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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 33 min 39 sec fa

Ius Culturae

Mar, 03/25/2014 - 17:41

Il contributo della letteratura alla nuova cittadinanza

Presentazione del volume: Intrecci. Racconti meticci, interculturali, collettivi e non (Ed. Eks&Tra, S. Giovanni in Persiceto, 2013). Gli autori leggono brani dalla raccolta Intrecci, esito del Laboratorio di scrittura interculturale 2012, promosso dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica e da Eks&Tra.

Saranno presenti: Gian Mario Anselmi, direttore del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica; Gabriele Del Grande, giornalista, Blog Fortress Europe; Wu Ming 2, scrittore; Roberta Sangiorgi, presidente Associazione Eks&Tra
coordina: Fulvio Pezzarossa

Uomo, cibo e ambiente nella preistoria

Mar, 03/25/2014 - 11:47

La rivoluzione neolitica: visita guidata con Laura Minarini

Con il Neolitico si ha una delle svolte più importanti nella storia dell’umanità. La neolitizzazione segna il passaggio da un’economia di caccia e raccolta ad un’economia produttiva di agricoltura e allevamento, modificando profondamente il rapporto fra uomo e ambiente, e si accompagna inoltre con una serie di novità in ambito tecnologico.

La visita guidata è collegata agli eventi di La Scienza in Piazza 2014 - Food Immersion, Bologna 28 marzo 13 aprile 2014

Ricostruire l'antico

Mar, 03/25/2014 - 11:47

Le armi dei Celti | conferenza

Conferenza e presentazione delle ricostruzioni di armi celtiche dalla tomba del guerriero di Ceretolo, con Vincenzo Pastorelli, artigiano del ferro, e Daniele Vitali, Université de Bourgogne

Dalla collaborazione tra Museo Civico Archeologico e  Vincenzo Pastorelli, artigiano del ferro e ricostruttore sperimentale di antichi modelli di armi, è nato il progetto che ha portato alla realizzazione di un cinturone, di una spada, di un fodero e di una lancia celtici in ferro.

Sono fedeli riproduzioni dei materiali della tomba di Ceretolo, rinvenuta nello scavo del 1877 a Casalecchio di Reno (Bologna), un cardine per lo studio della presenza Celtica in Italia.

Si tratta di un’operazione di archeologia ricostruttiva, che prevede di ottenere manufatti in tutto simili a quelli antichi, senza però passare per la sperimentazione per quanto riguarda le tecniche di realizzazione. Si sono ottenuti manufatti che riproducono fedelmente i reperti archeologici nella loro funzionalità originaria: le nuove armi possono essere toccate, indossate, sperimentate. Indossando la catena di sospensione della spada sarà possibile saggiare come il fodero rimanesse fermo senza ostacolare il cammino e la corsa del guerriero, toccando letteralmente con mano l’abilità degli artigiani gallici.

Le regole della cena

Mar, 03/25/2014 - 11:47

Bon ton e menu a Roma: conversazione a partire dagli autori antichi, con Lucia Pasetti

La scienza in piazza | degustazioni letterarie

Incontro con Lucia Pasetti (Università di Bologna, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica )

Le fonti latine, in prosa e in poesia, sono ricchissime di descrizioni e narrazioni legate al cibo e alla mensa: dall'austerità dei pasti delle origini alla cena del ricco Trimalcione, descritta con raffinata ironia da Petronio nel Satyricon, dalle riflessioni di Orazio alla raffinata ars culinaria di Apicio...

I testi rivelano i menù, ma anche le regole della commensalità,  descrivono gli invitati e gli esclusi, fanno trasparire, attraverso il mutare delle abitudini legate alla mensa, quello della società. Anche a Roma infatti, come in ogni epoca e in ogni cultura, cibo e commensalità  assumono un valore culturale, sociale e, talvolta, anche politico. L'incontro si concluderà con un aperitivo curato dallo "chef della storia" Claudio Cavallotti,  in cui verranno proposte al pubblico in modo gustoso, ma filologicamente rigoroso,  ricette della Roma imperiale tramandateci da Apicio. 

