Dimensione urbana

Dimensione urbana

Obiettivo generale:
contenere il consumo di suolo

Obiettivo specifico:
prevenire un'espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane appropriate e dando la precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente

Stato

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Come già visto anche con riferimento alla voce suolo e sottosuolo, l'estensione del territorio urbanizzato a Bologna è aumentata in modo molto consistente dal dopoguerra, passando da 1587 ettari del 1941 ai 4771 ettari del 2003.

Andamento storico dell’estensione del territorio urbanizzatoAndamento storico dell’estensione del territorio urbanizzato


Per quanto riguarda il rapporto tra forma e dimensione, inteso come indicatore dell’efficienza della forma fisica della città, per descrivere la compattezza dell'area urbanizzata è stato calcolato il fattore di compattezza, così come definito nel Quadro conoscitivo del Ptcp.
Il valore dell'indice è sempre compreso tra 0 e 1: quanto più si avvicina a 0 tanto più il centro urbano è compatto, quanto più si avvicina a 1, tanto più il centro urbano è frammentato (ossia il nucleo ha uno sviluppo difforme dalla massima compattezza rappresentata dal cerchio).
Il metodo utilizzato consiste nell'inscrivere l'area urbanizzata in un cerchio, all'interno del quale si tracciano due circonferenze di raggio 1/3 e 2/3 del raggio della circonferenza esterna. Si considerano poi le intersezioni delle 2 circonferenze esterne con un gruppo di 36 raggi uscenti dal baricentro ad angolazione di 10 gradi l'uno dall'altro. I 72 punti di intersezione che si ottengono vengono confrontati con i punti d'intersezione che non ricadono all'interno dell'area urbanizzata, sulla base dell'equivalenza:
i = n° punti esterni all'area urbanizzata / 72.
I valori così ottenuti possono essere suddivisi in tre categorie: insediamenti ad elevata compattezza (0 - 0,28), insediamenti di media compattezza (0,29 - 0,56), insediamenti a bassa compattezza (oltre 0,57).
L'indice di compattezza comporta notevoli approssimazioni. Infatti, le forme degli insediamenti sono determinate (anche) da limiti naturali quali quelli orografici o da barriere fisiche difficilmente superabili, e dunque una crescita difforme da quella compatta (cerchio) può non essere imputabile ad una irrazionalità della pianificazione. Inoltre "l'efficienza delle forme è intrinsecamente legata alla modalità di distribuzione dei servizi" ed al "consumo della mobilità".
Ciò porta a concludere che l'efficienza della forma fisica di un insediamento non è assoluta, ma relativa e sostanzialmente dipende dalle diverse dinamiche socioeconomiche caratteristiche di una popolazione. Queste considerazioni hanno portato a calcolare l'indice facendo una serie di aggiustamenti e approssimazioni circa il territorio urbanizzato, sia per uniformarlo nella serie storica considerata, sia per limitare l'influenza dei limiti naturali (fiume Reno e collina) e delle principali barriere fisiche (tangenziale).

Estensione del territorio urbanizzato e calcolo dellEstensione del territorio urbanizzato e calcolo dell'indice di compattezza nel 1985


Estensione del territorio urbanizzato e calcolo dellEstensione del territorio urbanizzato e calcolo dell'indice di compattezza nel 2003


L'indice di compattezza calcolato presenta i seguenti valori:
- 0,33 nel 1985
- 0,26 nel 2003
La città di Bologna, che nel 1985 era caratterizzata da una media compattezza, può oggi dirsi una città compatta, dati che testimoniano l'efficacia del Prg dell'89 nel contrastare la diffusione insediativa e nel contribuire al contenimento del consumo di nuovo suolo.

Impatto potenziale da Psc

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Nel Psc il territorio urbanizzato è calcolato come quello occupato dagli Ambiti del territorio urbano strutturato (Ambiti storici, Ambiti pianificati consolidati, Ambiti in via di consolidamento, Ambiti consolidati di qualificazione diffusa, Ambiti da riqualificare) e di parte del territorio da urbanizzare (Ambiti in trasformazione, Ambiti di sostituzione); pur non essendo questo dato esatsempio, nel castamente confrontabile con la serie storica precedente, in quanto non tutta la superficie dell'Ambito è urbanizzata (ad eo in cui l'Ambito comprenda le fasce fluviali), si ritiene questa classificazione utile per il successivo monitoraggio.
Così calcolata, l'estensione del territorio urbanizzato è pari a 6.563 ettari, che costituisce il valore rispetto a cui valutare l'efficacia del Psc nel contenimento del consumo di suolo.
A tale scopo, è utile considerare l'estensione del territorio da urbanizzare che realizzerà consumo di nuovo suolo, che coincide con gli Ambiti per i nuovi insediamenti. Tale superficie è pari a 405 ettari, che corrisponde ad un incremento del territorio urbanizzato del 6%.

Per quanto riguarda l'indice di compattezza, l'attuazione degli Ambiti per nuovi insediamenti riduce ulteriormente la frastagliatura del perimetro del territorio urbanizzato, portando a confermare un valore dell'indice di compattezza pari a 0,26.

Estensione del territorio urbanizzato e calcolo dellEstensione del territorio urbanizzato e calcolo dell'indice di compattezza previsto al 2021

Misure per la sostenibilità

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L'evoluzione dell'estensione del territorio urbanizzato, se posta in relazione con la dinamica del territorio pianificato e al rapporto tra densità e forma del territorio, permette di valutare l'efficacia del piano nel perseguimento dell'obiettivo del contenimento del consumo di suolo.In contrapposizione ad un modello insediativo diffuso che genera elevati costi sociali, finanziari ed ambientali, il Psc assume gli obiettivi di "contenimento del consumo di suolo" e di promozione di "un ordinato sviluppo del territorio" introdotti dalla Lr 20/2000 confermando, a fronte di una modesta crescita del territorio urbanizzato, un valore dell'indice di compattezza pari a 0,26, che è da considerare una soglia per la città, in quanto le scelte di tutelare la collina e i cunei agricoli periurbani fanno sì che il modello idealmente circolare non sia perseguibile nel caso di Bologna.