesiti che riguardano il tempo e lo spazio in cui fluttuano le nostre vite. In scena quattro storie, quelle di due coppie di sposi che hanno vissuto assieme tutta la vita finché improvvisamente, in punto di morte, scoprono di non sapere chi sia la persona con la quale hanno trascorso tutta la vita. Un alternarsi imprevedibile di voci e di corpi in cui gli attori-personaggi parlano in terza persona, si scambiano ruoli e si rivolgono direttamente al pubblico, come se ciascuno degli attori contenesse in sé tutti e quattro i protagonisti in un unico fluire d’ascolto.
Ivan Vyrypaev, drammaturgo, regista e sceneggiatore russo, è nato a Irkutsk in Siberia nel 1974. Dopo aver terminato gli studi presso la scuola di teatro locale, dal 1995 lavora come attore nel Magadan e in Kamchatka, fonda un teatro ad Irkutsk e studia regia per corrispondenza presso l’Accademia di Teatro Shukin di Mosca. Trasferitosi nella capitale russa, nel 2001 partecipa alla creazione del teatro indipendente Teatro.doc, e nel 2005 fonda il movimento Ossigeno. Il suo primo testo, I sogni, scritto nel 1999, va in scena a Vienna, Parigi e alla Royal Court di Londra per la regia di Declan Donnelan. Nell’aprile 2013 diventa direttore artistico del Teatro Praktika di Mosca, per il quale era già coordinatore artistico dal 2006. Autore della sceneggiatura del blockbuster russo Boomer (2006), ha firmato la regia di quattro film presentati ai più prestigiosi Festival cinematografici russi ed europei vincendo numerosi premi fra cui un Leoncino d’oro assegnatogli a Venezia nel 2007 per il film Euforia. Vyrypaev è autore di una ventina di testi teatrali con i quali ha vinto importanti premi internazionali. Genesi n.2 e Ossigeno sono stati presentati al Festival di Avignone nel 2007. Le sue opere sono edite in russo, tedesco, polacco, francese e inglese. Dal 2013 collabora con il centro Baryshnikov di New York, per il quale scrive un testo originale e segue la produzione dello spettacolo Illusioni, diretto da Cazimir Liske. Nel 2014 il suo testo, Ubriachi, debutta al Teatro d’Arte di Mosca per la regia di Viktor Ryzhakov.
Big Action Money compagnia teatrale nata nel 2010, attua una ricerca teatrale in direzione di un teatro popolare e contemporaneo. La compagnia dal 2010 ad oggi ha realizzato: Concerto per Facebook e Orchestra, Leggero-Nero, BAM. Performance-party thing, Look Left Look Right e la serie Audiofumetti. Nella primavera del 2012 Ivan Vyrypaev, fuori dal teatro Praktika di Mosca, consegna a Big Action Money 4 testi inediti. Da allora è iniziata una stretta collaborazione fra la compagnia e l’autore di Illusioni.
di Ivan Vyrypaev
traduzione e regia Teodoro Bonci del Bene
luci e scene Matteo Rubagotti
con Carolina Cangini, Kristina Likhacheva, Jacopo Trebbi, Teodoro Bonci del Bene
Illusioni è parte di Cantiere Vyrypaev promosso da L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e Big Action
Money
Per informazioni:
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
e-mail: biglietteria.teatri@renogalliera.it
Per il programma completo:
www.stagioneagora.it
Biglietti: Intero: € 12, Ridotto: € 10, Under 18 anni: € 5 Vendita on line di biglietti interi e ridotti sul sito www.vivaticket.it e nei punti vendita vivaticket
Stagione Agorà 2019-2020
Mario Perrotta, tra le figure più significative del panorama teatrale, è in scena con lo spettacolo In nome del padre, primo capitolo della nuova trilogia di spettacoli In nome del padre, della madre, dei figli, che indaga le figure chiave delle famiglie millennials, con la consulenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati.
Interamente scritto, diretto e interpretato dallo stesso Perrotta, lo spettacolo nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati.