Filosofi a Banchetto

Mar, 03/25/2014 - 11:47

Saperi e Sapori dei Filosofi Antichi | incontro con Walter Cavini

La scienza in piazza | degustazioni letterarie

Incontro con Walter Cavini (Università di Bologna, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione)

A prima vista cibo e filosofia, amore del sapore e amore del sapere, non sembrano andare d'accordo per i filosofi antichi. Una forma di ascetismo del gusto e di rigida frugalità alimentare sembra percorrere la dieta filosofica dei pensatori dell'antichità classica. Da Pitagora con la sua dieta vegetariana e i suoi tabù alimentari a Platone che considera i bisogni fisiologici elementari della fame e della sete come chiodi che inchiodano l'anima al corpo e disprezza l'arte culinaria considerandola non un'arte ma una routine empirica e una forma di lusinga del palato, dalla frugalità sprezzante e indecente dei cinici a quella amabile e serena di Epicuro, i filosofi antichi, con qualche rara eccezione, sembrano coltivare fra le altre virtù soprattutto quella della temperanza alimentare. D'altra parte, una scienza modello come la medicina ippocratica fondava la sua efficacia terapeutica soprattutto sulla dieta alimentare e Platone stesso, che per altro era ghiottissimo di olive e fichi secchi, elogia nelle Leggi il potere del vino, specie per gli adulti, come «filtro della temerarietà»e scandaglio rivelatore dell'anima umana; Aristotele, da parte sua, che sembra possedesse una splendida collezione di pentole, in un passo dell'Etica Nicomachea elogia l'arte culinaria per la sua capacità di dare piacere dando sapore ai cibi; e quanto a Epicuro, questi scrive fra l'altro che «principio e radice di ogni bene èil piacere del ventre: tutto ciò che è sapiente e importante si riferisce a esso», guadagnandosi in questo modo la (ingiusta) fama di crapulone. Insomma quella dell'uso dei piaceri del cibo e del vino da parte dei filosofi antichi è una storia complessa e interessante non meno di quella dell'uso dei piaceri sessuali mirabilmente abbozzata da Michel Foucault nella sua incompiuta Storia della sessualità. A seguire assaggio di cibi realizzati dallo "chef della storia" Claudio Cavallotti secondo ricette dalle fonti antiche.

99 Posse

Mar, 03/25/2014 - 11:34

Curre Curre Guagliò 2.0

I 99 Posse arrivano a Bologna a presentare il nuovo disco "Curre Curre Guagliò 2.0"! remake dello storico album uscito 20 anni fà, e arricchito con 4 brani nuovi e molti ospiti come Roy Paci, Alborosie, Caparezza, Clementino.

I Gatti Mézzi

Mar, 03/25/2014 - 11:07

Barazzo Live | concerto

Nuovo appuntamento con le serate organizzate dalla Fabbrica etichetta indipendente in collaborazione con il Barazzo Live
Ingresso gratuito

I Gatti Mézzi nascono a Pisa nel 2005 da un'idea di Tommaso Novi e Francesco Bottai. Il loro tipo di musica è un insieme di jazz, swing e musica popolare e trae ispirazione dagli stili di Giorgio Gaber, Paolo Conte e Fred Buscaglione. Le loro canzoni parlano di Pisa, della sua storia e dei suoi abitanti con toni che vanno dall'irriverente al nostalgico.

Il loro nome significa "gatti fradici" e deriva dal detto pisano "roba da gatti mézzi" ("e" chiusa e zeta sorda, come in "tazza") che indica una situazione scabrosa e raccapricciante. Ma quel che vuole simboleggiare è l'immagine di due gatti fradici in un vicolo buio e sporco di Pisa, richiamando la città umile d'un tempo che va perdendosi nella modernità.

Le loro canzoni sono scritte in vernacolo pisano, sempre più influenzato dalla vicinanza con altre culture linguistiche: tratti tipici livornesi, fiorentini, ma anche lucchesi.

Al Barazzo live presenteranno il loro ultimo album “Vestiti leggeri” (album tra I finalisti per la Targa Tenco 2013 sezione album in dialetto).

