Il quadro delle regole consiste nella introduzione delle strategie urbane nella struttura normativa stabilita dalla legge regionale vigente (l.r. 20/2000) e riguarda i grandi sistemi che permettono il funzionamento della città (infrastrutture della mobilità per un’accessibilità integrata e sostenibile, attrezzature di interesse collettivo per la qualità sociale, dotazioni ecologiche per la qualità ambientale) e gli Ambiti per i quali il Psc indica politiche urbanistiche omogenee.
Il riordino di tutte le tutele e i vincoli che gravano sul territorio permette di pensare al Piano come una Carta unica del territorio, banca dati unica consultabile da chi è in qualche modo interessato alle trasformazioni territoriali. La specificazione di questi orientamenti e la loro traduzione in direttive e indirizzi per le altre due componenti del piano urbanistico comunale - il Piano operativo comunale, il Regolamento urbanistico ed edilizio - avviene attraverso:
:: 3 Sistemi: il “Sistema delle infrastrutture per la mobilità” per un’accessibilità integrata e sostenibile; il “Sistema delle attrezzature e degli spazi collettivi” per la qualità sociale; il “Sistema delle dotazioni ecologiche e ambientali” per la qualità ambientale;
:: 189 Ambiti che distinguono Territorio da urbanizzare (Ambiti per nuovi insediamenti, di sostituzione, in trasformazione), Territorio urbanizzato (Ambiti da riqualificare, consolidati, storici), Territorio rurale (Ambiti di valore naturale e ambientale, Ambiti agricoli di rilievo paesaggistico);
:: 34 Situazioni – urbane, di campagna, collinari- che aggregano gli Ambiti per gestire i microprocessi di qualificazione.