Nel corpo di un solo attore, tre padri diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa sono in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo”. Così lo spettacolo nelle parole di Perrotta: Se nel 2007 con Odissea avevo chiuso i conti con l’essere figlio, adesso e da cinque anni sono padre, una parola che mette con le spalle al muro e riempie il mio quotidiano di nuove sfide e di nuove domande. E penso che ho una responsabilità enorme nei confronti di mio figlio, e che ho bisogno, come sempre, di ragionarci a fondo attraverso gli unici strumenti che riconosco miei: la ricerca drammaturgica, la scrittura, la messa in scena, l’interpretazione. E mi vengono in mente le mie conversazioni con Massimo Recalcati sulla questione, e mi viene in mente che vorrei coinvolgerlo: lo chiamo, gli racconto tutto e Massimo mi dice di sì, che gli piace e che faremo il progetto insieme. E mi viene in mente che un padre si sostanzia nel suo confronto - anche mancato - con la madre e che essi, padre e madre, sono tali solo perché di fronte a loro esistono, inflessibili, i figli.
uno spettacolo di Mario Perrotta
consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati
collaborazione alla regia Paola Roscioli
aiuto regia Donatella Allegro
costumi Sabrina Beretta foto Luigi Burroni
musiche Giuseppe Bonomo, Mario Perrotta
allestimento tecnico Emanuele Roma, Giacomo Gibertoni
organizzazione Permàr in collaborazione con DUEL
Per informazioni:
Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
e-mail: biglietteria.teatri@renogalliera.it
Per il programma completo:
www.stagioneagora.it
Biglietti: Intero: € 12, Ridotto: € 10, Under 18 anni: € 5 Vendita on line di biglietti interi e ridotti sul sito www.vivaticket.it e nei punti vendita vivaticket
La Stagione Agorà è promossa da Unione Reno Galliera con il contributo di Regione Emilia-Romagna, direzione artistica Elena Di Gioia. Produzione Associazione Liberty e Unione Reno Galliera. Al centro di Agorà un articolato progetto di teatro diffuso: spettacoli, laboratori, incontri, nuove creazioni e condivisioni con artisti della scena contemporanea, nei teatri e nei luoghi diffusi di otto comuni della Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale) nella Area metropolitana di Bologna.
Tre allegri ragazzi morti festeggiano a Bologna i loro venticinque anni
Tre allegri ragazzi morti festeggiano a Bologna i loro venticinque anni. Venticinque anni di musica, indipendenza e avventure; più di millecinquecento concerti, dischi, fumetti, maschere, disegni, sogni e un'etichetta (La Tempesta) che ha dato voce a tantissimi nuovi artisti. Alla festa parteciperanno ospiti speciali che verranno annunciati nei prossimi giorni, la scaletta del concerto verrà decisa dai fan. Bologna è stata scelta perché è la città dei fumetti e del punk rock, ed è stata lo scenario della serie Mondo Naïf, che prese il nome dalla prima autoproduzione del gruppo friulano nel 1994.
Inizio evento: ore 21:00
Apertura porte: ore 19:30
incontro esistenziale con Mario Calabresi
Nella cornice del Festival Francescano dialogo con il giornalista Mario Calabresi.
L’associazione culturale Incontri Esistenziali è tra i sostenitori della rassegna francescana e promuove un incontro con lo scrittore.
Il giornalista - che è stato direttore de La Stampa (dal 2009 al 2015) e La Repubblica (dal 2016 a gennaio 2019) - presenterà il suo libro
"La mattina dopo" (Mondadori, 2019).
Nel suo libro lo scrittore-giornalista racconta il vuoto che tutti viviamo il giorno dopo un grande dolore.
Per l’occasione, infatti, lo scrittore-giornalista ha raccolto storie di resilienza, coraggio, cambiamento; storie di persone che hanno trovato la forza di guardare oltre il dolore dell’oggi per riuscire a costruirsi un domani.
In particolare uno dei riferimenti di maggior valore è quello alla madre che ha saputo “ricominciare” a vivere per ben due volte: dopo la morte del primo marito, l’omicidio di Luigi Calabresi per mano di alcuni esponenti di Lotta Continua, e dopo la morte del secondo avvenuta per infarto.
L’incontro in collaborazione con il Festival Francescano è a ingresso gratuito.
una piazza per i libri per il Bibliopride 2019
CasaLecchio Legge
Un'originale e grande installazione di libri per promuovere la lettura, in occasione del BiblioPride 2019 – 8° Giornata nazionale delle biblioteche (23-28 settembre 2019) indetta da Associazione Italiana Biblioteche
Con il BiblioBaratto, nel corso del pomeriggio sarà possibile prendere o scambiare libri, purché puliti, in buone condizioni e con tutte le pagine, per farli circolare tra nuove lettrici e nuovi lettori: chi porta 0 libri ne può prendere 3, chi porta da 1 a 10 libri può prenderne quanti ne porta
(non sono ammessi allo scambio enciclopedie, vocabolari, testi scolastici, volumi religiosi, politici e di puericultura e libri d'arte di grande formato).