Rogerio Tavares

Mar, 03/25/2014 - 10:15

rassegna Brasil Original, musica popolare brasiliana

Il cantante e chitarrista del Nord-Est del Brasile Rogerio Tavares presenta il suo bellissimo progetto musicale accompagnato dal mitico batterista degli Skiantos Leo Pestoduro. Un viaggio attraverso le musiche, i suoni, le danze e le tradizioni di un paese grande quanto un continente, pieno di storie e tradizioni centenarie che si intrecciano e si mescolano quotidianamente e che hanno creato un universo musicale patrimonio per tutta l’ umanità.

Milleunanotte

Mar, 03/25/2014 - 10:04

un film di Marco Santarelli | DOCINTOUR 2014

Penitenziario Dozza di Bologna. Tra speranza e rassegnazione, scorre la vita nella sezione giudiziaria del carcere bolognese. Ingresso gratuito. 

 In  collaborazione con VOLI GROUP e DOC MON AMOUR

Alta via dei Parchi

Mar, 03/25/2014 - 09:53

Viaggio a piedi in Emilia-Romagna | DOCINTOUR 2014

Proiezione documentario Alta via dei Parchi. Viaggio a piedi in Emilia-Romagna
regia di Serena Tommasini Degna.
Soggetto e sceneggiatura: Enrico Brizzi

Interveranno:
Ivan Olgiati e Stefania Marconi – Articolture, casa di produzione del documentario
Vittorio Ramponi nato a Lizzano in Belvedere nel 1970 - Guida Ambientale Escursionistica. Accompagnatore di Montagna, Collegio Guide Alpine Emilia Romagna.
Socio fondatore della Associazione italiana degli Accompagnatori di Montagna
Organizzano, insieme a Biblioteca Corticella, Voli group e Doc mon Amour

Nell'ambito della rassegna DOC IN TOUR - Rassegna itinerante di cinema documentario | ottava edizione

ingresso libero

per informazioni 051 700972 Biblioteca Corticella
http://www.comune.bologna.it/quartierenavile/

Cosa mangio di nuovo?

Mar, 03/25/2014 - 09:15

La Scienza in piazza | mostra

Cortile d'Onore e Sala Tassinari di Palazzo d'Accursio

Un percorso “green” tra alberi veri e riproduzioni affiancati da esperimenti scientifici, che ripercorre le tappe verso la creazione di nuove varietà vegetali con esercitazioni pratiche su incrocio, semina, innesti e cura di giovani piantine. In mostra il patrimonio del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna e le attrezzature che permettono di valutare la qualità dei frutti e attribuire una “carta d’identità” alle singole varietà vegetali. A cura di Università di Bologna, Area Ricerca e Trasferimento Tecnologico e Dipartimento di Scienze Agrarie.

Un ricamo fatto sul nulla

Lun, 03/24/2014 - 20:31

Incontro/doppio spettacolo con Fabrizio Favale, danzatore, coreografo e fondatore della Compagnia Le Supplici.

L’incontro si sviluppa in due spettacoli: Fantasmata (27-28 marzo) e Un ricamo fatto sul nulla (29-30 marzo). I quattro brani coreografici che compongono questo lavoro, si svolgono in una scena spoglia e illuminata solo parzialmente. Questo ambiente vuoto sottolinea la vocazione di queste danze che cercano un’astrazione piena, quasi astrale, e che a nulla di mondano ricorrono nel depositare il loro dispiegarsi. Fin dall’inizio si corre attraverso visioni silenziose, per finire in un brano a quartetto che nella sua dispersione non può nemmeno essere considerato un vero finale. Solo l’assolo d’un danzatore evoca da lontano una presenza semi-selvaggia che potrebbe ricordare travestimenti sciamani d’una cultura imprecisata. Mentre un complesso trio si annoda, dall’inizio alla fine, in una linea composta da tre danzatori, uno dietro l’altro. Ogni movimento, ogni articolazione, ogni dinamica attraversata da uno, è il filo di movimento che corre e attraversa lo spazio vuoto e il tempo, e si articola, si ritorce, si assottiglia, si sgrana, si infittisce, si biforca, si attorciglia e svanisce fra le pieghe del movimento dell’altro: come in un ricamo fatto sul nulla.

