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Fantini Adolfo,
«Moretto», da Danilo e Anna Pellizzoni; n. il 27/12/1927
a Bologna; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Operaio.
Fece parte del gruppo di otto partigiani che costituirono la squadra
Temporale della 7a brg GAP Gianni Garibaldi, comandata da Nazzareno
Gentilucci*. Partecipò a tutte le azioni di sabotaggio
organizzate dalla squadra. Prese parte alla battaglia di Porta
Lame. Successivamente, abbandonata la base di via Zannoni, divenuta
pericolosa per l'intensificarsi dei rastrellamenti da parte dei
tedeschi e delle brigate nere, insieme con Gentilucci e Dante
Drusiani* si rifugiò nella base di via De Marchi. Ai primi
di dicembre 1944 insieme con Drusiani si trasferì ad Anzola
Emilia entrando a far parte della 63 a brg Bolero Garibaldi. Catturato
ad Anzola Emilia, venne tradotto nel carcere di S. Giovanni in
Monte (Bologna). Subì torture e sevizie, ma «non
parlò, non compromise il movimento». Venne fucilato
ai Colli di Paderno (Bologna) il 14/12/1944. La sua foto apparve
in un volantino delle brigate nere in data 15/12/44 dal titolo
«Dal tradimento alla stella rossa. L'infame documentazione
dell'attività partigiana». In esso si affermava che
Fantini, accusato dell'uccisione di cinque persone e di molti
altri delitti, era stato giudicato da un tribunale e, dichiaratosi
reo confesso, era stato condannato a morte. Riconosciuto partigiano
con il grado di sottotenente dal 9/9/43 al 14/12/44. [AQ]
Ferrari
Mario, «Braccio», da Pietro e Ida Zucchini; n.
il 20/1/1927 ad Anzola Emilia; ivi residente nel 1943. Operaio.
Militò nel btg Tarzan della 7a brg GAP Gianni Garibaldi
e operò ad Anzola Emilia. Incarcerato a Bologna dal 5/12/44,
venne fucilato a Sabbiuno (Bologna) il 14/12/1944 insieme con
il fratello Renato*. Riconosciuto partigiano dal 10/6/44 al 14/12/44.
Ferrari Renato, da Pietro e Ida Zucchini; n. il 16/9/1928
ad Anzola Emilia; ivi residente nel 1943. Licenza elementare.
Operaio. Militò nel btg Tarzan della 7a brg GAP Gianni
Garibaldi e operò ad Anzola Emilia. Incarcerato a Bologna
dal 5/12/44, venne fucilato a Sabbiuno (Bologna) il 24/12/1944
insieme con il fratello Mario*. Riconosciuto partigiano dall'
ll/11/43 al24/12/44.
Florini Vincenzo, da Antonio e Maria Mantovani; n. l'11/10/1905
a S. Giovanni in Persiceto; ivi residente nel 1943. Licenza elementare.
Birocciaio. Militante comunista, il 5/9/43 partecipò alla
riunione indetta da Adolfo Boldini* a S. Giovanni in Persiceto
per la costituzione del movimento partigiano. Nel novembre 1943
insieme con Giuseppe Fregni* costituì un gruppo armato
operante ad Amola (S. Giovanni in Persiceto). Reclutò per
le formazioni partigiane i giovani di Amola renitenti alla leva
che, prima di introdurre nell'organizzazione partigiana, impegnò
nella distribuzione della stampa clandestina. Rastrellato ad Amola
il 5/12/44 insieme con centinaia di persone, fra cui Ilvo Filippetti*,
Pregni*, Luciano Serra*, venne rinchiuso nella chiesa parrocchiale
di Amola «trasformata in prigione e luogo di tortura».
Insieme con Serra venne caricato su una macchina e condotto in
giro per la campagna perché rivelasse i rifugi e le basi
partigiane. Nonostante le minacce e le torture, non forni alcuna
indicazione. Condotto poi con tutto il gruppo dei rastrellati
nel teatro di S. Agata Bolognese, fu trasferito nel carcere di
S. Giovanni in Monte (Bologna) e di nuovo torturato. Venne fucilato
a Paderno (Bologna) il 23/12/1944. Il suo cadavere insieme a quello
di Serra venne ritrovato l' 1/8/45. Riconosciuto partigiano nella
63 a brg Bolero Garibaldi dall' 1/11/43 al 23/12/44. [AQ]
Forni Guido, da Alessandro e Maria Maccaferri; n. il 14/5/1925
a S. Giovanni in Persiceto; ivi residente nel 1943. Licenza elementare.
Ferroviere. Militò nel btg Marzocchi della 63 a brg Bolero
Garibaldi e operò a S. Giovanni in Persiceto. Riuscì
a sfuggire al rastrellamento che i tedeschi operarono ad Amola
(S. Giovanni in Persiceto) P8/10/44 nascondendosi fra i cespugli
del fiume Lavino. Risalito lungo gli argini del fiume, si allontanò
dalla zona. Venne catturato insieme con la sorella Berta* e il
fratello Guerrino* nel secondo rastrellamento avvenuto ad Amola
nella notte tra il 4 e il 5/12/44. Condotto nella sagrestia della
chiesa di Amola, insieme con centinaia di rastrellati, venne trasferito
prima nel teatro di S. Agata Bolognese e poi nella caserma di
via S. Chiara (Bologna) e interrogato dal comando tedesco. Rinchiuso
dall' 8/12/44 nel carcere di S. Giovanni in Monte (Bologna), venne
prelevato la sera del 23/12/1944 e fucilato ai Colli di Paderno
(Bologna). La sua salma fu ritrovata nell'agosto 1945. Riconosciuto
partigiano dall' 1/1/44 al 23/12/44. [AQ]
Fossi Ermes, «Aquilone», da Guido e Bianca
Gamberini; n. il 10/2/1925 a Pianoro; ivi residente nel 1943.
Licenza elementare. Commesso. Militò nella brg Stella rossa
Lupo. Prese parte all'attentato al presidio nazifascista di Savigno.
Nel settembre 1944 insieme con Golfiero Magli*, entrò a
far parte della squadra Temporale della 7a brg GAP Gianni Garibaldi.
Venne fucilato ai Colli di Paderno (Bologna) il 15/12/1944. Riconosciuto
partigiano dal 10/1/44 al 15/12/44. [AQ]
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