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Zambelli Elio,
«Aldo», da Enrico e Stella Calanchi; n. il 23/6/1923
a Castelfranco Emilia (BO). Nel 1943 residente a Bazzano. Licenza
elementare. Operaio. Militò nella 63ª brg Bolero Garibaldi
e operò a Bazzano. Fu catturato dai fascisti in data imprecisata,
tra il novembre e il dicembre 1944, e associate alle carceri di
S. Giovanni in Monte (Bologna). Prelevato alla fine del dicembre,
venne ucciso, molto presumibilmente, il 23/12/1944 a Sabbiuno
di Paderno (Bologna), nel corso dell'eccidio. Riconosciuto partigiano
dal 15/6/44 al 23/12/44. [O]
Zanetti Aldo, da Leonildo e Annunziata Bortolotti; n. il
27/4/1919 ad Anzola Emilia; ivi residente nel 1943. 3ª elementare.
Sarto. Militò nel btg Tarzan della 7ª brg GAP Gianni
Garibaldi e nella 63ª brg Bolero Garibaldi con funzione di
caponucleo e operò ad Anzola Emilia. Di famiglia socialista,
non si iscrisse al PNF e, subito dopo l8/9/43, fece parte
del primo gruppo di antifascisti che organizzò la Resistenza
ad Anzola Emilia. La sua abitazione «Casa degli angeli»,
divenne base partigiana e fu messa a disposizione per la raccolta
di medicinali e materiale sanitario. Fu in contatto con il medico
condotto Italo Atzeni *. Con il fratello Bruno * fu uno dei piu
attivi collaboratori del movimento resistenziale. Il 5/12/44 riusci
a sfuggire al rastrellamento di Amola (S. Giovanni in Persiceto),
nascondendosi nel granaio, ma venne catturato quando, usd ritenendo
che i nazifascisti si fossero allontanati. Condotto al comando
tedesco di via S. Chiara, venne trasferito nel carcere di S. Giovanni
in Monte (Bologna) ed ucciso a Sabbiuno di Paderno tra il 15 e
il 23/12/1944. Il suo corpo fu identificato nell'estate 1945 dalla
moglie grazie ai vestiti. Riconosciuto partigiano dal 15/11/43
al 15/12/44. [AQ]
Zucchini
Umberto, da Alessandro e Alfonsa Martelli; n. il 22/3/1921
ad Anzola Emilia; ivi residente nel 1943. 3ª elementare.
Falegname. Militò nel btg Tarzan della 7ª brg GAP
Gianni Garibaldi e operò ad Anzola Emilia. Alla fine dell'ottobre
1944 si trasferì con il btg a Bologna e si acquartierò
tra le rovine dell'ex Ospedale Maggiore, in via Riva di Reno,
in previsione di quella che si riteneva l'imminente insurrezione.
La sera del 7/11/44 prese parte alla battaglia di porta Lame e
restò ferito. Dopo lo scontro rientrò ad Anzola
Emilia. Venne catturato dai tedeschi il 5/12/44 durante il grande
rastrellamento nella zona di Amola (S. Giovanni in Persiceto).
Dopo una breve detenzione nel carcere di S. Giovanni in Monte
(Bologna), venne fucilato a Sabbiuno di Paderno (Bologna) il 14/12/1944.
Riconosciuto partigiano dal 15/11/43 all4/12/44. [O]
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