“Secondo premio miglior coreografia” al 15Masdanza The International Dance Contemporary Festival of the Canary Islands, Ottobre 2010 e “Menzione Speciale” per “i contenuti raggiunti, l’interezza e l’espressività di interpretazione, oltre a una forma di grande carica emotiva” in occasione della prima assoluta presso il National Theatre di Belgrado il 12 Maggio 2010. Con questo lavoro Fabrizio Favale ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica al Miglior Talento Coreografico italiano 2011. E’ stato inoltre presentato al Shanghai Expo 2010, China l’8 Ottobre 2010.

Fabrizio Favale, dopo aver studiato negli U.S.A. e al Centro Regionale per la danza di Reggio Emilia, entra a far parte dell’organico della Compagnia Virgilio Sieni Danza dove è solista dal 1991 al 1998. Più volte premiato dalla critica, nel 1996 riceve il “premio della critica come miglior danzatore italiano dell’anno”. Nel 1999 fonda la Compagnia Le Supplici. Fabrizio Favale e Le Supplici incentrano la costruzione dei loro lavori attorno alle possibilità dinamiche e qualitative che il danzatore riesce a generare e allo sfondo immaginale nel quale i movimenti stessi si riflettono. Il tentativo è quello di assistere al ritorno indietro di queste forme spesso vagamente innestate di fantastico. Fra il 2008 e il 2010 la compagnia riceve premi e riconoscimenti internazionali come miglior coreografia al XIII International Festival of Choreographic Miniatures di Belgrado e al 14MASDANZA e 15MASDANZA – the International Contemporary Dance Festival of Canary Islands, Spain.

Fantasmata

Lun, 03/24/2014 - 20:25

Incontro/doppio spettacolo con Fabrizio Favale, danzatore, coreografo e fondatore della Compagnia Le Supplici. 

L’incontro si sviluppa in due spettacoli: Fantasmata (27-28 marzo) e Un ricamo fatto sul nulla (29-30 marzo). In Fantasmata Fabrizio Favale percorre in maniera fulminea e pulviscolare i suoi 15 anni di ricerche nell’ambito della coreografia. Mediato dalla voce di Filippo Pagotto, su un palcoscenico scarno e con poche luci sparute, che rendono il buio appena meno buio, il danzatore agisce come se sgranasse un’akṣamālā, una collana di noci, e a ogni noce corrisponde un’intuizione, una domanda, un desiderio, un travestimento, una vampa, un ricordo, un fantasma, una danza, un’infanzia, un sentiero, un’arsura, un’assenza. Ma noi vogliamo dimostrare che forse non è l’uomo ad essere l’oggetto prediletto della danza, ma qualcosa d’irraggiungibile, stellare. […] la danza somiglia sempre meno a noi e sempre più a un evocare che non ha oggetto. Un evocare un altrove che desideriamo ardentemente, ma che non sappiamo cos’è. De-siderio, è qualcosa che riguarda le stelle: la danza, dunque, è da sempre siderale.

Fabrizio Favale, dopo aver studiato negli U.S.A. e al Centro Regionale per la danza di Reggio Emilia, entra a far parte dell’organico della Compagnia Virgilio Sieni Danza dove è solista dal 1991 al 1998. Più volte premiato dalla critica, nel 1996 riceve il “premio della critica come miglior danzatore italiano dell’anno”. Nel 1999 fonda la Compagnia Le Supplici. Fabrizio Favale e Le Supplici incentrano la costruzione dei loro lavori attorno alle possibilità dinamiche e qualitative che il danzatore riesce a generare e allo sfondo immaginale nel quale i movimenti stessi si riflettono. Il tentativo è quello di assistere al ritorno indietro di queste forme spesso vagamente innestate di fantastico. Fra il 2008 e il 2010 la compagnia riceve premi e riconoscimenti internazionali come miglior coreografia al XIII International Festival of Choreographic Miniatures di Belgrado e al 14MASDANZA e 15MASDANZA – the International Contemporary Dance Festival of Canary Islands, Spain.

