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Il Farinelli
a Bologna, mostra tenuta presso la Soprintendenza per i Beni Ambientali e
Architettonici di Bologna, in occasione della Terza settimana della cultura,
Ministero dei beni e delle attività culturali (23
febbraio-2 marzo 2001). Musica a Bologna, Musicisti a
Bologna
Presentazione:
La
Repubblica, Bologna, 23 febbraio 2001
La mostra è stata riproposta presso l’Istituto Italiano di Cultura in
Slovenia, in occasione del Terzo centenario dell’Academia Philharmonicorum
Lubacensis (Lubiana 3-30 dicembre 2001); nella città di Andria in occasione
delle manifestazioni per il 300° anniversario della nascita del Farinelli (8-15
marzo 2005) e presso il Museo
internazionale e biblioteca della musica di Bologna (6-30 aprile
2005).
INDICE
DEI DOCUMENTI IN ESPOSIZIONE
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LE PAGINE DELLA MOSTRA ON LINE
Durante
la sua brillante carriera, Carlo Broschi detto Farinelli (1705 1782), forse il
più celebre cantante di tutti i tempi, si esibì varie volte a Bologna e fu
insignito della cittadinanza onoraria bolognese nell’ottobre 1732; un mese più
tardi acquistò un podere fuori Porta Lame, con il progetto di edificarvi una
villa, nella quale trascorrere la vecchiaia una volta ritiratosi dalle scene.
Dopo un lungo soggiorno in Spagna, il Farinelli si stabilì definitivamente a
Bologna il 19 agosto 1761, rimanendovi fino alla morte, avvenuta il 16 settembre
1782. Nella sua magnifica villa Farinello in Via Lame 228 (oggi Via Zanardi 30),
il Farinelli visse coltivando i rapporti con le più influenti corti europee; i
beni preziosi e lo straordinario archivio musicale da lui raccolti andarono
dispersi dopo la sua morte e la magnifica villa, divenuta sede degli uffici di
uno zuccherificio, fu abbattuta nel 1949, nonostante il parere contrario della
Soprintendenza per i Monumenti dell’Emilia, che aveva avviato una pratica di
tutela e vincolo dell’edificio. Prima della demolizione della villa, la società
che gestiva lo zuccherificio si era impegnata “a provvedere nel miglior modo a
ricordare agli studiosi sia il cantante Farinelli, sia l’edificio addivenendo,
per esempio, alla pubblicazione di una monografia con riproduzioni fotografiche
e cenni storici circa la villa e il cantante scomparso, come pure alla
costruzione di un plastico da collocarsi in un Museo, e a quelle altre
iniziative che fossero suggerite”. Per ricordare il Farinelli e gli episodi
della sua vita legati alla città di Bologna, si è costituito perciò nel 1998
il Centro Studi Farinelli.
La mostra Il Farinelli a Bologna, allestita nei locali di Palazzo Dall'Armi
Marescalchi, sede della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici
dell’Emilia, dal 23 febbraio al 9 marzo 2001, in occasione della Terza
Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, riunisce per la prima volta circa 250 riproduzioni di documenti,
lettere, immagini e dipinti sparsi in tutto il mondo, alcuni dei quali di rara
reperibilità; particolare attenzione è stata riservata alla ricostruzione
degli ambienti e dell'atmosfera della villa del Farinelli, oggi perduta.
Con la mostra Il Farinelli a Bologna prosegue la collaborazione tra la
Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici dell'Emilia e l'Accademia
Filarmonica di Bologna, iniziata nel 2000 con il Concerto per i restauri
giubilari, nel corso del quale è stato esposto al pubblico il compito di
Wolfgang Amadeus Mozart per l'aggregazione all'Accademia Filarmonica (1770).
La mostra è stata curata da Luigi Verdi, con la consulenza storica e
iconografica di Francesca Boris e Carlo Vitali, fra i maggiori studiosi del
Farinelli e autori del fondamentale saggio "Carlo Broschi Farinelli. La
solitudine amica. Lettere al conte Sicinio Pepoli (Palermo, Sellerio 2000), con
la collaborazione di Vincenzo Lucchese, Leonardo Marinelli e Paola Monari. Le
cornici sono state fornite da “Le piccole cose” di Bruna Toneatto. La mostra
è inaugurata con un intervento del Sovrintendente ai Beni Ambientali e
Architettonici dell'Emilia Romagna, Elio Grazillo, e con un concerto del
contraltista Andrea Zepponi e della clavicembalista Maria Pia Jacoboni.
La mostra è divisa in 9 sezioni, ordinate cronologicamente su 50 pannelli: I
primi successi bolognesi; Il rapporto con Bologna durante gli anni spagnoli; Il
Farinelli e Metastasio; Il ritorno a Bologna; Ospiti celebri a Villa Farinello:
Gluck, Giuseppe II, Burney, Mozart, Casanova; Vita familiare in villa; Gli
ultimi anni; La morte del Farinelli; La villa e i beni del Farinelli dopo la sua
morte.
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