In caso di maltempo, l'installazione sarà allestita all'interno in Piazza delle Culture
A cura della Biblioteca C. Pavese, in collaborazione con Associazione Equi-Libristi
Partecipazione libera
Edizione n° 17!
Torna a Bologna dal 23 ottobre al 3 novembre 2019 Gender Bender, il festival internazionale prodotto dal Cassero LGBTI Center con la direzione artistica di Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli.
Più di 120 appuntamenti in 12 giorni su 20 diverse location, realizzati grazie a una stretta collaborazione con più di 80 partner nazionali e internazionali. Questi sono gli ingredienti della 17° edizione, tra Danza, Cinema, Conversazioni e Reading, Workshop e Party.
Radical Choc è il titolo scelto per questa edizione; un’edizione che si avventura in aree geografiche calde come il Medio Oriente, l’America Latina e l’Africa, affronta temi caldi come i nuovi femminismi e la costruzione di comunità al di là delle possibili conflittualità, dà spazio alle voci delle nuove generazioni, offre uno spazio di visibilità orgogliosa alle persone con la sindrome di Down, espone in maniera critica temi scomodi e questioni scottanti come la pratica della mutilazione dei genitali femminili e l’aborto illegale nell’America di solo alcuni decenni fa.
Gender Bender è Radical Choc anche perché si assume la propria responsabilità ecologica. Il festival, che produce indubbiamente una decisa impronta ambientale, ha quindi deciso quest’anno di destinare parte dell’incasso a Foreste in Piedi di LifeGate, un progetto di tutela di 20mila mq di foresta amazzonica in Brasile: per ogni biglietto acquistato verranno così tutelati 10 metri quadri di foresta
Inoltre, per i suoi programmi cartacei, Gender Bender si impegna all’uso di carte certificate FSC, provenienti da foreste e filiere di approvvigionamento gestite in maniera responsabile.
Radical Choc per Gender Bender è anche l’occasione in cui far esplodere le contraddizioni per scardinare i luoghi comuni e creare un spazio di confronto artistico e culturale inclusivo, inaspettato, sorprendente.
I sostenitori
Gender Bender è prodotto dal Cassero LGBTI Center ed è realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Coop Alleanza 3.0, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Legacoop Bologna, Fondazione Unipolis, Granarolo, Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, L'immobiliare Bologna, Ambasciata del Belgio e Flanders State of Art.
I patrocini
Regione Emilia – Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Ambasciata di Svezia.
Tutte le informazioni e il programma completo sono disponibili su www.genderbender.it
angelica | Stagione 2019/20
RASHAAN ROLAND KIRK
(1935-1977)
The Case Of The Three Sided Dream
di Adam Kahan
(Stati Uniti 2016 – v.o. sott. it., 88′)
prima italiana
con Roland Kirk, Dorthann Kirk, Steve Turre, Charles Mingus, Archie Shepp, Roy Haynes
nell’ambito di VOCI DALL’ALDILÀ XII (dodicesimo anno – 23 e 27 ottobre + 3 novembre 2019), in collaborazione con Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna.
…una rassegna di film, un “viaggio nella memoria” su compositori scomparsi che continuano a rimanere tra noi…
Questa edizione 2019, come sempre curata dal musicologo Walter Rovere, vedrà la proiezione di film dedicati a Jaco Pastorius e Rashaan Roland Kirk, con un ExtraVoci dedicato a Joni Mitchell (in virtù dell’importante legame professionale con Pastorius – la cantautrice è ampiamente presente anche nel documentario su di lui – ma anche come straordinaria rappresentante della generazione di Woodstock, festival di cui ricorrono i 50 anni e del quale – pur non partecipandovi – scrisse la canzone-manifesto).
Per le proiezioni su Pastorius e Kirk, in prima italiana, i film sono stati tradotti e sottotitolati appositamente per l’occasione.
Gli appuntamenti con le proiezioni si terranno mercoledì 23 ottobre (Jaco Pastorius) alle ore 20.30 presso il Centro di Ricerca Musicale | Teatro San Leonardo (Via San Vitale 63), poi domenica 27 ottobre (Joni Mitchell) e domenica 3 novembre (Rashaan Roland Kirk) alle ore 17 presso il Museo della Musica (Strada Maggiore, 34).
Stagione 2019 > 2020 – sesto anno
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