Inside Buffalo

Lun, 03/24/2014 - 17:55

(Italia/Stati Uniti, 2010) incontro con il regista Fred Kudjo Kuwornu

Il documentario narra le vicende storiche della 92° Divisione di fanteria americana soprannominata “Buffalo”, composta interamente da soldati Afro Americani che nel 1944 combatterono, nello scenario della Linea Gotica, due guerre: una contro il nemico nazista, e l’altra contro i propri ufficiali bianchi razzisti.
Fred Kuwornu, dopo aver assistito Spike Lee nel suo film Miracolo a Sant’Anna, decise, nel 2010, di produrre un documentario su alcuni soldati della 92ª Divisione e anche su alcuni partigiani italiani, i quali assieme hanno lottato nella ritirata nazista alla fine della seconda guerra mondiale.
Il docufilm Inside Buffalo ha vinto il premio come miglior documentario al Black International Cinema Berlin.

Black Beat Movement

Lun, 03/24/2014 - 16:15

Serata funky
 

Jack Jaselli

Lun, 03/24/2014 - 16:12

Serata funky
 

Brace + The Swimmer

Lun, 03/24/2014 - 16:07

Serata pop
 

Marcello Molinari trio

Lun, 03/24/2014 - 15:41

MARCELLO MOLINARI batt. - ANDREA CALÌ p.forte - GIANNICOLA SPEZZIGU c.basso

Bologna Ovest

Lun, 03/24/2014 - 15:28

Incontro con Stefano Mellini in occasione dell’uscita del suo libro.

Conversa con l’autore Alberto Sebastiani.
Bobo ha trent’anni, vive con sua madre in un palazzone di cemento nella periferia ovest di Bologna. E’ un gigante di due metri di altezza con una corporatura robusta e ingombrante. E’ schizofrenico dall’età di sedici anni e lotta quotidianamente contro le terapie dei Medici Controllori che vogliono annullarlo, contro le migliaia di Comparse che intralciano la sua vita, contro i ricoveri coatti in cliniche psichiatriche. Bella invece è una puttana, una delle ultime prostitute nate a Bologna. Ha pochi anni più di lui, un corpo che accende i desideri degli uomini e una propensione innata a toccare il fondo. Uno strano filo notturno, fatto di deliri psicotici, clienti pericolosi e notti di interminabili pensieri lega i due personaggi e la loro quotidianità. La cornice di questo racconto è la periferia di Bologna, i suoi viali trafficati, le aiuole asfittiche, i tramonti dietro il cavalcavia che incendiano capannoni abbandonati, palazzoni di cemento e officine straripanti di pneumatici usati. Il tempo di questo romanzo è la notte.

L'amore normale

Lun, 03/24/2014 - 15:24

incontro con Alessandra Sarchi in occasione dell’uscita del suo ultimo libro.

Il tradimento è un incidente che può far deragliare le esistenze di tutti. Anche quella di Laura e Davide, sposati da anni e legati l’uno all’altra. Eppure disposti non solo a tradirsi, ma a dar vita a un imprudente quartetto amoroso. Il sogno inconfessabile di ciascuno di noi. Perché essere innamorati «equivale soprattutto a pensare di non dover morire». Laura e Davide, sposati da tempo, si innamorano in modo imprevisto di un altro e di un’altra. Laura bacia il suo ex, Fabrizio, che l’anno prima le è stato vicino durante un’esperienza dolorosa. Davide incontra Mia in biblioteca e l’attrazione è immediata. La scoperta del tradimento non scatena una rottura, ma l’idea incosciente di poter tenere insieme tutto, anzi tutti, partendo addirittura in vacanza con figlie e amanti. Per sfidarsi in un pericoloso gioco delle parti le cui regole sono sovvertite a ogni gesto, a ogni parola nuova. Laura, Davide, Fabrizio e Mia sono decisi a esplorare sino in fondo «le rivelazioni e i mascheramenti, le tenerezze e le crudeltà» di ogni relazione. Quelle «affinità elettive» che sanciscono l’irresistibile spinta di due individui a incontrarsi.

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